Ok.
Allora.
Dunque.
Quando comincio a leggere una storia che mi prende dai primi capitoli, di solito non mi sbaglio. Nel senso, andando avanti, mi rendo sempre più di aver fatto un'ottima scelta nel leggerla, la suddetta storia.
Ma non PENSAVO che con questo capitolo si sarebbe raggiunta un'altezza simile.
Per un preciso particolare che, adesso che mi sono calmato, specificherò.
In primis, il punto cardine che ti rende oggettivamente OP, è il come hai LETTERALMENTE modificato il patrimonio genetico della storia, letteralmente, andando da un estremo all'altro nel modo più sciolto e figo che io abbia mai visto. Voglio dire, passare da una foresta incantata, tutta brillante bella e verde, all'ambiente decisamente meno invitante e possente di una popolazione del nord pseudo/vichinga pseudo/mongola, non è una cosa così facile, a mio avviso.
Che certo, non è del tutto esatto: per una persona navigata nel mondo del fantasy, il riuscire a masterare lo scrivere di ambientazioni tutte diverse l'una dall'altra credo sia un must, no? Però, voglio dire, fa sempre piacere sentirsi dire quando naili la cosa.
E tu lo hai fatto decisamente alla grande.
Oltretutto, esattamente come nei primi due capitoli, la tua abilità nelle descrizioni e nel creare ambienti fantastici di grandissimo livello, si viede anche qui. Ed in chiave diversa, il che rende il tutto ancora più maledettamente figo. Passi il classico villaggio, passi il castello di Grantempesta lì che è una gioia per gli occhi, però lo devo ammettere: QUANDO hai descritto quelle diavolo di cascate congelate, penso di aver saltato un battito.
Non so come mai, ma tipo l'idea di cascate immense perennemente congelate e bloccate nel tempo, su cui viene eretto un castello di quella dimensione e potenza, mi fa andare in brodo di giuggiole.
E di conseguenza, credo di dovermi ispirare molto a te per le mie descrizioni ambientali future.
Ma detto ciò, in questo capitolo, non solo espandi l'universo creando un'altra location della stramadonna, ma vai anche più in depth per quanto riguarda gli Skar.
Che, lo devo ammettere, mi hanno sorpreso: mi aspettavo sti omaccioni come tipo dei bruti mega misogeni e comunque che passano letteralmente la maggior parte del tempo della loro vita a menarsi. Invece... beh, invece sono tipo una delle cose più wholesome che abbia mai visto.
Lascia perdere il fatto che sono ovviamente i classici guerrafondai che vogliono trovare una morte onorevole in battaglia, che voglio dire, da quello che sappiamo, ci stà, però in vero sono persone molto più comuni di quanto mi aspettassi. Anzi, mi aspettavo un'atteggiamento più burbero, scontroso e duro, e invece sono tipo una banda di gente che ama divertirsi e vivere la vita al meglio.
Insomma, si fan voler bene. La loro terra è abbastanza pacifica, inoltre, è più che altro fuori dai confini che menano le mani.
Per ora, quantomeno.
Ma detto ciò, ora che abbiamo specificato questa cosa, passiamo alla trama, che anche qui ci viene data con spicchiettini giusto per aumentare l'immersione e il mistero: a quanto pare, Urbe, la strega/veggente nel castello nonché addetta alle adozioni a distanza, ha promesso a Viggo - l'uomo più BENEDETTO DI TUTTO IL NORD a mio parere, ma arriverò anche lì - l'arrivo di una pargola.
Che arriverà con un ritardo di dieci anni.
Sti cazzi e porca miseria.
Fondamentalmente, quindi, il sistema d'adozione di Skardia ha le stesse tempistiche di Trenitalia, molto bene. Scherzi a parte, Viggo comunque mi piace come personaggio, perché ha tipo la mia stessa identica pazienza quando la collana di manga che doveva arrivare il giorno prestabilito ritarda di un paio d'ore, ma si vede che è comunque un brav'uomo. Insomma, ha adottato una qualcuna che tipo non ha nemmeno potuto crescere ed accudire, ma è comunque disposto ad accoglierla come una figlia.
Non so dirti, mi dà l'idea di uno che sì è un mostro in battaglia, ma ha tipo anche il cuore d'oro.
