Recensioni per
Becoming (Butterfly Intro)
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 344 recensioni.
Positive : 344
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/12/15, ore 19:24
Cap. 8:

Siamo arrivati al punto in cui il povero Tsubasa ha il piede infortunato (se non erro, succedeva solo nell'anime) e tra tutte le persone sceglie Sanae, perchè è l'unica di cui si può fidare, l'unica da cui vuole farsi aiutare. Seguendo le vicende, racconti anche la visita dal dottore che prosegue con un grosso buco nell'acqua: ricordo che anch'io pensai "quanto può essere tardo sto ragazzo?", in mezzo a tante coppie, l'unica cosa a cui riesce a pensare è la partita della Furano, un encomio a Sanae per la sua pazienza. Le domande che lei si pone sono tipiche dell'insicurezza adolescenziale, specialmente se il ragazzo che ti piace è una noce tanto dura da rompere, le sue incertezze sul vestito da indossare e la riflessione sull'essere così disponibile con lui. Il fatto è che Sanae, come sappiamo, non pensa solo a Tsubasa, ma a tutta la squadra, a differenza di Kumi (per sua stessa ammissione sul manga). Comunque se Tsubasa è un po' duro, anche Sanae sembra non capire i piccoli indizi: un ragazzo non sta ad aspettarti alla finestra se sei solo un'amica. Finalmente, lei riesce a chiedergli di uscire, anche se in maniera del tutto innocente, ma ecco che la "nube Brasile" si riaffaccia sulla sua giornata di sole. Tenerissimo Tsubasa che le chiede di fermarsi un altro po', ma immagino che l'unica cosa a cui lei riesce a pensare sia la tristezza per l'ennesima conferma che lui si trasferirà in un altro continente.

Recensore Veterano
20/12/15, ore 01:24
Cap. 15:

Ciao OnlyHope.
Confesso che non mi aspettavo un capitolo così, visto come era finito l' altro, con una Sanae in piena crisi di pianto e convinta che "L' amore fa schifo". Quest' atmosfera così gioiosa e da vero incanto è inaspettata. Sarà perché Tsubasa è tornato...almeno questa volta. Già, perché l' incanto è destinato a durare ancora per poco. Lo sa bene lui, che comincia ad assaggiare come sarà la sua vita, solo, senza gli amici con cui ha diviso le giornate negli ultimi anni, senza le manager che si prendono cura di lui, una in particolare. Le loro strade stanno per dividersi e, mentre gli altri si preparano agli esami, lui non può far altro che correre dietro al suo pallone, non sia mai si perda l' occasione, anche se solo per fare da chioccia alle nuove leve, quelli che prenderanno il loro posto e che lui non vedrà mai giocare. Si sa che stare senza far niente è controproducente, soprattutto, se ti fa pensare a quello che vorresti ma non hai avuto il coraggio di fare. Per fortuna c'è Kumi, che lo stupisce a tal punto con la sua dichiarazione inaspettata, anche se non è così stordito da non aver captato l' interesse della ragazzina, da riuscire a strappargli anche la promessa che farà lo stesso con Sanae. Bellino lui, che si rammarica di non averla ricevuta dalla ragazza giusta! Tsubà, ma tu non vuoi fare niente? E allora, menomale che c' è (non ti agitare) quello lì e, soprattutto, Ryo che gli mette la pulce nell' orecchio o, forse dovrei dire, che fornisce a Sanae l' occasione per raccontargli tutto. Mi piace, Sanae un po' civettuola, perché si capisce che non vede l' ora di farlo. Per vederne la reazione, per spingerlo a rivelarsi? Forse. In realtà, la vedo così leggera , tranquilla, per la prima volta libera da tutte le sue paure, che penso che avrebbe finito lei il discorso, se lui non avesse detto niente. Ma ecco che l' incanto sparisce e sempre per colpa del Brasile! Sì, perché se Tsubasa non dovesse partire, non avrebbe bisogno di imparare il portoghese e Carlos andrebbe a scocciare altrove.
Pazienza, ci toccherà aspettare un altro po' per capire come hai aggirato l'Innominato. La pensiamo proprio allo stesso modo su di lui. In realtà, a me da fastidio perché rappresenta il tipo di uomo, fin troppo presente ancora oggi, che considera le donne come delle bambole senza volontà, che devono stare con loro perché è così che hanno deciso e basta. Ma più di tutto, non mi piace il comportamento passivo di Sanae. Da bambina, se lo sarebbe mangiato vivo ed ora quasi lo asseconda. Mi fa pensare che, se Tsubasa non avesse vinto il "duello", si sarebbe messa con Kanda perché l' aveva conquistata in battaglia. Visto all' interno del manga, è solo uno dei tanti personaggi estremi creati da Takahashi, che non brilla certo nella loro caratterizzazione e deve avere idee proprio antiquate e scontate: Kanda fa il pugile, quindi, è violento, prepotente e rozzo. L' idea, poi, che meriti l' amore di una ragazza, solo chi è capace di fare a botte o che Tsubasa possa essere geloso di uno così, è assurda! Se accetta la sfida, secondo me, è solo per dimostrare a Sanae il suo interesse e soprattutto per preservarne l' incolumità fisica! Ma, per l' autore, sicuramente, non è neanche un personaggio negativo, dato che alla fine salva Tsubasa, strappando le sue dimissioni, che, hai ragione sono assolutamente inutili, visto che sta per partire.
Sarà meglio lasciar perdere!
Buon Natale anche a te, Maria.

