Recensioni per
La nostra stagione
di etienne86

Questa storia ha ottenuto 299 recensioni.
Positive : 299
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
05/10/22, ore 20:08
Cap. 19:

Bentornata con la tua storia Etienne!
La nostra stagione:  parole di Oscar prima, confermate da André poi e dalla madre di Oscar ora: Se dopo tutto questo ci sarà un futuro, quel tempo è vostro, e viverlo laggiù sarà un modo di riannodare la vostra vita presente al passato, di cui siete figli. Oscar e André hanno superato le distinzioni di ceto e di classe sociale ed la loro attività a Marsiglia contribuisce a diffondere le nuove idee di uguaglianza. Hanno guadato assieme il fiume tra la vecchia e la nuova Francia.
Veramente profondo il pensiero espresso da Oscar: casa è sempre stato il luogo in cui si trovava anche André. Se non è amore questo...
Bravissima, aggiorna presto!
 

Recensore Master
05/10/22, ore 09:04
Cap. 19:

Cara Etienne, questo tuo ritorno è stato veramente un regalo.
Grazie per l' accurato consuntivo, utile per fissare l'orientamento e non confondere nomi e personaggi nuovi (specie per chi, come la sottoscritta, non ha più vent'anni e segue contemporaneamente altre storie con più volti nuovi).
Il capitolo mi sembrava di transizione, in un' atmosfera dolce ,amorevole, un Alain che si risolleva dal drammatico vissuto e sembra rilassato, appagato, contento di esser tornato dai suoi vecchi amici , custode di un amore che finalmente è sbocciato, e sembra quasi che quei pochi anni non siano davvero trascorsi....ma invece....
Dopo che l'anziana nonnina di André si congeda , per concedersi il giusto risposo, ecco che l'atmosfera gioiosa e l'euforia del piacevole rivedersi, assume connotazioni diverse....l' immagine del ritratto di Oscar, o ciò che rimane di quella meravigliosa tela lacerata è un po' il simbolo di un mondo a brandelli che li vede protagonisti di quegli anni, tumultuosi e tragici .
L' inizio della fine, la tanto osannata " Presa della Bastiglia " era solo la fine di un sogno.
Un mondo migliore e più giusto non lo si può conquistare al prezzo di tante violenze, saccheggi, persecuzioni e morti.
La povera contessa de Jarjayes colpevole solo di esser nobile e per questo costretta a lasciare la sua sontuosa dimora e riparare in un lontano convento sotto mentite spoglie, è stata ancora fortunata ad avere una figlia madre superiora, cui potersi affidare. Il momento storico è quello in cui nessuno è veramente amico e tutti possono spiare, mentire, imbrogliare, tradire magari a prezzo di un sostanzioso compenso..... Alain lo vedo stanco e provato.
Ci credo che vorrebbe ritirarsi in campagna e fare il contadino!
Leggendo tutte queste incresciose e dolorose vicende, assolutamente purtroppo realmente accadute, trovo confortevole il titolo della fiction " La nostra stagione "che si insinua pure fra le righe della lettera di madame madame Marguerite alla figlia .
C' è questa eredità , la tenuta di Arras che andrà ad André, che non è nobile dunque quel possedimento non andrà confiscato, perduto per sempre.
Molta tristezza, malinconia ma anche molto amore in questa storia.
Forse l' amore vincerà il male.
Grazie cara Etienne, sei bravissima.
Non è semplice un what if sul post 14 luglio si rischia veramente l' assurdo a volte.
Non è facile ma tu ci stai riuscendo benissimo. Complimenti, a presto
(Recensione modificata il 05/10/2022 - 09:19 am)

Recensore Veterano
05/10/22, ore 07:47
Cap. 19:

Carissima Etienne,
questo capitolo ha il profumo di casa.
E casa, come dice giustamente Oscar, non sono necessariamente le mura che circondano il nostro vivere, lo sono solo se dentro quelle mura c'è chi trasforma il semplice vivere in un vivere pieno: "Palazzo Jarjayes è la dimora della mia infanzia, dove sono cresciuta...ma è diventata la mia casa solo dal giorno in cui il nipote della mia governante, orfano di entrambi i genitori, è venuto a vivere con sua nonna...e con me. E ha ragione, sai? Quando sono con te mi sento a casa, sempre. E quando non ci sei stato...quando ti sei arruolato tra i soldati della Guardia, palazzo Jarjayes è tornato ad essere semplicemente la residenza di mio padre".

