Recensioni per
Il Miele sul Bicchiere
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 773 recensioni.
Positive : 773
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/04/18, ore 19:47

Ciao!
Capitolo molto inquietante e da atmosfere quasi horror, devo dire (soprattutto la parte in cui sembra proprio che la nave voglia punire Dan e farlo affondare insieme a lei, inghiottendolo), ma l’ho adorato come sempre. Il diario ti fa capire che è infine giunto il momento della Cosa Brutta di Danimarca insieme alla fine delle operazioni, anche se con tutta l’ansia provocata da quello che stava succedendo e il susseguirsi delle azioni il Rimuginando su faccende di occhi e sulla fine dell’Operazione Rheinübung, tuttavia, penso proprio di essere l’ultimo ad avere il diritto di lamentarsi riguardo quello che è successo poco prima che la Bismarck affondasse l’avevo prontamente dimenticato xD. Mi veniva quasi da ridere quando si è ricordato del discorso che aveva fatto a Prussia nel capitolo precedente, su come il potere accechi: l’ironia qui era davvero assurda (e crudele, posso dirlo?). Anche Prussia perderà un occhio, ho capito bene? Tutto questo si sommava anche al presagio della corazzata Bismarck, poiché - ripensandoci dopo – sembrava davvero un annuncio di quello che sarebbe accaduto più in grande, all’intera nazione tedesca (fa parecchio impressione, in effetti); è anche la prima grande sconfitta della Germania nella fanfiction, che io ricordi.
Ci vediamo fra poco! … Seriamente?
Non capisco la rabbia di Prussia perché Danimarca aveva deciso da solo di prendere il comando della nave: posso capire il suo orgoglio e tutto il resto, ma non quello che gli passava per la testa in quel momento; avrebbe dovuto capire benissimo che la nave era in una situazione critica per abbandonarsi a stupidi sentimentalismi tipo “La guiderò solo io”, poiché lasciare la nave completamente abbandonata a se stessa, anche se ormai ingestibile, è peggio che essere guidato da qualcun altro che non sia lui (almeno nella mia modestissima opinione xD). Non capisco nemmeno Inghilterra, furioso perché non è stato davvero lui ad affondare la Bismarck, ma Prussia ha deciso di affondarsi da solo. In realtà lo capisco, sì, ma potrebbe anche vivere un pochino più tranquillo, dopo tutto lo stress fisico e psicologico provocato da questa campagna estenuante.
Mi è dispiaciuto tantissimo vedere la Bismarck ormai senza speranza autoaffondarsi: ormai amiamo tutti questa nave.
Dopo aver saputo che non sarebbe stato Islanda a colpirlo immaginavo che l’onore sarebbe spettato a Inghilterra, e invece la nave si è presa la sua rivincita (ecco, quando penso a questo la amo un po’ di meno): pensare che sia esposto a così tanti pericoli per proteggere degli uomini ignorando la sua sicurezza… Probabilmente lo avrò già detto che l’adoro, ma tendo a divenire piuttosto ripetitiva quando parlo dei miei personaggi preferiti xD. Tutta la sequenza all’interno della nave è degna di nota: hai reso benissimo sia le scene più movimentate sia quelle più calme. Quando Dan è rimasto imprigionato sul fondo del passaggio stavo morendo di paura.
La mano tremò, cominciò ad arrossarsi, le dunette del palmo e i polpastrelli si gonfiarono, chiazze bianche si dilatarono sulla pelle e sbocciarono in larghe bolle gonfie d’acqua. Sembra che non mi libererò mai della carne umana che va a fuoco. Le mani, ormai con la pelle completamente sciolta, lasciano impronte di sangue sul metallo rovente, la nave è come un tunnel senza fine con letteralmente l’Inferno che lo sta raggiungendo, i bulbi oculari scivolano, sciolti, sulla faccia di Dan mentre prova disperatamente a rimetterli a posto, distrutto dal dolore, e non può nemmeno piangere. C’è di che sentirsi male per settimane. È un pezzo incredibile e hai evocato alla grande il dolore che provava. Complimenti davvero!
Come al solito, ti faccio gli auguri di Pasqua con grande anticipo, perché ovviamente riesco a ridurmi sempre all’ultimo secondo con una recensione.
A presto,
MT

Recensore Junior
08/04/18, ore 18:18

Ciao Frame! Come stai? Mi dispiace tantissimo non essere più riuscita a lasciare neanche una recensione alla storia per così tanti mesi, ma purtroppo la stanchezza e gli impegni non mi hanno permesso di rimanere in pari con la storia. Ma finalmente eccomi quì a recensire di nuovo! Sono rimasta troppo indietro per commentare tutti i capitoli ma ti assicuro che gli ho letti sempre con grande piacere!
Ma passiamo ai fatti nell'Altantico e andiamo per gradi, partendo dai capi di questa missione: Prussia e Inghilterra.
Penso che in termini di violenza fisica ti sia completamente lasciata andare con questi due! Non solo per la brutalità che entrambi esprimono verso il loro nemico, ma anche quella che subiscono. Non posso neache descriverti tutto il disagio che ho provato mentre Inghilterra si scioglie insieme alla sua nave, è una scena...terribile...non mento quando ti dico che mi ha davvero impressionata! Forse sarà perché sono particolarmente sensibile alle ustioni o bruciature, ma secondo me è stata una scena molto forte. Per non parlare del momento in cui "il piccolo ed indifeso" Islanda riapre il fianco a Prussia a mani nude! Cattiva Frame!
L'introduzione dei nordici mi ha stupito all'inizio (forse perché inizialmente mi sarei aspettata solo Finny che invece non appare proprio XD) ma si è anche rivelata un ottima scelta! Forse perché sono emersi aspetti nuovi dei vari personaggi che mi sono piaciuti molto, come per esempio Islanda. Sei riuscita a dare spazio ed evolvere un personaggio che di solito è molto marginale: adoro il carattere insicuro di Isla e al tempo stesso la grinta e la brutalità che anche lui riesce a dimostrare in battaglia, scoprendola man mano che i combattimenti procedono (è tutto suo fratello infondo!).
Il suo punto debole è la famiglia ma riesce comunque ad essere forte abbastanza per sopportare il peso delle sue scelte per quanto queste gli facciano male (si si non si vede proprio quanto mi sia piaciuto! XD).
Per i nordici dello schieramento opposto invece posso dire che ho rivalutato Danimarca! Sinceramente mi ha sempre lasciata abbastanza indifferente (già nella storia originale) ma in questi capitoli hai fatto si che uscisse la parte più saggia e altruista su quella infantile e testarda. Dopotutto è il Re del Nord e sa prendere delle decisioni per il bene degli altri anche esponendo se stesso. Dopo aver letto il suo diario mi sono sempre chiesta quando e quale catastrofe si sarebbe abbattuta su di lui. Ho sempre pensato che sarebbe stata legata ad uno scontro con Inghilterra o con Islanda, oppure con Prussia. Mai e poi mai mi sarei aspettata che sarebbe stata la Bismarck la responsabile di tutto.
Così arriviamo all'ultimo punto di questa recensione: le battaglie navali. Ti sei superata in questi capitoli di scontri, li hai portati ad un livello superiore. Forse sarà un impressione ma la sensazione di fisicità e di legame tra le nazioni e le imbarcazioni è davvero forte, quasi palpabile e ben descritta. Così non ho potuto fare a meno di affezionarmi alla Bismarck che sono arrivata a considerare come un vero e proprio nuovo personaggio. Forse non è giusto, contando che è un arma, ma in qualche modo non riesco assolutamente a non provare simpatia per lei che fa le "fusa" dolcemente a Prussia e diventa crudele e vendicativa con chi non avrebbe dovuto sfidarla. Mamma mia come si sta male! XD
Ora non rimane altro che aspettare l'epilogo di questa caccia per vedere cosa succederà al povero Danimarca e a tutti gli altri.
Ah dimenticavo! Ci sono rimasta davvero di stucco a sapere che la Bismarck è stata autoaffondata, ma in fondo, cos'altro ci si poteva aspettare da Prussia?
Spero che non ti sia dispiaciuto ricevere questa recensione scritta di getto, ma ci tenevo davvero a farti sapere quanto ancora mi piaccia e coinvolga la tua storia!
A presto!
Fantom

