Recensioni per
Becoming (Butterfly Intro)
di OnlyHope

Questa storia ha ottenuto 344 recensioni.
Positive : 344
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/12/15, ore 12:00

E' arrivato il momento della finale del torneo di Parigi, e tutti sono riuniti a Casa Ozora, per tifarli n questo momento importante per la nazzionale nipponica, la partita viene vinta dalla nazionale nipponica e quindi c'è grande gioia per il risultato ottenuto, ovviamente il pensiero di Sanae va subito a Tsubasa, che è davvero felice per lui, anche se inevitabilmente il pensiero che la tormenta è la sua partenza per il Brasile. poi arriva il momento dell premiazione, del discorso di Tsubasa, ma ad un certo punto l'aria si fa un po pesante dopo che l'attenzione si sposta su una scena, compare Roberto Hongo vicinissimo a Tsubasa, e il pensiero della partenza dl Brasile, butta Sane in uno stato di dolore e quindi si sente fuori luogo e decide che deve uscire per non fr vedere agli il suo stato, ma Yukari capisce lo stato di Sane e come da buona amica è li a consolalra.
Ciao Onlyhope al Prossimo capito, non vedo l'ora di vedere il punto vi vista di Tsubasa :*

Recensore Junior
13/12/15, ore 08:17

Ciao Onlyhope,
e così questa volta Sanae ha davvero toccato il fondo. Come accennavo la volta scorsa, ti dirò che la cosa in qualche modo mi consola perché almeno non potrà andare peggio di così. Trovare ogni volta una Sanae sempre più in preda allo struggimento e alle pene per questo amore per ora non ancora corrisposto è veramente doloroso. Il punto però è che Sanae è proprio così, un personaggio tormentato e sofferto, che ha dovuto scontrarsi per lungo tempo con un nemico molto più grande e forte di lei: il sogno di Tsubasa di realizzarsi come grande calciatore. Qui è simbolicamente rappresentato da Roberto, che incarna tutto ciò che Tsubasa desidera di più. Alla fine non è neanche Roberto il vero problema: lui è solo il mezzo che gli permetterà di raggiungere il suo obiettivo. Io credo che in fondo in un modo o nell'altro, con o senza il brasiliano, Tsubasa sarebbe partito dal Giappone perché con le sue enormi potenzialità non poteva restare in un paese dove il calcio conta così poco, e avrebbe seguito le orme di Genzo e Taro. Capisco però che per Sanae rivedere Roberto significa riportare di nuovo alla mente in maniera vivida e concreta il fatto che Tsubasa presto se ne andrà. E' il suo punto debole, un nervo scoperto che, quando ci si prende dentro, fa terribilmente male proprio come in questa occasione.
E, riagganciandomi a quanto dicevo prima, è proprio tutto questo dolore a rendere così bella Sanae. Chi ama davvero questo personaggio credo che lo faccia perché è in empatia con lei e ne condivide le tribolazioni. Una Sanae forte e sicura di sé al punto da passare come uno schiacciasassi sopra le proprie sofferenze non sarebbe stata credibile, neanche nella vita reale, né fedele al proprio carattere e a come ci viene raccontata nel manga.
Come ti ho già detto, tu riesci benissimo a rendere tutto ciò, evidenziando soprattutto il dualismo tra il desiderio di veder realizzato il bene dell'amato e il più egoistico voler tenere Tsubasa in Giappone per averlo sempre vicino a sé seppur costringendolo a non raggiungere il proprio sogno. O peggio ancora, lasciarlo partire pur sapendo di essere amata e ricambiata da lui, e dover affrontare lo spettro della lunga attesa senza di lui e senza sapere come sarà il futuro.
Venendo al capitolo, mi è piaciuta molto la contrapposizione tra il titolo e la narrazione. Ancora una volta evidenzia l'ambivalenza delle cose e questa duplicità con cui si scontra in continuazione Sanae. Il sogno di Tsubasa fa splendere il sole per lui mentre fa calare le tenebre per lei. Sanae non fa in tempo ad esultare per la vittoria del torneo di Parigi che crolla subito nella disperazione più nera alla vista di Tsubasa che corre da Roberto come ad inseguire il suo sogno e ad allontanarsi da lei. Quel "l'amore fa schifo" racchiude tutta l'amarezza che sta provando e la disperazione che l'ha confinata in un vicolo senza alcuna via d'uscita. L'amore che lei ora detesta così tanto l'ha spinta man mano verso un angolo buio da cui non riesce a fuggire: scappare da esso è impossibile e conviverci pare lo sia altrettanto. Non ha praticamente nessuna soluzione per trovare un po' di sollievo alle sue sofferenze.
Dopo tutto questo pathos ci vuole in effetti una bella boccata d'aria fresca, come quella che non riesce a trovare Sanae in questo capitolo. Non c'è niente di più bello che vedere un personaggio sofferto ritrovare la felicità e gioire con esso. Sono proprio ansiosa di sapere come riuscirai a portare un po' di sollievo al cuore di questa ragazzina disperata.
A venerdì allora.
Ciao
Mari

