Okay, non entravo su EFP da un secolo e mezzo (se non per scaricare le tue storie per il Kindle) e non scrivevo una recensione da ancora più tempo (sì, sono una brutta persona), ma direi che a questo punto è un atto dovuto. Forse dovrei aspettare di riprendermi un attimo, così da riuscire a scrivere una cosa un filo più ragionata e razionale, ma va be', ho chiuso l'epilogo cinque minuti fa e non ho potuto esimermi. Mi sono imposta (che poi, sai che imposizione) di rileggere tutto dall'inizio, perché la conclusione di una fanfiction così si può leggere solo quando sei immersa in questo mondo fin sopra ai capelli.
Ho iniziato a leggerti - credo - nel 2013 o giù di lì, quando in realtà tu scrivevi da un bel pezzo (e grazie al cielo, perché non penso avrei retto il cliffhanger alla fine di Doppelgaenger), solo perché un'amica mi ha tartassato per settimane. E meno male che l'ha fatto: dopo tre settimane di rilettura intensa posso dirlo con assoluta cognizione. Non so nemmeno cosa dire, in realtà. Nelle tue storie la magia è la base di tutto, una protagonista quasi assoluta, ma credo che la vera magia l'abbia fatta tu scrivendo. Hai preso un universo che adoro da quando sono in grado di leggere e l'hai popolato di altri personaggi meravigliosi, di altre avventure che mi hanno fatto pensare "perché diavolo non ho la magia", di tutte quelle stesse caratteristiche che mi hanno fatto affezionare a quello che ha scritto la Rowling. In fondo quello che ho da dire si riduce tutto a questo: quello che hai scritto per me è e sarà sempre la naturale prosecuzione della saga con cui sono cresciuta. Non c'è Cursed Child che tenga (che non è che sia un gran complimento, vista la schifezza che è), non ci sono altre fanfiction, e se anche tra dieci anni la Rowling se ne uscisse con un ottavo libro io ho la certezza praticamente assoluta che per me la vita di Harry Potter è andata avanti così, con James grifonscemo innamorato di Teddy da secoli, con Lily che perde la testa per un tedesco misterioso e si caccia in infiniti casini, e soprattutto con Al e con Tom.
Credo siano le fanfiction (fa quasi ridere chiamarle così) meglio pianificate che abbia mai letto, ma quello che me le farà rileggere anche centodue volte sono i personaggi. Tutti, in blocco. Quelli della Rowling, la "vecchia generazione", dei quali hai saputo dare una versione matura estremamente plausibile, con tutte quelle caratteristiche che ci hanno fatto affezionare a loro nei libri (Harry con la perenne sindrome da eroe, Ron un po' scemo ma leale fino alla fine, Hermione razionale e con un range di emozioni più ampio di un cucchiaino, Ginny che fa da roccia nella tempesta per tutti quanti), ma allo stesso tempo cresciuti, con il peso delle esperienze e di tutti gli anni passati. Tra loro, credo che il mio preferito rimarrà sempre Draco: leggendo i libri per la prima volta l'ho un po' odiato, come tutti, per poi rendermi conto del personaggio complesso che è in realtà. Tu gli hai dato una possibilità, quella possibilità che la Rowling non avrebbe mai potuto dargli senza cadere in pessimi cliché, ma l'hai fatto in modo così plausibile, senza tradire nulla del suo personaggio originale che, davvero, non vedo come sarebbe potuta andare diversamente. Però, per quanto sia bello leggere delle vecchie glorie, i giovani stravincono. E qui è tutta opera tua, perché non c'era assolutamente nulla su cui basarti, se non (e solo in qualche caso) poche righe e dei nomi un po' ridicoli. Tu li hai resi tutti meravigliosi, tutti terribilmente, dolorosamente reali: ogni volta che rileggo le tue storie - e questa volta in particolare - vorrei disperatamente entrare a far parte del clan.
Come struttura narrativa, le tue fanfiction mi ricordano vagamente A song of ice and fire: tutte e due storie corali, con un sacco di personaggi e storie che si intrecciano e tantissimi punti di vista diversi che si alternano. La differenza fondamentale è che per metà dei pov scritti da Martin volevo uccidere alternativamente me stessa e il personaggio, perché il suo arco narrativo mi annoiava o lui mi stava antipatico e desideravo ardentemente poter tornare a leggere dei miei preferiti, mentre con te questa cosa non mi è mai successa. Non è che tutti i tuoi personaggi mi stiano indiscriminatamente simpatici: Rose non mi piace granché e trovo Lily un po' troppo scema (soprattutto nelle prime due storie), Sören non sarà mai il mio tipo ideale e credo fermamente che James sia cretino (anche qui, soprattutto all'inizio), però le loro vicende personali sono tutte interessanti, non ti viene mai voglia di dire "sì, va be', questo pezzo lo salto e ora vado a leggere cosa succede a Tizio". Anche perché, con la trama intricata che hai tirato fuori, probabilmente se salti un pezzo ti perdi per sempre. E poi, tornando al "soprattutto nelle prime due storie", la cosa che ho apprezzato enormemente delle tue caratterizzazioni è che i tuoi personaggi - pur rimanendo più o meno fedeli a se stessi - cambiano, crescono, maturano. Tutti, persino gli adulti. Ed è splendido, perché è realistico ed è una cosa difficilissima da mettere in una storia: quanto è più facile scrivere di macchiette insulse con sempre le stesse caratteristiche e le battute preimpostate? Oltre al fatto che - e questa credo sia la cosa per la quale la mia ammirazione diventa sconfinata - sono tantissimi e tutti diversi, tutti perfettamente riconoscibili. Sono un po' i due estremi in cui si rischia di cadere quando si scrivono tanti personaggi: renderli tutti simili o renderli tutti piatti, personificazioni di qualcosa. Tu ti tieni magistralmente in equilibrio tra le due cose: i punti di vista sono riconoscibili alle prime righe, anche solo dallo stile, ma tutti i personaggi sono vivi, veri, umani. E se non è magia questa.