Recensore Veterano
08/04/18, ore 11:04

Ti recensisco leggermente in ritardo XD

Comunque non è che ho molto da dire, il capitolo è interessante e ben descritto.
Ci si presenta il solito Gilbert che per quanto mi sia simpatico potrebbe anche ringraziare Danimarca...Ma amiamo il prussiano perché ha un modo tutto contorto per esternare i sentimenti.
Nota positiva per Danimarca che comunque sta facendo di tutto per salvare soldati non suoi e di cui potrebbe fregarsene, senza contare che ha una gigantesca corazzata che lo odia e lo vuole trascinare con se nell'abisso (degno di nota questa sua indole assassina).
Ora spero che almeno che Norvegia tratti con dolcezza Danimarca oppure entro nella fanfic e lo strangola con le mie mani >_<

Complimenti
A presto Elisir

Recensore Junior
04/04/18, ore 20:51

Ciao e auguri passati di buona Pasqua!
Allora... mi è dispiaciuto molto per Ungheria, ma c'è da ammettere che Prussia ha ragione. in una situazione del genere il minimo errrore è fatale.
Inghilterra si riconferma un grande manipolatore, anche se Roma gli ha fatto capire che non é Vene e che se n'è accorto che la situazione è davvero critica.
E vedo quest' ultimo scricchiolare sempre di più, non mi sorprenderà quando passerà dalla parte degli alleati ( anche se conoscendolo, non gli andrà molto giù la cosa). Sta di fatto che quel discorsetto ha fatto scricchiolare anche Igghy... e ce ne vuole.
Il rapporto tra Australia e Nuova Zelanda mi ha fatto davvero tenerezza. Un po' di dolcezza in mezzo a tutto questo orrore.
Al prossimo capitolo.
Road to 200!!
Amu

