Recensioni per
La ballata dei petali caduti
di Nahash

Questa storia ha ottenuto 343 recensioni.
Positive : 338
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Veterano
04/04/14, ore 00:42
Cap. 4:

Eccomi qua con il secondo giro.
Dunque, contenutisticamente i tuoi capitoli son belli pieni, c'è sempre un sacco da dire. Hai molta cura nel caratterizzare i tuoi personaggi. Si evince davvero che tu non li voglia scontati, omologati in un contesto storico che tutti hanno la presunzione di conoscere, ma che pochi capiscono davvero. Ludwig in questo capitolo mi è piaciuto particolarmente; l'ho apprezzato sia col falsario che con Aleph e ogni volta mi sorprende con quel suo fascino contenuto e sottile e i suoi atteggiamenti che, dopo averlo un po' assimilato come personaggio, ti aspetti, ma che leggi sempre rapita perché inevitabilmente è un personaggio che ammalia.
Per quanto riguarda Aleph, non mi ha colpito particolarmente in questo capitolo. Devo ancora inquadrarlo bene: a volte mi sembra pieno di carisma e dunque meritevole di ammirazione, altre immerso in una sua sensibilità peculiare che non riesco esattamente ad apprezzare. Vedrò come si evolvono le cose :)
Silas, poi, mmh. Ciò che mi piace e la sua intelligenza pungente, così ben amalgamata al suo lato oscuro - perché secondo me ne ha uno: non dico che sia il cattivo della situazione, chiaramente, ma il fervore dell'eta e quel suo fare sfrontato e disilluso colpiscono davvero e gettano ombre sulla "reputazione" immacolata della famiglia. E' molto diverso dal padre e la cosa mi intriga. A pelle avverto che ci saranno risvolti importante, anche tra i due.
Una sola cosa ho da segnalarti: sommariamente il capitolo è scritto bene come sempre, ma ho trovato in alcuni punti degli errori di distrazione o delle ripetizioni abbastanza ravvicinate. E' comprensibile, dato quanto lungo sia, ma ti consiglio di dare una rilettura giusto per toglierti questi impicci (chiaramente frutto di mancanza di tempo o distrazione, ovvio :)).
Alla prossima!

Recensore Veterano
03/04/14, ore 00:26
Cap. 1:

Io ho dovuto attendere tanto per poter finalmente prendere in mano questa storia e devo riconoscere - come accade circa nel novanta percento dei casi in cui mi prefiggo di leggere qualcosa ma rimando all'infinito - che adesso sono qui a mangiarmi le mani per non averla iniziata prima. Ma abusando di un luogo comune: meglio tardi che mai.

Come prima cosa, è essenziale che ti dica qual è la prima impressione che mi ha trasmesso a pelle questo prologo: male di vivere. Un male di vivere che permea ogni singola riga, che favorisce l'immedesimazione in una maniera magistrale. Il disagio di Ludwig e il contrasto fra la sua facciata di rigore e le sue aspirazioni taciute sono fantastici; descritti talmente bene e così d'effetto che permettono di calarsi nei suoi panni alla perfezioni.

Mi sento di poterti dire con una buona dose di sicurezza che, in passato, ho letto degli orrori di storie con protagonisti SS. Delle cose scritte con una superficialità sconvolgente, come se gli autori non conoscessero il signficato della parola "delicatezza". Tu, invece, questa delicatezza ce l'hai tutta; sembri avere tutte le carte in regola per trattare l'ambientazione con le pinze e i guanti di velluto e farne qualcosa di bello, riservandole l'accortezza che merita.

Direi che con questa più o meno ampia premessa, posso mettermi serenamente e con soddisfazione a seguire la storia.
A presto, e ancora complimenti! :*

Recensore Veterano
02/04/14, ore 23:57
Cap. 3:

Finalmente approdo qui :3
Dunque, ho un po' di cose da dire su questo capitolo, poiché molto ricco in contenuti. Innanzitutto, devo dirti che Ludwig mi piace sempre di più: compassato, moderato e dagli ideali eroici, non è affatto il tipico protagonista che ci si aspetterebbe, o almeno per me. Nulla di quello che fa è scontato, agisce in maniera "sobria", come a voler sempre sfuggire a un tentativo di assoluzione da parte di chi lo legge.
Poi, Salazar. Caspita, se mi è piaciuto! Sarà che ho un debole per gli artisti maledetti, però davvero è un personaggio che ha lasciato il segno. Credo sia un po' una dote di famiglia, comunque: i figli di Ludwig devono sempre dar problemi u.u Scherzi a parte, mi ispira una dolcezza e una malinconia assurda, davvero ben dipinto anche se in poche righe, a confronto con la lunghezza del capitolo. Il rapporto con sua madre, forse, è l'aspetto più interessante della storia: aspetto di leggerne di più.
Silas, poi, mi piace davvero tanto. Ti sembrerò monotona, forse, ma è difficile per me esprimere una preferenza. Hai donato un certo spessore ai tuoi personaggi in modo che chiunque possa apprezzarne almeno un aspetto; ciò che è evidente in Silas è non solo lo spirito indomito assolutamente apprezzabile, ma una rabbia sottile e velata tipica dell'adolescenza, che lo rende capace di tutto, e proprio per questo non scontato. Tra l'altro, c'è una profondità mentale, intellettuale direi quasi, in tutti i tuoi protagonisti, cosa che li allontana ancora di più dall'idea di un cliché, o di una storia (impegnativa, poi, dato anche il genere poco agevole che tratti) facile: ci si deve mettere d'impegno per percepire tutti i messaggi che vuoi farci pervenire, ed è un bene. Le letture facili sono sopravvalutate. Insomma, brava!
Al prossimo capitolo :)

