Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Master
29/11/15, ore 09:46
Cap. 6:

Okay, eccomi come promesso a recensire. Finalmente ho abbastanza elementi per farlo, quindi veniamo a noi:
Ludwig è sempre più coinvolto con Aleph, che, forse, a sua volta sta maturando e capendo i sentimenti che l'altro prova per lui; inoltre si scopre il "passato" sessuale del soldato, la sua fedeltà ad una moglie instabile di mente, cosa più che ammirevole.
Mi domando cosa accadrà adesso, e se Silas si caccerà nei guai oppure continuarà insospettabile i suoi sottefugi nei nigh; su di lui mi sono fatta delle idee piuttosto discordanti, non riesco bene ad inquadrarlo, ma come personaggio mi intriga e questo è un bene! :)
La scena del ballo mi è piaciuta, hai descritto l'atomosfera benissimo, delineato i vestiti e l'ambientazione in modo perfetto, tanto da riuscire a catapultarmi in quel luogo che sotto alcuni aspetti mi ha quasi dato i brividi...
E, ultimo ma non ultimo, Keats: adoro il poeta inglese, amato la versione che Ben Whishaw ne ha dato, e la parte in cui decantano la poesia è pura perfezione.

Alla prossima,
V.

Recensore Veterano
29/11/15, ore 04:24
Cap. 7:

ma... ma... ma... E questo capitolo? E Frederich? E Franz? E Silas? E... e... e...?
*tenta di ricomporsi*
Ok, mi avevi accennato che nel cap 6 sarebbe avvenuto "qualcosa", ma non immaginavo cosa, e tutto questo è stato... delizioso. *_*
Innanzitutto Friederich: ma è adorabile quella canaglietta! E' stato una sorpresa per me, perché all'inizio mi sono detta: "mmmh, ecco il ragazzo viziato di buona famiglia" e invece si è rivelato molto più di questo.
Si, certo, è *anche il ragazzo viziato di buona famiglia*, ma è sensuale, appassionato, e devoto al suo Franz, tanto da aver architettato tutta quella cosa con Silas per farlo ingelosire. Canaglietta proprio, ma del tipo che ti fa innamorare, e infatti Franz è cotto, giustamente. Questi due mi hanno davvero lasciata a sospirare, e quando - in giardino - hanno cominciato a baciarsi (perché Friederich voleva rimettersi in pari con i baci**) ero lì a spiarli con gli occhi a cuoricino.

E di Silas ne vogliamo parlare? Parliamone. E' proprio un pericolo pubblico quel ragazzo, un cacciatore nato, a cui è pressoché impossibile resistere. E lui lo sa, è conscio del suo fascino spregiudicato, e lo usa a piacimento, senza dover chiedere scusa a nessuno. Ho ghignato come una scema quando, dopo aver portato Frederich nello studio, gli si è avventato addosso senza tante cerimonie. :D
Silas non è uno da far troppe pantomime, eccetto che con un certo rivoluzionario di nostra conoscenza. Non credo sia un caso che con lui non abbia mostrato quel suo lato di "mangiauomini", e un'idea del perché credo di averla, ma la tengo in caldo per quando tornerai a occuparti di Lothar - che in questo capitolo mi è mancato molto. Non che non ci fossero altre deliziose cosine su cui concentrarsi, ma ciò non vuol dire che mi sia dimenticata di lui.
In finale introduci un personaggio che ho trovato interessante: la misteriosa Agnes, che sembra saperla lunga su certe attività sovversive, e che penso proprio ritroveremo presto.

L'ho lasciato per ultimo, ma solo perché per me è il più importante: Ludwig. <3
Di nuovo sua moglie lo fa dannare (e fa dannare Salazar), e pian piano anche il beneficio del dubbio che avevo concesso a Regan si sta erodendo. Un'altra di queste scenate e non sono più disposta a giustificarle nulla.
Sbaglio o quella cartomante non sarà solo un personaggio "di passaggio"? Non so, mi ha lasciato un "vibe" particolare, e sembra che ci sia stata un'intesa tra lei e Ludwig - di che tipo non so dire, ma ho intuito qualcosa tra le righe.

