Recensioni per
Becoming (Butterfly Intro)
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 344 recensioni.
Positive : 344
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
29/01/16, ore 16:08

Be la visita al futuro liceo fa giustamente fare a Sanae pensieri malinconici.E il motivo é UNO solo.
Non riesce a sentirsi totalmente coinvolta nel suo nuovo futuro habitat perché é inevitabile non pensare che lui con lei non ci sarà in questa nuova avventura!!L'avventura di Tsubasa si svolgerà dall'altra parte del mondo e concordo che é stato meglio che lui avesse il ritiro e che non l'abbia potuta accompagnare.Il motivo é presto detto: se l'avesse accompagnata Sanae avrebbe avuto il ricordo di lui in quel luogo, anche se solo per un giorno, meglio che sia rimasto un posto neutrale, dove Tsubasa non doveva lasciare impronte di ricordi.
Yukari é fenomenale, Sanae é fortunata ad averla come amica. La farà sentire al sicuro...e poi cavolo qui tutti che ricordano bene Butterfly...dovrei rileggermela per rispolverarla dai meandri della mia memoria. Anche per dare un senso a ció che sto leggendo ora. L'ho letta troppo tempo fa per ricordamene le dinamiche.
Un.bscione a venerdi

Recensore Veterano
29/01/16, ore 15:31

Dopo i sorrisi del precedente capitolo, ci porti un po' di malinconia con questa visita alla nuova scuola.
Se Yukari esplode di entusiasmo, Sanae invece non riesce a godersi la giornata, perché i brutti pensieri non accennano a lasciarla. Come biasimarla? Lei sa già che in quella scuola lui non ci andrà, che non sarà con lei e che comunque non potrà vederlo al di fuori della scuola, anzi non sa nemmeno quando lo rivedrà. E' triste e fa anche un po' paura pensare alla propria vita senza una persona importante che all'improvviso non farà più parte della sua quotidianità. Per quanto cerchi di sforzarsi la mente va sempre in quella direzione e a poco serve far finta di nulla con Yukari. La sua amica ha capito il suo stato d'animo e, prima, cerca di fare un po' la buffona per distrarla, ma vedendo che i suoi tentativi servono a poco decide di farle confessare i suoi tristi pensieri per aiutarla a sfogarsi.
Certo, lei in futuro soffrirà e chi, come me, ha letto Butterfly, sa bene i momenti di tristezza e frustrazione che lei vivrà, però ci saranno i suoi amici a tenerle compagnia e a proteggerla (e sappiamo anche da chi). I tre anni per lei passeranno comunque in modo piacevole, anche se sarebbe stato meglio avere Tsubasa con sè, però, come lei stessa dice, questo è "l'Ozora pacchetto".

Recensore Master
29/01/16, ore 14:40

Oh che bello Only! Che dire: c'è stato un momento mentre andavano verso il club di calcio quando lei pensa e ripensa che mi sono commossa, immedesimandomi in una ragazza che inizia il liceo, un momento felice, dove diventi un po' più grande, magari con responsabilità, ma con più libertà sicuramente, ma la persona che più vorresti accanto con cui vorresti condividere questa esperienza non sarà con te.
Quando parla delle pause pranzo e degli intervalli, mi sono rivista a scuola a ridere e scherzare con i miei compagni, ma io avevo un ragazzo al di fuori della scuola che mi aspettava, mentre lei non lo avrà.
Lui sarà dall'altra parte del mondo, in un luogo dove lei non potrà raggiungerlo.
La lontananza sarà struggente, ma lei avrà i suoi amici, ce la farà ovvio, ma sarà dura e pesante da sopportare.
Yukari è una grande, la distare, travolgendola con mille chiacchiere, ma è dura distrarre la mente di una persona che ha acquistato 'l'Ozora pacchetto completo', ma alla fine le amiche servono a questo, e Yukari è la migliore in questa storia!
Un bacio grande, bravissima.
Guiky80

