Recensioni per
Il cuore del Drago Nero
di Callie_Stephanides

Questa storia ha ottenuto 278 recensioni.
Positive : 277
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
23/03/12, ore 17:28
Cap. 1:

Eccomi qui. Pronto a seguirti nel mondo del fantasy tuffandomi in questa nuova e originale avventura. Pronto a tralasciare momentaneamente le recensioni dell'Ossimoro per dedicarmi ad una storia 'tua'. Il preludio è dei migliori: affacciarsi ad una fan fiction con la cartina geografica che delimita i confini di un mondo immaginario è il massimo per qualsiasi lettore.

P.S. Se il buongiorno si vede dal mattino, intuisco che un'altra storia finisce nel mio elenco delle preferite.

Recensore Master
23/03/12, ore 16:45
Cap. 26:

Ti avverto: potrei avere bisogno di un contributo in denaro per sfamare tutte le scimmie che si sono moltiplicate in casa mia dopo questo capitolo. *ne sposta una dallo schermo e le urla dietro*
Come Vinus, ci sono poche parole, se non l'ormai abusato e logoro "bravissima"!
Mi piace davvero la piega che stai facendo prendere agli eventi e mi piace la forza di Leya.
Una forza che ha avuto un prezzo, perché la tempra di una persona si forgia, non si crea dal nulla.
Ti seguirò fino alla fine della saga ed anche oltre.
Complimenti vivissimi, come sempre!
<3

Recensore Junior
23/03/12, ore 15:59
Cap. 26:

Quali svolte che si avvicinano! Rael il Drago Nero, Leya novella Ygdrael... OH MIEI DEI!

Recensore Junior
22/03/12, ore 00:04
Cap. 25:

mamma mia ke storia elettrizzante!!! favolosa nn c'è ke dire. complimenti, un fantasy degno di essere kiamato tale.... e finalmente leyra si è svegliata!!!! spero ke almeno comincierà a essere ragionevole!!! ancora complimenti!!!!

Recensore Master
17/03/12, ore 11:11
Cap. 25:

Rieccomi a recensirti cara, con il solito ritardo ^^
Questo è il capitolo che sto aspettando dall'inizio di questa storia, il momento in cui Leya finalmente cede al suo lato femminile ed umano; diciamo che per me questa affermazione è quasi un controsenso, io che ne stimavo le qualità belliche e la mente divorata dall'odio. Una donna però è pur sempre donna, che sia tra le fila delle mogli che salutano i guerrieri che partono per la guerra, o le magistre forti e determinate.
Finalmente Leya ha capito che non può essere una senza l'altra, e questa è la sua nuova forza. La propria voluttà è sicuramente discriminante in guerra, ma forse la consapevolezza di essere stata tra le braccia -non dico domato perchè Vinus non si farebbe mai domare da una donna, tantomeno da una forte come Leya- del Drago Nero darà a Leya una luce nuova, la forza di vedere le cose sotto una nuova prospettiva.
E probabilmente questo cambiamento nella sua vita la porterà a non rammicarsi più della morte di Loki, che mi sembra ormai diventato solo un pretesto per attaccar battaglia piuttosto che un reale motivo di odio. 
La scena in cui Leya alzandosi rimane nuda con Vinus credo sia una delle più tenere (se così vogliamo definirla) della fiction; sembra che con quel panno siano cadute anche le inibizioni e il lato passionale represso di Leya, che finalmente viene fuori.
Non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo, a presto cara, sperando sempre che non sia l'ultimo capitolo ^^

Namaste
 

Recensore Master
17/03/12, ore 08:58
Cap. 25:

Ciao Magistra, le parole di Venus hanno fatto breccia nel cuore di Leya e lei si sta' schiudendo come uno di quei magnifici fiori tropicali, me la immagino di una bellezza spigolosa, un po' come quell'attrice Milla Jovovich per intenderci, mentre viene trascinata fuori dalle acque maledette di quel lago da Venus trasformato in drago. Quella scena e' magnifica, adoro il lato avventuroso della storia, come anche quello romantico e mi e' piaciuto moltissimo il loro avvicinamento fisico, e' stato tutto molto naturale, che altro dire che sei formidabile?
Grazie per questa bella storia, mi piace sempre di piu'
Laura.

