Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Veterano
11/04/15, ore 20:57

Eccomi. Alleluja, alleluja.
Non mi dilungo chiedendoti scusa per il ritardo ecc ecc...
Sono cose che già sai.
Passo al capitolo.
Intenso. Forse il più bello, ma questo lo dico sempre. È che ogni capitolo è bello a suo modo.
Questo mi ha fatto provare un sacco di emozioni.
Ho amato Frifri stavolta, devo dirlo. Perché la sua civetteria è stata funzionale, nel senso che ha tirato fuori il suo lato più accattivante e nel contempo il più dolce. La scena insieme è stata bellissima e scritta davvero bene. E poi ho riso, ma proprio tanto con Ludwing. Voglio complimentarmi per le descrizioni, perché hai reso talmente bene l'idea che ce li avevo davanti tutti, da Franz e Frifri, a Ludwing che guarda la cartina dall'alto (da sturbo - commento bimbominkioso).
E poi, la mia parte preferita.
Quanto li ho amati? Quanto ho amato il loro dialogo?
Silas così fragile e nello stesso forte nei suoi panni, così deciso in ciò che prova, così chiaro in tutto quello che fa. E Lothar che è l'opposto e che sembra proprio la parte mancante di Silas allo stesso tempo. Si compensano a meraviglia. Ho adorato il modo di Lothar di interessarsi a Silas e ho quasi pianto quando il biondo ha espresso il suo sogno. Ho percepito con gran forza la sua tristezza e l'ho visto di nuovo bambino. Indifeso, bisognoso.
E forse Lothar ha visto la stessa cosa e si è crucciato per lui, pentendosi di averlo intristito, cosa che non avrebbe mai voluto. Ho quasi sentito il cuore di Lothar spaccarsi mentre stringeva tra le dita l'erba. AMO.
E poi la chicca: Un sogno grande e semplice proprio come te.
Sono squagliata.
Devono stare insieme, anche se adesso ci sono ancora più casini intorno e non solo i tentennamenti del moro.
L'ultima parte mi ha intenerita perché ho sentito una sensazione strana, come calore. Loro due insieme creano un calore percepibile, sia quando battibeccano sia quando non lo fanno e si avvicinano, come in questo caso. Io credo che l'amore dovrebbe essere questo: calore.
Il calore di un sorriso, di un abbraccio, di un momento di silenzio su un letto a parlarsi senza neanche sfiorarsi. L'amore è stare bene con chi ami e loro stanno da Dio, non c'è ombra di dubbio.
Credo di aver detto tutto nonostante vorrei dire di più, ma non ho più parole. Ho solo sensazione che vorrei trasmetterti come tu le hai trasmesse a me. Magari esistesse un app.
Un abbraccio.
Bloom

Recensore Junior
19/03/15, ore 22:26
Cap. 12:

Hallo, meine Freundin,
come sempre sono qui, anche se in ritardo, a recensire questa meravigliosa storia! Mi dispiace metterci sempre tanto a passare qui da te e a renderti omaggio e saluto, però purtroppo non posso fare altimenti: Chronos è implacabile, inafferrabile e inarrestabile. Mi servirebbe qualcosa per fermarlo o farlo tornare un po' indietro per guadagnare ore in più!
Comunque sia, lasciando perdere i miei vaneggiamenti, veniamo al capitolo: innanzi tutto, la poesia di Leopardi. A parte il collegamente quasi perfetto col capitolo, che hai saputo creare egregiamente come sempre, direi che soprattutto mi hai colpita nel mio animo maledettamente romatico-decadente. Non puoi proprio immaginare cosa si provi a leggere e assaporare quel componimento prima di leggere il tuo capitolo: è come il preludio di qualcosa di grande, comprendi? È come prepararsi per un avvenimento fantastico. Come essere attraversati, come me, dal pensiero "Se questo è il principio, il resto dev'essere favoloso e grandioso".
Ma veniamo al capitolo vero e proprio, cercando di non perderci in chiacchiere. Devo dire che quel tenente della Gestapo è un vero inglorious bastard fino al centro del midollo proprio, perché perfino far accompagnare a casa i due mi sembra decisamente troppo! Non è che poi si dissolvono come la nebbia, eh! Anzi, se sono furbi rimangono dove stanno, proprio perché scappare via e tentare un "colpo di testa" avrebbe significato rivelarsi per traditori e sovvertitori e, quindi, colpevoli di quelle accuse che gli erano state mosse. Comunque, mi è sembrata eccessiva questa misura, ma da un orrendo viscidone come quello non mi aspettavo niente di diverso.
Sono rimasta enormemente colpita dai pensieri di Silas in questa prima parte: sono un po' come i miei, qualche volta, dato che, come ti ho detto, anche io ho un padre che assomiglia enormemente a Ludwig. Quel pensare che non avrebbe voluto dargli altre grane, quella delusione verso se stesso per aver deluso l'uomo che gli ha dato tutto quando letteralmente nessun altro c'era per lui, è qualcosa che ti abbatte e ti tiene giù per un bel po'. È un ragazzino coscienzioso, Silas, dopotutto! Sa che cosa deve e non deve fare, ma a volte si lascia infervorare da tutto ciò che gli accade e si dimentica il suo ruolo e perfino il rischio più grande: quello di far ammazzare la sua famiglia, i suoi amici e il ragazzo di cui è innamorato. E credo che Silas pensi più a questo che alla sua stessa vita, perché lo angoscerebbe di più sapere che qualcuno che gli è caro è morto a causa sua che il sapersi condannato a morte lui stesso.
Comunque, per la parte di Regan, devo ribadire quanto quella maledetta strega antipatica puzzona e ammazzacervelli adorabile personcina purtroppo malata faccia salire a me il terzo Reich? No, vogliamo parlarne? Il povero Salazar è lì a dormire, piccino, nel suo mondo fatto di fluffosi unicorni rosa e biscotti al cioccolato lontano da quella madre degenere e dalle turpitudini che lo attanagliano tutti i giorni. In questo passo, Salazar mi ha ricordato, prima di tutto, nella parte in cui deve svegliarsi e invece pare che preferirebbe essere morto, dicevo, mi ha ricordato la sindrome di Cotard, o quanto meno lo ha fatto nella misura in cui Regan crede che lui sia morto quando è catatonico. La sindrome di Cotard è quella sindrome per la quale una persona pensa di essere morta e non le importa più di nulla perché, essendo morta, nulla ha più valore e nulla ha più senso. Lo so che non è questa la sindrome di Salazar, lo so bene, però quando ho letto mi è balenata in mente questa e anche una certa forma di autismo, soprattutto nella scena della vasca da bagno.
E poi, come avevi già previsto, ho amato Ludwig: il suo "Stai zitta, cagna!" è stato un bello stimolante per i miei ormoni e per la mia stima, già enormemente alta, di lui. Per gli ormoni, più che è altro, è perché me lo sono immaginata detto in tedesco, e tu sai benissimo che effetti abbia il tedesco su di me. E comunque, è veramente fantastica la scena in cui comincia a trascinarla con forza fino all'entrata, tenendola per i capelli, nonostante la disperazione che albergava nel suo animo: una disperazione che, come dici tu, non può essere sfogata tramite pianti e grida, perché sarebbe troppo poco, no, quella disperazione cupa va cullata, accresciuta e nutrica come un mostro finché poi non si scoppia una volta per tutte come una bomba e si cessa del tutto di patire e pensare. Ma prima di arrivare a questo punto specifico, volevo parlare ancora un attimo della sfuriata a Silas: non si era mai visto un Ludwig così! Non solo nella storia della ballata, ma, da quel che scrivi, nemmeno i personaggi stessi della tua storia hanno mai visto quel Ludwig! Lo strappo nella sua anima causato da quella moglie infernale è stato troppo doloroso per non riversarsi anche sul povero figlio - che poi tanto povero nemmeno lo è. Ha avuto ragione, Ludwig, a dirgli quelle dure e amare parole, anche se forse ha un po' esagerato. È vero che Silas ha messo a repentaglio la vita di tutti, così com'è vero che avrebbe potuto portare alla rovina anche Lothar, però credo che rivolgendosi a lui in quei termini lo abbia un tantino traumatizzato. Infatti, nel momento in cui il ragazzo si stende accanto a suo fratello, ho provato un moto di compassione assurdo per lui: nonostante abbia sbagliato ed essendo stato consapevole di aver sbagliato, mi ha fatto una pensa immensa. Era lì, a rimuginare sulle parole di suo padre, l'unico che è sempre stato dalla sua parte, e la tristezza mi ha assalita. E poi, quando ha cominciato a riflettere sul modo per migliorarsi, mi sono sentita ancora più mamma chioccia col suo pulcino, proprio come Ludwig fa mamma orsa con Salazar anche in questo capitolo.
E tornando al nostro Lud, parlavo prima di quella pace interiore che sopraggiunge dopo lo scoppio, dopo le lacrime versate per la disperazione prepotente. Sì, quell pace vuota mi ha ricordato qualcosa che ho provato in passato e qualcosa di cui ho provato a scrivere (forse tu stessa hai letto quella OS a riguardo, non ricordo) e posso dire che è l'unica cosa che libera dall'angoscia, quel vuoto che non ti fa sentire niente, perché altrimenti nessuno di noi riuscirebbe a liberarsi di alcun male. Questa di Ludwig è l'immagine della rabbia e dello sfogo terapeutici: sai perché gli sbotti di rabbia e di pianto fanno bene? Perché ti liberano. La rabbia e il pianto sono una cosa sana: più te li tieni dentro e pggio è. Certo, oddio, non è una cosa sana quando sbotti per un nonnulla, lì vuol dire avere dei problemi, ma in quella cosa che la gente comune chiama "normalità", direi che la rabbia è terapeutica.
Scusami di nuovo per questo sproloquio che sembra non avere senso, tra parti eccessivamente intellettualistiche e parti comiche, ma stasera ho un umore molto altalenante e soprattutto in questo momento non posso fare a meno di essere corrucciata.
Però sappi che ho amato tantissimo questo capitolo e che, come sempre, ammiro e apprezzo lo stile in cui esprimi ogni singola sfumatura del tuo pensiero e di ogni personaggio e ogni azione. Non smetterò mai di ringraziarti per aver postato questa storia stupenda su EFP!
Alla prossima recensione, spero presto,
tua

