Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Junior
07/03/14, ore 12:34
Cap. 7:

Ho deciso di recensire per prima la tua storia, visto che l'avevo già seguita in passato. A dispetto del mio non-proprio-amore per le storie slash, devo ammettere di aver divorato questo capitolo. Sarà forse il linguaggio scorrevole e fine, le scene erotiche assolutamente mai volgari, anzi, descritte veramente bene (forse un po' veloce l'incontro tra Friederich e Silas). Ludwig continua a pensare ad Aleph, forse spinto anche dalla moglie, che ripeto è una vera e propria arpia pazza, basti vedere come in gozza il povero Salazar di cibo, chiamandolo addirittura "la mia bambola". Silas invece è curioso di sapere chi vuol fare ingelosire Friederich e così si lascia andare a delle effusioni con lui. Alla fine Friederich riesce a riavere ciò che cercava, ossia Franz. Ho trovato solo un errore, nella prima parte del testo: "infondo" invece di "in fondo", ma è un refuso che può capitare, del tutto trascurabile. Devo ancora farti i complimenti per questa storia, davvero ben strutturata ed interessante.

Paola

Recensore Junior
07/03/14, ore 12:20
Cap. 2:

Questa storia sembra un vero e proprio romanzo già dal primo capitolo. Complimenti! In confronto la mia scrittura impallidisce di fronte a tanta minuzia.
Tutta la storia della famiglia di Ludwig è malata, sbagliata, un uomo con una marea di problemi. Una moglie esaurita per l'asportazione dell'utero, un figlio piccolo quasi autistico ed uno grande quasi sovversivo. Non so come non sia ancora esploso ma è chiaro che è lui la bilancia del suo universo famigliare.
Bello che abbia incontrato due volte Aleph, qualcosa mi dice che questo ragazzo accompagnerà in qualche modo il suo destino (la chiaroveggenza gratuita XD).
C'è una svista in una frase:
" Ludwig arrivato fino a quel sapendo bene cosa dire."- credo sia "punto", giusto?
Alla prossima!

Recensore Junior
07/03/14, ore 11:21
Cap. 1:

Inanzitutto mi piace questa scelta dell'impostazione come una pagina di un libro. Non si fa fatica a leggere e si va velocemente fino alla fine.
Ludwig, quello che mi pare di capire sia il protagonista, è sicuramente un personaggio enigmatico e affascinante. Per tutta la narrazione ci tiene a ribadire nei suoi pensieri che non è esattamente come la sua divisa lo vuol far apparire ma tutto il contrario. Eppure continua a recitare questa farsa come se fosse costretto da un motivo più grande o magari da un passato particolare. Sono curiosa di scoprire quale sia perchè per il momento il suo sembra solo sprezzo della falsità in cui vive e con la quale recita.
Adoro i particolari minuziosi della tua storia, dalla tosca agli appellativi in tedesco, dal ballo alla preferenza di Ludwig per i compositori russi, sulla quale mi trovo d'accordo.
Forse per il banner avrei scelto un fiore meno esotico, tuttavia credo il colore rosso sia efficace per richiamare il sangue che è scorso o scorrerà nella vicenda.

Recensore Veterano
06/03/14, ore 00:47
Cap. 1:

Era un pezzo che non leggevo più storie ambientate in questo periodo. Non so perché, ma l’introduzione della tua mi ha intrigata – mi è sembrata qualche cosa che non ho già letto e riletto centinaia di volte.
Credo non sia stato un caso. Giusto negli ultimi mesi questa parola, “dovere”, mi ha  messa in ‘crisi’…che cosa significa ‘dovere’? Chi può costringerti a fare qualche cosa che non senti di fare? Dove affondano le radici del dovere? Sono davvero imposte o, piuttosto, autoimposte?...tutto questo per dire che andrò avanti con la lettura e che ti faccio i complimenti per lo stile, che mi ha piacevolmente ricordato le atmosfere mefistofeliche di Klaus Mann e le pitture di Otto Dix.