Recensore Veterano
13/12/15, ore 00:35

Ciao OnlyHope.
Che titolo ingannatore! Appena l' ho letto, mi sono stupita piacevolmente perché ho pensato ad un momento felice, anche se mi sembrava strano col torneo alle porte ed invece...Il sole splende in Francia mentre in Giappone è buio pesto e non per il fuso orario. Anche questa gioia, Sanae non se l' è potuta godere completamente e sempre per lo stesso motivo! Pure la sceneggiata strappa lacrime ci mancava! Ha ragione Yukari, che mi piace tanto coi suoi modi spicci, senza tanti fronzoli, a dire che non è successo niente che già non sapesse, però, anche a me avrebbe dato fastidio. In quel momento Roberto non c' entrava proprio! Almeno stavolta si è lasciata andare con l' amica: bando alla riservatezza, un bel pianto fa proprio bene in queste occasioni.
Credo che peggio di così non possa andare e quindi ora la vedremo risalire la china.
Sapevo che ci sarebbero stati tanti momenti tristi in questi capitoli, perché tu segui la trama originale, che di spunti, per rendere infelice la vita di questa ragazza, ne ha dati tanti. Ma proprio per la fedeltà al manga e perché questa storia è il prequel di Butterfly, immaginavo che prima o poi sarebbero venuti momenti migliori (che, al contrario, nel manga latitano). Diciamo che questo pensiero mi ha consolato finora. A parte tutto, tu scrivi così bene che anche se gli episodi non erano allegri è stato un piacere leggerli.
Ora sono curiosa di vedere come spiegherai quella faccenda " non narrativamente": che significa? Che non si merita neanche che tu spenda una parola per lui ? :-)
A venerdì, Maria.

