Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
31/12/17, ore 15:14

Poesia malinconica, naturalistica, dal sapore quasi pascoliano, con qualcosa di Battisti (mi ha fatto pensare all'incipit "Che ne sai di un campo di grano/Poesia di un amore lontano.")
La bellezza della natura consola sempre dagli affanni della vita. Anche qui la metrica e la corrispondenza delle rime non è sempre regolare, mi chiedo se sia un effetto voluto ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 15:12

Questa invece sembra quasi una filastrocca, molto tenera e romantica.
L'ultima strofa spezza totalmente la metrica, viene stravolto lo schema della rima baciata che dava fluidità e musicalità alla composizione. Questa sensazione di qualcosa di spezzato, non concluso, è forse perché il desiderio del protagonista rimarrà soltanto questo, senza la possibilità di avverarsi?

Recensore Master
31/12/17, ore 15:10
Cap. 1:

Ciao! Da quando mi hai scritto che il tuo genere è la poesia, ho deciso di darti un'occasione e leggerti.
Prima impressione decisamente positiva: bel ritmo, fluido e scorrevole, direi quasi ermetico se non fosse per la presenza delle virgole. Il respiro scandisce, sia organicamente che a a livello spaziale, nella composizione, il ritmo dei pensieri. L'ho trovata molto triste, come se l'io-poeta si costringesse a respirare.
Proseguo ^^

Recensore Master
29/12/17, ore 21:50

Ehii! Eccomi!
Beh, che dire allora? Le tue note finali mi hanno molto sorpreso, intanto per la prima volta non hai detto che è una poesia senza pretese, ahah, ma a parte questo ci hai detto che rappresenta molto del tuo vivere, di questo "torpore", questa lentezza, tutti stati d'animo che mi hanno molto colpito.
Immagino debba essere bruttissimo rimanere indecisi per anni su cosa fare della propria vita, del proprio futuro; per fortuna, tra tanti dilemmi e grattacapi, almeno questo non lo devo sopportare perché so abbastanza bene cosa voglio dalla vita (se poi ce la farò è un altro paio di lacrime).
La poesia ha raccontato davvero bene questi sentimenti frustranti, di chi si sente troppo in bilico, incastrato nei suoi stessi dubbi!
Un ottimo lavoro, in poche parole, come sempre!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
29/12/17, ore 16:42

Mi allaccio a quanto hai scritto nello spazio autore perché ho avuto l'impressione che ci sia una ricerca di uno spazio consono in cui tu possa trovarti a tuo agio. Leggendo la poesia infatti passiamo da paesaggi diversi, dal mare alla montagna e alla pianura, ognuno affascinante e pieno di suggestioni, però nessuno di questi sembra far stare l'autore a suo agio. Molto probabilmente la cosa si rispecchia anche a livello interiore e provoca un senso di disagio di fronte a qualsiasi situazione. Forse pure con le novità e i cambiamenti? A me, per esempio, serve molto tempo per abituarmi alle novità perché ho sempre il timore di non essere all'altezza della situazione o di farmi stravolgere troppo l'esistenza. Forse anche a te accade la stessa cosa? Probabilmente sto divagando troppo, ma ormai lo sai, quando leggo le tue poesie mi lascio trasportare da ciò che mi viene in mente e comincio a parlare, parlare, parlare..... Segno evidente che quanto scrivi funziona! E funziona anche questa volta 👍
Tantissimi auguri per una buona fine del 2017 ed un miglior inizio del 2018!

A presto!

🌛

Recensore Master
28/12/17, ore 21:14

Buonasera Ale!

Versi che ti caratterizzano e nei quali mi sono rivista; pertanto ti ringrazio perché sono davvero arrivati al cuore.

Si vive in bilico, su un filo che ci chiede di stare in equilibrio sull'ignoto, che ci chiama a osare e tentare, anche se spesso è la paura che prende il sopravvento, l'ansia da prestazione, il timore di ciò che potrebbe portare un'alba nuova.

Complimenti, bellissimi versi!

