Recensioni per
Gorgoglìo.
di hiccup
Premetto che le frasi che ritornano a mò di ritornelli nelle poesie mi piacciono molto, fanno da filo conduttore e fanno in modo che dimenticarsi di loro sia difficile - per questo serve la frase giusta, altrimenti il rischio è di creare qualcosa che non sia originale, musicale, particolare. Ho apprezzato la tua scelta, una domanda (retorica?) su cui mi sono soffermato ad ogni strofa con piacere. |
Yep, un ritorno al passato è utile se serve a progettare un futuro migliore, ma diviene tossico se serve solo a cullarsi in rimpianti ed illusioni. |
Molto carina.. spero che in un modo o nell'altro il tuo augurio si sia rivelato efficace |
Mi sono imbattuta per caso in questa raccolta e ho notato un sacco di commenti. Di conseguenza ho notato anche 145 capitoli fatti fin'ora e mi sono incuriosita, non potevo non dare un'occhiata. |
Mi piace, mi piace, mi piace. |
Sembra un ritorno alle origini, aww. |
Ieri pensavo che sarebbe bello, un giorno, poter rileggere tutte le tue poesie, una dopo l'altra, dalla prima all'ultima; sarà come leggere una raccoltà vera, come una di quelle che trovi in libreria, con quell'introduzione scritta da qualcuno che personalmente odio abbastanza (io sono molto critico con le introduzioni; esigo che mi raccontino dell'autore senza spoilerarmi nulla, che mi dicano del suo contesto storico e culturale, che accennino ad altre opere, ma tutto senza spoilerare nulla! Ehm sì, lo so, una richiesta un po' difficile da accontentare). E sarà come osservare dei fotogrammi che tracciano dei movimenti impercettibili eppure presenti. Sì, alla fine di questa raccolta dovremo rileggere tutto ciò che hai scritto, sono anche curioso di sapere cosa tu ne penserai. |
Te lo dico subito e senza giri di parole e senza inutili fronzoli, so che in questo caso lo preferisci: questa poesia non mi piace, mi sembra scritta svogliatamente e il tuo impegno espressivo è ridotto proprio al minimo sindacale. Una poesia che sembra riempire una pagina bianca un po' fredda e spaventosa, per utilizzare le tue parole più recenti. Ed è un peccato, perché il tema è veramente vitale, nel senso che i libri rappresentano la linfa vitale per alcune persone (io fino a ieri sera ero perso fra gli infiniti scaffali della Feltrinelli <3) ma tu l'hai trattato in maniera asettica, secondo stereotipi e con un una brevità che, in occasioni così importanti (ufficiali se vuoi, sì), non ti appartiene. |
Non ho visto il film della citazione, però devo ammettere che mi ispira tantissimo. Me lo consiglieresti? |
L'idea di una lettura della buonanotte è poco originale ma assolutamente dolcissima, aww :) |
Da cosa è scaturita questa poesia? Hai letto l'opera teatrale? Sei stata a teatro? Hai visto una rappresentazione in tv? |
A differenza della poesia precedente, qua il tuo ermetismo è un po' ingannevole e finto, nel senso che in verità questa è una strofa tipicamente tua, con le tue solite, maestose quasi, composizioni d'aggettivi, verbi o sostantivi. La differenza sta nella misura, una strofa ti è bastata (o l'hai fatta bastare), rinunciando a esplicare meglio, a girare intorno o a scavare ancora più a fondo. Ti sei accontentata di quello che è affiorato. |
Uh, che bello rileggerti e ritrovare queste tue parole. |
Una poesia quasi estranea alla tua raccolta: se non fosse per lo stile e il lessico, così tuoi nonostante il recente "cambiamento" (hai smesso di utilizzare un certo registro tecnico, eh?), l'avrei considerata un pesce fuor d'acqua, giusto per rimanere in tema. |
Davvero bella questa tua poesia. |