Recensioni per
Tornare grande
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 303
Neutre o critiche: 50 (guarda)


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Recensore Junior
06/02/21, ore 22:46
Cap. 17:

A questo punto anch'io sono rimasta senza parole. Non è fantasy, non è AU, non è sovrannaturale, è una FF totalmente a sé: senza ricerca di come funzionino realmente le cose del mondo, senza la cura di far evolvere o sviluppare i personaggi e soprattutto senza gli avvertimenti, i generi e le note giuste. OOC non basta come indicazione e men che meno il genere introspettivo. È una storia totalmente mancante di tutto. Capisco che si voglia parlare di realismo magico, e dei suoi molti e molteplici aspetti, ma almeno sarebbe carino e corretto dirlo e spiegare che le inesattezze sono dovute a una sorta di misticismo. Non è giusto condividere una storia con il mondo intero e lasciare la spiegazione per i soli pochi e fidati eletti, spiegazione peraltro molto tirata per i capelli.
Pur non essendo io una critica letteraria e nemmeno un lettore universale, si sente una totale spaccatura dovuta a rimaneggiamenti dell'ultima ora: personaggi sotto tono, insipidi e privi di sentimento, due trame portate avanti in una sorta di parallelismo inizialmente non voluto e il tutto condito da una totale assenza di ricerca. La letteratura insegna la letteratura, ma saranno solo la scienza, l'esperienza o la pratica che potranno insegnare quello che è lo specifico: non basta averlo letto in un romanzo perché qualcosa sia vero. Una regola non scritta della letteratura dice che è meglio scrivere solo di ciò che si conosce, qui si ha invece una storia che deve essere interpretata come “magica” perché manca la totale ricerca di base.
A mio modesto parere, molte cose sono state date per scontate e il pressappochismo è dovuto al compiacimento dei soliti noti. Purtroppo a rimetterci non è soltanto la storia, ma anche l'autrice che invece di evolvere la sua narrativa e la sua tecnica si sta involvendo per il puro mercenarismo (termine realmente esistente, nota per chi dubita) delle recensioni.
(Recensione modificata il 06/02/2021 - 11:00 pm)

Recensore Master
06/02/21, ore 13:57
Cap. 17:

A quanto pare,i "poteri"di Kumiko,stanno cominciando a dare buoni frutti:la ferita di Genzo,si è cicatrizzata prima del previsto.A questo punto,spero davvero che,la ragazza,sia di grande aiuto al portiere.Al quale,mi permetto di dare un consiglio:la smetta di piangersi addosso,e di fare la vittima.Sapeva a cosa andava incontro e,mi sembra che comunque,gli abbiano dato delle piccole speranze di completa guarigione.Quindi,basta piangere sul latte versato,caro Genzo:rimboccati le maniche e,impegnati al massimo nella riabilitazione.

Recensore Master
06/02/21, ore 12:43
Cap. 17:

C' è un alone mistico che permea gran parte del capitolo... La ferita di Genzo sembra guarire fin troppo bene e rapidamente, quasi che il tocco di Kumi avesse sortito un effetto "guaritore"...
Questo passo mi ha fatto venire in mente la letteratura di Isabel Allende, non conoscendo molto quella della Deledda, e credo di aver capito la natura del racconto, che nulla ha a che vedere con la magia, ma piuttosto con l'inspiegabile, quella "terra di mezzo", quel "confine tra fisico e metafisico" (per citare la tua introduzione alla storia) che a volte può accadere...
Mia mamma fu guarita di sciatica da una pranoterapeuta...🤷‍♀️

Questa storia mi incuriosisce sempre di più! 😃
(Recensione modificata il 06/02/2021 - 08:05 pm)

Recensore Master
06/02/21, ore 09:47
Cap. 17:

Ciao, Kiku.
Anche questa volta andiamo in parallelo con i due personaggi, solo che anche Kumi questa volta sembra in difficoltà. L’uscita del book fotografico è slittata, e lei a questo punto naviga in acque incerte.
Per quanto riguarda Genzo, nausea e dolore sono ancora sue compagne, per cui una soluzione alle sue problematiche sembra ancora lontana. Speriamo che presto ci sia una svolta positiva.
Tra l’altro sembra che ci sia qualcosa di insolito nelle mani di Kumi, e rileggendo la tue premessa alla fanfiction (“Forse esiste solo una terra di mezzo: un luogo cioè in cui il confine tra fisico e metafisico è così sottile da non essere distinguibile ad un primo sguardo. E spesso lì, in quel frangente incerto, possono succedere cose difficili da spiegare.”) comincio a sospettare che potrebbe succedere qualcosa di imprevisto. D’altronde la letteratura sudamericana insegna! ;)
Aspetto con ansia il prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 06/02/2021 - 12:28 pm)