-Bigin

Recensore Veterano
28/12/17, ore 18:45

Che tristezza! Una poesia che ha un gran senso di impotenza e di sconfitta nei confronti della vita e delle scelte che siamo costretti a compiere affinché la nostra vita proceda. Mi è piaciuta davvero molto, forse proprio perché è pregna di rassegnazione; i ciclici mesi, anni che si accavallano procurano sconforto nell'animo poiché di fronte a ciò sappiamo di non poter far nulla, costretti a navigare nel mare delle vita non sapendo cosa ci aspetterà in futuro. Mi dispiace che ci sia una vena autobiografica all'interno del componimento (ciò mi fa pensare al fatto che ti sia preso numerosi anni sabbatici), ma mi è piaciuta la tua presa di posizione nel finale dell'opera: vivere degnamente giorno dopo giorno e accettare ciò che il destino ci porterà, senza remore. Questo tuo vivere per ''mare'', ''montagna'', ''pianura'' sicuramente allude a qualcosa di diverso (credo ahah), a tre scelte di vita che, alla fine, per te, non sono state calzanti. Quel ''mancate risate nei miei falsi ricordi ormai raffreddate'' mi ha colpito nel profondo, perché, oltre ad accentuare il tono sommesso, mi ha davvero scosso e depresso allo stesso tempo... è uno di quei dettagli che non passa affatto inosservato, anche per l'ottima disposizione sintattica. Spero davvero che tu possa provare ad essere più forte, di fronte alle molteplici avversità che la vita e l'incertezza del futuro producono. Apprezzo molto queste tue poesie introspettive in cui ci si riesce a specchiare, come in una limpida sorgente d'acqua, soprattutto se poi questi sono i risultati... il riuscire a prendere consapevolezza di chi si è, di cosa si vuole e di cosa si desidera -più o meno. E da questo punto di vista la poesia ha effetti terapeutici oltre che di sfogo. Un abbraccio forte,

​Fervens_gelu_

 

Recensore Junior
28/12/17, ore 17:37

Ouch.
Questa mi è arrivata come un più che meritato pugno allo stomaco: nonostante la leggerezza dei giochi di parole sento tutta la pesantezza di un futuro incerto, su cui il protagonista si sofferma inevitabilmente perché non può non pensare. Eppure, più riflette su cosa fare più rimane immobilizzato, e si crea un micidiale circolo vizioso che non gli permette di evolversi.
Sembra studiata la diversa lunghezza delle strofe, che altalenano come un elettrocardiogramma o come la marea...
Che dire... chapeau!

Recensore Junior
27/12/17, ore 15:53

Sarà per passare il tempo, ma in realtà è piuttosto seria. Scorrevole, ritmata e piena di rime. Importante dire...e ho sentito un certo rap...ad esser sincera. ;)
Ciao e buona scrittura

Recensore Master
27/12/17, ore 12:27

Ho la netta sensazione che molto spesso la TV e comunque la situazione che ci circonda, sia una tua grande musa ispiratrice.
La crisi è finita? Boh. Sì. Forse. Non lo so. In TV dicono che tutto è in ripresa e che il peggio è alle spalle, ma è davvero così? Gli esperti e i potenti manco se ne sono accorti, per loro i conti son sempre tornati. Quelli che potrebbero dare una risposta vera sono i piccoli imprenditori, i cassintegrati e chi ancora non riesce a far quadrare i conti. Per loro la crisi non è affatto finita. Però c'è quella parte di popolazione che, pur di avere lo Smartphone del momento, non mangia e non paga le bollette (ad esempio) perché l'apparenza impone certe cose a cui non devi affatto rinunciare. A loro non importa della crisi, prendono il finanziamento e poi pagherò. Il problema è che poi il momento di pagare arriva: e allora che si fa? Si rende indietro o si caccia il cash?
Secondo me, certa gente si crea da sola la crisi: se vuoi ostentare oltre le tue possibilità, prima o poi ne sconti le conseguenze. Mai fare il passo più lungo della gamba.