Recensore Veterano
12/12/15, ore 18:06

Ciao OnlyHope,
abbiamo assistito sinora ad un vero e proprio crescendo narrativo. Momenti intimi, come i monologhi intrapresi da Sanae e Tsubasa, si sono alternati a momenti più corali, ma sempre visti attraverso gli occhi dei due giovani innamorati.
Tornando al parallelo musicale che evocano sempre in me i tuoi scritti, in questa suite siamo giunti all’apoteosi del crescendo, all’apice drammatico.
Il fatto che il tono del racconto cambierà, si capisce benissimo da quell’apice cui hai condotto il lettore, con “L’amore fa schifo” detto da Sanae. È quello l’apice narrativo, o anche il fondo toccato da Sanae. Nonostante la drammaticità, le pennellate naturalistiche che hai conferito al capitolo (con le stelle, il cielo terso, le cicale), raffinano ulteriormente lo stato d’animo afflitto di Sanae, rendendolo ancora più vivo e palpabile.
Sinora, il tono narrativo è stato una tonalità minore, con tanti bemolli, con tanti adagio sofferti. Mi aspetto che inizierà il tono maggiore. Questo capitolo mi ha ricordato il Bolero di Ravel, il crescendo musicale per antonomasia, con l’apice toccato alla fine dei quindici minuti musicali e la rapida discesa. Eccolo, qui c’è l’apice narrativo, che corrisponde alla fine nel Bolero, ma nel tuo lavoro credo sia situato più nella parte centrale della struttura narrativa, così che vi sia un equilibrio tra toni minori (che sinora hanno predominato) e maggiori.
Menzione speciale merita il titolo che apre questo capitolo. Ci proponi tre parole splendide nella loro semplicità, un titolo davvero struggente quando accostato al disperato stato d'animo della giovane Sanae. Ogni essere umano è talmente abituato al ritmo ciclico solare, che lo considera come un evento imprescindibile, ineluttabile. Così non è per un cuore innamorato ancora non corrisposto, così non è per la giovane Sanae. Questo è un titolo quasi ossimorico se paragonato al contenuto del capitolo stesso, una figura retorica fortissima emozionalmente. Neppure il tepore ed il conforto della solida amicizia di Yukari può riaccendere per sole, che per ora si è spento. Sole, luce, calore... Amore. Tutto questo si trova però lontano dal Giappone... Lontano da Sanae.
Complimenti per questo magnifico apice narrativo al centro di questo tuo lavoro, un segnale per il lettore, e forse anche per Sanae, che il vento sta cambiando.
Un abbraccio (e non ringraziarmi, per me è un piacere immenso poterti essere utile, anche se per solo qualche piccolo refuso!).
gratia

Recensore Master
12/12/15, ore 15:14

In questo capitolo sono racchiuse tutte le emozioni che si provano a quell'età.
Ed è vero ceh sono o TUTTO o NIENTE.
Perché anche se sono ancora piccoli il sentimento è grande.
E improvvisamente la gioia viene sovrastata dalla consapevolezza del futuro.
Povera avrei voluto essere lì per abbracciarla.
Ho adorato Yukari, perché in questo momento ha capito perfettamente l'amica... ma non le dice che andrà tutto bene, ma la mette di fronte a quello che tutti sanno.
La consapevolezza che Tsubasa sarebbe partito.
Mi è piaciuta molto la sua frase, che non era un illusione ma una constatazione di quello che deve accadere.
E l'esplosione totale dei sentimenti che a quell'età è così fuori controllo, perché ancora non si sa bene cosa si voglia, ma a Sanae fa tanto male.
Bellissimo capitolo carico di sentimenti profondi e di una bella amicizia.
Brava
Sanae77

Recensore Veterano
11/12/15, ore 20:50

Ciao OnlyHope. Bellissimo ed emozionante questo capitolo, nonostante la tristezza e la disperazione di Sanae che, più Tsubasa si avvicina a realizzare il suo sogno, più fatica a contenere le sue emozioni e i suoi sentimenti. Come sempre, ci hai saputo raccontare molto bene il caleidoscopio di stati d'animo che Sanae si ritrova a vivere, quando c'è di mezzo la persona amata. Passiamo così dalla tensione palpabile per il risultato dlla finalissima, ancora i bilico, alla gioia irrefrenabile per la vittoria conquistata ( e qui viene fuori la Sanae tifosa, che è felice non solo per Tsubasa, ma anche per gli altri giocatori, che lei conosce bene, e per il Giappone), alla disperazione più totale per la comparsa di Roberto. La presenza di Hongo allo stadio, il suo abbraccio con Tsubasa, rendono la partenza di quest'ultimo per il Brasile un dato di fatto.
Niente che Sanae già non sapesse;Tsubasa sarebbe partito anche senza Roberto, ma quell'incontro rende tutto questo tremendamente reale e definitivo, come se si trattasse di un timbro su un passaporto o di una firma su un contratto. E così Sanae si dispera e si ritrova alle prese con la gelosia e la disperazione, perche, come si può lottare contro un sogno? Semplicemente, non si può. Sanae, in questo momento, è triste perchè si sente messa in secondo piano e pensa di non essere abbastanza per il ragazzo che ama (il quale dimostra più slancio verso un uomo che, comunque, lo ha tradito e abbandonato, di quanto non ne abbia mai dimostrato a lei.E qui, la colpa è tutta del Taka-Sensei). Così gli argini, che lei aveva tenuto faticosamente sotto controllo cedono, e Sanae crolla,non riesce più a reggere questa situazione. Nemmeno Yukari riesce a consolarla. Ma ora Tsubasa tornerà in Giappone e vedremo se le cose cambieranno.
Bravissima.
Ciao, alla prossima
(Recensione modificata il 11/12/2015 - 08:52 pm)

