Recensioni per
Il Miele sul Bicchiere
di _Frame_

Questa storia ha ottenuto 773 recensioni.
Positive : 773
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
19/11/16, ore 16:44

Ciao! Bentornata dalla vacanza, spero davvero che ti sia servita per riposarti un pò!
Ho adorato questi due capitoli con Prussia, ci volevano proprio dopo il 100.
Mi piace come nel corso della storia l'atteggiamento di Prussia nei confronti di Sacro Romano Impero/Germania cambi, da il primo momento in cui si sente minacciato dalla nuova nazione al dialogo con Fritz dove accetta il suo ruolo e il compito di proteggerlo e guidarlo. Prussia è la base della nuova Germania ma contemporaneamente non può prenderne il suo posto.
Non riesco mai a smettere di ammirare come riesci a intrecciare la storia con le psicologie così complesse dei personaggi. Sei.Un.Genio.
Riguardo allo scopo di Germania mi piace pensare che sia Prussia che Ungheria abbiano ragione. Germania dopotutto segue lo scopo che Prussia stesso gli ha tramandato e a cui lo ha preparato, ma se si guarda come ha sempre agito in questi capitoli, una sua preoccupazione sempre costante è stata essere in grado di proteggere Italia, quindi entrambi potrebbero avere ragione riguardo al motivo della rinascita di SRI. E dico SRI perchè per me rimane la stessa persona, solo che ha perso tutto ciò che era legato alla sua vecchia vita. ;)
Sarei davvero curiosissima di leggere il "primo" incontro tra Italia e Germania, ma forse questa è la parte fangirl che parla XD.
A presto e complimenti di nuovo per questi due bellissimi capitoli.
Fantom94.

Recensore Junior
19/11/16, ore 16:00

Ciao!
Amo questo capitolo! E’ troppo dolce e commovente; si inizia a capire meglio cosa spinga Prussia in guerra, perché combatta per Germania, il suo desiderio di renderlo una grande nazione. Poi sono accadute un sacco di cose che non potevano che farmi pensare al capitolo 100.
Lui ti insegnerà il valore e l'importanza di qualcosa che tu ti sei sempre negato. Un legame. Mi ha colpito ogni singola frase che ha detto Fritz (compare per poco, ma la sua caratterizzazione è magnifica): è tutto perfetto con l’atmosfera solenne del suo fantasma, che lo aiuta a capire e ad accettare il suo destino di “guida” del nuovo impero. Tu scomparirai solo se sarai disposto a farlo. Solo quando capirai di aver raggiunto il tuo scopo: mi è tornato in mente il centesimo capitolo e non potevo fare a meno di pensarci; il suo profondo amore per lui che lo spinge a scomparire per la sua nazione.
La nascita di Germania è stata carinissima: quegli occhi blu, in cui non è rimasta traccia di guerre o rimpianti, che si affacciano sul mondo, che si affidano al fratello per essere protetti.
E’ sempre divertente vedere Austria e Ungheria, soprattutto quando Prussia li prende in giro chiamando “signora” l’uno e “signore” l’altra (anche se non posso certo dargli torto): ci voleva anche un po’ di leggerezza, in mezzo ai dubbi di Prussia e la nascita di una nuova nazione e tutto ciò che potrebbe comportare.
Sulla questione di questa sorta di rinascita di Sacro Romano Impero non sapevo a chi dare ragione, ma poi mi è tornato di nuovo in mente il centesimo capitolo: E la vita sconfigge la morte stessa, facendoci addirittura rinascere; una parte di anima che sopravvive per amore. Una nazione che si conserva per il bene di un’altra. Riuscire a realizzare ciò a cui non è arrivato in un’altra vita. Personalmente non sostengo la teoria che Sacro Romano Impero sia Germania, ma qui, dato che è una sorta di "compromesso", lo stesso corpo ma un'altra coscienza, questa interpretazione mi è piaciuta veramente molto!
Mi piace moltissimo la ricorrenza e l’importanza della croce di ferro, e i vari significati che assume in diversi contesti: Germania, Giappone e Italia la portano con orgoglio (chi al collo chi al polso), come un simbolo della loro unione; Prussia si sente rincuorato e sente la vita tornare in lui dopo averla tenuta stretta, tra le mani di Fritz gli trasmette il bisogno di proteggere e di custodire Germania e quando si sente oppresso la sente pesare al collo come un macigno; Romano la odia e la vede, al collo di suo fratello, come il simbolo della sua prigionia, paragonandola perfino a un collare. Hai saputo dare così tanto spazio a un oggetto comune, caricandolo di significati diversi per ogni personaggio.
Come sempre un bellissimo capitolo!
Non vedo l’ora di leggere il prossimo!
Cratere da Impatto MT
 

Recensore Junior
16/11/16, ore 16:16

Bentornata!!!!
A causa di alcuni problemi non ho potuto recensire lo scorso capitolo, ma almeno mi sono goduta questo evento per intero e...
Oh mio Dio! Quanto è tenero Luddy da bambino! Che patato! (Che in questo caso non è un insulto).
Ogni volta che viene tirata fuori la morte di SRI, mi sale una tristezza... voglio rintanarmi in un angolino a piangere. Mi ha rattristata soprattutto la parte dove Eliza voleva dire tutto a Feli... Purtroppo mi dispiace per lei ma Roderich e Gil hanno ragione.
Un punto a favore lo do ad Eliza. Quando dice che SRI, in questo caso Germania, è tornato per protegger se stesso e Italia, effettivamente sta parlando di quello che sta succedendo nella storia. (Non so se mi sono spiegata).
Gil, come al solito, un po' di fastidio al povero Impero Austro-ungarico lo deve dare. Roderich e Elizaveta santi subito! Mi ha fatto troppo ridere! XD
Al prossimo capitolo! Road to 200! O.O
Amu

Recensore Junior
15/11/16, ore 22:21

Inizio a scrivere la mia seconda recensione, subito dopo aver finito la versione di greco assegnata l'altro giorno XD. Ho avuto molto da fare. Per fortuna un giro di interrogazioni l'ho finito ieri e oggi non vorrei far altro che divertirmi, ma mi limito a leggere fanfiction. E ho trovato un bel po' di capitoli nemmeno toccati da me! Credo proprio di aver finito il mio pomeriggio leggendo il Miele e di avere fin troppe cose da scrivere, anche perchè, in verità, non sai quasi niente delle mie reazioni e dei miei pareri personali sui personaggi. Quindi, comprendendo perfettamente il fatto che io non abbia critiche riguardo i capitoli, potremmo incominciare.