Sid ♥

Recensore Master
09/03/15, ore 18:35

Avevo già letto questo capitolo ma tra esami, scrittura e telefilm ho lasciato da parte le recensioni per quel periodo, ma adesso sto recuperando :) Questo capitolo mi è piaciuto molto per il modo in cui riesci a delineare le relazioni che legano i personaggi tra loro, in un modo delicato ma al tempo stesso intenso e quindi emozionante. Il fatto che tu abbia questo stile così carezzevole, direi, aiuta a colpire l'emotività del lettore. In questo capitolo ho avuto modo di sbrodolare ben bene di fronte a Silas, al suo essere adorabile nella sue riflessioni e considerazioni, di fronte al suo essere così seducente semplicemente essendo se stesso. Un bellissimo stralcio di vita nascosta, ecco che cosa ho letto in queste parole.
Bravissima :)

Recensore Junior
24/02/15, ore 19:37
Cap. 11:

Meine Freundin, sto fangirlando maledettamente.
Intanto, come sempre, hallo!
E poi, riprendiamo il discorso: sto davvero fangirlando maledettamente! Tre capitoli Sithar di seguito, tu vuoi vedere il mio cuoricino gonfiarsi fino a diventare come la reggia di Versailles! Ma andiamo per gradi, sì...
Innanzi tutto, come sempre, voglio dedicare un paio di parole per la poesia iniziale: stavolta di Montale! Donna, capisci? Montale! Io lo adoro. Hai sempre la tendenza a scegliere i poeti che più mi piacciono, ma non credo che sia una coincidenza! E questa, poi, sul male di vivere, è una delle più belle e sublimi che questo poeta abbia mai scritto. Non si può non restare impressionati e non essere presi dalla magnificenza delle espressioni quali sono "il rivo strozzato che gorgoglia", "l'incartocciarsi della foglia" (immagine che mi è particolarmente cara da sempre, come tu ben sai) e "il cavallo stramazzato". La Bellezza e la forza immaginifica di queste parole faranno sempre breccia dentro di me, anzi, no, di più: aprono una voragine, in cui vorticano all'impazzata sentimenti che sicuramente tu puoi comprendere.
E veniamo ora al capitolo, però, altrimenti potrei mettermi a fare una disquisizione su Montale che non finirà mai.
L'inizio è già molto ansiogeno, ma penso che sia una cosa voluta: Silas che si spaventa per l'assenza di Lothar, ma non, come si potrebbe pensare, perché non vuole che il ragazzo incontri sua madre, bensì perché teme di averlo perduto. Una paura inconscia, forse anche molto banale e un po' "stupida", ma che ci mette poco a colpire l'animo del nostro giovane sensibile e delicato. Eppure poi si rassicura quando Lothar torna, munito di divisa e della sua solita aria da duro serio e impassibile. E l'altro, molto più difficile nel controllare le sue emozioni, ci fa la figura dell'amante che ha paura di essere abbandonato.
Eh, Lothar, però tu non fai caso manco a questo! Ché, sei troppo concentrato sui bei boccoli biondi del tuo bel principino? ♥
Comunque, cercando di tornare seri, m'è preso un colpo quando i due della Gestapo li hanno fermati. Mi sono detta: "Oddio, Nah, se fai arrestare questi due e gli fai fare una fine che non mi piace prima ancora che possano aver capito di voler passare il resto della loro vita insieme, io ti denuncio per istigazione alla depressione e al suicidio". No, forse no, ma comunque il senso è quello. Comunque, dopo essere stati delicati come un TIR trasporta mucche con il mio adorato Silas (guai a chi mi tocca Silas!!!), quei due tizi loschi avrebbero meritato ben più delle occhiatacce di Lothar. Se non fosse stato per le armi, però, io un cartone gliel'avrei tirato. Lothar, svegliati! Fai come in Matrix: rallenta il tempo, fregagli le armi, fai una strage e poi aggiungiamoci un finale sdolcinato, assurdo e romantico random scappa con Silas in Messico e vivete insieme felici e contenti. O quanto meno, con meno problemi di quelli che avete adesso.
No, sul serio, sei stata bravissima a descrivere tutta la brutalità dei nazisti, ufficiali e non, con coloro che venivano presi con varie accuse, che fossero queste certe, infondate o anche solo supposte! Mi piace il modo in cui parli dei modi di fare sia dei soldati semplici che li "scortano" fino alla stazione dove verranno interrogati, sia degli ufficiali che li interrogano e li sottopongono a torture.
E in questo punto in particolare io ho adorato Lothar! Non che di solito non lo adori, ma qui è un vero fuoriclasse: audace quanto serve, intelligente e brillante, volge la situazione a suo favore e piega il nemico con una calma e una raffinatezza che anche Churchill loderebbe!!! È stupendo il modo in cui riesci a far mettere K.O. un soldato della Gestapo da un ragazzino di sedici anni.
E il piccolo Silas, però, con la sua testa calda non volge in una situazione simile. Comunque, non sarebbe nemmeno colpa sua, ma del maledetto tizio comunque-si-chiami che ce l'ha con LudSplendore, perché, ovviamente, Lud è uno splendore e lui è il cesso un essere privo di anima. E meno male che il detto splendore si accorge della denuncia, altrimenti non so quanto a lungo avrebbe retto il piccolo Silas. Eppure, il fatto che Lothar lo abbia difeso in ogni modo possibile lascia intendere quanto in realtà lui già sappia di possere dei sentimenti verso Silas, ma ancora non vuole ammetterlo! Ma che testa dura sei, ragazzo mio bello???
E vabè, a parte questo, ho apprezzato da morire l'intervento di Ludwig modalità "mamma orsa" che salva il suo piccino dalle grinfie di quei bastardi senza gloria militari senza scrupoli né pietà, oltre che senza cervello. E mi piace anche il discorso che ha fatto con Lothar alla fine, lasciando intuire che comunque, anche se può sembrare un uomo un po' burbero e severo, alla fine è un pezzo di pane ed è disposto ad accogliere con tutto l'affetto del mondo chi si preoccupa, si espone per suo figlio e lo aiuta anche. In poche parole sarebbe: "Ti benedico per il matrimonio con mio figlio, ma stai comunque attento a come ti muovi con quelle mani, ché ti controllo". Oh, che amore di papino! *w*
No, vabè, non riesco proprio ad essere seria oggi, si vede? E comunque, non posso far altro che rinnovarti sempre i miei complimenti per il modo in cui scrivi e in cui esponi i fatti, per il modo in cui entri dentro i tuoi stessi personaggi e ci mostri tutti i loro pensieri, le loro sofferenze, le loro ansie, le loro gioie e in generale le loro emozioni. Adoro davvero il modo in cui scrivi e non vedo l'ora di tornare qui a leggere un altro capitolo di questa splendida Ballata!
Spero di non averti tediata ancora con una recensione che smbra più La Gerusalemme Liberata che altro, ma volevo che tu sapessi sempre dettagliatamente cosa ne penso. E volevo, come ti ho detto altrove, infonderti un po' di pensieri positivi!
A preso, meine liebe Nah, tornerò per un'altra recesione. Verso l'infinito e oltre (o almeno così sembrano questi miei commenti)!!!
Sempre tua