Recensore Veterano
11/12/15, ore 15:31

Anche il titolo che hai dato a questo capitolo gioca contro la povera Sanae...per lei è buio pesto altro che!!!!
Certo che poverina deve essere lacerata dal dolore!!!
Vivere constantemente tirata da una parte all'altra!!
La gioia che prova per i successi di Tsubasa è il primo strattone....il secondo strattone è la consapevolezza che questo successo lo porterá sempre più lontano da lei...
Deve essere come le gocce cinesi...un continuo stillicidio!! Ed ecco che bello bello cacchio cacchio fa di nuovo la sua comparsa in Francia quel bel tipi di Hongo!!
Sembra la scena di due innamorati che si rivedono dopo tanto tempo...e x Sanae era davvero troppo vedere quelle immagini!!Neanche il tempo di gioire per la fine del torneo, godersi la vittoria senza pensare al Brasile per un attimo..che pufff ecco qua!!!Lo.spettro del Brasile torna da lei rimbalzando da una tv a migliaia di km di distanza...
Che tristezza...e che dolce Yukari...
attendiamo tempi migliori..
A venerdi prox Only!
Bacioni

Recensore Master
11/12/15, ore 13:59

Ciao only, posso uccidere hongo con le mie mani? È un uomo inutile.....uffff poi Tsubasa poteva pensare un attimo a lei....no eh!? Diretta TV e certo non facciamoci mancare niente! Porina ci ccredo che l'amore fa schifo. ..ufff voglio uccidere hongo! Speriamo che tsu si dia una svegliata dopo altrimenti lo uccido io con le mie mani!!!! Ufff ma perché domando e dico hongo non poteva stare in Brasile! No eh! Vai con le brasiliane rompiscatole! Vabbe dai oddio manca la dichiarazione a Tsubasa di kumi! !!! Oddio non è finita! Oddioooo quando si aggiusta sta cosa? Ok al prossimo venerdì. ....sperando in meglio!

Recensore Master
07/12/15, ore 14:42

Ma ciao! Beh questo capitolo è davvero bellissimo.
I pensieri più profondi di Sanae che prima se la prende con Roberto (assolutamente d'accordo con lei!) poi si ritrova obbligata a guardarsi dentro per il confronto con Kumi. O meglio Kumi parla e lei resta solo lì ad ascoltarla, all'inizio infastidita, poi cosciente che quello che l'altra dice è la realtà, lui partirà, lei lo ama, lo ama molto più di Kumi, in modo diverso, inconsciamente sa di aver già vinto contro la ragazzina, ma sa anche che guardare in faccia alla realtà e dare voce ai suoi pensieri vuol dire soffrire, perché tanto Tsubasa partirà lo stesso.
E allora che fare, nascondere la testa nell sabbia ancora? Oppure affrontare e 'rischiare' di essere felice?
Bravissima! Davvero un bellissimo capito, soprattutto perché tu sai cosa ha scatenato in me! Come sia successo non lo so davvero... Grazie infinite!
Un bacio grande.
Guiky80