La metá di Russia e la metà di Polonia
Già il titolo mi ha intrigato molto. Forse non te l'ho detto, ma io adoro il fatto che tu "prosegua" una determinata scena. Ti spiego: molti scrittori, io stessa, tendono a spezzare varie scene per aggiungere un certo tipo di pathos oppure, semplicemente, perchè non hanno idea di cosa scrivere e che reazioni debbano avere certi personaggi. Bene, fossi stata in te, non avrei scritto il continuo di ció che accade nel sogno insieme a Polonia. Avrei lasciato il vuoto e un po' di amaro in bocca, forse avrei concluso il tutto esclusivamente con una frase ad effetto oppure con un breve spezzone in cui si vede velocemente Lituania. Adoro il fatto che tu non faccia così e che sappia come ammaestrare per bene i sentimenti dei protagonisti. Io avrei lasciato Lituania con l'amaro in bocca e un gran senso di colpa, ma forse perchè sto scrivendo una storia abbastanza simile alla tua e con tematiche diverse. Immagino che in futuro questa piuma e questa speranza frutteranno ancor di più. Ho sentito di un futuro campo di battaglia su Varsavia. Non vedo l'ora! (Subito dopo l'operazione Barbarossa, ovviamente). Come ho già detto, apprezzo molto la continuità della trama e così anche il flashback accaduto mesi prima. Devo dire che se dovessi ricordare facilmente un avvenimento di questo capitolo sarebbe...
"Litva!"
Prima di spiegarmi, dovrei farti immaginare con io legga le fanfiction di EFP. So che sembrerà qualcosa di inopportuno, ma è necessario. Io non leggo mai a computer, per motivi di praticità, per questo uso il cellulare. Bene, io ho un metodo di lettura che definisco "anti-spoiler", ovvero che faccio scorrere lentamente le righe giusto quel che serve per guardare solo ed esclusivamente una riga alla volta, massimo due. Che dire, non mi aspettavo flashback, non mi aspettavo Lituania in lacrime, non mi aspettavo Russia. Per quest'ultimo, non appena incontrai quell'asfissiante e quasi raccapricciante "Litva!" io sono letteralmente balzata. Ebbene, devo aggiungere inoltre che io mi trovassi nel mio letto. E sopra di esso si trova una piccola mesola dove poggio i libri che di solito leggo prima di dormire. Mi faceva male la testa per diverse ore. Dopo aver decantato il nome di Gesù nelle mie tre lingue madri (italiano, russo, dialetto) ho ricominciato a leggere.
Vorrei aprire una domanda: è una mia impressione, o Russia capisce molto più di quel che sembra? L'ho notato con molti personaggi con cui ha a che fare. Con Germania è stato un batticuore sfrenato, con Lituania dolce ma con un retrogusto amaro. Inoltre pare a tratti egoista, anche se io comprenda il motivo. Abbraccia Lituania con forza, con paura che possa liberarsi della presa. Gli dice di dimenticare Polonia, di non ammettere di essere sostituito da lui. Gli proibisce di andare a Varsavia. Lui sembra capire che l'unico legame che ha con Lituania è la paura e sembra ammetterlo con tristezza. Ha bisogno di affetto, ma non è possibile donarglielo. Lo compatisco, è in una gabbia e non credo che potrebbe mai uscirne. E poi è vero, nonostante Lituania sia legato a Polonia, comunque Russia gli dà e gli ha donato qualcosa. E devo dire un'altra cosa: Lituania è buono, veramente buono. È un cuore spezzato. Lo amo, questo ragazzo.
Riguardo l'unione coi Baltici, sinceramente non ci credo. Se questa fanficiton fosse un manga, allora sarebbero già uniti e fedeli, ma questo è un libro e non credo che un paio di frasi possano davvero fare la differenza. Hanno tutti paura, ma Estonia e Lettonia non vogliono mettersi in mezzo e tirano in ballo sempre Lituania, più forte e coraggioso. Si nascondono dietro di lui quando c'è Russia e, si, fossi stata Lietuva, dopo che Estonia avesse sputato parole così cattive verso Polonia, non gli avrei più parlato, non gli avrei più dato un pezzo di me. Credo che sia solo il mio carattere, ma non l'avrei perdonato così facilmente, nemmeno con Russia a mezzo metro dal mio naso. Ma nemmeno mi sarei vendicata. Per questo sono indecisa sul loro futuro: saranno davvero in grado di aiutarsi a vicenda? Io non credo, ma potrebbero accadere molte cose!

Rum e Cioccolata
Ok (americanismo), forse non sai che io apprezzi un certo tipo di personaggi e altri invece detesto. In Hetalia sono pochissimi, ma credo di poterli catalogare: gli oresama. Sono quel tipo di personaggi che si sentono Dio in terra, nonostante spesso sia il contrario. Li odio, tutti, e le loro insolite fortune. Odiavo Danimarca, e per fortuna esiste Norvegia che si vendica sempre e mi fa ridere. Odiavo Prussia, ma c'erano almeno altri personaggi che lo guardavano storto come Ungheria e Germania e mi sentivo un po' meno sola. Odio America e il suo fin troppo abbondante ego. E il peggio è che il suo ottimismo va sempre a danno di altre persone, come Inghilterra e Canada. Lo detesto, nel manga. Lo trovo interessante, nella tua storia. Qui è ottimista, sorridente, egocentrico e anche maledettamente hero. Perchè per me in questo capitolo è stato quasi un eroe. Senza voler materialmente qualcosa in cambio ha dato una mano a quegli inglesi nel spostare le trave, e ha aiutato anche Inghilterra a rimettersi in piedi. E poi Inghilterra, per Dio, è incredibilmente lui, con il suo essere posato, col suo voler sembrare in forma, nonostante tutto. E anche i suoi "amici immaginari". Credo di amare la fatina. È identica a me, non scherzo. Controllata, quasi pessimista, sarcastica, severa, ma anche frizzante. Sono io nella tua storia. Credimi, me ne sono veramente resa conto quando ha incominciato a fare battutine sarcastiche su America. Mi hai creato dentro una storia e sono anche carina. Ti ringrazio :).