Così anche la dimora di Arras è scelta da Madame Marguerite per Oscar e per André non certo seguendo un criterio legato al suo valore economico o al suo aspetto estetico: "I miei genitori hanno sempre saputo quanto amassi quella tenuta di campagna. Quanto piacesse anche a te recarti lì, nei periodi di riposo dai nostri obblighi a corte. Potevano lasciarci la villa in Normandia o lo stesso palazzo vicino a Versailles...ma hanno scelto Arras. Non credo sia un caso".

E non è un caso che Alain, in una sconosciuta Marsiglia, avvolto da rumori e odori mai sentiti prima, su strade mai calpestate prima, trovi casa sua solo perché è di nuovo insieme ad amici che sono per lui ormai una famiglia di elezione.

Mi hai davvero commosso, cara Etienne, grazie.
Bentornata,
Sett.

Recensore Veterano
04/10/22, ore 22:51
Cap. 19:

Apprendere ciò che ne è stato di Palazzo Jarjayes e ciò che è accaduto ai suoi genitori è un dolore grande per Oscar e non potrebbe essere altrimenti. E quel brandello di tela slabbrato è come il segno tangibile e terribile della fine di un mondo e di come il cambiamento non sia mai indolore e non sia neanche, spesso, come lo avevamo immaginato. La sua casa e la sua famiglia sono però la persona che Oscar ha accanto, come è stato sempre. E questo dà loro la forza di affrontare qualunque cosa.
I tuoi personaggi sono sempre molto intensi. Di una estrema forza e di una straordinaria delicatezza.
La tua storia, Etienne, ci era mancata, e questo capitolo è stato una graditissima sorpresa!
A presto.
Octave

Recensore Veterano
04/10/22, ore 17:57
Cap. 19:

Che bello rileggerti Etienne! Un capitolo d'amore, questo: quello che Alain vede tra Oscar e André nei gesti, negli sguardi, negli atteggiamenti di rispetto reciproco, tanto da rappresentare un'utopia; quello dei genitori per lei, per entrambi loro, che ricevono in dono la tenuta di Arras, conoscendo i bei momenti lì trascorsi; l'amore fra Oscar e André, che pervade l'intero capitolo. Mi piace molto il modo in cui fai percepire l'amore che li unisce, sempre, in ogni momento, in ogni gesto, anche in quelli piccoli e semplici come un sorriso. Lo descrivi con eleganza e semplicità, in modo particolarmente emozionante.
La madre di Oscar, poi, mi ha piacevolmente sorpresa: una donna lontana, ai margini della vita di Oscar, ma che l'ha sempre amata.
Attendo con ansia lo sviluppo degli eventi: questa storia, che mi è mancata, mi entusiasma ad ogni capitolo! Bravissima come sempre, Etienne!!
A presto!

Recensore Master
04/10/22, ore 15:24
Cap. 19:

Carissima Etienne, che altro meraviglioso passaggio ci hai regalato, ritagliando un quadro di vita famigliare, e di come possa venire resa movimentata dalle notizie appena ricevute, per mano di un vecchio amico, il quale torna nelle loro vite, anche se, a dire la verità, è rimasto sempre al corrente tramite le letture degli articoli scritti e pubblicati.
Quell’amico è un uomo leale che ha visto cose che mai si sarebbe aspettato di vedere, anche perché, quando tutto era cominciato, le premesse erano ben altre. Ora anche lui vorrebbe poter ritemprare non solo le forze, che ha continuato a profondere nei compiti che gli venivano di volta in volta assegnati, quanto lo spirito scosso dai tanti eventi a cui ha assistito. Parigi non è più la sua amata città: troppe le cose che non sono andate per il verso giusto, troppa la rabbia popolare che si è scatenata investendo, invadendo e distruggendo per una sorta di sete di rivincita.
Ora lui è giunto fino a loro, dopo un periglioso viaggio, in conseguenza dell’incarico ricevuto. Prima però ha valutato e pensato di passare a vedere le sue terre e, nel mentre, ha cercato e rintracciato la madre di Oscar, rifugiatasi in un convento, dove una delle sorelle di Oscar è la Madre superiora. Prima di mettersi in viaggio ha recuperato proprio dal palazzo dei Jarjayes, divenuto anch’esso preda della folla inferocita, quello che rimaneva del ritratto che era stato fatto ad Oscar poco prima di partire. E’ solo una parte della tela, rovinata in più punti, ma dove il suo volto risalta in maniera straordinaria con quello sguardo limpido e sincero che sempre l’ha contraddistinta. Ha dovuto raccontare come si fosse evoluta la situazione, oltre che della città anche dei nobili che ancora vi risiedevano. Molti si erano dati alla fuga e quei pochi che erano rimasti stavano rinnegando la loro appartenenza, inneggiando agli ideali rivoluzionari, cercando così di salvare le loro vite.
Incontrando Madame Jarjayes, Alain ha visto che fosse in buona salute, ricevendo la consegna di un messaggio per sua figlia; del padre sa che sia fuggito lontano, ma non sa dove abbia riparato.
Sono state notizie da dover condividere per Alain non senza un senso di peso sul cuore, soprattutto dopo aver trascorso un po’ di ore insieme ai suoi vecchi amici ed aver compreso l’armonia, l’unione, l’amore che intercorreva tra di loro, fatto di gesti, parole, emozioni, sensazioni che passavano dall’uno e si completavano nell’altra. Il vederli così realizzati nel loro sentimento è stato un balsamo anche per il suo cuore e la sua mente.
Ma la missiva, che Oscar raccoglie come una reliquia dalle mani di Alain, e si apparta per leggerla in solitaria, riporta un desiderio della madre relativo al passaggio di proprietà della tenuta di Arras a nome di André Grandier, comune cittadino, al quale sarebbe stato difficoltoso toglierla. Anche la madre di Oscar aveva ben compreso come i due giovani fossero tanto legati a quella terra, molto più che tutti gli altri possedimenti di famiglia.
Molto intense le parole di Oscar rivolte a suo marito, quando gli riporta cosa ci sia scritto nel messaggio, ma in particolare di come lei ora e sempre abbia sentito casa solo dove era presente anche lui. André per Oscar è sinonimo di appartenenza. Solo insieme a lui i luoghi, nei quali hanno soggiornato durante il corso della loro vita insieme, hanno assunto la connotazione di casa, di un posto dove stare bene insieme. Ora sarà lui a dover decidere se accettare l’offerta di Madame Jarjayes, come fosse il regalo di nozze che non hanno potuto ricevere, facendo ratificare da un notaio l’atto.
Un capitolo di transizione che porta però una ventata di vita vissuta insieme ai ricordi e la richiesta, quasi una preghiera, di fare in modo di poter continuare a vivere, non solo sognando il futuro ma costruendolo con le proprie mani, inaugurando così quella stagione che è pronta per loro e che li legherà indissolubilmente al passato e alle persone con cui lo hanno condiviso.
Grazie per la delicatezza di questa nuova finestra, nonché per averci fatto un breve sunto di quanto accaduto fin a qui, anche perché tanti sono gli eventi ai quali abbiamo assistito tramite la tua pregevole penna e che attiene sia ai nostri amati personaggi sia a una buona parte di Storia.
Grazie quindi per l’ impegno e la cura con cui ci stai raccontando quello che è un interessantissimo ed inedito spaccato di vita.
Complimenti sempre e, attendendoti quando potrai, un augurio per un buon proseguimento.
Un caro saluto.