Recensore Junior
07/12/15, ore 08:31

Ciao Onlyhope!
Ogni volta che leggo un tuo nuovo capitolo mi dico che Sanae non potrà toccare il fondo più di così e invece succede puntualmente. Ti giuro che se continua in questo modo non so se ce la farò ad andare avanti con la storia: sono talmente in empatia con la tua Sanae che alla fine del capitolo mi sarebbe piaciuto essere parte del racconto per andare lì ad abbracciarla per consolarla un po'. E' dura vederla affrontare da sola questa lotta interiore, come giustamente la definisci tu, senza nessuno spiraglio all'orizzonte e senza una spalla su cui piangere. Immagino che sia talmente concentrata su questa sua condizione da non poter vedere niente e nessuno al di fuori di ciò.
Mi è piaciuto il richiamo al capitolo precedente. Praticamente questa ne è la continuazione, con Sanae che torna a casa dopo la festa da Tsubasa. E dire che nel pezzo scorso sembrava che lei non avesse avuto il minimo contraccolpo per l'uscita infelice di Shingo sul Brasile, mentre in realtà deve aver probabilmente passato tutto il tempo a rimuginare sulla cosa. E Tsubasa, come pure il lettore, è stato ingannato benissimo, tant'è che alla festa ci era pure rimasto un po' male nel vederla sempre ridere e scherzare senza il minimo apparente dispiacere per l'accenno sulla sua partenza.
E invece Sanae torna a casa in preda alle sue ormai continue ed inevitabili elucubrazioni toccando vari stati d'animo: dalla rabbia per tutto ciò che riguarda il prossimo addio di Tsubasa (Roberto il vigliacco in primis XD), alla tristezza più cupa, all'autocommiserazione per la sua incapacità di uscire da questa situazione e per non riuscire a vivere una storia d'amore normale come le sue coetanee.
Ci voleva proprio Kumi per farla uscire da questo flusso lugubre di pensieri. L'incontro con lei è un po' come uno schiaffo che le permette quanto meno di rivedere tutto sotto un altro punto di vista. E così alla fine ammette con se stessa quello che in fondo sa già bene e cioè che ha paura di provare quella felicità tanto sospirata perché dopo non potrà farne più a meno.
Io credo che ciò di cui avrebbe bisogno ora Sanae sarebbe proprio qualcuno con cui confidarsi, parlare e sfogarsi un po', anche solo per esprimere ad alta voce quello che pensa e non tenere sempre tutto dentro. Purtroppo non vedo nessuno per ora che possa darle una parola di conforto, anche il rapporto con Yukari per quanto bello non è sfociato in una tale confidenza. Forse l'unico che potrebbe aiutarla è proprio Tsubasa, visto che la questione riguarda direttamente entrambi: in fondo la soluzione al problema è solo nelle loro mani. Capisco però che i tempi non siano maturi per tutto ciò ancora.
Da questo punto di vista Tsubasa è stato sicuramente avvantaggiato perché almeno ha potuto parlare con sua madre che lo ha aiutato a vedere le cose in maniera diversa e gli ha dato uno spunto per trovare il bandolo della matassa e risolvere una volta per tutte il problema.
Comunque di acqua ne deve ancora passare sotto i ponti prima che le cose si sistemino. Ma adesso farai allontanare Tsubasa per il torneo di Parigi? Spero non ci siano troppi momenti di distacco tra i due, visto che presto arriverà la separazione definitiva. Io per precauzione starò pronta col fazzoletto!!
Alla prossima.
Ciao
Mari

