Ciao Etienne, eh sì, ti sei fatta attendere abbastanza,in effetti.
E hai fatto aspettare "i nostri" 16 capitoli prima di poter consumare il loro matrimonio, in una situazione di relativa tranquillità, diciamo, ben diversa dai fatti a noi ben noti.
Per quanto mi riguarda, avrei preferito che loro due avessero lasciato la camera da letto e fossero fuggiti a cavalcare assieme , perché qui Oscar con la nutrice mi sembra un po' Maria Antonietta con la dama di compagnia. Non ce la vedo farsi fare i preparativi in camicia da notte .
Cambiando discorso, la carta dei diritti fondamentali dell'Uomo fu l' unica opera positiva di quei tumultuosi anni. Peccato che, prima di veder realizzati quei principi di uguaglianza e libertà, dovranno passare dei secoli,tenendo presente che la Carta poi, si riferiva agli uomini, non alle donne e comunque la messa in schiavitù continuò ad essere esercitata fino all'Ottocento e oltre.
Sicuramente per l' epoca fu già una conquista e i francesi potevano illudersi di un vero cambiamento.
Come in tutte le storie anche qui c'è qualcuno che vuol mettere i bastoni fra le ruote, la seconda parte del capitolo mi ha lasciato un po'in confusione con questo nuovo personaggio, poco limpido. Attendo dunque di scoprire il seguito, mi auguro al più presto.
Buon venerdì
(Recensione modificata il 17/06/2022 - 08:52 am)

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Ciao cara Etienne.
Bellissimo capitolo davvero ricco di spunti.
Oscar diventa moglie di quell'uomo descritto nella Carta, non dello stesso uomo che era prima di allora...
E non perché lui fosse un "servo", che in realtà era un uomo libero e stipendiato, ma perché era un uomo senza uguali diritti, quindi neanche quelli di sposare lei...
Poi purtroppo sappiamo che i contenuti di quella Carta saranno di fatto disattesi, ma in quel momento era davvero una "rivoluzione" copernicana!
Bello ed emozionante l'incontro d'amore, anche se io, sinceramente, faccio fatica ad immaginarlo così perché, da parte di Oscar, ho sempre visto una tale inibizione, che solo in un momento in cui è presa alla sprovvista, come la sera delle lucciole, travolta da un'emozione improvvisa, può lasciarsi andare...
Ma io faccio riferimento solo all'anime.
E poi non ti nascondo che mi sentivo in imbarazzo io, al posto di Oscar, a vedere quella preparazione della notte d'amore davanti alla nonna.
Per tanti motivi: perché è stata la sua governante che diceva al nipote di starle lontano, perché è stata sempre spettatrice del difficile rapporto di Oscar con il suo corpo...
Ma queste sono tutte mie fisime.
In realtà, a pensarci bene, la "benedizione" implicita della nonna è per loro sicuramente un valore aggiunto....

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Ma bentrovata carissima Etienne! Che piacere leggerti di nuovo, sappi che l'attesa è valsa decisamente la pena. Questo capitolo è molto molto molto bello e denso di momenti che seminano indizi e che regalano gioia e tenerezza. Mi è piaciuto moltissimo come hai descritto l'avvicinarsi di Oscar e André in quanto marito e moglie, è una cosa che avrei voluto tanto vedere/leggere e tu sei stata bravissima. Mi piace moltissimo anche la risolutezza di Oscar davanti ad una Marie che sta imparando a vedere i suoi ragazzi felici e come una coppia. Inoltre hai fatto davvero un bellissimo lavoro con la parte storica/rivoluzionaria: il fatto che vada a coincidere col compleanno di André è un dettaglio che apprezzo tanto. Per quanto riguarda Martin, sai che sei riuscita a dare questo senso di supponente superiorità alla perfezione? Ben prima che Oscar ne discutesse, bravissima. Mi ha fatta ridere, lo ammetto, Gilsù e la cotta di Gilbert per la figlia di Martin...ma non ci saranno guai, vero? La mia mente è già volata verso le congetture più folli ahahah. Infine grazie davvero per questa bellissima immagine di tutti loro sereni e felici a tavola, ma soprattutto, grazie per averci permesso di rileggerti. Ancora complimenti e a presto!