Recensore Master
04/10/22, ore 14:45
Cap. 19:

Cara, bravissima, Etienne! Non sai che gioia ritrovarti, questo capitolo è bellissimo e lo è dal principio alla fine.
Mi è piaciuto tantissimo il tuo descrivere un Alain inizialmente più rilassato, sebbene fosse una parvenza. Per lui, dire tutto ad Oscar, non deve essere stato per nulla semplice; tu sei stata fantastica nel mostrarci il disincanto del soldato e la sofferenza di Oscar per ciò che ha scoperto. L'immagine della tela slabbrata è potentissima e ho amato l'accento che Alain pone su Oscar e André come utopia dell'epoca.
Gli strascichi violenti, che hanno investito famiglia reale e nobili, della rivoluzione sono perfettamente centrati e non solo danno una chiara idea ma lasciano lo sgomento che meritano.
La scelta dei genitori di Oscar è stata calcolata e un vero atto d'amore, verso entrambi, al tempo stesso. Mi domando se ne sapremo di più in futuro e sono un po' ansiosa di leggere del confronto di Alain con Caraman. Intanto ti ringrazio sempre tanto per la bellissima lettura, per i gesti di complicità e amore che i nostri due vivono nella loro stagione, rinnovandoti i miei più sentiti complimenti. Un caro saluto,
A.

Recensore Master
04/10/22, ore 11:11
Cap. 19:

Una nuova e durissima realtà ha investito Oscar e André, soprattutto la vista del suo ritratto lacerato. Chissà dove si è nascosto il generale..

Recensore Master
04/10/22, ore 03:17
Cap. 19:

Carissima, che bello leggerti ancora.
E che bello questo aggiornamento, in cui ci presenti l'amore di Oscar e André attraverso gli occhi di Alain che li ha raggiunti a Marsiglia e che nota l'amore che lega i suoi amici, come un sottile nastro di seta invisibile che li tiene sempre in contatto, con la gestualità complice, le voci che si alternano e si completano fondendosi in un unico discorso...bello bello bello!
E poi, nella seconda parte, ecco che, pur attraverso la narrazione di eventi dolorosi (la folla che assedia rabbiosa Versailles, il trasferimento forzato della famiglia reale alle Tuileries, le devastazioni agli hotels particuliers delle famiglie nobili residenti attorno alla reggia) illumini di un tratto affettuoso e sollecito verso la figlia un personaggio, come quello di Madame de Jarjayes, che nell'anime ha davvero un ruolo marginale. Un elogio doveroso anche alla tua scrittura, sempre così limpida e piacevole.
A prestissimo,
d

Recensore Veterano
19/08/22, ore 22:28
Cap. 18:

Cara Etienne, scusami per il ritardo con il quale recensisco questo tuo bel capitolo. Rivedere Alain è stata una gioia anche  per noi lettori. Ma più di tutto ho apprezzato l'immagine di Girodelle "di spalle, con il suo incedere elegante e dignitoso"; mi ha ricordato l'ultima volta in cui compare nell'anime, in cui volta il cavallo ed ordina ai suoi soldati di ritirarsi, dopo avere ubbidito, per l'ultima volta, al suo Comandante. Ed ho apprezzato i suoi pensieri per il destino di Oscar: "Saperla lontano da tutto questo è il mio unico sollievo...ed il mio più grande tormento”.
Ora mi aspetto faville quando Alain incontrerà nonna Grandier.
La storia diventa sempre più interessante, aggiorna presto!
 

Recensore Master
08/08/22, ore 21:38
Cap. 18:

Cara Etienne, scusa il grave ritardo con cui arrivo.
Mi è piaciuto questo Alain. E come pensare Oscar e André senza di lui?!?
Per fortuna è andato proprio lì.
Magnifico Girodel!
In genere è un personaggio piuttosto neutro per me. Qui lo hai elevato come forse si merita davvero.
In fondo con Oscar è stato un gran signore. Già dall'inizio, quando ha accettato, molto sportivamente, di essere messo secondo di una ragazzina! Perché si. In fondo non solo Oscar era una femmina, ma anche poco più che una bambina!!