Recensore Master
05/02/21, ore 14:28

Genzo,all'inizio,è stato un po'antipatico e sarcastico con Kumi.
"Sapevamo che non sarebbe stato facile,e infatti,il polso è seriamente compromesso.Abbiamo trovato una situazione difficile.Ci sono troppe incognite,in questa storia".Dalle parole del medico,mi sembra di capire che,i medici tedeschi,abbiano fatto un vero e proprio disastro,con l'operazione precedente.Spero che,tutto ciò,sia stato fatto in buona fede(i medici sono esseri umani,quindi,possono sbgliare),e non perchè Genzo,è uno straniero.Lo stesso Dottore però,gli ha dato una sottilissima speranza e,secondo me,Genzo,dovrà aggrapparcisi con tutte le sue forze.
"Ci sono tante squadre,Genzo.Se l'Amburgo non aspetta,e tu torni in perfetta forma,sarà un problema loro.Non tuo.Devi essere cinico,almeno quanto il mondo del calcio.Non è tempo di sentimentalismi".Parole sante.Troppe volte,nel Manga,Genzo ha messo davanti le esigenze degli altri alle sue(mi riferisco ai due Mondiali Giovanili,U-15,e World Youth),ed ha finito con il pagare un prezzo molto salato:panchina ingiusta,la prima volta:braccio rotto la seconda,è arrivata quindi l'ora di pensare solamente a se stesso.Infischiandosene per una buona volta,degli altri.

Recensore Junior
04/02/21, ore 17:28

Volevo iniziare questa recensione parlando del fatto che trovo un po' irreale la riabilitazione di Genzo dopo solo due giorni dall'operazione, ma a questo punto sarebbe inutile visto che si ha la testimonianza diretta e dettagliata di altre persone.
Per quanto concerne il capitolo, questo è il precedente non potevano essere uno solo?
So che mi ripeto, ma fare tutti questi pezzetti alla lunga stanca il lettore, questo dover aspettare giorni per poi avere il niente è irritante. In compenso però ho notato un miglioramento, almeno ora sono più lunghi delle solite trenta righe.
Citazione a inizio capitolo, come al solito buttata là per puro piacere perché non ha nulla a che vedere con il testo o se lo ha allora andrebbe spiegato, magari senza forzature di alcun tipo.
Comunque sia a me piacciono i periodi brevi, anzi li prediligo in letture leggere, ma i continui punto e a capo sono snervanti. Non si allungano i capitoli così, è brutto. Prova a mettere più emozioni e sensazioni, prova a dare al lettore la possibilità di entrare nella vita emotiva dei personaggi: Genzo esce dalla sala operatoria, la sua carriera è appesa a un filo di ragno e lui è impassibile come se andasse a prendere un caffè al bar, come se parlasse del meteo. Non è veritiero. Deve “urlare e gridare” la sua disperazione, deve “dare sfogo” emotivamente al suo stato interiore, non basta la goccia di sudore sulla fronte. Introspezione e interiorità dovrebbero essere più marcate e definite, ma in tutta la storia si percepisce solo l'apatia che permea la staticità di personaggi insipidi.
Facendo un paragone ironico, quando la luce di posizione della mia macchina si fulmina, interiorizzo il disagio maggiormente rispetto ai tuoi personaggi.

