Bentrovata carissima! <3
Scusa il mio ritardo anche questa volta :(. Purtoppo stanno diventando sempre più rari i momenti in cui posso mettermi comodamente e tranquillamente al computer o anche solo sul divano a leggere ^^ :/ ma per gomedermi le tue storie trovo sempre tempo é.é.
Davvero avevi da giovane il sogno di cantare?!?! Io avevo lo stesso tuo sogno!!!!!! Da quando ero piccolissima la musica è sempre stata una componente fondamentale della mia vita, mi incantavo da bambina a vedere concerti dove il cantante riusciva a esprimere i suoi sentimenti attraverso la musica, lo trovavo una cosa magica l'atmosfera quando lo circondava che nei suoi occhi, le sue parole, il tono della sua voce trasmettevano le emozioni che provava. Quando ero più giovane scrivevo tantissime canzoni, ero una persona estremamente chiusa (un po' come la nostra Susan no??! ;) ), non riuscivo a esprimere ciò che provavo e l'unico modo per farlo era comporre, mi piaceva cantare perchè volevo emozionare gli altri, esprimere con la musica i miei sentimenti e far si che la mia musica potesse sotenere gli altri nel momento del bisogno. Ehh sogni da adolescente xD xD xD Avrei tanto voluto diventare cantautrice xD xD Mi piacerebbe tantissimo sentirti cantare, sono sicurissima al 100% che tu abbia una bellissima voce, di certo saresti molto brava a fare un musical (si effettivamente molti che ci sono in giro sono molto deludenti, io sono una fan dei mitici musical di brodway come cats o wicked). Sono d'accordo con chi afferma che tu sia molto versatile, si nota anche dal tuo stile di scrittrice, ti sai destreggiare molto bene con ogni tipo di personaggio o ogni tipo di scena o storia che ti trovi di dover scrivere quindi per il mio modesto parere direi che sei una persona dai mille talenti!!!!! ;) ;)
Inzio con la recensione
[Finalmente, la ragazza trovò il coraggio di votarsi verso il grande animale, e lo vide: era un leone, enorme, meraviglioso, splendente.
“Oh mio…Dio”
Era lui! Era proprio lui!
Per un momento, l’animale e la ragazza si fissarono. Poi, il Leone chiuse gli occhi, rilassato, emettendo un basso sospiro.
Jill vide l’addome possente alzarsi e abbassarsi. Rimase a fissarlo a lungo, quasi un’eternità.
“Questo è il torrente dove scorre l’acqua della vita. Solo coloro che sono degni possono abbeverarsi” fece la Sua voce, profonda, roca, selvatica; una voce possente, gentile ma ferma, che incuteva un timore reverenziale.
“Puoi bere se hai sete”
Jill si avvicinò al torrente in punta di piedi. Poteva davvero? In effetti, ora che ci faceva caso, aveva una gran sete.
“Non…non mi mangerete, vero?” chiese con un filo di voce.
Lui aprì gli occhi d’ambra e la fissò di nuovo. “Ho fatto un boccone di donne e uomini, bambini e bambine, città e reami, re e imperatori”
La ragazza rimase di sasso. Santo cielo, lo aveva fatto veramente! Lo vedeva nei suoi occhi dorati.
“Hai paura di me, ragazza degli umani?”
“Bè…io….un po’ ”
“E’ giusto” annuì la Creatura, l’ombra di un sorriso sul muso dorato. “Su, adesso bevi. Poi parleremo” le ordinò con estrema gentilezza.
Jill obbedì. S’inginocchiò e bevve, le mani a coppa.
Era la cosa più buona che avesse assaggiato, ed era solo acqua! Non ci fu bisogno di abbeverarsi a lungo, le bastarono pochi sorsi e fu sazia, in forze. Si sciacquò il viso rigato di lacrime e infine si rialzò, mettendosi di fronte al Leone.
Lo guardò solo per pochi secondi: non riusciva a sostenere a lungo quello sguardo. C’era l’infinito nei suoi occhi.