Sid ♥

Recensore Junior
18/02/15, ore 13:58
Cap. 2:

Ciao (di nuovo)!
Ancora una volta devo farti i miei complimenti, soprattutto per la parte in cui descrivi il sogno di Ludwig.
Si è abituati a veder descrivere i sogni come qualcosa di fumoso ed incerto, mentre invece alcuni sonl crudelmente veri, e tu hai saputo rendere questo aspetto veramente bene.
Le immagini usate sono forti e contribuiscono a dare solidità al tutto, come se incece di un sogno e basta fosse una sorta di Flashbak. L'ho davvero apprezzato moltissimo *_*
Poi, nonostante non abbia particolarmente in simpatia il personaggio, la resa della situazione in cui versa Regan è davvero strabiliante. Il tuo coraggio nel trattare temi delicati come il rifiuto materno e l'eccessiva protezione di una madre palesemente instabile è stato sicuramente premiato con un risultato splendido. Mi sono sentita come uno spettatore dietro una finestra per tutto il tempo, in grado di sentire e di vedere e questo è molto difficile da ottenere con un racconto narrato in terza persona (almeno per come lo vivo io).
Ancora devo farti i complimenti per la forma e per lo stile, sempre intriso di quella semplicità espressiva che lo rende piacevole e fa desiderare di andare avanti. Ottima, come già detto, la profonda caratterizzazione dei personaggi. è come se li si conoscesse da sempre, restano ad aleggiare nella mente del lettore anche dopo molto che si è finito di leggere, bravissima!
Un bacio, e rinnovo la promessa di seguire la storia (sia mai! e.e),
tua
Droso~

Recensore Junior
18/02/15, ore 11:28
Cap. 1:

Ciao!
Quando si dice "scrivere un prologo d'effetto, accattivante ma intenso", beh tu l'hai fatto davvero bene!
Ho apprezzato davvero la presentazione di questo personaggio, che già dalle prime righe si prospetta davvero ben caratterizzato e, questo è solo un mio piccolo exploit sentimentale, davvero amabile. L'ho adorato da subito, il suo nascondersi, purtroppo, tra le fila del reich, il suo disprezzare ció che è stato costretto a diventare, questa lotta interna tra ció che deve e ció che vuole... Ho davvero amato tutto questo.
La narrazione è fluida, semplice -nel senso buono del termine-, non appesantisce mai la lettura e la rende piacevole in tutto e per tutto.
Come sai ho deciso di seguire la storia d'ora in avanti, quindi pian piano mi impegnerò a recensire tutti i capitoli ❤️
La citazione di Tosca all'inizio era una sorta di splendida anticipazione di ció che ho trovato in seguito in termine di sentimenti e senazioni, davvero un'ottima scelta.
Passo al prossimo!
Ancora complimenti,
Tua
Droso~

Recensore Master
17/02/15, ore 22:00
Cap. 12:

Ciao!
Sono di nuovo qui, e questa volta a fare i conti con un capitolo difficile da digerire. Credo che tu abbia capito quanto mi siano cari alcuni argomenti, quanto mi tocchino e mi strazino, perciò posso solo dirti che ho gradito le note a inizio capitolo. Hai fatto bene ad avvisare il lettore, pur non entrando nel dettaglio, perché magari potrebbero esserci delle persone più sensibili che non avrebbero retto il colpo.
A tuo favore c’è il fatto che la narrazione sia stata d’aiuto a velare le circostanze come possibile, pur lasciando intendere l’abominio che si compie e che, assurdamente, ha messo radici nel cervello di quella donna che è Regan.
So che molte persone potrebbero avere un debole per lei, so che altri potrebbero pensare che sia soltanto una povera anima ormai impazzita, ma dal mio canto non posso fare altro che detestarla dal profondo delle viscere, perché è stata in grado di rovinare una creatura tanto bella e ingenua, un qualcuno che, crescendo, avrebbe senz’altro seguito le sensibili scie di famiglia. Non la capirò mai, né voglio provare a farlo, e credo che la sua sorte sia abbastanza pertinente con la lenta agonia che dedicherei a certi personaggi.
Una nota di merito va al fatto che questa storia, differentemente da altre di questo genere, coglie più sfaccettature senza concentrarsi unicamente sul fattore del nazismo. Il periodo in cui è ambientata parla da sé, ovviamente, e tutti i rimandi e le ricerche che fai si evincono sempre, ma è bello poter avere un sipario più personale, più intimo dei personaggi, anche se in questo caso si tratta di un vero e proprio dramma.
Lo stato emotivo di Salazar è stato ben reso, così come l’abominio velato, ed è facile intendere quante crepe si siano create nel suo animo dopo una cosa del genere.
Immancabilmente, nella tua fan fiction si fanno notare i sentimenti più disparati e variano da quelli amorevoli a quelli sentimentali, da quelli di fratellanza a quelli più turpi, dall’offesa al dolore. Ti faccio i complimenti per questo, anche se sono rimasta profondamente turbata dopo l’evento di cui hai narrato – e di cui non voglio più parlare, perché bastano le tue note e quanto appena scritto per intenderlo.
La caratterizzazione di Ludwig, in questo capitolo, ha avuto una nuova sfaccettatura. Se finora sembrava essere solo un uomo di buon cuore travestito da mostro, adesso ha mostrato un lato di sé che non è certo per tutti: la rabbia, la frustrazione, l’impotenza accumulata nel tempo e quella provata nel momento stesso in cui ha osato prendere in mano la situazione; è arrivato tardi, forse troppo, ed è stato abbastanza cieco da far soffrire tutti, compreso se stesso. Si può sbagliare, ma a volte gli errori sono fatali nella vita, e lui ne ha avuto un assaggio, sebbene io stessa credo che in passato ci siano stati altri crucci del genere – un uomo tanto inquadrato, dopotutto, non può non aver vissuto sulla sua pelle delle esperienze traumatiche che lo colgono nel personale!
La divisione interiore che si percepisce fra le righe è evidente, ma anche il buonsenso e la giustizia che, con insoddisfazione, prevalgono sui tentennamenti. Ludwig è stato troppo tempo in silenzio, davvero troppo, e come immaginavo è esploso al pari di una bomba a orologeria.
Anche qui, come nella precedente recensione, torno a ribadire che i tuoi capitoli sono pieni di eventi. Non c’è un attimo di respiro, di pace, e dopo una fatica ne arriva subito un’altra!
Confido nel fatto che questa storia sarà una lunga ascesa!
Alla prossima,
xoxo
(Recensione modificata il 17/02/2015 - 10:33 pm)

