Recensioni per
Rimasugli di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 1079 recensioni.
Positive : 1076
Neutre o critiche: 3 (guarda)


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Recensore Master
11/04/19, ore 22:23

C'è tanta verità in ogni verso.
Purtroppo, sono le persone più sensibili ad essere succubi della società che impone catene e gabbie, rendendo i prigionieri soli e fuori dal proprio posto, ammesso che ne esista uno.

Poesia ricca di umanità.
Complimenti.
Spero che tu possa stare meglio ora ^-^

-Bigin

Recensore Master
11/04/19, ore 22:07

ciao AA, versi liberi, tragici, potenti, chapeau.. troppe idee da scrivere e la vita incalza, metaforiche catene.. splendido come sempre, a presto JQ

Recensore Master
11/04/19, ore 21:25

Veramente tragica, quindi che ben venga nel commento la prospettiva che puoi aver superato questo periodo. Però il componimento resta apprezzabile e la parte che ho preferito è questa:

"Non mi sento capace di tornare in strada,
di fare i miei passi,
ho sempre bisogno di una spalla altrui.
Spalla che non c’è mai.

E basterebbe solo che fossi ancora umano,
e non uno spettro vivente
ancorato alle sue paure."

La gabbie, per quanto ristrette, offrono conforto all'uomo che, davanti ad un immenso orizzonte si sente sperso ed insignificante. Forse, per non essere schiacciati dalla comprensione della poca cosa che siamo preferiamo avere riferimenti piccoli e "a portata", in modo che si mantengano certe proporzioni. Debolezza, questa? Forse è semplicemente ciò che siamo... eppure rompere le catene è possibile e forse solo persone eccezionali travalicano quei confini.... accettando il rischio di perdersi.
(Recensione modificata il 11/04/2019 - 09:26 pm)

Recensore Master
11/04/19, ore 14:39
Cap. 87:

Ma buongiorno!
Torno alle poesie, e vedo che il tuo stile non è cambiato, ahah. Ancora drammatico, ancora malinconico.
Sinceramente non sono d'accordo con la massima che le persone si avvicinano per scopi personali e poi gettano via; o almeno, alcune persone sono di certo così, ma non mi piace generalizzare, specie se nel corso della mia vita ho incontrato sì persone negative ma anche tante persone che ci tengono a legarsi, a fare del bene. Mi chiedo se a volte non ci sia un problema di fondo nello stringere rapporti umani. O, più facile, avvicinarsi a persone che non ci meritano e ci maltrattano.
Le tue poesie restano sempre fonte di grande riflessione, oltre che un gran lessico.
A prestissimo!
Un bacio,
Karen.

Recensore Master
09/04/19, ore 13:19
Cap. 87:

Ciao Alessandro!
Spero tu ti sia rimesso completamente dalla tua influenza.
In questa tua ultima opera, si percepisce tutto il disincanto per un'amore vero che non è ricambiato. Mi ha colpito particolarmente il riferimento ad accoppiarsi per sesso e non per amore. Generalmente sono gli uomini che hanno voglia di fare solo sesso, anche se devono raggirare i sentimenti di una donna, e sono stati sempre criticati per questo dal gentil sesso, che ha sofferto parecchio per questa tendenza poco ortodossa. Ma leggendo i tuoi versi, si percepisce il contrario, oggi sono anche le donne che, nei tempi moderni, invece di andare al cinema o a fare shopping, si fanno una sveltina con l'amico di turno. Non disperare è capitato anche a me, ma leggo che ci rimani male, perché probabilmente avevi investito i tuoi sentimenti in questa storia.
Per finire ti faccio i miei complimenti perché la tematica da spunto a parecchie riflessioni e non pochi temi da approfondire.
Un saluto esclusivamente cordiale
tantissimi auguri di pronta guarigione,
con tanta stima
Paolo.

Recensore Junior
07/04/19, ore 13:24
Cap. 87:

Mi piace un sacco questo format largo e dai caratteri grandi, ti coinvolge, ti abbraccia, ti obbliga a scorrere per proseguire la lettura e crea la metafora della cascata di pensieri che scorrono.
Mi ha colpito molto la parte sul "aiuto elemosinato", l'ho sentito molto intimo, un tocco di cruda sincerità.
Al contrario non mi sono piaciute espressioni più colloquiali come "a caso".