Recensore Veterano
16/03/12, ore 18:09
Cap. 25:

Ma quante volte Leya deve rischiare la vita prima di accorgersi dei pericoli che circolano? Ho come l'impressione che sia destinata a morire giovane.
Bene, intanto continuano ad avvicinarsi sempre di più (fanno progressi molto velocemente, devo dire). Paradossalmente, è Leya che questo avvicinarsi rende umana, mentre Vinus si appresta a perdere la sua umanità per sempre(? Mai usare simili assoluti)
E Niktos continua a vigilare: quella bestia è davvero intelligente. Ripeto, la sto adorando.
Credo che di Trier e Rael non se ne sentirà parlare fino alla fine, giusto?
Però anche con Vinus ha raccontato avvenimenti di quando lei non c'era, quindi nutro ancora una minima speranza di poter vedere come abbia modificato i suoi schemi Koiros. Quanto apocalittica sarà la situazione al loro ritorno?
Comunque, prevedo che la loro scalata durerà un po'. Sempre che ciò che cerchino sia veramente su quella cima. E sempre che non ci siano prove di sorta da affrontare.
Non ci resta che aspettare a vedere. Non vedo l'ora di scoprire che generi di mostri si nascondono nei livelli più alti, o nelle grotte.

Recensore Master
16/03/12, ore 17:55
Cap. 25:

Lo sai che potrei sembrarti terribilmente noiosa a farti ancora i complimenti, vero? :)
Eppure, credo proprio che dovrò ripetermi!
Bello questo capitolo, veramente bello.
Finalmente Leya arriva a fare il passo successivo, scoprendo che odiare è ridicolmente facile, amare invece, una scommessa continua.
E poi, permettimi, Niktos è adorabile! Suvvia, bisognerebbe farci un peluche e venderlo in tutti i negozi! Io lo comprerei subito!
Complimentoni ed il branco di scimmie che si sono scatenate in casa mia per l'hype dei prossimi capitoli ringrazia!
<3

Recensore Master
16/03/12, ore 17:05
Cap. 25:

Finalmente.
Finalmente. Finalmente. Finalmente
Capitolo meraviglioso, non so che altro dirti.
Credo di averlo aspettato  fin dall'inizio.
Leya ha fatto pace con se stessa e il mondo? 
Sono felicissima di essere arrivata a leggere fino a questa ultima scena. :D
Al prossimo!!
Baci

Chiara

 

Recensore Junior
12/03/12, ore 17:47

Bene mi sono rimessa in pari. Ammetto di aver pigolato quando ho riconosciuto molto del mio schizzo nella descrizione di Niktos :) QUest'ultima parte del viaggio in cui vediamo mutare ed evolversi il personaggio di Leya è sublime.

Recensore Junior
11/03/12, ore 15:23

Awwwwwww che teneri.
La scena è così fluida che nemmeno te ne accorgi dove stai andando a parare. E sì che Leya lo ripete ogni due per tre come alla fine ha bruciato e si è fatta bruciare. Vinus è così... Bello. Ma non solo fisicamente, anche come personaggio. Man mano che si schiude, che dice qualche parola sulla sua vita, acquista qualcosa di più bello. Certo che dal caldo di un palazzo al gelo dell'Icengard non è che ha guadagnato.
Mi sa che gli Inferi saranno proprio brutti. Ma brutti brutti proprio, eh.
E aspetto sempre il prossimo. Fino alla fine sarò qui a torturarti con le mie parole sceme!
Alla prossima!

