Recensioni per
Becoming (Butterfly Intro)
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 344 recensioni.
Positive : 344
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/03/16, ore 16:58

Triste per come inevitabilmente finisce questa storia e triste per non avere più la possibilità di leggerti ogni venerdì. Bellissimo leggerti, come sempre. Aspetto nuove storie, non abbandonare la tua fan :-)

Recensore Veterano
11/03/16, ore 16:48

Ciao OnlyHope,
Forse ti chiedi che è questa Airaharune?beh sono una semplice lettrice che si è commossa leggendo le tue storie,si ho letto sia Butterfly che Fly Away e ti posso dire che ,non ostante io non abbia letto il fumetto,amo questa coppia e sono scoppiata a piangere nei momenti di sconforto di Sanae perché,leggendo mi sono immedesimata nel personaggio e le sue emozioni,scritte benissimo,sono diventate le mie.Adoro questa bellissima serie che tu hai scritto benissimo,esprimendo tutte le emozioni,descrivendo i luoghi e gli stati d'animo in maniere sublime.
Sono contenta che anche questa storia sia finita anche se non con un happy ending come hai detto tu ma si sa la felicità arriva dopo tante sofferenze e sacrifici,ne vale la pena veramente e spero di poter incontrare anche io un amore come quello di Tsubasa e Sanae.
A presto Aira

Recensore Master
11/03/16, ore 15:55

Lei c'e' alla fermata dell'autobus, e gli regala gli scarpini come abbiamo visto anche sull'anime. Riesce a salutarla e (viva Dio! ) ad abbracciarla. E lei riesce a regalargli il suo sorriso tra le lacrime perche' ha capito le sue ragioni. Certo, lasciare la tua citta' e' dura: la scuola, il belvedere, la villa di Genzo... Rimane la consolazione che questi ragazzi torneranno tutti dopo aver realizzato il loro sogno, anche perche' credo che la Francia, il Brasile, la Spagna e la Germania non potranno mai diventare la loro patria, una volta terminata la carriera sportiva cosa ti tiene piu' in questi luoghi? Forse saro' un po' troppo patriottica, anche se i fatti di questi ultimi anni mi fanno criticare assai l'Italia, ma se dovessi trasferirmi all'estero per lavoro, vorrei terminare i miei giorni nella terra che mi ha dato i natali. Questi giapponesi (o sono solo i perdonaggi di zio Yoiki? ) hanno uno strano rapporto con i genitori: possibile che non conoscano gli abbracci? Ho letto dalle risposte che hai dato ad alcune recensioni che sei rimasta molto fedele al manga, e te ne ringrazio. Per quanto io sia aperta a tutto, e, come tu sai, un paio di coppie non le ho tanto digerite, preferisco leggere di Genzo solo, nelle tue storie, piuttosto che vicino alla nuova manager sventolona che piace a tutti e che lui deve aiutare ad affrontare i suoi drammi personali e che deve proteggere dal cattivo che le vuole usare violenza o dalla maliarda invidiosa che la vuole umiliare: Genzo Wakabayashi e' un portiere, non e' ne' un obiettore di coscienza, ne' tantomeno un principe azzurro medievale. Peggio ancora quando fa coppia con Karl, tantopiu' che Karl non e' gay come si puo' notare nell'anime in una scena in cui fa quasi il cascamorto con Rosemarie. Sia ben chiaro, non ho nulla contro gli omosessuali, ma come dici giustamente tu, sarebbe opportuno non stravolgere troppo la personalita' di questi personaggi. Per quel che riguarda l'anime, io preferisco la serie autentica, nella "Forever" Jun, Hikaru e Taro sembrano la stessa persona. Un bacio.