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Cara Etienne è sempre una gioia trovare un aggiornamento a questa coinvolgente storia che stai scrivendo e che ci stai regalando.
Ci avevi lasciati con Oscar e André che si erano appena incontrati dopo un breve periodo di distacco. E il loro ritrovarsi è proprio come desideravo che si svolgesse, con quell’attenzione ad ogni più piccolo particolare, prima di affrontare il loro momento insieme.
Dapprima la concitazione del rivedersi, dopo un discreto lasso di tempo, i convenevoli, le riflessioni, i compiti a cui attendere, prima di potersi veramente dedicare e ritrovare a tu per tu con l’oggetto del desiderio.
Il compito importante da espletare era rendere partecipe Oscar del fermento che si stava avvertendo, con la notizia che il 26 agosto sarebbe stata promulgata la dichiarazione dei diritti del cittadino. Oscar, ricopiando gli appunti, non può che rimanere ammirata per il trasporto di suo marito profuso in quelle righe, che significano molto, il possibile cambiamento, che potrà essere d’esempio anche per altri paesi europei. E’ talmente fiera di quello che ha scritto André da volerlo condividere con Cirillo, prima di poterlo completare insieme al marito per farlo diventare un articolo degno di essere pubblicato sul giornale di Mossy.
Poi una cena dove, tutti riuniti, si sono scambiati vicendevolmente opinioni, pareri, pensieri, impressioni scorsi in quei giorni.
E finalmente il momento del ritiro per la notte, che preannuncia una sorpresa per André. Oscar lo ha preceduto in camera per prepararsi, aiutata da Nanny, la quale comprende che, finalmente, per quei suoi due ragazzi si sarebbe compiuto il desiderio coltivato lungo tutto l’arco della loro vita e al quale, in un altro momento, non avrebbe potuto credere potesse avverarsi. Assistiamo alla toletta di Oscar, la quale si prepara con cura, per accogliere suo marito e diventare a pieno titolo sua moglie, indossando la camicia di mussola bianca, cucita per lei da Nanny. La loro notte si svolge con la dolcezza e la delicatezza dovute, ma con tutta la passione che entrambi provano l’una per l’altro. Non un gesto di troppo; persino gli sguardi e le inflessioni della voce diventano quanto mai dirompenti in questo frangente che li racchiude in un bozzolo fatto solo per loro. Una notte indimenticabile che li lascia appagati e talmente stregati l’uno dall’altra, da voler prolungare il tempo con una cavalcata all’alba, durante la quale potersi ascoltare ancora e ancora sempre più in profondità. Il risultato, palese ad ogni abitante di Chateau Magenta, sono la serenità e il sorriso impressi sui loro volti, al ritorno. Ora possono davvero dire di essere diventati un cuore solo ed un’anima sola, che palpitano all’unisono, in quella comunione di intenti e di aneliti che solo due persone profondamente unite, e che si comprendono, come sempre hanno fatto durante il corso della loro vita, possono provare e gioirne nella semplicità dei reciproci gesti e parole.
Poi li ritroviamo tutti insieme, Gilbert compreso e abbigliato per la prima volta come si conviene, riuniti a cena dal sindaco Martin, il quale li accoglie nella sua magione mostrando tutta l’opulenza di cui dispone. Qualcosa nel modo di porsi, di parlare e, forse, anche di ragionare da parte del sindaco, instilla un dubbio sui suoi intenti nella mente di Oscar, che rende partecipi anche gli altri, affermando di non fidarsi pienamente di quell’uomo che, probabilmente, si muove spinto da un suo tornaconto personale e non da alti ideali, tanto da voler sentire l’opinione anche del giovane Gilbert, che sembrava essere stato trattato alla stregua di un domestico. Ma è ancora l’occhio clinico di Cirillo che svela che il giovane sarebbe rimasto muto, come in muta contemplazione era rimasto durante tutta la serata, rimirando la bella figlia di Martin, lasciando sorpresa Oscar che di nulla si era accorta. Ma si è fatto tardi ed è bene che lei si ritiri per non stancarsi troppo, concetto che il medico fa ben presente ad Oscar, che però già pregusta il fatto di potersi ritrovare fra le braccia di suo marito, l’unico posto dove sente di voler stare, indipendentemente dal riposo che dovrebbe osservare, per la gioia di André.
Capitolo delizioso, curato in ogni sua parte, che rende vivide le sensazioni provate nonché le situazioni contingenti vissute dai protagonisti.
Sempre complimenti, un affettuoso saluto e auguri in ritardo. A presto, o quando avrai tempo!

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Sembra che i nostri non possano star tranquilli mai: la loro felicità è durata un attimo.. e ora eccoli di nuovo a cercare di capire la doppiezza di un tizio che non apprezza la nuova era nascente!!