Recensore Master
19/03/14, ore 19:06
Cap. 8:

Ciau!
Sono di nuovo qui a recensire, seppur con un po’ di ritardo, questa bellissima storia che si fa lentamente più interessante. Sono certa che in futuro ci saranno anche altri risvolti e per il momento credo che tu abbia fatto un buon lavoro nell’introdurre i personaggi principali e secondari per incastrarli fra loro – ma immagino ce ne saranno altri anche in futuro, quindi mi aspetto anche delle sorprese da questa storia.
Innanzitutto posso dirti che la conclusione della festa con l’incontro dei ragazzi capeggiati da Lothar è stata davvero un tocco di classe, se così vogliamo definirla. In un primo momento si pensava che fosse una strana sorta di oasi felice la villa Wolf, mentre adesso tutto appare più chiaro al lettore: non esiste posto dove non accada qualcosa di strano e questo va più che bene, aggiunge del sale e del pepe alla faccenda che per il momento sembrava abbastanza statica.
L’introspezione di Salazar, perfino quella di Silas, l’ho trovata ben fatta, curata e deliziosamente studiata, per non parlare dell’affetto del protagonista per la sua prole e dell’atteggiamento nuovamente fermo che ha preso verso sua moglie – quella pazza donna che non ha né capo né coda nel suo cervello contorto.
Il dialogo avuto al cancello è stato splendido, comunque, davvero un bel tira e molla di conversazione poco rassicurante e disillusione, per non parlare per perpetuo cruccio di Franz nei confronti del suo amico.
Sono certa che sia davvero solo l’incipit di ogni cosa, probabilmente in futuro ne vedremo delle belle e con questa speranza, per il momento, ti saluto ribadendo la dolcezza dei due fratelli :3
Alla prossima,
xoxo

Recensore Veterano
18/03/14, ore 00:24
Cap. 8:

Eccomi. raccolgo le idee.
Questo capitolo è talmente pieno di avvenimenti che mi sento un po' scossa e, ammetto, nel finale il sangue mi è arrivato talmente tanto al cervello che ancora sono allucinata.
Però, facciamo qualche passo indietro.
Come ti ho detto nello scorso capitolo, Salazar è rimasto davvero scioccato e sembra che non riesca a trovare pace, è come se non riuscisse a somatizzare gli urti. Gli entrano dentro tanto che sembra che voglia toglierseli da sotto la pelle con forza e rabbia.
è schifato dal sesso e da tutto ciò che vede come un'ossessione.
Avevo pensato cose turche ma tu mi hai chiarito alcuni punti, per fortuna, perché stavo per scazzare di brutto.
In questo capitolo ho apprezzato Ludwing sotto ogni aspetto.
Prima con Salzar, poi con Franz, Ludwing è tendenzialmente un protettivo.
Protegge tutti quanti, fin dal primo capitolo e ho amato la sua delicatezza quando ha chiesto a Franz di fare in modo di non farsi più vedere da lui per poterlo proteggere e anche perché, come hai scritto poco sopra, pare che Ludwing sia diventato un detentore di segreti inconfessabili e comincia a sentirne il peso.
Ai cancelli riconosce Lothar e, santo iddio, fijo mio, datti na calmata.
Ha fatto il diavolo a quattro, accusando Silas di tradimento e fa bene a sentirsi uno stupido quando Ludwing gli chiarisce quelle due o tre cosette che gli sfuggono. Cretino!!!
In questo capitolo, il Ludwing padre mi ha straziata.
Non sa come comportarsi, non sa a chi rivolgersi e così, come suo padre, anche Salazar stesso, in diverso modo, è lontano anni luce dal mondo e non vede riparo in niente e in nessuno.
Nonostante si sia emancipato, ancora non riesce a liberarsi degli strascichi delle cure morbose di Regan che, lasciamelo dire, in questo capitolo ha raggiunto l'apice della sua follia.
La tenerezza di Silas nei confronti di Salazar mi ha davvero spiazzata.
Ho intravisto un Silas diverso da quello che ho letto fino ad adesso e l'ho amato.
Si prende cura di sua fratello con amore, ci sta attento, lo segue, ha delle premure nei suoi confronti davvero meravigliose.
Non è così facile che due fratelli si amino così, soprattutto nella situazione nella quale si trovano.
Questo è merito di Ludwing (l'indegno padre, eh? -.-")
Lui ha insegnato loro l'amore, la tenerezza e gli ha insegnato, anche, quanto un gesto gentile possa avere un suo peso, soprattutto in frangenti così delicati e tragici.
Silas che tappa le orecchie a Salazar, infliggendosi dolore per ciò che ascolta.
Piange in silenzio mentre quella pu.... donna di sua madre lo chiama feccia.
Non c'ho visto più e ho amato Ludwing, la sua fermezza.
è stato una furia e questo ti fa capire quanto, a volte, un padre sia molto più mamma di una vera mamma.
Sì, perché il luogo comune, anche nel mondo animale, è che è la madre a proteggere i figli, stavolta, abbiamo un esempio opposto. Ludwing è un padre che lotta e che non può sentire assurdità come quelle che spara a cazzo Regan.
No no... non la sopporto, per questo sto scrivendo una recensione orribile, perché sono troppo agitata.
Regan s'è hahata un po' nelle braghe, ah?
Vedere Ludwing che la minaccia non deve essere stato uno spettacolo rassicurante.
Diciamo che, per una volta, mi sono messa nei panni di Regan e me la sono fatta sotto con lei.
Brava! Bravissima Nahash.
Hai scritto un capitolo stupendo.
Hai reso vivi i tuoi personaggi, hai vivisezionato le loro anime e ce li hai fatti conoscere ulteriormente.
Sento di conoscere Ludwing alla perfezione, anche Silas.
Salazar è un tantino più complesso e lo adoro. Confermo la richiesta di adozione.
Hai scritto un capitolo davvero emozionante.
Mi sono intenerita, divertita con il dialogo di Ludwing e Franz, arrabbiata, dispiaciuta, agitata... insomma, Nahash, mi hai fatto VIVERE il tuo capitolo e ti ringrazio moltissimo.
Mi regali sempre momenti davvero emozionanti. PUNTO.
Un abbraccio.
Bloom