Un altro capitolo denso di eventi, di personaggi, di dinamiche - e non avrei più voluto staccarmene, sono sincera. Ogni nuovo episodio mi riserva sorprese a non finire e tante emozioni. Che brava che sei.

Recensore Veterano
27/11/15, ore 21:06
Cap. 6:

Un altro bellissimo capitolo, un altro tassello in una storia che si fa sempre più avvincente e complessa.
Innanzitutto, ho apprezzato tantissimo l'accenno alla sessualità di Ludwig - in effetti mi ero posta questa domanda, e avevo intuito che potesse essere attratto da entrambi i sessi, ma non ne avevo certezza. Il fatto che si fosse sposato per amore faceva capire la sua attrazione per le donne, ma non sapevo che, in passato, avesse avuto esperienze anche con l'altra metà del cielo. Mi piace questo suo lato, questa sua apertura mentale ed emotiva - e mi piace anche il fatto che non ne abbia fatto segreto con i suoi familiari; non ce lo vedo proprio Ludwig a nascondersi, è troppo integro e sincero per farlo.
Che posso dirti della scena nella biblioteca? Adorabile, dolcissima, ed inoltre ha messo in luce un lato di Aleph che ancora non era apparso: quando dice a Ludwig che lui è in grado di prendere le sue decisioni, mi è apparso chiaro che non è solo un ragazzo candido e dolcissimo, ma anche un giovane uomo volitivo, che sa agire secondo volontà. Prevedo scintille, e la tensione è palpabile; sono deliziata, semplicemente deliziata. <3

Veniamo a Salazar: anche lui ha mostrato un lato nuovo - un caratterino niente male, per qualcuno che è solito rintanarsi dentro se stesso - e questo gli conferisce una sfumatura spigolosa e aggressiva che mi piace molto. Del resto, se è figlio di suo padre, difficilmente avrebbe potuto essere soltanto una creatura passiva e inerme; beh, mi sembra tutt'altro. Penso che anche Silas sia rimasto stupito dalla sua reazione (oh, e adoro Lothar sempre di più...** ci credi che sta velocemente assurgendo a mio personaggio preferito - subito dopo il mio adorato Ludwig? ecco, l'ho detto. ^^)

La scena del ballo mi ha dato i brividi, specie la frase di Ludwig sulla maschera; dio, come l'ho amato in quel momento... Mi sarei gettata ai suoi piedi, potendo, chiedendogli di farmi donna. :p
Ok, mi ricompongo, ma davvero trovo affascinante questo suo lato sarcastico avvolto nell'educazione e nella gentilezza - pugno di ferro in guanti di velluto - e se fossi Frau Wolf mi preoccuperei non poco. Ma mi pare che la cara signora, alla fine, abbia capito che era andata a stuzzicare un lupo, e non un cagnolino da salotto.
Bellobellobellobello, so che mi ripeto sempre, ma questa storia la adoro sempre di più, sta diventando la mia boccata di droga quotidiana, sai? :)

Recensore Veterano
27/11/15, ore 01:58
Cap. 5:

Ebbene, ti confesso che all'inizio ci sono cascata: quando Ludwig ha il secondo sogno - quello più realistico - ho pensato davvero che stesse accadendo, e infatti la mia espressione era pressappoco così----> O_o
Poi si è svelato l'arcano, e allora ho capito: Aleph ha fatto talmente breccia nel coriaceo ufficiale da visitarlo anche nei sogni, come a volergli mandare messaggi subliminali che anticipino la vera e propria presa di coscienza. Il suo corpo risponde a questi messaggi, ma la mente sembra ancora fare resistenza.
Ho trovato azzeccato che l'immaginario onirico fosse basato sulla mitologia greca, perché il romanticismo tedesco affondava le sue radici proprio in quella selva di miti e simbologie, e Ludwig mi è sempre apparso come il frutto perfetto di quella cultura così ricca di simbolismi; dunque Aleph come il bel Narciso, elusivo come Daphne fuggitiva, mentre Ludwig si cala nei panni di un Dio bramoso che, per una volta, è davvero libero di essere se stesso e può dar sfogo ai suoi desideri.
Il sogno mi ha davvero emozionata, e mi ha confermato la sensazione che avevo avuto nel capitolo precedente - che fosse davvero scattato qualcosa tra quelle due creature così speciali - una sorta di "riconoscimento" dai risvolti mistici, che va al di là di ogni spiegazione.
Dopo questa sequenza onirica, ecco che la cupa realtà ritorna prepotente con la scena tra Regan e Ludwig, quasi a voler gettare in faccia a quest'ultimo la miserabile realtà che lo circonda. Regan mi fa pena - sì, pena, perché una persona deve stare davvero male per comportarsi in modo tanto distruttivo - ma la mia empatia è tutta per Ludwig: quanto deve aver amato quella donna, per lasciare che lei continui a infliggere tali ferite, non solo a lui ma anche a suo figlio?
Ed infine, quasi a lenire queste lacerazioni, ecco che arriva Aleph in persona, dolce come un angelo consolatore, ma che agli occhi di Ludwig è fatto di deliziosa carne e sangue - come dimostrano le reazioni del suo corpo alla vista del giovane.
C'è una tensione erotica palpabile tra questi due personaggi, e se Ludwig ne è ormai consapevole, mi chiedo per quanto ancora Aleph continuerà a rimanere ignaro.
Un capitolo denso di simbolismi e di splendide immagini, oltre che di rimandi letterari come ad esempio il riferimento al libro di John Keats; adoro queste cose - i testi nei testi.
A ogni modo, qualcosa si è messo in moto, e io voglio sapere dove mi porterà, pronta a farmi guidare nelle pieghe di queste vite complesse e affascinanti dalla tua mano di narratrice sapiente.
Il capitolo si chiude con un altro piccolo cliffhanger: chi sono i Wolf, e perché i Dubois li disprezzano? Ho come l'impressione che avrò preso la risposta a questa domanda...
A prestissimo!

Recensore Veterano
26/11/15, ore 22:07
Cap. 4:

Ed eccomi qua, dopo essermi un attimo ricomposta dopo la lettura di questo capitolo che trasuda di adorabili cose sottintese... *sospira*
Ebbene sì, dico sottintese perché si intuisce un flusso di sentimenti inespressi attraversare i personaggi - Ludwig, Aleph, Lothar - senza che tuttavia si sbilancino mai nell'esprimerli, e questo crea un meraviglioso senso di aspettativa che mi fa accelerare i battiti...
Come ti avevo accennato anche nelle precedenti recensioni, adoro questa tua capacità di svelare i dettagli dei personaggi poco a poco, e ogni nuovo capitolo aggiunge tasselli alle loro personalità, come tanti mosaici che vanno a ricomporsi, tassello dopo tassello.
Partiamo da Aleph che, fino a ora, era rimasto un po' in ombra - "solo" il ragazzo ebreo che Ludwig aveva salvato. In questo capitolo, comincia ad assumere una luce propria, e viene mostrato come un ragazzo di profonda sensibilità e candore - così in contrasto con le cose orribili che si trova costretto a vivere. Senz'altro non è un caso che sia un letterato, perché il suo modo di pensare e di comportarsi fanno percepire la purezza del suo animo, nutrita dalla cultura nella quale è sempre stato immerso.
Mi sono emozionata nella scena con Ludwig e - spero di non fare una figuraccia nel dirlo - ho intuito come una corrente elettrica passare tra di loro, qualcosa di sotterraneo e potente, che ancora non è venuto alla luce, ma comunque pienamente percepibile. Adoro l'aria autoritaria di Ludwig, quel suo modo di fare austero e - apparentemente - freddo, che tuttavia so essere solo una corazza (io lo so, io lo so!^^), dato che in precedenza ci hai mostrato quanto profonda sia la sua sensibilità. Ovviamente, la facciata granitica è ciò che appare agli occhi di Aleph - che ancora non lo conosce - ma anche lui ha intuito che c'è qualcosa di più in quell'ufficiale dall'aria severa, e penso che non sia errato dire che ne sia rimasto affascinato. Oddio, sono molto emozionata da questa dinamica, l'ho trovata profonda e... sensuale, sì, esattamente come il sorriso appena accennato di Ludwig. E' tutto così delicato e vivido che i personaggi cessano di essere figure di carta e cominciano a respirare, ad agire spinti da sentimenti in cui è possibile identificarsi. *sospirone*
La seconda scena rivede in azione Silas che a sua svolta svela altri dettagli del suo carattere: non solo appassionato idealista, ma anche uno scapestrato donnaiolo, un seduttore impenitente - cosa che aggiunge un tocco di realismo e di caratterizzazione al personaggio, rendendolo più umano. Non gli avrei ascritto questo lato viveur, e tu hai saputo sorprendermi, dandogli una sfumatura davvero particolare.
Ma la vera sorpresa del capitolo è stato Lothar che avevo sottovalutato e che invece ho amato con quella sua aria seria, composta e scontrosa, così a contrasto con il carattere più edonista di Silas. Mi ha fatto tenerezza e - forse mi sbaglio anche qui - ma ho percepito una tensione in lui, qualcosa di così in profondità che forse neanche lui ne è conscio ma che è comunque presente, e che riguarda il suo rapporto con Silas. So che è ancora prematuro per trarre conclusioni ma, ripeto, il capitolo è come percorso da una corrente segreta che scorre tra questi personaggi, e io non riesco a ignorare questa sensazione di "anticipazione", non so se riesco a spiegarmi...
Un paluso per le descrizioni, che mi immergono nell'ambientazione senza tuttavia mai risultare preponderanti o pedisseque; le descrizioni non sono mai fini a se stesse (a mo' di quadretti messi lì), ma seguono sempre lo sguardo dei personaggi - il lettore osserva attraverso i loro occhi - e dunque tramite loro prendono vita le strade, le case, i night club, lo scantinato di Egler...
Bravissima, lo so mi ripeto, ma la storia diventa sempre più affascinante, e - come una piccola Gretel affamata - io seguo fedelmente tutte le briciole di delizioso pane che tu stai seminando, capitolo dopo capitolo.
Alla prossima! :)

Recensore Master
26/11/15, ore 21:44
Cap. 1:

Ciao! Eccomi per lo scambio... sì, necessiterei anche io che il giorno fosse composto da 48 ore! Sarebbe la mia salvezza per far tutto!
Mi piacciono i romanzi storici e ammetto che tu sei molto portata per questo genere. Il tuo stile, ben ponderato, corretto e strutturato, è perfetto per il genere storico.
La inserisco nelle seguite, quando ho tempo passerò volentieri per continuare!
Nessun errore grammaticale e sintassi veramente bella.
Il protagonista mi incuriosisce:è un SS ma ha una "sua morale non ariana". Quella frase è particolarmente importante e incisiva, lasci già trasparire che lui non la pensa come il manifesto del Reich, lui crede nella razza umana.
Sembra sia un ufficiale coraggioso, pieno di buoni propositi che sono scemati via... proprio come la pace.
Perciò si affida a canzoni lugubri e malinconiche, di genere russo, lasciandosi trasportare in un'altra dimensione, forse.

"A lui piacevano i compositori russi, paradossalmente: li trovava più angoscianti e ricercatori di quel mal dell'anima che li affliggeva, lo stesso del quale non si era mai liberato. In un certo senso lo facevano sentire meno solo in una distesa di neve, meno solo in quel caos che disapprovava completamente e dal quale non poteva sottrarsi."