“Tu sei l’ultima e la prima” disse la Creatura con solennità. “L’ultima ad arrivare qui, la prima ad assaggiare quest’acqua. Con te si completa il cerchio”
“Temo di non capire”
“Non c’è bisogno che tu capisca ora. Quando il tempo verrà, tutto ti sarà chiaro. ..”
“Posso farvi una domanda, signore?”
“Chiedi e ti sarà risposto”
“Qual è il vostro nome?”
Egli sollevò la grossa testa, la criniera ondeggiante, raggiante come il sole.
“Io sono me stesso. Io sono colui che è, che era e che sarà.”
C’era un milione di cose non dette in quella risposta, ma Jill riuscì in qualche modo ad interpretarle.
Lui semplicemente era.]
Credo che una parola riassuma tutto: EPICO. Ogni volta che Aslan compare e professa parola mi batte forte il cuore. L'alone di mistero e onnipotenza che circonda la sua figura e che è nasconsto nelle parole che pronuncia rendono le scene in cui appare semplicemente epiche!!!
E' comprensibile che Jill si senta a disagio al suo cospetto, poichè sa l'importanza di Aslan in quel mondo ma allo stesso tempo (appartenendo comunque a Narnia anche se lo scoprirà più avanti con la storia) si sente al sicuro, ha fiducia in lui perchè sa che è giusto riporla in lui. Il Leone di certo rende ogni scena in cui fa la sua comparsa ricca di solennità, in ogni libro che ho letto (in pratica ogni libro che ho letto,apparte una decina, è di genere Fantasy ma un Fantasy più adulto, young adult dove la nota fantastica è più matura, per farti più esempi amo le sahe come Shadowhunnters, Hunger games, Harry potter anche se quello lo amano tutti xD, the Selection, Le cronache di Narnia ovviamente xD v.v ma amo anche libri basati sula mitologia come Starcrossed o anche raccolte di miti e leggende.. giusto per farti alcuni nomi perchè da quando ho imparato a leggere fino ad adesso ho letto forse tanti libri che troverebbero posto solo in una biblioteca comunale intera xD ) la mia parte preferita (dopo quele romantiche è ovvio xD <3) era quando l'eroe scopriva quali fossero le sue origini o quale fosse il suo destino da qualcuno più in alto di lui e li venisse affidata una missione di vitale importanza per salvare il mondo. In quei momenti, che fanno tanto melodramma ma che io amo, mi eccito ancora di più a leggere perchè quei momenti epici sono unici, e nel momento in cui mi immedesimo nel personaggio è eccezionale come la curiosità di continuare a leggere ti prenda!!
[Lei lo guardò a bocca aperta. “Conoscete il mio nome?”
“Ti stupisce?” il Leone le sorrise ancora. “Ora ascolta attentamente ciò che dovrai fare: assai lontano da qui, nella terra di Narnia, ci sono un Re e una Regina molto tristi perché hanno perso i loro figli. Alcuni anni fa furono rapiti e nessuno sa dove si trovino e, soprattutto, se siano ancora vivi. Ma io so che vivono! Ecco, Jill Pole, ti ordino di cercare il principe e la principessa scomparsi e di riportarli dai loro genitori. Bada, potresti anche non tornare da questa missione”
Jill ebbe un tremito. “N-non importa. Lo farò ugualmente”
Il Leone non le aveva narrato nei particolari la storia del Re e della Regina, ma lei sentì che doveva essere una storia molto triste e desiderò ardentemente aiutarli.
La Creatura parve molto compiaciuta. “Il tuo coraggio ti fa onore, Jill Pole. Ed ora, memorizza attentamente quattro cose: quattro segni tramite i quali ti guiderò nella missione. Primo: una volta a Narnia, Eustace incontrerà un caro amico. Deve andargli incontro senza paura di quel che vedrà. Se farà questo, vi sarà di grande aiuto. Secondo: dovrete lasciare Narnia e avventurarvi verso nord, fino a quando non vi imbatterete nelle rovine dell’Antica Città dei Giganti. Terzo: in quella città diroccata troverete una pietra con alcune iscrizioni. Leggetele e seguite alla lettera il messaggio in esse contenuto. Quarto: se troverete il principe e la principessa scomparsi, li riconoscerete perché saranno le prime persone nel corso del vostro viaggio a implorarvi di fare qualcosa in mio nome, il nome di Aslan”
Lo sapevo che era Aslan! Lo sapevo, lo sapevo!