Recensore Veterano
11/03/12, ore 00:29

Finita?
Solo perché non hai ancora pubblicato gli ultimi capitoli, ma è comunque troppo presto. E smettila con questi "spero": ti dico di presagire questo vuoto da quando hai annunciato di essere entrato nell'ultima parte, o no?
Facci almeno la grazia di far intercorrere del tempo tra gli aggiornamenti e non privarci velocemente del piacere dell'attesa.
Passiamo al capitolo: deliziosa ironia del titolo. Sì, buon sangue se si riferisce a Freil (Vinus che chiama Rael per nome, finalmente!) ma se si riferisce alle ferite di Vinus? Appunto, delizioso.
Secondo miracolo: Leya mostra sentimenti umani! Finalmente. Torna la simpatia dell'inizio, di quando si descriveva da bambina e da ragazza, quando la consapevolezza mitigava i suoi non terribili difetti, bilanciati da aspetti positivi, aveva considerazione per la vita (tornata, finalmente) e la curiosità non era un'arma.
Ormai è chiaro come andranno a finire: è stato largamente preannunciato, ma intendo dire che abbiamo raggiunto finalmente il punto di svolta, e da qui in poi gli eventi prenderanno il loro corso definitivo.
Posso aggiungere che adoro Niktos? In fondo, è così tenero e protettivo. Come la versione guerriera e letale di una cagnone.

Recensore Master
10/03/12, ore 21:47

Ciao carissima, questo capitolo e' spettacolare, finalmente siamo entrati nel vivo della storia, affrontando creature mostruose in luoghi impervi e isolati Leya e Venus si stanno conoscendo e scoprendo a vicenda e si sta' instaurando tra loro il rispetto ed anche la fiducia che sono il fondamento dell'amore. Mi piace tantissimo il modo che hai di raccontare questa storia, si sente che e' una creatura(la storia) molto amata dalla sua autrice, sono felicissima di sapere che hai finito di trascriverla e che la passerai a noi piu' velocemente, mi sono tanto affezzionata a Leya e a Venus e non vedo l'ora che questo amore venga alla luce.
Un carissimo saluto e a presto
Laura.

Recensore Junior
10/03/12, ore 19:43

Ed infine, ecco l'ultima recensione con cui ti scoccio per oggi.

Trovare fra le lande di ghiaccio il calore necessario per scaldarci è un ossimoro splendido. Questo capitolo è intriso di emozione in ogni singola parola; sembrano illuminarsi per l'intensità che hai regalato loro.
Sono passati giorni da quando Vinus le ha parlato, ed una parola gutturale e sconosciuta divengono la prova di quanto Leya sia, in effetti, profondamente impreparata di fronte alle egigenze di una vita da soldato. (Arriva persino a parlare con il liocorno, ed ho detto tutto! :D)
Vinus la confonde e la fa sentire mancante ma è una presenza rassicurante persino se la considera una nemica. La protegge e le assicura la salvezza quando potrebbe lasciarla morire come la povera cagna pazza che era diventata. E' paradossale, ma di fronte allo squarcio di una terra deturbata e contaminata da entità infernali, la sicurezza di Vinus diviene la coperta calda di Leya. Il nemico, l'unico compagno.
Infine, l'umanità della Rocca di Trier pare spingere per scorgare con una potenza disumana, come un fiume in piena che finalmente inizia a crepare la diga che ne ha trattenuto il flusso.
Di fronte alla ributtante consistenza di un demone (un "misero" Supero, poi) Leya capisce che la sua ignoranza è stata anche il motivo per cui, nel tempo, ha perso tutto e non ha ricevuto nulla. Chi non sa, non vive.
Quando Vinus viene ferito, lei non pensa e lo difende, modella il suo ingegno per salvare entrambi, riaffiora dalla memoria del corpo gli insegnamenti di un'arte che non le mai stata congeniale, cerca un contatto che non sappia di prevaricazione e vetriolo, ma di scambio, equo, curioso e scevro da ogni aggressività.
Ed è così che Vinus, il vero principe perduto, non quello che lei ha braccato fino a vomitare fiele, comincia ad aprirsi ai suoi occhi. Un fiore profumato e maltrattato dalle intemperie, non la pianta carnivora che le ha mangiato il cuore.
Un principe prigioniero, una vita strappata e piegata, inserita in un doppio fondo, nei cassetti della memoria. Non l'ha mai sentito così vicino, non l'ha mai avvertito con tanta intensità.
E quando il sonno sembra fuggire, le basta un attimo di altruismo, un gesto privo di secondi fini, perchè l'oblio rassicurante del buio venga a prenderla.
Non ha paura di bruciarsi, perchè pensa che il suo cuore sia cenere e non c'è più nulla da consumare.