Recensore Master
29/01/16, ore 10:33

Ma ciao! Con un ritardo da manuale arrivo a recensione!
(Ovviamente mentre scrivo sono in ginocchio sui ceci!)
La Signora Ozora è fantastica! La madre perfetta!
Indaga e prende in giro il figlio in maniera esemplare!
Un mito!
Ma eccoci al fantastico appuntamento! Finalmente! Santa pace!
Concordo con Sanae, non bisogna fare cose strane quando si esce insieme, bisogna stare insieme e spiegarlo a Tsubasa che è un po' lento...
Mi è piaciuto il ricordo legato alla visita dal medico con conseguente passeggiata nel parco... In quella puntata dell'anime ricordo di aver nascosto il viso tra le mani pensando 'non può averlo fatto davvero! davvero vuole correre allo stadio a vedere la Flynet?' questo quando ero piccola, tu immagina ora...
*scuote la testa sconsolata*
Però mi è piaciuto il modo in cui hai inserito questo passaggio, facendo sentire una cacchetta il Capitano! Mi pare il minimo!
Scherzo, è giusto così, come dice Sanae non erano pronti!
Nessuno dei due per me...
La parte del ponte dove parlano del desiderio di Sanae è davvero stupenda, il Capitano un po' tontolone che sbatte gli occhi e si gratta la nuca non capendo... lei che lo prende in giro, sono davvero belli, semplici, soprattutto veri! (Perché io non credo alla baggianata che circola dove si dice che loro non esistono... no no!)
Bravissima! Non vedo l'ora di leggere il prossimo... che poi è oggi perché io sono ritardo pauroso!
Un bacio immenso!
Guiky80

Nuovo recensore
26/01/16, ore 00:40

Sento tutta disperazione di Sanae addosso.
Non mi ero mai soffermata a pensare che il momento dell'incontro tra Tuby e Roberto potesse, ovviamente, essere ripreso e visto da chiunque...anche da Sanae.
Quando, leggendo, ho realizzato cosa stava per succerede mi si è gelato il sangue al pensiero! Complimenti per aver pensato di far emergere questa circostanza.
PS. cara non hai annoiato assolutamete,anzi i capitoli sono stati ben dosati nelle emozioni. Non poteva essere diversamente visto che da un lato hai una giovane crisalide che deve diventare farfalla e dall'altro un innamorato del pallone che comincia a porsi delle domande sul resto del mondo 😉
Inoltre non era mica facile attaccarsi a episodi già scritti con sentimenti già espressi. Tu sei riuscita a incastrare perfettamente ciò che sentivi con i fatti.
Brava

Recensore Master
25/01/16, ore 14:09

Ma povero Capitano che non sa dove portarla per il primo appuntamento.
Ma sono così piccoli, che le incertezze sono di casa.
Inoltre si sa che le donne sono più avanti per certe cose.
Però la premura che ci mette per farla felice mi piace tantissimo.
E anche se un po' impacciato sul luogo Tsubasa... non si risparmia nei baci... ebbravo Capitano!
Mi piace molto l'ultimo pensiero esperesso, non importa dove siano ma l'importante e stare insieme.
Sono così carini.
Bene in attesa di Venerdì ti rinnovo i miei complimenti.
Brava Only
Sanae77

Recensore Junior
24/01/16, ore 08:18
Cap. 19:

Ciao!
Per Tsubasa è proprio un periodo di grazia questo. Si è fatto la ragazza buttandosi alle spalle una marea di dubbi e tentennamenti e ora ritrova pure il suo migliore amico. Il confronto tra i due membri della Golden Combi non potrebbe essere più ironico e divertente. Taro, sempre pronto a dispensare consigli - il che fa di lui sicuramente un buon amico e un ottimo supporto per Tsubasa - in questo caso mostra il fianco ritrovandosi a livello sentimentale quasi nelle stesse condizioni del suo capitano. Certo, come sottolinea Tsubasa, c'è una non poi tanto sottile differenza tra le situazioni in cui i due sono coinvolti. Taro compie spostamenti non per sua propria scelta ma per imposizione e si trova suo malgrado a dover viaggiare in continuazione al seguito di un padre che potrebbe magari tenere un po' più in considerazione i sentimenti di suo figlio (e cara grazia che si è ritrovato un ragazzo comprensivo e generoso come Taro perché magari qualcun altro potrebbe non prendere troppo bene una vita senza un posto vero e proprio da poter chiamare casa e senza poter vivere in maniera stabile i rapporti con i propri coetanei). Tsubasa invece sceglie di sua volontà di allontanarsi dal proprio paese e dalle persone che ama, inclusa Sanae. Sono due situazioni complicate da gestire per dei ragazzini, e anche se per Tsubasa forse potrebbe sembrare più semplice visto che è lui a scegliere cosa fare, io credo che non sia poi così in fondo visto che al dolore della separazione e a tutto ciò che ne deriva si aggiunge anche un senso di colpa interiore per le proprie decisioni che Tsubasa non può fare a meno di provare. Anche Taro, che comprende meglio di chiunque altro cosa Tsubasa stia provando, si rende conto di questa cosa sviando volontariamente il discorso dalla partenza per il Brasile sapendo quanto possa essere difficile il distacco dai suoi cari per l'amico.
E ancora una volta si dimostra un poco più saggio e attento di Tsubasa consigliandogli di essere più attivo in questa nuova relazione e di fare in modo che almeno questi ultimi mesi insieme a Sanae possano creare dei ricordi felici per entrambi da conservare durante gli anni di lontananza. Buffo davvero il fatto che sia proprio colui che non ha ancora la ragazza a suggerire di uscire con lei, ma anche Tsubasa è alla primissima esperienza in ambito sentimentale e Taro ha sempre avuto una sensibilità - passami il termine e senza offesa per la metà della Golden Combi - quasi femminile verso gli altri.
In fondo è bastata una piccolissima spinta per poter far chiedere a Tsubasa il suo primo appuntamento con Sanae. Di sicuro non mancheranno momenti di timidezza ed imbarazzo tra i due ma mi sembra che stiano facendo progressi notevoli. E purtroppo si avvicina sempre di più il momento della partenza. Sigh!!!
Bravissima come sempre.
Alla prossima.
Mari

Recensore Veterano
24/01/16, ore 01:39

Ciao OnlyHope.
Non sai quanto mi senta vicino a Natsuko! Lo ammetto, sono una mamma rompiscatole, ma sono anche questi figli che si prestano benissimo al gioco, quando sono così timidi. Il mio ancora non ha i problemi di Tsubasa, ma di qualsiasi cosa si tratti, ogni volta che apre bocca, sembra che mi stia rivelando il terzo segreto di Fatima! Inizia una frase e poi si spegne, mi fa pensare che sto diventando sorda!
Alla fine, Natsuko mi ha fatto proprio ridere con l' uscita sulla camera: ma gliel' avrà fatto il discorso sulle api e i fiori?:-)
Beh, il primo appuntamento è andato e così hanno rotto il ghiaccio.
Tanto rumore per nulla. Tsubasa ha capito che non conta quello che fai ma soprattutto con chi. Sanae, poi, che aveva perso tutte le speranze, forse si accontenterebbe anche di stare con lui al campo a guardarlo allenarsi.
Però, con questa passeggiata al parco le hai permesso di realizzare un desiderio insoddisfatto, pareggiando i conti con la delusione, sua e anche nostra, della famosa volta passata.
Mi sono sorpresa anch' io, come lei, che Tsubasa ricordasse ancora l' episodio della stella cadente, senza aver intuito, però, il desiderio, anche se sarà stato meglio sentirglielo dire.
Avevi ragione, è giusto che fatichi più lui ora, visto quanto ha patito prima lei nell' attesa. Sanae sembra vivere tutti i loro momenti serenamente, libera da tutti i dubbi che assillano Tsubasa, che ha sempre paura di sbagliare, forse per il suo desiderio di lasciarle solo ricordi belli. È davvero un pensiero tenero e dimostra quanto ci tenga a lei e che si rende conto che dopo la sua partenza sarà dura. Però, se le lascerà solo bei ricordi, poi, per la ragazza sarà ancora più difficile.
Che situazione, è come un cane che si morde la coda!
Un bacio, Maria.
(Recensione modificata il 24/01/2016 - 01:47 am)

Recensore Junior
23/01/16, ore 14:32

Ciao OnlyHope, Bello il capitolo del primo appuntamento da fidanzati, anche se Tsubasa non sa dove portare Sanae ma è bello soprattutto quando Sanae li fa capire non è importante il luogo in cui si trovano, ma l'importante è che stanno insieme.
Al prossimo capitolo!!!