“Ho capito tutto, signore. Ma posso farvi un’altra domanda? Ecco…dovremo far tutto questo io e Eustace da soli?
“Dipenderà dalle circostanze, figliola” rispose Aslan. La sua voce era più dolce adesso. “Può darsi che qualcuno verrà con voi, o può darsi di no. In ogni caso, non dovrete farvi sviare in alcun modo da questo incarico, ne va della salvezza di Narnia. Ora, ripetimi i quattro segni”
Con un po’ di difficoltà, perché ancora confusa da tutto ciò che era successo, Jill obbedì.
Molto pazientemente, il Leone la corresse quando sbagliò, facendole ripetere i segni finché non li imparò a memoria.
“Seguili alla lettera, è di vitale importanza”
“Sì, signore”
“Vieni, adesso”
Jill lo seguì con lo sguardo, mentre lasciava la riva del torrente e si dirigeva verso la foresta. Con una piccola corsa gli fu accanto. Camminarono fianco a fianco, come buoni amici, ed infine si ritrovarono nuovamente sull’orlo del precipizio.
Il Leone le disse di mettersi davanti a lui, e lei lo fece.
“Adesso devi stare ferma. Volerai sul mio respiro e raggiungerai Narnia, proprio come ha fatto il tuo amico Eustace”
“Oohh…” fece lei, ammirata. Da bambina aveva immaginato tante volte di fare una cosa simile. Come sarebbe stato volare nel nulla?
Il Leone la guardò dritto negli occhi e stavolta lei non abbassò lo sguardo.
“Ricorda, Jill Pole: ripeti i quattro segni giorno e notte, in ogni momento, fallo ad alata voce se preferisci, oppure in silenzio. Fallo anche se ti sembra di saperli ormai a memoria. I segni dovranno essere in te, e dovrai trasmetterli a Eustace e a chiunue sarà disposto ad ascoltari. Ma tu, più di chiunque altro, dovrai rammentarli sempre. Non dovrai distrarti dalla loro importanza, qualsiasi cosa succeda”
“Non lo farò”
“Purtroppo potrebbe accadere. Vedi, su questa montagna tutto ti è apparso chiaro, e hai ascoltato e accettato quanto ti ho detto senza il minimo indugio. Ma giù nel mondo non sarà così. Purtroppo, anche se si tratta di Narnia, per colpa di quei Figli di Adamo e di Eva il cui cuore è oramai irrimediabilmente corrotto, l’atmosfera è stata contaminata dal male e potrebbe confondere i tuoi pensieri. Stai bene attenta, perché ciò che hai imparato quassù, giù a Narnia potresti non ricordarlo. Ecco perché è importante che porti i segni dentro il tuo cuore e non dai retta a ciò che appare ma non è. Ricorda i segni, credici. Il resto è niente. E adesso, Figlia di Eva, addio”
La voce del Leone si allontanò. ]
Sospettavo che toccasse a Jill cercare il due principini. Di certo Jill ha avuto più fortuna di tutti di altro Amici di Narnia. Ha incontrato Aslan realmente all'inizio del suo viaggio a Narnia quando sia i Pevensie che Caspian che Eustace hanno dovuto in qualche modo riuscire senza la guida di Aslan a trovare il proprio destino e solo verso il compimento della loro missione ad incontrare il leone per la prima volta. Il viaggio di Jill credo sarà molto emozionante da seguire e sicuramente sono sicura che nella sua impresa non sarà da sola. Devo ammettere che quando Aslan ha accennato all'amico di Eustace ho subito volto il mio pensiero a Ripicip, non so perchè ed è anche assurdo pensarci ma l'amicizia di eustace e Ripicip è stata molto forte e quindi ho pensato subito a lui. Abbiamo parlato molto nelle varie recensioni-riposta di come gli umani abbiano avvelenato con i loro lati negativi Narnia e sono stata felicemente sorpresa che tu abbia aggiunto questo pensiero nella storia e adattato alla trama (probabilmente lo avevi già calcolato da prima ma è stato piacevole comunque) , poi è ancora più speciale perchè sono parole di Aslan!
