Recensioni per
Tornare grande
di kiku77

Questa storia ha ottenuto 353 recensioni.
Positive : 303
Neutre o critiche: 50 (guarda)


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Recensore Veterano
30/01/21, ore 10:07

Kiku... voglio pensare a te in modo positivo.. sperando che un po’ di energia ti arrivi!! Tieni duro..
Torniamo alla storia..
Lo sai che di tutto il capitolo la frase che più mi è piaciuta è l’ultima???
Lo so... non è bello!!!!
Ma del resto avevo già immaginato che il bel portierone si sarebbe arrabbiato trovandola lì.. ma come appunto hai scritto nell’ultimo pezzo, in fin dei conti è felice...
Ancora non ho capito i poteri che ha la nonna di Kumi.. parte dei quali ha trasmesso alla nipote....
speriamo solo che alcuni di questi possano penetrare quella corazza che indossa Genzo
A presto

Recensore Master
30/01/21, ore 09:44

E così pare che la nostra protagonista abbia ereditato i geni della nonna, con tutto quello che comportano. Staremo a vedere in che modo e misura questo inciderà sull' evolversi della trama...
L' essenza del capitolo si racchiude tutta nella frase finale: Kumiko ci ha visto giusto, Genzo ha bisogno di qualcuno amico che gli stia accanto in un momento tanto difficile, com' è naturale che sia in fin dei conti.
Allo stesso modo, io sono vicina a te in questo doloroso momento che stai vivendo...spero che tutto si risolva per il meglio...😔🤞

Recensore Master
30/01/21, ore 08:59

Kiku mi dispiace tanto. Abbiamo visto loro due parlare si vede che c'è qualcosa tra loro

Recensore Master
28/01/21, ore 23:25

Parto dal P.S. (In Giappone i biglietti da visita – è cosa risaputa – fanno miracoli)
Ammettendo che io non lo sapevo (beccata) e mi sono incuriosita, così ho chiesto a una persona che mi ha girato un breve articolo sull’argomento.
Be’, pure un modo per dare e ricevere il biglietto da visita hanno questi. Cosa fare e soprattutto cosa non fare.
Morale, non supererei i cinque minuti in Giappone senza fare una figuraccia.

Ciò non toglie una certa ingenuità alla reception, forse più la mancanza di un vero protocollo in quei casi. Kumi è stata sicura di sé, si è presentata con tanto di biglietto da visita, ha suggerito di chiamare il padre, l’infermiera o l’impiegata, quella che è, sapeva che lui non lo aveva reso pubblico, quindi ci potrebbe stare, nell’insieme, che ci casca. Poi vede pure che ha materiale per lavorare (quando vanno in camera) quindi l’ultimo scetticismo se ne va evitando un controllo postumo.
Solo per il biglietto non credo dai (una staker esperta se li stamperebbe a casa no?!), ok che è un altro “Mondo”, non lo conosco così a fondo, però è anche vero che i malavitosi si tatuano e i non malavitosi no, già mostra che sono dei “geni” 😂 [sarcasmo in corso… lo so che non è cosi semplice la cosa]
Però non capisco l’atteggiamento poco convinto della tizia, ok che poi come dicevo, vedendo che ha del lavoro da sbrigare si convince, ma se è poco convinta, ma non voleva telefonare al padre, poteva chiedere istruzioni a qualcuno gerarchicamente più in alto… questo lo so, ci tengono e rispettano queste cose. Si vede che Kumi ha una faccia da angioletto 😂😂😂

Ma torniamo un attimo indietro.
Kumi si trova sola a casa dopo una nottata a leggere un dei tre libri. Non è partita in quarta con dei commenti entusiastici a Yukari quindi direi che è bocciato… almeno da lei ci si aspetta qualcosa del genere quando si appassiona a qualcosa, è una che parte in quarta, lo si deduce almeno dal comportamento tenuto fino ad ora, specie nella foga di difendere la sua casa editrice e dalle parole usate. Per non parlare della conversazione con Yukari, nel taxi, che la conosce bene.
Ma forse questo è un dettaglio irrilevante… però non posso fare a meno di vedere Genzo che si legge uno dei libri e ha conversazioni letterarie con Kumi.
Scopriremo un’affinità elettiva?

