Recensioni per
La nostra stagione
di etienne86

Questa storia ha ottenuto 299 recensioni.
Positive : 299
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/01/22, ore 18:59
Cap. 12:

Ciao Etienne,
Dal mio punto di vista il capitolo si presenta molto descrittivo e a tratti chiarificatore, specie dal punto di vista riguardante la salute di Oscar e la vista di André, entrambi fuori pericolo almeno per quello.Certamente ora sono altri i problemi e le sfide da affrontare ,a cominciare dal loro nuovo "ruolo" di moglie e marito davanti ad una società in trasformazione e la persecuzione sia contro i nobili e sia contro chi governa e custodisce le loro dimore.
Saranno molto interessanti i prossimi capitoli, soprattutto la nuova vita da cognugi di Oscar e André e infine il cambiamento di Gilbert e le sue inclinazioni, non ho capito se sceglierà il bene oppure diverrà uno spietato rivoluzionario.
E, a proposito di Gilbert Sugane volevo specificare che erano passati più di dieci anni dal loro incontro (so che, come me ci tieni alla cronologia)
Buona serata, a presto
(Recensione modificata il 26/01/2022 - 07:07 pm)
P.S. Ho cercato di informarmi riguardo il capitolo 13 l'anno in cui Oscar salva il piccolo Gilbert, era stata appena nominata colonnello, non l' ho trovato la data esatta ma sarà stato il 1775/ 1776 dunque erano più di 10 anni, ,si può modificare scrivendo una decina o una dozzina di anni perché la tua storia si svolge nel 1789. Grazie della risposta, alle prossime
(Recensione modificata il 28/01/2022 - 11:27 am)

Recensore Veterano
26/01/22, ore 17:07
Cap. 12:

Carissima Etienne,

questa volta ci racconti un viaggio sospeso tra l'orrore e la speranza, tra il furore della storia con la s maiuscola e gli affetti privati della piccola storia dei nostri grandi e amati protagonisti.

In particolare apprezzo qui la visione demitizzata della rivoluzione, ritenendola oltretutto molto consona al carattere di Oscar e André, che non avrebbero mai confuso i loro giusti e alti ideali con la barbarie che tu descrivi.
"E mi chiedo se Robespierre e i suoi compagni all'Assemblea, che soffiano vento su queste fiamme, le sappiano poi fermare...": una constatazione non da poco, che probabilmente molte persone di buonsenso avranno pensato in quei tempi così bui.

Ma soprattutto, cara Etienne, ho tanto apprezzato la tua reticenza, la delicatezza con cui eviti di indugiare nel macabro o nel mieloso (il bacio che affiora ma filtrato nel ricordo, il secondo bacio "sicuro e audace come il primo"): per quanto mi riguarda questa scelta rende ancora più potenti le immagini che evochi ed è di grande effetto.

Insomma, credo che tu abbia capito: ancora una volta hai lasciato il segno, con questa bellissima storia così pittorica e piena di sentimento.

Bravissima,
Sett.

Recensore Master
26/01/22, ore 11:27
Cap. 12:

"E’ sufficiente una singola fiamma per appiccare il fuoco a migliaia di arbusti. E mi chiedo se Robespierre e i suoi compagni all'Assemblea, che soffiano vento su queste fiamme, le sappiano poi fermare..". in questo capitolo Oscar, neo-signora Grandier, e André si trovano di fronte all'esplodere della furia rivoluzionaria, furia, che, come ben ci illustri, una volta che è divampata, come un incendio, non si ferma, non fa distinzioni, ma tutto travolge, anche chi, incolpevole (ma saranno stati poi tutti colpevoli anche tutti i nobili?), si trova a incrociare le fiamme.
Ma, come sempre sai fare, con il tuo garbo, la tua grazia fatta di accenni e mezzi toni, ci mostri, nell'ultima parte del racconto, con gran delicatezza, una Oscar che, finalmente, indulge in qualche lieve, innocente tentazione femminile: poi, si sente quasi in colpa di una simile vanità, ma mi riempie il cuore di tenerezza la sequenza finale, in cui ella vede la mussola chiara che l'aveva tentata occhieggiare da sotto il cotone scuro, nella cesta di nanny. Grazie per le tue storie, che ristorano lo spirito, sempre. La tua grande fan, Dorabella.

