Recensioni per
Giù al Nord
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 261 recensioni.
Positive : 261
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano

Forse è vero che l'apparenza inganna. Forse l'apparenza inganna più che altro un osservatore poco attento. Quello che è certo è che a Girodelle qui proprio sfugge il fatto che il suo comandante, probabilmente, non chiedeva di meglio che stare a vegetare - scelta del termine opinabile - in una città di provincia così noiosa - scelta del termine molto opinabile - in compagnia soltanto del suo servitore - scelta del termine estremamente opinabile! -
E mentre a qualcuno (che si tappa addirittura le orecchie per scongiurare la possibilità di potere, magari incidentalmente, capire qualcosa) sfugge il punto fondamentale ( ma anche i punti marginali, riflettendoci meglio ) qualcun altro ha davvero la situazione in pugno: pianifica, ammonisce, consiglia, ironizza, prevede, provvede, dispone e si impone. E nel frattempo si rimpinza anche senza decoro. Fantastico.
Mi piace tanto.
Complimenti ad Alessandra DF3 per la fanart.
A presto.
Octave

Recensore Veterano

Carissima Dora,
l'ennesima perla di una lunga serie di una ricca collana! Un capitolo davvero frizzante con la giusta dose di ironia e di mordente. 
Non saprei da dove partire... ovviamente non è vero: vogliamo parlare di Andre' che accorre trafelato nel cuore della notte con la chioma sciolta e il petto semiscoperto?? O di Girodelle che incastra Oscar invitando a tradimento il Visconte di Valmont per avere qualcuno con cui conversare amabilmente? O di Andre' che canzona Oscar per la sua conversazione "scoppiettante"?! Si meritava il tomo delle Metemarfosi di Ovidio in mezzo alla fronte, altro che Virgilio! Ma il numero uno può essere solo lui: il visconte Girodelle che per non correre il rischio di essere disturbato un’altra volta durante il suo sonno di bellezza si è procurato un paio di tappi per le orecchie (secondo me possiede pure una mascherina per gli occhi!). Mi hai divertito tanto e il finale mi ha lasciato con il fiato sospeso!
Una vera perla anche il disegno di Alessandra che corona il tutto: una splendida Oscar con le braccia conserte è un'espressione corrucciata da parte a un magnifico Valmont, dallo sguardo malandrino e dalla mise impeccabile (dallo spadino legato al fianco al giustacuore finemente ricamato). Bravissime entrambe!
Un caro saluto e a presto!
G.
(Recensione modificata il 04/11/2022 - 11:23 pm)

Recensore Junior

Buonasera cara Dorabella! Che magnifica fan art hanno dedicato a questo tuo nuovo capitolo! Complimenti!
Ho adorato tutto di questo aggiornamento, ma una scena in particolare mi è rimasta nel cuore: un brillante e spiritoso André, seminascosto dietro lo stipite della porta, canzona Oscar raccomandandole di dar prova con gli ospiti della sua "scoppiettante conversazione" e lei gli tira dietro un libro, cui lui sfugge agile, apostrofandolo con uno "stupido" che ho immaginato pronunciato con un tono di tenera confidenza, abbassando appena lo sguardo per nascondere (a se stessa?) un sorriso misto di dolcezza, compiacimento e profonda intimità.
Ho amato sorridere di Girodelle alla ricerca di tappi per le orecchie, agitato per la non buona riuscita della serata prima e poi invece compiaciuto del successo della propria conversazione, ignaro di quanto poco conti per Oscar quanto lui ha da raccontarle.
Mi piace molto come concedi a Oscar l'opportunità di lasciare che André si prenda cura di lei: non solo già dai capitoli precedenti infatti era ammirata dalle sue osservazioni e dalle sue iniziative, ma continua a seguire i consigli e le raccomandazioni di André e soprattutto non cerca di prendere lei in mano la situazione e l'indagine, offrendo piuttosto a lui la possibilità di condurre il gioco, adattandosi alle regole da lui dettate mano mano. Trovo in questo atteggiamento qualcosa che va ben oltre il riconoscergli di fare un buon lavoro riguardo al mistero che ormai sono a un passo dal dipanare: è come se comportandosi con lui in questo modo concedesse a se stessa di riconoscere sia la considerazione che prova nei suoi confronti che il piacere della sua compagnia.
Ammiro molto inoltre la sensibilità che attribuisci al carattere di Oscar, annoiata quando non infastidita dalla superficialità di Monsieur de Valmont e di Girodelle, eppure pronta ad essere gentile e comprensiva con Madame Blondette, sempre tristemente angosciata dall'idea delle sofferenze dell'orfanello e pronta a rassicurare la cuoca improvvisata.
Permettimi prima di chiudere un complimento particolare per la battuta di Jack Nicholson regalata ad André, perché nell'insieme della scena ha una resa straordinaria: riesce nello stesso momento a stupire il lettore e ad alleggerire l'atmosfera resa pesante dall'insofferenza di Oscar.
Continuo a leggere con appassionato interesse questo tuo giallo delizioso, che mescola in modo mirabile mistero e commedia, introspezione e azione. Grazie per questa lettura di grande qualità!