Recensore Veterano
11/03/16, ore 15:27

Ciao Only, eccomi a commentare anche la tua ultima fatica...quella che chiude il cerchio. Finisce come sappiamo tutti, la scena dell'addio alla fermata dei bus é stranota a noi tutte...ma vorrei dare un senso di continuità alla storia, e credo che sia arrivato il momento di rileggere Butterfly e magari anche Fly away! Essi questo é il momento giusto. Il tuo saluto sembra un addio con quel " non so se ci rivedremo"...stai scherzando vero????!!!!Non sarai prolifica ora ma sono sono sicura che ben presto tornerai a deliziarci con qualche altra storia. Menti come le tue, che sanno descrivere cosí bene fatti, accadimenti e sentimenti non restano a secco per molto tempo...ne sono sicura!!
Per questo ti mando un abbraccio forte in attesa di risentirti presto...magari commenteró Butterfly che all'epoca non lo feci, ma non per inerzia ma x timidezza in quanto ero agli inizi di frequentazione di questo sito.
😘
(Recensione modificata il 11/03/2016 - 03:28 pm)

Recensore Veterano
11/03/16, ore 15:21

Ti adoro Hope. Come al solito riesci a dare una motivazione sensata e dei sentimenti a un pg la cui caratterizzazione al di fuori del campo da calcio lascia davvero a desiderare. Il tuo Tsubasa è il migliore. L'ho sempre pensato fin da quando, anni fa, lessi "Butterfly", continuando con "Fly away" e ora questa. So che hai scritto molto su di loro ma io ti prego di non lasciarli. C'è ancora tanto su cui scrivere e ancora sogni da regalarci. So di non averti recensita regolarmente ma ci tenevo a lasciarti una recensione finale con cui ringraziarti. Ci vediamo alla prossima storia.

Recensore Master
11/03/16, ore 15:16
Cap. 26:

La capisco. Eccome se la capisco. Io il cellulare lo prenderei a morsi quando non c'e' campo, figurati, che sento solo l'eco della mia voce, ma poi mi viene in mente qualche scena di Tom e Jerry, dove il gatto si ritrova sdentato, e per fortuna torno in me. A questo punto poteva non dirglielo, oppure spiegarle le sue motivazioni direttamente dal Brasile, ma nel manga succede questo. E magari mettere la sveglia alle quattro del mattino di modo da presentarsi sottocasa di Tsubasa al momento giusto? Tutt'al piu' si poteva scroccare un caffe' alla futura suocera. In effetti zio Yoiki e' stato un po' sadico con le ragazze del suo manga, a parte Yoshiko a cui ha dato quel gioiello di ragazzo. Pensiamo anche a Yayoi che non viene sempre trattata come si deve da Jun: a parte lo schiaffo, mi pare che lui la comandi un po' troppo a bacchetta, e in quanto a gesti d'affetto, mi duole ammetterlo, ma e' il ragazzo piu' freddo dell'opera, Yayoi a parte, ma lo si vede affettuoso verso i compagni di squadra, a differenza di Tsubasa, Ryo, Hikaru, Ken, Takeshi e perfino Kojiro? E con i genitori? Se siamo vicini alla partenza di Tsubasa significa che siamo vicini alla conclusione di questa storia, visto che "Butterfly" parte dalla fermata dell'autobus. E allora me l'andro' a rileggere per bene. Per ora mi leggo il nuovo capitolo che hai pubblicato, e ti chiedo scusa per il ritardo con cui ho recensito.

Nuovo recensore
09/03/16, ore 04:54
Cap. 26:

A volte Takahashi sa essere un' po crudele ma visto che nel manga vediamo tutto dal punto di vista di Tsubasa e la storia d'amore è messa in secondo piano le scelte possono sembrare egoistiche. Per feriscono si gran lunga il passaggio dell'anime "Captain tsubasa road to 2002" dove saluta tutti. La reazione di Sanae e comprensibile ma sapendo che comunque lui sarebbe partito doveva capire i messaggi che lui le mandava da quando aveva ricevuto la famosa telefonata. C'è da dire però che a volte Tsubasa da la sensazione che nemmeno lui sappia cosa fare prima decide di non dire niente a nessuno poi si fa prendere dall'ansia e lo dice alla fidanzata sapendo benissimo che lei lo andrà a salutare. I saluti con Sanae sono quelli che vuole evitare maggiormente