Recensore Veterano
22/01/16, ore 21:06

Ciao, OnlyHope. Eccoci ancora con Tsubasa, che ci fa partecipi del suo primo appuntamento con Sanae. Prima, però il capitano deve eludere il "controllo materno", se così si può definire il terzo grado scherzoso della signora Ozora, che tanto ha già capito tutto, e si diverte a metterlo in  imbarazzo. Questa piccola presa in giro, però, è sintomo di affetto e di complicità da parte della madre, nei confronti di un figlio che lei sa che non si sbottonerà facilmente su certi argomenti. Dalla descrizione dei pensieri  e delle emozioni di Tsubasa durante il primo appuntamento ufficiale con la sua ragazza, esce fouri il ritratto di un ragazzo ancora inesperto sentimentalmente, ma cosciente dei suoi limiti, che lui vede riflessi nelle parole di Sanae. Tsubasa si rende conto delle sue mancanze e si sente in colpa per questo, anche se l'intento di Sanae (come lui stesso comprende) non era quello di rimproverarlo, ma di condividere con lui delle emozioni che, per mesi, era stata costretta a reprimere. Il ragazzo si rende conto, per la prima volta, del fatto che i suoi struggimenti e le sue esitazioni erano gli stessi che provava anche Sanae.
Tsubasa dice poi una grande verità sul fatto che dare un'etichetta alle cose, finisce per complicarle, per creare un'ansia da prestazione che, nel suo caso,
è amplificata dal desiderio di lasciare a Sanae un buon ricordo di sé. Però, come dice lui, se sei con la persona giusta, tutto diventa immediatamente più semplice e naturale.
Molto tenero, poi, il suo voler sapere a tutti i costi il desiderio segreto di Sanae, il suo voler conoscere proprio tutto di lei, così come la sua reazione, quando scopre che il desiderio in questione riguardava lui. Bellissimo anche il finale:"Sanae ha ragione.Non importa davvero dove siamo, né il colore degli aceri
giapponesi e tantomeno se c’è il sole. Nessun luogo è importante come noi, perché nessun posto è capace di darci qualcosa in più, rispetto alla perfezione di un abbraccio come questo. Ci siamo solo Sanae ed io.Il resto non conta.", che riassume perfettamente il senso del capitolo. Devo dirti, infine, che tu mi metti indifficoltà, perchè ogni volta che leggo un capitolo e decido che è il mio preferito, tu rieci a scriverne un altro ancora più bello. Bravissima.
Ciao, a venerdì.