Recensore Master
17/02/15, ore 20:12
Cap. 11:

Ciao!
È davvero tanto che non recensisco questa storia, ma adesso ho un po’ di tempo per farlo e, cogliendo l’occasione, inizio col dire che Silas è un inguaribile ragazzino, un soggetto infantile e frivolo, un ribelle di prima categoria! Il modo in cui Lothar lo gestisce (perché sì: lo regola con la sua sola presenza), tutto sommato, mi fa sorridere – non smetterò mai di fare il tifo per lui, mea culpa. Sono un po’ come il famigerato tao, si completano a vicenda.
Avrei voluto esordire con una frase scenica, lo ammetto, eppure evito di trascendere nel trash (?) perché credo che come incipit sia stata abbastanza esaustiva; perciò bando alle ciance!
Questo capitolo è stato molto movimentato, mi è piaciuto dall’inizio alla fine, e sebbene ci sia stato l’accenno di volubilità silasiana (?) non è affatto stucchevole. Hai calibrato il punto giusto per far collimare la routine di quei ragazzi con i loro crucci, i piani rivoluzionari, e perfino i problemi che ne conseguono – vuoi per motivi reali, vuoi per fandonie campate per aria. L’incoscienza, l’irrequietezza, il panico, si evincono dopo qualche riga dall’inizio e poi diventano reali, prendono forma in ciò che consegue e che si chiama ignoto per troppo tempo.
Come al solito, non posso non notare l’impulsività di Lothar con una certa spinta materna, ma la verità è che la testa calda è il biondino, perciò a te il compito di tenerlo nei ranghi per evitare altre situazioni spiacevoli come questa – oh, ma dopotutto questa storia non sarà mai un totale idillio, sarebbe impossibile! Lascialo scorrazzare quanto vuoi, quindi, e io non mi lamenterò più di tanto.
La parte che più preferisco in assoluto è quella degl’interrogatori: pertinente, incalzante, in continua ascesa. Ha la giusta suspense e tiene il lettore ben attaccato allo schermo; perciò, malgrado si tratti di un capitolo lunghetto, non ho fatto fatica a leggerlo.
Il temperamento di Lothar è l’emblema dell’incoscienza, però. Non è una vera e propria critica, perché si tratta pur sempre di un’opera di fantasia, e non essendo vissuta in quel periodo storico – fortunatamente, aggiungo – non ho idea di come avrebbe potuto comportarsi un tipo come lui in date circostanze. L’indole è perfetta e, nelle mie piccole conoscenze, rimane tale nel suo genere. Ha rischiato molto, come Silas del resto, e il suo ribattere perenne mi ha colpita – mi ha divertita, per l’esattezza.
Ludwig non si smentisce mai, ad ogni modo, e torno a ripetere che il suo buon cuore e la sua voglia di essere padre mi commuove. Non esistono persone come lui oggi, figuriamoci all’epoca! Individui simili, purtroppo, si contano sulle dita di una mano; ma forse è proprio per questo che sembrano tanto preziosi.
Una nota di favore va anche alla caratterizzazione del padre di Lothar, a quel piccolo scorcio di persona che si è visto e che, in fondo, collima perfettamente con l’ideale di uomo timorato delle conseguenze.
Tutto perfetto, nulla d’aggiungere, se non che quei due ragazzi sono stati miracolati!
Non vorrei fare troppi spoiler, ma devo ammettere che i tuoi capitoli sono sempre pieni di numerose azioni e non posso evitare di commentarle nell’insieme, anche se non nel dettaglio.
Bonus più (?) per la new entry. L’ho detestato tantissimo, dico davvero, e più lo vedevo muoversi, parlare e minacciare, e più mi si arrovellavano le viscere! Hai creato un buon antagonista, o almeno così credo per il momento, perché sono certa che sarà uno di quelli che stenteranno a mollare l’osso.
Alla prossima,
xoxo

Recensore Junior
15/02/15, ore 21:52
Cap. 10:

Meine liebe Freundin, ich hasse dich.
No, non è vero, però comunque questo capitolo è stato...è stato...sì, è stato un colpo! Adesso non so nemmeno più se partire dalla fine o dall'inizio per recensire, sono scombussolata! Ma forse è meglio fare le cose con ordine, come sempre!
Innanzi tutto, comincio ancora con la poesia che sei solita porre all'inizio dei tuoi capitoli, Ungaretti mi piace un sacco e tu sei stata veramente abile e geniale a mettere questa poesia. Mi piace tantissimo, sempre, come i versi si allacciano a quello che poi tu scrivi nei capitoli! È bello e potente questo legame con la poesia e mi fa notare quanto anche tu la ami, probabilmente allo stesso modo in cui l'amo io e anche perciò sei la mia Freundin direi!
Comunque sia, a parte tutto ciò, direi che già l'incipit del capitolo è coinvolgente: cominci in medias res, entrando direttamente nell'azione e allacciandoti al capitolo precedente, rimandando al discorso chiuso lì come se veramente non si fosse mai chiuso.
Devo dire con onestà che non mi aspettavo da Agnes tutta questa organizzazione e questo modo di fare un po' imperioso: mi piace molto! Certo, forse per l'organizzazione avrei potuto aspettarmelo, dato quello che dici del Dorian Grey nei capitoli precedenti, però questo tono di comando e questa assolutà fiducia e fedeltà delle sue donne mi lascia di stucco. Ammiro le donne così, forti, coraggiose e che mettono sempre se stesse in gioco in tutto ciò che fanno; l'unica cosa che non mi è molto piaciuta è il fatto che poi torni a casa per non destare sospetti nel marito. Ma il marito non va a dormire di notte? xD
Comunque sia, andiamo avanti nella narrazione: Sila e Lothar.
Un altro capitolo Sithar.
Dillo, donna, tu vuoi vedermi morta annegata nella mia stessa bava color arcobaleno, non è così? xD
No, seriamente, direi che la paura di Silas è comprensibile data tutta la pressione che si ritrova addosso e il fatto che Lothar non solo se ne accorga, ma che cerchi pure di aiutarlo a stare meglio, fa venire quasi anche a me le farfalle nello stomaco come penso siano venute a Silas a un certo punto. La scena del braccio attorno alle spalle, poi! Davvero, è così dolce che non sono riuscita a non sorridere esclamando "Ooooohhh!" mentre leggevo! E il sussurro di Lothar all'orecchio di Silas...beh, posso solo immaginare quali conseguenze abbia portato nel petto e nello stomaco del biondino tutto pepe!
E sì, Lothar: muoviti a capire che sei innamorato pazzo di Silas, altrimenti ti picchio, ti lego e ti consegno a Silas stesso ancora legato per fargli fare tutto quello che vuole. Ometto avvisato, mezzo inculato salvato.
Va bene, facciamo i seri (o almeno moriamo provandoci proviamoci): tutto quel silenzio avrebbe messo ansia anche a me, devo dire, e il fatto stessi di avviarsi in viuzze semisconosciute, di notte, col copri fuoco, in epoca nazista sarebbe stato motivo di spavento per chiunque, credo. E in più i due hanno la "fortuna" di incontrare ufficiali e cadetti di ronda in posti in cui non dovrebbero esserci: direi che in questo caso Silas ha davvero un c**o quadrato per via del fatto che quell'ufficiale è suo padre, altrimenti lo avrebbero spellato vivo, scommetto. E invece, Fortuna vuole che i due piccioncini, che ignorano di essere tali, si salvano e continuano a tubare senza saperlo. No, magari non tubano, ma ci sarebbe stato di brutto e io continuo a incolpare Lothar perché direi che Sil è fin troppo chiaro su questo punto. In ogni caso, a questo punto mi sento di dire una cosa importante: LUD PUCCIOSO! ♥
Comunque sia, il modo in cui descrivi la fretta nel continuare ad attaccare i manifesti e di andarsene a casa, il fatto che cerchino di parlare a bassa voce pur non riuscendoci, Lothar che continua a farsi seghe mentali problemi su Agnes e la sua lealtà alla loro causa, Silas che non ha proprio voglia di discutere (anche perché sembra quasi, o almeno è quello che ho visto io leggendo, che gli stia venendo un attacco di asma/ansia/panico) e il pennello e il secchio lasciati lì a "morire" per cavoli loro fa venire un'ansia che non hai idea. Ti giuro che mi torcevo le mani leggendo perché sei stata veramente bravissima a far capire in che modo si sentissero i due e quale pericolo stessero affrontando per la nobile causa per cui operano. Ti trovo veramente bravissima nella descrizione della psiche dei personaggi e delle situazioni che intercorrono in ogni pezzo della tua storia, ma questo lo sapevi già. Volevo solo ribadirlo ulteriormente.
Nel ritorno a casa si intuisce già qualcosa di più leggerlo e giocoso, come se tra i due ci fosse già il legame in cui spera Silas, anche se in realtà Lothar poveretto, è tardo, ancora non se n'è minimamente accorto, o comunque non è andato ad analizzare bene i propri sentimenti e le proprie emozioni quando si tratta del suo Silas puccioso. Eh sì, hanno proprio tutta l'aria di essere due piccioncini che flirtano! Perché, diciamoci la verità, quel continuo punzecchiarsi, discutere, anche arrabbiarsi, è un sintomo di amore folle e incommensurabile. Lothar, svegliati: è ora di fare l'uomo come si deve e sbaciucchiare Silas come se non ci fosse un domani; e magari anche andare oltre, sarebbe quasi ora! xD
Sì, beh, il passaggio segreto è il top, mi credi? Capisco che Silas non voglia farsi vedere da sua madre, quella pazza esaurita svampita senza cuore e con problemi affettivi al di là dell'umana concezione, perché lei non solo potrebbe metterlo in imbarazzo davanti al ragazzo che ama ma, soprattutto, potrebbe ferirlo come ha sempre fatto da quando era piccolo. Sì, la sua solitudine mi fa talmente tenerezza e commozione che vorrei entrare nella tua storia solo per abbracciarlo e dirgli che va tutto bene e che ci sono io con lui (e magari anche Lothar, se si desse una scrollata e capisse). Comunque, una volta arrivati alla stanza del ragazzo, posso dirti che non ero per niente sorpresa dal fatto che il moretto fosse curioso oltre l'immaginabile: direi che non credo che non sappia di amarlo, solo che si rifiuta ancora di ammetterlo. Troppo orgoglioso? Troppo "uomo" tutto d'un pezzo? Troppo timoroso? Non so, dico solo che il ragazzo dovrebbe imparare a eseguire meglio le sue auto-introspezioni per arrivare a capire. So che sto dicendo la stessa cosa da almeno mezza recensione a questa parte, ma il capitolo mi ha fatto talmente accanire su questa cosa che non posso farne a meno!
E la cosa che più mi ha emozionata sai benissimo qual è stata: l'ho definita con un preciso termine particolare parlando con te altrove: "Silas lo raggiunse nella stessa posizione e, avvicinando una mano contro la nuca di Lothar, accarezzò appena la parte dei capelli rasata. Sentì un leggero solletico sfiorargli i polpastrelli: una bellissima sensazione secondo il suo punto di vista". Ti giuro, è una cosa talmente bella ed emozionante per me che mi sono sentita totalmente su di giri io per Silas! Nemmeno il braccio attorno alle sue spalle da parte di Lothar mi ha fatto questo effetto, e sai perché? Perché io adoro toccare i capelli alle persone, specialmente ai ragazzi con cui sono stata, ci passo sempre dentro le dita e senti scorrere quel tessuto finché non non mi sento appagata e soddisfatta. Per me è una cosa così sensuale e sexy che potrebbe benissimo essere un preliminare sessuale, sì. E anche se i capelli di Lothar non sono lunghi, ma rasati ai lati, e Silas tocca con le dita solo la parte rasata, direi che l'effetto che mi ha fatto è stato lo stesso che se Lothar fosse stato Raperonzolo! Ti giuro, è la cosa che più mi rimarrà impressa di questo capitolo, sono troppo sexy e sono troppo carini insieme!
Capito, Lothar? CAPITO?
Ebbene, dicendo in ultima istanza che il punzecchiamento finale e l'aria sorniona e seducente di Silas mi hanno stesa, posso chiudere qui la mia molto fangirleggiante recensione e lasciarti ai miei scleri del cavolo (finalmente, dirai tu!) e prometterti che tornerò presto per un altro capitolo: non vedo l'ora di sapere che Silas è saltato addosso a Lothar mentre questo dormiva sulla poltroncina! xD
No, scherzo, so che Silas lo rispetta e non lo farebbe mai, però è una cosa talmente triste il fatto che Lothy lo respinga! Lothy, tutte noi lettrici ti vogliamo tanto bene, ma tu sbrigati a dar retta a Silaaaassss!
Vabè, mi defilo se no ti scrivo altre cinquecento parole su questo punto!
A presto e buona notte, meine liebe, non vedo l'ora di farti sapere altro su questa storia stupenda!
Sempre tua

Sid ♥

Recensore Veterano
28/01/15, ore 20:12
Cap. 6:

Questo capitolo è stato il migliore che ho letto finora. Perché? Perché il personaggio di Aleph mi ha finalmente trasmesso qualcosa che prima non era stato capace di darmi. Quando si presenta a casa di Ludwig, e gli dice chiaramente di essere abbastanza grande da prendere da solo le proprie decisioni, mi si è acceso qualcosa. Personalmente, non me l'aspettavo. Tra tutti quanti, era quello che - perdonami se lo dico - mi stava più indifferente, forse - più che per il fatto che non riuscivo ad inquadrarlo - perché abbastanza semplice rispetto ad una controversa personalità come quella di Ludwig o ad una intrigante come quella di Silas. Insomma, anche se è un protagonista, mi sembrava più un personaggio secondario, se non addirittura terziario. Non riusciva a dirmi niente "di nuovo", pareva più da sfondo - cosa che invece non succede con Ludwig. Ludwig mi piace per una serie di cose: all'apparenza, come nota Aleph stesso, può sembrare una roccia, un pezzo di ghiaccio inscalfibile, eppure - al di là di quello che si può pensare - si dimostra essere più emotivo di tutti gli altri. Adoro il modo in cui nasconde le proprie emozioni: sa perfettamente quanto potrebbero sopraffarlo, se non le tiene sotto controllo. Su di lui, gravano fardelli troppo pesanti da sopportare, talmente pesanti che viene da chiedersi da dove abbia ricavato tutta la pazienza (?) che ha, tutta la forza che ha, direi. Pensa che mi ha fatto persino sorridere la scena in cui si definisce "vigliacco"... credo che sia forte proprio in questo, proprio nell'ammettere le proprie debolezze, nell'ammettere che non è coraggioso anche se - al contrario - lo è.
La scena che mi ha colpito di più è quella che riguarda Bruno e Salazar. Di quest'ultimo mi sono innamorata subito; innanzittutto, per il nome (e se conosci e ami Harry Potter sai anche perché), poi per il carattere che ha dimostrato di avere fin da subito. Per certi versi, la sua lucidità mi ha ricordato Ludwig; d'altro canto, ho notato in lui qualcos'altro che ancora non sono riuscita a decifrare (ma non è come con Aleph; questa volta è diverso e mi spinge ancora di più a continuare).
Posso dire che la mia coppia preferita è Silas/Lothar. Sono fantastici, e non hanno alcun bisogno di essere commentati. Li ami semplicemente per come si presentano. Il loro fantastico rapporto si definisce da solo.
In conclusione, ti faccio i miei complimenti. Sei davvero molto brava!

