Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
16/11/20, ore 16:04

Buon pomeriggio.
Giallo, arancio e rosso: noi toscani non abbiamo fatto neanche in tempo ad accorgerci di fare il primo balzo che ci siamo trovati in uno pseudo lockdown dall'oggi al domani. Servirà? Non servirà? E chi può dirlo? Siamo tutti in balìa di un mare in tempesta e speriamo che il fortunale passi prima possibile per tornare a quel minimo di normalità ora così tanto speciale.
Maschere e mascherine: oggetti di uso quotidiano, oggetti che un tempo erano di moda a Carnevale o cuciti addosso a chi ne fa uso per apparire un'altra persona. Vedi che ora crolla tutto? È bastato un qualcosa di impensato come questa pandemia e ognuno ha ben ritenuto di guardare a se stesso, non curandosi di chi, fino a poco tempo prima, era il centro dell'universo o giù di lì. È proprio di fronte ad ostacolo più grandi che si vede la differenza fra persone vere e persone false, persone affidabili e persone superficiali. E come emerge tutto ciò non devo certo spiegartelo io, visto che traspare benissimo dai versi che ci hai proposto questa volta.
Bravo!

A presto!

🌚

Recensore Master
15/11/20, ore 22:20

Buonasera!
Anche dietro la mascherina la falsità e la crudeltà si scorgono, specialmente dagli occhi, "lo specchio dell'anima".
Mi è piaciuto molto il parallelismo tra la persona che descrivi e l'umanità intera, ormai ipocrita e meschina per la maggior parte.

Sai sempre emozionare, complimenti!

-Bigin

Recensore Master
15/11/20, ore 15:12

Ciao Alessandro, quanta amarezza e quanta verità in questa tua poesia accorata, che è lo specchio del momento che stiamo vivendo, e come questo stesso momento storico stia cambiando la nostra società. Ora dobbiamo obbligatoriamente indossare una mascherina che però va a coprire non solo il nostro volto, bensì la maschera che alcuni indossano quotidianamente non sapendo più come sia parlare, sorridere, osservare, senza uno schermo che ci neutralizzi dagli altri. Dalle tue parole sento anche una esperienza personale che brucia ancora, con una persona che probabilmente pensava più all’apparire che all’essere e che in questo attimo storico sta perdendo la direzione, mentre tu, che la osservi da lontano, ti sei rintanato nella corazza che ti sei costruito per non soffrire a causa sua, ma ben disposto verso l’umanità che ti circonda e che ha ancora dei valori da affermare. Dietro la mascherina gli occhi possono ancora vedersi e tu negli sguardi che incontri vedi che la vita esiste e persiste nelle piccole grandi cose del nostro quotidiano, ma c’è anche qualcuno che non riesce a vedere oltre se stesso e il turbamento della propria quiete, della propria e sola sfera di interessi. Speriamo che le esperienze che stiamo attraversando ci lascino migliori di quanto non fossimo prima che tutto questo putiferio si scatenasse. E’ un augurio che faccio a me e a tutti noi. Buon proseguimento della tua domenica.

Recensore Veterano
15/11/20, ore 13:30

Buon giorno!
Hai espresso nella tua poesia il nervosismo di tutti noi. C'è chi si aggrappa alla mascherina come un'ancora di salvezza, chi la odia come se fosse un bavaglio a legarlo. È diventata il simbolo di tutte le restrizioni che ci privano di una libertà data fin'ora per scontata.
Anche in questa poesia si percepisce il tuo rancore verso una persona che, come spesso racconti, ha reso il tuo cuore di ghiaccio. La innalzi a metafora di una società annichilita. Il rancore che rinchiudi nella tua rocca di ghiaccio si tocca con mano.
È molto bella questa tua poesia. Innesca il solito impulso di dirti: "Andrà tutto bene. Finirà l'inverno, arriverà l'estate e la rocca di ghiaccio andrà sciolta"!
Buona domenica e a presto!
Jean

Nuovo recensore
15/11/20, ore 09:54

Alessandro carissimo,e' interminabile il tuo atto di accusa.E' rabbioso e le sue rime sembrano urlate contro un sistema con radici di un cancro.Ci sta pensando il tempo e la natura a darci una lezione di civilta' ma a prezzi di sinistro preludio.Come vedi,si corre ora il rischio di vivere in sepolcri in attesa che almeno la fortuna ci dia una mano.Tu,tieniti in difesa e lascia che passi la piena.Bravissimo come sempre,un affettuoso abbraccio.
Pasta 15/11/20

Recensore Master
15/11/20, ore 00:46

Mi ritrovo in ogni parola.