Recensore Veterano
22/01/16, ore 20:27

Ciao OnlyHope,
questa è una delle poche volte in Becoming in cui ci proponi per due volte consecutive il punto di vista dello stesso personaggio. In questo caso, hai scelto di dedicare a Tsubasa anche questo capitolo, dopo quello di Taro. Credo che tu faccia questa decisione narrativa quando vi è un momento particolarmente importante vissuto da uno dei due protagonisti, che quindi richiede più spazio per esprimersi.
In questo caso, trovo perfetta la tua scelta di autrice, perché Tsubasa è l’elemento “attivo” in questa fase, dopo aver trascorso mesi in una posizione passiva sentimentalmente. Credo sia importante per il lettore comprendere nel profondo il punto di vista di questo adolescente la cui vita viene invasa in poco tempo da cambiamenti radicali che coinvolgono tutti i settori della sua vita, da quello sentimentale (l’innamoramento) a quello personale (la partenza per il Brasile).
Trovo sia molto bella e verosimile la sua incertezza sui passi da compiere ora che finalmente si è aperto completamente sulla natura dei suoi sentimenti con Sanae. La delicata contrapposizione tra l’atteggiamento paziente e quasi più maturo della ragazza e l’insicurezza di Tsubasa riporta Sanae a ridivenire, a tratti, parte attiva. La ragazza sta quasi compiendo una piccola educazione sentimentale sul suo ragazzo, dimostrando quanto i due siano complementari.
Tsubasa, cosi sicuro nella vita personale (calcio), quanto insicuro in quella sentimentale. Sanae, al contrario, è sempre stata certa dell’entità dei propri sentimenti.
Ho trovato emozionante il richiamo all’episodio della stella cadente, accaduto in un momento di grande tormento interiore per Sanae, e toccante il fatto stesso che Tsubasa non capisca subito quale desiderio Sanae avesse espresso. Ancora una volta, è lei che lo guida, con una dolcezza disarmante.
Gli aceri giapponesi, citati nel titolo ed in chiusura di capitolo, racchiudono l’essenza di questo momento tra i due ragazzi, con un raffinato e delicato simbolismo. Personalmente, sono legata alla pianta d’acero in quanto la “Maple Leaf” è il simbolo nazionale del Canada. L’acero giapponese, come tutti gli aceri, ha la caratteristica di mutare il colore delle proprie foglie durante le stagioni, attraversando una magnifica gamma cromatica. In questo senso, esso è il simbolo dell’impermanenza delle cose, perché non solo le sue foglie richiamano dinamicamente un arcobaleno naturale, ma anche perché esse cadono in autunno. La frase di Tsubasa riferita agli aceri giapponesi è la chiave di lettura di tutto questo delicatissimo capitolo, fatto di colori, suoni e sentimenti, sussurrati come in un coro a bocca chiusa:
“Non importa davvero dove siamo, né il colore degli aceri giapponesi e tantomeno se c’è il sole.”
Non importa se i due innamorati sono circondati da aceri giapponesi, simbolo del cambiamento e di ciò che non perdura. Loro sono insieme, protetti dal loro amore, che finalmente ha avuto l’occasione che gli mancava, quella di esprimere se stesso in tutti i suoi colori. Anche il sole, contenuto in questa frase, è un simbolo importante, collegandosi tematicamente al capitolo 14, quando il sole splendeva sì, ma lontano da Sanae. Ora, non ha più importanza ove esso splenda, perché il sentimento dei due giovani scalda e illumina tutto ciò che li circonda.
Un abbraccio,
gratia
(Recensione modificata il 22/01/2016 - 08:33 pm)

Recensore Veterano
22/01/16, ore 18:49

Only quanto sono pucciosi sti due!!!
Ogni capitolo é un salto nel tempo!!!!
Si vede proprio che le femminucce maturano più in fretta!!Sanae é già più smaliziatella...la scena con la mamma di Tsu é stata troppo divertente!!
Ah queste mamme che si divertono a mettere in imbarazzo i figli!!!!
Comunque bellissimo capitolo...ma se ne staranno tutto il pomeriggio al parco attaccati ad una ringhiera???
Facciamo un corso accelerato per svegliare Tsu...parteciperemo tutte noi alla colletta vero ragazze????
Peró a detta di Sanae almeno sta diventando un bravo baciatore...ehehehe una cosa alla volta...mica si puó avere tutto insieme!!Per alcune cose bisogna lavorarci sopra!!!!!! ;-))))))
A venerdi!!!

Recensore Veterano
22/01/16, ore 16:11

Io amo mamma Natsuko, la descrivi così divertente e sensibile, poi, diciamoci la verità, non si resiste a punzecchiare Tsubasa, è troppo divertente. Le reazioni così impacciate di lui sono proprio uno spasso, una giustificazione perfetta per continuare a stuzzicarlo senza ritegno arrivando adirittura alle allusioni tra loro due in camera insieme (lì sono morta).
Trovo delizioso questo Tsubasa che per uscire con lei la prima volta decide di scegliere con cura l'abbigliamento (posso solo immaginare Sanae in questa impresa). Le sue reazioni così spontanee quando la vede e quando si rende conto di quanto sia carina con il vestito che ha scelto sono fedeli al personaggio.
Tenerissimo il suo impaccio nel non sapere come programmare la giornata ed è un colpo di genio quello di passare la palla a Sanae con la scusa della galanteria.
Azzeccatissimo l'accenno a quel funesto episodio che nell'anime credo ci abbia fatto rimanere come il quadro dell'Urlo di Munch, finalmente lei, anche se magari non proprio con quell'intenzione, riesce un po' a smuovergli il senso di colpa per la sua indecisione su una possibile storia tra loro due. Per fortuna che c'è il sorriso di Sanae che riporta la serenità allontanando queste tristi parentesi passate.
Geniale il collegamento con i primi capitoli e il famoso ponte della stella cadente, quel desiderio che ancora Tsubasa non ha capito e che dà lo spunto per una scena che definire dolcissima è riduttivo. Sanae dolce e un po' maliziosa gli confessa il desiderio espresso e lui, preso dall'emozione, si slancia a darle un bacio molto romantico.
Le parole finali sono molto vere, non conta dove, non conta come, conta solo con chi.

