Recensioni per
Giù al Nord
di Dorabella27

Questa storia ha ottenuto 261 recensioni.
Positive : 261
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
27/08/22, ore 23:11

Ma che bel capitolo Dorabella! Pregno di descrizioni ma mai noioso. Rende visivamente verosimile ogni immagine, ogni personaggio, anche solo di passaggio, è colto dagli occhi della mente di chi legge e si immedesima, esattamente come capita con certi libri d'autore che ti catapultano direttamente nella storia. Inquietante che nessuno abbia ritirato la pigione in tutti quegli anni e anche a me ha ricordato La Maschera della Morte Rossa di Poe (che adoro). L'ultima stanza svelerà l'arcano? Complimenti vivissimi e a presto.

Recensore Master
27/08/22, ore 18:33

Mi è piaciuto tanto leggere questo capitolo perché ho apprezzato molto André che anche io immagino essere uomo molto razionale, concreto e assolutamente distante da ogni superstizione. Insomma come piace a me.
E poi hai reso benissimo cosa vuol dire essere trattati da nobili altolocati o da semplici attendenti. Ma a Oscar non avrà dato fastidio oppure non ci avrà mai fatto caso?!

Recensore Master
27/08/22, ore 15:00

Piacevolissimo, come al solito, cara Dorabella, questo nuovo passaggio, che ci fa letteralmente “vedere” le scene che si dipanano nel racconto, quasi fossimo, anche noi lettori, presenti.
Perspicace e molto logico, davvero razionale, il nostro André che, con piglio acuto, esamina con Oscar tutte le informazioni di cui sono venuti in possesso tramite l’oste e le due cameriere, per fare il punto della situazione, mentre entrambi ormai si sono incamminati per raggiungere la loro meta a Lille. Ovviamente Oscar ascolta interessata, poiché il ragionamento portato avanti dal suo amico non fa una piega, anzi, solleva un certo numero di interrogativi a cui occorrerà quanto prima cercare di dare una risposta congrua.
E finalmente sono arrivati a Lille, dove dovranno prendere momentaneamente possesso della “casa infestata”.
E proprio mentre tentano di entrarvi, rivivono tutta la situazione che li ha fatti venire in possesso delle famose chiavi, con l’incontro, dapprima, con un impiegato sussiegoso della banca e dopo, viste alcune reticenze da parte dell’impiegato a rispondere ad alcune loro semplici e plausibili domande, con il direttore in persona della banca stessa. Mi è parso di vederlo, con il suo fare affettato e quasi servile, avendo compreso chi si trovasse di fronte, nientemeno che una delle guardie reali, con la quale occorreva usare modo e maniera. Infatti, fattili accomodare, la conversazione è subita partita alla lontana, prima di giungere a quanto i Nostri avessero necessità di sapere. Il direttore, da uomo che conta nella sua città, si è sempre rivolto ad Oscar con deferenza, mentre sembra avere relegato André a semplice ed innocuo accompagnatore, per cui, quando quest’ultimo pone una domanda logica e lecita, il direttore, con il suo sorriso da predatore, resta interdetto. Uno sguardo di intesa con Oscar e si trova costretto a cercare di dare le migliori risposte ai quesiti sorti. Di chi era la casa, quando era stata acquistata, a chi era intestato il conto sul quale dovevano essere pagate le pigioni, e soprattutto quali erano stati i movimenti contabili di quello stesso conto? Tutte domande che lasciano basito persino lo stesso direttore, il quale sembra conoscere la dislocazione di ogni singolo faldone presente nella banca che ha ereditato dai suoi avi, e si presuppone ne conosca i relativi contenuti, ma, osservando con attenzione i movimenti di quel conto, al quale mai nessuno aveva cambiato l’intestazione, essendosi sicuramente succeduti degli eredi dei proprietari iniziali, si avvede, con non poca sorpresa, che ci fossero soltanto movimenti in entrata per le pigioni corrisposte e nessuno in uscita per i prelievi da parte di qualcuno che si suppone sia il proprietario o chi per lui. Movimenti di dare e avere incongruenti. Qui viene fuori la mia mentalità da ragioniere!
Quindi prima di fare l’ingresso nella casa, ottenute le chiavi, occorre fare un bel ricapitolo di quanto sono venuti a sapere e che non può che lasciarli alquanto perplessi.
Ma ecco che, finalmente, si entra in quella abitazione e, come sempre, le tue descrizioni sono talmente minuziose che ci fanno apprezzare il luogo come se anche noi fossimo entrati insieme a loro.
Facciamo la conoscenza delle varie stanze, tutte arredate in diversi colori, fino ad arrivare ad un’unica stanza chiusa a chiave a differenza di tutte le altre.
Ora anche noi rimaniamo con la suspense di sapere cosa abbia visto Oscar non appena messo piede nella stanza, dopo aver trafficato per trovare la chiave giusta per quella porta fra tutte quelle del mazzo.
André, poco prima, aveva provato a stemperare, con la sua ironia e un po’ di leggerezza, una atmosfera un tantino cupa con tutta quella teorie di stanze colorate. Anche lui sarà certamente curioso di vedere cosa abbia lasciato di stucco, o quantomeno interdetta, la sua Oscar all’interno della stanza.
Pertanto ti aspetto al prossimo aggiornamento con la curiosità a mille! Un caro saluto.