Per quanto riguarda Urbe, invece... beh che ce da dire, in verità? E' una veggenta di un popolo nordico super mega vecchia.
Non può non essere inquietante.
E fin'ora tutto bene (tra l'altro, sta cosa qua del figlio scritto nelle Stelle è tipo super mega Geralt quando si becca il figlio a sorpresa, con la differenza del ritardo mostruoso. A ruoli invertiti, Viggo ci metterebbe la firma).
Ma ora... eeeeh... arriviamo al punto dove ho perso le staffe.
In primis: questi qua vanno in battaglia COI LUPI (Artorias? Quindi questo è il tuo luogo d'origine?) che sono fondamentalmente grandi come... triceratopi. E già lì.
E poi... ora, già quando hai specificato che in questa popolazione pure le tipe MENANO come dei fabbri, ero già preso bene. Poi mi presenti Astrid, e il mio livello di simping ha raggiunto livelli tali che... effettivamente non riesco a spiegarmi il come io sia ancora capace d'intendere e di volere. No ok, niente da fare: Astrid potrebbe essere l'oggetto di ogni singolo simpaggio in questa storia. Anche perché me l'hai descritta a cavallo di un lupo gigante, con le spade insanguinate, bionda e figa in maniera assoluta e probabilmente con degli addominali su cui, durante le battaglie, i suoi commilitoni cucinavano le provviste di caccia.
Stavo MORENDO mentre la presentavi.
E il vedere quanto sia innamorata di Viggo (sentimento, e a mio parere GIUSTAMENTE, ricambiato) me l'ha fatto semplicemente accrescere come personaggio verso cui provare grande ammirazione.
E mostruosa e sanguinante invidia.
Che oltretutto, pure questa: probabilmente menava orsi da quando aveva dodici anni e, in guerra, credo abbia le più lunghe kill streak di tutta la storia di Skar - che anche lì... non è che il titolo 'FORZA DIVINA' lo vinci a carte, no? - ma appena torna a casa sorride ed è allegra, e super affettuosa verso suo marito e ha le turbe per la figlia non ancora arrivata.
Sti nordici sono la mia vita, adesso.
In più, sono contento che Viggo proverà la Seconda Morte, suppongo, più agognata in questo universo narrativo: ovvero qualla di ritrovarsi letteralmente il bacino completamente disintegra-
passiamo a Ivan.
Allora, Ivan è un personaggio... abbastanza interessante. Lo chiamano Ivan il Pazzo ma... a me più che altro sembra 'Ivan a cui forse è meglio se non rompi il Cazzo'.
Tanto la fonetica è quella.
Voglio dire, porca troia, anche in un mondo perfetto come quello di Skardia ci sono letteralmente gli imbecilli incredibili, perché Bjorn... porca troia, a parte che il tuo sistema d'insulti probabilmente non lo vedo dai tempi della scuola elementare, ma poi vai a rompere i coglioni a uno che si chiama il Pazzo?
Appena tornato da una guerra assieme ad una tizia che si fa chiamare Forza Divina?
Io... non credo ci siano modi per spiegarti quanto tu sia un inspiegabile ritardato. Punto. Ma SCUSAMI.
Che poi questo dimostra quanto anche Ivan, alla fine, sia innocquo con chi non fa parte di un esercito nemico. Caspita, aveva tutte le possibilità per spaccargli il cranio a mani nude, però non l'ha fatto! Questo vuol dire che è un po' meno pazzo del previsto.
L'unico pazzo effettivo è il figlio del medico, che và a stuzzicare l'elemento più instabile della tavola.
Oh. Oppure potrebbe essere solo Kinky, e magari l'idea di essere preso a calci da Ivan non lo schifa poi così tanto.
Ivan: Vuoi vedere un pazzo!?
Bjorn: Harder, Daddy...
Scherzi a parte, un altro ottimo capitolo: mi piace come sono impostati questi pezzi introduttivi, che vanno avanti nella trama e al contempo spiegano worldbuilding e personaggi. Per non parlare, ovviamente, delle descrizioni sempre incredibili e bellissime. Mie care, complimentoni.
E se non si fosse capito, mi offro come tributo per essere il primo ad essere calpestato dalla Forza Divina.
- TONIGHT, WE REWIEW! - |