(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte) Ho aspettato un po' per segnalare questa storia agli amministratori: e ora finalmente mi son decisa a farlo! Ho riletto tutti i capitoli con attenzione, ho notato dei piccoli errori di distrazione, ma mai dei veri e propri "orrori". I capitoli sono molto leggeri e fluidi -in primis per il cambio di punto di vista dei personaggi da un capitolo all'altro, cosa che c'immerge ancora di più in questa magica storia; poi, la scrittura è talmente "morbida" che rende la storia perfino una fiaba; una fiaba senza autore, come se si fosse scritta da sé.
I personaggi sono perfetti, rispecchiano esattamente un incrocio tra quelli del libro e del film d'animazione, e questo non è tanto semplice: già nel romanzo i personaggi sono molto complessi, hanno delle psicologie molto differenti e complicate (soprattutto il personaggio di Claude Frollo, che trovo sia quello rappresentato meglio); poi, se li trasformi nel sesso opposto, diventa complicato il doppio. E quella di riuscire a gestire perfettamente dei personaggi, è una delle cose che invidio a Stella Cadente.
Questa storia non è solo un Cross-Over tra il romanzo 'Notre-Dame de Paris' e una serie da lei amata (H2O, mi pare), ma soprattutto un Cross-Over tra il romanzo, il film d'animazione e il musical. Lei ha letto il primo e ha visto gli ultimi, quindi conosce i personaggi, potrei dire, molto bene. Il libro, il musical e il film le permettono anche di inserire delle citazioni da tutte e tre tra le righe, e questo mi permette di divertirmi molto cercando di indovinarle (e di solito le azzecco tutte! XD).
Oltre alle citazioni, tra le righe percepisco un certo "Tocco Hugoniano", che rende 'Paris' più misteriosa, antica e medievale, e passionante (esiste?) di quanto già è.
Come detto prima, questa storia ti immerge magnificamente nella Parigi del XV secolo: quindi, se hai bisogno di "staccarti" dal mondo esterno, questa è la storia che fa per te. Può essere che dica una grandissima cavolata, ma potrebbe piacere anche allo stesso Hugo: purtroppo, dato che non l'ho mai incontrato, mai lo potremo sapere.
Le cose più belle di 'Paris' secondo me sono la narrazione, ma soprattutto l'introspezione: le emozioni e i sentimenti sono espressi talmente bene che ti sembra di essere il personaggio che li prova. È una cosa bellissima! Il fatto che è narrato in prima persona, cambiando ogni volta il personaggio, marca profondamente l'introspezione presente nei vari capitoli.
Ma ora parliamo dei personaggi:
-Nina alias Quasimodo: Qui Nina, dato che non è deforme come il "vero" Quasimodo, assomiglia di più al suo alter-ego del film: più solare e anche simpatica (mentre quello del romanzo è chiuso, praticamente non parla mai, ma è molto sentimentale, cosa che è anche Nina). L'idea di inserire una sirena in una storia ambientata nel Medioevo, è come mettere la mano sul fuoco: è estremamente complesso gestire una "faccenda" di questo genere (dopotutto è come se fosse stregoneria, no?).
-Olympe alias Phœbus: Parto col presupposto che a me Phœbus nel libro non piace, è un traditore antipatico, etc… Invece in 'Paris' non è antipatica, anzi, instaura un bel rapporto con Nina. Quindi penso che questo personaggio sia maggiormente ispirato a quello del film d'animazione, che a quello di Hugo.
-Eymeric alias Esmeralda: Anche qui Esmeralda non mi ha mai entusiasmato parecchio: è un po' ottusa (come la maggior parte delle femmine nei libri Victor Hugo), scegliendo così l'uomo "sbagliato", l'unico che per lei non provava niente. Spero che Eymeric -che mi sta molto più simpatico di Esmeralda- non commetta lo stesso errore… Eymeric è come se fosse la "parte mancante" di Frollo: lui così solare, aperto, 'Gitano'; lei così chiusa, temibile, 'Giudice'. Qui di Esmeralda ce n'è abbastanza poca (e meno male! Pardon…), ma rispecchia quel "profumo gitano" che compare anche in lei. Tutti e due sono seducenti, tanto da far innamorare tre uomini -per Esmeralda- o tre donne -per Eymeric.
-Claudie Frollo alias Claude Frollo: adesso entriamo nei particolari e nel complesso, quale è questo personaggio. Io amo molto Frollo, perché, al contrario di altri, riesco a capirlo: non è solamente un personaggio che prova desideri carnali verso una gitana, come immaginato dalla Disney, ma è follemente innamorato di lei. Infatti trovo che Claudie sia più una rappresentazione del personaggio del romanzo, e per questo devo ringraziare Stella Cadente. 'Paris' fa vedere in modo esplicito, il tormento di questo personaggio, della sua passione per Eymeric e il suo "cambio di sponda" (questo però opera dell'autore, dato che l'originale probabilmente mai sarebbe diventato buono. Anche se, siamo veramente sicuri che lei si sia veramente convertita al bene?). Claudie Frollo è un miscuglio tra Scarpia della Tosca, il Fantasma dell'Opera e con una piccola sfumatura di Cyrano de Bergerac (proprio piccola, però).
Potete anche non prendere in considerazione la mia segnalazione, ma trovo d'intendermi abbastanza di 'Notre-Dame de Paris' e del suo autore Victor Hugo (naturalmente la modestia è andata a finire nell'atrio più nascosto del mio cervello…).
Credo di aver finito e spero di non aver annoiato.
C.P. |