Sbagliato. Non lo senti, Leya, il rombo del tuo cuore? Sta battendo, e fa un rumore infernale.

PS: Oltre a sciorinarmi e sciogliermi come al solito in millemila complimenti per un livello che io non raggiungerò mai, nè mi ci avvicino minimamente, è mio dovere dirti che io sentirò la mancanza di questa storia, ne sentirò una mancanza matta.
Ma è sempre meglio averla letta e aver ricevuto un racconto splendido, piuttosto che essersela persa! :) Sappi, però, che ti accompagnerò fino alla fine e, nell'ultimo capitolo, capirai quanto hai dato. Io spero solo di aver dato qualcosa anche a te (seppure in minimissima parte!). A presto, un forte bacio!
(Recensione modificata il 10/03/2012 - 07:45 pm)

Recensore Junior
10/03/12, ore 19:13
Cap. 23:

Dimenticare il valore delle parole è un errore oltraggioso, ma non rispettare invece la lingua di un popolo perduto è, per l'appunto, il peggiore dei crimini.
D'altra parte bisogna ricordare che le parole, per Leya, sono solo veleno e ordini crudeli. Anche lei ha dimenticato una lingua, ed è quella del cuore.
Aspettarsi che comprenda il significato profondo di un eco morto è troppo, lei che ha perso persino il senso della misura e dell'umanità.

Preda della follia e della vendetta ha lasciato scolorire la donna che era, la memoria che portava, la misericordia dei vincenti.
Vinus, che pure lei ha dipinto crudele, selvaggio, brutale e invincibile, è più uomo -umano- di lei. Lei, che non si fa toccare neanche dalle memorie di un piccolo principe strappato alla patria.
Merita il silenzio e merita il disprezzo di chi ha perduto tutto, ma non il valore delle emozioni. Leya è cresciuta in un'alcova profumata e piena di tepore amorevole, la storia di Vinus inizia nella neve e nella sfida che un dio della morte gli lancia. La sua ignoranza è enorme, confrontata alle esperienze del principe di Lepthys, ma questo non la giustifica dal dimenticare che per ogni popolo cancellato c'è sempre un'agonia lunga un'eternità. Se non comprensione, il popolo degli ophelidi meritava rispetto.
Così vulnerabile e inquieta, non smette di tirare beccate contropruducenti e pompose, dimostrandosi un pavone saccente.

Leya non ha perduto le parole ma le usa male, come pure usa male il tempo che Vinus le concede per essere un individuo e non un progioniero disarmato. La follia deve averle intaccato anche l'intelligenza, consumandola fra le fauci aguzze di una malattia che fagocita ogni cosa.
E' disgustata dal liocorno e dal modo in cui il dracomanno mangia; assurdo per chi l'ha vista esplodere in una gioia selvaggia e crudele di fronte al nemico sconfitto, ridicolo per chi ha avvertito il suo cuore marcio e ne è rimasto orripilato.

Però, quando Vinus scocca l'ultimo fendente - e lui mira sempre dritto al cuore - il male l'ha avvertito.
Se anche volessi cavarti il cuore, non troverei niente.
Una stoccata senza pari, tanto è il disprezzo che traspare in questa frase. Le ha tolto l'unica cosa che la rendesse viva, e lei, che viva non si credeva più, l'ha sentito con la potenza terribile di un calcio nello stomaco.
Se puoi ancora sentire, puoi ancora provare. Sei vivo e puoi morire ancora, milioni di volte. Leya però non se n'è ancora accorta, perchè ancora non ha capito che se Vinus perderà la propria anima di uomo, lo farà dopo aver salvato lei, riempiendole l'anima con il più grande regalo che esista. Il valore dell'amore ed il valore della vita, quando pensi che tutto sia perduto.
Ci siamo quasi. Se tendiamo il braccio possiamo addirittura sfiorarla, quella minuscola scintilla nel buio di uno spirito corroso dall'odio.

La vera guerra, Vinus la vincerà fra le sue cosce e nel suo petto. Quando assumerà le sembianze di un mito, sarà già divenuto leggenda.