No, decisamente non ci siamo.
Partiamo dal fatto che il capitolo non è stato di mio gradimento proprio per come sono stati trattati gli argomenti, ma a parte questo è di una pesantezza eccessiva e non parlo emotivamente.
Partiamo dalla parte iniziale descrittiva e che definirei totalmente logorante: metafore lunghe, eccessive e decisamente inutili. Se i personaggi sono arrabbiati io voglio vedere e sentire la rabbia, descriverla solamente non basta sembra l'elenco della spesa: piatto e senza emozione. Non è difficile, con esercizio e la voglia di migliorare si può ottenere tanto.
Ryo che fa il professore dell'amore e delle donne è davvero un pessimo insegnante, ma non è colpa sua solo del brutto tratteggio di cui è vittima. Le sue parole risultano vuote alle orecchie di chi legge, perché il personaggio è il primo a non capirle e a non crederci: se chi pronuncia qualcosa non ne è convinto tanto vale che non lo dica.
Arriviamo al dialogo con Kumi, brutto è l'unico aggettivo possibile. Anche qui piatta apatia da lista della spesa. I sentimenti, mancano i sentimenti. Kumi dovrebbe essere triste, delusa e arrabbiata, ma niente non si comprende. Il lettore deve sentire il suo dolore straripante, la sua rabbia per l'umiliazione e invece il vuoto. Tu quando ti arrabbi usi lo stesso tono e atteggiamento di quando vai dal salumiere a comprare il prosciutto? Mentre rileggi, non percepisci la mancanza dell'enfasi del momento? Per non parlare di Genzo “Le cose che si dicono in quei momenti… non valgono…” e questa frase basta per tutto. Resto senza parole nel rendermi conto della poca considerazione che c'è però sentimenti.
Io a questo punto comprerei un bel po' di manuali di scrittura.

Capitolo diviso in due parti:
La prima,mi ha fatto un po'arrabbiare perchè,l'ho trovata maschilista e sessista.La figura della donna,in questo caso,Kumi e le sue due sorelle,descritta come serva e infermiera.Le tre ragazze,non fanno altro che pulire e,accudire la nonna,mentre gli uomini,mangiano e si fanno i cavoli loro.E poi,questo continuo stare separati:le donne da una parte,gli uomini dall'altra,non mi è piaciuto molto.Magari sarà la tradizione giapponese ma,a me,che sono per la parità tra sessi,mi ha dato un po'fastidio,leggere certe cose.
La seconda invece,è stata emozionante;mistica;soprannaturale.Fin dall'inizio della tua storia,si era capito che i poteri della nonna di Kumi,sarebbero stati fondamentali,per la guarigione di Genzo:
"Non dimenticare il passato,figliolo.I luoghi dell'animo che hai attraversato;i corpi che hai toccato;le mani che ti hanno stretto,e che ti hanno scaldato,quando non c'era nessuno disposto a farlo.Custodisci i doni che hai ricevuto.Non dimenticare quello che è stato,e ciò che hai vissuto.Non dimenticare tutto questo,quando sarai tornato grande".Parole stupende.I vetri della finestra che si spalancano,la pioggia che inizia a cadere.Genzo che si emoziona,si mette a piangere,si lascia coinvolgere,e trasportare da tutto questo.In silenzio e,assecondando i gesti della nonna.Come se sapesse,come se avesse la certezza che,grazie a tutto questo,tutto si sistemerà.E non solo il polso,ma anche tutto il resto.
Spero che,sia davvero l'inizio di una nuova vita.
(Recensione modificata il 30/03/2021 - 02:45 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Be’, se Genzo è arrivato vuol dire che un po’ di chiarezza dentro di sé deve averla fatta. Adesso vedremo quale sarà la reazione di Kumi dopo che avrà metabolizzato la dipartita della nonna. Molto bella la parte finale in cui si opera il “miracolo” da parte della nonna: donne, uomini e natura che si fanno una cosa sola. Suggestivo e poetico.
(Recensione modificata il 30/03/2021 - 02:13 pm)
(Recensione modificata il 30/03/2021 - 02:44 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Finalmente la nonna di cui tanto abbiamo sentito parlare e che ha avuto il suo peso nella vicenda personale di Genzo ha fatto la sua entrata in scena e operato il suo piccolo "miracolo". Il portiere è rimasto toccato da quest' aurea mistica, qualcosa lo ha smosso nel profondo, tanto da dar libero sfogo alle sue emozioni. Sono certa che saprà fare tesoro delle parole della nonna di Kumi...

