Cara Evil,
Eccomi qui.
Sappi che ho letto anche il tuo profondissimo messaggio a cui risponderò domani, e anche la tua ultima OS.
Ma sono qui per parlare del tuo capitolo (e adoro i titoli così grotteschi e cupi che scegli con amore...si vede).
Il capitolo si apre con deliziosi giochi di parole (e il corsivo) su ragione, coscienza e subconscio-incoscienza. La scelleratezza. Il sangue. Il marcio.
Ma non il marcio=Vegeta, il VERO marcio, il rapporto di Bulma con Yamcha che va putrefacedosi.
Sempre i tacchi alti, Bulma, per non affondare in quel marcio.
Ma la follia non è illogica, ha anche numeri. E diamoli, allora, i numeri! Ventuno, più vicina alla “sanità" che alla follia.
Hai nominato Hedy Lamarr? Splendido Genio, una delle mie ispirazioni.
Non avevo mai pensato a Hedy e Bulma come spiriti affini, ma perché no? Hai unito due cose che amo alla follia, Dragon Ball e il mondo degli anni 40 e 50, con tutto il loro bling e i loro sacrifici umani.
Il laboratorio della CC è descritto in modo letteralmente fantascientifico ed un ambiente sterile in cui Bulma può respirare. Respirare e basta e non giocare a fare Dio: in un altro angolo di mondo qualcuno lo sta facendo e la testa gli rotolerà per terra, quindi dico "lassa sta' Bulma"😅 (però che figo sarebbe vedere un robot della Capsule Corp? Ah aspetta, visto l'ho visto, ma guardavo più cosa succede sulla scrivania, nella testa di Bulma…).
Lo specchio in mezzo ai fogli, una vanitas seicentesca. Il carceriere, la pena capitale, il martirio. Il completino da galeotta.
La riflessione sui sensi. E ancora l’olfatto regna.
Bello il contrasto fra l'indecisione e il potere di decidere di Bulma, senza schemi di petali.
E poi succede che Vegeta -il torvo, il bieco, il cagnaccio, la scimmia- ha bisogno di essere rianimato. Ma a chi serve quell’ossigeno, quel bacio? Davvero a lui?
"Impossibile leggervi quali sentimenti celassero, apparivano come una minuscola rifrazione del suo mondo: arcano, inaccessibile, disgraziatamente tetro ed infelice; ma anche smodato, ruggente, senza regole, distruttivo.
Bellissimi occhi."
E quel disegno degli occhi del Principe e della sua Regina è davvero gripping (scusa se inserisco termini anglofoni, vivo in Inghilterra, penso in inglese e parlo solo inglese con il fidanzato e il figlio, a volte certe parole non mi vengono in altre lingue), c'è un'espressività tale che mi comunica che tu SENTI i personaggi che descrivi e che li vivi.
Quel disegno e quella citazione sono la più bella descrizione dell'infuocato Vegeta.
Il paragone del pubblico senza testa è davvero tetro, mi fa tornare in mente un passaggio di Coraline (e l’atmosfera della storia mi ricorda Coraline in generale).
Niente, sin dal momento in cui Bulma si sistema il trucco e corre fuori bagnata di pioggia, saliva ed ormoni, la tensione sessuale è veramente alle stelle.
Quanto possono e potranno essere animali, Bulma e Vegeta?
Quanto siamo animali, noi umani, di fronte agli istinti più primordiali?
Se Vegeta è sì svenuto ( non ero sinceramente preoccupata per un ossaccio duro come lui), sicuramente ha continuato a fare il finto morto anche quando sapeva che Bulma era lì😏 well played. Ma non è solo la sua voglia matta di potere e di dominare. E se si sentisse soggiogato? Dalla ragazzina che gli sta causando quei sentimenti che gli impediscono di avere tutto sotto controllo?
Benvenuto all'umanità, Vegeta.
Ora sei uno di noi.
Anche se uccidi per molto meno.
Io sono una di quelle che dissocia totalmente il piacere dal dolore ma un lieve sottotono sadomasochista ci sta in questa storia, ci sta di brutto. E sì lo dico in questo modo gretto e poco letterario perché sono gasata!
Bulma è sì sfrontata, ma qui penso sia il suo desiderio sessuale a darle le ali, a portarla a spingere tutti i limiti. Perché ha trovato qualcosa, qualcuno, che vuole davvero. Penso che morire con la laringe schiacciata sia una morte assolutamente atroce, ma Bulma non la contempla nemmeno. Vegeta sì…ma poi c'è il suo odore. Ci sono i suoi occhi.
E sì, in questo momento Bulma è ben più potente di lui...e la conferma ci arriva sapendo che sono state le sue gambe a portarlo a quella perdizione dei sensi, letterale e metaforica…
Devo dire che è spiazzante leggere del Principe in un contesto così. And I love it😎 però sai che io credevo facessero sesso bruto e sporco su quel pavimento gelato? Invece non ancora...sempre più vicini, i capelli, la guancia, guardarla dall'alto, magari col membro eretto, ma non ancora.
Adoro tutta la tensione che crei, Evil. Quando lei tira giù la zip e ignora la vocina, dio!!
E Vegeta è di nuovo soddisfatto, ha raccolto la sua dose di dominanza della giornata. Ha capito cosa Bulma volesse e glielo nega all'ultimo minuto...bastardo.
Se solo conoscesse le parole esatte dei suoi pensieri! Adoro tutta la riflessione sul male e sul diavolo, sull'essere una scienziata e anche una miscredente.
Sul suo costume da coniglietta e sul disagio al pensiero di non farsi trovare pulita (capisco così bene…). Farsi trovare per cosa? Per essere spogliata, cacciata, penetrata.
Non voglio pensare troppo a dove sia finito il cappio perché voglio leggere e stupirmi, ma l'importante è che non c'è e che a Bulma non dispiaccia. La scelta è fatta.
Il corteo funebre di Bulma, ombre e pensieri che l'accompagnano nel lboratorio è così presente nel disegno col completo da coniglietta, le cui ombre sul corpetto ricordano una cassa toracica...e sai che le scarpe me le immagino anche io delle Loboutin? Cioè se non Bulma chi può averle?
E ti lascio di nuovo, con la sensazione di averti detto tutto ma anche niente. Mi frustra, ma spero che i miei pensieri abbiano senso per te.
Un abbraccio, e spero tu stia meglio.
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