Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94
Questa mi è piaciuta davvero molto. Ha un sentore antico, quasi leopardiano. Le immagini sono molto vivide e chiare e il messaggio passa chiaramente al lettore. L'ho davvero apprezzata molto. Mi è piaciuta molto la scelta delle rime nella prima strofa, molto classico, è un sempreverde. Mi piacciono questi continui riferimenti alla morte, come un filo conduttore, un fil rouge. Mi piace come passi da un atmosfera calda, afosa, pesante a una cupa e triste in maniera così repentina. |
Ti lascio una recensione neutra perché il contenuto della poesia è molto bello, e il sentimento è molto profondo, ma non mi convincono eccessivamente le rime, che ricordano molto (troppo) una filastrocca, purtroppo è un po' il rischio della rima baciata, che intrappola un pochino il componimento e rischia di farlo suonare eccessivamente infantile. Per il resto ti rinnovo i miei complimenti, perché a prescindere dalle rime il contenuto, come ti ho detto è molto bello, e il lato emotivo è ben sviluppato. |
Mi piace molto questa poesia. Mi piacciono le poesie grafiche, che disegnano delle immagini nella tua mente. Questa lo fa, e fa lo stesso con i suoni, descrivendo il tacco sulle scale, per esempio. Mi è piaciuta molto l'idea di usare la parola "respiro" quasi come un ritornello che ti permette, effettivamente, di respirare. Mi piace il ritmo che usi. Mi ha stregata la parte sulla morte, davvero incisiva. |
Ciao Ale, eccomi finalmente a leggere e recensire questa tua nuova poesia :) |
Buon anno Alessandro! 😊 Spero tutto bene, qui si invecchia mentre il fiore cresce...e rompe!😂 L'amore non ricambiato è come un dannato specchio che non fa altro che riflettere solo noi, col nostro sentimento, comune a detta di tutti, che non riuscirà mai ad oltrepassare quel vetro. Eppure per quel nostro amore così inseguito, agognato, fantasticato, daremmo tutta la nostra essenza, noi lo sappiamo....lei/lui invece no. Da questa a noi così assurda ignoranza, ciò che alla fine otteniamo è solo e soltanto essere 'buoni amici come prima'. Bellissimo e struggente pezzo, davvero! Complimenti Un abbraccio Luca |
Ciao. Sono passato di qui per vedere i tuoi scritti. Come puoi vedere, è una recensione neutra. Ti dirò quello che mi ha colpito e quello che non ho capito. Parto dalla scansione del testo tramite la parola respiro. che mi è piaciuta molto. Da un senso di un respiro vero e proprio, e ti fa mettere in una mood che ti invita a riflettere sulle parole successive, un po' come quando sei a letto e pensi a quello che ti è successo in tutta la giornata. Mi piace anche la scelta di una poesia libera per descrivere questo concetto, ma è proprio su questa libertà che, secondo me, bisogna fare attenzione. Mi spiego meglio: con questi versi liberi hai la possibilità di fare molte cose, come fare rime una volta si e una volta no e fare delle figure di suono quando ritieni opportuno o quando ritieni che sia giusto sottolineare una certa parola. E' molto divertente questa forma di poesia perchè è qualcosa di spontaneo, mostra quanto istintivamente creativo può essere uno scrittore. Il problema sorge, tuttavia, quando qualcuno cerca di capire quello che vuoi trasmettere, cercando di ripercorrere i tuoi passi sulla poesia. Quando succede questo, il poeta o scrittore amatoriale dovrebbe avere l'accortezza di guidare in qualche modo il lettore. Fondare le linee guida su una poesia libera è difficile: per farti il mio esempio, all'inizio ho fatto a fatica a capire come mi dovevo muovere nella tua poesia. Dovevo leggere ogni riga a se stante? Dovevo leggere poi come frasi uniche? Per