Recensioni per
Giù al Nord
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 261 recensioni.
Positive : 261
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
12/08/22, ore 10:07

Carissima Dorabella,
come giochi tu con i generi letterari nessuno!

La inquietante storia dell'orfanello è un gioiello gotico in piena regola, ti confesso che la brocca sarebbe caduta dalle mani anche a me!
Sono curiosa di vedere Oscar e André alle prese con il fantasma di un bambino (occhi neri e occhi blu? mmmh...).

Ma permettimi anche un applauso alla prima parte del capitolo, che vede Oscar alle prese con i sensi di colpa verso la sua regina, mi è piaciuto tanto che tu abbia sottolineato come nella sua coscienza Oscar senta più il dolore per l'amicizia tradita che per il crimen maiestatis. Sì, è proprio da Oscar questa spietatezza, questo porsi senza alibi e senza scusanti davanti al tribunale della sua coscienza.

Sempre, sempre bravissima, non vedo l'ora di leggere il seguito, lo sai, vero?
Un abbraccio,
Sett.

Recensore Master
12/08/22, ore 01:28

Ho sempre pensato che la cosa che avrebbe sconvolto di più la coscienza di Oscar sarebbe stata proprio questa: che Maria Antonietta potesse anche solo sospettare dei suoi sentimenti verso Fersen. Ecco perché è così grata ad André, il quale, oltre a non fare domande non la giudica minimamente, a quello ci pensa già da sola. Il solo fatto che lei pensi a Fersen per lei è un terribile tradimento nei confronti della regina. Struggente la storia dell'orfanelllo che infesta la casa. È una piccola anima tormentata che ha bisogno di aiuto per lasciare in pace questa terra. Chissà come andrà ai nostri una volta giunti nella casa maledetta? Scrittura come sempre coinvolgente e accattivante, complimenti e a presto.

Recensore Master
11/08/22, ore 18:43

Cara Dorabella,

C'è dell' interessate nelle lacrime, espresse all' ultimo e proprio di sfuggita, di questo oste "molto informato sui fatti"...
Impressionante che lui sappia della apparizione notturna capitata all' infingardo zio...
Spero che sia voluta (da te) e so che lo è... perché tu non ne perdi neppure mezza (neppure se strapazzata dalla canicola estiva).
Altrimenti, concedimi la sincerità, sarebbe veramente inspiegabile un racconto simile, anzi spiegabilissimo, cioè corrisponderebbe a un tuo passo falso narrativo (ripeto: evento al di là dell' improbabile).
Dalle parole di questo tuo scritto trapela la cospicua entità del divertimento che ti sta donando il narrarci questa storia. Felice di saperti... contenta!
Un caro saluto

Recensore Veterano
11/08/22, ore 18:37

Carissima Dora,
La tua scrittura, in questo ultimo capitolo, ha assunto tinte gialle e noir, degne dei migliori romanzi di Agatha Christie! 
Stupenda la prima parte introspettiva, con i pensieri di Oscar al risveglio, nel timore che Andre' abbia sentito il nome di Fersen tra le urla e i lamenti derivato dal terribile incubo: lei sa benissimo che l'amico è un vero gentiluomo e non potrebbe mai rinfacciarle nulla, ma non tollera di avere mostrato il fianco.
Ho molto apprezzato le sue riflessioni in merito all'amicizia con Maria Antonietta, dove emerge tutta la tua sensibilità e profondità di autrice: tu poni l'accento sul senso di colpa di Oscar per essersi innamorata dell'amante della Regina. Lo trovo plausibilissimo; anzi, credo che nell'anime si sarebbe dovuto dare più spazio a questo aspetto che, invece, è stato un po’ trascurato..
Ed infine, grazie al lugubre racconto dell'oste, riusciamo finalmente a conoscere le dicerie popolari sulla casa infestata. Ho particolarmente apprezzato il fatto che una delle cameriere si chiamasse Mylene (un vero tocco di classe!).
Ora non ci resta che dirigerci con i nostri al numero 6 di Place du Lion D’Or per scoprire quanta verità ci sia in queste storie... non vedo l'ora!
Intanto complimentisismi, come sempre, per il tuo stile raffinato e accattivante.
Un mega abbraccio e a presto,
Con immenso affetto, G. 
(Recensione modificata il 11/08/2022 - 06:40 pm)

