Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
08/12/15, ore 23:48
Cap. 1:

Ed eccomi qui.

Mi ha colpito molto il tuo lessico, soprattutto nei dialoghi. Non deve essere facile scrivere utilizzando un tale linguaggio così austero, ma tu ci riesci con molta destrezza.
La trama, a quanto leggo, sembra viaggiare su un binario alto, a livello di quei romanzi storici colmi di drammi e di micro-storie che si incrociano con quelle grandi. Il tuo modo di descrivere i pensieri di Ludwig è giusto, la focalizzazione è ben fatta, magari ci vorrebbe ancora più introspezione, più descrizioni. "Don't tell, show it", credo che sia un perfetto motto per chi scrive. Ad esempio al posto che dire "colto, affidabile, austero" potresti raccontare degli episodi brevi che lo fanno capire. Non bisogna rivelare al lettore, è meglio piuttosto fargli scoprire chi è il personaggio di cui stanno leggendo.

Alla prossima!

Recensore Master
08/12/15, ore 14:15
Cap. 2:

Ciao!
Questo capitolo è molto pieno. Magari non è la parola giusta, ma vado a spiegarmi.
La storia di Salazar mi ha toccato il cuore. Quel bambino- che immagino sia autistico- ha trovato un meraviglioso modo per comunicare. In questo caso, con suo fratello e basta. Perché Regan è troppo gelosa anche di quel mondo in cui vive, parla, si muove. Un mondo solo suo, di cui è padrone.
Lei non capisce che lo sta uccidendo.
Se gli toglie i disegni, lui non può parlare!
Silas lo sa. È un quindicenne maturo e sveglio, anche se sofferente. Si meriterebbe l'amore di sua madre che non è in grado di dare.
Anche l'amore che lei crede di donare a Salazar non è altro che ossessione, purtroppo.
Ludwig è un ss contro il mondo e lo si nota dai gesti con Aleph.

Nessun errore grammaticale o sintattico.
Bravissima.
Un abbraccio,
Juliet

Recensore Veterano
08/12/15, ore 14:00

... so che non dovrei più stupirmi per le svolte inaspettate che sai dare a questa storia, ma ogni volta sai sorprendermi, e cogliermi impreparata - e ciò mi piace, ciò lo +adoro+! *_*

Lasciami dire che questo appena letto è uno dei capitoli più belli che hai scritto finora - ed è tutto dire, perché al momento li ho trovati tutti grandiosi - ma qua hai saputo davvero dare il meglio di te, sia a livello di idee, di caratterizzazione, di stile...

Come appena detto, non mi sarei mai aspettata questo sviluppo, e lo trovo pazzesco, un coup de scéne che darà adito a chissà quante e quali conseguenze; ma sai qual è la cosa che più mi ha colpita? La reazione di Silas; in quel momento l'ho amato come non mai, avrei voluto abbracciarlo e stringerlo a me - proprio come Lothar (ma va bene comunque che l'abbia fatto lui, non me ne lamento^^).

Al di là della meschinità di Rose - che comunque è più che comprensibile e realistica, data la natura del personaggio e il tipo di vita che conduce - quello che più salta all'occhio è l'integrità di Silas, che decide di tenere il bambino nonostante non abbia certezza che sia suo, pur di non sacrificare la vita di un innocente.

La complessità del personaggio di Silas è stupefacente; nessun personaggio di questa storia è semplice/scontato, ma più conosco Silas, più mi rendo conto di quanto sia speciale il suo carattere, di quante sfaccettature abbia, e ciò me lo rende ogni volta più caro; al di là della facciata anticonformista e un po' edonista, si nasconde un'anima pura, di rara sensibilità e di saldi principi. In questo senso, è molto più simile a Ludwig di quanto possa sembrare a livello puramente superficiale, e questo probabilmente suo padre lo sa, e perciò a volte è così severo con lui.
Silas ha delle ferite profonde, inferte da una madre che non l'ha accettato, e probabilmente ha sublimato questo dolore nel desiderio di vivere alla giornata, di prendersi il piacere quando arriva, di "divertirsi", ma ha in sé un nucleo pulsante di sensibilità e desiderio d'amore - desiderio che infatti si concretizza nel suo amore per Lothar e, ora, nella decisione di prendersi cura di questo bambino sfortunato.