Shopping e Caffè
Questo capitolo mi ha sorpresa quasi più degli altri. Ammetto di aver sbirciato in qualche commento e di aver compreso che mi sarei trovata negli anni '80. Peró non mi aspettavo Lituania. Man a mano che leggevo comprendevo che Italia stesse aspettando qualcuno. Avevo ipotizzato chiunque: Germania, Francia, Romano, nella disperazione avevo optato anche Russia, ma non Lituania. Ricordi che amo leggere vari personaggi che interagiscono fra di loro anche se nell'opera originale non si vedono nemmeno? Esattamente. Erano perfetti insieme. Non mi aspettavo nemmeno che parlassero delle contizioni di Prussia. Leggendo la parte dell'occhio e di come pensassero di doverglielo amputare, mi sono sentita mortificata. Mi chiedo come sarebbe la vera e reale reazione di Russia in una situazione del genere. Anche verso altre persone che conosce: se Lituania o le sue sorelle fossero nelle stesse condizioni fisiche, come reagirebbe? Me lo sono chiesta, leggendo le parole di Lituania. Io sono dell'idea che Prussia ormai è morto e che non possa esistere più. Ormai questa è una mia idea e non credo che possa cambiare. Ammetto che possa essersi salvato diventando Germania Est, ma dopo il Muro di Berlino, per me lui muore e basta. Sono stata male sentendo le reazioni di Italia. Per fortuna c'è Polonia a risollevare gli animi. È un maledetto approfittatore, infantile, giocherellone e anche dolce. Ho letto con molta attenzione la proposta di Lituania di andare in gondola insieme e ho pensato "Beh, più Lietpol di così si muore", non è vero, autrice ;) ?

Gli ultimi due capitoli devo visualizzarli per bene, ma una cosa ho ben compreso: la teoria di Sacro Romano Impero. Sappi che, fino ad ora, la tua versione coincide perfettamente con la mia che avevo in mente della sua morte. Per me lui è morto, ma ha lasciato comunque un corpo dietro di sè e questo è ora ospite di un'altra anima, che è quella di Germania. Amo il trio Prussia-Ungheria-Austria, sono spettacolari insieme. Prussia che considera Austria una donna e Ungheria un guerriero, Ungheria che considera Prussia un idiota e Austria un galantuomo, Austria che non puó tollerare Prussia, ma che pare dolce con Ungheria, nonostante sia quello che è: un pigro e raffinato aristocratico XD. Peró ognuno è quello che è e sono certa che dietro quella corazza ci sia qualcosa di molto dolce come le torte che mangia e cucina ogni maledettissima volta in cui appare in un episodio di Hetalia XDDD.
Detto questo devo scappare, come l'altra volta ti lascio un piccolo papiro. Buona fortuna con la lettura della mia recensione!
L0g1

Ah, ti dovevo una storia:
La piccola L0g1 è intenta a studiare letteratura con la massima concentrazione, ma a differenza del greco, questa materia le è molto semplice, per questo finisce in fretta i compiti. Entusiasta e desiderosa di dimenticare il giorno dopo, si precipitò nella stanza di suo fratello che per esperienza sapeva giá che la sfida fosse pronta. Infatti, sdraiato sul letto, lui l'addocchia con suo sorriso caratteristico.
"Bene, hai qualcosa per me?" Lui annuì, col sorriso vittorioso. L0g1 rimase perplessa.
"Sì, abbiamo una di Hetalia"
"One shot o più capitoli"
"Più capitoli, più di cinquanta"
"C-Cosa?"
"Non ancora finiti" fece l'occhiolini e allargò il sorriso di trionfo. La sorella alzó sopracciglio.
"E vorresti che io leggessi un gigante del genere?"
"Nah, basta solo che arrivi al capitolo Bianco e Rosso"
"Perchè?"
Per un attimo il sorriso del fratello le sembró l'imitazione agonizzante dj quella di Light Yagami.

Giorni dopo...
"Come va, sorellona?" La sorella sospiró
"Sono in Spagna a vedere una quasi Spamano e...hai letto i capitoli?"
"Ovvio"
"Mi fanno girare la testa..."
"Eh, sorellona, o leggi e dai il tuo giudizio o l'intera scorta di M&M finisce nella mia pancia" la sorella ricordó bene le sfide che giocava insieme al fratello, ricordava bene che se avesse dato una risposta affermativa allora avrebbe dovuto dire addio ad una parte della sua scorta di zucchero. Sospirando per il linguaggio stile manga dle capitolo, ricominció a leggere.

Il giorno dopo...
Il fratello minore di L0g1 entró nella stanzetta della sua sorellona e la scena gli parve assalutamente agghiacciante, anche se comprensibile. Sua sorella tremava, tremava veramente. Gli occhi sbarrati, incollati ossessivamente verso il fine capitolo. Il fratello comprese tutto e, di soppiatto, le sussurró:"Facciamo la spia, Lituania?"
Il fratello non ricordó moltissimo di quella sera, ebbe solo l'effettiva conferma che il corso di canto che praticava la sorella fosse ben più che efficace.

Due giorni dopo...
L0g1 non si era mai sentita così tanto spezzata, rotta, distrutta. Aveva terminato il capitolo che le aveva chiesto di leggere il fratello e solo in quel momento comprese perchè si chiamasse Bianco e Rosso. Senza più forza di volontà, con lacrime agli occhi, mormoró: "È un capolavoro...".
Il fratello minore sorrise, annuì fra sè e sè, aprì la scorta segreta di dolciumi e arruffó un pacchetto di M&M.
Prima di andarsene del tutto, L0g1, in un attimo di follia, incominció a sentire rap americano nelle orecchie e vide occhiali da sole sul naso del fratello e una canna di mariwana volare sul sorriso del ragazzo.

