Recensioni per
Giù al Nord
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 261 recensioni.
Positive : 261
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/09/22, ore 18:58

Dorabella cara, e così siamo venuti a conoscenza del perché il Maggiore Girodelle si trovasse in quella stanza in preda allo spavento più spaventevole, per aver visto, niente meno, che un fantasma, e il tutto, pare, per amore di Madamigella Oscar, la quale non poteva essere lasciata da sola in quella missione che le era stata affidata, ma aveva bisogno di un valido compagno su cui far conto. Peccato che Girodelle non avesse compreso che Oscar, oltre a non essere incapace di difendersi da sola, visto la posizione che ricopriva a corte, non era andata in missione da sola, perché con lei c’era il suo fidato attendente che, certamente, avrebbe saputo come agire in caso di pericolo.
Devo ammettere che non mi aspettavo un simile atteggiamento da parte del compassato ed elegante Girodelle.
E’ persino andato a implorare Sua Maestà la regina di concedergli di raggiungere la donna che in segreto amava, e la regina, forte della sua sensibilità, e pensando che la situazione romantica sarebbe stata ben accettata anche da Oscar, gli ha dato un lasciapassare per presentarsi a Lille, senza però far trapelare con chiunque chi fosse e cosa ci facesse in quel luogo, se non dopo essersi palesato al suo comandante in capo.
Maria Antonietta deve aver davvero lasciato correre la fantasia per pensare che ad Oscar una simile improvvisata avrebbe potuto far piacere.
Intanto André ha ascoltato, si è reso disponibile a far riprendere padronanza di sé al visconte, ma ha osservato il tutto con un occhio attento e curioso, mentre si prodigava a servirgli qualcosa di forte, in attesa che tornasse in sé e potesse fare un resoconto almeno plausibile di quanto asseriva gli fosse accaduto.
Oscar non ha perso il suo piglio: ha atteso, tamburellando le dita sul tavolino, e ho avuto l’impressione di sentire il rumore nonché il nervosismo crescente che certamente doveva provare nel vedere il suo sottoposto comportarsi così poco dignitosamente per un uomo del suo grado.
Ma lo sconcerto arriva sul finale di questo intermezzo alquanto rumoroso: Girodelle asserisce di aver visto una figurina evanescente che gli ha tirato le coperte e gli ha chiesto di giocare insieme a lui.
A questo punto la curiosità e l’attenzione di André, ma in particolare di Oscar, sono ai massimi livelli, dato che il presunto fantasma aveva le sembianze di un bimbo bruno e riccioluto e con gli occhi azzurri, proprio come quello incontrato nel suo sogno. E qui a chiunque sarebbero tremate le vene e i polsi, mentre Oscar prova un senso di vertigine che non vuole far trapelare ad alcuno.
E così Girodelle ha parlato!! Caspita!
Intrigante sempre più, frutto della tua fantasia e della tua piacevole scrittura.
Complimenti sempre a te e ad Alessandra per il bel ritratto che ci ha regalato.
Un caro saluto ad entrambe.

Recensore Veterano

Ed ecco comparire due nuovi personaggi con una certa simmetria e allo stesso tempo contrapposizione. All'inizio Valmont, antipatico da morire e fin troppo "abbottonato"; in quel "niente di niente" potrebbe esserci un "tutto di tutto".
E alla fine un inedito Girodelle, fin troppo scoperto :D ed esilarante ai massimi livelli! Perché sia lì e come sia entrato sono proprio curiosa si scoprirlo.
A presto

Recensore Junior

E cosa ci fa l’ipertricotico –direbbe Paolo Bonolis- Girodelle nella casa del fantasmino? Come mai è così sconvolto, si trova in stato confusionale ed ha la veste da notte stracciata? E’ stato violentato da Valmont?
Valmont qui è molto antipatico, non che sia mai brillato per simpatia nella storia da cui proviene….. Tratta Oscar con sufficienza ed insolenza ed André lo ignora bellamente. Si vede che questi due con il loro senso del dovere spinto all’eccesso ed il loro piglio serioso gli stanno proprio antipatici. E quando mai si è visto un moralista stare simpatico ad un debosciato? Valmont non ignorava tutti i servitori, con Azolas era pure simpatico –perché gli serviva?- si vede che André non gli va per niente a genio.
Oscar pensa alla sua situazione e si strugge o almeno va vicina alla struggimento. La fatica del viaggio, i brutti sogni ed il dialogo con mister simpatia la stanno lentamente sfibrando? Ci dobbiamo aspettare un crollo?
Il racconto è molto avvincente ed imprevedibile!
Alla prossima!
Match Point