Recensore Junior

Ciao Dorabella nonostante il mio amore per Girodelle sono riuscita a sentire tutto il fastidio che ha provato Oscar ad avercelo tra i piedi e questo grazie al tuo modo così preciso nel descrivere una situazione. A partire dai gesti fino all'ambiente in cui si trovano e persino nell'abbigliamento. La cipria che copre il rossore di Victor è fantastica per non parlare della raffinatezza di Valmont. Me lo immagino proprio con quelle scarpe blu e la fibbia dorata. E che dire di André con i capelli sciolti?! Si commenta da solo. In tutto questo sembra si sia trovata la soluzione del misterioso bambino fantasma ma dovremo attendere il prossimo capitolo. Alla prossima!
(Recensione modificata il 04/11/2022 - 10:14 pm)

Recensore Master

Cara Dorabella, penso di avertelo già detto più volte, ma, ogni volta che mi accingo alla lettura di uno dei tuoi capitoli, riesco ad immergermi perfettamente nella scena che hai creato, grazie alle tue notevoli doti descrittive che mi permettono sono solo di vedere ciò che si sta svolgendo ma addirittura di percepire anche i toni di voce che vengono utilizzati da ognuno dei personaggi coinvolti. E così è accaduto anche in questo gustoso passaggio.
Passaggio che ci ha permesso di prendere in esame anche, e soprattutto, i comportamenti dei vari convenuti alla missione. Come non avvertire quel silenzio durante la cena e il disappunto di Girodelle perché alla tavola sedeva anche il “villano ripulito”, il quale però non faceva nulla per non far languire una conversazione pressoché inesistente e inconsistente.
Il ritiro per la notte è persino visto come una manna, una fuga da tutto quel ciarlare inutile. Girodelle sicuramente avrebbe usufruito della notte per il suo sonno di bellezza, mentre gli altri due avrebbero continuato a riflettere sul mistero che avvolgeva la casa. In particolare Oscar, che ha scelto proprio la stanza dell’Orfanello per dormire, o per lo meno tentare di dormire, mentre pensieri vari su quel periodo le inondano la mente.
E poi, ecco comparire un po’ di azione: l’orfanello sembra essere nuovamente riapparso, questa volta alla cuoca, la quale sconvolta si è messa ad urlare nel cuore della notte svegliando con i suoi strilli tutti gli abitanti.
Uno spavento che la donna non dimenticherà tanto facilmente, tanto che il giorno dopo, insieme al marito, si dimette dalla sua occupazione, non prima di aver reso edotti Oscar e André di quanto è avvenuto durante quei terribili momenti, nei quali un essere evanescente le aveva chiesto di giocare per sempre con lei.
Da annotare che solo Oscar e André sono intervenuti mentre Girodelle ha continuato placidamente il suo sonno ristoratore. Oscar si avvede che la sua presenza sia completamente inutile oltre che pesante da sopportare.
Ma forse la notte trascorsa, insieme alle elucubrazioni che André continua a fare seguendo il filo logico dei suoi pensieri e delle sue scoperte, sembra dare qualche frutto.