Recensore Veterano
02/04/18, ore 14:10

~~Il diario del Magn…emh di Prussia mi era mancato parecchio, e già da lì evinciamo il fallimento cui l’intera operazione andrà incontro, addirittura inteso come presagio di un disastro ben peggiore nella campagna sovietica (e chissà, col senno di poi, forse l’esito di questa operazione può essere davvero considerato una sorta di presagio per il futuro).
Finalmente Prussia si è svegliato, e devo dire è proprio da lui ostinarsi irragionevolmente ancora a voler mantenere da solo il controllo della corazzata nonostante la situazione sia disperata. L’appello che gli rivolge Danimarca alla resa, superando il proprio orgoglio, dimostra quanto questo nei momenti di necessità sappia dimostrarsi ben più maturo di quanto normalmente appare. Arriva poi l’inaspettata decisione di Prussia di autoaffondarsi per non dare la soddisfazione ad Inghilterra. Non so se ho ritenuto questa decisione più geniale o più folle, ma ciò che è certo è che dimostra l’orgoglio smisurato di Prussia, che supera persino l’amore per la sua stessa nave e il suo equipaggio, o comunque gli fa esprimere questo amore in modo inconsueto (tutto ciò è molto triste, come se avesse deciso di uccidere una sorella o un’amica per la ragion di Stato). Non meno orgoglioso è Inghilterra, che, nonostante la situazione stia volgendo a suo favore, si dispera per non aver affondato personalmente la nave per ottenere la sua vendetta. Mi fa grande tenerezza vedere il povero Islanda combattuto tra la voglia di riunirsi ai fratelli e il rispetto della volontà di Danimarca di difendere Finlandia. E’ stata rilassante e inquietante insieme la scena della corazzata che cerca di diventare tutt’uno con Prussia, quasi a volergli assorbire l’energia, mi ha ricordato vagamente ciò che succede ai fratelli Vargas quando uno dei due è a rischio della vita. La volontà di Prussia di affondare insieme alla propria nave e di salvare personalmente i propri uomini rappresenta un gesto folle quanto onorevole (temo però che se provassi a morire per questo Germania verrebbe a prenderti dagli inferi solo per riempirti di cazzotti caro Prussia), mentre risulta quasi comica, seppur comprensibile, la reazione sconcertata di Danimarca che si preoccupa, più che per la vita di Prussia, di veder vanificati gli sforzi compiuti sino a quel momento per tenerlo in vita. Però il suddetto danese merita una menzione speciale per essersi recato di persona, vedendo le condizioni di Prussia, a salvare il resto dell’equipaggio di una Nazione che lo ha sottomesso a rischio della propria vita (mi è piaciuto come in questo arco gli umani abbiano avuto rilevanza maggiore, senza nulla togliere alla centralità del ruolo dei rappresentanti Nazionali sui quali la storia si incentra). L’esortazione che rivolge a Prussia di vivere per la missione che hanno intenzione di intraprendere è perfetta e la condivido in ogni parola. Il presentimento di Norvegia e il saluto fra i due mi fa stringere il cuore di tensione e dolore, perché rende proprio la sensazione di essere vicini ad un evento tragico per Danimarca, per non parlare della paura che mette la corazzata che, dotata di volontà propria, non vede l’ora di “fargli la festa” (che le avrà fatto mai povero Danimarca ç_ç). La scena del salvataggio degli uomini mi è piaciuta molto, dinamica e ricca di tensione al punto giusto, nonché mostra lo spirito di solidarietà tra questi e Danimarca. Il tentativo di Danimarca di risalire l’ho vissuto con grande tensione, come se sentissi il fumo e il calore attorno a me e lo spingessi personalmente su per quella maledetta corda. Ho seguito con apprensione e una stretta allo stomaco, quasi come se sentissi io il dolore, le scene del progressivo ustionarsi del corpo di Danimarca, che tu hai magistralmente e oserei dire sadicamente costruito secondo uno schema ascendente, creando un’escalation di sofferenze fino ad arrivare alla scena culminante. Non ti nascondo che mi sono dovuta più volte fermare per far prendere aria alla mia mente durante la lettura, come ogni lettore mi immedesimo nel personaggio e certo che immaginare su di sé una sofferenza simile fa stare davvero male, quindi complimenti per la crudezza e consueta cura dei particolari. Danimarca si è messo a competere col nemico sul suo territorio, ed ecco che, quando tutto sembrava finito, la corazzata lo punisce conferendogli una sofferenza di gran lunga maggiore delle altre. Ed ecco che mi ritorna in mente il diario con cui hai aperto l’arco, la famosa “cosa” che sarebbe successa a Danimarca. Non avrei mai potuto prevedere una cosa così cruenta per quanto mi fossi sforzata di immaginare, e avrei preferito non averla letta, ma alla fine mi sono decisa a non saltare questa parte perché la tua opera merita il mio coraggio! La sua memoria che torna alle parole dette a Prussia mentre il suo corpo emette gli ultimi rantoli di umori, sangue e dolore, contribuisce a completare ed amplificare il quadro complessivo della sua sofferenza, raggiungendo il culmine finale. Il sentore che Norvegia ha avuto sulla sorte di Danimarca, non so se sia provocato dai suoi particolari “poteri” o semplicemente dal fortissimo legame che li unisce, ma è stato un momento molto tenero e commuovente in tutta la tragicità del capitolo. Spero che Prussia e Norvegia lo salvino e che non resti definitivamente cieco!!
Mi spiace molto per i tuoi occhi, ed ovviamente spero non capiti null’altro alla tua salute in futuro.
Dopo questo capitolo dovrai farti perdonare con almeno 20 scene fluff nel miele e tre fan fiction yaoi, ma non sto biecamente sfruttando il mio sconvolgimento per ottenere delle cose a me gradite, anche se sembra eh v.v
Non so se avrò lo stomaco per affrontare gli altri archi se saranno, come temo, più cruenti di questo, ma mi inventerò qualcosa, perché devo arrivare alla fine^^’’’. Ti ho inviato in privato il link del mio indirizzo deviantart dove trovi un mio schizzo che rappresenta la coppia più canon tra tutte, ossia Prussia e la versione umanizzata della Bismarck che ho immaginato xD, non sono una professionista, né brava come le altre lettrici, ma spero che tu lo possa apprezzare comunque. Detto ciò auguro a te e famiglia una serena Pasqua, ci vediamo al prossimo capitolo.
 

Recensore Junior
26/03/18, ore 17:42

Ho letto questo capitolo subito dopo pranzo...

Sono a pezzi.

Credo che questa sia stata in assoluto la scena più raccapricciante che abbia mai letto in vita mia.
Arthur il Kebab non può reggere il confronto, non è neanche lontanamente paragonabile a Mathias il Sanguinaccio (giusto per restare in ambito culinario...)...

Questa non è semplicemente una Cosa Brutta, è un... non so nemmeno io come definirla...
D'accordo la scarpa mezza sciolta, d'accordo le mani ustionate,...
Ma gli occhi...
Oddio, gli occhi!
Non riesco proprio ad immaginare una sofferenza così atroce.
Mamma mia, sto per sentirmi male...

Tra il diario di Prussia e la Cosa Brutta di Danimarca, mi hai fatto venir voglia di fare una capatina dall'oculista, così, giusto per essere certa che i miei occhietti vispi siano al sicuro... e per assicurarmi di non essere diventata ancora più miope! (A quanto pare siamo sulla stessa barca!)

"Rimuginando su faccende di occhi, penso proprio di essere l'ultimo ad avere il diritto di lamentarsi": e c'ha ragione!
Io non avrei MAI potuto immaginare che la Cosa Brutta fosse, in realtà, davvero così brutta.
In un primo momento ho pensato, nella mia ingenuità, che Danimarca si sarebbe arrostito come Inghilterra: "un kebab in più, un kebab in meno, cosa sarà mai?", ho cercato di incoraggiarmi.
Poi sono passata alla fase "morirà asfissiato".
Alla fine, convinta che ormai il peggio fosse passato e l'avesse scampata, mi stavo preparando a lanciare l'urlo del secolo quando... ZAC!, ho abbassato la guardia e mi hai colpita.

E Norvegia che aveva il brutto presentimento...

Non starò qui a parlare di Inghilterra e Islanda, perché sinceramente sono troppo sconvolta per pensare anche a loro...
L'unica cosa che sono in grado di dire è solo questa: povero Dan!

Certo, cara Frame, che hai un tempismo...
A Natale ci hai praticamente offerto Arthur il Kebab su un piatto d'argento, a Pasqua Mathias il Sanguinaccio...
Ti chiedo solo di avere un briciolo di pietà almeno per il mio compleanno (il 9 saranno venti candeline, yeee!), ma il piccolo Norvegia che è in me mi suggerisce di prepararmi al peggio...

Basta, non ho più la forza di scrivere altro (anche se c'è ancora tanto da dire!) e nonostante questo non sarà mai uno dei miei capitoli preferiti... la bandierina verde te la meriti tutta!

A presto!


NpA (Note più Allegre):
EVVAI! Non mi aspettavo che avresti aggiornato anche l'1! Questa è davvero una bellissima notizia!
Anche se sarà un capitolo tutt'altro che allegro...
Mi raccomando, allora, ricarica le energie e soprattutto... abbuffati di uova di cioccolata!
E mangia almeno un Uovo Kinder, perché non si è mai troppo grandi per privarsi di questa gioia!