Recensore Master
26/01/22, ore 10:42
Cap. 12:

Ed eccoti nuovamente, Etienne, che ci prendi per mano e, insieme ai Nostri, ci conduci fra i meandri di una società che sta per sgretolarsi, mentre Oscar e André cominciano ad assaporare il loro diverso, nuovo ed intenso modo di stare ed essere insieme. Anche se ancora non hanno condiviso ciò che fa propriamente di una coppia di sposi una coppia, l’affiatamento che esiste fra loro e il sentimento che li lega in ogni gesto e in ogni sguardo, parlano in continuazione del loro amore, che diventa palese a tutti, soprattutto a Cirillo che li osserva ammirato. Oscar sta lentamente riprendendo le forze, anche grazie ai consigli che, in maniera ligia, André le fa seguire, e lei, soprattutto per lui, obbedisce e gode di quelle tante piccole attenzioni che le sono dedicate. Con ancora il sentore del bacio appassionato che si erano scambiati appena la sera prima, assistono a qualcosa di sconvolgente, mentre la chiatta scorre sul fiume, letteralmente cosparso di cadaveri di uomini, donne e bambini, mentre dalla riva vi sono persone che si sbracciano affinché si avvicinino a loro e possano salire su quel mezzo di trasporto e allontanarsi il più possibile dall’orrore vissuto nelle ultime ore. I viaggiatori ascoltano inorriditi il racconto dei tre superstiti accolti: è qualcosa di sconvolgente sapere che la povera gente abbia attaccato non solo i nobili ma gente del suo stesso ceto, non sapendo più discriminare, facendosi guidare dall’odio fomentato dalle parole di gente venuta da fuori, che incita alla ribellione verso tutto e tutti. Oscar e André non possono che domandarsi se ciò che hanno visto si stia allargando a macchia d’olio, fino a raggiungere ogni parte della loro amata Francia. Intanto il viaggio prosegue prima verso Digione per raggiungere poi Lione. Nel mentre Oscar rivela ad André di aver letto qualche suo pensiero dal suo diario e lo incita a scrivere, in modo da poter parlare in maniera semplice e schietta, per raccontare che un cambiamento epocale non deve necessariamente finire in un mare di sangue; entrambi mai riuscirebbero ad imbracciare un fucile contro altri francesi. Intanto, dopo vari cambi di imbarcazione, sono giunti a Lione, dove poter ritirare altro denaro, che tra l’altro è servito proprio per alimentare in maniera corretta Oscar, la quale in quei momenti, si è sentita una privilegiata. Durante tutto quel viaggio, che ha attraversato momenti di autentico orrore, il giovane Sugane sembra essersi estraniato, con quello sguardo perennemente incattivito, che coltiva con il suo mutismo e i suoi comportamenti. Entrambi sperano che, una volta giunti a Marsiglia e iniziato il suo compito di corriere, egli cambierà atteggiamento sentendosi responsabile di qualcosa di importante da fare.
Un momento di serenità e leggerezza, è il giro che insieme ad Oscar e Nanny anche noi abbiamo fatto, ammirando la bella Lione, dove sembra che tutto proceda normalmente, dove le tragedie che stanno infiammando parti della Francia, lì non siano ancora arrivate. La vita pare scorrere tranquilla in quella città rinomata per i suoi prodotti e per la sua architettura. Luogo anche dove rifornirsi e Oscar, in una merceria, dove ha accompagnato Nanny, nota una bella stoffa chiara che le fa venire in mente un pensiero subito accantonato. Ma la sorpresa è al loro ritorno all’imbarcazione, quando nota, fra i vari acquisti effettuati, proprio il pezzo di stoffa che aveva accarezzato e che la Nonna, chissà come avrà fatto, ha acquistato per lei. Una strana leggerezza si impadronisce del cuore di Oscar che, per la prima volta, riesce a vedere la luce di un futuro illuminarsi di fronte a lei, che ha a fianco l’uomo della sua vita che le infonde coraggio misto al suo amore.
Sempre molto coinvolgente questo viaggio, nonché la tua narrazione. Un caro saluto.