Recensore Veterano
08/03/16, ore 01:29
Cap. 26:

Ciao OnlyHope.
Siamo arrivati alla fatidica partenza e Sanae si vede crollare il mondo addosso, anche se sapeva che prima o poi sarebbe successo...Lo dimostra il fatto che avesse preparato un regalo per l' occasione. Ma si sa che non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire e la ragazza si era creata tanti di quegli alibi da illudersi quasi che non sarebbe più accaduto. Eppure, gli indizi c' erano tutti ed il comportamento di Tsubasa, sempre più a disagio con lei, perché costretto a mentirle, avrebbe dovuto insospettirla. È vero pure che, come dicevamo l' altra volta, Sanae non potesse neanche immaginare che lui pensasse di partire di nascosto ed infatti, alla fine non ci è riuscito. Le ragioni di Tsubasa ormai le conosciamo e forse non ha tutti i torti. Saperlo prima, avrebbe trasformato i loro ultimi giorni in uno straziante conto alla rovescia, senza che poi l' atto finale fosse meno doloroso. Però, è normale che in un primo momento Sanae si sia sentita tradita, prevaricata dal ragazzo, che ancora una volta ha deciso da solo ed anche per lei, e si sia lanciata in una corsa sfrenata verso casa sua, per fare cosa alla fine non lo sa nemmeno lei. Le sue lacrime, il suo dolore e la sua rabbia non gli avrebbero fatto cambiare idea ed in cuor suo lei non lo avrebbe neppure voluto. Invece, Tsubasa teme proprio il contrario e per questo spegne addirittura il telefonino. Ecco, cosa poteva andare a fare, romperglielo in testa perché ti viene una stizza quando quei cosi non rispondono che, almeno io, penso fosse meglio quando non esistevano :-)!
Ora, non può far altro che aspettare che finisca questa lunga notte buia ed insonne, probabilmente la prima di molte altre, per poterlo almeno salutare come si deve.
Un bacio, Maria.
P.S. È chiaro che da te mi aspetto qualcosa di meglio del saluto militare :-)!

Recensore Junior
07/03/16, ore 15:09
Cap. 26:

È una doccia fredda per Sanae, che al telefono riceve la notizia dallo stesso Tsubasa che
non vorrebbe ricevere, Dopo avegli cavato un po le parole, visto che non aveva il coraggio
di dargli questa doccia fredda, che Il giorno succesivo partirà per il Brasile e non più alla fine dell’anno
scolastico, vorrebbe avere dei chiarimenti da lui dopo che interrompe la chiamata cercando il confronto personale
ma durante il traggito che lo porta a lui capisce che no ha senso e fa retro front, ma pensando ai fatti accaduti in precedenza
capisce cosi che i gesti fatti da lui in precedenza erano dei segnali della sua organizzazione per la partenza anticipata per il Brasile,
e ora capito il finalmente il senso.
Poi prende la decisone che anche se le farà male, la mattina andrà a salutare Tsubasa alla fermata dei bus che lo porterà via da lei,
il tempo è ormai scaduto.
Al prossimo capitolo. 
 

Recensore Master
05/03/16, ore 22:41
Cap. 26:

Oddio ho il cuore a pezzi con lei.
Mi viene da piangere anche a me.
Buaaaaaa
Buaaaaaa
Sanae forse lo hai sempre saputo in cuor tuo che stava organizzando tutto, ma certe volte è più facile far finta di non sapere.
Almeno fino alla fine sei stata 'serena' (si fa per dire con uno che deve partire per il Brasile e che non si sa quando torna)
Anche arrabbiarsi è inutile perché tanto lo sapevi già che lui prima o poi sarebbe partito.
Certo fa 'arrabbiare' sapere che ha organizzato tutto senza dire nulla e così su due piedi se ne va.
Però non credo potesse esistere un modo più facile.
continuo a piangere e attendo venerdì prossimo per poi iniziare Butterfly sì sì è necessario che ristabilisca nella mia testa che ... VA TUTTO BENE.
Buaaaaaaa
Brava Only, ma questi ultimi capitoli sono un'angoscia Buaaaaaaa.
Sanae77