Recensore Veterano
19/12/15, ore 16:55
Cap. 7:

Tsubasa è talmente ligio al dove che continuerebbe ad allenarsi fino a notte fonda anche il giorno del suo ultimo compleanno in Giappone. Con questo capitolo ci dai un'informazione che sarà molto importante nello sviluppo di "Butterfly" e certo Tsubasa non sa quanto la voce che lui distingue bene dalle altre anche in mezzo al tifo farà strada. Dai pensieri di Tsubasa si capisce che ormai ha accettato il fatto che Sanae gli piace molto, ma pare intenzionato a non affrontare minimamente il discorso. Lei d'altro canto, nonostante la tristezza, non si rassegna e va avanti per la sua strada. Ho apprezzato molto l'utilizzo degli omamori in questo capitolo, non solo perchè fanno ampiamente parte della cultura giapponese, ma anche perchè è un oggetto che si vede spessissimo negli anime. Il riferimento alla superstizione di Kumi si riallaccia benissimo al manga e alla parte in cui lei si affida alla nanerottola incappucciata porta jella (mi riferisco alla strage del camionista) e diventa uno spunto perfetto per un regalo semplice, ma ricco di significato come l'omamori. E' un vero peccato che Tsubasa non si ricordi a che scopo serve quello rosa, probabilmente lo avrebbe aiutato a riflettere, perchè sembra proprio che da solo arrivi a capire. Invitiamo la povera Sanae ad essere paziente.

Recensore Veterano
19/12/15, ore 16:34

Finalmente Sanae ha trovato la persona a cui confidare i suoi timori e le sue speranze. Mi è sempre piaciuto il modo in cui caratterizzi Yukari, è un personaggio molto positivo e un'amica leale, inoltre ha quel pizzico di pepe che non guasta: ancora rido ripensando a quel "terra terra". Il momento descritto è molto reale e ricorda una normale giornata in classe alle medie, le liti con i compagni maschi che sembrano fare dello stuzzicare le compagne una missione. La tristezza di Sanae è molto viva, quella frase pronunciata, probabilmente più per stupidità che per reale malizia, suona come uno schiaffo anche al lettore ed è utile per far capire come quella partenza sia proprio la nube sull'orizzonte di lei. E' comprensibile che lei non sappia cosa fare ed altrettanto plausibile che lei non vorrebbe salutarlo senza fargli sapere quello che prova. Anche in questo caso, la chiusa del capitolo suggerisce una nota positiva: Sanae sa che può far male, ma è decisa a non soffocare i suoi sentimenti e vivere quel poco tempo cercando di essere felice accanto a Tsubasa, anche se solo come amica.