Perfetta questa frase per esemplificare la musica russa.
La moglie del suo sottoposto... è evidente ciò che vuol fare, ma mi sa che lui non l'apprezza. Né come persona, né in quanto donna. Ma si vedrà.
Brava, brava davvero.
Un abbraccio e a presto.
Juliet

Recensore Veterano
26/11/15, ore 02:52
Cap. 3:

Innanzitutto lascia che ti faccia i complimenti per l'accuratezza storica che traspare dalla tua opera: la storia si svolge nel 1940 e - giustamente - gli ebrei non portavano ancora la stella di David, così come non erano stati relegati nel ghetto - e tu sei stata molto precisa in tutti questi dettagli, cosa che apprezzo tantissimo quando leggo un racconto di ispirazione storica. Complimenti, davvero, è un piacere leggere qualcuno che finalmente sa di cosa parla.
Ma veniamo all'evoluzione della storia in questo secondo capitolo: non mi sarei mai aspettata che Ludwig si spingesse fino a proporre un visto fasullo per Aleph, e questo me lo rende ancora più caro. Intendiamoci, è in linea con la sua personalità, ma ciò non toglie che sia rimasta stupita esattamente come Aleph che - dal canto suo, è anche comprensibilmente sospettoso, considerato quanto debba apparire strano il comportamento di un ufficiale nazista "fatto e finito" come Ludwig - per lo meno ai suoi occhi.
Ho trovato Miriam tenerissima, con quel suo candore intoccato dalle brutture che la circondano, e ti dico subito che spero che non le accada nulla di brutto. ^_-
La scena che coinvolge Salazar è stupenda: è straziante come si senta costretto a rifugiarsi in un mondo immaginario per trovare pace - come si senta distaccato da tutto, in una catatonia emotiva che lo rende simile a una monade autonoma e irraggiungibile. Si intuisce una grande sensibilità in lui, unita a tanta fragilità, in un connubio che ho trovato triste e dolce allo stesso tempo.
Gli fa da contraltare la vitalità di Silas - studente ribelle e idealista, che affronta in modo tutt'altro che passivo gli sconvolgimenti del tempo che vive. Molto ben scritta la scena con Lothar, che mette in evidenza il diverso approccio tra i due rivoluzionari - che tuttavia hanno uno stesso scopo. Non è facile scrivere le scene corali, e tu ci sei riuscita benissimo.
Una girandola di personaggi che via via si delineano, su una scacchiera affascinante, e che ha appena cominciato a far trapelare le sue complessità.
So che rischio di ripetermi ma... bravissima! non vedo l'ora di proseguire, e di lasciarti nuove impressioni a caldo. :)

Recensore Master
25/11/15, ore 23:01
Cap. 2:

Eccomi qui, di nuovo.
La parola chiave di questo capitolo è invece umanità: umanità repressa, umanità mostrata, umanità rimpianta.
Mi sono commossa in certi punti, a leggere la dolcezza di Ludwig verso Silas e la moglie, figura che mi ha fatto venire i brividi.
Ci sta che sia affranta e sia impazzita dal dolore... ma fa male vedere una madre che ignora uno dei due figli e l'altra lo osanna. E arriva a strappargli i disegni, perché sia solo suo, perché non cerchi un altro mondo diverso, perché solo lei deve essere il suo mondo... brr.
Quanto alle visioni della notte dei coltelli, penso che siano una più forte dell'altra; la più disumana, naturalmente, l'uccisione del povero bimbo.
Ma alla fine erano tutti animali: gli ebrei per i nazisti, e i nazisti stessi per quello che hanno fatto.
Ergo non ci sono regole, vince il più forte ed il dominante, e gli altri si pentano di essere vivi.
La scena finale credo che sia indicativa: Aleph (bellissimo nome, per il suo significato e per la raccolta di racconti di Borges, autore che amo tantissimo) ritornerà, credo che sia un personaggio particolare, importante o comunque fondamentale per la dinamica di questa storia.
Una cosa che non ho inserito nel primo capitolo: lo stile.
Mi sembra bellissimo: elegante, curato ma non pedante o ampolloso, fluido. Mi piace un sacco; inoltre sei molto brava ad entrare nella psicologia dei personaggi, a descriverli dettagliatamente ma a gradi: non tutto subito, ma anche, semai, attraverso gli occhi di più personaggi.
Così sembrano molto dinamici, reali... vivi.
Questa è una cosa importantissima per me.
Quindi, brava brava e ancora brava, e alla prossima :*

