Recensioni per
Giù al Nord
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 261 recensioni.
Positive : 261
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/08/22, ore 20:18

Buona serata Dorabella, debbo ahimè confessare di non aver visto quel famosissimo film, l' Ultimo dei Mohicani " a cui ti sei ispirata per l' ultimo scorcio di capitolo....ricordo solo di aver sentito la colonna sonora alla radio, un numero imprecisato di volte. Eccezionale Diciamo solo che il genere del film non rientrava fra quelli da vedersi" assolutamente ". Ieri mi sono documentata su Internet e beh? Che ti devo dire? Sto cambiando idea.
Dopo questa breve premessa, passo alla recensione vera e propria. Ma sai che questo André mi ha commosso veramente tanto? Così discreto, attento, delicato, premuroso . Sembra invisibile davvero il suo amore per Oscar; così non è per lei che persino nel sonno, (sia pure accompagnata in esso dalla spensieratezza di ricordi infantili)non riesce a trovare la pace che il suo spirito anela.
Non solo vede Fersen morente no,vede delle scene dettagliate molto cruente e sanguinarie, lo scalpo di Fersen e tutt' intorno sensazioni raccapriccianti , ansia e paura che la fanno ansimare ed invocare nel sonno il suo nome...ma è solo André, che con la sua presenza rassicurante riesce a liberarla da quest' incubo atroce.
Povero ragazzo, proprio lui che non ha occhi, non ha desideri né sogni senza di lei. È certamente già amore anche se lui non osa ancora ammetterlo, neanche con se stesso.
Bellissimo questo passaggio:


Oscar era cresciuta,
il senso di splendida solitudine in cui era maturato quel fiore raro e ostinatamente fragile,
splendida, ma pur sempre solitudine;
il senso di vicinanza provato, forse per la prima volta, per...
senso di vicinanza, di familiarità, ammirazione...
forse anche amore ........
MA arriveranno altri tempi, tempi migliori anche per loro, anche se non in questa fiction.
Ti aspetto con il prossimo episodio! Ciao , a presto
(Recensione modificata il 02/08/2022 - 08:22 pm)

Recensore Veterano
02/08/22, ore 19:08

Carissima, altro che Freud servirebbe per questo capitolo!
Ma siamo sicuri che sia proprio Fersen l'uomo del sogno? No perchè non mi sembra che abbia mai portato un nastro blu ;)
Sembrerebbe la trasposizione di ciò che accade quotidianamente ma al contrario: "Lui le volgeva le spalle, la precedeva, ed era sempre due passi avanti, un passo avanti, mezzo passo avanti, il lunghi capelli color biondo scuro raccolti da un nastro blu, che ondeggiavano sulla schiena.
E lei voleva raggiungerlo, essergli a fianco, stare a fianco a lui, ma non ci riusciva"
E quel cuore straziato? Di chi sarà davvero???
Insomma, cara Dora, qui l'Es vince 10-0! ;)
A presto

Recensore Veterano
02/08/22, ore 16:48

La situazione di Oscar e André costretti a dividere lo stesso letto è descritta in ogni suo dettaglio, dallo sguardo furtivo di André ai piedi di lei (i piedi nudi, si potrebbe aprire un capitolo su questo), all'irrazionale scelta di André di non sciogliersi i capelli, alle ipotesi di André sul dispiacere di Oscar, costretta a non poter leggere degli indiani d'America.

Ma, carissima Dorabella, una frase mi ha conquistato: "Spente le candele sui comodini, conversarono per circa mezz’ora, del più e del meno, con tono apparentemente disinvolto e sciolto, in realtà cauti e guardinghi, senza rivolgere gli occhi l’uno verso l’altra, come a voler misurare la ritrovata, imposta, familiarità, nella sua estensione e nei suoi limiti e confini".
Che scelta raffinata! Invece che far calare un silenzio imbarazzato, un invito precipitoso a dormire, un finto sonno che mette tutto a tacere, queste chiacchiere che simulano la normalità e nel frattempo esplorano i confini della confidenza sono una vera chicca.

