Recensioni per
Il cuore del Drago Nero
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 278 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
26/02/12, ore 22:56

Mi è piaciuto molto, scrivi molto bene e il ritmo trascina nella storia, ho iniziato oggi a leggerlo ma sono sicura che proseguirò!
Mi sono piaciuti molto i tuoi rimandi alla filosofia, materia che amo, e anche la Dea madre da cui tutto nasce, come mi piace come descrivi la storia e che con una sola frase decidi la psicologia di un personaggio e la fai subito arrivare al lettore, davvero, mi piace molto!

Recensore Master
26/02/12, ore 21:54

"un'uccellagione abbondante"...

Convinto lui, che sia abbondante, a me va bene. Ma da come l'hai descritta, Leya peserà si e no 40 kg. Di abbondante non ci vedo nulla.
La lega davvero. Come un capretto. E nel mio cervello passa l'immagine di Jack Sparrow legato a un palo, su un falò, dagli aborigeni. XD
Davvero sembra volerla cuocere.
Oddio. Potrei adorarlo solo per il fatto che non la uccide per un qualche tipo di riconoscenza verso Rael.
Immagino che passeranno una convivenza davvero movimentata e per niente noiosa.
Si divertiranno. XD
Sono telegrafica, ma sono stanca morta, quindi i pensieri logici posso misurarli con il contagioccie.
Ci risentiamo per il prossimo pasto di Vinus. XD
Baci

Chiara


Recensore Junior
25/02/12, ore 21:13

Inutile dire che sì, sono ancora qui e che no, non me ne andrò fino alla fine. L'attesa per una simile storia è nulla in confronto alla tempesta di emozioni che mi regali con ogni parola.

Avendo il terrore di diventare monotona (perchè, diciamocelo, non c'è niente di più noioso di una persona che ripete sempre le stesse cose) ho pensato che non fosse brillante dirti che sì, Leya è completamente pazza.
Piuttosto, ho voluto soffermarmi su cosa, obiettivamente, si può provare quando persino il proprio padre ci volta le spalle.
Cosa può pensare una donna che non è più tale, ma uno spettro, un'anima senza fondo e consistenza mentre vede gli ultimi brandelli della sua famiglia scegliere un altro al suo posto. E non uno qualsiasi, ma l'ossessione per il quale lei ha perduto il sonno il sesso il senno.
Un individuo normale, pieno dei suoi desideri e vizi, lo troverebbe un atto doloroso e inaspettato; forse non avrebbe altra scelta che arrestare il proprio incedere per pensare, per capire e per lasciarsi -anche- divorare dal dolore. E' giusto, buono e sacrosanto che un tradito si senta sofferente ed incredulo mentre la ferita sulla schiena sanguina ancora ed il coltello fa bella mostra di sè fra le scapole. E poi arriverebbe la rabbia. Furibonda, accecante e tirannica, travolgerebbe ogni cosa per inghiottirla. E' sensato, posso capirlo.
Leya di Trier però, come tutti i matti, mi risulta incomprensibile perché non si inserisce in nessuna delle possibili varianti che si otterebbero da una situazione simile. In effetti è essa stessa una variante impazzita, buona solo a rovinare quello che possiede e non guardarsi alla specchio perchè non è stupida. Lo fa appositamente.
E' una rocca sbreccata, Leya, che pesta i piedi e pretente ordina sibila senza avere una reale ragione per farlo, una giusta motivazione. La fedeltà dei suoi soldati si basa su una concessione e non su un merito eppure lei li tratta come una principessa viziata e avvelenata. Non come una Magistra.
Non capisce niente e non le importa cosa pensano i suoi uomini, per cosa stanno morendo i suoi uomini. Talmente prepotente e piena della sua irragionevole follia (perchè la sua non ha alcun tipo di giustificazione, a mio parere. I morti sono morti e chiamarli in causa a ogni piè sospinto e vivere per loro è solo demolirne il significato della loro vita nella nostra.) che quell'unico attimo di debolezza che si concede (una lacrima delusa che le solca il volto) la cancella con rabbia, neanche dovesse strappare via l'unica emozione diversa dalla rabbia che abbia provato.
Nel ufficio umido e chiuso di Leonar non si affollano i ricordi o memorie di una vita splendida e sfiorita come un fiore ucciso dall'inverno, ma si accomulano intenzione insensate e ugualmente rabbiose.
Parla da sola, ma parla, soprattutto, come ad un nuovo nemico. Sfida il vuoto e l'ombra di un padre che la ama troppo per vederla marcire.
Come un uccello, decide di spiegare le ali e inghiottire il freddo Nord, dove incontrerà il Drago che le strapperà il cuore.