Recensore Veterano
07/12/15, ore 01:35

Cara Onlyhope, quella che avrebbe dovuto essere una giornata allegra e spensierata, si è trasformata in una serata malinconica per Tsubasa ma anche per Sanae. Anche questa volta il Brasile riesce a sconvolgerla al punto che, almeno tra sé e sé, finisce con l' inveire contro Roberto, reo di aver "sedotto e abbandonato" Tsubasa, mettendogli quell'insana idea in testa, per poi lasciarlo in Giappone. Per noi, ha fatto la scelta giusta. Un uomo solo, senza alcuna esperienza, come avrebbe potuto gestire un ragazzino lontano da casa? Ma Tsubasa non ha capito ed io credo, l' abbia vissuta come una bocciatura." Non mi ha portato in Brasile perché non sono abbastanza bravo" era questo il suo pensiero e da qui questi 3 anni di allenamenti, per continuare a vincere e guadagnarsi l' ambito premio, senza mai prendere in considerazione altre possibilità: col suo talento non avrebbe potuto affermarsi lo stesso?
Ma, ormai, il traguardo è raggiunto e a Sanae non resta che rassegnarsi e tenersi tutto dentro. Certo, se non avesse quel brutto carattere, se non fosse diventata così tranquilla, pacata, a modo... probabilmente, tutti pensavamo che in quel caso avrebbe avuto il coraggio di farsi avanti. Invece no, non è la timidezza o la paura di essere rifiutata che la frenano ma, al contrario, la paura di essere ricambiata, perché sa che il tempo a disposizione è poco e un' eventuale storia sarebbe destinata a finire o comunque a continuare tra mille difficoltà, innanzitutto l' enorme distanza. Dopo qualche mese di felicità, dovrebbe affrontare un dolore ancora più profondo, la solitudine, la paura dell' abbandono.
A farle ammettere questa scomoda verità, è la persona che meno ci aspettavamo, la piccola Kumiko, che in questo momento sembra più saggia di lei e Tsubasa insieme. Anche se piccola, vede la situazione con chiarezza e, pur non avendo speranze, vuole confessare il suo amore al capitano ma prima ne parla con lei. Per correttezza, forse, o perché è una ragazzina romantica e generosa, che vuole che almeno loro siano felici e spera che Sanae segua il suo esempio. Vuole essere il loro Cupido, alla fine non farà lo stesso col ragazzo? Ma il ragionamento di Sanae è sensato: non si può sentire la mancanza di ciò che non si è mai avuto. Perciò, è meglio nascondere la testa sotto la sabbia, così come Tsubasa preferisce concentrarsi su altri obiettivi e lasciare tutto com' è.
Mannaggia, come si fa a sbloccare la situazione? Alla fine, dovremo ringraziare proprio "quello lì"? Non voglio metterti pressioni, ma spero che tu sia riuscita ad inventarti qualcosa di meglio, brava come sei!:-)

Un bacio, Maria.

Recensore Junior
06/12/15, ore 13:54

Adesso finito il campionato è il momento di pensare al Mondoale di Parigi, e ancora una volta i sentimenti vengono messi in secondo piano. Poi dopo il mondiale, la partenza per il Brasile, e i sentimenti sono ancora nel limbo, anche se lei non ha il coraggio di dichiararsi, forse anche per paura magari del dopo... Anche se avesse il coraggio di rivelare i propri sentimenti a Tsubasa, teme di soffrire per il dopo, per un nuovo distacco, quando lui sarà in Brasile.
Complimenti davvero OnlyHope 😘 al prossimo capitolo

Recensore Veterano
05/12/15, ore 18:46

Ciao OnlyHope. Eccoci nuovamente con Sanae. Una Sanae decisamente in preda alla rabbia. Rabbia nei confronti di Roberto, del Brasile e del calcio in generale, tutti rei, ai suoi occhi (comprensibilmente) di allontanarla da Tsubasa. Sanae è ancora talmente presa dai suoi pensieri e dalle sue emozioni da non essere ancora riuscita a decifrare il comportamento di Tsubasa. La povera manager non si è nemmeno resa conto che Tsubasa era stato stranamente taciturno sull'argomento Brasile. A dipanare un po' la matassa arriva inaspettatamente Kumi, che con la sua spontaneità e la sua esuberanza la mette con le spalle al muro, dimostrandosi anche più matura del previsto. La ragazza le apre anche gli occhi, non solo sulle sue reali paure, ma anche sui sentimenti che Tsubasa prova per lei.
Quando dice a Sanae che non si può minimamente paragonare a lei, le stà chiaramente dicendo che è lei la ragazza che Tsubasa ama. Ciò nonostante, Kumi ha intenzione di rivelare a Tsubasa i suoi sentimenti, dimostrando una bella dosa di coraggio. Coraggio che, in questo momento manca a Sanae perchè, come capisce la ragazza stessa, la paura di essere felice la attanaglia. Essere ricambiata da Tsubasa, conoscere il suo amore ed essere felice accanto a lui, nel poco tempo che resta loro per stare insieme, poi renderebbe la separazione ancora più difficile. Per questo Sana preferisce tacere, per questo, come dici tu nel tuo titolo, mette la testa sotto la sabbia. Chissà, però, che questa nuova consapevolezza e le parole di Kumi non la aiutino a sbloccarsi. Ancora una volta, non posso che dirti brava.
Ciao, alla prossima.