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Che bello ritrovare questa meravigliosa storia con un nuovo aggiornamento! Mi è mancata molto...l'attesa però non è stata vana, perché il capitolo è davvero bellissimo: ho trovato, come sempre, Oscar e André così veri... i momenti descritti tra loro sono stupendi. E nanny, che dire di lei? Mi ha fatto tanta tenerezza, lei che è la prima da sempre ad aver capito cosa ci fosse tra Oscar e il nipote, ora è incredula sul fatto che quel matrimonio sarà reale. Ma credo che i guai non mancheranno, tra Gilbert innamorato e il ricco Martin, di cui già Oscar sospetta...
Etienne, storia sempre più avvincente ed emozionante, davvero ben scritta e non vedo l'ora di leggere il proseguio! Complimenti e a presto! F.

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Sì, l'attesa è stata lunga, ma ne è assolutamente valsa la pena!
I tuoi Oscar e André sono vivi e veri. E tenerissimi.
"Aveva sentito pronunciare il suo nome con il tono allegro del gioco, con quello provocatorio della sfida; da come lo chiamava, capiva se cercava di controllare un tormento, se doveva domandargli qualcosa di insolito, se era arrabbiata col mondo, se voleva che l'aiutasse a distrarsi, con le sue chiacchiere o una bella bevuta. Ricordava anche quelle cinque lettere urlate, con disperazione e angoscia, quando lui si era trovato in pericolo...Eppure mai, prima di allora, aveva udito quell'inflessione dolce e supplice al contempo...Eppure mai, prima di allora, aveva udito quell'inflessione dolce e supplice al contempo...".
Oscar e André vivono la loro stagione, ma intanto trasformazioni epocali e non sempre chiare incombono, suscitando in loro non poche preoccupazioni. “Etienne Martin, non mi convince...non mi convince neanche un po'! E' sicuramente un abile mercante e forse anche un buon sindaco per la città, ma non è l'uomo rivoluzionario che immaginavo. Per certi versi i Martin mi hanno ricordato tantissimo famiglie aristocratiche della corte di Versailles...solo senza titolo nobiliare!"
Menzione speciale per Nanny, che, quasi incredula, non si sente pronta al fatto, che pure adesso è sotto i suoi occhi, "che quel genere di felicità fosse possibile, per due persone come loro."
Mi piace tanto.
Grazie e a presto.
Octave

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Cara Etienne,
"Loro" si amano... già ne eravamo al corrente... eppure lo sa il Cielo se sussisteva la necessità di un finale di capitolo come questo!!! Ammirare l' amore in azione è sempre un meraviglioso vedere!
Normale amministrazione, quindi, che lei non abbia occhi per altri, men che meno per lo splendido esemplare di uomo del Meridione che le cammina, ripetutamente, accanto lungo un arenile da favola... Meglio così, perché un evento tanto eccentrico, perfino innaturale, lascia libero campo alla fantasia di quella certa percentuale di ammiratrici che mai e poi mai si permetterebbero, nemmeno a livello d' immaginazione, di insidiare un certo "bel morettino". Ammiratrici ormai attempate che, al posto di "Lady Oscar", preferivano e sempre continuano a preferire la formula "Oscar ed Andrè" e che entrambi hanno sempre amato in egual misura e sempre finiranno con l' amare.
Che commentare ancora??! Brava! Un altro capitolo da sogno e "da sogni" (di cui, come sai, ho investigato e fatto mio ogni risvolto), arricchito di caratterizzazioni e di rievocazioni geografiche, ma anche storiche, esemplari.
Con costante ammirazione... Lenovo 2015
P.s. Prima di dimenticarmelo ancora una volta... ti ringrazio anche per il sorriso donatomi da quella preoccupazione di Andrè nei confronti di Cesar, quella cioè che l' ha portato a preferire un suo momentaneo trasferimento in campagna...

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Un encuentro hermoso tan esperado y ansioso. Es bueno leer que la enfermedad de Oscar no es Tisis y hay esperanza de que supere la.enfermedad solo falta leer como André supera su ceguera. Hay muchos planes que ayudarán a la revolución y su lucha por la igualda. Felices pascuas!!

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Cara Etienne, che bellezza il loro ricongiungimento!
Anche se Oscar indossa il suo solito abbigliamento maschile ed anche se non si baciano, ma "semplicemente" si abbracciano, mi hai fatto venire in mente il famoso quadro del bacio di Hayez, tanto è il “trasporto” che sei riuscita a farci percepire descrivendo il loro incontro.
Queste parole poi le ho trovate straordinarie: “Il mondo per entrambi riprese a ruotare, come se la lontananza ne avesse sospeso il perpetuo movimento”.
Ma temo la tempesta,  dopo questa quiete apparente, ed il   Cavaliere di Caraman mi preoccupa assai.
A presto!