L'amore non è per i deboli, però.

Ed infine l'ultimo saluto fra due fratelli mai incontrati ma finalmente ritrovati. Vinus ha un'altra ragione per andare avanti, un ulteriore scopo fra le pagine frastagliate di un'esistenza scritta nelle cicatrici. Rael spera e confida nel ritorno di colui che sarebbe stato il suo re. E si inchina, perchè l'istinto ed il cuore parlano la stessa lingua, anche se è morta.
Ygdrael piange mentre i suoi figli compiono l'ennesimo viaggio. Per vivere e per morire.

Alla fine sono stata ripetitiva ma evidentemente questo è il mio limite :P (Questo e anche mia madre che mi parla mentre cerco di scrivere una recensione decente.)
Sei talmente al di sopra di ogni possibile livello che mi domando davvero cosa potresti mai trovarci nelle mie storie. Non ho abbastanza parole per farti capire quanto tu sia brava ma, in effetti, non credo che esistano quelle che mi servirebbero adesso. Un bacione!
(Recensione modificata il 25/02/2012 - 09:19 pm)

Recensore Master
25/02/12, ore 12:21
Cap. 21:

Finalmente è aperta la stagione di caccia al Drago Nero!
Non aspettavo altro che questo momento: sai che tifo per Leya dal profondo del cuore, quindi spero davvero che ottenga ciò che vuole...anche se sappiamo tutti come andrà finire tra lei e Vinus.
E più che la caccia io aspetto proprio questo, il momento in cui le certezze di Leya di sgretoleranno per lasciar spazio ad un sentimento (anche se non sono sentimentalista, più che altro vorrei vedere questo cambiamento in Leya, giusto per rompere gli schemi) che non sia l'odio o il rancore.
Dopotutto potrebbe far bene anche a lei un po' di "affetto", una tregua dalla sanguinosa guerra che combatte ogni giorno, sia contro i Dracomanni che contro il lutto che ancora brucia nel suo cuore.
Spero che a questo punto nessuno venga a mettere i bastoni tra le ruote, perchè potrebbe finire molto male xD
Io come sempre vado di fretta, sperando di riuscire un giorno a recensire in modo decente: è che ci tengo a farmi sentire,specie per comunicarti cosa questa fiction riesce a trasmettere a me lettrice.
Mi rifarò viva al prossimo capitolo, io aspetto sempre impaziente <3

Namaste
 

Recensore Junior
24/02/12, ore 20:09
Cap. 21:

Leya non si smentisce mai: ma cacchio, prenditela una pausa, non ti rendi conto che non ci vedi più dalla rabbia? PATAPUNF, dritta tra le sue braccia, passando dai pali appuntiti: il classico dalla padella alla brace! Ti sta bene, in questi casi sembri specificatamente una gallina, altro che donna uccello...
E poi? Che fanno? Prima si scannano e poi si amano? O prima si amano e poi si scannano? O si amano mentre si scannano? O...
Sto delirando!
Aspetto impaziente il prossimo capitolo!

Recensore Veterano
23/02/12, ore 17:35
Cap. 21:

Finalmente ci siamo.
Il primo incontro è stato troppo breve, interrotto (per necessità) da un Rael di cui mi tocca sopportare l'assenza.
Adesso si trovano finalmente costretti a sopportarsi a vicenda. Spero nella rinascita dell'umanità della protagonista. Lei e Vinus erano entrambi vuoti, ma mentre Vinus, oltre ad aver riscoperto i suoi sentimenti, era un puro e semplice vuoto, il suo era un vuoto nichilista, in perenne ricerca di qualcosa da portare con sé. Spero che cambi, perché detesto questo tipo di atteggiamento.
E la si ritrova sempre più costretta allo scontro con la sua vera natura: egoista, superba, incauta, arrogante, e fondamentalmente ignorante: insegue la vendetta per mero obbiettivo personale, si ritrova in un posto di cui non sa niente e cade immancabilmente nella prima, forse elementare, trappola.
Adesso, dovrà fare i conti con Vinus e con sé stessa.