Recensore Master
03/02/21, ore 12:15

Ciao, ho pensato molto se postare questa recensione, anche perché so che non ami le recensioni negative ma una cosa però la devo dire, o forse più di una.
Nella tua storia non vedo l'avviso AU, quindi immagino che i fatti avvengano in questo mondo. Allora, visto che mi sono operata a un braccio e SO cosa vuol dire, ti dico subito che il tuo post operazione è quanto di più lontano dalla realtà possa esistere.
Passi che la caposala faccia entrare una sconosciuta mentre parla il medico, quando normalmente manco i parenti sono autorizzati a rimanere (ma è la tua storia, e diciamo che ci prendiamo una licenza poetica), passi Genzo che si alza da solo quando in realtà con me ci sono volute due infermiere - DUE - per tenermi su, passi la caposala che tira fuori magicamente medicine dalla tasca senza segnarle in cartella (la considero una licenza poetica come quella poc'anzi menzionata) ma ti assicuro che, a seguito di un'operazione al polso con un impianto, NON bastano due giorni per ricominciare a fare fisioterapia. Ne servono ALMENO quindici. Almeno. Quindi no, non è realistico che Genzo possa farlo dopo due giorni, anche perché ci sono dei punti sulla ferita che devono aiutare la rimarginazione, altrimenti si riapre tutto quanto, mettendo a rischio la guarigione completa, quindi gliela vogliamo dare una possibilità a questo ragazzo?
Certo, ora mi dirai che la storia è tua e scrivi quello che ti pare, ed è vero per carità, mi dirai anche che in Giappone gli ospedali non funzionano come da noi, ma ti posso assicurare che la privacy è privacy ovunque, e visto che ho notato che nelle recensioni tendi a ribadire quanto tu ci tenga al realismo, e quanto tu sia informata su come si vive in Giappone, mi sembra giusto farti notare quando toppi qualcosa.
Io non ti giudico come scrittrice, perché ognuno è responsabile di ciò che scrive - dopotutto, se accetti di pubblicare su un sito pubblico, devi essere disposta ad accettare tutto, sia le standing ovation che le critiche, altrimenti puoi sempre creare la tua piattaforma privata - però posso giudicare le tue scelte, perché giudico la storia in quanto tale.
Ti chiedo scusa per questo intervento ma hai toccato un argomento che mi tocca da vicino, e siccome so cosa vuol dire non sapere se si potrà di nuovo usare un polso oppure no, mi sembrava doveroso dire la mia, anche solo a difesa di una situazione che ho vissuto da vicina e in prima persona.
PS: per amor di cronaca, si chiama Kumi, non Kumiko, e non lo dico io bensì Yoichi Takahashi, autore del manga Captain Tsubasa di cui tutte usiamo i personaggi. Sul sito è segnato sbagliato perché spesso i personaggi vengono aggiunti dai fanwriter, come puoi notare dal tasto in alto a destra nella homepage della sezione.

Recensore Master
02/02/21, ore 19:17

Genzo è comprensibilmente nervoso, vorrebbe delle risposte e le vorrebbe subito, ma dovrà pazientare e la pazienza, adesso come adesso, non è certo il suo forte. Ma sono sempre più convinta che grazie alla vicinanza di Kumi e i suoi amici, la convalescenza non sarà così tormentata...o almeno, lo spero. 😉

Spero che le cose vadano piano piano stabilizzandosi anche per te...❤

Recensore Master
02/02/21, ore 15:57

Ciao Kiku, spero che la tua situazione stia migliorando. Incrocio le dita per te!

Il capitolo mi è piaciuto molto, non succede niente di sostanziale, tuttavia sembra che Kumi e Genzo stiano prendendo le misure l’una all’altro, ed è interessante vedere come si approcciano.
Alla prossima!

Recensore Master
02/02/21, ore 13:59

Speriamo possa tornare a giocare deve avere pazienza. Carini Kumiko e Genzo

Recensore Junior
02/02/21, ore 13:02

Finalmente abbiamo un capitolo che non è fine a sé stesso, o un elenco di azioni intervallato da dialoghi monotoni. E come diceva mia nonna paterna (bisogna essere precisi nelle citazioni, quindi specifico quale delle due nonne), “tardò, ma venne”.
Ma veniamo ai fatti.
Kumi finalmente vede Genzo, è appena uscito dalla sala operatoria e ancora sotto anestesia. Gli sfiora il polso operato, all'improvviso la parte magica di lei si attiva e… scoppia un breve temporale? Non mi ero accorta fosse una FF sovrannaturale, vado a controllare. A quanto pare c'è solo scritto introspettivo nel genere, quindi i due eventi non dovrebbero essere collegati. Ammetto che all'inizio non avevo capito bene con tutti quei colori, pensavo fossero fuochi d'artificio, poi mi sono resa conto che effettivamente l'elenco dovrebbe, resto vaga perché non è proprio intellegibile, essere riferito a un ultimo fulmine. Dubito, però, che qualcuno confuterà la mia ipotesi.
Genzo si sveglia e quando la vede non è felice (ovviamente, voleva stare solo e aveva espresso il desiderio di non fare passare nessuno) e i due battibeccano. Però finalmente, dopo 14 capitoli, i due parlano fra loro. Quindi effettivamente non si ignorano. Ora la domanda è: dal battibecco al sesso, quanto tempo impiegheranno? Altri 30 o 40 capitoli? Non lo chiedo per fare ironia, ma per riuscire a capire fra quanto quel ratings rosso troverà finalmente il suo scopo. No, perché se fosse per il dramma dell'operazione direi che è un tantino eccessivo. Ma andiamo oltre.
Kumi, poi, viene scambiata dall'infermiera (almeno credo che non sia la tipa della reception) per la fidanzata di Genzo, anche se non ho ben capito il perché, a mio avviso non è che ci siano i presupposti per fare uno più uno. Però finalmente sveliamo che il biglietto da visita mostrato precedentemente, era quello del padre di Genzo. Mi sorge un dubbio, visto che Kumi si è spacciata per l'assistente, alla receptionist non sarebbe dovuto sembrare strano? Se fosse stato così avrebbero dovuto anche esserci le credenziali di Kumi e la qualifica, invece credo che lei abbia mostrato un biglietto da visita personale del signor Wakabayashi. Chiedo perché vorrei capire se posso presentare il biglietto da visita del mio elettrauto in caso di necessità.