Nuovo recensore
11/03/14, ore 20:54
Cap. 3:

Dunque.
Recensire, questa volta, è sia necessario che difficile. Pensavo di finire di leggere i capitoli aggiornati, ma temo di aver qualcosa da dire su diversi punti.
Sono certa che tu abbia fatto tutte le ricerche del caso a riguardo, sia dal punto di vista storico che da un punto di vista 'emotivo' nell'introspezione dei personaggi, ma a mio parere ci sono delle situazioni in cui questi due vengono a cozzare.
Partiamo dal comportamento di Ludwig. Estrapolando dal contesto, si tratta di un SS che incrocia un ebreo fuori dal ghetto e lo riaccompagna a casa, proponendogli poi un visto. Non ho visto scritta una data, in questi capitoli, ma per quello che ho evinto dalla narrazione dovremmo trovarci tra il 1940 e il 1941, visto che Aleph non sembra avere la stella di David cucita sui vestiti.
Non sono una storica, lungi da me, ma immagino dovesse essere sconsigliato per un SS, solo (anche se armato), entrare in un ghetto insieme ad un ebreo: quantomeno avrebbe dovuto destare sospetti sui civli 'ariani', soprattutto per la calma e la tranquillità dei due.
Il comportamento della madre, poi, mi è sembrato abbastanza ingenuo. Nessun genocidio comincia dal nulla, e la segregazione è stata solo uno dei primi passi verso un'efferata strage senza giustificazioni, dunque le domande che lei pone appaiono quasi… stonate con l'effettivo contesto. Si sapeva cosa succedeva agli ebrei, nelle strade, senza contare la già passata Notte dei Cristalli. Ma potrebbe anche essere una tua personalissima scelta di caratterizzazione e sono io a non averla afferrata xD
La parte che più mi ha lasciata dubbiosa è quella del visto.
Ora, Ludwig è un SS che non è esattamente un fanatico del nazismo. Lo detesta -perfettamente in linea con il personaggio- e da una parte potrebbe anche averne paura. Quando disprezzi qualcosa che incarna una minaccia effettiva, reale, tra i primi sentimenti -di solito- c'è quello di proteggere ciò che ami e ciò che ti sta a cuore, proprio per non vederlo 'contaminato' dal male esterno.
Quest'uomo ha una moglie -che non ama, e vabbè- e due figli. Rilasciare un visto falso, ad un ebreo praticamente sconosciuto, al quale ha salvato la vita due volte, attribuendogli titoli di studio che non ha… be', a mio parere va contro ogni cosa che un uomo -un padre in primis- farebbe, nazismo o non nazismo. É un rischio troppo grosso, e mi sembra quasi ingiustificato, dati età e contesto in cui il personaggio si sviluppa.
Prima che un SS, Ludwig è un uomo, e forse più importante dell'essere uomo è essere padre.
A questo, segue la mia seconda critica, se così la possiamo chiamare: Silas.
Silas ha quindici anni ma possiede già una coscienza politica che lo porta ad essere più che simpatizzante per il comunismo, senza contare che legge tranquillamente Oscar Wilde con il benestare del padre, richiamato a scuola con il pretesto del 'non aver saputo educare il figlio'. Silas -tra l'altro- saluta la professoressa come fosse Hitler in persona.
Tutto questo, io penso, è impossibile per un solo motivo: Ludwig è un SS.
Non dovrebbe permettere a Silas questo comportamento spavaldo perché lo mette in pericolo. La sicurezza viene prima degli ideali eroici di libertà e uguaglianza, l'istinto alla conservazione è il primo che scatta in caso di necessità. Comprendo che riveda, forse, qualcosa di sé in Silas ma, da uomo adulto qual è (specialmente in quella posizione), non trovo una sola motivazione per la quale dovrebbe permetterglielo. Nel tempo in cui vigeva il suggerimento 'Denuncia il tuo vicino' e venivano setacciate tutte le abitazioni, tutte, senza differenza, mi pare alquanto improbabile che una famiglia si metta a rischio in questa maniera, soprattutto se hanno coscienza -come dovrebbe essere- di quello che succede loro intorno.
Nessun'insegnante, penso, si permetterebbe di mettere in dubbio l'educazione del figlio di un corpo scelto. Per quanto Ludwig abbia un buon cuore, sarebbe altamente rischioso contestare il comportamento simile in un ragazzo. Un'insegnante non rischierebbe il posto di lavoro -e probabilmente la vita- per rimproverare un ragazzo il cui padre è un SS, non in quella maniera almeno, aspettandosi soprattutto un genitore dall'ideologia molto più radicale.
Il saluto alla professoressa, poi, mi pare impensabile. É un affronto al regime. É un affronto al Führer. Al posto delle preghiere, recitavano il Mein Kampf. Proprio questo non credo sarebbe passato con tanta leggerezza agli occhi dell'insegnante, quale che fossero le condizioni generali.
Al di là di tutto questo, sono rimasta incantata da Salazar, seriamente. Mi piace molto, soprattutto quel suo essere sfuggente nei confronti della madre, che a lui si dedica anima e corpo senza ottenere quell'ubbidienza, quell'attenzione che desidererebbe.
É straziante, e al tempo stesso coinvolgente: mi sono sentita una matita, un disegno e una persona al tempo stesso. Spero di avere ragione quando fiuto una parte rilevante nella storia, in futuro, e sono ansiosa di leggerla!
Mi dispiace di dover dare una recensione neutra, questa volta, ma quei dettagli mi hanno fatto storcere un po' il naso.
Adesso, però, sono curiosa di sapere come prosegue, quindi penso proprio andrò avanti e continuerò nella lettura :)
A presto <3