Recensore Master
23/02/12, ore 14:21
Cap. 21:

Incontro ravvicinato. Evvai.
Adesso la prende e la fa arrosto. XD Mangerebbe poco. XD
Sperando che lui sia abbastanza furbo da legarla, credo che avranno un bello scontro dialettico la prossima volta.
Se non la lega, lei gliele darà di santa ragione.
Cioè, se si innamorano, se lei si innamora, da qualche parte lo dovra sfogare il suo odio. Prima.
Forza Leya che recuperi un pò di sanità mentale. Forse.
Alla prossima

Chiara

Recensore Master
23/02/12, ore 12:02
Cap. 21:

Ma...io ti adoro!!  *__* Bellissimo questo capitolo! Sappi che sto gongolando come un gerbillo alle prese con i suoi semi quotidiani! Adesso mi sfrego per bene le manine ed attendo il prossimo. Se fossi stata in Vinus avrei esclamato un raffinato: "E tu che cazzo ci fai nella mia trappola?"
Gongolamenti a parte, mi è piaciuto davvero molto, soprattutto la dinamica e la tipologia dell'incontro tra Leya e Vinus.
Come sempre, complimenti vivissimi! <3

P.S. Grazie mille per avermi citata a fondo pagina! Mi onori!
(Recensione modificata il 23/02/2012 - 12:25 pm)

Nuovo recensore
18/02/12, ore 13:22

Ciao! :) 'In principio era Ygdrael e Ygdrael era il bene' ..il titolo del primo capitolo è stato, prevalentemente, il motivo per cui ho iniziato a leggere questa storia. Non so perché, forse è solo un mio qualcosa di strano mentale, ma mi ha colpito e così ho iniziato a leggere.
Il tuo stile mi piace, a primo acchitto ho impiegato un pò per abituarmi perché non sono solita leggere molte cose scritte così, con i salti temporali o comunque con questi tagli, però non appena mi sono abituata mi sono accorta di quanto mi piacesse, quindi intanto complimenti per questo :)
In generale il Fantasy è uno dei generi che mi piacciono molto ma di solito si perdono un pò tutti sulla stessa linea per quanto riguarda elementi caratteristici e trama.. mi è parso subito evidente che nella tua storia questi elementi ricorrenti non ci sono, hai creato un mondo piuttosto nuovo, forse c'è qualcosa di già sentito, ma insomma, è giusto che sia così. C'è una citazione che dice, più o meno, che l'importante per uno scrittore non è scrivere qualcosa di nuovo ma saper parlare di cose già trattate e farle apparire come se non fossero mai state scritte prima. Per quanto mi riguarda, tu ci sei riuscita :)
Cooomunque! Leya. Sono passata proprio da amore a odio per lei... ho sofferto con lei, prima, ma ora è davvero arrivata al 'baratro', il che mi fa pensare che, insomma, una volta toccato il fondo si può solo risalire. Ho la vaga impressione che il ruolo di Makemagistra non sia più così sicuramente nelle sue mani, se continua con questo comportamento. L'evoluzione del personaggio in ogni caso è palpabile :)
Vinus e Rael. Un'accoppiata fantastica! Non avrei mai pensato che sarebbero arrivati a questo punto, ma direi che è ben studiata come cosa perché la loro complicità è ottima. E finalmente iniziamo ad avvicinarci a cose succulente, se ai primi capitoli ero curiosa, ora proprio mi mangio le mani! Poi, hai disseminato la storia di allusioni a Vinus e Leya (sadicamente aggiungerei hahaha) quindi sono impazientissima di sapere come si evolverà il loro rapporto... questo disprezzo sconfinato che sta possedendo l'anima addolorata di Leya è così realistico che, proprio perché la rende molto umana, fa premettere un cambiamento tormentato ma bello..
Bè, non sono brava a fare recensioni perché quando leggo una storia penso così tante cose che poi limitarmi a poche righe qui mi sembra difficilissimo,specialmente se mi piace e non voglio sminuirla, però dovevo farlo perché leggo sempre :) quindi sorry per il monologo! Aspetto con ansia il nuovo capitolo *__*

Recensore Master
16/02/12, ore 13:09

Già il titolo del capitolo riesce a riassumere il concetto fondamentale su cui si basa un'intera esistenza: "per cosa si vive. per cosa si muore".
Leya, nonostante sia una nutria furiosa, mi piace perché è il mostro che tutti noi portiamo nel petto, quel riflesso che ignoriamo volutamente quando ci specchiamo nei nostri pensieri e nelle nostre azioni.
Ogni volta che noto un aggiornamento, sbatto le manine contenta perché ho finalmente la possibilità di leggere una storia pregna di tutti quei sentimenti che perbenismi e politically correct hanno strappato alla letteratura fantasy odierna.
Come sempre, rinnovo i miei complimenti!  ^^

Recensore Junior
15/02/12, ore 19:51

Lo scambio finale di battute tra Rael e Vinus è semplicemente divino....