Alla prossima

Recensore Master
28/01/21, ore 14:10

Ed eccola qua Kumiko, a mio avviso è già pazza di Genzo, forse il vederlo così fragile e umano le ha smosso qualcosa dentro. Sicuramente diràla scusa del non volerlo lasciare da solo, ma credo l'abbia più fatto per lei che per Genzo.
Secondo me al portiere farà piacere vedere una faccia amica al risveglio

Recensore Junior
27/01/21, ore 19:16

“In Giappone i biglietti da visita – è cosa risaputa – fanno miracoli” e solo per questa affermazione meriti l'arancione (solo perché non esiste il rosso per espulsione diretta). Vorrei puntualizzare due cose: primo non è cosa risaputa l'importanza dei biglietti, bisogna essere nippofilo (non ho sbagliato parola è quella giusta, cioè persona che prova simpatia per il Giappone) o in qualche modo esserne venuti a conoscenza e secondo rendere semplicistico un rituale (quasi) sacro come lo scambio di biglietti da visita, tanto da avere delle rigide regole di etichetta, con una frase come quella, dimostra ancora una volta il pressappochismo che continui a negare. Mi spiace che non si riesca a fare un minimo di ricerca per avvalorare quello che si scrive. Non basta mostrare un biglietto da visita per “avere un miracolo”.
Potrei continuare per altre tremila parole a spiegare l'errore di fondo, ma sarebbe come parlare al vento, e lo dico visto che la notazione che “da Amburgo non si vede il mare” non è stata recepita correttamente, nemmeno dai lettori.
Ma andiamo alla storia che è decisamente meglio.
Genzo e Kumi non si sono mai filati, a malapena lui sa come si chiama a dire il vero, e all'improvviso lei ha questa “attrazione” empatica?
Come giustamente si può far notare, nel manga ci sono situazioni oltre il limite del reale (Misugi che gioca infartuato o lo Skylab Hurricane dei gemelli Tachibana, solo per fare due esempi), ma questa storia ha un taglio realistico e quindi un lettore pretende il realismo o per lo meno che si spieghino alcune dinamiche personali tra i personaggi.
Ma poi, sempre per restare nel contraddittorio, Genzo passa metà dello scorso capitolo a voler fare le cose in segreto (tralasciamo la storia della divisa della nazionale che è meglio), ottenendo anche il supporto del personale della clinica per giunta, e come arriva la prima persona a caso con un biglietto da visita passiamo al “si metta comoda”? So già che al prossimo capitolo la solerte signora della reception avrà telefonato al signor Wakabayashi per informarlo di Kumi e che lui la riconoscerà in quanto lo ha già fatto in un capitolo precedente, ma mi chiedevo se un espediente narrativo migliore non poteva esistere. Sembra di stare alla fiera dell'ovvio e dello scontato.

Piccola nota, così per precisare un po', il mio è un account autore il che significa che se qualcuno ha da recriminare può farlo direttamente sulle mie storie o se preferisce, magari per non darmi ulteriore visibilità, può sempre scrivere un messaggio privato. Ho il brutto difetto di rispondere se me ne viene data l'opportunità e vorrei ricordare che commentare le recensioni altrui nella propria recensione è proibito dal regolamento.
(Recensione modificata il 27/01/2021 - 08:03 pm)

Recensore Master
27/01/21, ore 14:31

E così,alla fine,non ha resistito.Kumiko è andata da Genzo.Chissà come reagirà il ragazzo,quando la vedrà.
Piccolo appunto alla sicurezza dell'ospedale:mi sono sembrati piuttosto superficiali.Dei biglietti da visita,può procurarseli chiunque.Kumiko,poteva essere tranquillamente una giornalista in incognito.E poi,Genzo lo aveva detto chiaramente che,sarebbe stato solo,ad affrontare l'intervento.Aveva chiesto anche il massimo riserbo,e la massima discrezione.All'ultimo momento,si presenta una ragazza dicendo di essere lì per conto del padre,il quale,avrebbe telefonato per avvisare.Questa telefonata,ovviamente,non c'è mai stata e,la fanno entrare così facilmente?