Recensore Master
05/12/15, ore 15:40

Eccoci qua, letto finalmente.
Allora che dire, la rabbia di Sanae ci sta tutta, la partenza è sempre più vicina e lei non sa che fare.
Kumi alla fine la scuote dal suo 'torpore', l'unico mio rammarico è che dopo le elementari Anego pare sia scomparsa, non capisco perché nel Manga venga impostata così pacata e tranquilla nell'adolescenza. E' un po' anomala questa cosa e mi fa anche un po' rabbia, accidenti al Taka.
E ce la vedo che resta così un po' imbambolata nella nuova versione di Sanae, come se avesse le spalle al muro e incapace di rispondere.
E ora Sanae che si fa?
Anche se Kumi ha detto una cosa fondamentale, che contro la prima Manager non c'è storia, e in fondo al cuore lo sai anche tu.
Sono così vere e profonde le emozioni che descrivi brava Only, bravissima.
Sanae77

Recensore Veterano
05/12/15, ore 11:47

Ciao OnlyHope,
ogni capitolo di questo tuo lavoro mi evoca sempre più componimenti musicali. Questo monologo di Sanae è composto da movimenti che mi ricordano le quattro stagioni di Vivaldi, e credo non sia un caso se, alla fine di questo capitolo, vi sia un franco richiamo al ciclo naturale delle stagioni: "Ma quest’anno arriverà la primavera?
Ci sarà poi una nuova estate?
Forse no e sarà per sempre inverno…"
Io credo che siano proprio le quattro stagioni il leit motiv di questo splendido pezzo introspettivo, e che queste tre frasi ne siano la chiave di lettura.
Se nei capitoli precedenti abbiamo visto la giovane Sanae attraversare stati d'animo più legati all'autunno, malinconici, introspettivi (come il suo parlare alla luna), qui siamo in piena fase invernale. Ma lo spirito della giovane fanciulla non accetta che questa stagione si congeli e rimanga intorno e dentro di lei troppo a lungo. Nonostante i toni predominanti del capitolo siano in tonalità minore (invernale), non vi è dubbio che l'incipit richiami l'estate. Per i suoi toni interiori accesi e violenti, esso richiama la carica esplosiva di un temporale estivo, una tonalità musicale decisamente maggiore.
Con Kumi, poi torniamo all'autunno, a quei toni più sfumati, malinconici e nostalgici che caratterizzano la stagione in cui le foglie muoiono e cadono.
Ho trovato il confronto tra le due ragazze splendido e struggente, nonostante i toni forti che di solito caratterizzano Kumi, qui la vediamo esprimere i suoi sentimenti in maniera sussurrata, vinta anch'essa dalla malinconia e da tormento interiore.
Sanae si trova in pieno inverno, attraversa qui e li momenti legati all'estate e all'autunno, ma attende fremente la primavera, la stagione della rinascita e della speranza, di cui qui ancora non vediamo alcun segnale. Non vediamo ancora un piccolo bucaneve spezzare lo strato di neve e spuntare dalla terra ad indicare che l'inverno sta finendo.
Ma sono certa, cara OnlyHope, che in uno dei prossimi capitoli coglieremo il segnale della primavera, io attendo fiduciosa d'intravedere quel bucaneve che è riuscito a bucare la neve a a portare la primavera nel cuore della giovane Sanae.
Come si dice nell'Ecclesiaste, che pure richiama in qualche modo alle stagioni e alle diverse fasi della vita:
"C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
un tempo per tacere e un tempo per parlare."
Forse, questo è il tempo di piangere, di tacere e di astenersi dagli abbracci per Sanae, ma esso finirà, come tutte le cose.
Grazie per le autentiche emozioni che regali e che emanano da ogni singola parola, curata e sentita.
Un abbraccio, non ringraziarmi, ho fatto davvero poco :-)
gratia