Recensore Veterano
05/03/16, ore 12:26
Cap. 26:

Ciao OnlyHope,
E ritorna la luna. Tema ricorrente, simbolico di Becoming.
Trovo difficile esprimere a parole le multiple e contrastanti sensazioni che questo magnifico pezzo della tua suite narrativo-musicale ha generato in me.
Dopo il “Parlando alla luna”, dopo il “Chiaro di luna”… Dopo questa presenza delicata e pallida, entità che vive di luce riflessa, abbiamo il novilunio.
Quella nuova, è una luna nera, vuota, è una luna assente.
“La luna nuova ha lasciato vuoto il cielo, che è solo un quadrato nero oltre il vetro lucido, su cui si riflette la mia immagine.” Frase emblematica, che descrive non solo Sanae, ma ciò che sta per accadere.
Le stelle, piccole e troppo lontane dalla Terra, nulla possono fare per riempiere quell’enorme vuoto lasciato nella volta celeste.
La luna si frappone tra la Terra ed il Sole, tentando così di mostrare la propria indipendenza, la propria esistenza… Al di là della luce riflessa di cui vive grazie alla presenza dell’invadente astro, per cui vive tutto il sistema solare.
Quando vi è novilunio, la luna si è avvicinata troppo al Sole, cercando forse di carpire il segreto del fulgore della nostra stella. Ma poi, la luna torna ad essere ciò che è sempre stata, un satellite, un corpo celeste che brilla solo di luce riflessa.
Nel corso di tutti i pezzi narrativi che costituiscono la suite di Becoming, ho sempre associato la luna a Sanae.
Il monologo di Sanae alla luna del terzo capitolo, l’ho percepito come Sanae che guardava se stessa allo specchio e parlava con l’immagine di se’ ivi riflessa. Pallida luce, dolce rotondità, ma anche profondi crateri che ne hanno segnato la superficie durante secoli di vita nell’universo, che riescono ad intravedersi anche dalla terra. E poi, la luna del mare della tranquillità, mare lunare senza acqua, solido, irregolare, ma che, rispetto al resto della superficie lunare, dona una sensazione di tranquilla serenità all’occhio attento che lo osserva.
Poi, siamo giunti al capitolo del Chiaro di Luna beethoviano, ancora una volta un titolo che parrebbe annunciare qualcosa di calmo, pacifico, ma che in realtà porta ad un susseguirsi di tonalità minori che trasportano l’ascoltatore in un incalzante processo musicale di tensione interiore.
No, la luna non è solo tranquillità, non è solo calma, non è solo luce tenue. La luna è Sanae, il sole è Tsubasa, in quel metaforico viaggio astrale in cui ci hai condotto sin qui.
Ora però il novilunio che ci proponi non è più solo riferito a Sanae. La luna è andata via, la luna si è nascosta con il Sole. Qui la luna è metafora della coppia che si è appena formata e che già deve separarsi. Mi ha ricordato la mitologia greca, quando Apollo s’innamorò di Selene, e Zeus, mosso a compassione da questo amore impossibile, li fece incontrare ogni volta che vi era un’eclissi.
Purtroppo, l’eclissi in cui Tsubasa e Sanae si sono incontrati, è già finita. Tsubasa ha deciso di partire, senza mettere Sanae nelle condizioni di abituarsi all’idea di questa partenza, senza sapere un giorno, una data, un’ora. Tsubasa non ha parlato con Sanae, non le ha detto che la loro eclissi stava per finire. Tsubasa è un adolescente innamorato, ma anche diverso dagli altri: Tsubasa ha una tensione da eroe romantico, di cui ho già parlato… Lui deve partire per realizzare un’aspirazione che ha dentro il sangue da quando era un bambino. Sanae è il suo primo amore, in più Tsubasa è giapponese, ha un approccio alla vita e agli umani sentimenti ben diverso da quello degli occidentali. Io non credo che Tsubasa non abbia detto nulla a Sanae solo per paura o per inesperienza… Certamente anche essi hanno giocato un ruolo nella sua scelta, ma il suo comportamento non può essere spiegato in maniera così semplicistica.
Ritengo che egli pensasse, in cuor suo, che un distacco netto avrebbe fatto meno male alla ragazza di un lento trascinarsi verso una data nota ad entrambi. Può essere difficile da comprendere e da accettare, ma personalmente ritengo sia in linea perfetta con il personaggio di Tsubasa.
Sanae stessa comprende tutto ciò. Se inizialmente il suo gesto d’impeto è stato quello di uscire di casa per cercarlo, per chiedere spiegazioni, per vederlo, toccarlo, sapere, la sua corsa rallenta…
Sanae si ferma. Con le lacrime agli occhi, Sanae non raggiunge Tsubasa.
Non ha importanza capire, questi sono pensieri suoi, di Sanae. L’aereo partirà ugualmente. Il dolore, vi sarà comunque, e dal punto di vista di Tsubasa, è durato meno per la sua ragazza, perché sino al giorno prima di partire, Sanae ha vissuto serenamente il suo primo, grande amore.
Il tempo per loro due è finito, bruciato da quel sogno troppo ardente, troppo caldo: il sogno di Tsubasa.
Ritmo emotivo incalzante, frasi taglienti, che colpiscono dritti al cuore. Uno dei pezzi di questa suite musicale che è Butterfly più belli che ho letto.
I miei complimenti più sinceri per questa piccola gemma narrativa.
gratia