Recensore Master
22/01/16, ore 15:29

Ma quanto si diverte mamma Natsuko a stuzzicare il figlio! E il guaio e' che io ce la vedo a farlo. Ma... il guardaroba di Tsubasa e' cosi' scarso? Eh no, tocca porvi rimedio. Quell'altra passeggiata al parco... Ha fatto bene a farglielo notare. E' vero, il fatto che Sanae ora vesta in modo piu' femminile non ha cancellato l'Anego che e' in lei. Ma... Tsubasa! Tsubasa! Possibile che non avessi capito che il desiderio eri tu? Ma mica ti dovremo farre il disegno?!? Pero' ha detto bene lei: "Per certe cose ancora non ci arrivi, per altre sei diventato molto intraprendente"; e' pur sempre un maschio. Ah, se al posto loro c'erano Ryo e Yukari, lui non si limitava al bacio appassionato, questo e' poco ma sicuro; le mani sarebbero andate da una parte all'altra, e purtroppo non solo quelle del simpatico difensore, ma anche quelle del gigantesco cugino della manager se fosse venuto a saperlo, e quelle, non proprio di fata, di quel colonnello della signora Ishizaki, perche' il povero Ryo sarebbe stato talmente ingenuo da raccontarglielo. L'ultimo pensiero di Tsubasa e' una perla. Ci siamo solo Sanae ed io. Solo questo conta. Bellissimo. E mi sono immaginata la scena di lei che gli appoggia il capo sul petto e lui che se la stringe. Bravissima.

Recensore Veterano
18/01/16, ore 01:09
Cap. 19:

Ciao OnlyHope.
Ma no! Abbiamo finito coi musi lunghi e i problemi di cuore di Sanae e Tsubasa e adesso cominciamo con Taro! Che significa che non sapeva di dover partire? Per prima cosa, è una vita che suo padre se lo trascina da un posto all' altro, quindi doveva aspettarselo, e poi, le cose si fanno solo quando non c'è più altra scelta?
"Chi ha tempo non aspetti tempo", ma come uno così saggio come lui non lo sa? Anche ora, nonostante tutto non riesce a fare a meno di dispensare buoni consigli a Tsubasa, peccato che, poi, proprio lui non li segua!
Poverino, sinceramente non capisco perché Takahashi l' abbia fatto tornare in Giappone proprio ora che Tsubasa sta per andarsene e non potranno neanche giocare insieme. Secondo me, ha dato il via all' operazione rimpiazzo. La madre di Tsubasa ha dormito per quattordici anni ( beh, con il marito che si faceva vivo ogni morte di Papa, che poteva fare) e quando decide di fare un altro figlio? Quando il primogenito sta per spiccare il volo! La squadra sta per perdere il suo valoroso condottiero ed allora quale miglior sostituto dell' altra metà della golden combi? Peccato, però, che si tratti della metà sfortunata e, quindi, la squadra non riuscirà più a raggiungere gli stessi traguardi.
Infatti, ogni coppia, per funzionare, deve essere ben amalgamata ed equilibrata e così, a Tsubasa a cui va sempre bene tutto, prima o poi, corrisponde Taro che ha minor fortuna. Basta guardare le loro vite: Taro ha sicuramente molti più ostacoli sulla sua strada, a partire dalla situazione familiare fino a giungere all' incidente che gli impedisce di giocare il mondiale.
Ed ora, mentre Tsubasa, grazie anche alle sue spinte ( ricordo che in Butterfly era il suo confidente epistolare, anche perché Ryo non può proprio fare a meno di prenderlo in giro) è riuscito a dichiararsi, lui no. In questo, almeno, saranno alla pari. Mentre uno soffrirà in Brasile, lontano da Sanae, l' altro soffrirà in Giappone lontano da Azumi!
A venerdì, Maria.