Un personaggio stupendo, che dà la cifra della profondità di questa storia e della tua scrittura che - tra l'altro - in questo capitolo è veramente eccellente: stile pulito, calibrato, con il giusto equilibrio tra suspence e scavo psicologico, un piacere da leggere. Si sta affinando a ogni capitolo, e per questo ti meriti un ulteriore plauso.

E, in finale, ho amato tanto la reazione di Lothar che, all'inizio, prova a dissuaderlo, probabilmente per proteggerlo - dato che è a conoscenza della perniciosa tendenza di Silas a far cose avventate, ma che - quando si rende conto di quanto lui faccia sul serio - è pronto a sostenerlo e ad accettarlo, comunicandoglielo con quell'abbraccio muto che vale più di mille parole.
In questo senso, al di là dei sentimenti di Silas, che vorrebbe ben altro da lui, Lothar è il "vero amico" per eccellenza: quello che ti sgrida e ti riprende per il tuo bene, ma che è pronto a comprendere e sostenere, sempre e comunque.

E niente, ho adorato tutto, adoro questi personaggi e adoro questa storia, sempre di più.

Recensore Veterano
07/12/15, ore 23:25

Un intero capitolo dedicato ad Agnes, che ho letto con grande piacere -- e fiato sospeso - dato che, fin da quando è entrata in scena, questa donna mi aveva catturata e incuriosita.

Questo capitolo mi conferma le sensazioni avute, e ne aggiunge di altre: Agnes è una giovane donna volitiva e idealista, enormemente coraggiosa, che tuttavia si trova a dover agire proprio nella tana del più pericoloso serpente - e quel serpente è suo marito.
Adoro come hai caratterizzato Huge: certo, è un personaggio negativo, ma ciò non toglie che tu sia riuscita a renderlo complesso, e affascinante, sinistro come un serpente che ti striscia alle spalle, e di cui ti attendi il morso da un momento all'altro.

Ecco, Huge è proprio una serpe, il paragone mi pare calzante: melifluo al di fuori, in realtà è pieno di un veleno che si diverte a stillare su sua moglie con giochetti sadici e crudeli.
E non perché gli interessi quello che fa, o le eventuali ripercussioni sul Reich, ma perché gode nel tormentarla, nell'affermare il suo possesso - perché per Huge anche le persone sono proprietà, da gestire a suo totale piacimento.

Sono rimasta colpita anche dal fatto che conosca l'omosessualita di Agnes: da uno così ti aspetteresti una denuncia, e invece lui usa questa informazione come ulteriore leva su di lei, oltre a essere una 'spezia' che rende il tormentarla molto piu piacevole.

Un personaggio molto sfaccettato e che mi è rimasto impresso; sto prendendo a cuore le sorti della coraggiosa Agnes, e con un marito così non c'è da attendersi nul.a di buono...

Un altro capitolo pieno di pathos e tensione per il quale - ancora e come sempre - ti faccio i miei piu vivi complimemti! :)

Recensore Master
06/12/15, ore 23:57
Cap. 22:

Ciao!
È da molto che non mi vedi e che non recensisco questa storia, ma per un capitolo del genere non potevo mancare. E recupererò tutti gli altri a ritroso, già lo sai.
Mi è piaciuto molto l’incipit, davvero. Il sipario che si apre su un personaggio nuovo come Nail m’incuriosisce non poco. Trovo che abbia un certo fascino, dopotutto. Una parvenza cinica, quasi tipica e caratteristica. Mi ricorda gran parte dei personaggi che più adoro nei telefilm, quegl’individui a metà tra il buono e il dannato – e non in senso di “bello e dannato” quanto, magari, di “cerebralmente dannato, fuori fase, condannato”. So che non centra niente, ma ho voluto mixarlo tra Dr. House e Harvey Bullock – nel mio cervello ha questa connotazione, lol. Mi piacerebbe scoprire di più sulla sua interiorità, ma sono sicura che al momento giusto verrà fuori ciò che si cela dietro la sua scorza.
Per quanto riguarda Ludwig, invece, devo dire che come al solito mi risulta impeccabile, letteralmente privo di difetti (?) – e anche se non amo i personaggi perfetti so che dietro la facciata non lo è così tanto, ecco.
Il bacio con Aleph è stato qualcosa di stupendo. Mi ha affascinata, ecco. Ammetto che non capita spesso, di solito sono scene scontate, ma nel caso di questa no – anzi.
Mi è dispiaciuto il taglio di scena, ma anche Silas & co. hanno il loro ruolo in questa storia e non posso tagliarli fuori per incaponirmi su altre scene. Chiedo venia per questa mia uscita infelice, ma ammetto che avrei voluto continuare a leggere ore e ore di ciò che stava accadendo a casa di Ludwig *rool*
Nonostante ciò non mi è affatto dispiaciuta la seconda parte del capitolo, anzi: diretta, spericolata, un po’ come è tutta la combriccola di Silas. E poi sai che ho un grande debole per Lothar, per le scene in cui immagino di vedergli colare il sudore sulla fronte, lol.
Prima o poi Silas e Lothar si renderanno conto di essere un duo formidabile – una coppia formidabile *cof* – e quel giorno sarò lì a brindare come un’ebete (?) Ah, se solo Lothar si sciogliesse un po’ e Silas si ricucisse un altro po’ (?) *rool*
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
06/12/15, ore 22:28
Cap. 13:

Mamma mia, Nahash, cosa non è questo capitolo... *_*

Attendevo da tanto il momento in cui Ludwig avrebbe dato sfogo alla sua passione per Aleph, lo pregustavo, me lo coccolavo nel cuore, e quando è arrivato... beh, mi sono proprio commossa, non mi vergogno a dirlo.
E' una scena stupenda, loro sono stupendi, mi è difficile trovare le parole per dirti cosa ho provato.
Posso dire che tu sei stata magnifica - magnifica! - a costruire questa lenta escalation di desiderio, di amore covato, di rispetto, di stima, che sfocia in quel bacio dolce e appassionato - così brava che penso questa scena mi rimarrà nel cuore per sempre.
Ripeto: non hai bruciato questi due personaggi, ti sei presa il tuo tempo per farli conoscere, interagire, per far crescere la fiducia e la stima - da parte di Aleph - e per far bruciare la passione nel cuore di Ludwig, così congelato e dolorante dopo tutti gli anni in cui ha dovuto rinnegare se stesso e la sua natura romantica e appassionata...
Ma quella passione covava ancora in lui, era solo addormentata, soffocata dalla crudeltà di Regan, dalle brutture del mondo fuori di lui, attendeva solo la scintilla per divampare di nuovo, con rinnovata forza e rinnovato calore. Un uomo come Ludwig è come uno scrigno di tesori preziosi, che all'esterno però appare di solido e freddo piombo.

Una volta che quel piombo viene fuso, ciò che ne fuoriesce è pura meraviglia, e questa meraviglia era già intuibile dal suo rapporto con i figli (una delle cose più speciali di questa storia, secondo me), dalla sua integrità etica e morale, ma assume contorni ancora più intensi nei confronti di Aleph, dolce e volitivo angelo a cui Ludwig ha deciso di consacrarsi. Ti ricordi che ti dissi che Ludwig era un titano in mezzo ai nani? Confermo quella definizione, e la scolpisco nella pietra.

E che dire di Aleph: così tenero nel suo impaccio, nel suo essere ancora così giovane e inesperto, ma non per questo impaurito, tanto che non tarda a ricambiare l'approccio di Ludwig, mostrandoci che la fibra di cui è fatto non è certo quella di un tremebondo ragazzino, ma di un giovane uomo ormai pronto per l'amore.

Sono davvero colpita, ma questa non è una sorpresa, perché questa storia mi colpisce forte a ogni nuovo capitolo - qui, però, hai proprio superato te stessa: hai una delicatezza e una dolcezza, nel descrivere certe dinamiche, che è propria di pochi.