Recensore Master
11/08/22, ore 16:17

Ciao Dorabella,
mi è piaciuta moltissimo la parentesi introspettiva iniziale, Oscar da persona intelligente e sensibile qual' è, percepisce l' omertà di André, l'atteggiamento discreto e protettivo che sempre palesa quando si tratta di difenderla, anche da se stessa. Lei in effetti si colpevolizza e, dopo che per tanto aveva negato anche a sé i suoi sentimenti per Fersen, ora non può far altro che soffrire, rammaricata di aver tradito la sua amata regina con pensieri a suo avviso impuri, peccaminosi e indegni.
Questo interessante passaggio del tuo racconto, centrato sul mondo interiore di Oscar, mi ricorda parecchio la storia originale, soprattutto nell' episodio 28 quando André, malgrado Oscar, è ben presente durante la sua disfatta amorosa, quando lei rompe il calice e ne raccoglie i pezzi, anche ferendosi, come se dovesse cogliere i pezzi della sua vita dopo una delusione così cocente che quella sera diventa anche un' offesa al suo orgoglio ed è davvero umiliante dover affermare davanti a due uomini che lei " ha già cancellato certi sentimenti dal suo cuore " lo dice piangendo e per nulla convinta che con Fersen possa continuare ad esistere un rapporto di apparente amicizia, infatti gli dice addio ed è quello che vorrebbe fare anche con l' altro testimone " scomodo" André ma con lui non sarà così semplice, come sappiamo.
Nella seconda e più corposa parte del capitolo, per una mezza frase di André volano stoviglie a terra e le cameriere della locanda sembrano davvero sconvolte e inorridire. E qui la mia domanda. Come facevano a sapere? Come l' oste conosceva la storia dell' orfanello che sembra una leggenda, se la prozia di Madame Noailles e prima ancora, le cameriere degli inquilini inglesi erano andati ad abitare lì senza alcun sospetto?forse mi sono persa nei dettagli.
La storia del piccolo fantasma che pace non ha , certamente è molto suggestiva e ricorda precedenti ben noti, tuttavia secondo me, c' è pure qualcosa di ben più razionale in questa vicenda e sarò lieta di scoprirlo con le prossime puntate.....
Buon pomeriggio!

(Recensione modificata il 11/08/2022 - 06:15 pm)

Recensore Master
11/08/22, ore 11:38

Mia cara Dorabella, con il tuo stile inconfondibile, ci prendi per mano e ci conduci fra le suggestioni che sapientemente hai sparso per il capitolo.
Già perché io, quale lettrice, ho percepito la suggestione di Oscar in quell’attendere il sonno, con tutti i pensieri che imperversavano per la sua testa, il timore, che non è rimasto tale per molto tempo, che André avesse potuto udire il nome da lei urlato nella notte durante l’incubo, e che, per la solita attenzione, che André da sempre le riserva, nonché discrezione di non voler svelare ciò che lei tanto affannosamente tenta di mantenere dentro di sé, abbia fatto in modo di tranquillizzarla, facendole credere altro da quanto era realmente accaduto.
Un pensiero particolare quello riservato alla sua regina, e a quell’amore che pare essere per lei una valvola di salvezza in quella corte, che è cattiva e malevola nei suoi confronti, e alla sua devozione nel non voler essere in alcun modo causa di dolore per lei per quello stesso amore che sente vibrare dentro di sé ma che fa di tutto per nascondere nei meandri più profondi di se stessa.
E così li ritroviamo in quella stanza a vestirsi, un tantino imbarazzati, per prepararsi ad affrontare la giornata.
Giornata che parte con il piede storto già dalle prime battute mentre si accingono a fare colazione e André, gentilmente e senza pensieri, risponde ad una domanda di una delle cameriere circa la loro destinazione.
L’indirizzo pronunciato ha evocato evidentemente paure inconfessate e relegate in angoli reconditi, delle quali sia André che Oscar chiedono conto dopo l’atteggiamento assunto dalle due ragazze.
Ed ecco che ci immergiamo nella seconda suggestione con il racconto fatto dall’oste, uomo pratico, dalla ursina corporatura, ma decisamente affabile e portato a discorrere con gli avventori, nonché a raccontare, e devo dire con dovizia di particolari, tanto che mi sono gustata, se così si può dire, la storia narrata ai due viaggiatori, riuscendo a creare quella giusta atmosfera di tensione, propria di una storia di fantasmi, e di empatia verso quell’orfanello a cui la vita aveva riservato un orco come zio, il quale lo aveva condotto alla morte, dopo aver già provveduto a liberarsi dei suoi facoltosi genitori, per volersi appropriare delle ingenti risorse di cui disponevano, riservandogli però una fine miserevole come gli spettava dopo il male compiuto.
Risuona ancora, nelle orecchie del lettore, la preghiera di Marianne, la giovane figlia dell’albergatore, di non recarsi in quella casa poiché maledetta e avrebbe rischiato di far impazzire chiunque vi avesse soggiornato.
I Nostri, per il momento, hanno ascoltato e, forse, sono leggermente scettici su quanto hanno appena udito, ma hanno una missione da compiere e da portare a termine, con la speranza di svelare l’arcano.
E noi, tuoi fedeli lettori, non aspettiamo altro che di leggere il prosieguo con una certa quale curiosità serpeggiante.
Il brivido e il mistero sono stati solleticati e quindi tutti noi vogliamo vedere come potranno gli eventi, che si susseguiranno nella casa infestata dai fantasmi, essere di aiuto allo sviluppo della relazione fra i Nostri.
Come sempre confidiamo in te e nella tua passione verso i personaggi.
Un saluto affettuoso.