Recensore Veterano

Cara Dorabella,
avrei voluto scrivere una recensione compita e degna di cotanto scritto, che tu arricchisci e alleggerisci con grazia rococò (i dettagli: dall'arredamento all'abbigliamento sono di rara finezza), avrei voluto scrivere acuti commenti sulla trama che si arricchisce del mellifluo Valmont, avrei voluto farti mille complimenti per l'introspezione su Oscar ("si autorizzò a mormorare, affondando il viso nel cuscino, senza capire se le lacrime che le bagnavano le guance e che intridevano la fodera di lino ricamata fossero nate dalla stizza o dal senso di nostalgia e della mancanza"; "E chissà mai se, qualora fosse stato André ad allontanarsi da Palazzo Jarjayes, lei ne avrebbe sentito altrettanto rimpianto e nostalgia?"), avrei voluto buttare là disinvolte ipotesi sull'inquietante orsacchiotto, insomma, avrei voluto scrivere una recensione degna del tuo capitolo, ma, tu capisci, che ora sono qui che penso a Girodelle, carponi sotto le coltri, con i capelli arruffati e le gambe scoperte!

A questo punto la curiosità, è inevitabile, è alle stelle. Che cosa ci fa lì Girodelle?

Attendo il seguito, carissima, sempre complimenti,
Sett.

Recensore Junior

Ciao Dorabella che frustrazione per Oscar non arrivare a un punto di svolta. Il signor Valmont è riapparso anche in questa storia, mi ricordo benissimo come si presentava in un'altra occasione. Anche qui mantiene il suo atteggiamento da nobile svogliato sempre pronto a un divertente diversivo. Fa l'altezzoso ma André lo supera mille volte anche se sta zitto. E poi il finale di questo capitolo...voi autrici siete proprio delle birichine a infierire sempre sul mio capellone 😂😂 povero Victor ma cosa ci fa in quella casa? Però sono contenta che è apparso anche lui ❤ spero di leggere presto il prossimo capitolo. Saluti Alessandra.

Recensore Master

Ciao Dorabella. Un incontro non proprio gradevole quello con Valmont che ho immaginato nel suo essere attraverso tue parole. Mi dispiace per Oscar che é inquieta e vorrebbe risolvere il tutto mentre André ha pensieri diversi. Stai ben rappresentando lo stato d'animo di Oscar. Ma la parte forte di questo capitolo é il finale. Cosa ci fa lí il povero Girodelle a queste condizioni? Sono davvero curiosa di saperlo. Sono ben addentrata nell'atmosfera di questa casa e vedremo cosa succederà. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 22/09/2022 - 08:49 am)
(Recensione modificata il 22/09/2022 - 08:50 am)

Recensore Veterano

Cara Dorabella,
l'immagine di Victor Clément de Girodelle carponi, con la  camicia da notte, le gambe scoperte ed i capelli arruffati turberà (in negativo) il mio sonno, stanotte. Mi immagino il bel viso di Oscar imporporarsi un po' (un po' tanto). E mi immagino André che trattiene una risata e poi soccorre premuroso il malcapitato.
Povero Girodelle, come potrà mai recuperare la sua dignità?
Brava brava brava.
Ps pare che l'aria fredda di Lille faccia bene ad Oscar, si sta schiarendo le idee....




 

Recensore Master

Non potevo negarmi la lettura di questa storia stuzzicante.
Mi sembra che la frustrazione sia stata protagonista di tutto il capitolo.
Poi finalmente un bell'urlo terrorizzato ci fa tirare un sospiro di sollievo....

Recensore Master

Sempre antipatico e ambiguo Valmont. Poco carino a non far parlare Oscar con la zia ma tant'è. Dice che anche lui ha dormito nella casa stregata ma non ha sentito nulla...anche i fantasmi lo evitano. L'introspezione di Oscar è molto IC: lei ha vissuto nel terrore di deludere le persone a lei care, per poi arrivare alla conclusione che ha vissuto la vita di un altro. Per dirla con John Lennon " la vita è quella cosa che ti capita mentre stai facendo altro ", mi sembra che qui se ne renda un pochino conto. Infine ci lasci con l'ennesimo mistero: Girodel che piange come un bambino e con la camicia da notte stracciata. Ma come ci è arrivato lì? Doveva forse conttollare i controllori? La trama si infittisce. Attendo il seguito con ansia, complimenti e a presto.