Recensore Veterano
05/08/22, ore 17:20
Cap. 18:

Cara Etienne, è molto bello questo capitolo in cui ricompaiono due "pilastri" della storia.
Mi è piaciuto il tuo Girodel che se ne va in sordina, da gran signore, con il suo sentimento inalterato nel cuore. La perfetta personificazione dell'epoca dorata sulla quale sta calando il sipario (bellisima la tua frase relativa alla reggia). E meraviglioso questo Alain, disincantato, scanzonato e amico vero, come io ho sempre immaginato potesse essere se non fosse finito tutto sotto un ponte di Parigi.
Per la Storia dell'epoca mi affido alla tua penna, sempre in grado di dare grandi soddisfazioni a chi legge.
Un caro saluto.

Recensore Master
05/08/22, ore 15:22
Cap. 18:

Cara Etienne,
Me li porterò racchiusi nel cuore quel superbo, vinto ma non domo, Victor e il magnifico Alain dipinto a più riprese in questo tuo ulteriore capitolo. Eccezionali!!!
Arras ha, al momento, perduto un suo pargolo, ma sta guadagnando nuovi figli.
Felice di apprendere della simpatia spontanea sbocciata tra Alain e Cirillo (il mio adorabile Domenico).
Bella la pensata "Glacè Marron"... forse solo un tantino troppo di sentore nobiliare per l' epoca particolare in corso.
Il tuo apparire non è solo speranza appagata, ma, soprattutto, "certezza confermata"!
Anche dovesse finir di nuovo in tragedia... sarà comunque una meraviglia.
Un caro saluto

Recensore Master
05/08/22, ore 09:58
Cap. 18:

Ciao etienne86. Ti ringrazio per il riassunto. Mi ha fatto piacere trovare Alain. Mi é piaciuto il suo incontro con André e ho letto con interesse il loro dialogare. Poi Oscar e sono stata lieta che ad Alain sia piaciuto Cirillo. Manca solo la nonna. Apprezzo come stia descrivendo la parte storica. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 05/08/2022 - 10:00 am)

Recensore Master
05/08/22, ore 01:12
Cap. 18:

Ciao carissima Etienne e bentrovata! Ti chiedo scusa sin da adesso per come risulterà questa recensione ma sono sempre da cellulare e scrivere in modo sensato e dilungarmi quanto vorrei sono purtroppo due cose incompatibili. Scusa, davvero davvero!
Ma veniamo a noi! Quanto mi è piaciuto questo capitolo? Dire tanto sarebbe riduttivo e devo ammettere che hai trattato Alain, personaggio che come sai amo moltissimo, in maniera perfetta.
Un capitolo così, dalla sua prospettiva, è affascinante e si legge che è un piacere. In più, nonostante i congedi e la situazione non proprio rosea, il gusto amaro per certi aspetti è mitigato splendidamente dal ricongiungimento di Alain con Oscar e André.
In questo capitolo sono riuscita anche ad apprezzare e stimare Victor, cosa desueta per me, perché per quanto diverso da Alain e André, rimane un personaggio degno di stima e quell'umanità e quel sentimento che traboccano nel suo interessarsi a Oscar, sono meravigliosi.
Sei riuscita a trasmettermi la silente insofferenza di Alain verso La Fayette e mi hai fatto vivere un sincero momento di apprensione per Gerard: menomale che ci ha pensato Alain!
In più credo che lo pseudonimo di André sia geniale: un modo per fare sapere a pochissimi che lui c'è, sta bene e fa tutto ciò che può. Bello, veramente bello.
In più credo che leggere della Regina, di Versailles e del disfacimento del mondo per come lo conoscevano, sia stato rappresentato perfettamente! Bravissima perché hai mostrato una cura e una certa vena evocativa nel lessico.
Ultimo, ma non ultimo, mi tengo stretta l'immagine di questo magnifico ricongiungimento perché tra Alain e il compito che deve svolgere e le notizie che deve dare a Oscar...beh, trattengo già il respiro!
Sempre sempre sempre complimenti, un carissimo saluto,
A.❤️