Recensore Junior
19/12/15, ore 07:40
Cap. 15:

Ciao!
Dopo tanto struggimento ci voleva un capitolo più distensivo e sereno. Mi piace come hai rielaborato questa parte del manga, la più importante per la svolta sentimentale di Sanae e Tsubasa. Condivido pienamente la tua scelta di voler tagliare fuori la scazzottata di Kanda: da come ho capito non hai intenzione di far risolvere la questione tra lui e Tsubasa con i pugni, sempre che tu alla fine li voglia far confrontare. In ogni caso mi è sempre sembrata un po' eccessiva e fuori luogo la soluzione trovata da Takahashi per far dichiarare Tsubasa. Piuttosto avrei puntato di più al limite sul far ingelosire Tsubasa con un ipotetico spasimante di Sanae, ma la contesa a suon di botte con Sanae che sta a guardare a chi dovrà essere aggiudicata suona davvero come una esibizione primitiva di forza e di comando da cavernicoli. Come dici giustamente tu, è anche molto riduttivo e limitato il sacrificio di Tsubasa di dimettersi a questo punto dal club del calcio, quando ormai non avrebbe praticamente influito sulla sua carriera già proiettata verso il lontano Brasile. Per fortuna esistono anche le fan fiction per far andare le cose in maniera un po' diversa, a volte anche solo più sensata e incline a ciò che avrebbe dovuto essere.
Venendo al capitolo, si avverte decisamente che questa è la tua parte preferita. Il momento dell'incanto è splendido e hai tradotto magnificamente in parole quella tavola in cui loro si fissano comunicandosi silenziosamente tantissime cose. Secondo me la vera dichiarazione tra Sanae e Tsubasa c'è stata proprio in questo momento: quello sguardo è stato non solo uno scambio di intesa, un parlarsi con gli occhi ma un vero e proprio contatto intimo tra di loro, dove le loro anime si sono sfiorate e i cuori hanno vibrato nello stesso istante.
Certo, non basta solo quello per confessare di amare una persona, ma io credo che se anche non fossero stati pienamente coscienti dei reciproci sentimenti, in quel momento hanno davvero percepito cosa provavano l'uno per l'altra. Tsubasa comunica con gli occhi in un attimo più di tutto ciò che è riuscito ad esprimere nell'intero manga. Purtroppo questo momento di empatia tra i due non risolve i problemi legati alla partenza di Tsubasa per il Brasile e all'incertezza su di un eventuale futuro insieme che rimangono lo scoglio più grande da superare per entrambi.
Modificando il personaggio di Kanda immagino quindi che da ora dovresti iniziare a distaccarti dalla storia originale e a prendere una piega diversa. Se è così quindi posso immaginare che non arriverà subito la dichiarazione tra i due nel prossimo capitolo ma farai struggere ancora un po' la nostra Sanae con i suoi tormenti interiori. Sono inoltre curiosa di vedere se utilizzerai comunque questo nuovo Kanda per far ingelosire ulteriormente Tsubasa o se farai prendere alla storia una piega completamente diversa. Allora ben venga Natale, così anticipiamo il prossimo aggiornamento al 23! :-)
Alla prossima, ciao.
Mari

Recensore Veterano
18/12/15, ore 21:37
Cap. 15:

Ciao, OnlyHope, ed eccoci tornati insieme a Tsubasa, a scrutare nei suoi pensieri più reconditi. Si comincia, inevitabilmente, con la vittoria del Giappone nel torneo di Parigi. Vittoria che, come dice Tsubasa, non è stata, per lui, l'unica sorpresa. Ha ritrovato vecchie conoscenze, come Taro il suo vecchio mentore: Roberto Hongo. Ognuno di loro ha una diversa e importante funzione nella vita di Tsubasa: Taro è l'amico  fidato e leale, l'altra metà della golden combi, colui che, in campo, lo rende più forte e completo. Roberto, invece incarna, in un certo senso, il sogno di diventare un calciatore professionista. Appare molto chiaro, dalle parole del Capitano, come la partenza di Roberto lo abbia  scosso e fatto sentire inadeguato. Il fatto che l'ex calciatore brasiliano sia andato a Parigi, appositamente per vederlo giocare e che abbia poi accettato di allenarlo nuovamente, deve avere avuto per Tsubasa, il sapore della rivincita, come lo ha avuto per Hyuga vincere il campionato, dopo tanti tentativi falliti e tanti sacrifici. Già, perchè sono in molti, anche tra i fans di Tsubasa, a pensare che Tsubasa
abbia avuto sempre la strada in discesa. Sono d'accordo fino a un certo punto: Tsubasa è sicuramente il più forte e, alla fine, vince sempre lui.
Questo però non significa che non abbia avuto i suoi momenti di difficoltà. Mi viene in mente il campionato delle medie ( che lui gioca mezzo
moribondo), o l'esclusione iniziale dalla Nazionale giapponese per volere di alcuni suoi compagni di squadra. C'è poi il perido brasiliano,
di cui ci è stato raccontato veramente poco, che non deve essere stato una passeggiata di salute.
Ora però, tutte queste difficoltà sono dietro le sue spalle e senza più un obiettivo calcistico immediato sul quale concentrarsi, è sempre
più difficile,per Tsubasa, non pensare all'argomento Sanae, senza però molto costrutto. Tutti i motivi che gli avevano consigliato di evitare
di ragionarci troppo sopra sono ancora più presenti ed incombenti di prima: lui sta per partire  e questo lo mette in una posizione molto
scomoda. Sono in molti, poi, a tirarlo per la giacca, a partire da Kumi, con la sua dichiarazione d'amore, prosegue Ryo, che con il suo fare
irriverente, tenta di avvisarlo del "pericolo" Kanda, insieme agli altri amici. Per finire, è Sanae a metterci il carico da undici con le sue
parole, che creano una sorta di incantesimo, come Tsubasa stesso lo definisce , un momento perfetto e irripetibile che, però, viene rovinato
dall'inconsapevole Carlos. A questo punto, davvero Tsubasa non può più tirarsi indietro. 
Ciao, a mercoledì
(Recensione modificata il 18/12/2015 - 09:43 pm)

Recensore Veterano
18/12/15, ore 20:43
Cap. 15:

Ciao OnlyHope,
Incanto, un titolo evocativo e che racchiude tutta l'anima di questo capitolo.
Un momento semplice e delicato nella sua unicità, un momento che ricorda l’incantesimo di una fata che annulla la realtà circostante per proiettare i due giovani innamorati in una dimensione parallela e silenziosa, ove solo i movimenti, anche più lievi e delicati, gli sguardi, le parole dette, e soprattutto quelle non dette, esistono.
Questo è un capitolo quasi cinematografico, in cui il vento soffia tra i capelli, scompigliandoli dolcemente, in cui le dita portano i capelli dietro l’orecchio, in cui i lievi sorrisi sottendono una miriade di significati. I sorrisi ed i gesti parlano di più delle voci.
Grazie alle tue descrizioni appassionate, curate e sfumate al tempo stesso, ho potuto vedere ogni singolo fotogramma di questo episodio della nostra "suite” (sai che adoro chiamarla così!). Ho percepito i toni di colore cambiare durante la tua narrazione, siamo passati da un film a colori netti nelle parti corali, ad un film in bianco e nero, con splendide sfumature di grigio, nella parte a due, tra Tsubasa e Sanae.
L’incantesimo si crea per caso, e nessuno dei due ragazzi vorrebbe ritornare da quell’universo parallelo. Una porta si è aperta, loro l’hanno attraversata insieme, ed ora vorrebbero solo che quella porta sul giardino segreto del loro incanto si chiudesse e li lasciasse lì da soli, ancora e ancora. C’è bisogno di tempo per sentire, per realizzare l’entità dei sentimenti a quell’età, e c’è bisogno di altro tempo per parlare, per esprimere ciò che si agita dentro al cuore.
Come sempre, le parole evidenziate racchiudono la chiave di lettura per questo tuo lavoro: il Caldo, è bella, No.
Il caldo. Il sentimento che non si controlla, quello che nasce dal profondo e circola veloce nel sangue, incontrollabile. L’amore.
E’ bella. La ragazza, l’oggetto del desiderio, è l’essere umano più bello che esista in quel momento, e non solo come bellezza estetica, ma anche per la dolcezza che i piccoli gesti di Sanae emana.
No. Tsubasa non vuole che l’incanto si spezzi. La porta verso l’altra dimensione, quella privata tra lui e Sanae, dovrebbe chiudersi alle loro spalle, lasciandoli completamente soli, invece qualcuno entra in quello spazio virtuale intimo, senza volerlo, ma anche senza invito.
Un magnifico capitolo, cara, il “turning point” per il cambio dal tono musicale minore che sinora abbiamo ascoltato ad uno maggiore, ove un po’ di gioia inizia a palesare la sua presenza.
Tra parentesi, accolgo con entusiasmo il tuo aver voluto sostituire l'"Homo neanderthalensis" con qualcosa di più consono a Sanae, che paragono ad una delicata rosa bianca. Il Kanda creato da Takahashi è un'accozzaglia di stereotipi che non si confanno ad una storia raffinata come la tua.