Recensore Master

Dora, cara, carissima Dora! La colpa è tanto mia quanto tua: io scelgo gli orari più improbabili per leggere e palesarmi e tu... tu sei semplicemente formidabile nel presentare un'atmosfera tra l'elettrizzante e l'oscuro. Naturalmente, per la prima parte, ma ormai mi conosci, mi riferisco a Valmont. Ho colto perfettamente, e subito con un nitido stupore, i riferimenti del visconte! Quanto mi piacciano quelle storie lo sai già...e poi, quanto ti riesce bene tratteggiare questo machiavellico seduttore? Tanto, tantissimo.
Mi chiedo, naturalmente, quanto sappia l'uomo a tal proposito e, conoscendo l'elemento, mi sento di azzardare molto molto di più! Che bellezza ritrovarlo.
Poi, devo ammettere di aver ammirato l'autocontrollo e la compostezza di André; Oscar, d'altro canto, si mostra meno decisa dal solito interiormente è un po' è per gli interrogativi scomodi che hai delineato così spontaneamente e magnificamente, un po' è per l'imprescindibile desiderio (l'Abbé mi perdonerà per l'utilizzo della parola) di compiacere e soddisfare chi lei rispetta e ammira. Perfettamente pertinente e squisitamente mostrata a noi lettori, complimenti!
I dubbi sull'orsetto mi hanno nuovamente ricordato la malvagia Camilla - la bambola che campeggiava malignamente sul comò dei miei tra gli anni '80 e '90 e non troppo gradito regalo di quel genio di una mia zia - e il fatto che devo incolpare la suggestione di i Oscar o l'incolore cameriera per andare a dormire (la vedo ardua).
Ma Girodelle? Sai che proprio non me lo aspettavo? Ho riletto per esserne certa. Niente, sei bravissima come sempre e io sono naturalmente calamitata da questa storia e dai personaggi per come li stai descrivendo. Complimenti vivissimi e un sentitissimo grazie,
A.

Recensore Master

Questo capitolo è tripartito.

Prima, troviamo Valmont che, però, non è di alcun aiuto, ma si limita a essere indisponente e volutamente fuori luogo come sempre. Ignora André (che, però, a stretto rigore, è l’attendente di un ufficiale venuto a interrogarlo e, quindi, non parte della conversazione) e mette a disagio Oscar, ricordandole il casino.
Fa l’originale per reclamare attenzione, ma non gli danno soddisfazione.
Il fantasma lo ha evitato accuratamente: rivali nel cercare le luci della ribalta.

Poi, c’è un’accurata introspezione di Oscar, irrequietezza allo stato puro che vive per compiacere coloro che venera e nel timore di deluderli.
Pensa a Fersen e si chiede come sarebbe stato se fosse partito André.

Alla fine, la sorpresa: cosa ci faceva, lì, Girodel? Come si è materializzato a Lille, nella casa del Lion d’Or? Non lo avevano portato con loro.
Il fantasma, con lui, è stato aggressivo anziché giocoso, giungendo a strappargli la camicia da notte oppure è stato lui ad avere reagito nervosamente?