Oh, e sono anche molto curiosa di conoscere il fratello di Ludwig, ho idea che sarà un personaggio molto interessante, e non vedo l'ora che faccia la sua comparsa. **

Brava. Bravissima, sono davvero un piccolo grumo di felicità e di commozione. :*

Recensore Junior
06/12/15, ore 17:39
Cap. 23:

Oook, questo capitolo mi ha lasciato un po' stordita a causa delle mille dimostrazioni d'amore (chi più evidente, chi meno) dei nostri personaggi. Partendo dal fatto che shippo sempre di più Silas e Lothar, mi dispiace moltissimo per Hans, il quale mi piace, ma non lo vedo bene insieme a Silas. Non so perché, ma quest'ultimo è troppo tempestoso per stare insieme ad un tipo così insicuro e incapace di dominarlo, come invece lo è Lothar. Ti confesso che quando ho letto della loro "conversazione" (che più che altro chiamerei flirt a pieno titolo, dai xD), ho sorriso come un'ebete e ho immaginato di seguirli insieme a quella donna in quel quartiere stupendo che è Schwabing <3 non vedo l'ora di vedere come si evolveranno gli eventi a partire da quel momento di suspance in cui ci hai lasciati *-*
Friderich e Franz li ho sempre amati e qui il mio lato shipper ha sofferto moltissimo, perché consapevole di una qualche rovina imminente con conseguente pianto epocale. Insomma, ho quasi visto le espressioni dei loro visi durante la confessione di Friderich e la cosa qui si prospetta davvero tragica. Non so se posso farcela, sob. :'(
E poi, la ciliegina sulla torta: Ludwig e quel patato di Aleph. Sì, Aleph è un patatino rossho e tenero che ADORO insieme a Ludwig: sono meravigliosi e ogni volta che leggo di loro insieme mi sciolgo.
<< "E' vero quello che mi hai detto?>> Domandò Aleph cogliendolo di sorpresa. Poi Ludwig sorrise e annuì. "Certo che è vero, nella maniera più assoluta.">>
Qui è stata l'autentica botta finale; ti comunico che i miei feels sono totalmente impazziti, non so come fare per calmarli e tenerli sotto controllo.
Alla prossima, se sono ancora viva.
Sofja

Recensore Veterano
06/12/15, ore 06:03
Cap. 12:

Ero ansiosa di leggere il capitolo, e non riuscivo più ad aspettare...
Una pagina durissima, colma di sofferenza e dolore indicibile, mi ha fatto stare male - e dato che so che a te non piace far star male la gente, ti voglio subito rassicurare: la narrativa deve saper scandagliare anche le pieghe oscure dell'animo umano, e il buon scrittore è quello che non ha mai paura di sporcarsi le mani, dunque ti faccio un plauso immenso per aver affrontato un argomento così controverso e spinoso, se stata coraggiosissima.
Inoltre, hai saputo presentarlo con grazia e rispetto, e questo non era facile, ma sei stata bravissima, non chd avessi dubbi ormai, conoscendo la sensibilità della tua scrittura, e la tua delicatezza.
Ciò non toglie che non sia stato facile leggere questa parte, e ormai per me Regan è morta e sepolta, non sai la rabbia che avevo anch'io mentre ludwig la trascinava per i capelli, e poi dava ordine di internarla.
Povero Ludwig, porterà a lungo il rimorso di non averlo fatto prima, ma aveva cullato la speranza che regan potesse tornare come prima e certo non poteva immaginare che...
Credo d'avere intuito cosa sia successo nella vasca, mentre Salazar si ritirava nel suo guscio per fuggire dall'orrore reale che sua madre gli stava infliggendk, e ti confesso che avevo intuito qualcosa già dalla festa dei Wolf, quando lei, per la prima volta, l'aveva chiamato "la sua bambila".
Speravo di sbagliarmi, e invece ci avevo preso - del resto una dipendenza così viscerale e malata verso suo figlio, non poteva che nascondere un lato perverso.
Agghiacciante, davvero; la reazione di Salazar, sempre più orientato a un distacco catatonico mi strazia, e che dire del pianto di ludwig alla fine?
Tutto quel dolore covato per anni, che rompe gli argini e lo sommerge... non credo sia facile veder piangere un uomo come ludwig, e ti confesso che avevo a mia volta le lacrime agli occhi per lui...
Comunque, questo è uno dei casi dove bisogna strappare l'arto malato: con questo gest, ludwig ha la possibilità di riprendere in mano la vita dei suoi figli - come ha già fatto capire a silas - e dargli la serenità e l'educazione che ha sempre voluto.
Ti faccio ancora i miei piu sinceri complimenti per come hai gestito questo capitolo, e questo tema, sei davvero bravissima.