Nel sogno di Oscar si sovrappongono poi, come avviene nei sogni, piani diversi: quel camminare avanti di Fersen, il fatto che Fersen nemmeno paia accorgersi di essere seguito da lei, i sintomi di un male fisico sempre più angosciante in lei che lo insegue (con tanto di sapore ferroso in bocca), la confusione tra alleati e nemici (Urone o Mohawk?), il fiocco blu di Fersen, fino al finale orribile e raccapricciante: lo scalpo di Fersen esibito e poi gettato davanti a lei a imbrattarle lo stivale e infine l'ostensione del cuore (per un attimo ho anche pensato che l'avrebbe pure mangiato quel cuore in omaggio alla tradizione cortese, ma forse non è quello il cuore che lei in effetti dovrebbe mangiare...).

Il risveglio, nella sua drammaticità, cede poi il passo alle meste considerazioni di un saggio André, custode discreto di segreti e sentinella sempre vigile del sonno della donna che ama.

Bravissima, Dorabella, davvero tutto bellissimo,
Sett.

Recensore Veterano
02/08/22, ore 09:34

Non discuto sulla preoccupazione di Oscar per i pericoli che Fersen certamente sta affrontando, in America. Oscar è angosciata, per quello che potrebbe accadere. Ed è comprensibile.
Tuttavia...
Tuttavia non posso fare a meno di chiedermi in che modo il contenuto del sogno possa essere correlato alla situazione contingente in cui Oscar si trova. I capelli di Fersen, legati da un nastro blu, che ondeggiano sulla schiena.
Impossibile non metterli in relazione con un episodio accaduto poco prima di dormire.
- "Non ti sciogli i capelli?”, gli chiese Oscar, ravvolta nelle coperte sino al mento [...]
“No, questa sera no”, le aveva risposto con tono incurante lui.
E non sapeva bene nemmeno lui perché sciogliere il nodo del nastro blu che teneva sempre ben stretto a cingere i suoi capelli quella notte non gli era passato nemmeno per la testa.-
Immagino che Freud lo definirebbe un residuo diurno.
Concetto altrimenti sintetizzato, in modo un po' più spiccio, nella celebre " I sogni son desideri". Dico bene?
Tanti complimenti, Dorabella, e a presto.
Octave

Recensore Master
02/08/22, ore 00:45

Mia carissima Dora, bentrovata e buon agosto a te! Sin da ora mi scuso nuovamente per la brevità della recensione ma sono sempre in viaggio e ho i medesimi problemi della volta scorsa.
Che dire? Questo capitolo è ancora una volta la prova inconfutabile della tua ineguagliabile eleganza e di una creatività mai esausta; complimenti a profusione, sempre, per te!
Poi, ma è possibile che tu riesca a tirar fuori quell'elettricità dettata da una sensualità sottile e serpeggiante anche in una situazione come questa? E non solo, hai fatto anche di più: hai aggiunto tanta tenera complicità e anche quel tocco di pudore che non fa che rendere più definito un momento tanto importante.
André si riconferma sempre lui, il gentiluomo che ha fatto innamorare generazioni e che per amore di Oscar si è sempre preso punizioni immeritate da solo.
Ti ho mai detto che sposerei Day- Lewis subito e che il film lo conosco molto bene? Ora lo sai e puoi intuire quanto io abbia gioito del tuo omaggio :D.
Nonostante ciò hai reso l'incubo realistico e angosciante il giusto e questo sempre grazie alla perfetta dose di particolari impeccabilmente descritti.
Infine credo tu abbia trascritto per Oscar un momento di profonda verità circa il fingere di essere chi non si è. Alla fine è anche questo parte del suo fascino, quel qualcosa che permette di empatizzare con lei nonostante tutto. André sempre splendido, soprattutto quando mente a fin di bene.
Ancora, e mai abbastanza, tanti complimenti! Un abbraccio,
A. :D

Recensore Master
02/08/22, ore 00:12

Ma che tenerezza Oscar abbigliata come Ebenezer Scrooge, le manca solo il berretto da notte.... E che tenerezza, delicatezza André... La descrizione dell'incubo è degna veramente di Freud: il non riuscire a raggiungere Fersen, la rivelazione della guida indiana e poi io ho trovato molto sconvolgente il massacro del corpo di Fersen che suona come una premonizione. Complimenti, ancora una volta, per la bella scrittura fluente e coinvolgente. A presto.