Recensore Veterano
11/08/22, ore 10:55

Accidenti, ci avevi promesso brivido e mistero ed eccoli qui! La vicenda è di quelle che fanno accapponare la pelle.
Poi bisogna vedere se ci sarà la possibilità di trovare una spiegazione razionale a ciò che, al momento ci sembra assolutamente inspiegabile e, come in ogni storia del brivido che si rispetti, dobbiamo anche aspettarci l'esatto contrario di ciò che sembra!
Nel frattempo però possiamo anche vagheggiare sviluppi paralleli alla vicenda principale, perché magari è possibile che la servitù non accetti di mettere piede al numero 6 di Place du Lion D’Or. O magari potrebbe decidere di lasciare la casa dopo averci messo piede.
Possono accadere tante cose. E siamo sicuri che in ognuna di queste eventualità André sarebbe sollecito, solerte, attento, discreto e così via. Dico bene?
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Master
11/08/22, ore 07:19

Lo zio era davvero una bestia e, oltretutto, ordì tre omicidi per cosa? Essendo anziano e senza figli, cosa ci avrebbe fatto di tutti quei soldi? Magari, poi, essendo lo zio di un giovane padre, avrebbe potuto anche avere quaranta o quarantacinque anni, ma, per i canoni dell'epoca, era sempre in là con gli anni.
Cosa, poi, ha indotto lo spirito del bambino a tramutarsi in fantasma e a rimanere nella casa anziché ricongiungersi coi genitori?
Chi sa se le due cameriere della taverna erano quelle che lavorarono nella casa infestata, ai tempi degli inglesi. Essendo le figlie dell'oste, però, perché allontanarsi dalla taverna?
Mi ha fatto ridere l'oste con la sua corporatura ursina.

Recensore Master
10/08/22, ore 23:01

Ciao, cara Dora! Mi scuso ancora una volta per il mio dover scrivere da cellulare ma non sono ancora rientrata.
Cosa dirti? Questo capitolo mi è piaciuto moltissimo per varie ragioni: la prima è dovuta al tuo stile! Non mi stancherò mai di dirti che mi piace moltissimo; la seconda dalla storia dell'Orfanello, ovviamente, ma soprattutto da come ce la presenti. È quel tipo di tensione che serpeggia da Myléne a Marianne, ed è palese nell'atteggiamento accomodante dell'oste di fronte alla situazione. Mi è piaciuta da morire, insomma, l'esplosione della narrazione.
Altra cosa meravigliosa e coerente è l'iniziale presentarsi dei pensieri di Oscar rispetto alla sua amicizia con la Regina, dispiace ma è proprio così che avrebbe fatto e devo ammettere che riscontro una cura inestimabile dei personaggi in questo e nell'atteggiamento pacato e premuroso di André.
Grazie per avermi fatto rivivere un po' del folclore legato ad una delle versioni del "monaciello" partenopeo e grazie per la bellissima lettura. Sono proprio curiosa di sapere cosa troveranno i nostri, un abbraccio e con sempre tanta ammirazione,
A.❤️

Recensore Master
10/08/22, ore 21:39

La storia del povero bimbo è davvero agghiacciante! Oscar, nelle sue condizioni psichiche, non mi sembra in grado di affrontare la casa, meno male che c'è sempre André con lei.