Pokà

Recensore Master
05/03/14, ore 19:19
Cap. 7:

Ciao, cara!
La gioia di leggere in anteprima i tuoi capitoli è infinita, quindi passo subito a dire che anche se sto recensendo in serata sai bene quanto abbia adorato quest’esplosione di vicende.
Il ballo in maschera dei Wolf è il chiaro esempio di giorno da cancellare a mio avviso, ma chissà, non per tutti lo è data anche la situazione di Friederich e Franz, per esempio – anche se so che Silas condivide questo elemento più che volentieri e Salazar non fa che sostenere le mie parole (?)
Detto questo posso solo aggiungere che come al solito hai fatto bene i tuoi conti, integrando pian piano i personaggi fino a dargli un ruolo deciso e anche i rimandi al Dorian sono stati più che esemplari, senza contare il romanticismo, la gelosia e il possesso di Franz che, in effetti, devo ammettere quanto sia capace di farmi girare la testa.
Non ho particolarmente apprezzato Friederich, ma amo il suo presta volto, amo la sua maschera e tutto il contesto in cui si muove.
Posso solo detestare Regan, come mio solito, pregando che qualcuno la interni in qualche manicomio il prima possibile – ah, non è mia abitudine essere così dannatamente sadica, ma dopo tutto sta distruggendo un ragazzino e la cosa non può che darmi fastidio fino a dimenticare da che parte abiti la pietà.
Mi manca Aleph, ebbene sì, ma sono certa che in futuro salterà fuori come un fungo (?) e lui con i suoi fulvi capelli saprà farmi addolcire come al solito, perciò al momento ti saluto, lasciando molti discorsi in sospeso per non spoiler are nulla a chi passa da queste parti a leggere le recensioni <3
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
04/03/14, ore 17:59
Cap. 1:

Yoo, buonasera.
Mi complimento per la scelta della strofa all'inizio, è una delizia da leggere e sentire e c'entra con tutto quello che si può capire prima di arrivare ad essa. Delicata come un petalo. Che danza la ballata dei petali caduti. Immagino che tu sia stata davvero rigorosa nel mettere insieme il tuo racconto. Quando lo apri ti fa davvero pensare che dentro c'è un sacco d'impegno, che però, quando viene letto, lascia vedere di sé soltanto un sacco di eleganza. Sì, tutto quello che penso: eleganza. Ed è perfetto, giuro.
Lasciati dire che descrivi molto bene. Ludwig. LUDWIG. Ce l'avevo di fianco. Era in camera mia. Anzi, tutta la corte era in camera mia. Beh, se fa parte delle SS sarà di sicuro un biondone provetto, però io non posso fare che pensare a Beethoven. Almeno caratterialmente è lui. Io so che Beethoven era un'anima in pena, poverino. Così, Ludwig, incastrato in tutti i suoi doveri. Sono la sua camicia di forza. Sbarre attorno a lui. Poverino, questo è come si dice "averne le scatole piene". Fatto con molta raffinatezza, però.
In conclusione! Meriti molto per il tuo impegno nell'esserti cercata tutti i riferimenti storici del periodo e per la finezza con cui scorrono le frasi. Ti faccio i complimenti!
A presto. :)

-wincus.

Recensore Veterano
03/03/14, ore 22:23
Cap. 4:

.... mmmmmm che bel capitolo pieno zeppo di cosette simpatiche!
Parto dall'inizio.
Le paure di Aleph: realistiche e devo dire che sei stata molto brava a spiegare questa cosa, perché nonostante noi conosciamo Ludwing e sappiamo perfettamente che non farebbe mai del male ad una mosca, sei riuscita cmq a farmi vivere le preoccupazioni di Aleph che però, andando da Miriam (donna che amo, saggia donna) si è dato una calmata. Ho trovato dolcissimo il loro piccolo momento. La debolezza di una madre segnata dalla malattia che, però, non dimentica di essere una mamma e cerca di essere di conforto al figlio, rassicurandolo. Scena dolcissima."Per un istante ho incrociato il suo sguardo e lui stesso reclamava aiuto" eh cara Miriam donna saggia, c'hai visto giusto.
Ci spostiamo dal falsario che AMO infinitamente. Bellissima caratterizzazione, lui con il vizio del fumo e che si improvvisa falsario perché ha pensato bene di utilizzare il suo talento in questo modo. Un uomo che vive di questo eppure riconosce ancora i valori dell'amicizia, che offre il suo aiuto a Ludwing senza neanche farsi pagare, un uomo che fa favori... abbiamo dimenticato il valore del disinteresse, purtroppo, ma in questo caso lo hai spiegato egregiamente. Ludwing che scherza mi piace un sacco. Non so perché ho sempre pensato fosse stato un uomo di spirito e che l'orrore l'avesse solo spento, ma in fondo percepivo questa sua sfaccettatura. Non mi chiedere come e quando perché non lo so O_O Quello zozzone di Silas si fa fare i documenti falsi per il night, eh?! Zozzo! Passiamo oltre.
Finalmente Ludwing si trova da Aleph e sono stupida se ti dico che mi sono piSSiata tutta quando Ludwing gli ha detto il suo nome?
Aleph è già cotto ma non lo sa.
La cosa che mi piace della tua storia è il fatto che fai affiorare sentimenti nel cuore delle persone non senza un perché. Spieghi i processi emozionali, sentimentali e logici dei tuoi protagonisti con una cura tale da riuscire a non lasciare punti vuoti in chi ti legge. Cioè, non trovo mai considerazioni o dialoghi che mi sembrano stonati per i personaggi. Capiscimi ammìa!
Adesso sono curiosa di sapere perché Ludwing ha invitato Aleph da lui. Cosa accadrà? Vorrà offrirgli un lavoro?
Silas... zozzone e poi... Lothar e Silas? Wtf???
A parte che mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione del night.
Il cambio di location mi ha entusiasmata anche perché hai saputo spiegare al meglio il luogo e chi lo abitava.
Mi sono piaciuti molto i particolari dell'ultimo pezzo: l'estetismo di Silas, il sentirsi un pesce fuor d'acqua di Lothar solo al pensiero di trovarsi in un luogo di divertimento mentre la gente, fuori di lì, muore. Mi è piaciuto molto il modo di approcciarsi di Silas nei confronti dell'altro sesso, è una volpe quel ragazzetto. Piccoletto, con gli ormoni a festa ma assolutamente sicuro di sé. Mi è piaciuto molto il dialogo che c'è stato tra i due prima di entrare nel locale.
Ok... che altro dire?
Silas e Lothar???
Ok! Finisco qui dicendoti che questo capitolo mi ha presa un sacco... e mi sa che appena finisco di fare altre cose, ritorno tra poco per leggere il prossimo :P
Adesso voglio sapere gghghghghgh.
Bloom

Recensore Master
02/03/14, ore 18:55
Cap. 6:

Ciao, cara!
Con un po’ di ritardo arrivo a recensire anche questo tuo capitolo e non posso che dirmi soddisfatta del risultato che hai ottenuto, nonché della sua scorrevolezza e delle pieghe che ha preso lentamente: l’azione entra nel vivo, i personaggi paiono appartenere allo stesso universo, eppure figurare in microcosmi a sé – insomma, complimenti.
Sono imperdonabile, lo so, per essere arrivata solo adesso a commentare questo capitolo, ma mi consola il fatto che sia stata per lo meno la prima a leggerlo e non mi stancherò mai di dirti che è davvero degna di nota come storia: un capolavoro, un qualcosa che mi piacerebbe venisse presa più in considerazione anche dal resto del pubblico e da altri lettori. In poche parole, la trama che stai tracciando lentamente merita e anche dalle premesse della tua intro si capisce più che bene a cosa andiamo incontro: ci affezioneremo a personaggi che ne passeranno di cotte e di crude, ma non voglio pronunciarmi sul finale, così come non voglio nemmeno svelare il segreto del banner a coloro i quali si prodigheranno a capirlo e a farti sapere la loro.
Ti posso solo ringraziare per le belle parole che mi dedichi nelle note ogni tanto, sorprendendomi, perché sei un tesoro; ma tornando alla storia posso dirti di tutto e di più, forse niente al confronto con il suo contenuto.
La psicologia di Regan, sempre più distorta, si fa avanti in questo capitolo che senz’altro ne preannuncerà uno ancora più pieno, per non parlare dell’affetto che nutre Silas nei confronti del fratello e di quella vena un po’ cinica che hai sottolineato nelle sue interazioni col prossimo.
Per quanto riguarda Ludwig non posso che adorarlo, lo sai, così come amo particolarmente Aleph <3
Non vedo l’ora che il loro rapporto si approfondisca – oh, so che accadrà, perché Ludwig, per quanto onore possa avere, è pur sempre un uomo e mi pare parecchio coinvolto dal ragazzo.
Ti saluto con i miei più vivi complimenti e spero di sondare presto i misteri della festa della famiglia Wolf.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
02/03/14, ore 15:33
Cap. 3:

Finalmente ho finito il capitolo. La prossima volta mi sbarazzerò di tutto quello che mi distrae. Di te per prima ghghghghghghg
Allora.
Sono stata in adorazione per tutto il capitolo.
Prima di Ludwing e Aleph. Ho amato il modo in cui hai gestito l'incontro: la paura di Aleph e della madre, la compostezza di Ludwing che con quell'atto distrugge, in parte, la diffidenza dei due. Mi è piaciuto il fatto che Aleph abbia avuto cmq qualche tentennamento, lo rende reale e umano. Ha gradito, ha apprezzato, ma ancora non è totalmente felice di ciò che è successo. Si chiede come sia possibile che un tipo come Ludwing possa fare una cosa del genere solo per umanità, cosa ben lontana dagli SS. I tentativi di Ludwing, dal suo canto, sono di una nobiltà disarmante. Nel suo piccolo tenta disperatamente di accomodare gli squarci creati dai suoi compagni. Fa piccoli gesti che poi sono una goccia nell'oceano, ma non per questo non meritano rispetto e affetto.
Passiamo a Salazar... un'altra mia adorazione. Dovresti sentirti felice del fatto che amo TUTTI i tuoi personaggi, è un evento, SAPPILO. Almeno, due o tre li devo sempre odiare, ma non è il caso di questa storia che non solo è scritta benissimo, è anche curata nella caratterizzazione dei personaggi. La dovizia con la quale costruisci i caratteri di ognuno traspare in ogni parola. Anche i dialoghi sono pertinenti e rispettano fedelmente il carattere di ognuno.
Salazar mi fa una tenerezza enorme. Vorrei poterlo abbracciare e sei stata straordinaria nel rendere l'idea del suo disagio. Con ogni piccolo particolare: dal disegno squarciato, al suo modo di scrollarsi la polvere di dosso. BRAVISSIMA!
Ultima parte: Silas.
Si sta cacciando nei guai, anche se mi pare un tipo davvero assennato. Agisce pericolosamente ma non d'istinto e questo denota una gran maturità nonostante i suoi anni.
è intelligente, sveglio... bravo ragazzo! Sono fiera di lui.
E anche Silas, come suo padre, finge di essere ciò che non è, e ho apprezzato molto la frase finale. La trovo evocativa ed incalzante.
Brava Nahash.
10++++++++++++++++
Bloom

Recensore Junior
01/03/14, ore 11:04
Cap. 6:

Questa storia mi piace già tantissimo e amo già quasi tutti i personaggi (quasi perchè ad esempio Regan non è che mi piaccia moltissimo... nel senso che come personaggio lo tratteggi molto bene è che a me personalmente sta antipatica, non so se mi sono spiegata).
È scontato se invece ti dico che amo Ludwig e Aleph e Silas e Salazar e Lothar? Forse si, ma vebbè io te lo dico lo stesso, li adoro! Ludwig secondo me se ne morirà dal dolore per tutto quello che è costretto a vedere e a fare ( e spero proprio che non accada niente ad Aleph o a Silas... tempo anche per Silas perchè nonostante cerca di essere prudente delle volte non riesce a controllarsi e questa non è una cosa buona...).
Invece i momenti tra Ludwig e Aleph sono bellissimi e anche Ludwig che si da del ragazzino di quindici anni e che si preoccupa per Aleph durante il tragitto (*-*)... per non parlare della tenerezza di Ludwig con i figli... Ah! E Salazar con Aleph? Non vedo l'ora di vedere cosa combineranno ( perchè secondo me qualcosa combinano )... e si, pure Silas che ha già mangiato la foglia è stupendo.
Amo tanti piccoli dettagli di questa storia e anche se per ora la situazione è tranquilla vedo già l'ombra di qualcosa di molto brutto e penso che potrebbe essere colpa della famiglia Wolf... speriamo bene!
Non vedo l'ora di vedere come prosegue :) a presto 

