Ecco che piano piano recupero il ritardo mostruoso accumulato nell'ultimo mese. A mia discolpa posso esibire il riepilogo di google maps.
Ho da farti un mucchio di domande:
1) chi siete, cosa portate, sì..ma quanti siete?
2) ma Louis Ferdinand Destouches, ha mica qualcosa a che fare con un certo scrittore ?
3) il cioccolatte era buono?
4) se al posto di Oscar ci fosse Rocco Schiavone, Monsieur de Vergeron che animale (predatore dai denti bianchissimi e saldi...) sarebbe (senza offesa per l'animale)?
5) cosa avrà mai visto Oscar alla fine del capitolo ...(ma questo lo scoprirò presto).
Sono d'accordo con Settembre che ha scritto che sembra di vedere un episodio inedito dell'anime! Brava Brava!
Il vantaggio di essere in ritardo è che ora non devo aspettare e corro a leggere il prossimo capitolo!
 

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Buona sera Dorabella,
ho letto con molto piacere questo nuovo capitolo intitolato L'orfanello....Sempre ben scritto riesci a destreggiarti tra presente (Oscar e Andrè all'interno dell'abitazione) e passato (la loro infanzia)....Mi sono chiesta: l'orfanello avrà un nome oppure restarà sempre l'orfanello per noi lettori!!!Non tenermi sulle spine e ti prego pubblica il seguito sono troppo curiosa...

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Ciao Dorabella, seguo questa tua storia dall'inizio e devo dirti che mi ha subito colpito. Hai intessuto una trama densa di mistero e suspense in modo incredibile, senza cadere nello scontato. Ci sono tutti gli elementi del giallo e la storia dell'orfanello è davvero ben costruita, piena di buchi, stranezze e incongruenze come una "vera" storia di fantasmi. La cosa che mi piace molto in questa tua storia, oltre ( come sempre!) al tuo stile di scrittura, alla trama e alla tua bravura nel descrivere scene ed emozioni dei personaggi (e a farle vivere al lettore), è il fatto di ritrovare André e Oscar nella loro giovinezza, intenti in una missione come agli inizi dell'anime. Quando la vita non li ha ancora toccati pienamente... Sei bravissima nel descrivere il rapporto tra i due, sembra davvero di vederli muovere in scene dell'anime! Il direttore della banca lo hai caratterizzato in modo perfetto! Una scena, quella che lo vede protagonista, davvero ben descritta: sembrava di essere lì con Oscar e André...!
In quest'ultimo capitolo l'orfanello la fa da padrone, insieme al sentire di Oscar. Mi ha fatto molta tenerezza quel sogno, dolceamaro e rivelatore, in un certo qual modo, della Oscar bambina... E poi quell'orsetto, che ritrova sul condominio al risveglio (alle 6 del mattino....).. chissà. Attendo con ansia il seguito di questa ricerca così particolare, che sta portando Oscar a scoprire anche sé stessa.
A presto! F.