Recensore Junior
09/08/22, ore 23:06

Il capitolo è bipartito e mostra un André impacciato ed una Oscar alle prese con le conseguenze delle troppo letture o di una cena pesante.
André è imbarazzato e tenta fino all'ultimo di evitare il letto, senza troppo successo. Rifiuta anche di sciogliersi i capelli ( eh si sa che i capelli sono tentacolari, di notte si animano e vanno dappertutto! ).
Alla fine tocca a lui rassicurare Oscar e mentirle per evitare di innervosirla ancora di più.
Divertente il racconto sui libri e sul precettore ladro ed anche cattivo perché se la prende col più debole. In una situazione imbarazzante hanno usato l'infanzia come porto franco.
Bella poi la rivisitazione dell'ultimo dei Mohicani e bello anche Daniel Day-Lewis! Terrificante il finale del sogno, ma non è che è stato il fantasma della casa di Lille a dare un saggio della sua presenza, insinuandosi nel sonno di Oscar? Ha saputo che venivano a scocciarlo ed ha fatto capire che lì comada lui.
Alla prossima!
Match Point
(Recensione modificata il 10/08/2022 - 04:31 pm)

Recensore Master
09/08/22, ore 05:11

Però, alla fine, qualcuno che ha fatto lo scalpo a Fersen c'è stato anche se soltanto in un sogno! E gli hanno levato anche il cuore! Freudianamente, Oscar riserva questo trattamento a chi ha strappato il cuore a lei.
Questo, quindi, era il fantasma del Natale presente?
Sempre di grande impatto "L'ultimo dei Mohicani". E mentre Oscar si strugge per Fersen e André per lei, io ho provato un autentico malessere a leggere di caldo opprimente, gocce di sudore e vestiti inzuppati! Chi sa che malessere, che mal di testa e che cattivo odore!

Recensore Master
04/08/22, ore 23:56

Cara Dora, e chi poteva aspettarsi che in quel letto condiviso per una notte saltasse fuori una delle scene più crude de L'ultimo dei Mohicani", un film che ormai ha 30 anni, ma che ricordo, bello e drammatico, con una colonna sonora indimenticabile. 
E' vero che le persone che abitano i nostri sogni non sono vere, cioè non rappresentano se stesse, ma una parte di noi...ma sebbene Freud e Jung siano ancora lontani,  i nostri protagonisti interpretano l'incubo per quello che è stato: una involontaria confessione.
Adesso, credo che li vedremo alle prese con qualcosa di altrettanto inspiegabile (inspiegabile come dormire con Grandier accanto e sognare Fersen....). 
Ci cucini anche tu a fuoco lento...per fortuna che aggiorni rapidamente, aspetto il gothic di questa tua ultima fic :-)

Recensore Master
03/08/22, ore 14:44

Ciao Dorabella. Ho immaginato Oscar e André vestiti in abbigliamento notturno. Ma sopratutto ho immaginato in questo capitolo André nel suo essere attraverso le tue parole, ho apprezzato come lo.abbia rappresentato. Un capitolo dove i protagonisti sono Oscar e André in questa atmosfere notturna. Mi é dispiaciuto per Oscar con il suo sogno. Bella la citazione. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/08/2022 - 02:46 pm)

Recensore Master
02/08/22, ore 21:43

Carissima D'ora, che incubi povera Oscar!
Vedi fare certe letture quali danni procura... Meglio vivere nell'ignoranza!
E il povero André che deve dividere il letto anche con Fersen??
Insomma ci aspettavamo faville, invece è una notte di tormenti per entrambi...
Come sempre ci descrivi le scene magnificamente
Brava