Nel complesso mi è piaciuto moltissimo ^.^

Recensore Master
06/04/19, ore 18:41
Cap. 87:

Mi spiace che tu sia malato e spero questa mia piccola recensione ti trovi sulla via di guarigione.
L'amore, ah, croce e delizia di intere generazioni! Credo sia un mistero ben più profondo dell'esistenza di Atlantide o degli extraterrestri. Qualcuno prende per gioco questo sentimento capace di sconvolgere l'esistenza, specie se lo si usa soltanto per il sesso. In questo caso non è più amore secondo me, ma un semplice istinto volto a soddisfare certe esigenze. Per carità, non condanno nessuno, sia ben chiaro, è solo che coloro i quali pensano solo al sesso dovrebbero interfacciarsi preferibilmente con chi la pensa come loro. Semplice? Niente affatto! C'è tanta di quella gente che si diverte a giocare coi sentimenti puri degli altri, si sente nel diritto di dominare, usare e gettar via come carta straccia il cuore di chi vi aveva riposto tutto. Amare è dare senza pretendere nulla, neanche una pugnalata. Che quella ti uccide l'anima più della morte fisica. L'amore maltrattato ti condanna ad una lenta agonia che solo un angelo può interrompere: l'angelo che come te crede nell'amore vero, quello che dà gratuitamente e non gioca a calcio con il tuo cuore.
Gran bello spunto di riflessione, complimenti! E buona domenica!!

A presto!

🌚

Recensore Master
05/04/19, ore 20:47

"non so perché ma è venuta così e mi sono accontentato, anche perché quando ho riletto ho notato che era differente da tutte le altre scritte di recente."
È vero, questo componimento sempre differente dagli altri che ho letto. O meglio lo sembra e non... da un lato si percepisce sempre una certa malinconia nello sguardo del mondo, dall'altro sembri quasi rilassato. E intendiamoci, non intendo 'sciatto' — niente di simile — ma proprio 'rilassato': mi hai quasi fatto pensare alla sonnolenza post-prandiale quando il corpo si infiacchisce tutto ma la mente in qualche modo è ancora attiva e diventa, in un momento breve, riflessiva prima di scivolare nel sonno. Infatti si termina quasi a mo' di prosa e più che dei luoghi esterni che osservavi, si riflette su quelli interni e sulla poesia medesima.
Complimenti =D

Recensore Master
05/04/19, ore 09:17
Cap. 87:

Questo componimento è pregno di amarezza. Al primo piano c'è una relazione che amareggia il poeta, che lo sfianca a causa delle sue promesse mancate... È una consapevolezza già accettata la falsità di un amore che si dice tale ma non di mostra coerente... Parrebbe che l'aver identificato la bugia di fondo dovrebbe portare a risolvere il paradosso ma si è come paralizzati: come se non ci si riuscisse a staccarsi nonostante lo si volesse. Persino il desiderio degli amici pare vano: invocato come rimedio tra le prime strofe, precipita nel vuoto verso la fine, quando il contatto umano è rigettato... Si preferisce ad esso una natura più semplice e immediata. Eppure, si intuisce quanto ciò non sia una risposta efficace... Perché infine l'evasione riguarda solo il pensiero.

Recensore Master
04/04/19, ore 21:49
Cap. 87:

Ciao!
Ciò che ci rimane, nel dolore e nello sconforto, sono proprio i pensieri, la vera essenza di se stessi.
L'amore falso, quello che mira solo ad ottenere un tornaconto personale, è in grado di camuffare l'Amore e solo alla fine rivelarsi nella sua fasulla forma vera.

Complimenti!

-Bigin

P.S.: Mi dispiace, non preoccuparti e rimettiti! <3

Recensore Master
03/04/19, ore 14:36
Cap. 1:

Ciao =)
Sono passata a tuffarmi in un'altra tua poesia dato che era da tempo che non lo facevo. Questo componimento è stupendo. Mentre leggevo sentivo con consapevolezza ogni respiro ed è stato strano quando la poesia mi ha condotto alla comprensione della morte imminente perché a quel punto la mia vita è entrata in contrasto con quella morente rappresentata; è stato come essere uniti a qualcosa e poi di colpo esserne allontanati: un attimo prima 'respiravo' con testo, un attimo dopo mi sono detta "io sono viva", mentre qui una figura moriva.
L'ultimo verso, questo:
"Ma la morte,
la morte è qui,
e allora che fu
di un inutile pensiero
rivolto a terzi?"
Apre una prospettiva malinconica: nell'ultimo istante di vita si comprende che forse si è trascorso dell'inutile tempo a preoccuparsi di cose piccole, che non avevano poi molta importanza, come a volte succede dell'opinione altrui: il pensiero degli altri ci può influenzare e far stare male e a volte ci travia fino a impiegare tempo prezioso che così cade nel vuoto. È un ottimo monito finale a riportare l'attenzione al qui e ora e alle cose veramente importanti.

Poi volevo anche dire di aver apprezzato la musicalità di questo verso:
"Saldatrice,
salva e salda
i sentimenti
che non so di provare."
La ripetizione delle S ha creato un collegamento mentale con l'immagine della fiamma del verso prima (che è quella che salda appunto) e mi è parso di sentirmi 'ballare', quindi ho avuto la sensazione di 'fluidità' come di una S che è la forma naturale della fiamma, ma anche di incredibile 'saldità' perché anziché bruciare a vuoto e quasi far estinguere i sentimenti, appunto li 'salda': quindi è come se due sensazioni o idee opposte avessero trovato qui la loro fusione.

Mi fermo, altrimenti commento ogni singolo verso e chissà quando finisco! ahah
Però complimenti come sempre per questi splendidi componimenti!