Recensore Junior
12/11/16, ore 22:56

Ciao!
Questo capitolo è un colpo al cuore: rivedere così presto Prussia dopo che si è parlato così tanto della sua scomparsa (anche se non sicura) insieme alla malattia di Sacro Romano Impero è veramente triste.
Devo ammettere che questo capitolo mi ha un po' spiazzato, poiché si passa da un inizio veramente tesissimo con l'arrivo di quei fogli (morivo dalla voglia di sapere cosa ci fosse scritto) ad un passato doloroso e commovente.
Mi piace molto questo flashback, perché è un bel modo per approfondire il personaggio e la psicologia di Prussia, che nella storia mi è sembrato sempre un po' lasciato da parte. Mi piace la sua discussione con Bismarck e il suo desiderio di mantenere il controllo sulla nazione, poi il suo sguardo e i suoi movimenti nella cattedrale, circondato dall'incenso. Prussia è sicuramente un personaggio molto versatile, che è adatto a qualunque momento, sia uno comico, militare, o drammatico e in questo capitolo è veramente fantastico.
Come accennavo prima, questo capitolo presenta davvero due parti fondamentalmente differenti: la prima permeata dall'eccitazione e dalla tensione dei due fratelli per l'arrivo dei documenti e, perché no, l'angoscia di questo scenario, dell'ipotesi di una vittoria dell'esercito tedesco sulla Russia (a me almeno ha fatto questa impressione, in quella stanza sotterranea); poi i ricordi della riflessione di Prussia, quel passato che mi ha emozionato molto, in particolare le parti in cui parla con Sacro Romano Impero morente, con le candele ai lati del letto. Trovo sempre molto difficile leggere di lui data la sua fine (è praticamente l'unica nazione che muore veramente) e leggerne qui, paragonato, disteso sul terreno, a una bambolina sotto le coperte, dopo l'ultima promessa fatta a Prussia, è triste. L'aria della cattedrale è solenne e magnifica e accompagna i pensieri di Prussia, con la luce che passa attraverso i vetri colorati e che oltrepassa l'incenso.
Questo flashback mi piace veramente tanto perché è un po' il suo viaggio interiore, ciò che lo aiuterà a capire cos'è giusto fare; mi ricorda quello che è accaduto a Lituania nel suo sogno, nel limbo della realtà e della sua coscienza.
Il finale è sorprendente: Sacro Romano Impero che vive aancora, che ha un corpo caldo, che respira. Sono curiosissima di vedere come continua!
Ancora una volta uno splendido capitolo.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
A presto,
Cratere da Impatto MT
(Recensione modificata il 12/11/2016 - 10:58 pm)

Recensore Veterano
12/11/16, ore 20:14

Oddio già si comincia a parlare dell'invasione dell'Unione Sovietica, e sono già curiosa di vedere come descriverai le battaglie sul fronte Est...tra l'altro insieme a Germania e Prussia dovranno esserci anche Italia e Romano per mettere in atto l'operazione Barbarossa giusto? Se è cosí mi chiedo come faranno a convincere i fratelli Italia a partecipare dopo la loro disastrosa campagna in Grecia! E poi nella seconda parte non mi aspettavo quei ricordi di Prussia su Sacro Romano Impero e la sua morte, e adesso vorrei tanto sapere cos'abbia detto Sacro Romano Impero a Prussia quando era nel letto moribondo, che promessa gli ha chiesto di mantenere? O.o si scoprirà prima o poi? E quando quel soldato ha detto a Prussia che il quadro di SRI è andato distrutto in un incendio si riferiva al ritratto di Italia vero?😢 E proprio come ho sempre pensato anch'io, anche tu hai mostrato l'ipotesi per cui Germania è nato da SRI, o almeno cosí l'ho interpretato io! Quasi quasi mi aspettavo che alla fine Sacro Romano Impero avrebbe aperto gli occhi di colpo stile film horror facendo prendere un mezzo infarto a Prussia! XD Hai in programma di mettere altri ricordi di Prussia riguardo Sacro Romano Impero?*-* Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
~Beatrice♡
(Recensione modificata il 12/11/2016 - 08:18 pm)

Nuovo recensore
08/11/16, ore 01:38

Un capitolo meraviglioso come tutti gli altri, non mi sarei mai aspettata di meno da te e daa questo capolavoro!
Continui a stupirmi, a meravigliarmi, ad emozionarmi, e sono felicissima sia per la tua costanza negli aggiornamenti sia per lo splendore di ogni capitolo, mi lasci ogni volta senza fiato, avrò pianto almeno dieci volte da quando è iniziata!
Continua così, non fermarti, perché a mio parere è la fanfiction di Hetalia più bella che io abbia mai letto, e ne ho lette davvero tante.
Sei un genio, davvero.
Ti ringrazio dal profondo del cuore per questo lavoro tanto bello da essere indescrivibile con semplici parole. Mi sembra tutto troppo misero in confronto a ciò a cui stai dando vita.
(Recensione modificata il 08/11/2016 - 01:46 am)

Recensore Veterano
06/11/16, ore 11:59

Mi scuso per l'enorme ritardo, avevo letto questo capitolo il giorno stesso in cui l'avevi pubblicato ma per una cosa o per l'altra non sono riuscita prima a lasciare una recensione, comunque come si dice meglio tardi che mai! Devo dire che le mie aspettative sul capitolo 100 non sono state deluse, le descrizioni sono perfette come al solito, mi è piaciuto specialmente come hai descritto l'atmosfera natalizia e Venezia in generale, una città che ho sempre adorato e che ho visitato molte volte fin da piccola, dato che ci abito a un'ora di treno di distanza! Devo dire che non mi aspettavo ci fosse Lituania in questo capitolo, ne sono rimasta sorpresa, e mi ha fatto tenerezza il suo spaesamento nel trovarsi a contatto con una realtà del tutto nuova ed estranea alla sua, e anche Italia che cercava di rassicurarlo era cosí dolce!*-* Non mi aspettavo Lituania, peró da quando avevi scritto che il capitolo bonus sarebbe stato ambientato negli anni 80 e quindi durante la Guerra Fredda avevo intuito che avresti parlato di Prussia, e infatti anche se non è mai stato nominato chiaramente il suo nome ho capito all'istante che Italia e Lituania stessero parlando di lui! In effetti mi ero già chiesta piú volte in passato che fine gli avresti fatto fare, e da questo capitolo si intuisce che quando finirà la Guerra Fredda lui morirà (sigh proprio Prussia che è uno dei miei personaggi preferiti 😢). D'altra parte non mi aspettavo diversamente perchè già nell'altro capitolo bonus ambientato nel presente quando Italia e Germania erano in spiaggia e Italia aveva detto con aria triste "vorrei che anche lui fosse qui" o qualcosa del genere avevo pensato che si stesse riferendo a Prussia e da come ne parlava sembrava fosse morto! :( Comunque spero almeno che Germania riesca a rivedere suo fratello per l'ultima volta prima che sia troppo tardi, vorrei tanto leggere almeno del loro ultimo incontro quando verrà il momento! E poi sono curiosa di sapere di piú sulla ferita all'occhio che hanno sia Germania sia Prussia, è una ferita che si procureranno entrambi in futuro durante la guerra? E perchè ce l'hanno tutti e due, ha qualche valore simbolico? Sono curiosa di scoprire come se la sono fatta! Comunque per bilanciare la tristezza generale del capitolo, hai pensato bene di far apparire Polonia e credimi, non sai quanto mi abbia risollevato il morale leggendo il capitolo! Povero Lituania costretto a fargli da facchino mentre lui fa shopping sfrenato! XD E poi sapere che Polonia starà bene e vederlo insieme a Lituania, è stato un vero e proprio sollievo per me! Questi due ne dovranno passare ancora tante ma almeno sapró che alla fine saranno di nuovo uniti e felici :) E poi anche Italia e Germania e la conversazione telefonica...ma quanto sono dolci anche quei due?*-* Avrei tanto voluto leggere del loro incontro, di come Italia gli avrebbe raccontato di Prussia e di come avrebbe reagito Germania alla notizia... spero che in futuro scriverai davvero questi momenti! Ah un'ultima cosa, mi è piaciuta l'idea di citare i titoli delle canzoni che si sentivano nel bar dove si trovavano Italia e Lituania, alcune le conoscevo già come La Isla Bonita, Every breath you take e Imagine, altre non le conoscevo e sono andata ad ascoltarmele, è stato un tocco in piú per calarci nell'ambientazione di quell'epoca! Al prossimo capitolo ~Beatrice♡