Recensore Veterano
04/03/16, ore 21:00
Cap. 26:

Ciao OnlyHope, bellissimo e struggente questo capitolo che ci fa vivere il crescendo di emozioni che deve affrontare Sanae alla notizia che Tsubasa partirà il giorno seguente. Tu sei bravissima, come al solito, ad accompagnarci in questo viaggio nella mente di Sanae. Le emozioni che la ragazza prova sono talmente tante e si susseguono così rapidamente che non è facile soffermarsi su una sola di esse, anche perchè hanno tutte pari forza e intensità. Si comincia con lo sgomento e la sorpresa che la ragazza prova quando Tsubasa la informa delle sue intenzioni. Si prosegue con la negazione, perchè Tsubasa non le avrebbe mai fatto questo, non avrebbe mai preparato la sua partenza in segreto.Poi ci sono la rabbia e la disperazione. Rabbia perchè Sanae si sente tradita da Tsubasa che, ancora una volta, ha scelto per sé stesso e anche per lei, non lasciandole il tempo di prepararsi nel modo giusto alla sua partenza, anche se, molto probabilmente, il modo giusto non esisteva. Disperazione, perchè non rivedrà più, per molto tempo, il ragazzo che ama e anche perchè lui non le ha dato spiegazioni sulle sue scelte e il suo comportamento.
Tutte queste emozioni insieme, unite con l'urgenza dovuta al poco tempo a disposizione, spingono Sanae a precipitarsifuori di casa per dirigersi da Tsubasa, per avere quei chiarimenti a cui ritiene di avere pieno diritto. Ma ecco che, in mezzo a tutto questo tumulto, arriva la consapevolezza. Sanae capisce che i chiarimenti e le spiegazioni di Tsubasa non servirebbero poi a molto, perchè l'evidenza dei fatti dice che Tsubasa partirà comunque, salirà in ogni caso su quell'aereo che lo porterà in Brasile, lontano da lei e questa è, in sintesi, l'unica cosa che conta. La ritrovata lucidità le permette anche di rendersi conto che i segnali, da parte del ragazzo, c'erano stati ma che lei, presa dal suo amore e dalla sua felicità, non aveva saputo vederli o, forse, aveva preferito ignorarli, facendosi scudo della falsa sicurezza che Tsubasa non le avrebbe mai nascosto i preparativi per la partenza.  Ora Sanae ha un'unica certezza:lei sarà a quella fermata, a salutare Tsubasa.
Davvero splendido, seppure tristissimo.