Nuovo recensore
10/03/14, ore 22:10
Cap. 1:

Dunque, sono solo all'inizio ma ammetto di aver gradito abbastanza fino a questo punto, il che fa presupporre solo un miglioramento del mio *umile* giudizio. In generale, considero la scelta di un prologo sia dannosa che favorevole ad una storia: può incuriosire e alimentare sin da subito il climax narrativo oppure scoraggiare il lettore, chiedendosi l'effettiva utilità del prologo stesso.
Sono nella fazione delle incuriosite, al momento, e credo di rimanerci!
Come ti ho già detto, l'uso del tedesco è la prima cosa che bisogna riportare all'occhio: ottima scelta, davvero, perché per quanto comune possa sembrare è usata in maniera equilibrata, con coerenza e logica. Aiuta a calarsi ancora maggiormente nel contesto storico e, in questo caso (chapeau!), nel pensiero di Ludwig, soprattutto per la spiegazione dell'uso del 'meine frau'.
La delicatezza della storia, soprattutto in correlazione all'epoca, inizialmente mi ha insospettito. Tuttavia, l'ho trovata pura, soffusa ed elegante, soprattutto elegante. Nonostante si tratti di, oggettivamente, poche righe e non di un papello interminabile, riesci a suggerire benissimo l'aura complessiva della gerarchia, della ricchezza, dell'etichetta e della società, mantenendo comunque un substrato coeso con l'effettiva vicenda storica.
La scelta della Tosca, poi, non può farmi che apprezzare maggiormente l'inizio di questa vicenda. Sono curiosa di vedere come continuerà!
Unico appunto: ho trovato alcuni errori di distrazione (ebbabbè, capita a tutti) e... a meno che non volessi portare a decantazione una tela dipinta, la bellezza non si decanta xD l'unica cosa che si decanta è il vino!
Ottimo lavoro, davvero, corro subito a leggere il resto!

Recensore Junior
10/03/14, ore 18:15
Cap. 2:

Ed eccomi qui anche al secondo capitolo!
Allora, allora, da dove iniziamo? *_* Non lo so, sono talmente entusiasta che temo di nuocere all'integrità e alla comprensione di questa recensione che sicuramente sarà incomprensibile.
Beh, partiamo dall'inizio del capitolo! la notte dei cristalli! Descritta benissimo in tutta la sua crudezza, in tutta la sua brutalità. Ho percepito il cuore stringermisi in petto mentre rivivevo grazie alle tue parole quell'orrore conclusosi però con la più velata tra le speranze: Ludwing ha salvato la vita di un ragazzo, ha salvato un ebreo, ha salvato se stesso. Dopo i cadaveri, la morte di quel bambino e il lento crollo della sua persona, Ludwing ha fatto un passo verso quella strada che lui vorrebbe prendere ma che non ha ancora la forza necessaria per intraprendere.
Il rapporto tra Ludwing e sua moglie è molto incerto, soprattutto per le difficoltà di lei, sia nel relazionarsi al marito ma anche e soprattutto al povero Silas; personaggio che già apprezzo particolarmente. Voglio saperne certamente di più (su tutto in generale XD)
Un personaggio che mi ha donato molta tristezza è stato invece il più piccolo, Salazar, che a causa delle cure talvolta soffocanti della madre, ha assunto atteggiamenti del tutto atipici per un bambino come lui. E' tutto veramente struggente, ben fatto, curato nei minimi dettagli come ti ho già menzionato nella recensione precedente e mi sono letteralmente innamorata di questa storia, lasciandomi rapire e trasportare dalla prima all'ultima riga.
Sei stata inoltre bravissima anche a trasferire al lettore, quella speranza ovattata che si stenta a trovare in situazioni del genere.
Complimenti davvero per questa, candida e cruda, perla!
Un bacione grande ^_^
Emide

Recensore Junior
10/03/14, ore 15:23
Cap. 6:

Eccomi qui con la recensione mancante. Davvero bella la prima parte del capitolo, l'introspezione di Ludwig che pensa ad Aleph è perfettamente curata. Si capisce che ci tiene a lui e di conseguenza anche Aleph si fida. Il loro rapporto ha una marcia in più proprio grazie alla delicatezza che tu usi per descrivere il modo in cui si guardano e parlano, il modo in cui leggono poesie. Ludwig è disposto a rischiare per Aleph, è disposto a mettersi in gioco. All'inizio Ludwig parla di come "tutti" siano a conoscenza delle sue preferenze sessuali e con questo fa intendere che il rapporto con Aleph sarà completamente diverso da quelli avuti con relazioni passate. In un dialogo per errore hai scritto "Alpeh" invece di "Aleph", questo è l'unico disguido che ho notato. Nella seconda parte ho apprezzato particolarmente Silas e Salazar: due caratterizzazioni fantastiche, due personaggi dalla personalità forte che sapranno farsi valere e si proteggeranno l'un l'altro. Anche la parte del ballo è stata parecchio interessante, «Vedete, meine frau, la maschera la sto indossando: la porto tutti i giorni.» è la giusta descrizione di ciò che prova e che è in realtà Ludwig. Ribadisco che questa storia è veramente bella, curata e interessante. Alla prossima e scusa ancora per il ritardo di questa recensione.

