Te l'avevo promesso, Helen. Lo so. Ho seppellito Baba Yaga nel profondo del mio essere e lì sarebbe dovuto rimanere, ma ci sono torti che non si possono semplicemente dimenticare o lasciarsi alle spalle. Con te ho provato la gioia di vivere come una persona normale, ero diventato una persona buona. Avevo rinnegato e dimenticato ogni male, ma è stato il male a cercarmi e trovarmi.
[John Wick]

Alla morte di suo padre, Shireen Baratheon ha ereditato il trono. Il regno è ancora in subbuglio, e ricostruire dopo tanti anni di guerre non è facile, Shireen lo sa. Ma non per questo intende arrendersi, e cerca ogni giorno di vivere come suo padre le ha insegnato. Sa che, dovunque sia, veglia su di lei. Perchè suo padre vive in lei, è in tutto ciò che le ha trasmesso. Ed è per sentirlo ancora vicino a sè che prende a scrivergli, ogni giorno, una lettera.

Melisandre è fuoco. Fuoco distruttore ma anche purificatore. Ed è veleno: un veleno assassino ma troppo dolce per sottrarsi al suo bacio. E Stannis lo sa. Melisandre è la sua forza, la sua più grande forza. Ma è anche la più grande delle sue debolezze. E, forse, la sua rovina.

Roose lo ha consigliato, ma Ramsay non ha mai ascoltato.
Lord Bolton e il presagio del fato.
Dimentica il suo nome, se mai l'ha saputo, ma ricorda il suo sguardo. Perché a volte il suo bastardo lo guarda allo stesso modo – il modo di sua madre sotto di lui in sussulti, negli occhi quell'odio zitto, indelebile come il sangue.
[Scritta in reazione alla 6x02] [What if?] [Roose!POV]

Se Fredrick Zoller si trovava seduto nella sala proiezioni di quel cinema mediocre, non era di certo per rivivere le sue imprese di guerra attraverso il grande schermo. Non gli importava molto della première; lui era lì per Emanuelle.

Gli ultimi istanti di vita dei tributi dei settantaquattresimi Hunger Games.
[F1] Lux: Maledetti. Sto morendo sola.
[M1] Marvel: Penso ad una parola che non verrà mai ascoltata.
[F2] Clove: Cato mi verrà a salvare.
[M2] Cato: C'è tutta la vita nei suoi occhi.
[F3] “Sopravvivi, per favore” mi hanno detto.
[M3] Guardo la mia mano. Sta tremando. So il perché.
[F4] Mentre corro, sento il veleno degli aghi inseguitori circolare nelle mie vene. Sto bruciando.
[M4] Per un secondo mi vedo seduto su un trono. Ho vinto.
[F5] Faccia di Volpe: Lo stomaco brontola. Osservo quelle bacche scure per un po'.
[M5] C'è del sangue sulle mie mani
[F6] Perché proprio io?
[M6] Non voglio uccidere. Non voglio stare nell'arena.
[F7] Certo che ci riesco.
[M7] Non durerà molto.
[F8] Ragazza nel bosco: Prendo la testa tra le mani. Cercando di non pensare.
[M8] Ho il cuore in gola, il respiro spezzato.
[F9] Per distruggere l'amore ci vuole ben poco.
[M9] ...si è avventata sul mio zaino. Non posso darglielo... questo significherebbe morire!
[F10] Avrei dovuto ucciderlo?
[M10] Credevo di potercela fare, davvero.
[F11] Rue: "Canta" sussurro. Katniss ha le lacrime agli occhi.
[M11] Tresh: Mi dispiace, Rue.

{TywinxJoanna Lannister || Angst, Introspettivo, Generale || Raccolta di drabble || Death!Fic}
Si dice che l'unica persona in grado di far sorridere Tywin Lannister fosse sua moglie Joanna. Quando morì, la parte migliore di lui morì con lei. Immaginare il patriarca di Casa Lannister innamorato può sembrare impossibile, eppure l'assenza di sua moglie gravò su di lui per il resto della sua vita, fino alla fine.
O1 || Labbra:Tua moglie urlava mente l'essere deforme faceva a pezzi il suo corpo.
{ Partecipa al contest "There was Snow, Jon Snow" indetto da Kirame sul forum di Efp }

«Cosa vuoi?»
Sapeva di star combattendo una battaglia e che se avesse risposto l'avrebbe persa, ma, in quel frangente, era ben conscia di quanto fosse vacillante la sua determinazione e, dopotutto, lo scopo per il quale era andata da lui era proprio quello.

Mentre le forze abbandonano Joanna, Tywin la osserva e prega. Prega che i loro posti possano scambiarsi, che lei possa non morire mai. Ma gli Dei sono sordi alle preghiere dei mortali.
"Sangue. Odore ferreo di morte.
Un conato di vomito ti si strozza in gola, mentre una lacrima calda ti riga la guancia ispida; vorresti scacciarla: non hai mai pianto, tu. Le tue mani, però, rimangono abbassate, con il pugno stretto. Le unghie penetrano nella carne, ma neppure fai caso a quel dolore pulsante.
Vorresti urlare, ma non puoi. Tywin Lannister non può urlare, neppure adesso."
Ispirata alla cover di Running Up that Hill dei Placebo.