Recensore Veterano
28/10/16, ore 20:43

Non potevo mancare al 100!
Per prima cosa complimenti di essere arrivata fin qui!

Ora passiamo ai capitoli, ovviamente descritti a meraviglia!
Finalmente è ritornato Arhtur! Devo dire che mi era mancato un poco XD Mi è piaciuto circondato dalle sue creature magiche che tentano di curarlo e consolarlo -in un certo senso gli fanno anche la ramanzina, ma evitiamo di girare il dito nella piaga XD - e anche l'arrivo di Alfred!
Poi vedere America nella impresa di aiutare gli inglesi come un comune mortale, beh ha creato una sorta di bolla tranquilla, ma poi è scoppiata quando Arthur si convince che Alfred può vincere la guerra come un eroe.
"Ecchecavolo! Ma proprio in questa guerra devi scommettere su di lui?!?" mi sono detta "No perché qui ne combina di tutti i colori!" e più che altro mi sono immaginata gli occhi tristi d'Inghilterra nel vedere America trasformarsi -perché io la vedo come un'evoluzione quella di Alfred-

Questo capitolo invece -ancora complimenti per essere arrivata fino al centesimo capitolo!- mi ha fatto sospirare parecchio. Perché si avvicina la data di libertà per parecchi Paesi. Ma soprattutto hai descritto Gilbert! T_T mi è dispiaciuto moltissimo nel leggere come stesse cercando di morire -con atroci sofferenze- per amore di suo fratello, ma come ti ho già detto qualche commento fa, capisco Prussia, perché lui antepone il bene di Germania al suo e come un vero soldato -e lui ha un infinita storia di milizia- accetta la sua fine.
Chissà se Ludwig potrà rivederlo prima che muoia. Io me lo auguro.

E che bellini Lituania e Polonia insieme, beh, Feliks è sempre lo stesso porta allegria e penso che sia la persona migliore da mettere accanto a Toris e anche ai suoi compari baltici.
A proposito chissà se potrò leggere di Lettonia o un suo diario :) Non te lo chiedo ma lo spero XD

Complimenti ancora
Elisir

Recensore Junior
17/10/16, ore 17:24

E sono 100!!! Complimenti... è la prima volta che leggo una fanfiction così lunga! Forse sono un po' ignorante io, ma non credo che ce ne siano così lunghe, e il bello è che ancora non è finita!
Prima di tutto, in questo capitolo mi hai effettivamente fatto un regalo, anzi due.
prima di tutto, volevo davvero leggere su un eventuale incontro tra Feli e Toris e... eccolo quì! Ma per caso sai leggere nel pensiero? Grazie mille!! ^^
Ti dico che ci ho messo qualche riga per capire che stavano parlando di Gilbert. Povero, però un comportamento del genere è proprio da parte sua! -.-
Per fortuna è arrivato Feliks, il secondo regalo di questo capitolo, con la sua vivacità a rimettermi il buon umore.
Credimi, dopo averlo visto in quelle condizioni pietose, quella parte è un ristoro per il cuore.
Parliamo invece dell' ambientazione, che mi sono dimenticata sempre di dirtelo, è la cosa che adoro della fanfiction.
Solo un nome... Venezia... Io.Adoro.Venezia! Ci sono stata una volta, mio padre ha lavorato lì per qualche anno, e mi ha incollato questo amore per quella città. Ti dico solo che se le cose fossero andate diversamente, starei abitando a Venezia, piuttosto che in Salento (aka il sud della Puglia), ma lasciamo perdere, quì comunque il mare è bello!!! XD
Torniamo a noi, mi sono lasciata prendere la mano; hai descritto perfettamente il clima di terrore che c' era durante la Guerra Fredda, anche il disorientamento del povero Toris... trovarsi in un ambiente così diverso da quello in cui è abituato. Come dimenticarsi del famoso "shock della margarina" che colpì gli abitanti di Berlino Est quando andarono in Berlino Ovest dopo il crollo del Muro.
Altra cosina, ci credi che ogni volta che nominavi una canzone la mettevo di sottofondo! Ad "Imagine" ero tutta euforica... adoro quella canzone.
Complimenti ancora! Ora road to 200 chapters! Dai scherzo, però c' è ancora grano da macinare... magari ci arrivi davvero. O.O
Mi raccomando, riposati bene, te lo sei proprio meritato! ^^
Amu

Recensore Junior
16/10/16, ore 01:23

Ciao! Mi scuso tantissimo di non aver recensito più nulla, ma ti assicuro che non è affatto per non aver apprezzato gli ultimi capitoli, tutt'altro! :)
Di sicuro non posso tacere però sull'attesissimo capitolo bonus XD.
Mi aspettavo un capitolo doloroso ed è stato così perchè, fidati, leggere della condizione di Prussia è stato un colpo al cuore.
Prussia è un personaggio forte e saperlo così distrutto è quasi inconcepibile, se non pensando che sta facendo tutto questo per il fratello.
Piccola domandina che può essere anche molto stupida....le ferite agli occhi di Germania e Prussia sono per caso legate al muro di Berlino? 
Adoro come hai descritto Venezia, sarà perchè mi ci sono innamorata quando l'ho visitata, ma mi è sembrato proprio di rivederla, di sentirla.
Mi ha stupito molto l'arrivo di Lituania, era davvero l'ultimo personaggio che mi aspettavo sarebbe spuntato, ma è piacevole vederlo in un altro contesto. Di sicuro dopo aver letto così di recente dei capitoli tutti incentrati su di lui non posso fare a meno di apprezzarlo un pò di più :)
Meno male che alla fine un pò di dolcezza ce l'hai lasciata, se no che capitolo bonus era? :P
Scusami per la pessima recensione, ma o la facevo adesso o mai più XD 
Detto questo, ti meriti davvero un bel periodo di riposo! 