Il vero volto dell'umanità è uscito allo scoperto.

Questo sarà ricordato come l'anno della verità.
Quello che ha scoperchiato le tombe e rivelato il loro contenuto.

Anime spente, fatte di nulla.

Recensore Veterano
11/11/20, ore 11:46
Cap. 107:

La canzone "Que no, que no" di Rozalen sarà spagnolo, ma trovo dia una risposta perfetta a questo tuo componimento. Scritto benissimo come sempre, tra l'altro. Riesci a far immedesimare molto bene il lettore a quello che scrivi, proprio grazie all'empatia ed alla delicatezza che ti sembrano proprie.
L'amicizia è voler spontaneamente il bene dell'altro, e fare del proprio meglio per comunicarglielo, cercare di esserci. Punto. Ed hai ragione, anche noi dobbiamo essere "l'altro", quella persona a cui viene desiderato tutto il bene del mondo, per quella che ci sta di fronte. 
Sennò non si chiama amicizia. Ma presa per il c.. oriandolo.
Cerca di non abbandonare mai la scrittura, scrivi davvero bene!

Recensore Veterano
11/11/20, ore 11:38

Ciò che scriviamo e che denominiamo "sfogo" è parte di noi. Certamente. Ma sarebbe ridicolo pensare che un solo scritto possa definire un'intera persona, un'intera storia, un'intera anima.
Da quel che leggo non hai avuto una dimora molto accogliente, e me ne dispiaccio. Io, al contrario, ho avuto un rapporto splendido con mio padre, ma è morto quando ero una bambina.
Clicco sulle poesie sulle quali i movimenti casuali della mano sul mouse del pc manda la freccia.
Oggi sto capitando su queste. Forse c'è un motivo, e forse no.
Un abbraccio.

Recensore Veterano
11/11/20, ore 11:32
Cap. 114:

Chi ha la forza di scrivere componimenti del genere, ha anche quella di rialzarsi, non ne dubito.

"Invece di avere delle rovine
al posto dell’anima,
vorrei avere una Comacchio forte e ridente."

Questa frase in particolare, è bellissima! Ma l'intera poesia lo è. Mi è piaciuta veramente tanto, nella sua malinconia che, piano, piano, lascia scorgere come il protagonista si stia riaprendo, forse un po' inconsapevolmente, eppure molto sentitamente, al mondo.
 

Recensore Veterano
07/11/20, ore 20:03
Cap. 125:

Scusami se la recensione non sarà lunga ma ogni tanto mi ricordo che esiste questo sito (sempre quando non ho tempo, maledizione) e quando entro la prima cosa che faccio è vedere se hai pubblicato qualcosa. Mamma mia che bella poesia, mi ha ricordato tutte le belle foto che mi mandi sempre del mare. Fortunato tu che puoi andarci spesso ed è vicino a dove abiti, credo che il mare nella stagione fredda sia una delle meraviglie più potenti del nostro mondo. Quel misto di tristezza forza ed energia cosmica mi porta sempre ad innalzare il mio livello di coscienza. Hai scritto dei versi davvero belli e particolari, ogni poesia che leggo mi piace sempre di più, ogni poesia che leggo mi fa capire che migliori ogni giorno che passa e sai entrare in relazione con le sensazioni del lettore. Davvero complimenti. Ah, se ti serve te lo dico io che hai ragione. E so che è così perché ti conosco. Meriti davvero tanto. Un abbraccio Lety