[Senza preavviso, da non si sa dove, un lupo enorme e nero come la notte balzò davanti a lei, ringhiando. I denti affilati, bianchi come avorio, brillavano sinistri al riverbero della luna, così come i suoi occhi.
Jill urlò, forte. Il lupo la imprigionava tra di sé e il tronco dell’albero. Era in trappola.
“Jill!!!” urlò in risposta la voce di Eustace.
“Scrubb, aiutami!”
“Bestiaccia, stalle lontano!”
Il ragazzo si chinò, afferrando un sasso di media grandezza e tirandolo addosso al lupo, ma questo lo schivò.
L’animale fissò gli occhi gialli in quelli azzurri del ragazzo, emettendo un ringhio ancor più forte, come intimandolo a non avvicinarsi o avrebbe attaccato la ragazza.
“Ma gli animali di Narnia non erano tuoi amici?!” esclamò Jill, isterica.
“Gli animali parlanti sì, ma questo lupo è una bestia muta e non è diverso da quelli del nostro mondo”
Eustace raccolse un altro sasso, molto più grande del primo, facendo per lanciarlo di nuovo addosso all’animale, ma qualcosa lo fermò.
Il braccio teso all’indietro, Eusace avvertì un dolore acuto alla mano, e lasciò andare la pietra. La sua mano sanguinava. Se l’afferrò con l’altra e guardò a terra, dov’era piantata la freccia che lo aveva colpito: vibrava ancora.
Se non fosse stato buio, avrebbe subito notato un particolare fondamentale, ma non gli fu possibile.
“Fermati!” intimò una voce di donna.
Eustace e Jill si voltarono a guardarla, ma non la videro in volto: arco e frecce pronti ad essere usati, era avvolta in un ampio e lungo mantello nero, il cappuccio alzato.
Incurante dell’avvertimento, Eustace si chinò e riafferrò la pietra, deciso a finire quel che aveva cominciato.
Un’altra freccia gli passò a pochi centimetri dal volto, piantandosi nel tronco di un albero.
“Fallo e stavolta non mi limiterò alla tua mano” disse la donna, la voce bassa e minacciosa. “Se colpisci il lupo, io colpirò te, e ti farò molto più male di quanto potresti farne tu a lui”
Eustace abbassò il braccio. L’altra fece lo stesso con l’arco e si allontanò da lui, andando verso il lupo e Jill.
Non appena gli diede le spalle, Eustace si lanciò contro la sconosciuta e la sbatté a terra.
Jill gridò di nuovo, coprendosi la testa con le mani quando il lupo balzò in aria, ma non per abbattersi su di lei, bensì su Eustace.
“No!” gridò Jill, schizzando fuori dal suo nascondiglio.
Il lupo atterò il ragazzo, allontanandolo dalla donna.
Ci fu una breve lotta tra umano e animale, e quest’ultimo ebbe la meglio.
Eustace fu sbattuto a terra, picchiò forte la testa contro una pietra, e svenne.
Jill gli fu accanto, singhiozzando di spavento, osservando con angoscia lui, il lupo, la donna, la quale adesso aveva il cappuccio abbassato. I suoi occhi azzurri splendevano anche nel buio.
Le due si fissarono un momento.
La più adulta fece per avvicinarsi ai due ragazzi, una mano tesa verso il giovane steso a terra a faccia in giù.
“Mi dispiace, non mi ha ascoltato”
“Vattene via! Stagli lontano!” gridò Jill, parandosi davanti all’amico.