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Cara Dorabella, un altro piacevolissimo capitolo da leggere tutto d’un fiato perché si ha la voglia di cercare di scoprire quale sia il mistero nascosto nella casa dell’Orfanello.
Già eravamo rimasti in attesa di capire cosa avesse lasciato basita Oscar entrando nella famosa stanza: certo che una gabbia posta al centro di quella bellissima camera da letto, che tu come al solito ci hai perfettamente descritto in modo che anche noi lettori potessimo ammirarla, non poteva che lasciare di stucco chiunque. Poi ovviamente i cervelli dei nostri due baldi giovani hanno iniziato a fare ragionamenti e collegamenti con quanto ascoltato dall’oste, poiché un po’ impressionati, anche se scettici, sono rimasti.
Le considerazioni sull’utilizzo di quell’aggeggio li pongono a farsi delle domande e inevitabilmente a cercare delle risposte, soprattutto quando all’interno della gabbia viene ritrovato un orsetto con tanto di fiocco rosso, che fa dubitare che al suo interno potesse esservi un animale che giocava con quel pupazzetto.
Ma André deve aver compreso la strana tensione di Oscar e, con il suo solito fare sbarazzino, ha provato con alcune battute a stemperarla, per poi decidere che sarebbe stato meglio ritirarsi per la notte, visto che Oscar aveva deciso di trascorrerla proprio in quella stanza. Ed è durante la notte che viene colta da un sogno che la fa tornare indietro nel tempo a quando lei ed André giocavano insieme, fino a quel giorno in cui erano andati al laghetto per fare il bagno. Ma è qui che la realtà si distorce, poiché il bambino che assomigliava ad André, con i suoi capelli scuri, aveva gli occhi azzurri e non sapeva nuotare, quindi non poteva essere il suo André, che era stato colui che le aveva insegnato a stare a galla. Il colmo giunge quando, prima di andarsene, il bimbo le regala la sua orsetta vestita di tutto punto con un fiocco rosso e le dice di tenerla con sé in quanto è certo che si sarebbero rivisti.
Un tale sogno non può che mettere inquietudine e apprensione, ma ormai le luci dell’alba stanno sbaragliando il buio e la pendola suona le sei; in capo ad un’ora anche André avrebbe fatto la sua comparsa e avrebbero potuto cominciare a mettere insieme i pezzi del puzzle che si sta componendo lentamente, magari ascoltando anche coloro che, come servitori, hanno soggiornato nella casa infestata.
Sempre belli i momenti che ritagli solo per loro: li ho sentiti mentre leggevano il passo di Plinio traducendolo dal latino, ora con la voce modulata di André e poi con quella di Oscar. Ho avvertito persino le loro risate, che li ha riportati indietro nel tempo felice di quando erano fanciulli e dovevano sottostare agli insegnamenti dell’elemosiniere Armand il quale certamente li avrebbe puniti se avessero effettuato un certo genere di letture. E ho visto l’emozione di Oscar quando nel sogno/incubo indossava il suo giustacuore verde, ormai liso dal tempo ma al quale era affezionata perché apportatore di tanti bei ricordi di momenti che non sarebbero tornati più.
Insomma sempre un piacere leggerti poiché al mistero della casa unisci anche lo scoprirsi dei sentimenti provati dai due giovani.
Ora che il primo passo è stato svelato con il ritrovamento della gabbia, sono certa arriveranno ulteriori delucidazioni e magari altre sorprese.
Restando in attesa ti auguro un buon proseguimento di settimana.

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Oscar è troppo solida e razionale per credere a una realtà alternativa a quella che ha sempre conosciuto.. eppure stavolta dovrà cambiare idea.

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Ciao Dora, ecco che finalmente riesco a lasciarti due righe riguardo quest'ultimo capitolo.
La storia prosegue e si infittiscono i dubbi e i misteri. La descrizione deldirettore della banca è molto sofisticata, dice e non dice, ed è accentuata dal diverso modo di porsi che ha nei confronti della nobile de Jarjayes e del popolano Grandier.
Adesso affrinterannoi una notte in balia di un fantasma di cui tutti parlano...e sono certa che la parte di storia che ci hai mostrato sia solo la punta dell'iceberg...

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Ciao, carissima Dora! Ti prego di perdonarmi per il ritardo abnorme, in ritardo come sempre, ma, sai che non potrei mai mancare! Questo un po' perché resto sempre affascinata dal tuo stile sempre sempre sempre elegante e un po' perché ormai ho capito una cosa: qualunque sia il genere in cui ti cimenterai, saprai fare la gioia del lettore!
Che capitolo giallo è mai questo? Uno coi controfiocchi certamente!
Mi piace moltissimo vedere André e Oscar giovani e ancora ignari del futuro e ben centrati verso la risoluzione di un mistero che pare irrisolvibile. Ho adorato leggere della loro complicità fatta di piccoli gesti e sono stata conquistata dalla logica e la prontezza di André; fantastico il modo in cui riesce a porre le domande giuste e a sorprendere il direttore. Sai che quelle stesse domande me le stavo ponendo io stessa? Io, però, Sherlock squattrinata, ti azzardo un'ipotesi sulla natura del mistero: qualcosa a metà tra il razionale e non?
Complimenti comunque perché la tua storia sembra uscita dai racconti gotici della Ikeda ma tu hai fatto anche di più: mi hai avvinta con quella descrizione delle stanze e hai chiuso la narrazione in un momento cruciale...sai che adesso ce lo stiamo chiedendo in tanti, vero, cosa Oscar abbia visto?
Le citazioni sono tutte perfette, indovina quale mi ha però conquistata?
Complimenti come sempre, è una gioia leggerti!
A presto,
A.

