Recensioni per
La nostra stagione
di etienne86
Cara etienne, facendo rientrare in scena Alain, sfondi una pprta aperta, dato il mio amore per questo personaggio: e qui il racconto è tutto filtrato attraverso la sua sensibilità di uomo intelligente e pratico, capace di valutare le situazioni e le persone a colpo sicuro: assolutamente naturale che la diplomazia ipocrita di La Fayette, il suo essere politico nel senso deteriore del termine, la sua ambizione malcelata cozzino contro l'immediatezza del sentire di Alain. Bella anche l'idea di presentare il personaggio di Girodelle attrsverso il suo sguardo, nonostante i due uomini non possano essere più diversi: e questo è un Victor de Girodelle decisamente insolito, spettinato e con la divisa strappata, dopo una notte passata a combattere per difendere la famiglia reale dalla furia del popolo, ma sempre pieno di mesta dignità. Fantastica l'immagine, a questo proposito, del velo di polvere che si posa su ogni oggetto e persona, anche la più elegante, quando un mondo crolla di schianto (mi vengono in mente le immagini delle grandi demolizioni, quando edifici possenti crollano su loro stessi in una nube di polvere!). Altra immagine che mi porto nel cuore è quella dell'addio a Versailles, che Alain vede per la prima e ultima volta in quell'occasione ferale, paragonata a una vecchia attrice che si inchina per l'ultima volta dopo l'estremo, mesto spettacolo, prima del ritiro dalle scene. E quanto all'emozione dell'incontro fra Alain e Oscar e Andrè, come direbbe Donnie Brasco, "che te lo dico a fare?": magari le cose fossero andate così! A presto, a prestissimo, vero? D. |
Cara Etienne, |
Cara Etienne, |
Ciao Etienne, grazie per il riassunto, anche se forse mi sarebbe piaciuto un po' più esteso, l' importante è che siano citati i personaggi principali quelli che in maniera più ricorrente faranno parte della storia. |
Cara Etienne, ma quanto è denso di emozioni questo nuovo passaggio che ci hai regalato? Moltissimo. Abbiamo potuto dare uno sguardo alla situazione di Parigi, e a cosa è accaduto nei mesi successivi alla presa della Bastiglia, tramite lo sguardo e i ricordi di Alain, il quale, essendo uno degli eroi di quel giorno tremendo, è divenuto comandante della Guardia Nazionale. Con la sua nuova posizione può attendere meglio che può anche ai suoi compagni, come dimostra la decisione di mantenere Gerard Lasalle in caserma, dopo essere stato ferito, affinché non rischiasse la vita, come avrebbe potuto accadere ad ognuno di loro ogni volta che varcavano i cancelli della caserma. Alain è colui che ha dovuto sovrintendere al trasferimento dei reali dalla reggia di Versailles, che tra l’altro non aveva mai visto, al palazzo delle Tuileries, dopo che al re era stato quasi intimato di fare ritorno a Parigi, dopo la promulgazione la Carta dei diritti del cittadino e aver abolito i privilegi feudali. Alain è l’uomo al quale poter assegnare i lavori sporchi, mentre chi sta al comando gode della posizione conquistata con il sacrificio altrui, nella fattispecie il marchese Lafayette, del quale Alain ha pochissima stima. |
Questo capitolo riannoda tanti dei fili che erano rimasti interrotti e, pur nella drammaticità della situazione in cui i personaggi si muovono, è davvero un'esplosione irresistibile di gioia e di speranza. |
L'arrivo di Alain ha portato una ventata di gioia nelle vite di André ed Oscar, e sarà di grande aiuto a tutta la situazione a Marsiglia. |
Finalmente sei tornata! Che bello questo capitolo , la sorpresa di alain e la contentezza di André e Oscar . Bene aspetto con ansia il prossimo capitolo, ti prego non ci fare aspettare troppi stavolta |
Etienne, questo capitolo è tutto fuorché noioso! Se proprio devo trovare un difetto, direi che è stato troppo breve! XD ma questo succede per ogni capitolo, visto che non smetterei mai di leggere questa storia <3.. Oscar, come sempre coraggiosa e impavida, ci svela la natura subdola del conte di Caraman, che penso proprio porterà non pochi guai. Molto toccante la delusione d'amore del giovane Gilbert, così come la comprensione di André dei suoi sentimenti. E come sempre, bellissimi i momenti tra Oscar e il suo André, dagli sguardi, agli sfioramenti, fino ad arrivare al silenzio condiviso sulla terrazza. Senza dimenticare il momento, bellissimo e tanto intimo, tra i due. Che bello, Etienne! Ci dici che ci saranno salti temporali d'ora in poi...dove ci porterai? Non vedo l'ora di scoprirlo! |
Cara Etienne, ma come noioso?!? Qui la storia incontra la Storia successiva al 14 luglio e vede i Nostri combattere in modo diverso da come li abbiamo sempre visti. In fondo, si sa che ferisce più la penna che la spada... |
Ciao etienne86. Ho riflettuto riguardo quanto scritto di Oscar che si chiede se quanto successo sarebbe accaduto se fosse diventata la moglie di Girodel. Ho letto con interesse di Gilbert. Purtroppo Marie Anne Martin si é fidanzata con un altro. Mi é dispiaciuto quanto accaduto a Cirillo e ho apprezzato quanto scritto riguardo l'affare Tourette. Mi sono immersa in questa realtà attraverso le tue parole. Un caro saluto. |
Cara Etienne, un altro capitolo denso di avvenimenti e pertanto per nulla noioso, anzi. Continui sul doppio binario della storia personale, che si sviluppa a piccoli passi tra Oscar e André, alla crescita del loro rapporto personale e quindi di coppia a tutti gli effetti, non scordandoti mai di regalare anche uno sguardo d’insieme per quello che accade al di fuori del bozzolo che entrambi sono riusciti a ricavare in quel di Chateau Magenta. |
Carissima Etienne, |
Carissima Etienne, |
Ciao Etienne , benritrovata. |