Infatti André è tornato alla carica per accertare certi suoi sospetti, lasciando Oscar sola, purtroppo in balia ancora di Girodelle che cerca di coinvolgerla in qualche conversazione e proponendosi di aiutarla nelle incombenze che lei si è del tutto inventata. Ma, a dare manforte a Girodelle, puntuale e corroborante per quest’ultimo, l’arrivo di Valmont che permette ad Oscar di assentarsi, senza che i due uomini sentano particolarmente la sua mancanza.
Ma è il ritorno di André a dare nuovo carburante alla vicenda, perché ciò che ha saputo è davvero succoso e ne mette al corrente Oscar la quale così potrà finalmente entrare in azione, ma il tutto deve essere fatto con metodo e maniera affinché la trappola che prepareranno possa avere pieno successo. Si tratta solo di pazientare ancora un pochino.
Questa missione comunque ha donato la possibilità alla nostra bionda preferita di ascoltarsi meglio, quando è nella solitudine delle sue stanze, e avvertire la mancanza accanto a lei di André, tanto che “se non ci fosse il caro André” davvero diventerebbe pesante se non addirittura opprimente. Insomma lui è il suo faro nella notte o il suo raggio di sole.
E come non ammirare lo spirito con cui André ha preso l’intera faccenda, cercando come sempre di essere di supporto alla sua Oscar, ma anche di portare un tantino di leggerezza in quel frangente che avrebbe potuto diventare davvero pesantissimo.
Belli gli scambi fra di loro che fanno avvertire quale sia il legame che li unisce. E poi comincia sempre più a farsi strada nella mente di Oscar quel “noi” dal quale si lascia accompagnare con serenità.
Insomma, stiamo per scoprire il mistero che tu, da buona giallista, hai nascosto forse fra le varie pieghe del racconto, lasciandoci ancora appesi alla soluzione, magari perché hai il desiderio che tutti noi insieme possiamo divertirci con loro, come ha annunciato André sul finire del capitolo predisponendo il piano di azione.
Non posso fare altro che attenderti con la curiosità a mille, smettendo di fare congetture, come sempre mi capita quando leggo un giallo, e questo è un giallo del tutto particolare, per i personaggi cari che vi hai inserito e per la suggestione creata.
Un ringraziamento ad Alessandra per il disegno che definisce e rifinisce il capitolo.
Grazie sempre per la compagnia e un caro saluto ad entrambe.

Recensore Veterano

Mi sento proprio come in un romanzo giallo che si rispetti: l’investigatore ha capito tutto ed io non ho capito proprio niente! Presumo che sia così che doveva andare… attendo fiduciosa la soluzione dell’enigma!
Ps Andre’ arguto, sempre gioviale e coi capelli sciolti è irresistibile!
(Recensione modificata il 03/11/2022 - 09:58 pm)

Recensore Junior

E no, Dorabella così non vale....Andrè mi scopre il segreto della casa e tu che fa interrompi sul più bello....!!!!!Che ingiustizia però.....

Recensore Master

E dunque André ha scoperto un segreto sulla casa, una cosa che sembra essere molto importante, se ha convinto Oscar a partecipare alle facezie di Girodelle e Valmont, che di solito detesta, con allegria..