Recensore Veterano
27/08/22, ore 14:52

Pregiatissima Dora,
talentuossima autrice, questo racconto si fa sempre più intrigante di aggiornamento in aggiornamento.
Il tuo Andre'/Watson è semplicemente magnifico: come quello dell'anime è sempre pieno di buon senso e sa riportare Oscar con i piedi per terra. Lei è sempre affascinate e dignitosa, e mette tutto il suo cuore e il suo impegno in ogni sua missione.
I particolari sulla casa infestata, riportati dal direttore della banca (che mi ha fatto pensare, con i suoi denti da predatore, a uno degli elfi untuosi che lavorano alla Gringott), non fa che accrescere il mistero e i sospetti; così come l'inquietante passaggio nelle varie e colorate stanze della casa, fino ad arrivare alla porta della famosa camera. 
Un enorme grazie per aver condiviso e a presto con il prossimo aggiornamento. Non vedo l'ora di scorgere la famosa gabbia del racconto dell’oste (se esiste davvero)!
Un caloroso abbraccio e buon fine settimana.
Con affetto, G.
(Recensione modificata il 27/08/2022 - 03:45 pm)

Recensore Veterano
27/08/22, ore 14:06

Davvero troppe cose che non quadrano nelle chiacchiere riportate intorno a ciò che sarebbe accaduto - e ancora accadrebbe - al numero 6 di Place du Lion d'Or!
Capitolo avvincente ed intrigante, che sempre più rafforza in noi la convinzione, portata avanti in modo inoppugnabile dal nostro " philosophe", che la spiegazione di fatti così inquietanti debba essere molto più razionale di ciò che sembra.
Le disquisizioni " molto razionali" di André sono bellissime, come del resto le sue interazioni con Oscar.
"Non ci fu più bisogno di parlare: perché, che necessità ne avevano, in fondo?"
Delicato ed arguto.
Complimenti e a presto.
Octave

Recensore Master
27/08/22, ore 06:18

Alla fine del capitolo, Oscar si trova finalmente nella stanza dell'orfanello o presunto tale?
Quello che è certo è che, da circa centocinquant'anni, nessuno si premura di modificare l'intestazione della casa e del conto né di riscuotere i soldi.
Il vecchio Direttore di banca con denti da predatore è antipatico da morire, ma, paradossalmente, sembra il più normale di tutti gli individui finora incontrati.
La sequenza dei diversi colori nelle stanze era una cosa diffusa in passato, soprattutto nei salotti e negli studi, ma, qui, aggiunge mistero al mistero.

Recensore Master
26/08/22, ore 20:25

La sequenza di stanze colorate mi ricorda quella del racconto di Poe, "La Mascherata della Morte Rossa" : suppongo quindi che l'ultima stanza sia nera. Trovo molto sinistro il fatto che nessuno riscuota la pigione depositata su un conto fantasma.

Recensore Veterano
19/08/22, ore 22:11

Oscar è orgogliosa. Non ammetterebbe mai le sue fragilità. Ma quel pensiero, il suo tormento all’idea "che proprio André, proprio lui, dovesse alfine avere scoperto quello che ella da anni cercava di soffocare, di non mostrare, di negare", rivela molto di più. Non è orgoglio. E' pudore. E' la volontà di mostrarsi al meglio di fronte a colui che ancora non sa di amare. E' un innato senso di protezione (non lo riconosce, ma lo sa, che André soffrirebbe per il suo amore per Fersen).
Ma ora parliamo di cose serie: il mistero dell'orfanello è una storia crudele degna di un romanzo gotico.
L'intuito mi dice però che la trama potrebbe virare verso una soluzione alla mastino dei Baskerville.  Uhm ....
Brava, bravissima, non mi stancherò mai di ripeterlo!