Recensore Junior
26/03/18, ore 10:38

Ti avviso che questa volta mi sono lasciata prendere la mano più del solito, quindi sei autorizzata a ignorare la mia recensione. Sarebbe più che comprensibile!
La prossima volta scriverò di meno, lo prometto!


Yeeeeee finalmente un nuovo diario! Proprio ieri mi stavo chiedendo quando ne avremmo visti altri... e, toh, ecco il diario di Isla!!!
Forse è stato uno dei più belli in assoluto, così carico di dolcezza, di bei ricordi, ma anche di tanta amarezza per la sorte che hanno dovuto affrontare i tre fratelli.
Poi immaginare Islanda da piccolo.... che tenerezzaaaaa!
Anche se lo scontro con Danimarca ha spento tutta quest'ondata di entusiasmo :'(
Ma siamo in guerra: non possiamo mica pensare alle cose carine e coccolose, dico bene?
Soprattutto non mentre Inghilterra si sta trasformando in una bella bistecchina...
"Dentro di lui fiorì di nuovo l'immagine della ferita che si scuciva, dei lembi di pelle che si riaprivano lasciando scivolare fuori una massa informe di sangue e budella fumanti"...
AAAARGHHHH! MA PERCHÉ?!
Mannaggia a me, che stavo tranquillamente sgranocchiando le gocciole neanche fossero state dei pop-corn!
Ma per affrontare un capitolo simile, un minimo di energia è indispensabile, altrimenti non si va da nessuna parte...

Quando Inghilterra ha chiesto ad Islanda di far fuori Prussia una volta per tutte, di colpire il cuore della corazzata... è stato un brutto momento, sì.
È davvero impressionante vederlo così agguerrito e in grado di ragionare con tanta lucidità, nonostante sia ridotto proprio male.
Ahinoi, povero Prussia! *pianto silenzioso*
Ora sì, che Islanda si trova in una situazione critica!
"un moto di compassione gli strinse il cuore, gli intristì lo sguardo": ho già detto che lo adoro?
Anzi, da oggi lui è ufficialmente il mio quarto personaggio preferito, ecco!
Altre nazioni non avrebbero esitato un solo istante a far schiattare (che parola, eh?) definitivamente il nemico, invece lui si è addirittura preso del tempo per scusarsi.
Il fatto che poi abbia chiuso gli occhi per non vedere mi ha stretto il cuore: nonostante tutto quello che ha dovuto affrontare, tutto il male che ha subìto e inferto, sotto sotto c'è ancora quel "bambino" che i suoi fratelli hanno cercato di proteggere.

E adesso parliamo dei Nordici... e di Gilbird!
"Continuò a tenere il muso alto verso la presenza del padrone che sentiva farsi sempre più debole e dolorante": altro colpo al cuore!
Mamma mia, di questo passo sarà un miracolo se riesco ad arrivare alla furia di Russia!
Cioè, per me potremmo anche saltare tutte le scene con Ivan, non so se mi spiego... ma ormai la curiosità (e la paura, anche!) mi si è incollata addosso, quindi devo resistere! *preghiera a tutti i Santi, Aslan, Gandalf e Silente*
I Nordici e Gilbird, dicevo...
È inutile che ti faccia i miei complimenti per la perfetta descrizione della scena nella sala operazioni, perché già sai che noi andiamo matti per la tua accuratezza :)
In tutto quel trambusto, Danimarca è stato l'unico a prestare un minimo di attenzione al piccolo Gilbird, tanto da capire il messaggio che si stava disperatamente sforzando di comunicare. (Ho l'impressione che, ad eccezione di Prussia, tutte le altre Nazioni ignorino questo bel canarino. Anche Germania!)
Per farti capire tutta la tensione del momento: non sapevo più cosa fare, se urlare "No, resta dove sei!" e "Sì, bravo, vai a salvare Prussia!", così alla fine mi sono arresa, limitandomi ad una sana rosicchiata di unghie di tanto in tanto.
Però, una cosa la devo dire: Danimarca nei panni dell'eroe che va a salvare Prussia fa un baffo ad America!
E sia che poi si è ritrovato di fronte all'unica persona che sperava di non dover vedere.
Ha portato via Prussia sotto gli occhi sconvolti di Islanda e Inghilterra, rendiamoci conto!

"Siamo pur sempre vichinghi che non aspettano altro che una nobile morte consumata sul suolo di guerra annaffiato dal loro stesso sangue": MA PERCHÉ DIAVOLO NON ASCOLTA NORVEGIA, UNA BUONA VOLTA?
Voglio dire, stiamo parlando di Norvegia, che ha un sesto senso infallibile, non di un tizio a caso...
Il momento in cui Danimarca si è strappato di dosso la croce di ferro e l'ha scagliata nell'Oceano è stato s-u-p-e-r-b-o: finalmente il Re del Nord può agire come meglio crede, senza sottostare agli ordini di nessuno.
Peccato che questa sua mania di grandezza gli si sia ritorta contro e la corazzata lo abbia letteralmente respinto :D (perché nessuno, NESSUNO, può competere con la magnificenza di Prussia, dai!)
E come se non bastasse... : "Sono stato io".
Della serie "Come scavare la fossa e sotterrarvisi da soli".
Mi sono tirata una manata in fronte, non ho proprio potuto farne a meno.

"Adesso sono io il tuo nemico. E se sei disposto a combattere contro chiunque pur di salvarti la vita, allora affrontami". SANT'ATLANTICO!
Oddio, che ne è stato del pauroso Islanda? Un gesto così estremo... (per lo shock le mie adorate Goccioline sono finite per terra!)

Le parole di Danimarca hanno involontariamente ferito Inghilterra, facendogli rivivere la separazione da America e tutto quello che ne è seguito. Perché, per quanto lui stesso possa negarlo, quel fatto fa davvero ancora tanto male.
E questo, cara la nostra autrice preferita, è la prova di quanto tu sia brava a manovrare nello stesso momento personaggi così diversi. *90 minuti di applausi*

"Gli affondò la cannonata nello stomaco, facendola esplodere direttamente contro di lui": non ti nascondo che qui ho avuto una paura terribile di vedere pezzettini di Danimarca volare in tutte le direzioni...
Menomale che non è successo nulla di così nauseante :)

L'abbraccio finale mi ha colta impreparata: è stato talmente tanto commovente, dolce e triste che ho pianto un po' anche io...
Poi quel "Siamo tanto fieri di te, sai?" ... non ho le parole per dirti quanto mi sia piaciuto...
La soffiata di Danimarca, che cerca di aiutare il suo fratellino nonostante siano ormai schierati su due fronti opposti, significa solo una cosa: guai in vista!
Ma, per l'amor del Cielo, che qualcuno vada a salvare i due Nordici!!!