Recensore Veterano
04/12/15, ore 11:50
Cap. 11:

Un capitolo teso e avvincente, da leggersi tutto d'un fiato.
Non mi attendevo l'interrogatorio, e ancor meno che questionassero Silas per la faccenda dell'omosessualità, ma ha perfettamente senso, e devo dire che sono rimasta tutto il tempo in punta di sedia, nell'attesa di capire come sarebbe finita.
Silas è stato bravissimo a sviare tutte le accuse e Lothar ha mantenuto un sangue freddo ammirevole, l'ho amato se possibile ancora di più per questa sua volontà di proteggere l'amico nonostante non faccia mistero di disapprovare la sua condotta.
Sono così leali l'uno verso l'altro in un modo ammirabile. Posso capire perché Silas sia così attratto da Lothar, data la sua integrità e senso dell'onore <3
La scena è descritta benissimo: non sei brava solo nelle introspezioni, ma anche nelle scene più di "azione" e interazione tra più personaggi, dunque un ulteriore plauso per come gestisci la regia e per come stai dipanando tutti i fili di questa storia complessa e intrigante.

Ho amato come Ludwig sia venuto a rimettere le cose a posto, e come stia cambiando l'opinione che Lothar ha di lui - e viceversa.
I tuoi personaggi non rimangono mai statici, ma si evolvono all'evolversi della storia, arricchendosi di nuove sfumature e sfaccettature.
I legami che li uniscono sono complessi e mutevoli, mai banali, e ciò rende il tutto appassiomamte e realistico, non ti fa staccare dalla lettura.
Ti rinnovo ancora una volta i complimenti e passo al prossimo capitolo. :)

Recensore Junior
03/12/15, ore 20:45
Cap. 1:

Ciao finalmente eccomi da te.
Incredibile la precisione nel descrivere ogni minimo dettaglio, è la cosa che subito mi è saltata all'occhio, complimenti.
Questo tuo Ludwig è un individuo ch da subito mi incuriosisce, sembra quasi una pedina che fa parte di un gioco a cui non vuole partecipare. Lui si rifugia nella musica e a proposito l'aria della tosca che hai scelto è stupenda, una delle mie preferite. Non ho riscontrato errori storici anzi! Sin dalle prime righe mi sono immersa nel clima di quel periodo. Scrivi bene, hai un linguaggio diretto, preciso e profondo.
I miei complimenti, la inserisco tra le storie da seguire.
Baci, Morgana la Strega.

Recensore Veterano
03/12/15, ore 04:06
Cap. 10:

Prima di andare a letto (da brava nottambula, ho fatto tardi^^), ho deciso di regalarmi un altro capitolo: invece del consueto capitolo singolo, oggi me ne leggo due, spinta anche dal tuo accenno a una "dose doppia" di Lothar, come infatti è stato. :)
Il capitolo me lo sono divorato, e trovo che svolga egregiamente una doppia funzione: la prima è far avanzare la trama, dato che vediamo finalmente in azione i rivoluzionari; finora avevi solo accennato al tipo di azioni eversive da loro svolte, e dunque era giusto "mostrarli" all'opera, specie ora che il gruppo di Silas si è riunito a quello di Agnes.
Io mi fido di quella donna, su questo sono con Silas, ma non mi stupisce che Lothar abbia ancora dei dubbi, dato che dopotutto non è stato lui a parlarle. Quando mi sono resa conto che Ludwig era di pattuglia ho immaginato che confronto avrebbe avuto col figlio, se l'avesse trovato o peggio - se l'avesse trovato qualcuno dei suoi subordinati.
Per fortuna non è stato così, ma per un attimo ho trattenuto il fiato.