Recensore Veterano
19/08/22, ore 21:52

Ecco, arrivo tardi, lo so, ma arrivo ...ed inizio dal fondo, per elogiare la solita delicatezza di André che quando occorre sa anche mentire con abilità. Perchè davvero è stato convicente, non ha proprio sentito nulla! Ci mancherebbe altro!
Quel "Fersen non morite" lo abbiamo sentito solo noi, lettrici e lettori importuni ed impiccioni.
Ma questa volta non vorrei dilungarmi sugli incommensurabili pregi di Andrè, perchè non appena la illustrazione delle innumerevoli virtù di Andrè, al pari della compilazione della lista dei nomi di Dio, sarà completa, l'umanità avrà esaurito il suo compito e pertanto finirà il mondo.
Questa volta vorrei lamentarmi della crudeltà di Oscar. Perchè Oscar è crudele, anche se ignora di esserlo.
"André, per favore: non eravamo d’accrordo che saresti venuto a letto?”.
Ed insiste pure: “Non ti sciogli i capelli?”
Insomma  fra qualche anno lo metteranno pure per iscritto che si può essere puniti solo in virtù di una legge nella misura strettamente ed evidentemente necessaria.
André, perdonala ....
 

Recensore Junior
14/08/22, ore 15:55

Grazie Dorabella27!
La storia mi piace talmente tanto che sto divorando i capitoli
E complimenti per la scrittura
😊

Recensore Junior
13/08/22, ore 15:20

Ciao Dorabella, mi sento molto vicina all'oste inquanto anche nel mio paese si narra di una storia simile e un po mi viene la pelle d'oca a pensare a Oscar e André che andranno in quella casa. Si lo so i fantasmi non esistono ma io personalmente non ci ho mai voluto mettere piede in quella casa abbandonata dove si dice si aggiri il fantasma di una bambina 😓 a parte questo aneddoto ho trovato, nella prima parte del capitolo, la limpidezza di Oscar che si vergogna dei sentimenti per Fersen perché le sembra di aver tradito la regina che è soprattutto un'amica. Si vergogna anche di André che possa scoprire questo sentimento, perché lui sa sempre leggerle dentro.
Ti saluto.
Alessandra
(Recensione modificata il 13/08/2022 - 03:21 pm)

Recensore Master
13/08/22, ore 10:30

Cara Dora, eccomi in ritardo e obbligata a scrivere col cellulare 😫. Nella prima parte ci riporti alla scena del primo capitolo, quel risveglio imbarazzato, la consapevolezza di un sentimento che fa soffrire, da qualsiasi punto di vista lo si consideri, per poi rituffarci nella storia, in cui vediamo Oscar ed André descritti in modo perfetto nella loro gestualità e nei con cui si esprimono. La storia dell' orfanello è un classico, come il fatto che venga raccontata con tanto di particolari benché i protagonisti siano tutti morti, ma è inedito, almeno per quanto letto da me sul fandom, l innesto di una trama del genere nella storia di LO. Resto avvinta, in attesa degli sviluppi che, come visto finora, sono ricchi di mille sfumature.

Recensore Master
12/08/22, ore 17:26

Ciao carissima. Scusa anche tu il mio ritardo ma è un periodo intenso per chi resta al lavoro mentre gli altri sono in vacanza ahimè :(.
Per fortuna però si può passare qualche minuto piacevole a leggere storie come queste!!
Insomma Oscar ha gli incubi immaginando le Americhe ma cose atroci si svolgono a pochi passi da lei. Che storia crudele ha raccontato quell'oste!
Tu qui ci mostri un lato molto umano di Oscar, ossia la sua paura di essere sgamata da André. In effetti non sappiamo se lei ci abbia mai pensato e abbia temuto di esporsi con lui ma sappiamo che la sera delle lucciole lei dà per scontato che André ne fosse completamente consapevole.
Grazie della piacevole lettura non solo per l'originalità del contenuto ma anche per lo stile accattivante

Recensore Veterano
12/08/22, ore 15:42

Carissima Dora, sei riuscita a distogliere l'attenzione da quel risveglio imbarazzato con tutte le incongruenze e tutti i "sentito dire" che caratterizzano le dicerie popolari.
E' così che inizia questa storia di fantasmi, in modo "un po’ troppo vago per essere l'inizio di una storia vera", eppure l'oste e anche le due ragazze sembrano saperne di cose! Molto strano se in quella casa non ci sono mai entrati...ma in certe storie tutti sembrano avere la versione migliore, quella con il particolare che agli altri è sfuggito...
Qui il particolare che salta all'occhio sono le lacrime dell'oste...ma di sicuro fa parte del mistero...
Mi annoto il saggio...vuoi mai che prima o poi riesca a trovare il tempo per leggere :)
Un abbraccio

Recensore Master
12/08/22, ore 10:47

Ciao Dorabella. Ho letto con interesse il racconto dell'oste. Terribile quello che ha fatto lo zio e cosa é accaduto a quel bambino. Suggestive quelle lacrime nel finale. Mi sono immersa nell'atmosfera inquietante che hai creato e saró curiosa di leggere cosa faranno Oscar e André. Come scritto nelle note, cosa succederá nella misteriosa dimora in Place du Lion d'Or? Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 12/08/2022 - 10:48 am)