Leggi la risposta dell'autore

Ciao :)
un incontro che non mi sarei mai aspettata quello tra Genzo e la nonna di Kumiko.
Sicuramente mi sarei aspettata che il giovane la cercasse, finalmente le parole di Ryo hanno smosso il nostro bel portiere, ma non immaginavo un incontro ravvicinato tra i due.
Un capitolo inizialmente molto descrittivo, che si limita a raccontare Kumiko ed il suo essere al capezzale della donna.
Poi la svolta: devo confessarti che inizialmente le parole dell'anziana donna mi hanno un pò spaventato, anche se lei è quella che ci vede più in là rispetto alle nipoti al suo capezzale.
E dal momento in cui i due si incontrano... impossibile non apprezzare la donna che la sa davvero lunga su Genzo e su quello che ha passato: non resta che sperare che il giovane segua i suggerimenti della nonna di Kumiko. Complimenti per il capitolo e non posso che attendere trepidante il seguito, curiosa di scoprire come si comporterà Genzo sia in ambito sentimentale che in ambito professionale, ora che il polso è definitivamente guarito. A presto ;)

Leggi la risposta dell'autore

Chi invece non volta mai pagina sei tu che continui a vedere Kumi come un oggetto. Genzo non dorme perché gli manca il materasso di carne che era Kumi (la reificazione femminile in questo capitolo ha raggiunto i suoi vertici).
E in più, oltre che maschilista all’ennesima potenza, Genzo lo dipingi anche subdolo. In realtà, come dice chiaramente Ryo, lui non torna realmente per Kumi, che come abbiamo visto chiaramente all’inizio del capitolo è tornata ad essere “la sua ragazza” perché gli manca il sesso, ma per la mitica terra nera. Anche gli amici sono tali solo quando serve (il telefono spento ad oltranza dimostra quanto Genzo sia interessato a loro). Tutto questo capitolo è una vera e propria fiera dell’utilitarismo più becero e maschilista; sembra quasi che tu li odii profondamente i tuoi personaggi.
E per concludere, last but not leaat, dopo la fuga di Genzo abbiamo anche quella di Kumi.
Non ne sono affatto stupito; i cliché, quelli belli.

Ciao :)
beh, il karma sa vendicarsi a dovere con Genzo, quindi non infierisco troppo. Diciamo che all'inizio è palese che senta la mancanza di Kumiko, della sua ragazza (un primo passo in quel senso l'ha fatto, anche se non l'ha detto a lei) ma non è facile ricucire lo strappo.
Mi è piaciuto il fatto che il nostro bel portiere sia tornato sui suoi passi, anche se forse ha aspettato troppo, infatti Kumiko se n'è andata da poco... Ryo è sempre Ryo: profondo quando serve e leggero quando occorre.. diciamo che sa porsi nel migliore dei modi e sa dire le cose giuste... che nel contesto sono le stesse che Genzo ha bisogno di sentirsi dire.
Kumiko dal mio punto di vista è una streghetta fatta e finita, troppe cose dette/non dette fanno di lei una che sa fin troppo e lei non se ne rende nemmeno conto.
Attendo trepidante il seguito, curiosa di scoprire se queste isole riuscianno a riunirsi ed a fare un tratto di vita insieme.
Approfitto per rinnovarti i complimenti per come scrivi e per le emozioni che sai regalarmi attraverso i tuoi scritti ed i tuoi personaggi. A presto ;)

Leggi la risposta dell'autore

Genzo vuole molto bene a Kumi,e le manca moltissimo.La conferma che non l'ha ingannata,nè presa in giro,o sfruttata.Le vuole molto bene e,secondo me,vorrebbe anche avere una relazione con lei ma,in questo momento,non gli è possibile perchè,deve pensare ad una cosa sola:guarire e,tornare ai suoi(altissimi)livelli.Non ha tempo quindi per pensare ad una ragazza,a dedicarsi ad una relazione.Giusto o sbagliato(per me,è la decisione giusta)la situazione è questa e,Kumi,lo sapeva.Lo sapeva benissimo.Ma ha deciso comunque di dedicare tutta se stessa a lui,e adesso,è inutile che si lamenti,o che faccia la parte della vittima,perchè non è così.
Gli mancano molto anche Ryo e Yukari,ed è normale,dato che la loro casa,è stata un rifugio sicuro e protettivo,per lui.E,sono sicura che,ora che ha assaporato il clima che si respira in una famiglia,appena tornerà quello di prima,tornerà da Kumi;le spiegherà le sue ragione e,le chiederà di riprendere da dove si sono lasciati.