La seconda funzione del capitolo è quella di approfondire la relazione tra Silas e Lothar, e anche qui sei stata egregia, lasciandomi - te lo confesso - a sospirare sul finale.
Innanzitutto, sembra che i due lupacchiotti abbiano trovato finalmente la fiducia reciproca che all'inizio faticavano a concedersi, ne è una prova il gesto di Lothar, che mette un braccio attorno alle spalle del compagno, quando percepisce la sua tensione per la missione incombente.<3
L'ho trovato un gesto molto bello e anche molto da Lothar: un gesto di cameratismo e di incoraggiamento, degno di uno spirito saldo come lui.
Ma la scena più bella, secondo me, è stata a casa di Silas, perché quel gesto tenero di sfiorare la nuca di Lothar l'ho trovato bellissimo. Ormai è chiaro che Silas lo desidera e, a dispetto di tutta la sua sfacciataggine e spregiudicatezza, nei confronti di Lothar ha un approccio diverso: intraprendente, sì, ma mai eccessivo, come se avesse lui stesso pudore nei confronti di questo sentimento così intenso che sta nascendo in lui.
Certo, al momento Lothar non è molto incoraggiante ma adoro il fatto che, nonostante non condivida i sentimenti e gli impulsi dell'amico, questo non incida sull'amicizia vera e profonda che sta nascendo tra loro.
Come ti dicevo nell'altro capitolo, è una dinamica stupenda, da te descritta alla perfezione.
E insomma, me ne vado a letto felice e contenta un' ennesima volta; ormai la Ballata è la mia irrinunciabile storia della buonanotte. :)

Recensore Veterano
02/12/15, ore 19:56
Cap. 9:

Avevi detto che in questo capitolo sarebbe tornato Lothar, e sei stata di parola. Ma il capitolo è bello non solo per la sua presenza, ma per come hai saputo intrecciare lo scavo psicologico sia suo che di Silas, con gli accenni al passato di quest'ultimo, e alla dolcissima scena nelle stalle, dove Silas presenta all'amico il suo bel cavallino "ciuffetto" - nome adorabile.
Al di là della dolcezza della scena in sé, trovo proprio stupendo il modo in cui queste due anime si approcciano l'una all'altra, nonostante le loro differenze - o forse proprio per quelle.
Sono diversi, diversissimi, eppure trovano comunque il modo di capirsi - senz'altro con difficoltò all'inizio, ma man mano ho la sensazione che gli spigoli vengano limati, aprendo un canale segreto di empatia e comunione tra loro.
Questa scena è così diversa dalla prima che ha visto coinvolti Silas e Lothor, nel cortile della scuola: lì, ricordo che il sentimento principale era l'antagonismo, mentre in questo capitolo l'incomprensione è solo iniziale (e perfettamente comprensibile), poi la tensione si scioglie nella mutua comprensione e sì, nella reciproca stima.
Sono bellissimi: Lothar così austero, serio, rigoroso - e ansioso, nel suo tentativo di controllare tutto. Silas invece è scapestrato, appassionato - ma il suo intuito è ciò che gli conferisce una sicurezza che a Lothar manca, nonostante tutto il suo buonsenso. Per questo è lui il leader, per questo sono così indispensabili l'uno all'altro. Mi piacciono da morire, e tu sei bravissima a descrivere questa dinamica complessa e ricca di sottintesi.

Il flashback è dolcissimo, e mette di nuovo in luce - non che ce ne fosse bisogno - l'immenso amore che Ludwig ha per i figli; quel suo essere un padre esemplare lo trovo commovente, specie sapendo che è l'unico baluardo nella tempesta della loro famiglia. Lo amo.

Infine, la scena nel locale l'ho trovata avvincente: rimette in moto le cose, perché ora i due gruppi sono uniti, e credo che non resteranno a far semplice conversazione politica nei Night, ma abbiano in mente ben altro exploit. Il discorso di Silas mostra la sua leadership, e credo che anche lothar - nonostante i suoi sospetti - non abbia potuto non restarne colpito.
Spero che l'intuito di Silas non gli abbia fatto fare un passo falso, ma certamente a livello di trama è uno sviluppo interessante, che non vedo l'ora di approfondire.
Un altro capitolo bellissimo, un altro applauso per te.