Infine, la resistenza della corazzata, in risposta all'accanimento selvaggio di Inghilterra, mi ha fatto quasi sperare in un'improvvisa comparsa del Magnifico, pronto a sferrare il colpo di grazia agli inglesi...
E invece, l'agonia sembra proprio essere infinita (che finale con i fiocchi!)...


Bene, se sei arrivata fin qui ti ringrazio per la pazienza che hai avuto!
A prestissimissimo!

Recensore Junior
25/03/18, ore 20:13

Sono qui! Sono qui!
Non so davvero da dove iniziare a scusarmi per questo ritardo mostruoso.
È tutta colpa dell'università, che ha cercato di farmi fuori, tra prof impazziti, appelli mancati e una Notizia Terribile a cui non voglio neanche pensare (ma di cui ti parlerò più in là, perché sono sicura che mi capirai!)...
Pensa che non ho avuto neanche la forza di leggere il nuovo capitolo, tanto ero sfinita.
Ma ora sono tornata! Con una super-mega recensione! *risata malvagia*

Questo capitolo è stato davvero molto, molto intenso...
E siamo solo all'inizio-della-fine, eheheheheheh.
Mentre leggevo, ho passato tutto il tempo a dire "Povero Prussia!", "Attacca, Islanda!", "Spaccagli il muso, Inghilterra!", "Resisti, Prussia!" e poi... "Noooo!", quando Inghilterra ha iniziato a sciogliersi di nuovo (ahiahiahi, che impressione!).
Anche questa volta hai fatto un ottimo lavoro, cara _Frame_. *stretta di mano*
E io non sarò certo un'amante delle scene violente, del sangue,... però mi hai di nuovo stregata, con tutta questa tensione e i colpi di scena.
Quindi adesso bando alle ciance e... che la recensione (quella vera!) abbia inizio!


Dunque, innanzitutto parliamo di Prussia.
Devo dire che non mi sarei mai aspettata di vederlo febbricitante: lo hai reso molto umano ma, allo stesso tempo, tramite i pensieri di Norvegia, hai anche evidenziato la sua forza e la sua resistenza.
Sorvoliamo sul fatto che sembrava che la febbre ce l'avessi pure io, perché sei talmente brava nelle descrizioni da farci "vivere" tutto sulla nostra pelle (basta che non prendiamo veramente fuoco come Inghilterra!), e parliamo un attimo della croce di ferro: quell'occhiolino che sembra fare a Prussia mi ha fatto venire i brividi, mamma mia.
Sembra quasi che questo piccolo ciondolo, apparentemente tanto insignificante, abbia in realtà qualche superpotere in grado di rassicurare Prussia, di infondergli un po' di coraggio e fargli capire che, indipendentemente da come andrà a finire tutta la faccenda, lui ha fatto tutto quello che era in suo potere per non disonorare la patria.
Accidenti, sembra ancora più inquietante, vista da questa prospettiva...
Il momento in cui Prussia si è complimentato con Norvegia per il coraggio dimostrato da Islanda mi ha fatto sorridere: avrebbe potuto benissimo dirne di cotte e di crude sul suo conto (e sicuramente le avrà pensate,eh!), soprattutto vista la brutalità del gesto, e invece, da perfetto guerriero quale è, ha sportivamente riconosciuto la sua forza.
Norvegia è abbastanza taciturno, ma le poche volte che dice qualcosa mette in crisi chi lo ascolta: "Quale vuoto state cercando di colmare con una conquista del genere?". Davvero una bella domanda!

La comparsa dell'ufficiale ha segnato l'inizio della tragedia, e devo dirti che questo momento così drammatico mi è piaciuto moltissimo.
Il discorso di Prussia, che sprona l'equipaggio a lottare fino alla fine, a morire con onore se necessario, e che augura a tutti la buona fortuna, è stato davvero solenne, tanto da fargli guadagnare la stima e il rispetto di Danimarca, nonostante il grosso guaio in cui ha fatto finire lui e Norvegia.
Poi c'è stato QUESTO: "Anche tu devi farci una promessa. Non morire".
"Buona fortuna, ciurma. Se non ci rivedremo dopo... allora ci rivedremo all'Inferno": un saluto proprio "da Prussia", non c'è che dire.
Eh, sì, mi sono commossa, ma che ci posso fare?
Mi inchino come il nostro amico Giappone davanti a tanta magnificenza :-*

Adesso entriamo proprio nel vivo dell'azione... e qui iniziano i dolori!
Ancora non riesco a capacitarmi del fatto che Inghilterra, tutto bendato e ricucito, sia riuscito ad abbandonare l'infermeria (ah, il bello di essere una Nazione!).
Un'altra cosa che mi ha lasciata senza parole è stata la lenta evoluzione di Islanda: del piccolo "cucciolo" (ma perché tutto mi fa pensare a Siberian?!) impaurito dell'inizio della battaglia, ormai è rimasto ben poco.
Tutti lo hanno sottovalutato, tranne Inghilterra, e, chi più chi meno, ne hanno pagate le conseguenze.

La proposta che Inghilterra ha fatto a Prussia è stata una mossa molto astuta. Per Gilbert, la possibilità di arrendersi senza aver combattuto e consegnarsi spontaneamente agli inglesi è di gran lunga peggiore della morte stessa. Rinunciare alla libertà e mettere da parte l'orgoglio e la dignità della nazione equivale, semplicemente, a comportarsi da vigliacco. E ovviamente lui, davanti alla prospettiva di vedere il nemico "ribaltato come un calzino", non si è tirato mica indietro!
Certo che hanno avuto proprio fegato, questi due, a combattere in quelle condizioni lì...
Nonostante tutto, però, non si sono risparmiati neanche un po', e non ti nascondo che il calcio di Prussia mi ha fatto preoccupare moltissimo.
Ma la "ciliegina sulla torta" è stato il momento in cui Inghilterra ha ricominciato ad arrostirsi...
È stata la parte più brutta di tutto il capitolo!
Anzi no, è stata una delle scene peggiori. Perché Prussia agonizzante non è affatto un bello spettacolo... (adesso mi sento in colpa per aver tifato per Islanda!)
E poi... poi...
"L'incendio della nave lo sta consumando da dentro".
No! No, ti prego! Non puoi fargli anche questo!