Un abbraccio,
gratia
(Recensione modificata il 18/12/2015 - 08:46 pm)

Recensore Veterano
18/12/15, ore 18:14
Cap. 15:

Bentrovata Only!!
Grazie per la precisazione su Kanda.
In effetti mi trovi d'accordo quando parli di "torneo di cavalieri per la virtù della pulzella!!" Una cosa da periodo medievale!!!!
Detto ciò...il.capitolo mi è piaciuto molto...a parte Carlos!!!!Ero cosi immersa nella lettura, totalmente presa e rapita dall'aurea romantica tra i due ragazzi, che la comparsa del docente di portoghese ha avuto su di me lo stesso effetto di un " ice bucket challenge!!".
Mi è molto piaciuta la parte iniziale sui tormenti emozionali di Tsu...praticamente ed indirettamente Tsu e Sanae sanno di amarsi x vie traverse...manca solo il dichiararsi.
Sanae un pó gliela serve su un piatto d'argento in questo capitolo...nel senso che glielo fa capire eh!!!!!Non lensare male che qua siamo tutte assatanate e sentir dire che "gliela serve su un piatto d'argento"puó essere motivo di fraintendimento!!!Ahahahaha
Che poi per caritá, magari la povera Sanae gliela vorrebbe pure servire quella cosa là su un piatto d'argento....azzzzz come sono finita a parlare di ciò??!!!Mi sto incartando da sola!!!Ehehehe
Vabe dopo questo...meglio chiuderla qua....e speriamo che nel prossimo capitolo il super motore diesel di Tsubasa riesca a combinare qualcosa....
A mercoledi allora!!!!!!!!
Ps: Se non dovessi fare in tempo a recensire mercoledi ti auguro un buonissimo e sereno Natale!!!

Recensore Veterano
18/12/15, ore 16:59

Ti faccio i complimenti per come riesci a riprendere perfettamente momenti della storia e ampliarli esplorando i pensieri dei personaggi rimanendo fedele alla loro caratterizzazione. La voglia di farcela ancora una volta, di non deludere i compagni e le proprie aspettative, perché non vuole tradire il suo sogno. Messo davanti alla competizione, Tsubasa non si tira indietro, ma percepisco un po' di timore da parte sua, un sentimento che non è evidentemente abituato a gestire e che, quindi, gli provoca frustrazione. A rompere quest'ansia è la comparsa improvvisa di Sanae che, ancora una volta, è una presenza silenziosa, ma preziosa per il ragazzo che incentivato dal suo sostegno dimentica ansia e fatica mettendo anche il cuore in quel che fa. E' importante che lui inizi a rendersi conto del fatto che lei stia diventando sempre più indispensabile per lui, ma come spesso accade, brucia il tempo che trascorrono insieme parlando di calcio.
Trovo molto interessante la riflessione che fa sul finale, quando dice a se stesso che ha parlato solo di calcio finendo, finendo per autoconvincersi che è meglio così. Credo che sia proprio da qui che Tsubasa inizi ad essere combattuto sulle decisioni che dovrà prendere, anche facendo i conti con la sua scelta di andare in Brasile.