Recensore Veterano
01/08/22, ore 23:33

Dora carissima,
ma quanta "ciccia" in questo capitolo: davvero, davvero succosa!
Innazititto Oscar 'blindata' in camicia e vestaglia mi ha semplicemente fatto morire: tanto che la visione più erotica del suo corpo sono i piedi candidi e scoperti; ma sono sicura che lei è sexy anche così e Andre' non ha nulla da obiettare, tanto che quando lei lo invita a coricarsi con lui non finge nemmeno di protestare, ma cede prontamente alla 'violenza'. Però anche Andre’, nonostante l’apparente tono disinvolto, si sente piuttosto imbarazzato e infatti evita di sciogliersi i capelli corvini e lucenti. Loro due che chiacchierano a letto tentando di mascherare l'imbarazzo mi hanno fatto tanto pensare a Sandra e a Raimondo (chissà se Oscar durante l'incubo scalciava pure 😉). 
Il sogno di Oscar è semplicemente da interpretazione Freudiana, con lei che non riesce a raggiungere Fersen, a metterlo in guardia dalle imboscate e dai pericoli. E guarda, guarda, nel sogno fa la sua comparsa pure Daniel Day-Lewis, Nathaniel "Occhio di Falco", che, in poche parole, mette Oscar davanti alla cruda realtà. Il risveglio dal sogno che ha assunto tinte splutter è quantomai turbolento; ma stavolta a calmare e confortare Oscar c'è Andre', che cavallerescamente finge di non aver sentito il nome dello svedese.
Lo ribadisco: una lettura cicciosissima, incalzante, con il giusto tocco di humor, romanticismo e di noir. Semplicemente divina!
Ti mando un super abbraccio, 
Tua G.
(Recensione modificata il 01/08/2022 - 11:37 pm)

Recensore Junior
01/08/22, ore 22:31

Dorabella, bel capitolo...
Avevo capito la tua citazione all'ultimo dei mohicani....Uroni Mohawk...Siamo nel 1994...Avevo il VHS...Cmq Oscar non riesce a togliersi dalla testa Fersen...Sogna addirittura che cada preda di un agguato....Alla fine Andrè la sveglia mentendole su ciò che ha gridato.....Immagino come si possa essere sentito....La notte è trascorsa....Il colonnello De Jarjaeys è in missione ....Mi chiedo se Fersen farà ancora capolino nella mente di Oscar qualcosa mi dice di si....Vorrei solo che andasse oltre e vedesse chi ha accanto...Va beh mie riflessioni

Recensore Junior
01/08/22, ore 21:51

Cara Dorabella la cosa che ho sempre amato immaginare di Oscar e André è la loro infanzia vissuta insieme. L'immagine di loro adulti sul letto a raccontarsi le vicende divertenti a cui hanno preso parte da piccoli mi ha fatto molta tenerezza. È bellissimo immaginarli così. André che non vuole sciogliere i capelli è un simbolo molto sottile del suo stato d'animo, è teso, non vuole lasciarsi andare completamente e comprendiamo il motivo. Emerge comunque il suo senso di protezione verso lei, anche quando la sente urlare il nome di Fersen è pronto a rassicurarla e tranquillizzarla dicendole che ha solamente urlato "no" perché ha capito la sua inquietudine e non si sarebbe riaddormentata se le avesse detto la verità. Mi è piaciuta molto l'immagine della pioggia nella stanza e anche il riferimento a "L'ultimo dei Mohicani", film che adoro come adoro Daniel Day-Lewis. Aspetto sempre con ansia il prossimo capitolo. Buona serata.