Recensore Veterano
26/01/22, ore 09:18
Cap. 12:

Cara Etienne, capitolo devvero molto forte questo, ma molto equilibrato. Mi è piaciuto molto.
Hai descritto, in poche parole e in modo egregio, la Rivoluzione, che voleva portare libertà e uguaglianza, ma non pochi furono gli orrori. La reazione di Gilbert a tutto ciò è il tornasole della rassegnazione che animava la gente, abituata agli stenti e a tutta la varia crudeltà che questi portavano con sé.
In tutto ciò, si staglia la serenità che Oscar sta pian piano conquistando, in netta contrapposizione con il mondo intorno a lei che crolla inesorabile. Bellissimo il particolare per cui indossa il SUO mantello, proprio per trattenere a sé quell' equilibrio che a fatica sta conquistando... E poi il particolare della stoffa! La cara nanny non poteva certo lasciarsi sfuggire quel momento di femminilità e farlo cadere nel vuoto! Ora spero in un bella lavorazione per quella stoffa....;-)
Mi è piaciuto moltissimo anche il momento in cui dice di sentirsi una privilegiata per l'affetto che la circonda... non per l'aspetto materiale ( cibo e quant'altro il suo denaro le permette): ciò mi ha dato l'idea di una donna molto fragile che, finalmente, può assaporare davvero liberamente l'affetto che nutrono per lei.
E finalmente, André viene edotto su quale ruolo è stato pensato per lui: una sorta di giornalista equilibratore che, con la sua capacità di esprimere in modo semplice concetti elaborati, potrebbe facilmente smorzare le animosità...lo vedo davvero bene, André, in questo ruolo!
In tutto ciò, tocco descrittivo bellissimo è quello dei paesaggi fluviali e di Lione..molto vividi ed evocativi, che ci portano verso " un futuro che ancora poteva essere felice". Bravissima!
Che dire Etienne, la storia è sempre più avvincente, emozionante, con un tocco di romanticismo e molto ben scritta, tanto da volerne leggere ancora e ancora! Tanti complimenti!
Attendo quindi con ansia di proseguire il viaggio sul Rodano!
A presto! F.

Recensore Master
26/01/22, ore 01:17
Cap. 12:

Una (quasi) decade di silenzi e ritardi e ora rieccomi di nuovo: puntualissima e col cuore pieno di questo bellissimo capitolo che - ti assicuro - ha una sistemazione perfetta.
Comincio col dirti che ho trovato la descrizione delle tappe molto gradevole e in grado di portare il lettore a immaginare tutti i posti visti dai nostri e non è una cosa semplice o scontata.
Altra cosa che mi è piaciuta moltissimo è il tuo lessico sempre evocativo, l'immagine della furia popolare paragonata ad una fiera che ha subito la costrizione delle catene è semplicemente meravigliosa e calzante!
Questo è un capitolo fatto di tanta speranza ma anche di ombre più violente e sei riuscita a combinare il tutto davvero benissimo: dando spazio ai sopravvissuti di un saccheggio, servi di nobili e come tali (un po' per fame, rabbia verso la classe che servono o furia cieca in sé) degno oggetto della violenza che divampa è un modo ineccepibile per mostrare da una prospettiva differente i segni della rivoluzione.
Altrettanto impeccabile è la descrizione di questo Gilbert più maturo ma anche più provato dagli eventi e credo che con le parole dette da Cirillo tu abbia evocato alla grande il dolore e la frustrazione di un personaggio così sfaccettato e affatto semplice.
Per le note gioiose, beh che dire? Questa tenerezza complice tra Oscar e André mi scioglie, ecco : che si parli di lei che lo esorta a scrivere perché lo conosce come nessun altro, o di lui che la spinge a mangiare, è tutto così bello e ben caratterizzato che semplicemente non se ne può fare a meno. Poi sai che c'è? Nel manga quanto nell'anime ho sempre desiderato una Oscar un pochino più aperta e consapevole dei suoi sentimenti e so che questo avviene, di fatto, solo, avrei voluto accadesse un po' prima e per questo, la tua storia è per me un grande regalo: la serenità che permea i pensieri del nostro ex comandante è semplicemente splendida, oltre che declinata davvero davvero benissimo.
Per la stoffa, sappi che ho ancora la paresi da sorriso, io ci spero! E sappi che ho le dita incrociate anche per l'occhio di André. Complimenti sempre e un abbraccio,
A.

Recensore Master
26/01/22, ore 00:32
Cap. 12:

Solo Oscar può riprendersi così in fretta, e sopportare anche impassibilmente la vista ed il racconto degli orrori compiuti da soldati Francesi in Vandea.