Recensore Master

Come mi piace il tuo André arguto e ironico. E per mettere ancora più in evidenza questo, ci hai regalato un Girodelle che è quasi una macchietta. Come non notare la differenza?!
Valmont mi è istintivamente antipatico...
Sei proprio brava a creare gli intrecci e a caratterizzare i personaggi.
Questa ff è davvero una chicca.
Grazie e complimenti ad Alessandra per il suo disegno

Recensore Veterano

Buonasera Dorabella,
E' stato già scritto, ma va ribadito: sembra di leggere/vedere una puntata extra del'anime. E quanto sono "loro" i tuoi Oscar e André!
Oscar pensierosa con le mani dietro alla nuca e la gamba destra piegata, con il piede calzato dallo stivale.
Oscar che lancia contro  Andrè (un André divertente ed ironico, da spupazzarselo di baci!) un volume di Virgilio.
Andrè ed Oscar che bevono un brandy.
Oscar nervosa ed insofferente con Girodelle (povero Girodelle, Oscar non gli concede nemmeno quel "sonno continuativo e tranquillo" che insomma un visconte deve godersi, se vuole apparire con il volto disteso e riposato per piacere a "Madamigella").
Oscar che non capisce che Girodelle è proprio innamorato di lei.
Oscar che forse capisce che quel "noi" ha un significato.
Grazie, grazie, del buonumore che mi hai regalato ed anche di quei capelli sciolti.
E grazie ad Alessandra per il bellissimo disegno: praticamente il frame di una sceneggiatura.



 

Recensore Junior

Girodelle e Valmont paiono intendersela a meraviglia ed Oscar fa da tappezzeria. E' insolito per lei che è abituata a ricevere chiunque ed a conversare anche con persone sconosciute ed estranee alla sua cerchia.
Girodelle così si distrae dall'esperienza ectoplasmatica anche se dovrebbe fare attenzione alle persone con cui stringe amiciza, visto che i vivi sono più pericolosi dei morti. Valmont gli dà corda, ma secondo me mira ad altro.
Pure André è andato a caccia grossa ed ha scoperto qualcosa sugli antichi proprietari della casa che poi sono anche gli unici visto che l'intestazione non fu mai modificata.
Il direttore della banca è simpatico come l'orticaria e secondo me ha organizzato qualche truffa, per questo è così evasivo.
Alla prossima!
Match Point