A presto, Rita =)

Recensore Master
31/03/19, ore 18:44

Sì, devo dire che ogni tanto vale la pena di provare a cambiare il filo conduttore. C'è sempre una leggera nota di apatia che riflette queste giornate monotone, soprattutto dal punto di vista meteo: sole e bel tempo avvicinano l'estate, con il caldo e, purtroppo, la siccità che sta già facendo preoccupare.
Ciò non toglie che vedere gli alberi in fiore o in procinto di sbocciare sia quanto mai gradevole, così come bearsi della campagna, dei suoi colori e dei suoi profumi. Certo, se un po' di pioggia ogni tanto scendesse dal cielo non guasterebbe, non per riportare malinconia, ma per movimentare e rendere più varia questa primavera prima che diventi estate.
Ottimo componimento!! 👏👏👏👏
A presto!
🌚

Recensore Master
28/03/19, ore 22:26

Ciao!
Che bella poesia: trasmette la monotonia attraverso un linguaggio dolce e malinconico, ma sempre trasmettendo uno spiraglio di speranza.
Il miglior conforto, in fondo, è proprio l'inchiostro.

A presto!

-Bigin

Recensore Veterano
28/03/19, ore 17:24
Cap. 84:

Lalalala sono di nuovo qua. Ammettilo che sono come l'erba cattiva che si insinua ovunque e te la ritrovi in mezzo ai fiori e alle piante e pensi "che ti ha benedetto, anche qui sei?" in modo leggermente diverso ahahahaha. Ammetti che oltre ad essere la tua migliore amica sono anche una rompiscatole che sbuca ovunque. Detto questo permetto che non farò una recensione lunga perché boh, alla fine se le faccio lunghe è perché sto a citare cose futili e a lamentarmi su argomenti inutili o su me stessa. Come ora.
Questa poesia è la descrizione di te stesso. O meglio, è la descrizione di come ti immagino io nei tuoi momenti di distruzione psicologica e crisi di sconforto. Infatti è proprio per questo che a volte mi arrabbierei con te, perché mi sale il nervoso nel capire che non riesci a comprendere quale meravigliosa persona tu sia, non hai bisogno di scusarti con nessuno di essere come sei, in nessun caso e per nessuna ragione. Tu sei un ragazzo buono e genuino che aiuta volentieri gli altri e devo dirti che io sono ORGOGLIOSA di conoscerti e supportarti in tutto quello che fai, perché hai delle idee bellissime e se in qualche modo posso aiutarti anche solo a pensare positivo, lo faccio con tutto il cuore!
Ti prego, dimmi che l'hai letto con la mia voce sentimentale ed incazzata. Rende meglio ma il concetto non cambia :) Scusa dovrebbero dirlo gli altri a te. Infatti io mi scuso se a volte non ti capisco ma il mio animo pessimista è troppo mitigato da quello positivista...
Mi scuso anche se ti ho scritto queste cose qui pubblicamente ma non mi vergogno affatto di dire quello che ho scritto, se vuoi prendo pure un megafono e lo grido. Sono fira di conoscerti e volerti bene come ad un fratello. La vita non me ne avrà dato uno di sangue ma sono contenta così.
"Non sarà una recensione lunga": le ultime parole famose ahahaha
Beh, della poesia posso dirti che 'non hai spiegato il contesto', che 'le parole che usi non sono consone' e 'non sai scrivere'. Sisi, sto proprio citando grandi filosofi della letteratura ;)
Comunque a parte gli scherzi... queste righe sono state proprio belle e mi piace davvero il tuo modo di scrivere.
Beh che dire, è ora che sparisca anche da qui ^^

Recensore Master
25/03/19, ore 17:04
Cap. 85:

Sì, in effetti non c'è una sensazione che prende il sopravvento sull'altra. C'è la nota malinconica che contrasta con una nota di speranza per un qualcosa in grado di dare una scossa alla monotonia. È buffo, perché in questi giorni densi di problemi da affrontare, cose da fare e da ricordare, anche io sento il desiderio che accada qualcosa mentre un leggero velo di apatia accompagna le mie giornate. Sarà il caldo di una strana primavera? Beh, se è quello dovremmo essere vicini ad una pausa: stando alle previsioni dovrebbe tornare il freddo nei prossimi giorni. E se fosse davvero questa vita statica e sempre uguale? Il secchio di acqua fredda che dà una scossa potrebbe arrivare quando meno ce lo aspettiamo, può avere varia natura, una cosa nuova ed imprevedibile. Cosa fa? Come fa? Chi può saperlo? Non certo io, forse il destino, quel destino che ci fa apparire le giornate pesanti, sempre uguali e dannatamente monotone. Giornate equiparabili ad una vita che attende stanca e spossata un cambiamento, un qualcosa che la smuova dall'apatia e dalla monotonia.
Sì, non c'è che dire: poesia equilibrata, senza negatività che prende il sopravvento sulla positività. Non è semplice, ma ci sei riuscito alla grande.
👏👏👏👏👏👏👏👏👏
A presto!
🌚