Recensore Junior
25/01/22, ore 23:04
Cap. 12:

Oh, che bellezza rivedere i traboules e passare dal Rodano alla Saona, fare un giretto in centro, passare di fronte a Saint Jean e a Saint Nizier, bere un ottimo bicchiere di cote du Rhone, arrampicarsi sino alla Croix Rousse... grazie =)

Recensore Master
18/01/22, ore 01:32
Cap. 11:

Buonasera (o notte? Purtroppo sono da sempre un'irriducibile nottambula!) e innanzitutto complimenti! Ci tenevo a complimentarmi per questa tua fic, in pratica l'ho divorata durante le feste e ho tergiversato un po' prima di decidermi a recensire, non perché nutrissi perplessità o altro...anzi, la storia è perfetta e tu sei come sempre molto molto attenta alla caratterizzazione dei personaggi, pur aggiungendo un contenuto del tutto originale e sempre nuovo. Il motivo del mio imbarazzo è presto detto: non ti ricorderai certo di me ma posso dirti che un tempo bazzicavo spesso questo fandom e non sono nuova nel recensire le tue storie, che ho sempre adorato. Quando a mia volta iniziai un percorso narrativo qui - mai portato a termine per vicende personali- tu fosti così gentile da supportarmi attivamente. Ora, ulteriore premessa, non risbuco completamente dal nulla, semplicemente mi vergogno come una ladra ad essere sparita e sino ad ora ho preferito rimanere silente ed effettivamente sono giusto un due o tre le storie che seguo attivamente e che ho ripreso a commentare ma per tutta una serie di ragioni ho preferito tacere finora. Detto questo, perché risbuco? Come potrei non farlo? Questa storia si è dispiegata in maniera delicata e leggera e mi ha fatto buona compagnia, l'ho persino riletta e ho trovato alcuni espedienti perfetti per l'occasione che hai fornito ai protagonisti: ho amato il personaggio di Cirillo (che conosco bene, in quanto mio conterraneo) e il suo pragmatismo è stato non solo perfetto per arraffare André e Oscar e trascinarli fuori dalla loro disperazione e ridargli speranza, è stato anche un modo magnifico di mostrare il legame viscerale dei nostri attraverso uno sguardo esterno e sei riuscita - con lui - a dare al tutto molto più trasporto proprio perché filtrati attraverso occhi non coinvolti e in più poco familiari al sentimento di amore vero e disinteressato.
Mi è inoltre piaciuta moltissimo la caratterizzazione con cui hai arricchito Gilbert, è un personaggio acerbo e fatto di spigoli, di certo non amabile di primo acchito e per questo tremendamente vero per il momento storico in cui vive.
Sono rimasta, come sempre, estasiata dal modo in cui prendi citazioni o eventi del manga e li plasmi e adegui al tuo presente narrativo (mi riferisco al quadro) o addirittura ne ricrei di nuovi (come nel caso dell'arcobaleno). Altra cosa che mi è piaciuta infinitamente è come hai caratterizzato Oscar e André, meglio di me sai quanto questa sezione sia prolifica e quanto spesso i due vengano distorti o piegati per amor di narrazione ma con te questo non accade mai, neanche stavolta. Riesci a tenere fede all'Oscar originale pur avendone ridisegnato il percorso rivoluzionario e lo fai anche nel modo - geniale e impeccabile - in cui sposa André (io lì già piangevo, te lo dico, pur sapendo bene che con te posso stare serena, io ci casco lo stesso eheh, ma temo sempre tanto ugualmente) e in ogni suo gesto. Che si tratti di rispondere in maniera pungente a Cirillo o di dare una regolata a Gilbert, è sempre lei e questo non solo denota un grande amore per la storia ma anche un grande rispetto per tutti i personaggi che la popolano e per questo (che non è un atto sempre facile) ti ringrazio vivamente, autrici/autori come te sono veramente oro.
Un'altra cosa che mi preme aggiungere è che non vedo l'ora di viaggiare ancora un po' con loro e di vedere con loro tutto ciò che vorrai mostrarci, le tue descrizioni sono un qualcosa di mirato, snello e accurato che aiutano ancor di più a calarsi nelle vicende. Non vedo l'ora di leggerne ancora ma intanto posso dirti che ho una curiosità: Alain sta bene? Lo rivedremo? Io spero di sì perché anche nella sua caratterizzazione sei stata favolosa e di certo non vorrei perdermi la sua faccia alla scoperta delle circostanze che hanno portato i suoi amici - finalmente - a sposarsi! Infine, o quasi, grazie per aver permesso a Marron di andare con loro: senza di lei credo proprio avrei sentito una piccola ma persistente mancanza. E nulla, è vero che tra "Da lontano" e "Il profumo dei lillà" non ho ancora saputo scegliere, ma chissà? Magari questa mi risolverà la contesa o - più verosimilmente - mi getterà in pasto ad un'indecisione anche peggiore eheh.
Alla prossima,
A.