Recensore Master
18/12/15, ore 16:33
Cap. 15:

A parte il fatto che "Il troglodito con la clava" e' troppo divertente come definizione, ma effettivamente ci sta; io ho letto poco il manga, e il volume (o i volumi) in cui appare Koshi Kanda non li ho (le immagini di questo personaggio me le ha mandate in privato una autrice/recensitrice gentilissima), ma tramite le informazioni su Internet mi sono fatta un'idea su questo "rivale" e sono d'accordissimo con te: se ne poteva tranquillamente fare a meno. In due fanfiction gia' terminate ho apprezzato questo personaggio, ma il merito va alle due autrici che lo hanno saputo muovere magistralmente, ossia Melanto e Krys, e non certo al creatore originale. Tu detesti "il troglodito" almeno quanto io detesto quelle odiose superperfette Mary sue (modelle, calciatrici e nuove managers raccomandate, nipoti di Mister e cugine di capitani) che fino a qualche anno fa dominavano su questo fandom con le loro tragedie personali, i triangoli amorosi che creavano, sempre con Genzo, Taro e Karl, e che venivano definite "ragazze ideali" per il portiere, con cui alla fine si fidanzavano o sposavano e con cui mettevano su famiglia. E purtroppo Koshi Kanda non e' l'unico "errore" di zio Yoiki, se pensiamo all'inutile brutta copia francese di Sanae, Azumi Ayakawa, all'orribile coppia Yukari/Ryo (con tutto il rispetto per il simpatico difensore, ma la migliore amica di Sanae meritava di meglio, e per me era perfetta proprio per Taro Misaki), a quella ancora piu' orribile Kojiro/Maki (quella specie di travestito che manca totalmente di femminilita' con quel pezzo di figliolo, un po' rozzo ma pur sempre bonazzo? Assolutamentd no! Al massimo per "quella" andava bene Takeshi Sawada. Off limits anche Ken e Kazuki), e al mancato approfondimento di alcuni personaggi gia' esistenti tipo Machiko, l'amica di Yoshiko, che per me e' la VERA prima manager della Furano, in quanto fa tutto lei mentre l'altra sospira e piange; non ho nulla contro Yoshiko, sia ben chiaro, ma e' stata privilegiata dal suo creatore rispetto all'amica perche' piu' carina, e nelle fanfiction rispetto anche a Yukari e Kumi perche' fidanzata con uno dei capitani, non essendo all'altezza di Sanae o Yayoi come manager. E' vero che Tsubasa e' disincantato alcune volte, ma per me non e' un tonto, piuttosto credo che faccia parte del suo carattere, e riguardo i sentimenti lui ha sempre capito cosa provava Sanae per lui, ma forse ha finto di non capire perche' sapeva che nonostante la ricambiasse non avrebbe mai rinunciato al suo sogno calcistico e non voleva pertanto legarla a se', non essendo per natura egoista. Il fatto e' che nemmeno si puo' condannare un ragazzo di quindici anni perche' vuole realizzare il suo sogno: lui ha talento, il calcio e' un lavoro oltre che una passione, e se non si lavora non si mangia. Se l'amore e' forte resiste a tutto, basti pensare alle nostre nonne e bisnonne che avevano i mariti all'estero per lavoro, e avevano anche dei figli da crescere. Qui sono ragazzi, hanno tutta la vita davanti. In fin dei conti lo hanno fatto anche Taro, Genzo e Kojiro, e lo avrebbe fatto anche Jun se fosse stato in perfetta salute. E non ci dimentichiamo che Sanae ama il calcio, era il capo dei tifosi della Nankatsu prima di conoscere Tsubasa, quindi anche se una parte di lei vorrebbe che lui restasse (quella innamorata), l'altra (quella tifosa) vorrebbe che partisse e diventasse un astro del pallone. Io Sanae non l'ho mai vista come uno "zerbino", ma penso che nascondesse i suoi sentimenti un po' per la cultura (pallosa, lasciamelo dire, a volte con tutte quelle etichette!) giapponese, un po' perche' non voleva essere egoista cercando di tenerlo legato a se', con il pensiero che un domani lui avrebbe potuto pentirsi di non aver seguito il suo sogno e glielo avesse rinfacciato. E' chiaro che non puo' piu' vestire i panni di Anego: e' cresciuta, e' maturata, ha quattordici anni, non ne ha piu' dieci; giustamente sono finiti i tempi in cui minacciava gli avversari di Tsubasa e le bambine con la cotta per lui con il bandierone. E per come la vedo io la loro e' una delle coppie piu' ben riuscite: sono diversi, lei e' piu' tosta, lui piu' disincantato, lei prende fuoco piu' facilmente, lui e' piu' riflessivo, ma proprio per questo si compensano. E difatti, nella storia originale, sono gli unici a convolare a nozze. Tsubasa e Kumi non avrebbero mai potuto essere una coppia: troppo simili per certi versi, per lei, come per il capitano, ci vuole uno piu' risoluto, tipo Genzo o Ken, i quali essendo due ombrosi avrebbero bisogno di avere al proprio fianco una ragazza che gli possa strappare qualche sorriso, di cuore, non sghembo o beffardo, di tanto in tanto con la sua esuberanza, piu' che della strafighetta triste come la Colmenares nelle telenovelas, o isterica e tutta mosse come le ridicole protagoniste delle sit-com americane, o iceberg come quella f**a di legno della Schiffer. Per queste signorine c'e' sempre il ruspante Koshi, il cui nome di battesimo va' a pennello con l'aggettivo. Eccezionale come sempre. Un bacio e un augurio per un felice Natale.