Il lupo ringhiò ancora in direzione della ragazza.
La donna si inginocchiò accanto a lui, accarezzandogli il pelo nero, mormorandogli parole dolci per calmarlo.
“Va tutto bene, mio caro, non sono nemici”
Jill osservò la scena a bocca aperta: il lupo si stava calmando per davvero. Non sembrava più il feroce predatore di poco prima, ma un cucciolo mansueto che risponde con gioia alle tenere attenzioni della sua padrona. E ora i suoi occhi si specchiavano in quelli azzurri della donna, la quale gli sorrideva amorevolmente.
Quella tipa doveva essere una strega, pensò Jill, e delle peggiori, non c’erano dubbi! Aveva letto molti libri di streghe che usano animali come famigli: lupi, gatti, topi e quant’altro.
La donna si rimise in piedi e provò a parlarle ancora. “Non voglio farvi del male. Fammi vedere la sua ferita”
“Ho detto vattene!” esclamò di nuovo Jill, che di quei due non voleva proprio saperne.
La donna sospirò, rassegnata. “Come volete. Ma fareste bene a trovare un riparo per la notte. Ci sono un paio di grotte qui vicino. Sono sicure, nessuno vi troverà”
Jill seguì ogni suo movimento: ella si rialzò il cappuccio sul viso, recuperò le sue frecce e le rinfilò nella faretra che aveva allacciata dietro la schiena, assieme all’arco. Poi guardò lei e Eustace un’ultima volta, e infine se ne andò con il lupo al fianco, docile come un agnellino.
Quando sparirono in mezzo agli alberi, Jill tirò un sospiro, tornando a concentrare tutte le sue attenzioni su Eustace.
“Svegliati, Scrubb, andiamo!”
Lo scosse un poco e il giovane si ridestò con un mugugno e una smorfia.
“Come ti senti?” chiese Jill.
“Ahi…la mia testa…” Eustace si massaggiò la fronte, dove il sangue si stava gia repprendendo. Poi balzò a sedere, sbattendo le palpebre più volte per snebbiarsi la vista.
“Dove sono il lupo e la donna?”
“Se ne sono andati”
Lui aggrottò la fronte. “Andati? Sul serio?”
“Lo so, è strano. Pensavo il peggio ormai, soprattutto perché quella donna è una strega!”
Eustace scattò sull’attenti. “Che dici, Pole?! A Narnia non ci sono streghe, tranne una che è stata sconfitta molto tempo fa”
“E’ una strega ti dico: tu non hai visto quello che ha fatto con il lupo” ]
E' stata una strana sorpresa vedere Susan così cambiata, ma infondo mi avevi avvertita di questo e in ogni caso è normale dopo tutto il susseguirsi degli eventi che sia andata a finire cosi. Una Susan molto guerriera e combattiva è parsa davanti e devo dire ha lasciato davvero di stucco. In genere Susan non avrebbe mai reagito a quella maniera ma lo scorrere del tempo l'ha cambiata molto, da una parte vederla combattiva non mi dispiace dall'altra mi manca la Regina Dolce :/ . Dopo la perdita dei bambini ed i vari traumi che conosciamo Caspian è l'unica cosa che le è rimasta e come ha dimostrato, è disposta a difendere con le unghie e con i denti. Pur essendo lupo Caspian in ogni caso dovrebbe accorgersi che Eustace non è un nemico, credo che il motivo per cui lo abbia fatto sia che anche in lui è cresciuta una certe diffidenza verso tutti (riguardo al discorso tra Peter e Caspian sarebbe davvero esilarante se Peter facesse una battuta del genere sui lupi xD). Non capisco ancora pero, anche se credo mi sarà molto più chiaro successivamente, il motivo per cui abbiano deciso di abbandonare tutto anche i loro più cari amici e sudditi e sparire. I prossimi capitolo sono sicura mi daranno tutte le risposte che cerco! ;) Certo che paragonare Sue a una strega!!! Dopo tutto però vedere che il rapporto tra Susan e Caspian in fondo non è mutato è commovente! :')
[“Mastro Pennalucida, avete nominato una Lady, poco fa. Potreste ripetermi il suo nome?”
