-Ehi… Uncino… Ti sono mancato?- Sentì quella voce così strana dietro alle sue spalle. Era Peter, ne era certo; ma la sua voce non era più la stessa. Era roca, matura, e risuonava come un canto tra le pareti della sua mente. Si girò lentamente. E poi lo vide. Lì davanti a sé. Ma non lo riconobbe come il Peter di sempre. Era cresciuto. Dimostrava all’incirca ventitre anni. Aveva capelli corti e neri, con ciuffi ribelli che si accavallavano l’uno sopra l’altro. I suoi occhi erano luminosi e vivi, di un intenso e accecante verde. Era più alto, più adulto, più vecchio… Quel bambino tanto odiato era diventato grande. Attese pochi secondi per accettare quel fatto che gli mozzava il respiro. Era così assurdo. Cosa avrebbe fatto adesso? Pensava che con il ritorno di Peter tutto sarebbe tornato come prima. Ma come poteva ora che non era più un bambino? è una storia tra il capitano e Peter. Leggete e recensite!

Sono passati vent'anni... e Peter torna dalla sua Wendy.

ecco la mia fan fiction su peter pan ..non poteva finire in quel modo^^ e io l'ho continuato...

La storia comincia dove il film (2003) termina. Peter lascia Wendy con la promessa di non dimenticarla mai ma di non tornare più da lei. Trascorrono due anni e un nuovo personaggio entra a far parte della vita di Wendy, un ragazzo. Al contempo, il rapimento di Wendy darà vita ad una serie di eventi inarrestabili, che sfideranno i giuramenti fatti due anni prima e costringeranno lei e Peter di nuovo insieme.
Questa storia è per tutti coloro che non riescono a concepire come il film è terminato e sognano di vedere ancora i due protagonisti insieme.
Storia sospesa, ma non abbandonata; riprenderà non appena possibile

"Mi chiamo Wendy Moira Angela Darling!" Quanto tempo è passato da quando il suo primo e unico amore pronunciò quella frase? Peter Pan non lo sa. Non è più tornato da lei da quella magica e struggente notte in cui la lasciò tornare a casa. Perchè? Solo lui conosce la risposta. Ma sa anche che è ora di farlo.

Lo guardai, con le lacrime agli occhi: «Perché sei tornato?Mi avevi detto addio!»
Lui sospirò, prese le mie mani e mi buttò fra le sue braccia.
«Avevo bisogno dei tuoi sorrisi, del tuo modo di essere, delle tue risate, dei tuoi occhioni, delle tue mani, delle tue braccia, delle tue labbra, dei tuoi capelli... Avevo semplicemente bisogno di te, del mio sogno».
«Non è una scusa accettabile...» sussurrai, stringendolo più forte.
«Sì che lo è; ricorda che io, i sogni li inseguo e non li lascio scappare, principessa».
Non avevo bisogno di sentire altro: era tornato per me e questo mi bastava.

"Peter non stava dormendo. In effetti, non dormiva da molto tempo. Quanto? Nessuno poteva dirlo. Forse un paio di giorni, una settimana, un mese…forse non aveva più dormito da quando Lei l’aveva lasciato. "
Peter Pan è tornato, e lo aspetta una nuova, esaltante, magica avventura...

E' la prima e vera fanfic che scrivo, sono un po' agitata, ma eccomi qui. Ho preso coraggio e ho voluto scrivere una storia riguardante uno dei miei racconti preferiti: Peter Pan.
In questa fic non mi riferisco al film, al cartone animato o quant'altro, mi sono limitata ad utilizzare il mondo e l'universo già esistenti e i nomi...
Questo primo capitolo è stato un po' una prova, per cui è un po' corto. Spero vi piaccia la mia versione!

Peter che cresce? Peter che si innamora di Wendy e decide di partire con lei? Ma vogliamo scherzare? Peter e Trilly, ecco cosa va bene. Con l'amore che volete vederci, io ci vedo quello di un ragazzino per una fatina e mi sembra meraviglioso, imparagonabile ad ogni altro. Peter e Trilly, dicevo, e Peter che rimane nel Paese che non c'è e tutto il resto. Perché insomma, tutti i bimbi crescono, tranne uno, no? Raccolta di one-shot.

[Peter Pan (2003)]
Un piccolo momento visto da prospettive diverse... coincidenze che possono rovinare tutto...
Storia scritta per la tombola, indetta dal gruppo fb: "Il Giardino di EFP"

E se Neverland esistesse, ma non fosse proprio ciò che ci aspettavamo? La storia di Artie e di un Peter Pan che si racconta per quello che è, non per come lo descrivono.

Il vecchio mi diede un calcio sulla schiena abbastanza forte da farmi schiantare a terra, poi mi girò.
«Non p-preoc-c-cup-patev-vi. I-io s-sto…» e qui uncino mi trapassò lo stomaco con la spada. «… b-be-ne.» conclusi guardando Wendy.
«N-non mi… d-dime-dimenticare, W-wen-dy.» sussurrai vedendola piangere, sentendo le ultime forze abbandonarmi.
«Non ti dimenticherò, Peter, mai.» poi si avvicinò. «Ti prego, non mi lasciare!» mi disse prima di baciarmi.
Uncino la prese e la portò via.
«Wen-dy no…» e non vidi né sentii più nulla.
Mi dispiace ma la storia è interrotta a tempo indeterminato. Chiedo scusa a chi la ha seguita fino ad ora.

Ovunque al mondo Wendy avrebbe riconosciuto quel viso. Un viso mai dimenticato, stampato nella memoria giovane di una bambina inesperta, un volto scolpito nel tempo e mai tramutato, un volto bellissimo.

Mr Pan: Ragazzo mio, quando vorrai crescere? Sei solo un bambino!
Peter si sentì travolto da una strana sensazione di vertigine. Improvvisamente tutto gli sembrò diverso. Aveva dei ricordi che non sapeva di avere. L'isola che non c'è, Capitan Uncino, i bambini sperduti e... Wendy. Wendy! Ora sapeva chi era la ragazza del parco. Era Wendy.

Sono passati ormai tre anni da quando Peter promise a Wendy che sarebbe sempre andato a trovarla. Una promessa, però, che non mantenne mai. Tre anni dopo, Wendy è al terzo anno del liceo e pensa sempre a Peter, anche se è delusa dalla promessa non mantenuta. Tre anni dopo, Peter decide di tornare a trovare Wendy ma non sa ancora che la sua vita cambierà e che tutto cambierà.

e se wendy non fosse cresciuta? e se peter tornasse a Londra?
e se wendy diventasse la regina dell' isola che non ce?

in questa storia Peter cercherà di scusarsi del suo comportamento con Uncino ma non sarà facile ottenere il suo perdono