Recensore Junior

Buonasera cara Dorabella! Che sorpresa procedere nella lettura di uno dei racconti più belli che abbia mai avuto il piacere di seguire e trovare una gentilezza così grande come una citazione da parte tua! Non so come ringraziarti: mi hai fatto un regalo!
Ho amato questo nuovo capitolo, in cui riconosco due parti distinte: uno di "immobilità" (della noia, appunto) e uno di "antidoto all'immobilità" (di nuovo: antidoto alla noia! ... cioè: André!)... più un finale semplicemente delizioso.
La descrizione della mattinata, dalla colazione alla partita a biliardo, dalle chiacchiere indolenti al pranzo più noioso della colazione stessa è un autentico spasso, descritto in maniera magistrale: Girodelle già elegante e senza un capello fuori posto alle sette e mezzo del mattino, André con la sua sicura naturalezza che lo fa sentire perfettamente a suo agio seduto a tavola con "la sua Oscar" nonostante lorsignori e il disappunto malcelato di Girodelle (il bravo tenente era infatti stato grato alla signorilità di André quando durante la notte lo ha soccorso senza infierire sulla ridicola situazione, ma storce il naso quando questi si siede alla sua stessa tavola...). E poi Oscar! Oscar che prima si trova a morire di noia e poi invece per restare fedele agli obblighi inculcati dalla sua rigida educazione finisce con l'invitare Valmont anche per pranzo! La tua splendida prosa me la fa proprio figurare: "malmostosa" (quanto mi piace questa parola!!) con il mento appoggiato al gomito prima e poi con un libro aperto fra le mani che in realtà non sta seguendo... ancor più annoiata che ai balli di corte! Tanto annoiata da prendersela in cuor suo con André, reo di essersi defilato lasciandola sola a sopportare i due nobiluomini più noiosi del regno.
E poi la finezza dei pettegolezzi! L'accenno alla baronessina de Brambesries, l'accenno misterioso ed elegante al non ben definito ma evidentemente fiero correo della povera contessa costretta a ritirarsi in campagna, le osservazioni sulla moda a cui due giovani rampolli come i visconti devono fare attenzione per essere sempre un punto di riferimento del gusto...
Tutti questi dettagli rendono la narrazione vera!
Il contrasto con la seconda parte rende ancora più preziosa la figura di André. I suoi racconti, il resoconto delle sue ricerche e l'esposizione delle sue intuizioni rendono la scena del sto colloquio con Oscar una vera scena d'azione, pur restando sempre nella casa. Seguendo i suoi racconti si ha l'impressione di vederlo, André, mentre si sposta dagli uffici del banchiere alla parrocchia, mentre consulta archivi, prende appunti e "colleziona" utili documenti... Sentivo la sua voce mentre parlava ad Oscar e le sue spiegazioni argute mi hanno ricordato le scene finali dei gialli di Agatha Christie, quando l'abile Poirot spiega agli astanti il frutto delle sue indagini.
Mi è piaciuta molto Oscar che lo ascolta, con un'ammirata compiacenza che mi ha fatto venire in mente quell'orgoglioso "Bravo André!" di quando cercando di catturare gli attentatori del principe di Spagna lui le va incontro con i cavalli pronti. Mi è piaciuta molto l'osservazione sulla perfidia di André, che in realtà è piuttosto una meritata soddisfazione e l'attendere che la soluzione del mistero si offra a loro con qualche passo falso che loro potranno mirabilmente guidare ora che hanno in mano le giuste carte da giocare.
La tua Oscar riesce infine sempre a conquistarmi grazie all'introspezione che offri di lei. Mi fa tenerezza il suo rendersi conto di essere disturbata dalla presenza di Girodelle non tanto per la sua persona (per quanto petulante...), ma perché venuto a fare da terzo incomodo in una situazione a due in cui invece lei si trovava benissimo. Ancora più tenerezza mi fa l'imbarazzato dispetto dinnanzi al teatrale congedo di monsieur de Valmont: è geniale la tua trovata di quei due baci sulle guance, falsamente innocenti poiché dati con l'esplicito scopo di divertirsi a mettere in difficoltà l'algido colonnello Jarjayes. Credo che se André avesse potuto assistere alla scena, ne avrebbe forse sorriso...
Il tuo racconto è eccellente: a ogni capitolo diventa sempre più brillante, il mistero si fa sempre più interessante e i personaggi hanno uno spessore che li rende veri e vivi. Sono fra l'altro veramente ammirata da come rendi reale e perfettamente inserito nel contesto monsieur de Valmont... mi sembra proprio di vederlo, con quel suo sorriso sornione e le labbra appena arricciate....
Grazie per tutte le emozioni! Attendo i nuovi sviluppi!!

Recensore Master

E' bello recensire il capitolo per prima!

André Holmes, cacciato dalla porta (banca), rientra dalla finestra (parrocchia) e scopre la discendenza di Monsieur Destouches. Se ho capito bene, doveva essere un antenato di Monsieur de Vergeron. Monsieur Destouches, forse, fu anche lui Direttore della Banca e, abusando della sua posizione, acquistò la casa per sé a prezzo stracciato, facendo confluire i canoni di locazione in un conto che gli eredi continuano a utilizzare. In questo modo, non devono pagare le tasse sulla casa (anch'essa, come il conto, ancora intestata al defunto) e sui canoni.
Come si inserisce, in tutto ciò, la leggenda dell'orfanello? E' uno specchio per le allodole per attirare inquilini in una città col mercato altrimenti piatto? Qualche strano congegno, attivato dal proprietario, spaventerebbe alcuni ospiti per rinfocolare la fama sinistra della casa?
Se l'orfanello non esiste, però, chi è responsabile dei sogni di Oscar (quello in cui un bambino simile ad André vuole giocare con lei e l'incubo in cui Fersen muore malamente) e della disperata notte di Girodel? André stesso, coi suoi famigerati poteri paranormali? L'orfanello non è mai andato da André né da Valmont che non ha certo bisogno di essere screditato agli occhi di Oscar che già non lo può vedere.