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Buon pomeriggio cara Dorabella! Che bellezza proseguire nella lettura del tuo ottimo racconto!
Trovo veramente calzante il binomio André-ciarliero e Oscar-silenziosa. Mi sembra di sentire proprio la voce dal tono divertito di André leggendo le sue considerazioni riguardo il racconto ascoltato dall'oste e mi sembra quasi di vedere qualche nuvoletta di vapore uscire dal naso e dalla bocca di Oscar, affondati nel collo rialzato del mantello....
Ho amato moltissimo il dettaglio della risata di André che si fa calda solo quando quella di Oscar si unisce alla sua....
L'incontro con il direttore della banca è veramente una vivida descrizione che ben si potrebbe adattare ai nostri tempi: ho trovato precisa e attenta la caratterizzazione del personaggio di quest'uomo, che si mostra altezzoso e spazientito con André e diventa ossequioso con Oscar. Mirabile la reazione dinnanzi al sigillo reale che lo induce a perdere la propria impassibilità.
Continuo ad apprezzare moltissimo il mistero, che si fa sempre più fitto ed intrigante. La tua prosa ricca rende la descrizione della casa assolutamente perfetta: dettaglio dopo dettaglio sembra di armeggiare assieme a Oscar con la serratura del portone e di camminare al fianco dei protagonisti da una stanza all'altra. Il particolare dei colori, uno specifico per ogni stanza, con una precisione così insolita nel rispetto di ogni singola sfumatura, riesce a dare un vago senso di allarme che rende più intensa la suspense.
Il finale del capitolo mi lascia infine assolutamente in ansia, desiderosa di vedere attraverso gli occhi di Oscar, di scoprire quel che dinnanzi a lei si presenta di spaventoso o risolutivo.
Attendo con ansia i prossimi sviluppi!
Il tuo racconto è veramente bellissimo!
(Recensione modificata il 02/09/2022 - 05:45 pm)
(Recensione modificata il 02/09/2022 - 06:08 pm)

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Buongiorno cara Dorabella! Sto leggendo tutto d'un fiato questo tuo racconto che fin dalle prime righe della premessa mi ha fatto sentire profondamente coinvolta per l'altalenarsi di emozioni e situazioni che si fanno ora intime, ora misteriose, con una trama che propone un dramma interiore dei personaggi con la stessa disinvoltura con cui segue vicende intriganti che stimolano la curiosità e spingono a proseguire con interesse nella lettura.
Questo capitolo è forse l'emblema di come con il tuo modo di raccontare sentimenti e vicende trovino ciascuno il proprio posto senza che gli uni vadano mai a invadere lo spazio delle altre: in principio è infatti quasi doloroso seguire i pensieri tormentosi di Oscar, mentre in seguito si viene subito rapiti dalla narrazione della storia della casa maledetta.
Proseguo la lettura con grande piacere, ringraziandoti per aver proposto un racconto così bello e tanto mirabilmente scritto.

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Come in tutti i "gialli" che si rispettano, c'è il momento di fare l'elenco di ciò che si sa, di fare il punto. La prima parte mi ha ricordato i dialoghi Poirot/Hastings; qui è un André estremamente lucido e razionale a parlare, perfettamente in grado di attivare tutte le sue "cellule grigie".
Nella seconda spargi altri indizi che i "Nostri", da perfetti detectives, si apprestano ad interpretare. Ed è davvero bella questa complicità, l'ironia a mascherare le perplessità di questa avventura "paranormale", l'incredulità trattenuta (perché ci sarà pure una spiegazione logica) di fronte a ciò che sembra tutto tranne logico. E' un genere che ti piace, si percepisce, e come tutto ciò che piace, riesce particolarmente bene.
Un saluto

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Ciao Dorabella!
Mi aggiro come un fantasma, ma ora spunto dalle tenebre solo per dirti che io sto adorando la tua storia!! Non vedo l'ora dei tuoi aggiornamenti, sto sfrigolando da morire!! Voglio troppo sapere di più di questo mistero e di come si evolverà la faccenda. Cosa avrà visto Oscar? E soprattutto, André ha ragione, chi paga la pigione da più di cento anni ad un morto? Adoro tutto davvero, ti prego non metterci molto ad aggiornare!
Bye
Flitwick

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E finalmente ecco l'ingresso nella casa famigerata, con tanto di imponente mazzo di chiavi, come nella migliore tradizione cinematografica.