Recensore Master
02/12/15, ore 11:55
Cap. 3:

Eccomi qui!
Allora, in questo capitolo il mio cuore ha perso dei colpi molte volte: inizialmente non capivo bene cosa Ludwig avesse in mente per Aleph: cioè, certamente non gli avrebbe fatto del male, andrebbe contro i suoi principi e i suoi ideali, ma quando ha estratto il libricino per prendere nota dei dati anagrafici di Aleph ho avuto un brivido: per fortuna tutto si è concluso al meglio, e Ludwig si è mostrato ancora una volta un personaggio degno d'ammirazione e amabile.
La parte su Regan e Salazar mi ha lasciata tristemente colpita: per prima cosa ti devo fare i complimenti per come hai mostrato il lato interiore, il mondo soffocato del bambino, in bilico tra quello che è e quello che deve essere per non morire; hai usato una tale delicatezza e profondità che sono rimasta di stucco: ammiro molto questa capacità, tantissimo.
Regan, comunque, si sta dimostrando sempre più odiosa: per quanto possa essere capita - anche se non totalmente - non si può non provare astio per lei. Ottimo il riferimento al Giardino Segreto, calzante.
Ora, Silas: personaggio vulcanico, con ideali forti e che non si lascia abbattere da nessuno; ma è l'aspetto più intimo, legato alla famiglia, quello che mi ha colpito di più: tutto, ma non toccategli il padre e il fratello.
Sarebbe disposto anche a morire, se questo potrebbe salvarli o comunque proteggerli. Questi sentimenti sono fortissimi, e tu sei stata ancora una volta molto, molto brava.
Vorrei avere più tempo per andare avanti e continuare questa meravigliosa storia, perdonami se le recensioni arrivano a singhiozzo :(

A presto,
Manto :*

Recensore Veterano
01/12/15, ore 15:34
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui a recensire ^^ Devo dire che questo primo capitolo è molto promettente, e per quel poco che ho letto mi sembra che tu ti sia documentata molto bene sulle ideologie e sul modo di pensare delle persone dell'epoca. E' molto difficile leggere una storica documentata a dovere, e devo dire che mi hai lasciata molto soddisfatta u.u continuerò sicuramente la lettura, la infilo immediatamente nelle seguite <3 un bacio, avrai presto mie notizie <3

Recensore Veterano
30/11/15, ore 20:22
Cap. 8:

Questo capitolo l'ho trovato davvero straziante, un concentrato di sofferenza vischiosa, da cui sono riemersa dolorante e malinconica.
La sofferenza accomuna i componenti della famiglia Dubois come una maledizione che pende sulle loro teste, ed è una sofferenza così crudele, così immeritata, che davvero fa male al cuore.
E dico tutta la famiglia Dubois - Regan compresa - perché non me la sento di dividere in modo semplicistico i componenti tra vittime e carnefici.
Certo, il problema è Regan (e infatti continuo a pensare che ormai non ci sia più speranza per lei, se non l'internamento), ma tu fai trasparire che un tempo questa donna dovesse essere molto diversa - tenera con il marito e con i figli, moglie affettuosa e madre amorevole - e dunque qualcosa di terribile deve averla ridotta in questo stato, rendendola il carnefice che è.
Perché vedi, non percepisco malvagità in lei, ma solo dolore e pazzia, e di queste cose si è incolpevoli.
Ciò non toglie che lei stia rendendo un inferno le vite di tutti, e questo è ancora più tragico. Se fosse semplicemente crudele, sarebbe semplice confinarla e sono certa che Ludwig non avrebbe avuto pietà per la cattiveria fine a se stessa.
Ma così è come avere una malattia che ti scava dentro - la malattia non ha colpa di essere ciò che è, ma il risultato è che ti uccide lo stesso.
Salazar è tragicamente segnato, ogni volta che leggo di lui mi si spezza qualcosa dentro... E gli occhi tristi di Silas, alla fine, dopo aver sentito sua madre apostrofarlo come feccia, mi hanno devastata.
Ludwig è il titano che cerca di arginare la tempesta, ma per quanto tempo riuscirà ancora ad evitare che la diga si rompa e inondi tutto?
Ti lascio queste sensazioni un po' caotiche e un po' confuse, ma è ciò che ho provato leggendo questo straziante capitolo, anche per comunicarti quanto forte tu riesca a colpirmi con quello che scrivi.

p.s. Però sono stata immensamente felice di rivedere Lothar. Ora però mi manca Aleph. Non si possono avere tutti insieme?^^