Recensore Veterano
25/02/14, ore 20:54
Cap. 5:

Ciao!
Bene, vediamo, leggo di rado le originali, e questa è la prima in assoluto che leggo ambientata in questo contesto storico, ma ciò non vuol dire che non me ne sia innamorata praticamente all'istante!
Anzitutto, i miei complimenti per le citazioni all'inizio, ho particolarmente apprezzato quella di Oscar Wilde, autore che amo molto.

Mi piacciono molto i personaggi, a partire da Ludwig e la sua frustrazione a Salazar, che adoro. Davvero. Il discorso dello "specchio rotto" mi ha profondamente colpita, amo quel ragazzino. 
Per quanto riguarda Salis lo trovo davvero, davvero divertente. Non nel senso che è buffo, solo... insomma, insieme al suo compagno dell'istituto, Lothar, giusto? Mi ha fatto molto ridere quella sua aria Bohemien così in contrasto con la serietà della situazione, ecco!

Ho messo la storia tra le seguite, aspetto con impazienza il seguito, e quello che succederà dai Wolf e con Aleph sopratutto! 

Un bacio
dram 

Recensore Veterano
25/02/14, ore 16:59
Cap. 2:

Ciao Nahash eccomi di ritorno.
La notte dei Cristalli, terribile momento storico che credo rimanga stampato nella storia per la sua crudeltà ed efferatezza.
Hai saputo integrare perfettamente Ludwing in un contesto storico realmente accaduto.
Ci hai fatto vedere attraverso i suoi occhi un fatto reale senza enfatizzare troppo la crudeltà del fatto in sé.
Sei stata elegante e pacata e ho apprezzato molto.
Il conflitto interiore di Ludwing, invece, esce tutto ed è per questo che ti dico che sei stata brava, perché hai bilanciato perfettamente la drammaticità senza renderla pesante.
Abbiamo vissuto tutto attraverso gli occhi di lui e mi chiedo quanto riuscirà a fingere.
Lo capisco e lo condivido anche.
Hai creato un personaggio tremendamente reale, un uomo che vive dei suoi conflitti e che vorrebbe cancellare ciò che in realtà la sua mano commette, ma non può farlo. è un eroe con tutte le debolezze di un uomo. Ho apprezzato ENORMEMENTE questa cosa.
Mi ha intenerito molto una parte: ormai era talmente abituato alla sua compostezza che neanche dentro casa sua riusciva a lasciarsi andare.
è davvero opprimente e assolutamente reale.
Si vede che hai fatto molte ricerche a riguardo, a livello storico intendo, perché molto spesso ho sentito o letto questo piccolo particolare.
Persone che vivono in contesti così terribili, schiacciati dall'umanità intrinseca e dall'impossibilità di poterla svelare, tanto da non riuscire ad essere naturali neanche tra le mura della propria casa.
Anche la moglie è ben caratterizzata, non so se mi fa più rabbia o pena, certamente neanche lei ha vissuto momenti idilliaci e ancor di più mi fa tenerezza Ludwing, perché sembra non riesca trovare pace in nessun luogo.
è un padre e un marito, preoccupato per le persone che ama. Mi dispiace T_T
Ok! Continuo con la recensione seria: l'arrivo di Aleph, il giovane ingegnere salvato da Ludwing mi incuriosisce molto e vorrei saperne di più, per questo andrò avanti il prima possibile.
Complimenti per la storia, complimenti per il tuo modo di scrivere lineare ma mai superficiale e complimenti, soprattutto, per la caratterizzazione dei personaggi. Sono persone verosimili inseriti in contesti molto reali.
Bravissima.
Alla prossima ^_^
Bloom