"Ti prego, Fritz. Non farmi morire qua".

E dopo questa mazzata al mio povero cuoricino, non mi resta altro da fare che rintanarmi in un angolino e piangere...




PS1: Adesso però sono curiosa...
A cosa si riferisce Prussia quando dice "C'è solo una cosa, dopotutto, che sarebbe in grado di affondarla"?
Alla potenza inglese? O a qualcos'altro?

PS2: "Il sorriso da squalo brillò come una mezzaluna di rasoi": non hai idea della pelle d'oca che mi è venuta quando ho letto questa frase...

Recensore Veterano
25/03/18, ore 00:37

~~Mi erano mancati i diari! Mi hanno molto intenerita i ricordi di Islanda e le sue considerazioni sull’essersi sempre comportato e sentito come un umano. Dall’altro lato però mi ha anche fatto venire il magone il suo rendersi conto di cosa vuol dire affrontare le difficoltà ed essere costretto a “mettere in pratica” ciò che ha imparato da Norvegia, scegliendo di combattere Danimarca in quanto male minore. Una gran pena mi ha fatto quando esita dopo esser stato spinto da Inghilterra ad uccidere Prussia.
Non ti dico nemmeno la mia preoccupazione nel vedere Prussia a terra inerme, e i poveri Danimarca, Norvegia, Gilbird ed equipaggio prigionieri su una nave in fiamme come topi in trappola!
Non puoi morire, crucco. Non qui […] Anche se io stesso vorrei ammazzarti per tutto quello che ci hai fatto e che ci stai facendo passare. Ma non è ancora giunta la tua ora, e non puoi crepare in questo modo, te lo impedisco!”
Credo di aver amato immensamente Danimarca per questi pensieri apparentemente carichi di contraddizione ma in realtà perfettamente comprensibili per la tragica situazione che stanno affrontando.
Ho temuto davvero per la sorte di Prussia vedendolo inerme davanti ad Islanda, ed al contempo ho provato tenerezza verso l’esitazione di quest’ultimo nell’uccidere un proprio simile. Per fortuna è arrivato Danimarca a salvare Prussia. Tutto mi aspettavo tranne di veder capovolgere la situazione, non più Danimarca che protegge Islanda dall’albino ma il contrario! E’ proprio vero che la guerra provoca reazioni e situazioni cui mai si avrebbe pensato di assistere.
Gilbird che cerca di fare rinvenire Prussia immerso nel suo sangue…se volevi farmi piangere hai imboccato la strada giusta, non esiste scena più straziante di questa, nemmeno una Nazione che viene squartata riuscirebbe a farmi stringere il cuore più di Gilbird che soffre sappilo!! (A tal proposito vorrei farti un appello, qualsiasi cosa succederà a Prussia alla fine della fan fiction, non fare succedere nulla a Gilbird, ho una certa età ormai e il mio cuore non reggerebbe immagino ç_ç).
Anche la scena successiva di Danimarca che saggiamente e coraggiosamente decide di togliere un pò del peso della nave a Prussia (ed ecco la grande ingenuità di Prussia in questo arco, mettere al primo posto l’orgoglio e l’entusiasmo accentrando a sé potere e completo controllo delle operazioni) andando a combattere contro Inghilterra, e lasciando tutto ad un Norvegia in pena per la sua sorte, è stata molto profonda e toccante, un momento di isolamento dallo scenario di frenesia e pericolo attorno a loro.
Danimarca che con la frenesia di un bambino spasima per provare la nave e getta la croce di ferro in mare agendo da Nazione libera è stata una ventata di freschezza, e mi ha dato un senso di soddisfazione e liberazione che non immagini, come se avesse tolto una catena dal mio di collo! (Chissà se questo gesto non lo rivedremo in futuro, magari da un’altra Nazione apparentemente più docile e debole di Danimarca, che invece adora tenere quella croce…). Ecco che però l’entusiasmo del povero danese viene subito spento dalla nave che, capa tosta come il padrone, cerca di ribellarsi ai suoi comandi. E’ pazzesco come in una situazione tragica come questa tu riesca comunque a strapparmi una risata rappresentando un Den arrabbiato che cerca di far ragionare una nave ahaha. Il momento in cui Islanda decide di imitare il coraggio di Norvegia e affrontare Danimarca per limitare i danni mostra la sua maturazione e disperazione allo stesso tempo, mentre le parole di Danimarca, che per ovvi motivi toccano anche il cuore di Inghilterra, colpiscono nell’anima come una freccia per tutto l’amore e la sincerità che da esse trasuda.
Il combattimento tra i due è stato rapido, ma crudo e incredibilmente doloroso. L’abbraccio finale è stato davvero tenero e atteso, nonostante la situazione drammatica. Danimarca si è mostrato tenero e comprensivo come un fratello maggiore, incoraggiando Islanda, e quest’ultimo finalmente ha tirato nuovamente fuori il suo lato bambino che la guerra lo aveva obbligato a mettere da parte, aggrappandosi con tutte le sue forze al più grande e supplicandolo di salvarsi insieme a Norvegia per tornare con lui (mi piace questa sua maturazione che a tratti però viene surclassata dalle sue emozioni di ragazzo, emozioni sane e genuine non rapporti malati. Islanda sarà il migliore o uno dei migliori portavoce del lato umano delle Nazioni, e spero di rivederlo più avanti perché sei riuscita a mostrarlo come nessuno ce lo aveva fatto vedere, portandomi ad affezionarmi a lui, ma non mi meraviglio, tu saresti capace di farci affezionare pure ai sassi). Inaspettatamente Danimarca si allarga mettendolo in guardia sull’Est, ed in questo è stato molto diplomatico perché da u lato aiuta il fratello e la resistenza all’Asse, dall’altro è stato abbastanza vago, non dando indicazioni più precise della natura del pericolo da affrontare. La Bismarck è testarda e permalosa, nonché resistente come il padrone, e Inghilterra è in maniera quasi inquietante ossessionato dall’idea di affondarla. A questo punto solo un miracolo potrebbe salvare la pelle a Prussia e co, e quindi con angoscia staremo a vedere.
Un saluto e al prossimo capitolo, sempre che con tutte queste emozioni forti non mi venga un colpo prima^^’’’.
 