Leggi la risposta dell'autore

Genzo è ancora legato a Kumi si vede da come ha reagito quando ha sentito che è partita. Lui ha solo paura

Leggi la risposta dell'autore

Come avevo immaginato, a Genzo manca Kumi, manca la compagnia degli amici e il clima famigliare che si era creato. Può girarci intorno quanto vuole, ma la realtà è questa e c' è una bella differenza tra immaginarselo e trovarcisi con tutte e due le scarpe. Si può provare a voltare pagina, certo, ma non è detto che ci si riesca, specie se certe cose ti mancano tanto da stare male, più del dolore fisico...

Leggi la risposta dell'autore

Un salto temporale che ci porta, finalmente, nei pensieri di Genzo. Non ha dimenticato Kumi, ma al momento la carriera, il suo polso, “tornare grande”, hanno la priorità.
Nonostante questo sembra che, preso dalla nostalgia, non possa fare a meno di tornare a casa di Yukari e Ryo ma, colpo di scena!, Kumi non c’è perché la nonna, una presenza che ha sempre aleggiato in questa storia ma che non abbiamo mai visto, sta male. A questo punto tutto potrebbe succedere, anche se non penso che Wakabayashi mollerà tutto per andare a vedere come sta la sua ex (ragazza?amante? Non è chiaro).

Leggi la risposta dell'autore

“Kumi ti ha nutrito… non sei più affamato. Puoi fare a meno di una donna per un’eternità adesso” Mamma mia, il maschilismo tossico che trasuda questa affermazione è a dir poco sconcertante. Ryo sta parlando di Kumi quasi che fosse una mucca, o comunque una sorta di oggetto di cui fare uso per poi buttarla da una parte come un brick del latte ornai vuoto. Già questa cosa è squallida di per sé, che poi venga scritta in questo modo, con ciò che segue nel dialogo, è anche peggio, mi riferisco a questa battuta:
“Oh non preoccuparti: le donne non sono mica come noi! A loro puoi tranquillamente spezzare il cuore. Puoi letteralmente pensare di averle fatte a fettine. Ma da un giorno all’altro, quando meno te lo aspetti, te le ritrovi davanti ancora più forti e ancora più belle”
Trovo francamente questa cosa drammaticamente inquietante.
Poi torno a non capire questa bipolarità del rapporto tra Genzo e Kumi, prima grande amore, poi scazzo, poi la famosa metamorfosi sebza spiegazioni e quindi amore a go go, poi tutto finito brutalmente e senza spiegazioni, tanto che uno fugge a gambe levate e l’altra diventa un fantasma...
E veniamo a Yukari: prima è la regina dello scarmazzo stile maestrina dalla penna rossa e ora “non possiamo insegnare agli altri come vivere”...
Ma c’è qualcuno in questa storia che ha la benché minima idea di cosa voglia e dove vuole andare a parare?
Giusto per capire che psicologia hanno questi poveri cristi di personaggi...

Devo ammettere che nel precedente capitolo Ryo mi ha fatta ridere, ma in questo è tornato serio… per quanto Ryo Ishizaki sia capace di essere serio.
Ma andiamo in ordine.

Qui abbiamo scoperto che le uscite di Yukari che mi davano prurito al cervello (alcune almeno) erano dettate dal “fuoco”. A mente fredda invece mostra la sua razionalità, dicendo cose con maggiore obiettività e logica.
Sulla situazione Genzo-Kumiko anche l’uscita infuocata di Yukari (e stupirò qualcuno nel dirlo) l’ho trovata giusta, anzi forse anche contenuta.
Ha ragione un’amica a infuriarsi con chi fa star male un’amica? Sì, sempre e comunque, indipendentemente da chi ha ragione.

Per Kumi, in tutta la storia c’è stato un crescendo di emozioni e sensazioni. Situazioni che l’hanno scombussolata e messa alla prova. Quindi ci sta perfettamente la reazione del precedente capitolo e Genzo che qui si ritrova a non sentirsi più nel posto dove deve stare.
Ma levando la componente emotiva, lasciando solo quella razionale, ha ragione a prendersela? No!
Basta fare un confronto in parallelo.
Genzo non ha parlato chiaro con Kumi. Kumi non ha parlato chiaro con Genzo.
Genzo ha dato le cose per scontate con Kumi. Kumi ha dato le cose per scontate con Genzo.
Genzo non le ha promesso nulla. Kumi non gli ha chiesto nulla.
Mi pare siano “pari”
Forse la farei pure passare dalla parte del torto con la frase del precedente capitolo “L’amore non si promette mica! L’amore si fa! Giorno per giorno” certo, ma si fa in due, solo perché lei vuole una cosa non può pretendere che sia così che anche per lui, l’amore non si pretende! Ma era ferita e gliela faccio passare.