Recensore Junior
10/03/14, ore 11:51
Cap. 1:

Cara Nash,
Ti chiedo scusa in anticipo, donde dovessi dimenticare qualcuno dei fattori che la tua storia ha suscitato in me durante la lettura di ieri sera, perché sono davvero molti e io non sono una tipa logorroica nel recensire, né sono abituata in un certo qual senso ad esprimere le mie sensazioni e i miei giudizi all'autore dell'opera in questione, sicché sto su efp solo da poco tempo.
Bando alle ciance, voglio iniziare col dirti che ho letto la tua storia proprio come se fosse un libro vero, perché spero che un giorno lo diventi davvero, vista la bellezza che trascini con te di parola in parola, durante tutto il testo. Sei davvero brava e il tuo stile, impeccabile, è davvero fluido e scorrevole, tanto da rendere difficile il distacco da esso.
La trama è coinvolgente. Mi sono già legata al protagonista, Ludwing, e ai suoi crucci, profondi, indelebili.
Egli disdegna infatti la sua vita di SS, e non si sente parte di quel mondo costruito col fuoco e col sangue e questo fa, inevitabilmente di lui, un diverso, in mezzo a quella massa di nazisti.
Ho letteralmente amato la metafora riportato in questa frase "Era stato distratto talmente tanto repentinamente che si sentì scuotere come se fosse un pianoforte, come se qualcuno avesse toccato ogni tasto solo per sentire la melodia che produceva: impudentemente." dove il protagonista viene paragonato appunto ad un pianoforte, che vorrebbe risplendere e produrre melodia propria e che è invece costretto ad essere utilizzato come fosse una sorta di macchina da guerra.
E' tutto minuziosamente curato, nessun dettaglio, nessuna parola è lasciata al caso, e trasuda in maniera evidente tutto lo studio che hai condotto e che stai conducendo al riguardo.
Mi piace, mi piace davvero tanto la tua opera, anche perché tutto ciò, è un mondo che sento anche mio, così come percepisco ti appartenga a trecentosessanta gradi. Complimenti davvero per questa perla!
Chissà che un giorno, quel giuramento fatto controvoglia alla signora, non venga infranto per lasciare spazio ad un sentimento più importante dell'orgoglio e di quella lealtà verso il proprio partito dal quale non vi sembra esistere via di fuga alcuna.
Un bacione grande
Vado avanti con la trama!
Emide

Recensore Veterano
08/03/14, ore 23:39
Cap. 7:

Allora, allora... che dire di questo capitolo?
Già mi aspettavo che la festa in maschera sarebbe stato veicolo di grandi novità, ma così non me l'aspettavo proprio XD
Innanzitutto, come ti ho detto in altra sede, Friederich mi sta abbastanza sul c..., lo trovo un viziatello, svenevole, ma devo dire che un po' mi ha intenerito il suo amore incondizionato nei confronti di codesto Franz.
Ovviamente s'è fatto male i conti a beccare Silas XD
Mi sono divertita un sacco, perché lui era convinto di poter usare Silas a suo piacimento, ma non è stato così. Silas non si fa usare e infatti, ha spiazzato il ragazzo e, contemporaneamente, ha inevitabilmente scioccato Salazar.
Povero ragazzino. Me l'ha sconvolto a vita.
Nel frattempo c'è Ludwing che, come un'anima in pensa, vaga per la sala in cerca di un minimo di divertimento. Fino ad adesso questa dannata festa è stata una totale noia per lui. Sempre le stesse facce, sempre le stesse stronzate, pure la cartomante che predice un futuro preimpostato. In tutto ciò, però, il pensiero va ad Aleph e già gli manca *_* ma che tenerezza!
Durante la lettura, però, mi è venuta l'ansia.
Tu dirai: che cavolo c'è di ansiogeno in questo capitolo?
C'è che in poco spazio, in una stessa stanza, in mezzo a tante persone ci sono troppi segreti e questi stessi portano guai in tempi del genere, me lo sento.
Dicevo nella mia mente: chi è qua in mezzo che combina il casino più grosso? TUTTI!!!!
Sono tutti sul filo di un rasoio, forse ancora non si rendono conto, perché nessuno di loro ha fatto realmente i conti con il pericolo, ma mi puzza... mi puzza troppo. Me lo sento che succederà qualcosa ed io sto in pensiero per tutti.
In tutto ciò, quella che sta nel mondo suo a sognare bamboline da pettinare è Regan. Quella donna si è fregata il cervello completamente e Ludwing, povera stella, si è ritrovato spiazzato dapprima dalla follia sempre più forte di lei e poi da quella carezza inaspettata. Mi sono intristita per lui, si ritrova a dover stupirsi per una carezza. Lo stupore cessa presto perché lei decide di stroncargli le gambe con due parole. Sì Ludwing, credo proprio che sia arrivato il momento di chiuderla.
Poi Silas. Santo Dio, quel ragazzino ama cacciarsi nei guai.
Prima architetta contro il regime, poi va nei localini, poi risponde male ai prof, poi si lascia andare con Friederich e, adesso, si mette a giocare col fuoco.
Non c'è speranza per lui. Mi fa preoccupare, maledetto!
Huge mi sta simpatico, cioè, l'hai descritto con poche parole davvero da Dio.
Silas ci prova spudoratamente con sua moglie e la cara Agnes non mi sembra disdegni. è molto informata la donna sulle voci che circolano e adesso mi chiudi il capitolo con una cosa del genere O_O
Ed io mo come faccio? Devo aspettare gli aggiornamenti???
Non l'accetto.
Vedi di scrivere, donna! Ormai mi hai abituata bene U_U
Mi aspetto di trovare presti l'aggiornamento perché adesso voglio sapere perché Agnes lo invita al Dorian con questa segretezza. è una cospiratrice anche lei, ok... ma io devo sapere O_O
Alla prossima!
Sappi che ti stalkerizzerò fino a nuovo aggiornamento.
Bloom