Recensore Junior
24/03/18, ore 17:57

Ciao!
Credevo che il diario di Islanda mi avesse preparata a quello che stava per accadere, ma mi sbagliavo. È un pezzo molto dolce e mi ha ricordato molto la saga della sua nascita, che adoro; è anche utile per approfondire come ha vissuto Islanda finora, sottolineando il percorso di crescita che sta attraversando in questa campagna, lontano dalla sua famiglia, che capisce di aver sbagliato nel volerlo tenere lontano così tanto dalla guerra e trattarlo come un bambino normale. Il combattimento è stato doloroso da vedere anche per così tanti altri motivi: erano uno davanti all’altro come due nemici qualsiasi, che hanno capito che non c’è scelta se non combattere; Danimarca affaticato sia dai colpi alla nave sia a causa delle resistenza della corazzata. Le divise di due colori opposti, bianco e nero, fin dall’inizio della battaglia mi fanno percepire che siano in due fazioni diverse, totalmente contrapposte, neanche a farlo apposta. L’abbraccio che rimane impresso come un sogno, come mai accaduto, è stato il colpo finale. Dan che ripete che sono fieri di lui e che ha fatto la cosa giusta, anche. Non ho mai sentito più reale il peso della loro prigionia.
Non avrei immaginato che Inghilterra avrebbe rinunciato alla soddisfazione di uccidere Prussia, ma immagino che per una volta abbia compreso i suoi limiti, conciato com’era.
Che forza questa corazzata! Non farsi guidare da un’altra nazione nemmeno quando rischia d’affondare.
Ma lo sai chi è stato a sparare il colpo che ti ha dato fuoco? Sono stato io. È proprio scemo.
Sono curiosa di vedere cosa causerà l’avvertimento di Dan e se Inghilterra lo prenderà in considerazione: non mi ricordo se anche lui ha già dei sospetti sulla campagna di Russia.
Adoro il finale del capitolo, è perfetto.
A presto,
MT

Recensore Veterano
19/03/18, ore 12:52

Oh! È tornato un diario, bene, mi piacciono :)

Allora, cosa posso dirti?
Prima di tutto ti assicuro che sono d'accordo con te per quanto riguarda Norvegia ma ciò non toglie il fatto che il suo modo di fare mi sta sulle scatole, non intendo qui nella fanfic ma in generale.

Ma torniamo al capitolo!
Voglio ringraziarti per aver messo Islanda contro Danimarca. È stato il momento più toccante di questa battaglia (e penso anche quello che apre più dolori in Inghilterra). Le parola con cui si è espresso Dan sono state davvero le migliori che sono uscite dalla sua bocca!
Ho adorato anche il suo modo di approccio con la corazzata, ridevo come una matta!
Del resto non sono tanto normale visto che ho riso anche per la scena finale con Arthur che sclera nel vedere la nave ancora galleggiare !
Peccato che Gilbert è svenuto...
Prussia ti dai una svegliata? Su....dov'è finito il mio soldatino preferito???

Non ho altro da aggiungere sul capitolo a parte i miei complimenti.


Ultima cosa! Riguardo a Romano e Feliciano non è che voglio vederli divisi ma insomma fai valere un po' quel povero Sud che se le prende da tutti!
Oppure fargli dare uno schiaffo a Feli così, perché è il fratello maggiore XD
Ma comunque aspetterò la parte in cui finalmente Romano alzerà la testa!

A presto
Elisir

Recensore Junior
17/03/18, ore 18:36

Ciao!
All’inizio del capitolo, nonostante tutte le difficoltà sulla nave e l’imminente battaglia, in fondo c’era un’atmosfera tranquilla e non volevo proprio staccarmene: anch’io mi sono sentita un po’ disorientata quando hanno annunciato l’arrivo delle navi inglesi. Danimarca si è mostrato più maturo del solito, dimostrando di comprendere quello che sta affrontando Prussia: solo persone buone come lui riuscirebbero a sentirsi empatici verso chi li tiene prigionieri; mi piace che voglia combattere per lui, anche solo per il bene di Finlandia e degli uomini presenti sulla Bismarck (perché combattere per lui e basta sarebbe troppo per chiunque xD). Anche il soldato che si commuove sentendo il discorso della sua nazione è adorabile: tutti su quella nave hanno qualcosa per cui lottare, e adesso è ancora più difficile essere imparziali per me (sì, non lo sono mai stata, ma adesso la situazione è peggiorata). Ammetto che dopo questo capitolo le mie speranze sono passate a una vittoria tedesca, ma non ci spero tanto; salvare almeno l’equipaggio sarebbe qualcosa.
Non capisco come Prussia possa dare del mostro a Islanda quando lui se ne va in giro a combattere con la febbre altissima dopo delle ferite gravi che peggiorano ogni volta che Inghilterra lo colpisce.  
Adoro Islanda che sbarra la strada a Prussia per proteggere Inghilterra! Sta diventando sempre più coraggioso e confidente nelle sue (incredibili) capacità di combattimento. Anche se in questo momento è l’unico che si regge effettivamente in piedi. Un peccato che non ci fosse nessuno ad aiutare Prussia, invece.
"Stai ricominciando a... […]Perché stai di nuovo sanguinando? Prussia non ti ha mica..." Cos’è, un incubo ricorrente? Menomale che alla fine non era niente di che, non lo so se avrei potuto sopportarlo un’altra volta xD.
"Chi è che va a fuoco, maiale arrostito!" La senti? La cattiveria.
Mi sento troppo male per Prussia: lo so che non morirà, ma la sofferenza che si sente dalle sue parole è troppo d’impatto.
Non vedo l’ora di leggere il prossimo capitolo!
MT
(Recensione modificata il 17/03/2018 - 06:39 pm)