Recensore Master
01/02/21, ore 13:24

Kumiko si lascia trasportare dalle emozioni, sente l'impellente bisogno di stare accanto a Genzo per sapere se sta bene, dopotutto ha ragione lei, nessuno vuole stare da solo in queste situazioni. Genzo fa di tutto per farsi vedere impeccabile e autonomo, ma sotto sotto gli fa piacere la presenza della ragazza.
Per me la caposala è una veggente,ha già capito tutto

Recensore Master
31/01/21, ore 21:55

Per fortuna Kumiko ha trovato la matita!
In questo capitolo si scopre il mistero dell’infermiera ingenua. Non è ingenua, vede lontano. Ha visto qualcosa negli occhi di Kumi e avrà pensato che le aveva proposto di chiamare il padre di Genzo perché lui avrebbe confermato ciò che le aveva detto in quanto fidanzata “segreta” perché lui famoso.
Qui emerge quello che già si era intuito/sospettato, Kumi ha una sensibilità spiccata, molto profonda. Il tempo pare influenzato dalle sue emozioni, una bella immagine. Di solito nelle storie è il contrario, il tempo che influenza un’emozione, il tempo che le amplifica, o una pioggia che diventa la colonna sonora di un momento.
…e non essendo in una delle mie serie fantasy direi che non è stata lei a farlo davvero… ma probabilmente nota il tempo fuori dalla finestra grazie a ciò che prova in quel momento.
Genzo è orgoglioso, cerca di tenere il punto, ha bisogno che lei gli dica che è lì per sé stessa e glielo dice. Quando però sta per andarsene davvero, fa in modo che rimanga.
Kumi deve fare attenzione, il confine è sottile fra volere lei lì, o volere qualcuno come lei lì. Forse, visto che siamo all’inizio lui vuole lei lì e lei crederà che voleva solo qualcuno lì… chissà…
P.S. in merito alla recensione precedente e la risposta data:
Lo so che sarebbe più semplice parlare di quello che c’è scritto senza pensare a cosa accadrà in seguito, però (mia opinione personale) nulla è fine a sé stesso al 100%. Poi quando una cosa mi piace mi partono i neuroni e mi faccio le serie tv in testa su cosa accadrà dopo, dividendomi fra cosa mi piacerebbe e cosa è probabile.

Recensore Master
30/01/21, ore 13:47

Non so cosa tu stia passando ma,ti faccio i miei più sinceri,e migliori auguri.Buona fortuna e,in bocca al lupo!
Come temevo,a Genzo,non ha fatto affatto piacere,trovarsi davanti Kumiko.Perchè lui,è come me:se dico che voglio stare da sola,in un determinato momento della mia vita,è perchè lo penso,e lo voglio davvero!E poi,non sopporto le persone che pensano al tuo posto,convinte che,le loro idee,siano anche le tue:
"Nessuno vuole andare sotto i ferri da solo".
"Io sono io".Sono d'accordissimo con Genzo.E,a me,non fa affatto pena.Anzi.....
Poi,alla fine,sembra che in realtà,sia contento che Kumi sia lì con lui,quindi,staremo a vedere come andrà a finire tra loro.

Recensore Master
30/01/21, ore 10:21

Ciao Kiku, il capitolo è stato molto intenso, ma non ce la faccio a dire altro, pensando a quello che stai passando. Anche io sono senza parole, ti dico solo che ti sono vicina.