Recensore Master
25/11/15, ore 22:36
Cap. 1:

Hey, eccomi qui a ricambiare :)
Allora, non l'avrei mai detto, ma ultimamente sto leggendo storie bellissime, che ti prendono fin dal primo capitolo e non ti mollano.
Certo, il periodo storico non è facile, e di solito evito il rating rosso; ma su certe cose non posso passare oltre, non posso.
Perché questa non è una storia dell'orrore, questa è la realtà, è la Storia, e noi non siamo tenuti a volgere il capo altrove, ma a guardare, per quanto crudele essa sia.
Ora, passiamo alla tua storia: come accennavo sopra, già da questo primo capitolo mi è molto piaciuta, in particolare per tutto l'ambiente che hai creato: così falso, così melenso e ipocrita che ti fa venire i nervi, se poi lo contrapponiamo alla nuda realtà del protagonista, che annoiato vede questa girandola di vestiti, sorrisi e pettegolezzi e ne prova disgusto.
Sì, disgusto: tutto questo prologo ne è intriso, come è intriso di un senso di incapacità - quella, per esempio, di Ludwig di essere più spontaneo, anche nelle sue passioni -, e di un clima di tensione che non ti lascia respiro.
C'è una parola chiave: sensibilità. Questo lo rende un pesce fuor d'acqua, lo rende differente, diverso. Ma la diversità qui non è contemplata, perché pericolosa.
Per questo mi aspetto grandi cose. Brutte cose.
Sicuramente la metto tra le seguite, e volo al prossimo :)

Manto

Recensore Veterano
25/11/15, ore 22:10
Cap. 2:

Ecco che finalmente sono dentro la storia, e che tutto comincia a delinearsi e ad assumere contorni ben definiti, dando corpo alle impressioni che già avevo avuto leggendo il bellissimo prologo.
Parti subito con una scena di grande impatto: la descrizione della "notte dei coltelli" - evento che ancora trasuda vergogna nella Storia - e che ci mostri attraverso gli occhi sconcertati e dolenti di Ludwig; nonostante ne sia protagonista - suo malgrado - appare fortemente scosso dall'eccidio al quale è costretto a partecipare, e i suoi sentimenti bucano la pagina, facendomi sentire una profonda empatia verso quest'anima integra, costretta a prendere parte a qualcosa che lo ripugna.
Il fatto che decida di salvare Aleph - prendendosi un rischio enorme - è la dimostrazione della lacerazione interiore che prova: carnefice, in apparenza - angelo misericordioso, nel profondo della sua anima. Dunque sì, confermo la mia fascinazione nei confronti di Ludwig, e il percepirlo un eroe tragico - titano in mezzo ai nani.
La sua tragedia assume contorni più personali e intimi nella scena successiva - dove introduci sua moglie, e presenti le dinamiche di una famiglia disgregata, dove aleggia una incomprensione profonda, e una cappa soffocante di freddezza.
Regan è una donna anaffettiva - resa così dalla tragedia vissuta, certo, ma non per questo completamente giustificabile. Per ora sospendo il giudizio su di lei - aspettand di avere più elementi - ma a primo acchito mi è sembrata una figura egoista, troppo presa nel suo dolore per accorgersi delle ferite che infligge al marito e ai due figli - sì, anche al tanto amato Salazar, che vive nel bozzolo soffocante del suo amore.
Silas l'ho adorato da subito - c'è una nota ribelle in lui, che si esplica nel suo modo di parlare, nelle sue letture e nelle sue idee - che lo fa spiccare come un'anima inquieta e a suo modo nobile come il padre, sebbene siano molte le differenze tra loro. Per ora è solo un'impressione, dato che il ragazzo è appena entrato in scena, ma ho subito sentito un'attrazione verso di lui, e penso che mi riserverà molte sorprese. Struggente il suo rapporto con Ludwig - che Silas ama e ammira, sebbene - da vero "contestatore" - non possa far ameno di notare i suoi difetti, e non approvi il suo essere parte di un mondo che disprezza. Una dinamica complessa, come complessi sono i fili che tengono insieme questa strana famiglia, con molto scheletri nell'armadio.
Sei stata bravissima a inserire tutti questi elementi subito dal primo capitolo, senza tuttavia lasciar trapelare "troppo" - è un modo di narrare che trovo avvincente e sapiente, e che mi lega ed avvinghia alla storia.
Il finale è un vero e proprio cliffhanger, con l'incontro con Aleph, che va in un certo senso a chiudere il cerchio aperto all'inizio. Ora *devo* sapere cosa riserva ad entrambi questo incontro voluto dal destino.
Che dirti? Una storia che mi sta prendendo da morire, e che - se fosse un libro - sarebbe sul mio comodino per sessioni lunghissime di lettura prima della nanna.
Passo subito al secondo capitolo, ma prima ci tengo a dirti che lo stile l'ho trovato impeccabile - ricco ed elegante, con il giusto equilibrio tra descrizioni e introspezione psicologica. Bravissima, davvero.