Recensore Master
26/01/21, ore 21:22

Ciao Autrice,
vorrei avere un confronto con te, ti va?
Facciamo un attimo il punto della trama:
I protagonisti hanno fatto sesso? No, non ancora. Ok allora è l’altra variante, ops parlare di varianti in questo momento storico e sociale non mi sembra opportuno, diciamo è l’altro svolgimento. Sì perché se non è zuppa è pan bagnato.
Hai due modi per far evolvere la trama:
1) I due protagonisti fanno sesso subito, poi si allontana per poi ritrovarsi.
2) i due protagonisti si scoprono un po’ per volta e poi fanno sesso.
La protagonista femminile è un’inetta? No, quindi non è Yukari.
Allora è una mignotta (scusa il regionalismo romanesco,anche se in realtà il termine deriva dal francese mignotte, favorita, letteralmente gatta, per la popolare associazione delle prostitute all'indole ambigua dell'animale) quindi è Kumi?
Sì è Kumi, ma non è una mignotta, è una ragazza in carriera, una stagista per essere più precisi. E sì, quasi sempre Yukari si veste da suora e Kumi da mignotta, ma è solo un modo per diversificare le due protagoniste, in genere Kumi è solo un po’ più sciolta e disinvolta.
Il protagonista è Genzo? Sì.
Ha passato un guaio? (regionalismo campano per dire che si sta vivendo un momento difficile) Sì.
E’ infortunato.
Prende le pillole dell’amore?
E’ un ragazzo giovane, non ne ha ancora bisogno, che diamine. Ops le pillole dell’amore non sono le famigerate pillole blu dal tronco d’albero assicurato, con la garanzia sarai ROCCO anche tu, ma degli antidolorifici che prendeva in un'altra storia.

Ti chiedo scusa autrice per quanto sopra riportato, sinceramente. Volevo solo mostrarti cosa significa essere ironicamente di cattivo gusto. Era solo un esempio, perché con esso è più facile differenziare una battuta pura e semplice, da quella che potremmo definire “satira” o "sarcasmo."

Inoltre mi prendo l’onere di precisare che nessuno inizia a leggere le tue ff pensando di ridere perché, più o meno, si conosce lo stile di ogni autrice che pubblica sul sito, soprattutto quelle che lo fanno con una certa assiduità.
Facciamo invece l’analisi di un elemento costante nelle tue storie: L’INTROSPEZIONE.
Vediamo cosa significa in campo letterario: Tra le vicende narrate, fra le descrizioni di paesaggi e i dialoghi, si arriva al punto in cui il personaggio parla di se stesso e lo fa più che altro pensando. Questo è un passo fondamentale nei romanzi in cui l’introspezione ne è il punto di forza, perché lo scrittore delinea con precisione e voluta enfasi, talvolta, il carattere del personaggio, evidenziandone i sentimenti, le emozioni, la forza e le debolezze. Sono miriadi le situazioni in cui i personaggi volgono lo sguardo alla loro interiorità, forse infinite, ed è questo che fa di ogni romanzo un’opera unica. Infinite perché variegato è il pensiero umano, unico per ogni individuo nel quale si miscelano, con dosi sempre differenti, i suoi caratteri psicologici. (Pezzo tratto da un articolo di Giovanni Marangone scrittore.)
Ora non so se si tratta di una mia non comprensione di quanto sopra riportato, ma non c’è scritto che per essere introspettivi bisogna essere cupi e ti cito “Io credo che un certo alone cupo (per citarti) sia in tutte le mie storie, a prescindere dai pg: questa “sfumatura” è data dall’introspezione ed è quindi (a mio parere) inevitabile^^” (Sono consapevole che il termine cupo non è il tuo, ma quella “sfumatura” che riprende il termine cupo, sì.) Non c’è neanche scritto che per sviscerare un personaggio questo debba sempre passare le pene dell’inferno, non c’è scritto che non si possa analizzare l’animo umano senza drammi, ma pare che per te sia l’unica strada percorribile.
Certo ogni autrice è libera di scrivere ciò che vuole, ma dovrebbe anche mettersi in discussione ogni tanto.
Ora, io non sono brava quanto te, scrivo per diletto e non ho la pazienza di mettermi lì a strutturare e organizzare la storia che intendo pubblicare, la scrivo di getto e spesso mi sfuggono orrori ed errori (le mie prime ff le dovrei cancellare per quanti ce ne sono), ma sono una lettrice attentissima, do molta importanza a ogni singolo dettaglio, fino a interiorizzare ciò che mi colpisce di più.
Ci tengo a dirti che avevo molta ammirazione per te, in una recensione che ti lasciai a una delle tue tante storie, ti feci addirittura l’elenco di tutto quello che mi era rimasto impresso e delle cose da te scritte, che a mio parere, erano topiche. Quando scrivesti di Genzo vergine ti dissi che eri stata geniale perché uscivi fuori dagli schemi o meglio da come tutti vediamo Genzo, bene ora non ho sviolinate da farti, adesso sono conscia che non esci mai fuori dai TUOI schemi. Cambi l’ordine degli addenti ma il risultato non cambia.
Non ti nego che spero di poter leggere, in futuro, qualcosa di tuo senza che i protagonisti debbano per forza vivere un dramma, in cui magari possano ridere (sai dietro a una risata, si nascondono mille emozioni). Che tu sappia scrivere bene non è in discussione, lo dimostra il saper tenere il lettore incatenato anche quando in un capitolo la lei di turno beve dello champagne e il lui lo rifiuta, senza che avvenga nulla di più, neanche sotto l’aspetto emotivo. Bene quel capitolo però è anche lo stesso che mi ha fatto sentire presa in giro come lettrice, perché capisco il voler creare suspense, ma in quel caso veramente non succedeva nulla (parlo di sete tremenda, della ff senzacuore) e veniva dopo altri capitoli brevi, in cui la trama si evolveva in modo quasi impercettibile.
Forse, dovresti metterti un po’ alla prova e cambiare i tuoi soliti approcci alla trama, credo possa servirti anche come scrittrice di romanzi, visto che ne hai pubblicato uno.
Concludo col dire che come le autrici possono scrivere e pubblicare ciò che vogliono, una lettrice può recensire nel modo che preferisce, nonostante la storia possa non piacere. Si è liberi di esprimere le proprie opinioni, anche se vanno controcorrente.
Ultimo appunto: qualcosa è tossico se viene interiorizzato o assimilato, suvvia, così sarebbe scacco matto alla Queen.