Recensore Junior

Buonasera cara Dorabella! Che emozione leggere questo tuo capitolo! Inizio dal finale, che ho trovato davvero sorprendente e inaspettato! Girodelle?? Ora la curiosità mi tormenta! Inviato dalla regina in soccorso o supporto? O giunto di propria iniziativa, incapace di sopportare la lontananza dal suo biondo comandante? .... o più che altro la lontananza del biondo comandante in compagnia dell'immancabile attendente? Non vedo l'ora di poter proseguire in questa trama così bella, inusuale e ben costruita!
Riprendiamo ora con ordine! Mi piace sempre come delinei monsieur de valmont, così perfetto da sembrare decisamente una creatura tua. Sottile e tagliente la stoccata a Oscar in riferimento ai loro precedenti incontri e notevole l'autocontrollo di André in presenza del visconte.
Come sempre mi sento molto colpita dalla tua introspezione di Oscar, che qui trovo espressa in due modi diversi: prima le considerazioni sul suo carattere e sulla sua irrequietezza sono filtrate dagli occhi di André, che con il suo amore profondo e incondizionato ci restituisce un'immagine piena di tenerezza anche degli aspetti più difficili del suo modo di essere. Poi il racconto della solitudine nella stanza parla invece direttamente di Oscar e con una descrizione veramente acuta ci mostri i pensieri e le paure recondite: mi manca Fersen. Ma mi manca davvero Fersen? Ma se André se ne andasse? Mi mancherebbe... mi mancherebbe più di Fersen? In fondo è con lui che passo la mia vita.....
Ci si sente immedesimati nelle paure, si scorre assieme a Oscar stessa il filo dei suoi pensieri che sfugge persino al suo stesso controllo....
Infine eccoli: c'è un grido. E nel pericolo non possono che essere fianco a fianco. Lei e André: già pronto dietro la porta! (Commovente!). La scena è descritta talmente bene che vedo le porte aprirsi una dopo l'altra, ascolto i passi e ho davanti agli occhi l'espressione dura e decisa di Oscar quando sposta le coperte!
Rimango ora in attesa, nella speranza che il prossimo aggiornamento arrivi presto, perché questa tua storia, Dorabella cara, è veramente FORMIDABILE!!!!

Recensore Junior
19/09/22, ore 15:45

Cara Dorabella, proseguo nella lettura del tuo racconto, che si fa sempre più misterioso e incalzante. Le attese emozionanti della fine del capitolo scorso hanno trovato eccellente compimento nelle scoperte di Oscar in questa stanza chiusa. Sono rimasta molto colpita dal tuo soffermarti sull'espressione di Oscar alla macabra scoperta: non paura, ma pena, a rivelare un animo sensibile e sempre pronto a muoversi a pietà verso il prossimo.
Trovo sempre molto profonda e intensa la tua introspezione di Oscar, di cui fai trasparire emozioni e sentire in ogni dettaglio, in ogni anche piccolo atteggiamento, in ogni sguardo.
Mi piace la sottigliezza con cui sai creare la tensione, raccontando la dimensione del sogno ricreando la stessa inesplicabile tensione che si prova destandosi senza comprendere le immagini che hanno popolato il sonno notturno.
Trovo prezioso il tuo delineare la figura e il ruolo di André: concreto, vero, rassicurante appiglio, reale, tranquilla e ferma certezza nella vita di Oscar.
Mi piace come descrivi la loro intimità fatta di ricordi condivisi e che si manifesta nella libertà di saper ridere assieme, ma che trova poi un fermo nel pudore dell'età adulta.
Resto incuriosita e sulle spine pensando all'orsetto di pezza sul comodino.
Continuo con interesse a leggere il tuo racconto!

Recensore Veterano

Cosa nasconde il bisogno di agire? Di buttarsi a capofitto nelle cose? Di impegnarsi in qualcosa di concreto, per quanto dal risultato dubbio?
L'inerzia davvero non fa per la nostra Oscar.
Perché magari si comincia a concedersi di pensare ad una cosa, a livello cosciente, e poi, di pensiero in pensiero, va a finire che ci si ritrova invischiati in una cosa diversa...tanto a essere costretti a troncare bruscamente quei pensieri.
Ha fatto finalmente il suo ingresso un personaggio che si è fatto attendere parecchio, ma la cui reticenza ci convince ben poco.
E alla fine, accidenti, questo sì che è un colpo di scena! In una situazione davvero poco consona alla sua posizione ed al suo prestigio, "carponi e con gli occhi chiusi come a non vedere uno spettacolo orribile, la camicia da notte ridotta a uno straccio che gli scopriva le gambe, i capelli arruffati e le belle mani contratte", ma cosa ci fa, in quella abitazione di Place du Lion d'Or Victor Clément de Girodelle?
Complimenti, Dorabella, e a presto.
Octave

Recensore Junior

Tutta presa da questo capitolo, intenta a leggere come Oscar si arrovella il cervello pensa a Fersen alla sua mancanza a come sarebbe se anche Andre ( testimone della sua vita se se ne andasse perchè dovrebbe poi) si alza dal letto indossa i suoi abiti ed ecco un urlo impossibile non sentirlo e chi ti trovo Girodelle...No adesso mi devi spiegare che diavolo ci fa Girrodelle a Lille e come diavolo ha fatto ad entrare in quella casa....E no mia cara Dorabella adesso una spiegazione la voglio la esigo e la pretendo!!!!
(Recensione modificata il 18/09/2022 - 11:45 pm)