Ciao Frankie,
cavolo è una vita che non recensisco ed è vergognoso lo so... soprattutto se pensiamo al fatto che non mi sono persa nemmeno un capitolo di questa tua bellissima storia!
Bene, bene ... mettiti comoda perchè sarà una recensione bella lunga. Cominciamo!
Lo scorso capitolo ero rimasta molto stupita dal fatto che Damon stesse pensando ad un modo "speciale" per farsi perdonare, pensavo infatti che avrebbe dimostrato di essere cambiato con i fatti ... ma devo dire che l'idea del viaggio (in Scozia poi... una terra che mi affascina da sempre e che non appena finisco l'università voglio andare assolutamente a vedere!) con Bonnie alla riscoperta delle sue radici mi piace davvero tanto. Brava!
Bonnie non sa nulla, viene convinta e trascinata da Damon su un'aereo per edimburgo ... così all'avventura. Sta andando tutto piuttosto bene, Bonnie dorme serena, ma lui deve per forza fare 1 cagata. E di fatti beccatoin pieno, proprio da lei, a succhiare sangue dalla hostess. Che caduta di stile! Tuttavia proprio da Damon. la frase: "L’uomo imprecò a bassa voce scorgendola fuggire; l’ultima cosa di cui aveva bisogno, era venire beccato all’opera. Era certo di averla lasciata addormentata, non aveva previsto che sarebbe andata a cercarlo. Si ripulì la bocca, cancellò la memoria alla donna e si precipitò ad inseguirla." mi ha fatto molto riflettere. Da come ho capito io, ti prego nel caso mi sbagli di correggermi, Damon non è pentito di aver morso l'hostess e di averne succhiato il sangue in quanto sbagliato ma pentito del fatto che Bonnie l'abbia "beccato"! Non è pentito del suo gesto ... tuttavia una piccola parte di lui sente di aver turbato la serenità che si era venuta a creare tra di loro.
Non sto a commentare le parti tra Caroline/Matt/Meredith perchè le ho trovate molto ben scritte e poi la mia attenzione era tutta per la coppia preferita (ti confesso che ho letto entrambe le parti di "caroline" velocemente perchè non vedevo l'ora di sapere come proseguisse tra Damon e Bonnie!)
Una volta scesi dall'aereo, Bonnie (e finalmente dico io!), chiede spiegazioni e lo "costringe" a parlare. La frase "Come faceva uno scricciolo alto a stento un metro e sessanta ad essere così autoritario?" mi ha fatto sorridere perchè il fatto che lui, grande e grosso vampiro sanguinario e bla, bla, bla, non riesce a non crollare sotto lo sguardo deciso ma innocente di Bonnie mi fa sorridere! A mio parere sei stata troppo buona con lui ... io l'avrei fatto strapazzare un pochino da Bonnie, farlo rimanere un poco in più sulla graticola sarebbe stato divertente!
E poi via in taxi, attreverso la campagna scozzese con le sue colline verdeggianti, il cielo così sereno e luminoso e quei colori così vividi e reali, i profumi e i rumori tipici della natura... scusa mi sto facendo trasportare un pò troppo dalle mie fantasie scozzesi. Ebbene arrivano ed incontrano la fatidica nonna! Rimangono a casa di questa donna che non conoscono ma Bonnie non le parla. E a questo proposito non so cosa pensare... non so se io al suo posto sarei rimasta in casa di una persona che non conosco senza nemmeno parlarci un pò (è vero che per lei è tutto così nuovo e sconvolgente) e di cui, tra l'altro, non sa nemmeno il nome.
Il pezzo:
“Stai bene?” domandò Damon appoggiandosi allo stipite della porta.
Bonnie continuò a guardare la finestra e annuì poco convinta “Non so neancheil suo nome”.
“Come?”.
“Non so come si chiami mia nonna”.
“Sheila**”disse Damon“Il suo nome è Sheila”
Mi fa davvero sorridere e mi sarebbe venuto voglia di abbracciarli entrambi. Sono due sciocchi perchè è da questi piccoli e brevi momenti di tenerezza che si capisce tutto. La loro voglia di avvicinarsi, di stringersi e di proteggersi l'un l'altro ma anche la loro paura (paura di e per entrambi!), il loro orgoglio a non cedere per primo. La nonna Sheila ha perfettamente ragione ... c'è questa sorte di legame, di connessione tra di loro che è impossibile non percepire. (l'aveva vista Stefan, così tanto tempo prima, l'ha sentita Elena, non molto tempo fa, l'ha avvertita Sheila ed ora comincia a sentirla anche Damon). Non vedo l'ora che comincino ad analizzare entrambi questa cosa! Chissà come reagiranno!
Un'altro pezzo che mi fa impazzire è la discussione tra la nonna e Damon, il fatto che lui si renda conto di dover lasciare che Bonnie decida da sola cosa è meglio per lei eppure una parte, importante e forte, di lui non vuole lasciarla e non vuole separarsene. Pensare solo al fatto che, come hai scritto tu, Damon non sia completamente pentito del fatto di non essere arrivato prima e di essere riuscito a salvare la sua famiglia. Questo perchè altrimenti non avrebbe mai conosciuto Bonnie, non avrebbe potuto salvarla e starle vicino, tenerla al sicuro, badare a lei e volerle bene (in quel suo modo tutto contorto eppure così "sentito").
E dell'incubo (o dovremmo chiamarla visione del passato?) vogliamo parlarne? E parliamone... l'adoro!!! O meglio adoro tutta la scena non che Bonnie si sia spaventata così tanto. Rivivere tutta la strage della sua famiglia, momento per momento, assassinio per assassinio dev'essere stato devastante per lei... e poi la minaccia del succhiasangue assassino? Lui la sta ancora cercando e non si arrenderà fino a quando non l'avrà avuta. A questo proposito vorrei chiederti: se lei è così potente e così speciale non la vuole ammazzare per il sangue, giusto? Lei gli serve a qualcosa? E se questo fosse vero, non sarebbe più al sicuro lontano da Fell's Church? Magari nascosta proprio in Scozia accanto a sua nonna (altra strega) e lontana da vampiri (buoni e cattivi) di ogni genere? Sapendo questo come può Damon essere così egoista da volersela tenere vicino pur facendole rischiare così tanto?Anche perchè credo proprio che l'essere, ancora non ben identificato, che cerca Bonnie sia proprio un vampiro. Sbaglio?
E poi alla fine loro si baciano ... e tu fai sparare a Damon ... e il capitolo finisce così. Noooooooooooo!!! Cattiva!
Ed ora come faccio a sapere cosa accadrà? E chi ce la fa ad aspettare?
Ma, ultima domanda lo prometto, è Liz (la madre di Caroline e sceriffo della città) che spara a Damon, vero?
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