p.s. in mezzo a tutti sti vaneggiamenti ho dimenticato di farti i miei più sentiti complimenti per questi capitoli che mi appassionano ogni volta di più. C'è qualche errore di battitura, tipo che Silas di colpo si chiama Silasi, ma a parte queste sviste sciocche, il tuo modo di scrivere è sempre più incalzante, mi appassiono sempre di più e sei bravissima a giostrarti mille situazione in un capitolo senza confondere, senza annoiare. Mi è tutto chiarissimo. Le situazioni, i rapporti, le dinamiche. Ah! Carinissimo Silas che sente la mancanza di Lothar *_* A me è mancato Aleph da morire. Mi sento orfana!
Mi raccomando. Aggiorna perché se no vado in astinenza U_U Addio

Recensore Veterano
08/03/14, ore 12:51
Cap. 6:

Rieccomi. Avevo cominciato ieri sera a leggere, ma qualcosa mi ha distratto, qualcosa di forte e coinvolgente... ok! Faccio meno la scema: mia cugina se n'è arrivata con una fetta di torta e ho dovuto interrompere la lettura, ma sono stata tutto il giorno a pensarci, finché poi ho afferrato il cellulare e comoda, comoda, senza distrazioni mi sono concessa questo bellissimo capitolo.
Partiamo dall'inizio.
Come avevo intuito, non perché sono particolarmente intelligente, ma perché l'hai reso tu chiaramente per poi confermarlo in questo capitolo, Ludwing è stato costretto a nascondere una parte di sé. Sentirsi attratto da Aleph non è una novità, era stato già attratto da altri uomini, alla fine ha optato per Regan, ma quando l'istinto chiama, c'è poco da fare. E l'istinto di Ludwing lo porta inevitabilmente ad Aleph che con i suoi modi docili e delicati lo rapisce irrimediabilmente. Aleph adesso si fida di Ludwing, in fondo, l'ha sempre fatto, ma ritrovarsi a constatare l'efficacia di quel visto l'ha confermato. Aleph sorride sempre e Ludwing erroneamente crede che sia quasi un'abitudine, ma no no no... adesso anche di Alpeh si ha la conferma: è cotto!
Che carini *_*
Me li mangio.
Continuo...
In questo momento della vita di Ludwing, Aleph è veramente tutto e senza che questi se ne accorga, il colonnello, sta riponendo in lui delle aspettative enormi. Nel senso: Aleph sta diventando importante per Ludwing, più di quanto crede, anche perché, il fatto stesso che il suo umore, il suo modo di porsi sta cambiando, è solo grazie alla presenza del ragazzo. Abbiamo conosciuto un Ludwing tormentato e costretto ad ostentare un'autorevolezza che odia profondamente, adesso è allegro, quasi leggero e questo solo grazie ad Aleph. Lo sta guarendo in un certo senso e tutto ciò è bellissimo T_T
Mi è sembrato quasi di vederli mentre leggevano la poesia insieme e proprio quel verso racchiude la loro storia, il loro essere, è quasi un invito a palesare la verità, perché la verità è bellezza e viceversa.
Salazar a scuola *_*
ero felice come una mamma *_*
Bellissima introspezione, sei stata in grado di farmelo vedere distintamente. Lui che cammina in silenzio, impettito, quasi snob. Un ragazzo disabituato ad avere gente intorno, a parlare, eppure affronta la cosa con coraggio. Non dico che mi aspettavo un coniglietto spaurito, ma una piccola ombra di timore sì, invece, non è stato così. Salazar si è liberato di un fardello, si è liberato di sua madre e di conseguenza ha scelto di prendere questa opportunità della scuola per il verso giusto. Lo adoro *_*
Il bulletto, Ciccio (si chiama Bruno, ok, ma per me è Ciccio U_U) ha avuto quello che si merita. Stupende risposte di Salazar ed efficace intervento di Lothar, per non parlare del morso di Salazar. Ma bravo, figliolo! Ho moltissime aspettative su di lui, so che ce ne farà vedere delle belle *_*
Silas ha sfoderato un autocontrollo che non mi aspettavo e si è armato di una disarmante pazienza ed autorevolezza. Ma, alla fine, bravo Lothar. è un figo!
La parte del ballo l'ho adorata, sia per la sottile, e neanche tanto sottile, provocazione di Silas che ha indossato quel costume tutto lustrini, sia per il ballo di Ludwing con l'arpia. La pacatezza di Ludwing è irresistibile ed il suo modo di non dire a parole, ma di farsi capire con tutto il resto ciò che pensa è esilarante, a momenti divertente. Lui, uomo alto, facile bersaglio di chiunque, si ritrova a dover ballare con la tizia che non sopporta fin dal primo capitolo XD
La risposta sulle maschere mi ha estasiata, come mi ha tremendamente divertita la sottile ironia di Ludwing: Certo, se vostro marito vuole essere sfruttato e vuole morire giovane, chi sono io per impedirlo?
ahahahaha l'ha gelata, l'ha smontata. Non ha detto di no, è stato gentile, ha offerto il suo aiuto, però... SBAM!!! Che cazzotto a pieni denti signora mia XD
Bellissimo capitolo, davvero.
Hai giocato benissimo con le dinamiche dei rapporti, hai amalgamato al meglio, all'interno della narrazione, l'introspezione e sei stata in grado, a fasi alterne, di inserire tenerezza, tensione, sottile passione e, infine, trascinante ironia XD
Brava come sempre.
Mi sto metteno in pari, visto?!
Solo un po' di pazienza U_U
Bloom

Recensore Veterano
07/03/14, ore 21:04
Cap. 5:

Questo è decisamente il capitolo della Svolta, si con la S maiuscola perchè finalmente le cose stanno iniziando a cambiare per Ludwig e davvero in meglio.
Intanto adoro l'idea di Ludiwg e Aleph insieme, è qualcosa di davvero dolcissimo e ho adorato vedere come il suo subconscio stia tentando di indicargli ciò di cui ha davvero bisogno.
Ancora di più ho adorato il loro dialogo, vedere Aleph attraverso gli occhi di Ludiwg, la comune passione per la lettura e ultima - ma non davvero ultima perchè cavoli avevo davvero gli occhi a cuoricino - la delicatezza di Aleph con Salazar, insieme sono una delle cose più dolci che abbia mai letto, delicati e meravigliosi.
Infine, un altro momento davvero di svolta della storia è stato lo scontro fra Ludwig e Regan.
Te l'avevo già detto ma devo ripeterlo, Regan è davvero un personaggio intenso ed emozionante, davvero, penso che sia straordinario il modo in cui la descrivi perchè davvero non deve essere facile creare un personaggio del genere.
Dicevo, finalmente Ludwig ha reagito, non è stato più una vittima della pazzia della moglie, ma finalmente è riuscito a prendere la questione in mano - forse che non abbia influito su di lui sognare Aleph? - in ogni caso è stato come tirare un sospiro di sollievo vederlo così duro e risoluto, soprattutto perchè Salazar davvero ha bisogno di staccarsi da una madre del genere.
Anche qesto capitolo è davvero una perla e continuerò a seguire questa storia con piacere!
Al prossimo capitolo! un abbraccio

Recensore Veterano
07/03/14, ore 19:43
Cap. 4:

Finalmente sono riuscita a tornare a leggere questa storia.
I primi capitoli mi avevano colpito tantissimo, soprattutto perchè - come anche hai fatto in questo - sei molto fedele nel descrivere le situazioni e le persone alla Germania di quegli anni e per questo ti devo davvero fare i complimenti perchè io amo quando in una storia è possibile notare come siano state compiute delle ricerche.
In questo capitolo diciamo che si da spazio ai giovani: innanzitutto Aleph, mi piace motlo come personaggio, è molto dolce e soprattutto mi piace la chimica che si è venuta a creare con Ludwig, non so ma è come se risplendessero quando sono " in scena ", diciamo, insieme. Mi piace il loro modo di interagire e come Ludwig stia continuando a farsi domande, il fatto che continui a chiedersi come mai stia aiutando il ragazzo.
Ho amato dal più profondo del cuore la parte su Silas e Lothar - a parte che li sto shippando da morire, ma davvero tantissimo - e comunque mi è piaciuta la loro conversazione prima di entrare nel night.
Sono ragazzi con la testa che rilfettono su ciò che accade loro e semplicemente non si adeguano al Sistema che gli circonda.
Davvero complimenti per questo capitolo, ora corro a leggere quello dopo perchè sono davvero curiosa!
Bravissima! Un abbraccio

Recensore Veterano
07/03/14, ore 15:18
Cap. 5:

Ludwing mi fa sempre più tenerezza.
Non trova alcuna pace, neanche quando sta per mettersi a letto. Questo, forse, è più che normale dato che ogni uomo viene assalito dai propri demoni proprio quando ha più possibilità per pensare. La notte è il momento più atroce e Ludwing vive questa cosa ogni santa notte. A quanto pare, però, solo nel sogno riesce a trovare un minimo di rilassatezza e l'incontro con Aleph gli ha donato l'unico spunto per incoraggiare pensieri più positivi. Aleph è come un balsamo che ammorbidisce la sua anima ormai indurita, anzi, costretta ad indurirsi, dagli eventi che lo circondano e lo assalgono. Con Ludwing hai creato un personaggio bello, non complesso, è chiaro e diretto e riuscire a rendere l'idea di una personalità semplice senza renderla banale è un ottimo risultato. Perché lui ha molte sfaccettature, ma è chiaro e limpido, non ho mai difficoltà a comprenderlo e questo perché tu ci accompagni egregiamente nel profondo della sua anima, dei suoi pensieri e conflitti. Alla fine, il sogno finisce e Aleph si dissolve, mi sa che al caro colonnello tocchi acciuffarlo per davvero :P
Ecco un'altra cosa che mi piace di te: riesci a spiegare una personalità attraverso piccole cose.
Aleph ha bussato alla porta di Ludwing e già il modo in cui l'ha fatto lo definisce.
Ecco che Ludwing viene colpito in pieno petto da una realtà evidente: Al diavolo la razza!
Qui hai inserito due cose molto molto sottili: non solo l'apprezzamento di Ludwing nei confronti di Aleph, ma hai anche messo in luce un fatto che fa crollare inesorabilmente un punto fondamentale dei dogmi della razza ariana: al diavolo le razze. Non è la razza che conta e Aleph ne è la prova evidente.
Azz! Una presa di coscienza fulminea caro Ludwing.
Le allusioni sessuali fioccano a riprova dell'attrazione che il colonnello prova per il ragazzo.
E così, inaspettatamente, il desiderio prende forma per mezzo di un gesto ardito e istintivo: un bacio pregno di tensione, peccato che ha solo sognato ad occhi aperti XD
E ci sta, sarebbe stato avventato da parte del controllato e composto Ludwing.
Credo che a parte il desiderio che prova per Aleph, cosa più che evidente se lo si guarda dalla cinta in giù, temo che Ludwing sia leggermente frustrato sessualmente e questo è più che reale Nahash. Cazzo (mo me metto a parlà di cazzi?) dicevo: Cavolo, se lo è! Perché probabilmente, come ha dovuto reprimere in ogni modo la sua personalità, è stato costretto a reprimere anche la sua sessualità che adesso esce fuori tutta, attraverso un desiderio che chissà per quanto tempo dovrà nascondere, come il resto dei suoi pensieri. Vogliamo parlare della moglie, poi? Non ne parlo adesso perché ancora non ho un'idea precisa, rischierei di essere affrettata.
Abbandoniamo il Ludwing uomo e ritroviamo il padre. E che padre!!!
Ama i suoi figli e si vede alla grande. Le sue preoccupazioni lo assillano, soprattutto il futuro di Salazar minato dalla presenza costante e soffocante della madre che prova nei suoi confronti un possesso maniacale fuori da ogni logica. Non è una madre, è ossessione la sua. L'operazione che l'ha vista privarsi della sua femminilità l'ha fatta totalmente sbarellare, tanto che ha proiettato ogni sua attenzione sull'ultimo figlio. Ludwing sa che tutto ciò è totalmente anormale, di conseguenza reagisce. Ho apprezzato anche la delicatezza che ha usato con suo figlio, mandandolo in biblioteca.
La stessa delicatezza non la troviamo nel trattamento che ha riservato a Regan e per quanto aggressivo, credo che sia stato più che giusto. è come se avesse voluto risvegliarla a suon di cazzotti, e ha fatto bene. Non so quanto sia servito, anche perché ho percepito distintamente il crollo psicologico di Regan avvenuto nel momento stesso in cui Ludwing l'ha messa al corrente della sua scelta di mandare Salazar a scuola. Temo per Salazar, sappilo O_O
Non so perché sento che non è finita qui, non così facilmente.
(si propone per l'adozione di Salazar).
Ecco che arriva Aleph e verosimilmente, Ludwing non può lasciarsi alle spalle così facilmente la discussione e anche in questo sei brava, perché non inserisci all'interno del racconto atteggiamenti forzati o fuori luogo. Cioè, se uno è incavolato è incavolato, non è che arriva Aleph e "cori di angeli" non so se mi sono spiegata.
Mi è piaciuta molto la frase: Ti chiedo nuovamente scusa, ma tutta questa indecisione, di questi tempi, mi agita ancora di più.
Che Homme!!! Ma quanto mi piace Ludwing?
C'ha i cosiddetti sotto U_U
Ed ecco che il sogno si ripresenta, dannata poltroncina, ma all'esterno, la compostezza di Ludwing non viene affatto scalfita.
Adoro la paura/educazione/timore/imbarazzo/umiltà di Aleph, è così dolce *_* e Ludwing che gli fa domande random è fantastico. Sembra una conversazione da tè delle cinque e il nostro caro colonnello lo sa, ma non può farne a meno. Adesso è famelico di notizie sul conto di Aleph.
Nota buffissima di Ludwing che corre a mettersi il cappotto. Effettivamente anche Aleph si chiede il perché... ma noi sappiamo cosa c'è sotto U_U
Ma secondo te: è normale che mi commuovo ogni volta che c'è Salazar? Mi stringe il cuore quel cucciolo, non riesco a sopportare tale fragilità, mi si spezza il cuore. Sei stupenda, Salazar riesci a farmelo vedere, nei suoi impercettibili sorrisi, nello sguardo malinconico ma bambinesco. Vado avanti.
Scena dolcissima.
Non ho parole.
Salzar si è fatto tramite delle richieste, sentimenti ed emozioni di Ludwing e Aleph. Ha reso chiara la personalità di uno agli occhi dell'altro, mettendoli, con l'innocenza di un bambino, difronte, esprimendo desideri che dai grandi non possono essere espressi così facilmente. Bravo Salzar, sono fiera di te! U_U
Ottima scelta per il regalo, Ludwing. Lo voglio anche io XD
"Ma così diventerà un circolo senza fine."
Sì, Aleph. Oserei dire che Ludwing lo sta facendo apposta.
Comunque mi piacciono molto insieme, perché è come se Ludwing riesca ad essere sincero, anche se un po' impostato, con Aleph, è come se respirasse e il rosso, dal suo canto, è estasiato e attratto.
Ancora non sappiamo esattamente se Aleph condivide la stessa passione per Ludwing, anche se è evidente -.- Diciamo che se vogliamo andare con i piedi di superpiombo, allora diciamo solo che Aleph prova simpatia per il colonnello. Tanta simpatia.
Ecco che inizia il primo momento di tensione per Aleph e Ludwing.
Santo iddio! Solo adesso avevano cominciato ad avvicinarsi e già devono scontrarsi con la prima paura, seppur blanda.
A riprova del fatto che il loro rapporto deve rimanere segreto, anche una semplice visita costringe Aleph a nascondersi. Il primo e piccolo assaggio è arrivato -.-
L'invito alla festa noto che è stato molto gradito ai Dubois XD
Dal capofamiglia al figlio hanno tutti snocciolato una manifestazione di giubilo (ironia mode: ON).
Il ballo in maschera. Interessante.
Silas, che è uno dritto, mica scemo, si è accorto delle carinerie che il padre riserva ad Aleph, chissà fino a che punto capirà a lungo andare.
Certo è che Silas non si fa sfuggire niente. è un ribelle.
Che dire?
Bellissimo capitolo, in conclusione.
Ci sono state un sacco di cose mooolto interessanti.
Abbiamo visto l'inizio del nuovo rapporto tra Ludwing e Aleph, abbiamo avuto un assaggio di una piccola e breve paura di essere sgamati. Abbiamo conosciuto meglio lo squilibrio di Regan, la dolcezza di Salazar e il modo adorabile di Ludwing di essere padre.
Andiamo alla festa, però.
Voglio sapere U_U
Un abbraccio Nahash.
Al prossimo capitolo.
Bloom.

p.s. BRAVISSIMA