Buona vacanza :D
Fantom94

Recensore Junior
15/10/16, ore 19:31

Ciao!
Ho aspettato tanto questo capitolo ed ero proprio curiosissima di leggerlo, e mi è piaciuto veramente moltissimo!
L'ambientazione è veramente speciale: quelle strade gremite di turisti, i negozi, i locali, lo shopping natalizio e la difficoltà nel muoversi in quella calca; l'atmosfera soffice del bar col suo jukebox; l'acqua calma e nera in cui Italia getta le monete ("Nelle profondità del suo cuore") e il suo sguardo nel notare la cabina telefonica.  Venezia è una parte onnipresente del capitolo, che accompagna i cambi di umore dei personaggi, come Italia che piange nel bar e la dolcezza che prova osservando parlare Lituania e Polonia.
Italia è un po' sempre lo stesso ma la sua caratterizzazione mi è piaciuta molto nei dettagli, nel dolore che la sola parola guerra gli provoca, nella sua gentilezza innata con Lituania e la donna che chiedeva informazioni, nelle sue considerazioni sulla vita e ciò per cui lottiamo. Nel tempo "vero" della fanfiction, nel 1940, lo sopporto poco, per tutto ciò che ha fatto egoisticamente e i suoi comportamenti, ma ciò che fa in questo capitolo mi fa ben sperare che durante la guerra saprà combattere e prendere decisioni, non più guidato dalla paura di qualcosa, ma con determinazione. 
Lituania era l'ultimo personaggio che mi aspettassi di veder comparire, ed è stata una bellissima sorpresa! Negli scorsi capitoli si è parlato molto di cosa gli succede e vederlo adesso è interessantissimo: è ancora sotto il dominio di Russia ma in fondo è felice perché ha di nuovo Polonia accanto. Mi è piaciuto molto il suo disorientamento osservando la città, così diversa dalla sua nell'Est, l'aria sconvolta quando osservava i cartelloni pubblicitari, il caffè normale, e quella piccola allusione al capitalismo. 
La conversazione al bar riguardo la vicina morte di Prussia è stata terribilmente angosciosa, sopratutto perché all'inizio non avevo capito di chi stavano parlando, e quando ho capito a chi si riferivano è stato tristissimo, la morte di qualcuno è sempre triste da sopportare. Mi ha colpito il racconto della sua malattia attraverso le parole di Lituania e il motivo per cui si lascia morire.
Polonia è dolcissimo, e, come sempre, ottimamente caratterizzato. Adoro i momenti in cui è arrabbiato con Lituania perché lo ha lasciato da solo, il modo in cui parla, come gli avvolge la sciarpa intorno al collo, l'enorme mole di "shopping natalizio" e l'aria gioiosa quando vuole fare un giro in gondola. Polonia e Lituania insieme danno una sensazione di vita e amore fortissima, che scalda veramente il cuore, come succede a Italia. 
E la vita sconfigge la morte stessa, facendoci addirittura rinascere: questa frase, oltre a commuovermi, mi ha fatto venire un'immensa curiosità di leggere cosa succederà a Varsavia, la grande rinascita della Polonia.
Ho adorato anche la parte finale, quando Italia è triste per Prussia, cerca conforto nelle parole di Germania e corre da lui, prendendo il primo treno prima che lui si stufi e lo lasci vagare da solo per la stazione di Monaco (anche se ovviamente non lo farebbe mai).
Capitolo stupendo. Se non si fosse già capito, ho amato ogni singola parola di questo capitolo.
Non posso credere di dover aspettare fino al 6 novembre per il prossimo capitolo, ma me ne farò una ragione e aspetterò. Spero che la tua vacanza ti aiuti a rilassarti ^-^.
Ci vediamo presto!
Cratere da Impatto MT