N.B. Sono consapevole che non mi risponderai e sono altrettanto consapevole di ciò che ti ho scritto, ne affronterò le conseguenze.

Recensore Veterano
26/01/21, ore 18:33

Va’ dove ti porta il cuore..
È la prima frase che mi è venuta in mente leggendo questo capitolo..
Ha provato e riprovato a rimanerne distaccata.. ma il suo animo la spinge da Genzo..
Io non credo che Genzo possa arrabbiarsi.. anche se è abituato a stare solo , sicuramente gli farà piacere trovare qualcuno ad attenderlo... soprattutto se questo qualcuno è Kumi..
Perché a casa di Ryo, ha passato del tempo prezioso, senza pensare a tutti i suoi problemi...
in quelle famose polpette , c’era anche un po’ del lavoro delle ragazze...
Grazie per la info sui bigliettini da visita.. una curiosità!!!
A presto

Recensore Master
26/01/21, ore 14:17

Kumilo ha fatto bene ad andare in ospedale ad assistere Genzo così non sarà da solo e poi sicuramente succederà qualcosa tra loro

Recensore Master
26/01/21, ore 14:11

Un bel colpo di scena, non c’è che dire. Kumi fin qui ha quasi sempre seguito la ragione, ma pare che in questo caso l’istinto abbia preso il sopravvento. Passeranno parecchie ore prima che Genzo si svegli, per cui chissà come reagirà. Fino a questo momento non sembrava aver manifestato un interesse di qualche tipo verso la ragazza. Staremo a vedere.
Curioso il particolare su “ascia” al posto di “asse” nello scorso capitolo: deriverà forse dalla forma allungata dell’asse? Comunque era un termine che non conoscevo e che rende più personale il tuo stile. D’altronde anche il sommo Alighieri, di cui quest’anno ricorrono i settecento anni dalla morte, amava variare nel lessico, ricorrendo anche a termini poco elevati. Basta dire che usava tre forme dello stesso verbo: mangiare, manicare e manducare. E se lo faceva lui, che è il Padre della lingua italiana, direi che c’è poco altro da aggiungere! Alla prossima! :)
(Recensione modificata il 26/01/2021 - 02:12 pm)

Recensore Master
26/01/21, ore 14:09

Sono contentissima che Kumi si sia lasciata guidare dall' istinto e abbia deciso di stare vicino a Genzo: a volte, anche per pura cortesia, non si dice quello che veramente si vorrebbe e io credo che al portiere farà piacere avere un' amica al proprio fianco in un momento del genere, a dispetto di quanto aveva affermato...