Recensore Veterano
24/11/15, ore 20:28
Cap. 1:

Ed eccomi, qua - ho appena letto il prologo, e devo dire che mi ha catturata subito nella sua atmosfera decadente e malinconica.
Ci presenti subito Ludwig, che ai miei occhi appare come l'archetipo perfetto dell'eroe romantico, piuttosto che un ufficiale ariano della Wehrmacht - e del resto lui stesso sembra vedersi così: un animo romantico e sensibile, amante della bellezza e circondato da un mondo che sente non appartenergli, sebbene all'apparenza sembri farne parte in tutto e per tutto con la sua bella divisa ricoperta d'onore e il sembiante puramente ariano.
La sua anima appare dolente e scalfita da qualche dolore che si intuisce appena, e che sono certa scoprirò andando avanti con la lettura.
Un personaggio che risulta immediatamente ricco di fascino e mi trascina dentro la storia, ansiosa di sapere cosa possa nascondersi nelle pieghe di un animo così malinconico.
Lo stile mi piace molto, fluido e ricco, ho trovato bellissime le descrizioni della musica, che sembra un qualcosa di "fisico", e che fa da contrappunto al turbamento di Ludwig.
Un piccolo appunto sull'ortografia del grado militare di Ludwig che, credo, si scriva: Standartenführer
E ora, passo subito al primo capitolo. :)

Recensore Junior
24/11/15, ore 20:03
Cap. 2:

Ehilà, eccomi qui per lo scambio.
Ho deciso di leggere due capitoli perché ho sempre pensato che leggere solo un capitolo per dare un parere, non va. Insomma, devo farmi almeno un idea no? È un capitolo non mi basta, almeno per quanto mi riguarda :)
Detto questo, passiamo alla tua storia.
Devo dire che hai un modo di scrivere che mi piace molto. È chiaro, lineare e non risulta per nulla pesante. Nonostante il tema che hai scelto, che non è sicuramente uno di quelli facili te la stai cavando alla grande. L'ho apprezzato molto, e ti dico subito che mi hai incuriosito, perciò penso che andrò avanti a leggere la tua storia. Non ho visto se è una storia completa o meno, in ogni caso dopo controllo.
Per quanto riguarda i personaggi, allora da dove cominciare?
Direi di partire da Ludwig, visto che il primo personaggio che incontriamo. È un soldato nazista che deve fare qualcosa che non gli piace. Uccidere non è mai bello e farlo per qualcosa per cui non sei assolutamente d'accorso, penso sia ancora peggio.
Ovviamente lui non sa come uscire da questa situazione è mi dispiace molto per lui.
Penso che in quel periodo ci fosse parecchia gente tra i soldati nazisti e non, che fossero contro quel credo, ma che purtroppo come Ludwig non sapevano o non erano in grado di cambiare le cose.
È un personaggio molto caratterizzato interiormente, si nota dalle prime frasi e sono sicura che scopriremo molto più di lui andando avanti.
La moglie, ti dispiace se non parlo lei? Detesto le persone del genere. Non so ancora completamente la sua storia, ma posso dirti già dal principio che non mi piace. Inoltre penso che stia completamente rovinando il figlio, per non parlare di come tratta l'altro. Penso che non si meriti neanche una parola a riguardo.
Ovviamente questa non è una critica verso di te, personaggi del genere spesso sono necessari e io approvo, anche perché crearli non è per niente facile. Comunque la detesto! XD
Poi abbiamo Salazar che sappi che l'ho collegato subito a Serpeverde. Purtroppo è la mia vena harrypotterista dentro di me e non posso farci niente. Non so se tu l'hai fatto apposta, e se non è così complimenti per l'inventiva.
Infine, abbiamo il caro ebreo ingegnere.
Ancora non mi posso esprimere su di lui perché non ho ancora letto abbastanza, quindi me lo lascio per una prossima recensione.
Detto questo, voglio porti solo una domanda. Purtroppo non sono ancora molto preparata sul gergo, ma più che altro è perché questo dettaglio me lo dimentico sempre XD
Comunque, hai intenzione di affrontare una storia romantico/erotica omosessuale? Non perché sono contro, anzi mi piacciono molto. Solo che voglio almeno farmi un idea ed essere preparata.
Più che altro perché in base alla coppia, mi pongo in modo diverso.
Lo so sono stra problematica!
Comunque! Ti saluto che sto facendo una recensione lunghissima e sei giunta fino a qui o pensi che sia una pazza, o pensi che sia una pazza.
Non ti preoccupare, è completamente normale.
Alla prossima!

Mc

Recensore Master
05/11/15, ore 00:17
Cap. 22:

Bene, ora capisco la motivazione del 5 novembre come data di pubblicazione. Il discorso di Churchill a Radio Londra inquadra il contesto storico e mi aspettavo che Ludwig lo seguisse. Adesso il suo team si è arricchito di due nuovi membri e già shippo tantissimo Nail e Natthasol, chissà se il fratellino capitolera' al suo corteggiamento così sfacciato. Poi sono intrigata dalla somiglia tra Natthasol e Aleph, anche perché ho un debole per le chiome rosse, quindi figuriamoci ♥ Aleph con Ludwig è dolcissimo e l'altro si trattiene davvero asstento, mi piacciono moltissimo ♥ meno male che Silas ha Lothar che lo aiuta a dissimulare, insieme sono una coppia vincente e spero che non si facciano beccare. Aspetto con ansia il coronamento della ship Aleph/Ludwig e anzi,ho apprezzato molto i dubbi di Aleph sulla sua nuova identità, contribuiscono a rendere la sua personalità, gentile ma ferma. A presto :))

Recensore Junior
31/10/15, ore 22:35
Cap. 1:

Io ero lì. Ho visto il tuo Ludwig con il bicchiere di champagne ascoltare La Tosca ed estraniarsi dal Mondo. Forse ho visto troppi film ambientati in questo periodo storico ma mi è sembrato davvero di essere una delle invitate a questa soirée nazista. Un prologo che dice già tutto, che promette una storia davvero avvincente. Roba da farci un film.

Mi piace tantissimo! Tanto per citare Marion Cotillard in Midnight in Paris "Sono già agganciata, si dice così?"

Recensore Master
31/10/15, ore 20:47
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Questa storia è meravigliosa. Lo stile di scrittura fluido, i dettagli accurati e la ricca introspezione dei personaggi non possono che portarmi a consigliarla a un pubblico di lettori più ampio possibile, sperando che la ameranno come me.