Recensore Master
11/02/12, ore 23:46

Trenta centimetri? Noi siamo quasi oltre il metro ù__ù E per fortuna la neve ti ha spinta a pubblicare, altrimenti sarei arrivata io xD
Tu sei davvero fatta attendere questa volta, ma ne è valsa la pena, come sempre.
Ahia! Vinus e Rael sono sfuggiti al controllo di Leya...non si prospetta una buona situazione. Non vedo l'ora che inizino a massacrarsi tutti nuovamente, sperando che Leya e Vinus si diano anche una mossa a fare le zozzerie, perchè il tempo è denaro! (?)
Immagino che la Makemagistra sia furiosa, e sono proprio curiosa di vedere fino a che punto si troverà a rivaleggiare col fratello.
Inutile dire che tifo al 100% per Leya ; in ogni capitolo diventa sempre più opprimente questo senso di vendetta e dolore, speriamo che possa trovare un po' di serenità prima o poi.
E' un po' tardi e ho esaurito le cose lucide che dovevo dire, quindi aspetto i prossimi capitoli, sperando di non dover attendere la prossima glaciazione xD
A presto cara ^^

Namaste

Recensore Veterano
11/02/12, ore 23:30

L'importante è che tu sia tornata. Anche se, avviandoci verso la fine, forse mi conviene godermi l'attesa.
Vinus continua progressivamente a migliorare, Leya al contrario si deteriora sempre più. Fino a un certo punto la capivo, ma adesso la sto veramente detestando.
La rabbia è giustificata fino a un certo punto. Comunque, la storia vuole che incontri Vinus sul tragitto, e non vedo l'ora che questo avvenga. Mi chiedo se quel cuore sia veramente in grado di amare, a questo punto.
Non ci resta che attendere per scoprirlo.
Ma ci sono altri due grandi interrogativi: e Rael, ora? Continuerà a fuggire, o proverà a tornare? E in entrambi i casi, che gli accadrà? Serve ancora uno come lui all'esercito, se vogliono resistere, specie ora che Koiros potrebbe stancarsi di giocare (il suo giocattolo l'ha perso).
E il suo gesto sembra aver, involontariamente, distrutto tutto il potere della sorella. Mi chiedo se non verrà sollevata dal comanda, o comunque diventi un'autorità formale. E mi chiedo quanto rancore possa davvero indirizzare verso il fratello.
Domande, domande, domande...
Non mi resta che attendere le risposte.

Nuovo recensore
11/02/12, ore 20:32

Si, sono ancora quà e già!(come direbbe il caro vascoXD)Anche se aihmé non commento sempre(lungi dall'essere costante, almeno nelle recensioni, per la lettura è tutt'altra storia:-)) purtroppo per te sono inschiodabile(?)(assioma appena inventato) dalla tua storia, perché? Perché è bella punto; amo il tuo stile fatto di analessi e prolessi, sempre circolare, sfuggente, mai troppo lineare e mai noioso,(nonostante per il genere fantasy sia una fan di Tolkien) non ti lascia tempo di scaccarti dal monitor rapendoti e appunto inchiodandoti a lei sola. Passando alla parte calda, come piace chiamarla a me, il monologo di Leya mi fa pensare a quanto siamo realmente nudi difronte al dolore, come possa annientarci e renderci vulnerabili alla vita e per quanto paradossale possa sembrare, renderci pericolosi. Non c'è niente di peggio di un animale ferito. Vedo questa donna che non è più donna che cammina con gli spettri di quel che di bello ha avuto e tutto ciò che glielo ha portato via e penso che sia già morta,senza la minima pietà per se stessa, colpevole anche solo di respirare, non può perdonarsi la vita, un guscio vuoto, potente magari ma sempre vuota, forse è inevitabile, perchè infondo è tutto quello che lascia il dolore. Sarei davvero curiosa di vederli, i due 'colossi' invincibili, dannati, distrutti, Leya e Vinus l'uno difronte all'altro, sulla strada per la salvezza o la rovina, infondo non c'è poi tanta differenza.
A presto.


 

Recensore Master
11/02/12, ore 18:14

Ciao Magistra, anche se mi rendo conto che Leya sta' sbagliando ad accanirsi cosi' sulla sua vendetta io non riesco a non adorarla come personaggio, e' testarda, ha intrapreso una strada e non c'e' nessuno che la puo' fermare, si fermera' lei stessa quando si rendera' conto di essere in fallo, anche io sono fatta cosi', quando faccio una cazzata la faccio per bene, con passione, percio' in questo la capisco.
Non vedo l'ora che l'amore torni in lei, credo che sia la cosa piu' bella per cui vivere e per cui morire.
Un caro saluto e tanti complimenti...speriamo che arrivi presto la primavera, odio la neve e tutti i disagi che crea.
Laura.