Recensore Veterano
28/10/20, ore 09:26

Lì per lì, leggendo il titolo, mi è venuto da cantare "Dormi sepolto in un campo di grano...", le coincidenze!
La parte finale del componimento, che ricorda quanto la morte possa essere in realtà imprevedibile, e senza grandi scopi pronti a dare speranza, così come lo è l'entrare nell'età adulta in un perpetuo cammino di crescita, trovo non abbia per nulla leso la tenerezza trasmessa dal testo, anzi, ho trovato la visione dell'innocenza, della caparbietà e della preziosità di alcune illusioni che compongono l'"infanzia felice" che, perdipiù, ignora e snobba (inconsapevolmente, probabilmente) anche un po' questa morte "più forte di loro", rafforzata, abbellita da questo suo voler continuare ad esistere, a resistere nel cuore finché può, nonostante le amarezze (chi più chi meno difficili e terribili da affrontare) della vita, e la consapevolezza sempre più ferrea di una morte che incombe, e che può sopraggiungere in qualsiasi momento, sia per eventi quotidiani che per eventi storici difficili.
Comunque bravo, è scritta molto bene questa poesia, la sua semplicità ha reso le scene da te descritte ancora più d'impatto! 
(Recensione modificata il 29/10/2020 - 09:21 am)

Recensore Veterano
28/10/20, ore 09:16

La poesia è scritta molto bene, e la scelta del lessico è accurata... Offre uno stile e delle immagini semplici, a tratti molto fanciulleschi, ma è proprio questo il motivo per cui secondo me il tuo testo può trasmettere tutta la tenerezza, il calore ed il sentimento di vulnerabilità che, effettivamente, trasmette.
Dava la sensazione di starsi scaldando su un divano, accanto al fuoco di un camino; è stato un momento piacevole!

Recensore Master
27/10/20, ore 17:17
Cap. 125:

Buonasera!
Ogni tanto mi rifaccio viva anche io, ultimamente sta diventando raro, complice il difficile periodo che stiamo attraversando.
Gli ingredienti autunnali ci sono tutti e tu ben sai quanto io prediliga questo periodo dell'anno. La nebbia, per quanto fastidiosa, ci avvolge e sembra quasi voglia proteggerci dal mondo, con il suo umido velo fatto di goccioline impalpabili eppure presenti. Hai descritto molto bene le sensazioni, le immagini e le emozioni provate sulla spiaggia, ora vuota dai (pochi) bagnanti e turisti dell'estate. E poi quel grido: ho ragione! Beh, che dire? Ogni tanto è bello sentirselo dire. Peccato che accada di rado, a quanto ho capito è così. Ma si sa, prima o poi la nebbia se ne va e torna a splendere il sole e se tutto prima sembra offuscato e confuso, non deve per forza essere sempre così. Basta rimettere in ordine le idee e tutto riprende forma, di modo che quel " hai ragione" risuoni più spesso nella tua esistenza.

Bel lavoro e naturalmente ben tornato. È sempre piacevole leggere le tue poesie.

A presto e buona serata!

🌚

Recensore Master
25/10/20, ore 22:41
Cap. 125:

Ciao carissimo!
Che bello leggerti!
Le tue parole mostrano perfettamente la malinconia di cui parli.
A volte servirebbe solo un assenso, un sentirsi meno soli, più capiti, riconosciuti.
Ti auguro un bel foglio bianco da riempire di inchiostro e colori diversi, scelti da te e che ti rendano felice e soddisfatto. Qualche scarabocchio scapperà, ma non preoccuparti :)

Spero che le cose migliorino,
un abbraccio!

-Bigin

Recensore Veterano
25/10/20, ore 12:09
Cap. 124:

Sai che le meduse a volte sono in grado di sfruttare le correnti per andare dove preferiscono? È angosciante la tua percezione di deriva, quando invece andare alla deriva puó essere una sensazione così appagante... Devi solo trovare una corrente che ti piace.
"Essere acqua immersa nell'acqua" è meraviglioso, un continuo scambio di elettroni con gli atomi attorno.
Bello il tuo modo di raccontarti... Alla prossima!
Jean Valjean