Ti saluto rinnovandoti i miei complimenti e a presto 😊

Per gli auguri di buon anno ci risentiremo

🌛

Recensore Master
25/12/17, ore 11:38

1) Buon Natale!
2) Scusa se sono scomparsa, ma siono l'unica sfigata che si va ad ammalare proprio ei giorni di festa.
3) Non capisco perché alla fine di ogni poesia dici che sono scritte "così", "per passare il tempo"....Laddove i contenuti sono forti e importanti, e vedo che c'è anche Sentimento.
Ok, prima di scendere nella recensione avevo queste tre note da doverti fare subito xD.
Che dire? Intanto la poesia ha un bellisimo ritmo, se fosse una canzone rap direi quasi che ha "flow", ahah. Però davvero, ci sono state alcune rime ("guarda, mio figliol dolce // e prodigo, [...] ma neanche il primo mutuo è stato estinto"), che mi sono piaciute molte, in particolar modo il pezzo che ti ho riportato.
I temi sociali ti riescono bene e penso che potresti parlare molto alle persone.
Purtroppo devo scappare, ma ho visto che hai aggiornato anche l'altra raccolta (pizza ai frutti di mare?? :D :D :D).
Piccolo Ot: in occasione di Natale ho pure pubblicato una poesia a tema, ovviamente mi piacerebbe tantissimo avere la tua opinione! ;D
Un bacio,
Karen.

Recensore Veterano
24/12/17, ore 15:48

Ciao, carissimo Ale!
Ah sì, riesco ad immaginare ciò che stai pensando: "Makil... tu... ancora vivo?"
Ebbene sì, non sono dipartito (per mia fortuna), ma giuro che questo mese sono andato molto vicino all'esaurimento nervoso. Studio, vita privata e anche la scrittura mi hanno strappato lentamente il respiro, e io non ho potuto che entrare su efp per pochissimi minuti. Avrei dovuto informarti, lo so, e per questo mi scuso, ma contavo di recuperare tutto nel giro di poche settimane. E invece...

Be', ad ogni modo eccomi qui. Prometto che piano piano recupererò tutte queste tue belle poesie, che ora sono tante e che non vedo l'ora di leggere tutte d'un sorso. Ho deciso di passare oggi anche per fare gli auguri a tutti gli amici che ho trovato quest'anno su efp, te compreso :)

Ma passiamo a noi:
Una poesia davvero bella, questa. Il testo trasuda proprio il bisogno di denunciare un'Italia che cambia continuamente, una politica spesso disabile, un sistema finanche disagevole, di fronte alla quale gli spettatori non possono che restare impassibili. Pertanto, forti e dal profondo impatto questi ultimi versi, saturi del significato più intimo del componimento: 

"l’Italia proletaria durante la notte se ne sta
nei propri letti senza se e senza ma,
e allora tutti sotto le coperte,
che domani è un altro giorno, pieno di amare scoperte."


Scoperte amare quelle che il futuro riserva a "tutti coloro che sono sotto le coperte", in un Italia proletaria muta. Ma dove sta la forza di cambiare le cose?
Forse in coloro che stanno sotto le coperte in silenzio? 
Un testo scorrevole, piacevole da leggere, ricco di significato e spunti di riflessioni, che mischia idee, poesia e (perché no) anche un velo di rap in un tutt'uno di forme, dando come prodotto un qualcosa di veramente originale e bello. 

I miei complimenti, caro Ale, e ancora tantissimi auguroni!
Makil_

P.S. Volevo informarti che ho aperto una pagina autore su facebook: se ti va e se vuoi seguire i nuovi aggiornamenti sul nuovo romanzo di ser Bartimore & company, puoi raggiungerla cercando "Makil_" o giungendovi dalla mia bacheca qui su efp. Eh sì, manca davvero pochissimo alla pubblicazione del primo capitolo de "La spada e le due fiamme"... e non vedo l'ora di ritrovarti anche di là, se lo vorrai ;)
 
 
(Recensione modificata il 24/12/2017 - 03:49 pm)