Recensore Master
01/08/22, ore 21:19

Cara Dorabella, che notte movimentata hai fatto passare ad entrambi.
Si erano preparati, con un certo qual imbarazzo, eppure sono persone che hanno sempre vissuto a stretto contatto, ma ormai la possibilità del poter dormire vicini è confinata in un tempo che non può tornare e che risale alla loro infanzia, quando tante cose erano a loro sconosciute e cominciava a consolidarsi quel filo che il tempo avrebbe poi intessuto con le loro reciproche vite.
E, per rompere l’imbarazzo da parte di entrambi, il metodo migliore è perdersi nei ricordi della reciproca infanzia, con gli aneddoti che ancora li fanno sorridere. E per André è doppiamente piacevole poter vedere la sua Oscar ridere di gusto come ormai non fa più, poiché troppe sono le incombenze e le responsabilità.
Averla lì a fianco, aver ceduto alle sue insistenze di dormire nello stesso letto, lo ha messo in una situazione di attesa, preoccupato di fare, anche involontariamente, una qualsiasi mossa che possa essere mal interpretata da Oscar. Non ha voluto neanche sciogliersi la coda legata con il nastro blu, chissà perché! E anche in questo frangente, con Oscar lì accanto a lui, pensa con delicatezza a lei, che magari sta tornando con la mente ad un posto lontano, immaginando panorami immensi, ma anche il vivo pericolo a cui si era sottoposto il conte di Fersen, allontanatosi dalla reggia e andato di fatto a combattere una guerra non sua, con popolazioni dalle abitudini così diverse dalle sue. Lui è sicuro che, anche in questa notte che trascorreranno insieme, Oscar non riuscirà a non pensare all’uomo lontano che rischia la vita e che è convinta di amare.
Ma lui è lì vicino che si predispone alla veglia, mentre osservando la sua amica pensa sia già giunta nel mondo dei sogni.
Peccato che il sogno, che sta letteralmente vivendo Oscar, si trasformi pian piano in un incubo. Si è immaginata trasferita in quel mondo, di cui ha letto il più possibile, e sta cercando di tenere il passo di Fersen, che però è sempre avanti a lei che non è in grado di raggiungerlo. Sembra a portata di mano, ma lei è troppo stanca e lo vede allontanarsi sempre più. Sono incolonnati e accanto a lei c’è un europeo, vestito alla moda indiana, con una long carabine che gli attraversa il petto e, nelle poche ma puntuali parole che le rivolge, la avverte di stare attenta alla loro guida indiana, quella che dovrebbe accompagnarli al forte dove sono diretti. Ma la guida non è chi dice di essere e bisogna prestare la massima attenzione!
Sei stata veramente in gamba nel riproporre la scena clou del film “L’Ultimo dei Mohicani”, uno dei miei preferiti e con una colonna sonora talmente coinvolgente che è persino difficile stare fermi ad ascoltarla tanto ti travolge con la potenza delle scene che è un grado di evocare. Proprio come hanno fatto le tue parole: siano entrati nell’incubo di Oscar e lo abbiamo vissuto con lei. Lei che vede l’Urone prendere lo scalpo di Fersen e gettarlo trionfante ai suoi piedi. Inevitabili le urla. Inevitabile per André sentirla in preda al terrore, e avendo ben compreso il nome urlato fra le lacrime. Inevitabile anche mentire ad Oscar sulle parole pronunciate, facendo in modo che lei potesse continuare a mantenere segreta quella sua paura che, durante la notte alla locanda, era quasi diventata tangibile. Forse tutte le letture sul nuovo mondo e sulle usanze dei nativi devono averla impressionata talmente da trasformare le sue paure in fantasmi da provare a combattere.
Un capitolo decisamente dal forte impatto, in quanto un po’ di inquietudine è rimasta anche addosso al lettore.
A fine lettura avevo persino un po’ di affanno. Ora mi metto tranquilla e mi ascolto la colonna sonora del suddetto film, che tra l’altro amo particolarmente, così entro perfettamente nel mood del capitolo.
Complimenti, e buone ferie se sei già in vacanza. A presto, speriamo con un tempo meno rovente!

Recensore Master
01/08/22, ore 15:24

Anche io amo il film "L'ultimo dei Mohicani" e il personaggio di Nathan; ricordo bene quella scena, e la vedo benissimo qui. Povera Oscar, non solo tormentata dagli incubi, ma costretta a nascondere un segreto! Meno male che André è la discrezione e la sensibilità in persona.