Recensore Veterano
16/03/18, ore 21:41

~~Ok so che se lo merita, come ho detto nel precedente capitolo, ma vedere Prussia malato mi fa sempre stringere il cuore, sensazione acuita dal fatto che la sua sofferenza si manifesta davanti ad una fredda cortesia di Norvegia, ma soprattutto dal fatto che questa scena mi ha fatto pensare al capitolo bonus dove Lituania parla ad Italia delle sue condizioni, questo è solo un assaggio mi dico, e mi vengono i brividi solo a pensarci.
Ovviamente non mi dilungherò anche in questa recensione sulla sua straordinaria capacità di reagire nonostante le difficoltà fisiche, come anche riconosciuto da Norvegia.
Mi ha piacevolmente sorpresa il riconoscimento da parte di Prussia delle capacità di Islanda e la sua esortazione verso Norvegia ad esserne orgoglioso, dimostra come, a prescindere dalle fazioni, sia in grado di riconoscere il valore altrui in battaglia.
L’idea della balena che sta per essere divorata dagli squali è l’immagine più cruda e azzeccata che potevi trovare per descrivere la bruttissima situazione di Prussia e compagni.
Ho adorato il parallelo che fa mentalmente Danimarca su Prussia e se stesso e la sua ammissione proprio in virtù di ciò di non poterlo odiare (io non riesco ad odiarlo perché è figo in tutto ciò che fa, ma sono motivi meno nobili in effetti^^’’’).
Finalmente Prussia si decide a lasciare la nave in mano ai Nordici, seppur costretto dalla necessità, capendo che ha bisogno di aiuto e che deve provare ad avere fiducia nei propri alleati. Mi è piaciuta la sua esortazione a fare del loro meglio se non per lui per l’equipaggio nella nave. Così come mi è piaciuta la promessa che gli estorce Danimarca e lo spirito combattivo col quale Prussia si reca in battaglia (eh si, il “se non ci rivedremo, ci rivedremo all’inferno” è una frase devastante e azzeccata allo stesso tempo, un aut aut, in pieno stile di Prussia).
Sono rimasta sorpresa ed affascinata da come Inghilterra si rammarichi della sorte della nave ritenendola una bellissima creatura finita nelle mani sbagliate. Ma in fondo il suo istinto è quello del lupo di mare e non riesce ad essere indifferente alla creature marine, vive o metalliche che siano. E chissà che non sia stato proprio il mare a decidere di punire i tedeschi giacché non sono avvezzi a trattare con “lui”, come ha osservato Inghilterra.
Mai come nei combattimenti di Prussia o Inghilterra si evidenzia il livello sovrumano di resistenza delle Nazioni, se poi li mettiamo a combattere insieme, come in questo caso, stremati e malridotti, ecco che l’ammirazione che ti pervade è pari al dolore fisico che ti sembra di sentire sulla pelle ad ogni colpo.
Islanda ormai combatte come un piccolo guerriero addestrato (per alcune Nazioni il fatto di essere state cresciute e costantemente protette da altre rende faticosa la crescita e la maturazione, ma come sempre ci dimostri, basta la situazione giusta e qualcuno che le guidi e creda in loro per fargli  tirare fuori tutto il potenziale. In questo frangente Islanda mi ha ricordato molto Romano).
Sono stata col fiato sospeso fino alle ultime battute del combattimento, che è stato avvincente e imprevedibile, con continui colpi di scena.
Adesso che la Bismarck è stata colpita ed è ingovernabile sono tremendamente in ansia per le sorti si Prussia, Norvegia e Danimarca, che qualcuno vada a salvarli ç_ç
Un saluto e al prossimo capitolo, sempre che con tutte queste emozioni forti non mi venga un colpo prima^^’’’.
 

Recensore Junior
15/03/18, ore 20:57

Premessa: non so se questa recensione ti arriverà, perché sto avendo alcuni problemi. Infatti le mie recensioni agli altri capitoli sono sparite.
Nelle altre recensioni ho detto che più personaggi sono coinvolti, più mi diverto. Non so, mi piace vedere movimento. E questo in tutto quello che leggo e guardo.
In questo capitolo: ATTENZIONE! Romano che minaccia Inghilterra... non ho parole.
I colpi di get rekt tra Inghilterra e Pussia erano bellissimi.
E ti dirò, adoro quando Prusssia e Romano interagiscono. Hanno dei caratteri così diversi che ogni volta tra loro due si creano situazioni molto belle.
Detto questo, spero che la recensioni arrivi.
Al prossimo capitolo.
Road to 200!!
Amu

Recensore Veterano
12/03/18, ore 09:58

E dopo mesi, mesi e mesi di silenzio sono tornata!
Certo che rimettermi al passo con il Miele è stato molto difficile ma appagante.
Ma bando alle ciance e iniziamo con la recensione!!!

Prima di tutto devo farti i miei complimenti, nonostante la lunghezza e l'esito già scontato della storia riesci a coinvolgere il lettore e a mantenere uno stile scorrevole.
Come ti ho già detto varie volte mi piace il tuo modo di descrivere le situazioni che a mio parere fanno entrare i lettori nella fanfic!

Non starò qui a parlare di tutti i capitoli che mi sono lasciata indietro (se no finisco di scrivere per agosto!) ma farò un discorso più generale.

Punto uno: Inghilterra, lo adoro sempre di più. Sta facendo una lenta evoluzione ma che già si vede in varie sue azioni. Da Nazione indipendente, scorbutica e sicura di sé, sta capendo che l'unione fa la forza.
Una mia impressione (che può essere super sbagliata) riguarda il rapporto tra Arthur e Islanda: mi sembra che stia diventando come un maestro sia in campo militare che in capo di vita (vedi la sua spiegazione sulla loro doppia natura).

Punto due: I nordici.
Tralascio Norvegia che mi sta sulle scatole che critica tanto ma non fa molto di più degli altri.
Islanda è quello più umano tra tutti, forse per la faccenda che è giovane e inesperto ma rimane quello che sta facendo di tutto per avere la sua normalità con la famiglia. Mi piace come si è comportato fin'ora (Non farmelo diventare antipatico!)
Danimarca. Io sono sicura che ti diverti a farlo sembrare un idiota!
Anche se devo ammettere che in questi ultimi capitoli si è comportato egregiamente e soprattutto si è trattenuto nel picchiare Prussia (Ho la vaga sensazione che Gilbert finirebbe a terra in un combattimento tra loro due).
Mi piace anche che abbia tentato di far capire a Prussia che tutto quello che stanno combinando non li porterà da nessuna parte e spero che quando sarà nelle mani di Russia Gilbert si ricordi delle sue parole!

Punto tre: Gilbert. Come ho già detto io adoro Gilbert crudele e sadico!
Le sue battaglie sono le migliori con più colpi di scena e sangue ovunque!
Anche se negli ultimi capitoli si è ritrovato a prendersele da Islanda XD

Direi che questa battaglia nel nord è la mia seconda preferita e non vedo l'ora di leggere il seguito!

Spero di non aver fatto confusione sui personaggi!

Ultimo appunto poi ritorno alla mia vita quotidiana.
Quand'è che Romano prende a craniate Feliciano?
Perché io lo avrei già riempito di sberle!

Comunque continua così!
Baci
Elisir