Il gufo si rimise dritto e sorrise. “Certo, Maestà Suprema: è Lady Miriel delle Valli del Sole”
Esattamente in quel momento, nella radura apparve una bellissima donna dai lunghi capelli rossi come fiamme, occhi acquamarina splendenti come gemme preziose. Gli animali si fecero da parte per lasciarla passare.
“Miriel!” esclamò Lucy, ma subito Edmund la fermò dal correre da lei.
La Valorosa gli rivolse un’occhiata interrogativa, poi vide che il fratello sorrideva e capì: non potevano rovinare quel momento, quando finalmente dopo tanto, troppo tempo, Peter e Miriel potevano riabbracciarsi.
Miriel volò letteralmente tra le braccia del Re Supremo, quasi rischiando di farlo cadere a terra, iniziando a singhiozzare forte.
Peter non proferì parola, avvinto da un’emozione troppo frote. Rimase là, nel centro del prato, stringendo la Driade con tutte le sue forze, affondando il viso nei suoi capelli.
“Perdonami se ti ho fatto aspettare tanto”
Miriel scosse il capo. “Non importa, ora sei qui, è questo che conta”
Lucy e Edmund osservavano la scena insieme alle creature del bosco, felici per il fratello maggiore, ma non potendo fare a meno di chiedersi quando, anche per loro, sarebbe arrivato il momento di riabbracciare le persone più care...
Il Giusto e la Valorosa si resero conto solo in quel momento che, dietro Miriel, altre due persone erano sopraggiunte: un ragazzo- ormai un uomo- dalla pelle abbronzata, i capelli scuri e un accenno di barba sul viso; e una fanciulla dai lunghi capelli biondi, di età indefinibile, con grandi occhi blu lucenti come stelle.
Lucy si portò le mani alla bocca e poi gridò, correndo incontro al ragazzo dalla pelle scura.
“Emeth!” la Valorosa gli si gettò tra le braccia aperte.
Emeth non perse tempo, infischiandosene di chiunque, persino dei fratelli di lei: la strinse forte e la baciò.
Edmund avrebbe voluto dire qualcosa, ma decise che poteva rimandare i rimproveri a un altro momento. Il suo pensiero, era solo per lei: Shanna.
Il Giusto e la Stella si guardarono a lungo negli occhi.
Lei gli andò incontro piano piano, con passo leggero, un sorriso stentato.
Non era cambiata. Il viso da ragazzina era sempre lo stesso, ora bagnato da lacrime simili a perle.
Edmund allungò una mano verso quel volto, e poi l’abbracciò all’improvviso, lasciandola stupita da quello slancio che mai si era concesso prima.
Shanna si mise in punta di piedi, rispondendo all’abbraccio, forse un po’ esitante, mettendogli le braccia attorno al collo.
“Bentornato a casa” ]
Questa scena è stata una delle mie preferite di questo capitolo(seguita da quella di Aslan e Jill)!!! Miriel e Peter che si ritrovano!!!!! Finalmente!!!!!!!!!!!!!!! Ho aspettato tantissimo questo momento!!!!!!!!!!!!! Devo dire che sono la mia seconda coppia preferita, seguita da Lucy-Emeth da Shanmund e da Eustace- Jill!!
Emeth che è cosi spinto con Lucy, assomiglia molto alla passione di Caspian con Sue, e naturalmente mi piace tantissimo vederli cosi!! Mi ha stupito in positivo Edumund che ha messo da parte la sua timidezza e ha preso coraggio abbracciando Shanna. Tutti ritrovati, o quasi, a Narnia!!Adesso si che la Vera avventura puo cominciare! Non vedo l'ora di leggere le scene Petriel, Shanmund , Lucy-Emeth !!
Bravissima come al solito, il tuo talento è fenomenale e indescrivibile!
Alla prossima cara!
Bacioni <3
(Recensione modificata il 30/03/2014 - 03:58 pm) |