"Oltrepassiamo i nostri ponti dopo esserci arrivati e ce li bruciamo alle spalle,
e niente mostra il cammino percorso, tranne il ricordo dell’odore del fumo,
e la sensazione che una volta i nostri occhi hanno lacrimato."
Tom Stoppard

Nel 3095 è il periodo in cui vive Elly, un'umanoide detto cyborg. Tutti i vari governi mondiali ormai sono tutti sotto dittatura di un unico capo che mantiene il controllo del mondo con guerre continue, ma la popolazione soffre di questi combattimenti, Come potrà Elly cambiare il mondo in cui vive? come sarà in grado un cyborg di portare la pace tra tutte le nazioni?

La cosa più difficile nella vita di una ragazza , adolescente poi , è la mancanza di cose, e sono molte le cose che mancano a Jennifer : un padre , i soldi , gli amici.
Ma tira avanti, e aiuta come può, anche se non sempre è facile e le cose prenderanno davvero un brutta piega.
Ricordate ragazzi, non tornate mai a casa da sola in piena note, specialmente se fate un lavoro che è facile che vi porti a correre dei rischi, non commette l'errore di Jennifer, o finirete come lei, o meglio, finirete, e basta.

Elanth Riddle è forse la ragazza più brillante che Hogwarts abbia mai visto, è forte e coraggiosa ma cresce anche all'ombra del padre con il quale vive dal primo secondo della sua vita. Voldemort la guida, le dice cosa fare, la istruisce; pensando di aver costruito così un'arma da guerra imbattibile.
Ma nessuno può essere creato, nessuno può scegliere il futuro di una persona. Appena Elnath mette piede fuori dalle mura domestiche si ritrova a lottare contro se stessa. Tutte le certezze che aveva prima sembrano svanire, tutti i suoi piani crollargli davanti. E in mezzo a quei ruderi compare solo un ragazzo dagli occhiali tondi.
BETA: MARLTERIO & KYARA
FINALE APERTO

Una raccolta di poesie - o testi che puntano a farsi definire tali - dall'aura malinconica, ma in cui talvolta la malinconia può trasformarsi in positivo. Il titolo della raccolta è ispirato a un passaggio della poesia di apertura "Sogni all'imperfetto", a sua volta ispirato agli elogi funebri, specie di personaggi celebri, preparati accuratamente in anticipo quando erano ancora in vita. // Poesie scritte indicativamente dal 2016/2017 in poi. Alcune sono reinterpretazioni di precedenti poesie scritte in inglese, di cui è inserita anche la versione originale. // Attualmente (gennaio 2023) la raccolta risulta conclusa, ma potrebbe riprendere in futuro in caso di nuove poesie o rielaborazioni.

Il Sole
Al suo confronto muore,
Ogni cosa si duole
Dato che lui è Amore.
La sua Bellezza
Rivela la sua grande saggezza;
Il suo Sguardo incute tenerezza:
Il suo Sorriso è una carezza...

Sono stata da poco in una cittadina nel sud est della costa britannica.
Questa città è veramente bella ed un giorno mi sonop ritrovata a pensare seduta sulla spiaggia.. sono proprio questi momenti dove no hai niente di meglio da fare che guardare il mare.
Con queste mie poche righe ho cercato di spiegare quel' erano le mie sesazioni guardando quel mare così blu.. quindi buona lettura!

Elogio a Dominic James Howard.

L'altroieri è venuto a mancare il mio gatto diciassettenne, un gatto che per me era, davvero, come un fratello. Un gattone che... beh, comunque soffriva, quindi non può che stare meglio ^^" E come per ogni cosa che succede nella mia vita, ho voluto dedicargli questo epitaffio che pubblico perché... è il mio gatto. ^^"

Holmes in contemplazione dei baffi di Watson.

Voldemort ha appena creato il suo primo Horcrux.
A ciò è ispirata questa flash.
L'ho scritta letteralmente di getto, non ho voluto ricontrollarla, perché la passione che mi ha preso non meritava di venire modificata dalla ragione che sicuramente mi avrebbe portato a cambiare qualche parola.
Ci sono volte durante le quali l'ispirazione ti colpisce e tu non puoi fare altro che metterti al suo servizio.
Cosa ha provato l'Oscuro una volta uccisa la sua prima vittima?
Spero che gradiate la pazzia di una leale sostenitrice di Voldemort.
Bisous *-*

Signore e signori, questa è PURA malattia mentale!

"Ho pianto" un sussurro, detto come se fosse una semplicissima frase di poco conto. "Di nuovo?" mi chiederai e io risponderò...

Ora stava... ridacchiando?
Sakura si voltò verso Itachi, trovandolo intento a fissarla in attesa di una risposta.
Lei gli avrebbe volentieri risposto che, piuttosto che restare in quella stanza sola con Sasuke, sarebbe andata lei di corsa a prendere le medicine, magari saltellando anche su una gamba sola o, in alternativa, camminando sulle mani.
Ma Itachi le aveva proprio chiesto di stare con il suo tenero fratellino che – che Dio ce ne scampi – sembrava in procinto di alzarsi dal letto per rotolarsi sul pavimento.
«Farò il più in fretta possibile, dovrai solo tenerlo d’occhio e tentare di non farlo alzare dal letto» le assicurò.
Oh, certo, semplice, come domare un giaguaro; facile, comodo e fattibilissimo.
Piuttosto, doveva evitare che si buttasse dalla finestra.
«Confabu… late pure contro di me! Palla di fuoco suprema! Pufffff» e si mise a ridacchiare di nuovo, non aiutando minimamente Sakura ad accettare la proposta di Itachi.
[Auguri, Sas'ke!;D]

“Perché non ti siedi?” domandò allora Mikoto quando lo vide assumere un colorito piuttosto malsano, indicando poi la sedia poco distante con il coltello. “Vuoi che ti prenda un bicchiere d’acqua?” propose ancora, puntando il rubinetto con la lama acuminata. “Preferisci un tè, forse?” si informò, prima di spostare l’utensile acuminato in direzione della teiera.
Il tutto incurante del tic che era comparso sulla fronte dell’uomo e all’angolo della bocca, dove c’erano quelle pieghe che Shisui, sempre pensando di non farsi sentire, additava e chiamava branchie – “Lo zio Fugaku ha le branchie, come quelle delle carpe, lo giuro! Ma le carpe sono meno spaventose e non minacciano di mandarmi in missione su per i monti armato solo di bacchette se non faccio il bagno, no.” Lui ne era convinto, anche perché Itachi non smentiva mai e quello doveva pur dire qualcosa.