Recensore Veterano
18/12/15, ore 16:06

In questo capitolo ci introduci la piccola Kumi e la sua affatto celata passione per Tsubasa. Sanae cerca di reagire stoicamente, un po' perché è più grande di età e dovrebbe essere più matura, un po' perché non vuole assolutamente far vedere che la kohai ha il potere di farle venire il malumore, ma a farne le spese è la maglia del povero Ishizaki (proprio uno a caso ) che diventa un rudimentale antistress.
Mi colpisce che lei non si sia ancora confidata con Yukari, ma ci hai abituato ad una Sanae un po' introversa che non vuole far pesare i suoi problemi sugli altri e Sugimoto, a parte qualche innocente battuta, ha la delicatezza per osservare il suo comportamento senza giudicare o essere impicciona. Kumi è esattamente come l'ha descritta Takahashi: petulante, come la definisce Sanae. Mi sembra azzeccata l'idea di farla chiamare Kumi-ko, è un prefisso molto usato in Giappone, anche se forse in maniera affettuosa, ma ci fai ben intuire che in questo caso l'intenzione non è quella. In ogni caso, lei non ha nulla da temere, alla fine il capitano ha sempre lei come riferimento. Tenerissimo il momento in cui lei parte alla carica per toglierle la pulce di torno e il modo in cui lui le chiede di aiutarlo passandogli i palloni dalla cesta, tipica immagine a cui ci ha abituato l'anime/manga. Yukari, poi, con quel motivo canticchiato è proprio comica e utile a comprendere che, anche se Sanae non si è ancora confidata con lei, ha capito cosa cerca di nascondere.

Recensore Master
18/12/15, ore 16:00
Cap. 15:

Ma ciao only, si vedo con piacere che siamo arrivati a kanda (e con soddisfazione), quindi vuol dire che ci avviciniamo alla dichiarazione, non vedo l'ora. Tsu che si strozza sapendo del corteggiatore, devo dire che sono stata quasi contenta! Così impara a fare piangere sanae, beh giornata impegnativa per tutti ne due, sugimoto con lui, kanda con lei, ehhhh l'amore! Si ma siede ve dare una mossina il signorino! Allora ora devo capire come sarà questo kanda, il che sono già con il cervello in funzione! Ti dico questo seii l'ho adorato come personaggio! (Non come Tsu sia chiaro!) Ora voglio capire come caratterizzerai questo di personaggio! Ho letto con mooooooltooooooo piacere che si legge il 23 dicembre!!!! E io aspetto baciiiii