Valmont è insopportabile. E' più intelligente di Girodel e, forse, anche di Oscar o, perlomeno, ha un'intelligenza più intuitiva e brillante di quella di lei.
Girodel pensa di avere trovato un nuovo amico, ma io credo che Valmont lo stia usando per prolungare le sue visite e per raccogliere qualche informazione su Oscar.

Perché André vuole prolungare il soggiorno a Lille? Per fare scadere ancora di più Girodel nella considerazione di Oscar, con l'aiuto involontario di Valmont?

Intanto, penso di avere capito chi è il padre del bambino della giovane vedova. Valmont ha praticamente confessato, con una sorta di autocompiacimento.

Recensore Veterano

Carissima Dorabella,
di questo succoso capitolo porto via quel doppio bacio di Valmont a Oscar: pare di essere al cinema nel leggere la tua scena.
Lui che, felino, prende senza chiedere, lei spiazzata ma costretta a fingere aplomb, lui che osserva (perverso?) l'effetto che quei baci hanno avuto su di lei con uno sguardo prolungato, lei che arrossisce e pensa a schiaffi che non ha dato, lui che rincara la dose definendola al maschile (risentitO, colonnello?) e si autoinvita pure per il giorno dopo, lei che abbozza disarmata.

Pensavo che forse Girodelle nei salotti parigini, invece che passare il tempo a spettegolare, dovrebbe imparare un po' l'arte dell'impudenza dal suo amico Valmont. O forse no, lasciamolo così com'è, povero Girodelle.

E pensavo, per fortuna che André era in parrocchia!

Naturalmente porto con me anche la complicità tra i nostri due, che parlano di tattica, misteri, scoperte sinistre, alberi genealogici, ma in realtà, a me, sembrano parlare d'amore.

Sempre mille complimenti per questa storia dall'intreccio mirabile, carissima. Ti abbraccio,
Sett.

Recensore Master

Cara Dorabella,
Decisamente un lunga giornata "salottiera", inaspettata e impensabile... Ma quanto è strano questo palazzo settentrionale, (forse) infestato da anime in pena e ricerca e in cui ha appena trovato sede il Club dei Visconti Erranti (in tutti i sensi).
Probabilmente una giornata in cui la dote Jarjayes nell' ospitalità più amabile e ricercata ha brillato meno rispetto a quella, altrettanto legata alle tradizioni famigliari, dell' avvedutezza tattico/strategico/attendistica (tanto utile su ogni scenario di battaglia), ma era inevitabile che ciò finisse con l' essere. Però nemmeno tanta assennata e umanitaria circospezione, messa in campo dall' ultimo erede, sembra essersi dimostrata alfin vincente, data la mossa ultimativa osata e riuscita "proprio sull' ultimo", cioè in concomitanza dei saluti finali, all' eclettico e pestilenziale V. di V. Una mossa, decisamente, temeraria e difficilmente fine a se stessa o di natura estemporanea. Prevedibilissimi imminenti e ulteriori guai, con buona pace del V. di G. e della sua tendenza alla sonnolenza...
Sempre sveglio e all' opera, invece, Andrè, più alacre e brillante della più blasonata Agenzia Investigativa.
Sarà, quella che si sta aprendo, un' ulteriore nottata all' insegna del paranormale?! Boh! Tocca aspettare!!!
Ancora una volta ti ringrazio per la piacevole lettura offertami e ti rinnovo i miei complimenti.
A presto
Un caro saluto