Recensore Veterano
28/01/15, ore 18:45
Cap. 5:

La prima cosa che colpisce di questo capitolo è sicuramente la prima frase. Il fatto che Ludwig dorma da solo, e che questa non sia la prima volta in cui si ritrova a farlo, induce subito a pensare a quanto, tra le altre cose, il suo matrimonio con Regan sia logarato. Al di là del fatto che lei è assolutamente pazza, che andrebbe internata in un manicomio e che faccia del male ai propri figli, lo si capisce innanzittutto da questo: il letto è ciò che due persone, legate ad un vincolo matrimoniale, condividono, è la prima cosa a cui si pensa quando si dice "amore coniugale". Ma qui non si tratta di amore, anzi. Non mi risulta difficile credere perché Ludwig si sia sposato con lei; all'epoca, come sono sicura anche tu sappia, difficilmente ci si sposava volontariamente con qualcuno. Quello che ammiro di Ludwig è il fatto che ami così tanto i propri figli, da sopportare ancora, dopo anni e anni, di condividere, se non il letto, almeno la casa con una donna del genere. Di solito, erano i padri a picchiare, all'epoca, i propri figli, e non le madre. Questo non fa altro che aumentare la mia stima nei confronti del tuo protagonista.
La seconda cosa a cui ho pensato, quando hai descritto il sogno di Ludwig, che si ritrova a rincorrere Aleph, è stato il mito di Apollo e Dafne. Forse non c'entra, forse sì; a volte questi collegamenti mi vengono senza motivo. Ma mi chiedo: Aleph, nel sogno, scappava da chi? Forse da Ludwig? Ed è possibile che (il sogno) possa essere interpretato come la paura (di Ludwig) che Aleph possa considerarlo un nemico? Non è facile fidarsi di qualcuno che lavora per chi ti vuole morto, e con te tutte le persone che appartengono alla "razza" di cui anche tu fai parte.
Per quanto riguarda il resto del capitolo, non ho molto da dire. Penso che si definisca da solo così com'è, che non abbia alcun bisogno di essere commentato, che - in questo caso - le parole sarebbero superflue. Apprezzo il modo in cui stai definendo, pian piano, il rapporto tra Ludwig e Aleph (non soltanto dal punto di vista amoroso); non deve essere facile, e mi domando (mera curiosità, la mia) se qualche volta ti crea problemi. Attenersi alla realtà storica, cercando di non commettere errori, deve essere faticoso. Quello che colpisce è il fatto che gli eventi di cui ti ritrovi a parlare non facciano unicamente da sfondo, ma siano veri e propri protagonisti del racconto. Non sono loro ad adattarsi ai personaggi, ma i personaggi stessi ad inserirvisi.
Il personaggio che non riesco tanto a farmi piacere è Aleph. Sarà che mi sembra sempre di vederlo dal di fuori, dal punto di vista di Ludwig, di non riuscire mai ad entrare dentro la sua mente anche quando effettivamente posso leggere i suoi pensieri... spero di poterlo conoscere meglio nei prossimi capitoli... Finora, quello che sono riuscita a "capire" più di tutti quanti è Ludwig. Devo ancora scoprire qual è la vera forza e la vera debolezza di Aleph.

Recensore Veterano
28/01/15, ore 18:43
Cap. 4:

A differenza di quanto è accaduto con Ludwig e Aleph, il rapporto tra Silas e Lothar mi ha colpito fin da subito. Credo sia perché devo ancora inquadrare Aleph, che non mi fa ancora apprezzare del tutto il modo in cui il suo personaggio interagisce con quello di Ludwig, ma potrebbe anche darsi che sia perché i personaggi secondari (se così si possono chiamare; o in questo caso, non veri e propri protagonisti) mi attraggono di più. Questo non vuol dire che non mi piacciano insieme, anzi; trovo che il modo in cui lo stai facendo nascere (il loro rapporto, intendo) sia aderente al periodo storico in cui hai collocato la vicenda. Non puoi aspettarti che "germogli" subito; d'altro canto, non mi piacerebbe neanche in un altro contesto. Mi piacciono le cose fatte con calma e con la giusta scorrevolezza.
Dunque: la storia procede in modo abbastanza incalzante. Qua e là ho individuato qualche ripetizione, ma sono cose che capitano e si possono benissimo correggere quando avrai concluso la storia (perlomeno, io faccio così; scrivo di getto e poi revisiono una volta finito tutto). Non voglio ancora dire niente riguardo alla trama vera e propria, non voglio pormi domande su quel che potrebbe accadere, perché altrimenti mi guasterebbe la lettura. Posso soltanto dire che l'hai impostata talmente bene che l'unica cosa che ci si può aspettare è di sorprendersi - e sono convinta che tu sarai in grado di stupire facilmente il lettore.

Recensore Junior
26/01/15, ore 21:10
Cap. 9:

Hallo, meine Freundin!
Finalmente sono tornata a recensirti e finalmente ho potuto leggere questo capitolo tutto Sithar! Sappi che l'ho amato dalla prima all'ultima parola.
Ma bando alle ciance, cominciamo questa recensioncina, ché ho un sacco di cose su cui sclerare da dirti riguardo il capitolo. :3
Innanzi tutto, come sempre, amo la poesia che hai messo ad apertura di questo capitolo, perché sai che mi è cara la definizione di "follia" e anche quella dei folli in egual modo. Quest'apertura mi ha fatto pensare tantissimo già prima ancora di leggere quello che hai scritto tu: è vero che spesso i folli sono i veri geni, perché sono quelli che non accettano le cose come stanno, ma cercano di cambiare a qualunque costo, anche se fosse la loro vita, quel prezzo da pagare. È una definizione importante, quella di "folle", per me, perché racchiude tutta la genialità che solo un ribelle e un uomo che guarda "fuori dal cerchio che gli hanno disegnato intorno" [cit.] può avere. Con questa citazione di Steve Jobs hai messo in luce tutti i miei pensieri sulla follia, o quella cosa comunemente detta tale e spesso confusa con la vera e propria "pazzia", anche se non sono assolutamente la stessa cosa, ma penso che questo concetto tu stessa lo abbia colto, così come ho fatto io.
Ed è questa la descrizione di Silas: il ragazzo ribelle, folle e sognatore, il "visionario" che ha in mente di cambiare lo status quo con le sue idee, i suoi ideali e la sua azione, soprattutto. Ed è anche la definizione di Lothar, sebbene quest'ultimo non sia affatto come Silas, ma, anzi, magari è un po' meno folle negli atti, ma sicuramente è altrettanto sognatore nelle idee e nela visione del mondo ideale in cui vivere.
Sicuramente, nel mondo c'è sempre bisogno di questi uomini, nel 1940 come oggi, ma direi che nella situazione di cui tu scrivi era sicuramente molto più difficile essere dei folli. E infatti Silas riesce a farlo capire sia all'inizio sia alla fine di questo capitolo, con la discussione con Lothar, prima, e la spiegazione data alle donne del Dorian, poi. Ma andiamo per gradi, perché non voglio farti una recensione soltanto mirata su quest'analisi della "follia" e sul coraggio di un ragazzo come Silas, ma voglio anche fangirleggiare da morire esprimere il mio amore per la trama e i tuoi personaggi.
Innanzi tutto ho amato la determinazione di Ludwig, che è rimasto tutta la notte a vegliare sulla tranquillità dei suoi piccini! Mi ricorda ancora di più, come ti ho detto nella mia precedente recensione, una mamma orsa pronta a qualsiasi cosa pur di assicurarsi che i suoi cuccioli stiano bene e siano tranquilli. E possiamo sicuramente ben vedere come anche Silas si preoccupi per suo padre e non è solo quest'ultimo a prendersi cura di lui: il suggerimento di stendersi accanto a Salazar per farlo dormire è una cosa dolcissima!
E anche la gelosia di Lud nei confronti di Lothar è stupenda: d'altronde, essendo il suo primo figlio maschio ed essendo che l'intuizione di LudLud arriva dove nemmeno la coscienza di Lothar stesso arriva, direi che fa anche bene a fare così. Che uomo fantastico è, non smetterò mai di dirtelo!
E poi la discussione/litigio di Silas e Lothar: giuro che mi sono tanto sentita Silas in quel momento, perché avevo voglia di prendere Lothar per le spalle, dargli una scrollata e dirgli "Ma stai bene o che?"! No, sul serio, lo accusa di cose inesistenti solo per la sua lampante gelosia. Percé sì, Lothar è geloso e, sapendo benissimo inconsciamente che Sil non è un traditore delle proprie idee, fa una piazzata solo perché lo vuole tutto per sé e non alla mercé di altri ragazzi, specialmente se essi sono dalla parte del nemico. Ma la cosa che più mi è piaciuta e che più mi ha convinta di questa cosa, è il fatto che quando Silas vuole presentare il suo "amore" a Lothar, a quest'ultimo roda il fegato e lui stesso comincia a contorcersi come un bretzel interiormente. Tiè, Lothar, Silas t'ha sgamato, è inutile che fai tanto il figo! Oh.
Comunque, passando la flashback, devo dire che ho amato ancora di più Ludwig come personaggio e come persona. Ti ho già detto in separata sede che mi ricorda mio padre, vero? Ebbene sì, anche mio padre è un uomo dell'arma (è un carabiniere, ovviamente non un nazi LOL), quindi è inflessibile sotto certi aspetti, ma è veramente un uomo fantastico, esattamente come Ludwig: anche lui, quando ero piccola, mi portava sulle spalle e io ero convinta di poter toccare il cielo con un dito solo stando lì. Davvero, questo mi ha evocato ricordi della mia infanzia che nemmeno sapevo di avere ancora. È stato forse il capitolo che più mi è rimasto dentro per quello che mi ha ricordato. E poi il regalo di Ludwig, che va ben oltre il semplice animale in sé: ha regalato a Silas un amico, un po' di compagnia nella sua solitudine causata da quella strega pazza sceltorica antipatica str***a madre degenere di Regan e anche un ricordo felice, qual è il ricordo che Silas rievoca per Lothar, per fargli sapere come ha avuto Büschel e renderlo quindi partecipe della sua vita e anche più intimo con lui.
Comunque sia, andando avanti, trovo che la serata al Dorian Grey (e il nome del locale la dice lunga, oltre ad essere veramente magnifico!) sia stata un successo: a parte Lothar e le sue "manie di persecuzione" e tutte le lagne che fa a Silas, direi che Agnes ha avuto davvero un'ottima idea a invitare quei piccoli ribelli nel locale. Così credo che questo movimento sarà molto più efficiente e molto più organizzato. E credimi che, quando quell'attivista gay ha cominciato a buttare fango sul nome di Ludwig, io, se fossi stata al posto di Silas, sarei scesa dal palco e l'avrei menata, ma visto che queste cose non si fanno per il bene della rivolta e perché non si toccano le donne (a meno che non siano proprio delle gran bastarde ...), direi che la reazione e la risposta del ragazzo sono state superiori a quasiasi altra cosa avrebbe potuto fare. Grandioso Silas, come sempre!
Comunque, Lothar, mio caro...tu hai dei problemi, lo sai? Vedi nemici, traditori e guerra dappertutto! Fatti una camomilla e un bel Silas, tesoro.
E questo perché non riesco a restare seria per troppo tempo, lo sai.
E dato che ho delirato abbastanza e che Lothar caro ne ha pagato fin troppo le conseguenze, direi che posso lasciarti e tornare alla mia occupazione di rispondere alle diecimila recensioni che ho in arretrato. Sono un danno, eh?
Comunque, buona serata, mia Freundin, e al prossimo capitolo che spero di leggere presto!
Tua

Sid ♥

Recensore Junior
17/01/15, ore 23:37
Cap. 8:

Hallo, mia cara Nahash!
Visto che sono tornata a leggere presto, stavolta? Non sono stata brava? xD
Prima di cominciare, devo assolutamente dirti che la poesia di Edgar che hai messo all'inizio del capitolo mi ha davvero coinvolta, facenomi ritrovare travolta dalle mie stesse emozioni e da tutto quello che penso: esattamente c'è scritto lì, anch'io sono sempre stata alquanto diversa da tutti gli altri, sia nelle passioni, sia nei pensieri, sia nel modo di vedere le cose. Ma suppongo che tutto questo si riferisca al personaggio che è protagonista di quasi tutto il capitolo, non è vero? Eppure, questa poesia è l'essenza stessa del mio essere, quindi ti dirò che, per questo, mi  ha reso la lettura del capitolo ancora più piacevole e, in un certo senso, mi ha soggiogata ad esso e non mi ha permesso di staccarmi da questa pagina fino alla fine, nonostante il sonno che ieri avevo.
Ebbene, sappi che leggere questo capitolo mi ha fatto provare forti emozioni, prima tra tutte una forte pena e un bel po' d'ansia per lo stato di Sally (ovvero Salazar, ma io lo chiamerò da ora in poi Sally v.v): questo povero, piccolo innocente riversa sul proprio corpo la tortura che la sua mente e la sua anima devono sentire ogni giorno, ovviamente perché è più facile somatizzare piuttosto che cercare cosa c'è che non va nella propria testa, specie per un tredicenne. Eppure, ti dico, sei riuscita a farmi provare tutto quello che lui ha provato, quasi mi mancava il fiato, quasi mi sono sentita malissimo anch'io come il piccolo Sally. A volte l'innocenza uccise (e viene uccisa) più di qualsiasi altra cosa.
E oltre all'innocenza, quella pazza psicopatica di Regan ci mette parecchio del suo, ma andiamo per gradi.
Sappi che adoro Ludwig non sono in quanto uomo, ma proprio in veste di padre: in questo capitolo lo vediamo alle prese con i suoi doveri di genitore, con le sue preoccupazioni per netrambi i figli, con il suo senso di protezione infinito che lo rende un uomo amabile e sensazionale. È davvero di una dolcezza senza limiti! Sai, forse io non ho molto senso materno (e ci credo, dato che ho ancora solo 21 anni e continuo a dire di non voler avere figli! xD), ma vedere questo lato di Ludwig mi ha fatto quasi desiderare che se dovessi avere dei figli miei, allora vorrei che il loro padre fosse esattamente come lui. Ha un cuore e un'anima davvero speciali.
Ma passiamo oltre, dedicandoci alla piccola scenetta idilliaca della Franrich che compare giusto per mezza "scena" e che poi viene interrotta come una bolla di sapone che viene fatta scoppiare, proprio dal caro Lud. Dovrei sapere un po' di più su questa coppia prima di esprimere il mio parere ultimo, ma nella precedente recensione ti ho già detto cosa ne penso di primo acchitto: ora, invece, concentriamoci sulla relazione che lega Franz a LudSplendore.
Direi che lasci intendere davvero bene la grande stima che intercorre tra questi due personaggi, però voglio aspettare, anche per loro, di saperne di più per vedere se è vera amicizia o resta soltanto stima. Certo è che da parte di Ludwig c'è anche un gran senso di protezione paterna (o forse è condiionato dal fatto di essere preoccupato per suo figlio e allora comincia a preoccuparsi un po' per tutti? xD) e anche una bella dose di sentimento da "maestro", in un certo senso, non so se rendo bene l'idea.
Comunque, sono stata abbastanza sorpresa di vedere Lothar cos scapestrato e così esplosivo! Non mi aspettavo tutto questo carattere in base a quello che ho letto nei capitoli precedenti! Sapevo che non ha nessuna intenzione di essere pacifico con i nazisti, ma non pensavo cominciasse a partire di testa in quel modo! Finalmente poi, però, Lud lo ha messo al suo posto. Io non sarei rimasta così calma, quanto meno lo avrei schiaffeggiato per le cose che ha detto, anche se le ha eclatantemente dette senza pensare!
E poi, come in tutte le cose belle, arriva la fine anche del capitolo: la maledettissima donna viene finalmente messa al posto suo! Quanto ho adorato Ludwig e la sua fermezza di carattere, in questo finale! Davvero, non sono riuscita a non godere del fatto che Regan soffrisse perché è una maledetta serpe incontrollata e fuori di testa. E credimi se ti dico che ho amato da morire la frase di Ludwig: "«Se non te ne vai da qui, giuro che ti sparo.»"! Vedi perché è grandioso? Lud è magnifico anche quando passa il limite e quando non ce la fa più a reggere finalmente lo vediamo nei panni dell'orsa aggressiva che difende i suoi piccoli. Passami l'analogia, ti prego, perché l'ho visto proprio così, come una mamma orsa che cerca di difendere i suoi piccini dal pericolo che cerca di avventarglisi addosso!
Detto ciò, con tutta la goduria di questo mondo per le lacrime di coccodrillo della pazza furiosa, ti lascio e ti do appuntamento alla mia prossima recensione del tuo prossimo capitolo!
Spero di non averti annoiata troppo con questa qui, che vedo già essere lunga come la Parigi-Dakar. Mi sa che è un vizio che prima o poi mi toglierò, perché mi metto un bel po' a scrivere le mie recensioni! Eppure sono felice quando a un autore fa piacere ricevere un parere così dettagliato, anche se sono conscia che non è così per tutti.
Ancora grazie per aver scritto questo capitolo e ci rivediamo al prossimo, spero presto!
Un bacione, sempre tua

Sid. ♥

Recensore Junior
13/01/15, ore 21:50
Cap. 7:

Hallo, maine lieb!
Finalmente sono potuta tornare qui a leggere e a recensire la tua storia, che sai che amo da impazzire! Sai, gli esami all'università, le feste coi parenti e poi la rete internet che fa le bizze sono un casino. Comunque sia, ora ci sono e nessuno potrà togliermi il piacere di commentare anche questo tuo magnifico capitolo!
Devo dire che l'inizio in medias res è un po' spiazzante, ma per questo è favoloso: sembra quasi che cominci un'altra storia, perché non hai mai parlato dal punto di vista di Friedrich e il personaggio è stato solo accennato prima, ma ora invece lo introduci e scrivi dal suo punto di vista. È una specie di frattura con la storia degli altri capitoli, ma si ricongiunge perfettamente quando si capisce che si sta parlando della festa per il suo compleanno, quella del capitolo precedente. Ed eccoci che ce lo presenti come un altro eccentrico, magari un bel po' vanitoso, ma con le idee chiare: cerca qualcuno e per averlo farebbe di tutto, anche andare da Silas a prendersi una buona dose di carezze piuttosto intime.
Eh, Silas, Silas, quando il gatto non c'è i topi ballano! E povero micio Lothar, che si ritrova (nella mia testa) molto più cervo di quanto non sia, se sai cosa intendo. xD
E quindi c'è la Franrich, in questo capitolo (lo so, sono un danno con questi nomi delle coppie, ma io letteralmente adoro inventarmeli, lo sai!), che mi sembra una coppia con mille problemi già dal principio: Franz che "ti lascio perché ti amo troppo" - non proprio letteralmente, ma diciamo - e Friedrich che "Noooo, amore, come posso vivere così? Adesso ti faccio vedere io se mi ami troppo!". In effetti, un po' "faccia da schiaffi" (e cito testuali parole) lo è. Ma credo proprio che l'altro lo ami anche per questo.
Ho apprezzato da morire la parte in cui dici che LudSplendore ama la musica perché riporta la sua anima all'originario stato di purezza e non corruzione, anche se, a mio modesto parere, la sua anima è ancora pura e incorrotta nonostante tutto, perché sebbene abbia partecipato a diversi orrori, lo ha fatto rinnegando gli stessi, pentendosi e dilaniandosi dentro per quello che ha dovuto vedere, fare, subire. Direi che la musica è l'essenza di quell'anima strappata che Ludwig stesso continua a lacerarsi per non cadere nella povertà di spirito e nel degrado che lo circonda e che, purtroppo, lo vuole inghiottire.
Stimo troppo Ludwig (non si era capito, vero?) anche per come tratta Regan: dovrebbe sentirsi anche troppo fortunata a non essere stata mandata in manicomio e aver subito una bella lobotomia calmante per aver fatto tutto quel po' di roba al povero Salazar. E adesso lo scambia anche per una bambolina! Che mente contorta e senza scampo.
Povero Salazar, lui è così dolce, tenero e indifeso! E davvero ho potuto sentire il suo cuoricino dolce fare "crack" nella scena in cui scappa via dopo aver subito l'ennesimo trauma. Davvero, esiste una parte del cervello di questo ragazzo che non sia stata violentata da fattori esterni fin troppo traumatizzanti?
E poi c'è la fine, con il carissimo Silas che cerca in tutti i modi di dare una svolta alla sua seratina piacevole e invece si trova di nuovo a secco e in bianco. Due di picche ovunque a quella festa, eh? Se non fosse una carta francese direi che è quella che i personaggi tedeschissimi della tua storia adoperano di più. LOL
Sì, lo so, ho dei problemi.
Comunque sia, Agnes all'inizio mi inquietava molto con quell'aria da Alice nel paese delle meraviglie, ovvero una che con l'oppio ci va a nozze, però poi...mi è piaciuta! Sì, devo dire che tifo per lei, alla faccia del marito tutto impomatato! xD
E che fosse una serpe in senso per lui è solo la cosa migliore. ♥
Detto ciò, mi sa che me ne vado e non ti rompo più con questa chilometrica recensione, anche se non è degna di quella precedente. Però sappi che il capitolo l'ho amato, così come tutti gli altri che hai scritto e, sono sicura, tutti gli altri che scriverai e che leggerò.
Sono molto fiera di te, la tua eleganza nello stile e il modo che usi per descrivere personaggi, sensazioni, emozioni e scene è molto preciso e lascia immaginare esattamente tutto quello che vuoi lasciar intendere: sei un maestro in questo, te lo assicuro!
Grazie per la bella lettura, ancora una volta, e spero di passare qui di nuovo molto presto!
Sempre tua

Sid. ♥