Recensore Veterano
11/10/16, ore 00:41

*Entra in punta di piedi vergognandosi a morte dell’immane ritardo nel recensire*
Ciao, molto piacere sono Europa ed è la prima volta che recensisco la tua storia anche se, mi imbarazza dirlo e chiedo perdono per la mia mancanza, la seguo dai primi capitoli.
In tutto questo tempo, all’uscita di ogni capitolo, mi sono detta “stavolta recensisco”, ma poi non ho mai concretamente dato seguito a questo mio proposito, un po’ per mancanza di tempo (non riesco a fare recensioni di poche righe, e si vede^^’’’), un po’ pigrizia devo ammetterlo, ma soprattutto perché la tua storia mi piace talmente e la seguo con tale trasporto che non sapevo da dove cominciare a lodarla, però alla fine ho deciso che non potevo sempre rimanere in disparte, meriti di essere gratificata con la mia e molte più recensioni di quelle che ricevi, e dovevi aver la sfortuna di conoscere l’esistenza anche di questa tua accanita lettrice, e quale occasione migliore del traguardo del centesimo capitolo?
Comincio dicendo che affermare che amo la tua fan fiction sarebbe troppo riduttivo, sarebbe più corretto sottolineare che la ritengo senza alcun dubbio la MIGLIORE del fandom di Hetalia, e ne ho lette parecchie ma davvero nessuna paragonabile alla tua, nonché una delle storie più belle esistenti sull’intero sito di Efp, la sto consigliando davvero a tutti i fans di Hetalia che ho avuto modo di conoscere, non so quanti abbiano seguito il mio suggerimento, forse sono rimasti scoraggiati dal numero di capitoli, però peggio per loro, non sanno quello che si perdono.
Fatta questa premessa cercherò di spiegare in breve i motivi per cui mi sono innamorata della tua storia.
 Anzitutto, banale ma necessario dirlo, perché riguarda Hetalia. Da due/tre anni a questa parte in cui l’ho scoperto Hetalia è praticamente divenuto una fissazione, ne faccio il cosplay, lo ruolo, lo seguo, lo amo insomma, ritengo che sia un manga innovativo, perché mai a nessuno prima d’ora era venuto in mente di “umanizzare” le Nazioni, con i loro pregi e difetti, anche se in chiave parodica e leggera, ma pur sempre ben riuscita e in grado di coinvolgere il lettore, poiché non sarà più in grado di guardare allo stesso modo un tg, una cartina, un evento storico senza farsi un milione di divagazioni mentali sui rapporti tra i vari personaggi, cambia le tue prospettive di osservare le faccende storiche ed internazionali (o almeno a me ha fatto questo effetto).
In secondo luogo, tornando alla tua splendida storia, non la definirei nemmeno fan fiction, in quanto ai miei occhi non ha nulla da invidiare a un vero e proprio romanzo, è lunga, ricca, corposa, dal linguaggio ben curato e scorrevole, trama importante senza divenire stancante, non so se ci hai mai pensato ma, secondo me avrebbe grande successo, ovviamente previa cura degli aspetti legali sulla pubblicazione e sui diritti d’autore di Himaruya.
Inoltre, adoro la tua puntualità nell’aggiornare e nel rispondere con entusiasmo a tutte le recensioni, non è davvero da tutti. Anzi, capita molto più spesso di imbattersi in fan fiction molto belle ma abbandonate bruscamente o aggiornate con cadenza semestrale o annuale; per carità massimo rispetto per i tempi e l’ispirazione di ogni autore, però è anche vero che lasciare il lettore in sospeso per troppo tempo spezza la continuità della trama e lo lascia nella frustrante curiosità di conoscerne il seguito, o addirittura lo mette in condizione di abbandonare la storia.
Altra ragione per cui il “Miele sul bicchiere” mi ha colpito è il panorama storico, che non è affatto un elemento di contorno, bensì fa da protagonista. Stupenda idea quella di ambientarla nel periodo delle guerre mondiali, terribile, ma affascinante da approfondire ed analizzare nelle sue dinamiche. Non sono mai stata una grande appassionata di storia, la studiavo a scuola, avevo ottimi voti, ma era una materia come le altre, non aveva nulla di particolarmente interessante, in quanto i libri fanno solo un mero e arido elenco di date ed eventi che poi si tende a dimenticare. Invece, la tua fan fiction mi ha fatto scoprire l’amore per questa disciplina, il tuo curare ogni avvenimento, descrivere nei minimi dettagli ogni paesaggio, battaglia, attrezzatura militare, tattica di combattimento, motivazioni, mi ha dato l’impressione di aver vissuto personalmente quegli eventi, e mi ha conferito delle conoscenze, una consapevolezza ed una curiosità storica che prima non avevo, e che sicuramente non dimenticherò. Altra capacità che hai poi è quella assolutamente condivisibile di mostrare ogni vicenda in maniera oggettiva, tu hai le tue idee ma lasci il diritto ad ogni lettore di farsene di proprie senza condizionamenti. In fondo, come dici tu è la guerra, non ci sono né buoni né cattivi, ognuno ha le sue ragioni, ciò che è certo è che porta solo sofferenza e distruzione. Immagino te l’avranno scritto in molti ma devo comunque farti i complimenti per la diligenza con cui ti documenti e la tua straordinaria capacità descrittiva al limite del fotografico.
Ultimo motivo del mio apprezzamento, ma non certo per importanza, anzi il contrario: I tuoi personaggi.
Il “tuoi” non è messo a caso, infatti, seppur vero che Himaruya ti ha fornito le basi, i soggetti su cui lavorare, tutto il resto è tuo. Tu hai dato uno spessore caratteriale ed emotivo alle Nazioni che l’autore ha omesso e che forse non ha nemmeno immaginato, comprensibilmente data la leggerezza della sua opera. Hai reso i personaggi come tutti noi li vorremmo vedere, ce li hai fatti conoscere meglio, al di là dei banali stereotipi esteriori, mostrando magistralmente ogni più profonda sfaccettatura delle loro personalità, le motivazioni e i conflitti interiori alla base delle loro scelte, dalle quali poi hai sapientemente fatto scaturire tutti gli eventi. Hai rappresentato in maniera sublime i loro sentimenti e il modo in cui si rapportano le une alle altre. Hai curato le relazioni fraterne, a partire dalla complessità del rapporto tra le nostre adorate Italie, amore fraterno nelle sue sfumature più alte e profonde, al contempo intervallato da dubbi, contrasti, ed un passato diverso, trascorso con persone diverse, che nessuno dei due vuole cancellare dal suo cuore e cerca di proteggere, senza dimenticare i traballanti alti e bassi nel legame tra i baltici, il rapporto tra Romania, Bulgaria e Moldavia, il rassicurante ma anche sofferto legame fra Canada e America o America ed Inghilterra, e quello fra Russia e le sue sorelle, le uniche ad accettarlo per ciò che è. Altrettanta importanza hai dato all’amicizia, come quella forte e rassicurante tra i membri dell’asse, quella temporaneamente sepolta ma sempre esistente del trio, quella di complicità e fiducia tra Arthur e le sue creature fantastiche. Infine le coppie. Si perché le coppie ci sono autrice briccona che non sei altro, e anche se ne neghi l’esistenza non ti è possibile nasconderle ahaha. E’ vero, di fatto non ci sono, né immagino ci saranno mai, baci appassionati o scene R-18, essendo protagonista la guerra sarebbero fuori luogo e svierebbero l’attenzione, tuttavia riesci ad esprimere il legame speciale, puro ma al contempo malato, che esiste tra alcune Nazioni in un modo così profondo che non potrebbe essere compensato nemmeno con centinaia di scene da raiting rosso. L’atteggiamento protettivo e a suo modo tenero di Germania nei confronti di Italia, diverso da quello freddo, rigido e calcolatore che ha con le altre Nazioni, la sua costante preoccupazione che non lo abbandoni pur se non gli è utile dal punto di vista militare e che nessuno gli faccia del male, le dolci carezze ai capelli (e al ricciolo diciamolo) mentre lo guarda dormire o nella scena in cui sono stesi sul divano dopo aver bevuto del Chianti (che è rimasta davvero nel mio cuore), il cuore galoppante di gioia o di preoccupazione di Italia ogni volta che si tratta dell’alleato, i suoi impetuosi abbracci, il suo metterlo costantemente al primo posto ed ingaggiare addirittura una guerra per compiacerlo e non perderlo, non sono forse vere e proprie manifestazioni di amore? Come pure il perenne scontro che diventa sodalizio e complicità nei momenti di difficoltà tra Francia e Inghilterra lasciano intravedere il profondo rapporto che li lega. Ed ancora il tenero e commovente legame tra Lituania e Polonia o quello protettivo e saldo tra Finlandia e Svezia. Come non struggersi poi per il legame viscerale tra Spagna e Romano, la fitta corrispondenza epistolare, la ricerca e le cure dedicate allo spagnolo dopo Guernica, il salvataggio nelle Ardenne, le mani che si cercano attraverso la barriera a Taranto, l’abbraccio nelle acque e il continuo preoccuparsi l’uno dell’altro, vedendo i rispettivi ricordi come ristoro dai dolori della guerra, cosa hanno da invidiare ad una scena o dichiarazione d’amore?
In tutto ciò un plauso particolare, che casca a pennello visto che il Capitolo ci fa un triste spoiler sulla sua sorte, va alla figura di Prussia. Compare in poche ma fondamentali scene e fa un po’ da jolly, rappresentando al contempo il saggio soldato veterano che rispetta le regole dell’arte militare, l’amico combattuto, il fratello premuroso e l’ironico buffone che smorza la tensione con la sua risata sguaiata o le sue battutine da fanboy gerita, in un’unica parola, irresistibile.
Del cap. 100 che dire? Fantastico e ben scritto, conforme alle aspettative cui ormai siamo abituati di ogni capitolo ancor più bello del precedente. Molto azzeccato il contrasto tra le immagini dolorose di Prussia, che si mischiano all’amaro del caffè ed alle lacrime di Italia, e i toni dolci sul finale, con la camminata di Polonia e Lituania come inno all’amore e alla vita, per poi concludersi col tenero dialogo tra Italia e Germania, che in fondo non riescono a stare l’uno senza l’altro.

