Recensioni per
Lex - The two kings
di ailinon
E vissero tutti felici e contenti... almeno lo spero perché, se così non è più nemmeno nelle storie, ebbene...è davvero una cosa triste. |
Qui di coppie se ne stanno formando a bizzeffe! Bella cosa l'amore se viene insieme alla passione ed alla condivisione. |
Di salvataggio in salvataggio (ora tocca a Galahad esser tratto d'impaccio) la storia prosegue. Il manipolo di coraggiosi che si stringe intorno al figlio d'Artù e di Lancillotto si delinea nelle sue alleanze. Un gruppo di cavalieri fedeli non guasta quando si devono affrontare tanti ostacoli e tante prove ma anche l'amore reciproco è un più che valodo sostegno nelle difficoltà. Il povero Galahad l'ha scampata bella! Morgause sarebbe stata per lui la più terribile delle amanti e la più tremenda delle spose. Ho l'impressione che, nei suoi incubi la vedrà spesso. |
Spie al lavoro! Dovrebbero esporre questo cartello sopra la tavola rotonda. Non che in una corte medioevale non fosse all'ordine del giorni tessere congiure e tramare alle spalle di questo e di quello ma qui, davvero non si risparmiano: francesi contro inglesi, vichinghi contro scozzesi e via di seguito. |
Ineludibile epilogo! Troppi sono gli sguardi, troppo forti i desideri che agitano i due giovani uomini, troppa la spinta dei sentimenti, le voglie represse, le curiosità suscitate per resistervi. Il giorno radioso e la notte si mescolano ed nulla è più sconvolgente o dolce dell'alba e del tramonto. |
La gelosia è qualcosa che arriva quando meno te lo aspetti ma c'è sempre qualcuno pronto a soffiare sul fuoco se solo mostri apertamente interesse per una persona. |
Ah!!! Le fate: misteriose creature! Morgana è una fata-strega che vede più chiaramente degli altri i fili che legano le persone. Ha una idea chiara e precisa del destino dei due reggenti e lascia intendere di sapere con certezza che Artù e Lancillotto adesso sono interamente felici (sospetto anch'io che dietro tutta questa faccenda dell'amor cortese si celino intrallazzi di genere assai diverso e che il re ed il suo cavaliere più che salvar dame preferissero rotolarsi nei prati e fra le felci dei boschi). |
A quanto pare il nostro baldo giovinotto ha trovato " le chiavi del "regno ": i vecchi amici di Artù. Ha solleticato la loro vanità con richieste umili domandando sostegno non per sé ma per il giovane Galahad. Ha ricordato ai due il ruolo giocato nell'ascesa del sommo re ma, soprattutto li ha fatti sentire di nuovo giovani e forti com'erano un tempo. |
Rieccola l'incontrollata ed incontrollabile lealtà di Mordred verso Galahad. E' tenerezza, affetto disinteressato che si manifesta all'improvviso lasciandolo senza difese. |
A forza di girarsi intorno Mordred e Galahad finiranno per ubriacarsi. Si dicono disposti alla massima sincerità eppure mentono l'uno all'altro per nascondere qualcosa di cui entrambi non vogliono ammettere nemmeno l'esistenza: uno perché troppo "santo" l'altro perché troppo "dannato". Quello che forse ancora non sanno è che, prima o poi, tutti i nodi arrivano al pettine ed anche quel che non si dice finisce per essere rivelato. |
Certo che per il poverino sedere insieme a Galahad sul trono di Camelot è un bel problema. Paranoia da madre "strega", voglia di riscatto sociale e sentimenti non proprio cristallini verso il suo strano compagno di letto gli rendono la vita un interminabile calvario. Concentrarsi sui problemi di governo non gli riesce facile ed è comprensibile. Eppure riesce a portare a compimento il progetto che gli sta a cuore e si sente vittorioso, per una volta almeno. |
Un gesto generoso anche se dettato da un sentimento che va al di là della giustizia, quello di Mordred. Un comportamento da re assai più del tradimento e del veleno (sempre che ci sia veleno nella coppa, come sospetta il giovane). |
Un accorso sessuale travestito da intesa commerciale: un vero colpo di genio per giustificare tante ore passate insieme a così stretto contatto. |
Morgause sempre piena di veleno e di piani per pigliarsi il potere. Morgana sarà pure una fata me lei è una strega decisa e potente. Vuole il trono e, dal momento che non può farlo in prima persona, se lo prenderà attraverso Mordred che, da sempre, è una pedina nelle sue mani. Confinarla nel regno delle Orcadi non è servito che ad aguzzarle l'appetito. lei vuole il regno e lo avrà perché ha Mordred, il figlio di Artù, il figlio di sua madre che lei ha scientemente sedotto e manovrato. |
Andarono per suonare e vennero suonati! |