Recensore Veterano
16/12/15, ore 13:22

Leggendo non ho potuto fare a meno di sospirare, perché nella delusione di Sanae si può riflettere tutto l'amaro che si prova quando si realizza che i propri sentimenti non troveranno l'appagamento agognato. Fa male anche il modo in cui è venuta a saperlo, così all'improvviso, però da un certo punto di vista le ha permesso di "mettersi al riparo" per accusare il colpo. Niente come la propria stanza è un rifugio sicuro per un'adolescente, in essa è custodito il suo mondo e un riparo dallo sguardo degli adulti (in questo caso la madre) che troppo spesso dimenticano quanto fanno male le prime delusioni.
E' commovente il passaggio in cui Sanae spiega che sente come vera l'immagine del cuore che si spezza, anche se fisicamente non accade, il dolore è talmente forte che ti distrugge. E' molto bello che, nel rispetto della caratterizzazione del personaggio, ci descrivi i suoi tentativi di accusare stoicamente il colpo, per quanto duro e inaspettato.
Infine, il pensiero di Tsubasa che potrebbe stare guardando la luna rappresenta una piccola speranza, mi viene in mente il verso di una canzone che dice: "se anche tu vedi la stessa luna, non siamo poi così lontani"

Recensore Veterano
15/12/15, ore 14:59

Trovi sotto il testo della tua recensione:

Il prologo non poteva essere completo senza il punto di vista di Tsubasa e ti assicuro che sto ancora ridendo per la tua postfazione sul capitolo: ne convengo, i maschi sono più lenti a prendere coscienza di queste cose. La cornice in cui cali gli eventi è molto familiare: lui che non ha fatto i compiti per dedicarsi allo sport e lei che come un'ancella devota gli spiana la strada passandogli i suoi. Tsubasa si rende subito conto che Sanae senza la divisa, indumento troppo uniformante, è diversa, non è certo vestita di tutto punto, ma gli trasmette un'immagine nuova e in un certo senso intima. Il ponte è un'ambientazione che ti deve piacere molto, noto che l'hai usata anche in Butterfly e Fly Away, ma trovo che sia perfetta per questo tipo di storia, ricorda molto gli episodi di CT. Il rapporto tra i due è molto naturale, dopotutto sono compagni di scuola e di club, ma riesci comunque ad inserire elementi che fanno percepire come anche i sentimenti di Tsubasa stiano mutando. Trovo giusto descrivere il tutto come una momentanea confusione: stiamo parlando di un ragazzino di seconda media, è naturale che non sappia dare una definizione ai propri stati d'animo, sono qualcosa di sconosciuto per lui. La chiusura del capitolo è molto dolce e tipicamente adolescenziale, chi di noi non ha sorriso solo leggendo sui quadri scolastici il nome del compagno di scuola che ci piaceva?

Recensore Veterano
15/12/15, ore 14:13

Finalmente approdo alla lettura di questa nuova avventura! Ritorniamo indietro nel tempo e vediamo i nostri cari protagonisti alle prese con l'inizio di un nuovo viaggio di maturazione: le scuole medie, un periodo in cui sei ancora un bambino, ma piano piano inizi a scoprire altri mondi. Cali Sanae proprio in questo contesto, da un lato, il rapporto ancora un po' infantile con Ishizaki e con gli altri che la prendono in giro per quella divisa che, a detta loro, non le si addice, dall'altro l'inizio dell'elevoluzione del rapporto con Tsubasa che porterà pian piano agli sviluppi che ben sappiamo. E' molto convincente il disagio di Sanae che ripete il gesto di sistemarsi la gonna, indice del fatto che non sente affatto suo quell'indumento e il sistemarsi i capelli per non pensare all'impaccio. L'arrivo di Tsubasa, oltre ad essere una cosa a lei gradita, le porta anche una nuova consapevolezza, il fatto di essere femmina e di poter essere carina. Immagino che lui lo abbia detto senza pensarci, così come gli è scappato quel "Sanae". E' noto che, come tu stessa hai rimarcato, chiamare una persona per nome denota un alto grado di confidenza nella cultura giapponese e naturalmente l'emozione che prova Sanae sul momento è più che comprensibile. Mi sono piaciute molto le immagini che utilizzi per descrivere i sentimenti di lei: le farfalle che si spostano dallo stomaco al cuore mi rendono facile comprendere che i sentimenti si elevano ad un livello superiore, diverso dalla semplice cottarella da elementari, inoltre il cuore che si rimodella come plastilina rafforza questo concetto, cioè che Sanae non sente e non sentirà più Tsubasa come il compagno di scuola carino e bravo con il pallone, ma come un ragazzo di cui si sta innamorando. Ti faccio i complimenti più sinceri.