Basta, temo di averti tediato a sufficienza, ma avevo veramente tanto da dire, continua così e scusa tanto se ho recensito solo adesso, a presto e grazie di averci donato questa bellissima storia.
 

Recensore Junior
07/10/16, ore 19:42

Ciao!
Fa sempre piacere rivedere Inghilterra, che effettivamente è stato nominato spesso riguardo i bombardamenti o da Francia, ma non si vedeva da un bel po' ormai. Le sensazioni di dolore e stanchezza che prova sono così reali da farti sentire le bende sulla pelle. Ancora reale divertente la sua voglia di non rivedere America conciato così male, divertente il suo desiderio di bere rum anche se gli fa male e la smorfia di disgusto quando pensa allo "stupido cioccolato americano", commoventi i sentimenti di profondo affetto verso America e la sua determinazione nel non metterlo in pericolo nella guerra, triste che pensi che lui sarà capace di far finire la guerra in modo giusto per tutti.
Anche America, non avendo ancora un ruolo nel conflitto, non si vedeva da molto tempo, e ho apprezzato molto la sua caratterizzazione, sempre così solare e gentile: mi piacciono tantissimo i momenti in cui irrompe nella stanza per vedere come sta e quando fa di tutto per aiutare i cittadini di Londra a rimuovere le macerie, sempre sorridendo. Pensare che la guerra finirà in un'immensa tragedia a causa sua è orribile. Mi viene naturale confrontarlo con l'evoluzione che subirà Giappone.
In questa fanfiction vedere anche la popolazione, la maniera in cui combatte è sempre bellissimo, come i cittadini di Londra che non si arrendono, con la voglia di andare avanti che si riflette nella loro rappresentazione. I bambini che parlano allegri al cronista della radio sono adorabili.
Questo capitolo ti fa fantasticare molto sui prossimi eventi, quello che accadrà e come accadrà.
“Londra brucia, il cielo è una cappa di fumo, e siamo più bucherellati di una fetta di formaggio svizzero. Come ti senti?” Prima forse non ci facevo molto caso, ma direi che la fatina ormai è una presenza irrinunciabile accanto a Inghilterra, con quell'ironia sempre presente nelle sue frasi e quel carattere duro totalmente in opposizione al coniglietto.
Non preoccuparti se pubblicherai un po' in ritardo: varrà sicuramente la pena aspettare.
Non vedo l'ora di leggere il capitolo 100!
Cratere da Impatto MT 
 

Recensore Junior
01/10/16, ore 19:26

Ciao!
Dai, che capitolo meraviglioso! Sono stupendi questi capitoli pieni di speranza, con la certezza che un giorno finirà tutto, che ognuno ha una possibilità di aiutare qualcuno o se stessi. Ci sono, certo, le parti tristi, ma è tutto messo insieme perfettamente. E' un capitolo molto introspettivo, fondamentale per capire cosa pensa e farsi un idea su cosa avverrà dopo.
Lituania è il primo a parlare in maniera concreta della fine della guerra, portando avanti questa speranza di pace.
All'inizio pensavo che si fosse svegliato nel bosco (prendendo l'avvio proprio dalla fine dello scorso capitolo) ed ero un po' confusa, ma ho capito quasi subito dov'era veramente. I momenti in cui cammina sul balcone alla luce della Luna, uscendo da una finestra del Palazzo d'Inverno mi sono piaciuti tantissimo, con quell'aria notturna e fredda, Lituania che tiene stretta quella piuma (mi piace pensare che la terrà per sempre), mentre pensa alla sua situazione, avvolto dal freddo, che è sempre più complicata.
Ero molto curiosa quando ho visto il flashback del giorno dell'ultima visita di Germania: non vedevo l'ora di sapere cosa fosse successo tra loro due. Hai reso benissimo l'imponente presenza di Russia mentre gli parla, lo trattiene, lo abbraccia: è difficile avere un'opinione chiara di lui, dato che si comporta in modi così diversi, e Lituania sembra confuso allo stesso modo.
Mi piace come hai reso il loro rapporto: Lituania con lui si sente protetto, al sicuro, e sa che senza il suo supporto non potrà mai ritrovare Polonia (ed è proprio lui che gli fa capire che potrà rivederlo); inoltre, avendolo visto piangere, crede che non riuscirebbe mai ad abbandonarlo causandogli un dolore del genere, sviluppando la volontà di combattere al suo fianco per sua precisa scelta, sentendo che il suo posto è accanto a Russia.   Ma allo stesso tempo continua a temerlo, continua a desiderare di scappare. Mi ha colpito molto il loro abbraccio, la sensazione delle braccia di ghiaccio ma in cui riesce ad avvertire il calore, che lo rilassa e che gli riempie il petto. Direi che può entrare a pieno titolo tra gli "amori malsani".
Poi Estonia e Lettonia. E' bellissimo che finalmente si parlino come veri alleati e amici, rassicurandosi che ci saranno sempre l'uno per gli altri, combatteranno per la loro libertà, non lasceranno più Lettonia da solo e che ammireranno l'alba nelle loro nazioni. Finora è sempre mancata una qualsiasi empatia tra i Baltici, un rapporto che andasse più in la di semplici prigionieri nella stessa casa, e vedere che adesso sono veramente insieme, come viene sottolineato, scalda il cuore.
Se non si fosse già capito, un fantastico capitolo!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo!
Cratere da Impatto MT