capire come si deve leggere questa poesia almeno 2-3 volte bisogna leggerla, perchè solo dopo mi sono reso conto che fai anche uso di punteggiatura. Essendo necessario questo passaggio, manca di immediatezza. Il che non è un male in questo caso, perchè comunque penso sia questo l'obbiettivo del tuo scritto e ben rappresenta il respiro. Il problema è questo: devo leggere in un modo diverso ogni singola frase, e ciò mi fa perdere la musicalità dell'insieme. Per rendere il tutto meglio strutturalmente, potevi fare una struttura simile all'interno degli spazi delimitati dai "respiro". Mi spiego: in 8 righe potevi mettere 2 frasi con solo un punto finale, in altre 8 tutti con punti e virgola, ecc... Hai utilizzato bene la punteggiatura quando si trattava di sottolineare un qualcosa, come nella seconda frase, ma poi usandola in modo disordinato mi hai destabilizzato impedendomi di godermi appieno l'insieme del testo. Per quanto riguarda il significato che volevi trasmettere, hai scelto bene le parole da utilizzare eccetto per "forza massima" che mi ha fatto storcere un po' il naso, perchè non l'ho proprio capita. Le parti che mi sono piaciute di più sono "Pugnale lucente; |
Posso aggiungere un sottotitolo? Se posso, direi "Il grido silenzioso dell'invisibilità" ed ora te ne spiego il motivo. Quando ci sciogliamo per una persona che manco ci degna di un misero sguardo, il nostro essere è sopraffatto dalla rassegnazione, dal dolore e dalla profonda malinconia. Ne so qualcosa, per cui mi riconosco appieno nelle sensazioni che hai magistralmente descritto. È vero: quando siamo invisibili, tutto si spegne, dalla gioia alla creatività. L'unica cosa "attiva" è la voglia di starsene a sospirare con il groppo in gola e il mal di stomaco. Se poi la persona che ci fa soffrire sta con una che non la merita e che la prende solo in giro.....stiamo a posto. Mettiamoci pure gli interessi personali e il gioco è fatto. Insomma, questo "ah" è un sospiro profondo che sgorga da un'anima inquieta e invisibile, la cui sofferenza è ben visibile ma non da tutti. |
Ah.... Che poesia carica di sentimento. |
Buonasera! |
Ciao caro Alessandro...davvero bella questa poesia...mi è piaciuta davvero...alla prossima caro |
Ale, rieccomi. |
Ale, ciao! Finalmente sono riuscita a passare :) |
'A giocare a Monopoli coi miei anni migliori': già, proprio così, immagine perfetta. Spero di finire con una catena di hotel al Parco della Vittoria XD Scherzi a parte, avremmo tutti bisogno di un anno sabbatico per ritrovare noi stessi... ma alla fine non vaghiamo sempre incerti, persi e disorientati, in una realtà che non capiamo? E ben pochi sanno cosa fare del proprio futuro, giovani e meno giovani. Allegria XD Scherzi a parte, è stato un piacere leggere questa tua raccolta più recente, e spero di leggere anche le altre quando ne avrò il tempo. Come avrai capito dai commenti, l'ho apprezzata molto, e spero che la mia opinione ti farà piacere. I miei più sinceri auguri di buon anno e a presto, Rowan. |
Mentre leggevo immaginavo proprio il finale: la crisi non è mai esistita, anzi, in realtà non è mai passata. I poveri sono sempre più poveri, ma fa comodo preparare il cenone e voltarsi dall'altra parte, perché tanto non tocca a noi. Ma molti, in silenzio e dimenticati, continuano a pagarne lo scotto a pochi metri da noi, tutti i giorni. |
Una slice of life dal sapore tragicomico: tanto la moglie abbozzera', i figli si distrarranno con i cartoni, e intanto l'importante uomo d'affari se la spassera' con l'amante. Squallido, ma fin troppo comune (ed è vero, insopportabili le attese al ristorante con la gente che parla al cellulare^^') |