Recensore Master
23/12/17, ore 19:50

Grazie, ri-auguri di buon Natale anche a te ^^ (ti farò i ri-ri-auguri il 25... non so più quel che dico XD)
Allora, che dire? La fine della crisi, un miraggio che annunciano alla tv e che di concreto poi non ha niente :P ma sì, festeggiamo, poi tanto soldi non ce n'è lo stesso e dunque non è cambiato nulla!!!!
I nonnini che si lamentano dei giovani fannulloni mi fa un po' ridere perché me li immagino, che son lì che discutono al bar e partono con: "Questi giovani scansafatiche, ai miei tempi non era così... ai miei tempi si andava sempre a lavorare per portare a casa il pane..." e bla bla bla.
Quando poi uno dei motivi principali per cui i giovani non lavorano è perché non c'è lavoro.
E di certo per quelli che ce l'hanno non è facile, si devono impegnare, anche perché gli stipendi sono sempre più bassi e le spese sempre più alte...
Ma comunque...
Evviva, stiamo uscendo dalla crisi! (?)
Bene Ale, grazie mille per avermi tenuto compagnia con i tuoi versi in questa serata! Ci ho messo un po' a recensire tutto perché durante la lettura ho fatto altre millemila cose, ma alla fine ci sono riuscita!!!
E ti devo fare un mare di complimenti, riesci a destreggiarti tra versi e parole, diversi generi e diversi argomenti, in maniera brillante! Mi piacerebbe essere brava come te, ma temo che non sarà possibile XD :3
A giovedì prossimo (sperando di non farti aspettare un mese per una recensione...) ♥

Recensore Master
23/12/17, ore 19:33
Cap. 19:

Ahahahahahahahahahahahah!!!!!
E dopo ben due recensioni serie, qui sono tornata a essere la solita scema di sempre XD
Davvero formidabile, fantastica! L'ho adorata!
Uh, l'ho notato anche io! Quando si va in giro, per locali, in strada o da qualsiasi altra parte, si vedono gruppetti di persone che vanno in giro insieme ma tra loro non parlano, tanto sono presi dai loro cellulari. Mamma mia, ma dove stiamo andando a finire? Ok il cellulare, ok rispondere a un messaggio se capita, ma che senso ha uscire per rimanere comunque da soli? o.o
Cooomunque... la scena del tizio - il pinguino, lo chiamo pinguino perché me lo sono immaginato vestito in giacca e cravatta... il classico uomo d'affari - che arriva in ritardo ed entra nel ristorante cin DUE CELLULARI, AHAHAHAHAH, mi ha fatto morire dal ridere!
Poi la classica moglie che è lì per figura, i figli che sono i soliti esserini indemoniati... a posto, un quadretto perfetto direi XD
Poi i due telefoni che squillano... e sai, lo sospettavo che il pinguino tradiva la moglie e aveva qualche amante! Tant'è che mentre leggevo mi chiedevo "quando entra in scena l'amante?"
E la moglie con i figli al ristorante come tre scemi XD
Però, dai... almeno il pinguino si è degnato di pagare il conto, è stato un cavaliere (???) ahahahahahahahah!!!!
Grande, davvero grande! Questi versi mi hanno fatto sorridere parecchio, li ho adorati :3
Passo alla prossima - e ultima per il momento - poesia che ho da leggere!!! ♥

Recensore Master
23/12/17, ore 19:15

Poesia molto forte, che parla d'odio. Almeno, questo è quello che vi ho letto io: odio.
Odio nei confronti di una persona subdola, egoista, che pensa solo al suo bene e ai suoi comodi. Una persona anche narcisista, che si crede una specie di intoccabile divinità.
Peccato che il mondo sia pieno di gente del genere.
Hai descritto molto bene queste emozioni, costellando il componimento con tinte scure e a tratti lugubri. Molto dura, scritta con molto trasporto ^^
Ecco, se devo essere sincera, una delle cose che amo di più della tua raccolta è che è scritta con il cuore, con sentimento. Riesci a trasmettere davvero ciò che senti quando butti giù i versi. Che si tratti di odio, rabbia, tristezza, gioia, dolcezza, delusione, allegria... tu lo sai comunicare, e i tuoi lettori lo afferrano subito *-*
Complimenti davvero! Non mi ero resa conto di quanto mi fosse mancata la tua raccolta finché non sono tornata a leggerla :3
Passo alla prossima! Sto andando parecchio a rilento, ma riuscirò a recuperare tutto entro stasera, promesso!!! ♥