Recensore Veterano
13/01/22, ore 20:24
Cap. 11:

Buonasera Etienne, questa storia mi sta commuovendo.
Quando scrivi "Con lui accanto sentiva di voler vivere, ad ogni costo", mi hai fatto pensare immediatamente alla notte delle lucciole quando Oscar, gravemente malata come ben sappiamo, dice ad Andrè che quando sono insieme sente di vivere. Ho sempre pensato che fosse un modo per dire che "voleva" vivere, esattamente come ora le fai dire tu. E poi è straordinaria questa tua Oscar, decisa ed anche un po' spietata con tutti (anche con il "buon" Cirillo quando gli dice “Se non conoscete la risposta, non nascondete il vostro difetto dietro al mio”), ma straordinariamente dolce con Andrè. Brava, brava, brava

Recensore Master
11/01/22, ore 10:50
Cap. 11:

Ciao etienne86. Sono stata lieta di leggere di Oscar riguardo quanto scritto in questo capitolo. Mi piace come la stai caratterizzando. Molto bella l'espressione finale "in quel buio pieno di luce ", parole antitetiche nella loro fusione in questo contatto di Oscar e André. Ma la realtà che li circonda è sempre più ostile. Grazie per l'augurio che ricambio. Al prossimo capitolo. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 11/01/2022 - 10:52 am)

Recensore Veterano
11/01/22, ore 10:35
Cap. 11:

Cara Etienne, questo capitolo è un raggio di sole.
Dalla conferma della diagnosi che Cirillo aveva già fatto intuire nel capitolo scorso, alla possibilità per Andrè...se solo Lassonne avesse studiato in Italia! ;)
Dal manrovescio a Gilbert che sottolinea il ritorno dello spirito combattivo di Oscar (e che gli avrei dato pure io!) alla voglia di tenerezza e intimità che ora lei sente di voler condividere con il marito senza più riserve.
Tutte ottime premesse per il nuovo anno che ti auguro possa essere il migliore possibile. Leggerti, di sicuro, migliora il mio ;)

Nuovo recensore
10/01/22, ore 23:39
Cap. 11:

Fantastico...emozionante e ti lascia con il fiato sospeso!!! Spero presto in un aggiornamento!!!!

Recensore Master
10/01/22, ore 18:03
Cap. 11:

Riflettevo che questa è la prima storia dove Oscar e André arrivano al matrimonio prima di aver consumato...
Come al solito, è lei che decide tutto, ma ci sta...
Strano che André, almeno durante la cena, non abbia esternato qualche pensiero con lei su questo insperato matrimonio e, soprattutto, per l'incredibile sollievo sulla sua fulminea ripresa in salute...
Mi piacerebbe essere una mosca e origliare le loro più intime conversazioni.

Recensore Veterano
10/01/22, ore 16:21
Cap. 11:

Carissima Etienne,
grazie per questo capitolo così luminoso e così pieno di speranza che apre l'anno appena iniziato.
A piccoli e soprattutto verosimili passi Oscar e André si avvicinano alla loro forma di felicità, che è fatta di piccole premure e di grandi gesti mai ostentati (i disegni comprati da André, che meraviglia...). Ma alla fine Oscar che reclama il suo bacio è un vero regalo, per noi che leggiamo ma soprattutto per il paziente André, forse ancora incapace di realizzare che quello che gli è successo nelle ultime ore è davvero la realizzazione dei suoi sogni.

E Cirillo cerca di chiudere quello che vede nelle categorie convenzionali del suo tempo, cerca di normalizzare quello che non riesce a comprendere, ma per fortuna, da uomo intelligente qual è, capisce che ci sono sentimenti che trascendono quella che gli uomini amano chiamare "normalità".

Grazie davvero, cara Etienne, è sempre un piacere leggere questa bellissima storia,
Sett.