Recensore Master
30/07/22, ore 01:39

Cara Dora, ti cimenti anche tu nella situazione "un solo letto nella locanda", ma conoscendo le tue doti narrative, sono convinta che darai a questo quadretto un tocco tutto personale.
 Non vedo l'ora di leggere dei nostri in una situazione così insolita (una specie di caccia ai fantasmi, o all'irrazionale nell'era dei Lumi) e di come questo evento antecedente (la notte nella locanda) influirà sui futuri rapporti tra loro. Intanto un fantasma si è già palesato, ed è quello di Fersen...chissà che ne farai di lui?
Mi auguro che non ci terrai troppo sulle spine,,,perchè voglio già leggere il prossimo capitolo!!!!!
 

Recensore Master
29/07/22, ore 04:37

Cara Dorabella,
Mah... secondo la mia umile opinione un' entrata simile avrebbe dipinto sui visi più sguardi imbambolati che cupidi. Si sarebbe trattato di uno spettacolo indubbiamente portentoso... uno di quelli da tenere in serbo nel cuore, per poi raccontare, in un futuro molto a venire, ai nipotini (femmine e maschietti). Sorpresa e trasalimenti accompagnati dal frastuono di oggettistica più disparata in caduta libera e rovinosa. L' episodio dell' unica camera libera nella locanda appartiene ormai all' epica della fanfiction, da molti autori risolto con l' invio finale di Andrè tra le coltri amorevoli (e immancabilmente evocatrici) del fieno profumato conservato nelle pertinenze di servizio. Fienili e letteratura... un binomio inscindibile!
Che dire di quest' unico mobile da notte? Esistono svariati modi di dormire nello stesso letto senza giacere effettivamente insieme. Quale adotterai? Ecco... personalmente trovo più intrigante quel loro stare ad ascoltarsi ed ad assistere a intimità ormai tra loro decadute. Una via di mezzo tra il ritrovarsi e il fare conoscenza di qualcuno e di qualcosa di nuovo, di sconosciuto. Che potranno fare loro due contro una infestazione paranormale? Si tratterà poi proprio di fantasmi?! Mah!
Chissà se questo tuo Andrè, discretamente più smaliziato del solito, ha anche competenze medianico-esorcistiche...
Torna presto, che la curiosità impazza!
Un caro saluto

Recensore Junior
27/07/22, ore 22:21

Ciao Dorabella, la cosa che più adoro nelle tue storie è che i personaggi rispecchiano caratterialmente quelli dell'anime, mi sembra sempre di vederli in queste nuove avventure e non solo Oscar e André. Ovviamente tu sei una maestra nel descrivere atteggiamenti e situazioni. In questo caso vediamo André anche con gli occhi dell'oste che nota la sua premura per quell'ufficiale biondo e non degna di uno sguardo neanche le cameriere che, giustamente, chissà cosa gli farebbero. Si sente anche un furbone per aver capito i giochini di quei due. Ciò che mi fa sorridere è Oscar che ripete più volte, come per autoconvincersi, che non c'è nulla di male nel dormire insieme, è successo tante volte da bambini...da bambini appunto, ma ora sono adulti. Non credo succederà qualcosa, tranne forse una.notte insonne per il povero André che soffrirà le pene dell'inferno a sentirla così vicina, ma questo lo vedremo. Intanto ha fatto la sua comparsa anche il fantasma di Fersen. A presto. Alessandra

Recensore Veterano
27/07/22, ore 14:24

Che belli questi personaggi, calati in una situazione inedita ma perfettamente fedeli agli originali. Secondo me si avverte benissimo la "dannazione" di André, quella di poter sfiorare lei, con lo sguardo e con i gesti ma di non poter mai andare oltre. Ma quanto autocontrollo (e quanto amore) deve avere quest'uomo!
La notte però deve ancora iniziare...giusto? ;)
E secondo me riserverà sorprese...no, no sono convinta che non accadrà nulla ma davvero tra "loro" non accade nulla? ;)
A presto