Recensore Veterano
04/03/16, ore 17:14
Cap. 26:

Ciao Only...un capitolo triste...tutte sapevamo che sarebbe arrivato e purtroppo eccolo qua. A Sanae ora é chiaro tutto, non riesco nemmeno a commentarlo questo capitolo, perché per quanto sappiamo che le cose siano andate veramente in questo modo, non riesco proprio ad abituarmi alla vigliaccheria di Tsubasa!!!Questo proprio no!!Addirittura spegnere il cellulare per evitare che lei lo richiami!!! Mancanza di rispetto allo stato puro!!!Se fossi stata io al posto di Sanae altro che fermarmi a metà strada...sarei andata a casa sua per insultarlo alla grande altro che storie!! Pure per fargli capire che stare in coppia significa altro, non fare le cose di nascosto! E basta con la storia del " ho agito cosi per non farti soffrire di piu" perché sono tutte cavolate, atte a mascherare la grande vigliaccheria degli uomini!!!!!Fiuuuu mi sono sfogata!!Lo so che ora mi dirai che Tsubasa é solo un quindicenne confuso e inesperto peró quando si tratta di volare dall'altra parte del mondo ad affrontare una vita tutta nuova per lui non é inesperto il ragazzino!!!!😠😬
Capisco Sanae nel volerlo rivedere per salutarlo e per dargli il regalo...sappiamo tutte come andranno le cose, ma io altro che buona e accondiscendente al momento della partenza...il problema é che mi immedesimo troppo!!😀
Dai inizio con il training autogeno...respira...Silvia tu non sei Sanae...Sanae non é te...
😊😀😊😀😁
Ok sto meglio..posso salutarti ora!!!Tu sempre fantastica comunque!!!😘

Recensore Veterano
03/03/16, ore 09:59
Cap. 25:

Cara OnlyHope,
E’ cosi che spesso accadono gli avvenimenti che cambiano drasticamente il corso di una vita, proprio come li hai descritti tu, attraverso gli occhi di Tsubasa: veloci, inaspettati. Per un sogno che si realizza, un altro si sta allontanando. Il primo, un desiderio nato, nutrito, e cresciuto dentro il cuore di un bambino adolescente per anni. Il sogno di successo che deriva non solo dall’amore per il calcio, ma anche dalle ambizioni, dal bisogno di dimostrare qualcosa, dall’essere “diverso”. La tensione che alberga in Tsubasa è preziosa rarità, ed è spesso ciò che porta alcuni esseri umani a compiere atti eccezionali. Come ho scritto precedentemente, Tsubasa va controcorrente, Tsubasa parte mentre tutti gli altri (a parte Genzo, ma lui ha anche una situazione economica molto diversa) rimangono. Ancora una volta, Tsubasa agisce come un piccolo eroe romantico, che non si ferma di fronte a nulla per realizzare quella tensione dell’anima che domina in lui. Nonostante ciò, Tsubasa è un ragazzo sensibile e maturo: per ciò, si mette comunque in discussione, soprattutto quando si trova di fronte al proprio sentimento per Sanae. Sa che esso non è sufficiente a fermarlo, in questa fase della sua vita, ma non perché non sia profondo abbastanza, ma semplicemente perché rischierebbe di trasferire su di esso le aspettative di una vita di sacrifici calcistici tesi ad una realizzazione personale. Sarebbe immaturo. Sarebbe egoistico. Sarebbe paradossalmente troppo facile, giunto a questo punto. Nonostante la sua risolutezza nella scelta di vita, nel viaggio, il suo atteggiamento verso Sanae è incerto, non è sicuro di come comportarsi. Doppiezza comprensibilissima vista la giovane età del ragazzo, vista la prima esperienza sentimentale, e considerando che è lui a partire, a lasciare, a compiere un gesto attivo che li allontanerà per molto tempo.
Perché Tsubasa ha mentito sinora? Tsubasa non sa come affrontare egli stesso la propria partenza. Tsubasa non sa se avrà la forza per lasciar andare Sanae, trovandosi l’oggetto del suo amore di fronte. Tsubasa non sa quali potrebbero essere le proprie reazioni. Una cosa sa per certo: di amare Sanae, e se rinunciasse a partire per lei, ciò lo porterebbe a caricare la ragazza di una responsabilità troppo grande, quello di fare anche da sostituto al proprio sogno, non solo essere la persona che Tsubasas ama. No, sarebbe egoistico ed immaturo. Nonostante la mancanza di dialogo e la debolezza affettiva che anche qui Tsubasa mostra, egli dimostra amore e anche una maturità fuori dal comune.
Mente, questo è ciò che emerge prepotentemente agli occhi del lettore. Sbaglia perché non dice la verità, ma se non mentisse, lui sa che forse non riuscirebbe a partire. Perché, come lui stesso dice, non può e non vuole vedere Sanae soffrire… Forse vederne le lacrime, sentirne la voce rotta, lo porterebbe a fermare le sue ali, a non volare via, a non seguire il proprio destino.
Il bottone del Gakuran è magnifico simbolo di ciò che sta per succedere tra i due ragazzi. Tsubasa lo stacca da se’, come fosse una parte del proprio corpo, e lo consegna alle calde e sicure mani di Sanae. Non è difficile cogliere nel gesto di Tsubasa il dono più grande che egli vuole fare a Sanae: il proprio cuore. “Ho paura di perderlo… Per favore, tienilo tu”.
In questa frase è racchiuso il leit motiv di tutto questo splendido capitolo, crescendo di tensione emotiva di Tsubasa, che culmina in quel bottone staccato troppo presto (agli occhi di tutti, inclusa Sanae), ma forse troppo tardi agli occhi di Tsubasa stesso.