Anch' io, come altri, ti consiglio di prestare attenzione solo alle analisi serie e fatte con cognizione di causa, piuttosto che alle baggianate a dir poco imbarazzanti. Soprattutto considerato il pulpito da cui provengono... 🤣🤣🤣🤣
(Recensione modificata il 26/01/2021 - 03:41 pm)

Recensore Junior
26/01/21, ore 09:31

Capitolo insipido, senza scossoni emotivi, eppure siamo nel vivo del “dramma” di Genzo dovrebbe esserci più pathos. Sono turbata. Sarà colpa del senso critico e oggettivo che ha ogni singolo individuo?
Genzo va in ospedale in incognito, però con la divisa della nazionale? Una bella insegna al neon con scritto “sono qui” avrebbe dato meno nell'occhio. In compenso il berretto onnipresente non si vede da due capitoli, devo preoccuparmi? Scusa l'ironia.
Passiamo alla questione guanti, trovo che il dualismo tra la scaramanzia e la necessità di conforto sia molto interessante, se fosse stato espresso con più sentimento probabilmente avrebbe coinvolto maggiormente. Ognuno interpreta le cose come meglio crede e per me manca totalmente la tensione narrativa di quel momento, purtroppo il tuo Genzo è statico, non ha sentimenti che coinvolgano il lettore e quello che poteva essere interessante è un passaggio messo lì tanto per.
Poi troviamo Kumi e il suo lavoro che pare andare bene, almeno uno dei due sembra avere delle prospettive per il futuro. Di nuovo ritroviamo i guanti, stavolta però colpiscono Kumi per l'intensità del significato. Mi sorge un dubbio, non è che la loro presenza sia un cambio dell'ultimo momento e in quel pezzo era previsto un certo “unico amico inanimato” rimasto a Genzo? Lo dico dall'assenza del fantomatico e onnipresente berretto per tutto il capitolo. Hai delle abitudini quando non ne rispetti una, si nota palesemente la modifica improvvisata.
Per una volta una citazione a inizio capitolo è quasi azzeccata con il testo, quasi perchè a mio avviso il “senso di provvisoria irrealtà” poco si addice alla “trance” di Kumi.
Ho giusto due ultimo appunti da fare: il primo è che non puoi redarguire me sul fatto che in Giappone non chiudano neanche le porte di casa a chiave e poi utilizzare un regionalismo italiano perché è contraddittorio in termini di paragone; il secondo, ed è per tutti non solo per te, se si ha il coraggio di dare una propria opinione bisogna avere anche il coraggio di perseverare per essa. Non ci trovo nulla di male nelle analisi serie e fatte con cognizione di causa e le bandierine arancioni non sono il diavolo, detto questo direi che possiamo smetterla di nasconderci dietro a un dito.

Recensore Master
25/01/21, ore 14:05

Per un attimo Genzo è stato quasi scaramantio, i guanti come porta fortuna o come un'ancora connessa ancora al suo mondo. Il suo voler stare solo è perchè non vuole essere di peso per nussuno, anche se credo che sia una scusa per non vedere la sua delusione nel mancato miracolo.
Io incrocio le dita

Recensore Veterano
24/01/21, ore 18:37

Ciao Kiku!!
ed ecco un nuovo capitolo in cui la storia procede in parallelo; mi piace questa modalità perché non solo rende un po’ più lungo il capitolo (raccontandoci di più) ma rende bene come le vite dei due ragazzi procedano in modo diverso ma, appunto, connesso (almeno per Kumi).
Genzo vive la paura e l’angoscia che comporta questa nuova operazione e, anche se con un pò di malinconia, leggiamo proprio il suo lato fragile e umano, forse a cui siamo poco abituati ma assolutamente comprensibile per il momento che sta per vivere. Il gesto di volersi portare i guanti la dice lunga perchè mostra come anche una persona razionale come lui cerchi qualcosa di irrazionale per farsi forza; alla fine vince la razionalità e li lascia a casa, anche se, alla fin fine, sarebbe rimasta una cosa personale e riservata e non ci sarebbe stato nulla di male!:-)
Mi ha fatto moltissima tenerezza questo suo andare solo in ospedale dove, apparentemente la persona più amica sembra essere il suo autista.
Dall'altro lato abbiamo Yukari che si preoccupa per lui, concretizzando nel fargli trovare tutto in ordine per quando tornerà e Kumiko, molto coinvolta dal suo lavoro presente e, si spera, anche futuro che ancora una volta di fronte a qualcosa legato a Genzo prova questa sensazione particolare, pensa a sua nonna...e sembra proprio sia qualcosa che non le sia mai capitato, ma la spinge ad agire.
E io inizio a pensare che il luogo in cui leggere i tre manoscritti sarà davvero particolare....:-)
A martedì!!

Ps simpatico per sdrammatizzare la malinconia, anche di questo tempo particolare in cui viviamo: Yukari non serve stirare, non va più di moda!!:-))Scusa mi è scappato!:-)