Torniamo quindi a Ryo. Mi ha fatto ridere quando ha detto “Ma le donne non vanno a letto per sport.” Ma come gli è venuta? Sì ok per alcune è così, ma lui sta generalizzando. Ci mancava qualche altro luogo comune solitamente utilizzati negli spot televisivi. Ha proprio mostrato una visione molto ingenua (e da vecchietto) del Mondo (per non dire altro). Poi in questo capitolo si rifà con “le donne non sono mica come noi! A loro puoi tranquillamente spezzare il cuore. Puoi letteralmente pensare di averle fatte a fettine. Ma da un giorno all’altro, quando meno te lo aspetti, te le ritrovi davanti ancora più forti e ancora più belle.”
Anche questa forse è troppo generalizzata. Forse pure minimizza. Alle volte si esce più dure.
Ma per Kumi potrebbe averci preso.
Inoltre mi ha divertita, in tutt’altro modo, quando dice “Ma come sempre noi uomini siamo degli immaturi…” perché è palese che prende per il C la moglie. No?! Era serio? Ops
Ok torno seria…
Adesso vedo tre possibili scenari. La storia o seguirà Genzo in Germania, o Kumi che riprende la sua vita lavorativa, o ci sarà un salto temporale.
Attendiamo…

Leggi la risposta dell'autore

Molto bello,il dialogo tra Genzo e Ryo.Il portiere,ha fatto bene ad andarsene.Sarebbe stato imbarazzante,e deleterio per tutti,se avesse continuato a rimanere lì.Io sono dalla sua parte e,credo alla sua buona fede.Non l'ha mai presa in giro;nè fatto,o detto nulla,per far credere a Kumi che,anche lui,provasse i suoi stessi sentimenti.E' stata la ragazza,a costruirsi nella sua testa,una storia che non c'era.Non è scritto da nessuna parte che,chi viene a letto con te,o si trova bene in tua compagnia,debba per forza amarti,e desiderare di stare assieme a te,per tutta la vita.Lei,sapeva benissimo che Genzo,se ne sarebbe andato,prima o poi.E che quella,era solo una situazione momentanea,dettata dal momento "particolare"del ragazzo.Kumi,sapeva tutto questo,eppure,ha deciso di dedicare comunque,anima e corpo a lui.E,adesso,che il suo castello delle favole è crollato,è inutile fare le sceneggiate,e fare le isteriche.
Ryo:
"Magari,quando tutto il casino sarà passato,e Genzo sarà tornato grande,potranno ricominciare da dove si sono lasciati".Sono d'accordissimo.Sono convinta anch'io che,quando Genzo sarà guarito,si chiarirà con Kumi e,quei due,si metteranno insieme.Lo ha ammesso lo stesso Genzo che lei,è qualcosa di più,di una semplice amica per lui.Ma questo,non è il momento giusto,per iniziare una relazione.
Mi è piaciuta molto,anche questa frase di Yukari:
"Noi,abbiamo fatto del nostro meglio.Non possiamo vivere la vita degli altri.E,non possiamo dire loro come vivere,sono grandi ormai.Almeno....stanno diventando adulti,non hanno bisogno di noi.Devono.....devono imparare a farcela con le loro forze".Giusto così.Detesto chi s'intromette nella vita altrui,dispensando consigli e,lezioni di vita.
Io,non ho mai giudicato gli uomini immaturi.Li ho sempre giudicati migliori,e più avanti,rispetto alle donne.Per un semplicissimo motivo:hanno capito che,nella vita,non c'è solo il dovere e la famiglia ma,anche divertimento;passione;svago;bere una birra in compagnia e,via dicendo.
(Recensione modificata il 25/03/2021 - 06:29 pm)

Leggi la risposta dell'autore

Un capitolo di chiarimenti, non posso che essere d'accordo con te.
Ryo in questo capitolo è davvero un passo davanti a Genzo sotto molti punti di vista.
Il chiarimento tra i due ragazzi ci stava tutto ed era doveroso.
Così come erano doverose le scuse reciproche dei due coniugi: d'altronde per quanto i due possano tifare ora per uno ora per l'altro sono soltanto Kumiko e Genzo a decidere come muoversi, checchè ne dicano Ryo e Yukari.
Apprezzo il fatto che più di uno si sia chiesto cosa ne sarà di Kumi...
E penso che come recita un detto: una donna è inerme fintanto che lo smalto non si è asciugato... è così che vedo Kumi, una guerriera ed ora deve soltanto capirlo lei ;)
Complimenti per come scrivi e per le emozioni che sai trasmettermi coi tuoi scritti, capitolo dopo capitolo ;)

Leggi la risposta dell'autore