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Ciao Etienne,ben ritrovata.
Come mi era sembrato nei precedenti capitoli, questo nostro dottor Cirillo è molto confidenziale con Oscar e lei sembra a sua volta gradire e contraccambiare le confidenze parlandogli dei suoi possedimenti di Normandia, la cavalcate da bambina prima con suo padre poi con André, il periodo della sua vita condiviso con Rosalie, sorella della famosa Jeanne Valois.
Oramai sembra un feeling perfetto fra loro tanto da indurre Oscar ad abbandonare la sua proverbiale riservatezza.....sarà perché le ha salvato la vita,io credo.

Quando ho letto del suo incontro con Mussy invece, ho pensato immediatamente al giornalista rivoluzionario Camille Desmoulins da cui ( nella serie originale)è stato tratto il personaggio di fantasia Bernard Chatelet, lui parla con Oscar mettendo le mani avanti : pubblicherà tutto quello che gli verrà chiesto ma non vuole assolutamente conoscerne le fonti.
Ciò che veramente mi ha stupito, è il finale, un vero colpo di scena : non me l' aspettavo così presto il ritorno di André. Come avrà fatto??
Bellissima la citazione di Neruda, ci stava proprio a pennello ! Brava , a presto , buona notte
(Recensione modificata il 14/04/2022 - 11:56 pm)

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Carissima Etienne,
perdona il ritardo, eccomi qui!

Non sai quanto questo capitolo mi abbia fatto desiderare il mare, le passeggiate sull'arenile, la luce che si specchia sulla superficie del mare, il vento e il sole che accarezzano la pelle: un vero struggimento!
E questa Marsiglia, che io non ho mai visitato, è una città che tu descrivi con un'abilità straordinaria: pare di camminare insieme a Oscar nei viali eleganti e nei vicoli stretti in un percorso davvero interessante.

Venendo alla storia, mi piace molto la tua Oscar che mantiene la sua solita risolutezza ma che sa dare spazio ai sentimenti e all'amore e, addirittura, ne parla apertamente con Cirillo, un altro personaggio sicuramente schivo ma capace di grandi sentimenti. Mi piace molto questo dottore.

E sulla leggenda di Partenope, grazie, ho imparato qualcosa che non sapevo!! Una storia bellissima, davvero.

Un abbraccio, carissima, grazie per la cura che metti in ogni capitolo della tua storia,
Sett.

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Ciao etienne86. Sono rimasta affascinata nel leggere del mito di Partenope e quanto scritto riguardo il mare. Ho apprezzato molto le descrizioni facendomi immergere nell'atmosfera. Sono contenta per Oscar e André, sto leggendo con interesse come stia caratterizzando il loro rapporto e la citazione é del tutto adatta, come scritto nelle note. Poetico il finale con il mondo che ha ripreso a ruotare nelle loro anime intrise di amore dopo la lontananza. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 14/04/2022 - 05:11 pm)

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Cara Etienne, mi hai portata a fare un giro per Marsiglia, a camminare sulla battigia, a fare un bagno di sole con Oscar e il dottore. È stata davvero una lettura piacevole soprattutto in questo accompagnare Oscar in una vita semplice e di riposo. Cosa può esserci di meglio per la sua salute da irrobustire?!?
Temevo che la lontananza di André sarebbe stata lunga, un vero supplizio per Oscar, che lui avrebbe avuto chissà quali ostacoli.
Invece per fortuna il loro ricongiungersi è già avvenuto. Un incontro spontaneo, dei gesti semplici, ma molto significativi. Speriamo che André non si sia buscato qualche malanno sotto quella pioggia, perché ho idea che quel vestito ormai pronto, sia il segno che loro sono pronti a diventare davvero sposi...

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Capitolo interlocutorio, in cui ci porti alla scoperta dei risvolti pratici e concreti del soggiorno a Marsiglia di Oscar, e ci fai scoprire la città attraverso i suoi occhi.
Capitolo nel segno dell'attesa, nel segno di Neruda -un poeta che, vedo, è molto amato, dal "Postino" in poi, e anche in questo fandom ha i suoi estimatori -, e che, alla fine, vede ricomparire André, aspettato anche da noi lettori con una certa trepidazione.
Decisamente, la mussola bianca, e quell' "indumento" non specificato, ma che forse possiamo intuire nella sua destinazione, ci fa immaginare, emozionare, e ben sperare per un aggiornamento, che attendiamo con bella impazienza: in fondo, Oscar è pur sempre una moglie che attende il neo-marito lontano...e Nanny, oltre a conoscere i suoi ragazzi, non è poi così anziana per non ricordare certi palpiti.
A prestissimo, spero,
d

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