I personaggi escono dalla tua penna come fossero vivi e presenti davanti ai nostri occhi, in particolare il direttore della banca (direttore come tutti i suoi antenati: non ho potuto non pensare alla mitica scena di Mary Poppins con Dick Van Dyke che interpreta il vecchio Dowes e canta la canzone dei "due grami, miseri, semplici penny") di cui non ti sfugge nessun dettaglio che possa rivelare le pieghe di un animo gretto, arrogante e classista.

André e Oscar paiono quelli dei primi episodi, anzi, sembra proprio che la tua storia (lo so, te l'ho già detto, ma ogni capitolo è una conferma) sia un episodio extra della loro gioventù, quando lui era ancora scanzonato ma sempre vigile e allerta e lei compresa nel suo ruolo e protesa al compimento di ogni missione. E soprattutto quando loro due erano ancora capaci di stare insieme senza sottintesi, complici e divertiti.

Certo, nei capitoli precedenti è comparso il fantasma (ops) di Fersen e sappiamo che Oscar sta vivendo notti difficili e grandi sono le sue preoccupazioni per lo svedese, ma qui, in questo episodio, le hai restituito la freschezza della Oscar in uniforme bianca!

Sempre complimenti, Dorabella, leggerti mi trasporta ogni volta in un altrove da cui non uscirei più!
Un abbraccio,
Sett.

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Ciao Dorabella. Ho lerto con interesse quanto abbia detto André all'inizio del capitolo fino a quello che dice Oscar riguardo il fatto che ultimamente sia diventato molto razionale. Poi il dialogo con Monsieur de Vergeron dove Andre in base alle informazioni che ha cerca di comprendere meglio il tutto. Ma penso che per capire la verità Oscar e André devono entrare in quella casa. Infatti iniziano poi ad ispezionare e mi hanno affascinata le stanze nel loro susseguirsi. Cosa ci sará in quella stanza dove si trova Oscar leggendo il finale? Mi piacciono Oscar e André in questa veste e come li stai descrivendo. Sei brava a creare quest'atmosfera di mistero. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 28/08/2022 - 11:31 am)

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Ciao Dorabella il tuo racconto prosegue portandoci sempre più nel mistero, è intrigante e ci lascia sempre con la voglia di leggere al più presto il prossimo capitolo. Mi piace molto che tu abbia messo in risalto il lato ironico del carattere di André che, insieme alla razionalità, risulta essere davvero divertente e non malinconico come spesso siamo abituati a vederlo. Il bancario lo snobba ma lui dimostra di essere un tipo arguto e per nulla ignorante. Dunque il mistero si infittisce, nessuno che ha riscosso gli affitti e il proprietario dell'immobile sempre lo stesso da più di un secolo...ma cosa avrà visto Oscar in quella stanza chiusa a chiave? A presto Alessandra

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Testo della tua recensione:
Ciao Dora! Anch' io come chi mi ha preceduta ho immediatamente notato, leggendo soprattutto quest' ultimo capitolo, dei forti rimandi letterari e cinematografici ; non solo per le citazioni e le licenze annoverate a fondo pagina, ma proprio per un atmosfera " gialla" che si respira, si nota che ami molto il genere e lo sai gestire con grandissima disinvoltura! Potresti scrivere racconti polizieschi o di mistero anche nella sezione degli originali!. Pensaci. Tornando ai nostri, sai cosa penso?che quel direttore di banca non l'abbia racconta giusta! Secondo me ci sono certi incartamenti nascosti legati alla pigione di quella fantomatica dimora che lui ha volutamente omesso di mostrare ad Oscar e André.
Mi piacciono molto le riflessioni di André, sposo in pieno il suo ragionamento. Oscar come sempre è più riflessiva ma fa parte del suo carattere non esprimersi se non ha le prove di quello che dice.
Il capitolo si conclude come sempre con tanta suspense che diventa sempre più forte. Una storia elettrizzante che credo ci riserverà parecchi colpi di scena! Brava, a presto, buona notte
(Recensione modificata il 28/08/2022 - 12:10 am)

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