Toccante, delicato e sofferto crescente emotivo visto questa volta attraverso gli occhi di Tsubasa in cui si preannuncia una separazione che sta divenendo sempre più prossima ed inevitabile.
Complimenti vivissimi, ogni singola tua singola parola, coinvolge e colpisce dritto al cuore!
Un abbraccio,
gratia

Recensore Master
02/03/16, ore 17:14
Cap. 25:

No, dai, la cerimonia del diploma no, non la puoi saltare, Tsubasa! E che caspita! Sto Brasile ha rotto, e pure Roberto. Ma in tutti questi anni non si e' trovato una ragazza questo qui, una di quelle del Cacao Meravigliao, per esempio, visto che quando davano per la prima volta le puntate dell'anime si era negli anni 80? O e' entrato nell'Ordine dei Pallonisti dopo aver fatto voto di castita'? Dev'essere proprio una mania quella di partire di nascosto: Roberto, Taro, Yoshiko... E ora Tsubasa vorrebbe dare una batosta simile ai compagni, che lo hanno sempre sostenuto e a quella poveretta che lo ha amato per tutti questi anni? Si', dispiacera' ai primi perdere il loro capitano e un caro amico, anche se erano preparati all'eventualita'. Si', soffrira' Sanae all'idea che il suo ragazzo stia dall'altra parte del mondo e non lo vedra' per chissa' quanto tempo, e pure lei sapeva che il momento sarebbe arrivato, d'accordo. Ma cosi' no. Meglio un abbraccio e (perche' no? ) un bacio, anche se accompagnato da un pianto liberatorio. Il gesto significativo di donarle il secondo bottone e' molto bello, ma secondo me lei ha capito le intenzioni di lui, anche se non glielo ha dato a vedere. Se partisse senza salutare lei e gli amici se ne pentirebbe, ne sono sicura, come se ne sarebbe pentito Taro se non l'avessero raggiunto in tempo, nonche' quella testa di legno di Yoshiko se il povero Hikaru non si fosse fatto mezza citta' di Tokyo di corsa, e s'e' pure fatto male povera stella mia! Santa signora che gli ha dato un passaggio! Sono nelle tue mani per conoscere il seguito. Un bacio.