No BOH, io mi chiedo, come si fa a non amarli?
Sebastian è uno strafigo, stop AHAHAHA.
"Gli occhi ormai erano completamente gonfi, il naso arrossato e il viso stanco. Non appena avvertì una mano accarezzarle la linea della schiena, s’irrigidì e scattò in piedi.
Il suo sguardo incrociò degli occhi neri e mossa dall’istinto si ritrasse a quel tocco, indietreggiando.
-Cosa ci fai qui?- disse con rabbia mentre con i palmi delle mani si asciugava le guance. –Devi seriamente smetterla di sbucare fuori in ogni momento. – continuò. –Io non ce la faccio più, Sebastian o qualunque sia il tuo nome.-
Il ragazzo la guardo e a Sam sembrò di notare nei suoi occhi della tristezza ma quella sfumatura li aveva abbandonati con la stessa velocità con cui era arrivata.
-Mi serve il tuo stregone.- rispose lui con noncuranza, stringendo le braccia al petto.
-Allora materializzati dal mio stregone e lasciami in pace.- disse lei velenosa.
- Cosa è successo?- Sebastian le si avvicinò, senza però sedersi.
-Non ti riguarda.- Mormorò lei voltando il viso, sperando che il flusso delle lacrime diminuisse.
Lui si chinò leggermente sulle ginocchia e allungò una mano verso il viso di Sam, catturando con la punta dell’indice una delle sue lacrime.- Non devi piangere.- le disse portandosi il dito alle labbra, assaporando così il sapore salato. –Non ti si addice.-
-Se magari non violassi di continuo la mia privacy, eviteresti di assistere a scene così pietose. – rispose lei, seguendo con lo sguardo i movimenti di Sebastian.
-Puoi anche toglierla la maschera, siamo solo io e te, nessuno ti giudica se non mi tratti come meriterei.-
La ragazza restò in silenzio ma ogni suo muscolo era rigido e il suo cuore batteva all’impazzata.
-Smettila, non puoi fare così ogni volta.- rispose a denti stretti.
Lui sollevò una mano, guardandola in maniera interrogativa, nascondendo un sorriso sulle labbra. –Così come, Samantha?-
Lei lo fulminò con lo sguardo, coprendosi poi il viso con entrambe le mani, esasperata.
Avvertì il materasso abbassarsi sotto il peso del corpo di Sebastian, probabilmente si era seduto sul letto, pensò Sam mentre scostava le dita dal viso. Il suo cuore quasi perse un battito quando si ritrovò il ragazzo difronte. I suoi occhi erano puntati in quelli di lei e, anche volendo, Sam non riusciva a distogliere lo sguardo come attratta da una calamita.
Sebastian sollevò le mani, stringendole a coppa contro le guance di lei. –Siamo come lo Yin e lo Yan, lo sai, vero?- Le chiese a voce bassa.- Non c'è acqua senza fuoco, non c'è notte senza giorno, non c'è sole senza luna, non c'è bene senza male. E il segno dello Yin e dello Yang è perfetto. Perché il bianco e il nero si abbracciano. E all'interno del nero c'è un punto di bianco e all'interno del bianco c'è un punto di nero.- Sussurrò.
Lei tenne lo sguardo sul suo viso, quando lui era vicino sentiva che quello che provava non era poi così sbagliato, che forse dedicarsi a una cosa come questa la rendeva coraggiosa. Il buio spaventava tutti, ma lei non aveva mai provato una reale paura nei confronti di quel ragazzo. Forse Sebastian aveva ragione.
Il ragazzo la osservava in silenzio, mentre se ne stava in ginocchio su materasso, davanti a lei, senza lasciare la presa sul suo viso. Sam si teneva una mano sul petto, come per controllare che il proprio battito del cuore non la tradisse. Ma poi lui si mosse.
I loro volti si avvicinarono fino a che le punte del naso non si toccarono, Sebastian però inclinò leggermente il volto, chinandosi, e avvicinando le sue labbra al collo delicato di lei, cominciando a baciarlo leggermente godendo del profumo della sua pelle.
Sam piegò indietro la testa, abbassando così le sue difese, permettendo al ragazzo di facilitare la sua operazione e lui non si lasciò scappare l'occasione di mordicchiarle il mento, adesso esposto così graziosamente ai suoi occhi.
La ragazza lasciò che un sorriso spontaneo le si formasse sul viso, quando sentì la mano di Sebastian ricadere dalla sua guancia, portandola dietro la schiena e usando quel punto per attirare Sam maggiormente a sé.
Fermò le labbra su un punto del suo collo, prendendo così a succhiare la sua pelle chiara, creando un leggero livido che risaltava su di essa. Un mugolio uscì involontariamente dalle labbra di lei mentre lui ripassava la macchia violacea con la punta della lingua.
Sebastian sfiorò la sua pelle con l’estremità del naso, per poi tirare la testa indietro. Erano l'uno di fronte all'altra, gli occhi di Sebastian cercarono quelli di Sam, e Sam a sua volta li portò in quelli di lui, lentamente alzò un braccio e con la mano tremante cominciò a farsi strada sul duro volto del cacciatore passando le dita sulla linea quadrata della mascella e poi lungo il collo muscoloso. Si sorrisero e Sebastian la guardò per un attimo, leggermente stupito dalla reazione della ragazza. Le sue labbra si dischiusero, mentre con le mani prese possesso dei fianchi di Sam, passando le dita lungo il tessuto della maglia.
I loro volti si avvicinarono fino a che le punte del naso non si toccarono nuovamente, per poi spostarsi lateralmente per agevolarsi il contatto. La tensione e la voglia fu coronato dal morbido e debole tocco delle loro labbra, che man mano si fece sempre più profondo. Cominciarono a sfiorarsi con le loro bocche, godendosi appieno quel momento di estasi nel silenzio della camera. Anche le loro lingue entrarono a far parte di quel contatto, senza freni, muovendosi con veemenza nelle cavità orali. Quel bacio, così passionale e desiderato, trascinò Sam fuori dai suoi schemi mentali, portandola a indietreggiare, così da poggiare la schiena contro il tessuto del cuscino, trascinandosi dietro Sebastian, che si lasciava condurre dai movimenti della ragazza, distendendosi sul suo corpo.
-Questo sì che è un risvolto interessante.- disse una voce, rompendo del tutto l’enfasi del momento e riportando Sam bruscamente alla realtà.
Tirò indietro Sebastian dal proprio corpo, sollevando lo sguardo con il quale intercettò quello di Magnus che aveva le braccia strette al petto e un sorriso divertito sulle labbra, ma i suoi occhi sembravano di fuoco. " |