Recensore Veterano
24/02/14, ore 22:43
Cap. 2:

Eccomi qua con il secondo round u.u
Allora. La patina complessiva di questa storia mi piace molto: non la rendi scontata, né poco credibile. Ha un realismo affettato, che apprezzo molto soprattutto nelle sfumature psicologiche del protagonista e del suo modo di intessere legami con la famiglia. Ludwig mi ispira un po' l'ultimo eroe di un'umanità in decadenza: soffre e sopravvive come uomo perché preserva la sua legge morale. Mi è piaciuto molto il suo comportamento nell'ambito familiare, la tenerezza sua di essere padre, in netto contrasto con una moglie ormai arida (ogni riferimento a situazioni fisiologiche è puramente casuale) e dalla mente intorbidita dal dolore, da una femminilità perduta. Hai dato una svolta alla trama ripescando dal passato Aleph: mi hai incuriosito molto, devo dirlo. Chissà quanto a lungo Ludwig riuscirà a mentire per salvarsi e per salvare. La scena iniziale sulla notte dei cristalli l'ho apprezzata molto: non eccessiva, né superficiale. Bilanciata nella sua drammaticità, con quella patina tipica che avverto in qualsiasi narrazione storica.
Sul tuo stile non ho nulla da aggiungere, se non un dettaglio - semplici sviste, per carità: in alcune parti hai usato molti avverbi che terminano in - mente, rendendo la lettura un po' meno scorrevole. Cerca di limitarli o sostituirli, in alcuni casi, se vuoi. Ora scappo, ma è stato un piacere. A presto :3

Recensore Veterano
24/02/14, ore 17:46
Cap. 1:

Bene, approdo anche qui :3 Sai, mi ritrovo a ringraziare il meccanismo di coincidenze che mi ha permesso di incrociare tutte voi: per questo sito c'è ancora speranza, se ci sono scrittrici come te (:
Dunque, premetto che lo storico non è esattamente il mio genere. Mi affascina, certo, ma non mi appassiona molto, perché a volte lo percepisco "distante": non è facile per la nostra generazione narrare con pregnanza ambientazioni e personaggi così, ma proprio qui trovo il tuo merito. Hai analizzato un aspetto assolutamente non scontato del regime nazista: la costruzione spietata del consenso e la distruzione di ogni arbitrio e identità. Certo, come dimenticare la disintegrazione umana dei lager, ma spesso ci si dimentica che il genio efferato di Hitler costruì un Reich stabile sulla paura, sull'annullamento del dissenso e dell'arbitrio. Qui entri in gioco tu, offrendo tramite il tuo personaggio un'analisi psicologica che spesso sfugge. Il tuo personaggio è un outcast, sì, ma perfettamente credibile; è ragionevole che ci siano menti troppo forti, dissenzienti con quell'omologazione spaventosa, quel clima di terrore che ti impedisce di commuoverti davanti a una composizione russa o una tela espressionista. Hai dedicato il primo capitolo a quest'analisi introspettiva che ho molto apprezzato, quindi; trovo poi il tuo stile scorrevole, non capzioso, assolutamente agibile e tecnicamente corretto. Vado avanti con la lettura, vediamo quali sorprese hai in serbo per me. :)

Recensore Veterano
24/02/14, ore 06:05
Cap. 4:

Sono sempre qui v.v
Sono curiosa del legame che nascerà tra Aleph e Ludwig,si è appena creata un'unione sottile e tremendamente pericolosa per entrambi, veramente tanto, ma continuo a dire che le gesta del nostro protagonista sono davvero ammirabili.
Silas è un capoccione, davvero, ha l'indole del capo si vede, si sente, se percepisce sino al midollo, è così abile che riesce a mainpolare le situazioni a suo favore; insomma, è proprio un bel caratterino.
E rimanendo in tema con questo, hai una dote, ovvero riesci a caratterizzare meravigliosamente ogni tuo personaggio, si stanno sviluppando capitollo per capitolo, facendomi praticamente innamorare. 
Brava,ancora, davvero.