Questo è il momento in cui mi devo sdilinquire su ognuno, mi spiace. Prima di tutto Teddy e James: con Teddy ho in comune quel grazioso tratto dell'essere cacasotto emotivi, per cui leggere il suo punto di vista è sempre stato un po' inquietante, viste le volte che avrei voluto prenderlo a testate. E James è più o meno l'antitesi di quello che apprezzo in una persona, perché è così disgustosamente grifondoro, ma quando è insieme a Teddy smetto di capire e mi riduco a una poltiglia piena di cuoricini. Sono splendidi insieme e ho un debole immenso per tutte quelle scene in cui uno dei due torna a casa abbattuto dalla vita, ma trova sempre l'altro pronto a confortarlo. Ho persino apprezzato Ben, io che disprezzo profondamente i bambini (sì, sono una brutta persona, ormai è appurato). E vorrei tantissimo vedere il loro matrimonio, quindi sei proprio proprio sicura di aver smesso di scrivere di loro? Poi Scorpius, come si può non amare Raggio di Sole? Di lui mi piace tutto (il rapporto che ha con James soprattutto, visto che vivo e morirò per le "amicizie virili", come le chiamerebbe lui), ma è il saper affrontare anche le situazioni peggiori con una battuta che rimarrà sempre la mia cosa preferita in assoluto. E Milo e Michel, che anche loro sono un binomio, perché singolarmente sono interessanti e pieni di sfumature, ma insieme sono stati la mia morte, perché a ogni passo falso, per ogni volta che Milo si è tirato indietro, volevo sbattere i loro crani l'uno contro l'altro con violenza urlando "non vedete che dovete stare insieme, bimbi disadattati?". Lily, l'ho detto, non sarà mai tra i miei preferiti: troppo sciocchina e egoista all'inizio, e anche dopo non è persona che apprezzerei granché; però è del tutto ininfluente, perché dal punto di vista della crescita del personaggio è scritta veramente bene: quando in Opera al Nero la si ritrova cresciuta, ma con gli stessi difetti di Ab Umbra che ogni tanto ritornano fuori, non si può non essere ammirati. E non credo smetterò mai di ringraziare perché non hai reso Scott una persona pessima o il cattivo della situazione, ma hai preferito creare una "protagonista" imperfetta, non costantemente dalla parte delle vittime o sempre nel giusto. Povero Scott, me lo prenderei io ahah. Poi ci sono tutti gli altri: Hugo, Domi, Loki, Violet, altri mille che sto dimenticando e che hanno tutti un senso, che anche se sono teoricamente "di contorno" in realtà hanno tutti una personalità propria, una propria storia. E no, non mi sono dimenticata di loro, è che loro sono e rimarranno sempre i miei preferiti in assoluto, quindi si meritano il dulcis in fundo. Al e Tom sono quello che cerco sempre quando leggo una fanfiction, un libro, qualsiasi cosa. Sono quella storia complicata, un po' disadattata, non da romanzo epico, ma assolutamente giusta, che non sarebbe potuta andare in nessun altro modo. Sono quelli che si appartengono dall'inizio e che leggeresti sempre perché ti fanno un po' sperare che ci sia qualcosa del genere anche per te, da qualche parte nel mondo. Magari non un manipolatore come Al, non un gatto stronzo come Tom, magari con un filo di indipendenza interpersonale in più, ma di certo con la stessa forza, la stessa passione. Poi va be', per i personaggi come Tom (alti, intelligenti, stronzi, ma fondamentalmente dal cuore d'oro) ho un debole enorme, però ho il sospetto che questo enorme debole si sia sviluppato in buona parte proprio grazie a Tom. Le loro sono le scene che rileggerei anche mille volte, loro sono i personaggi per i quali da soli bisognerebbe leggere questa serie - che detto così sembra che il resto sia inutile, e non è così. E anche in Opera al Nero, dove non sono i protagonisti (per quanto cerchino disperatamente di impicciarsi in ogni modo), sono sempre le loro scene quelle che mi rimangono di più. Penso tra l'altro di aver citato a chiunque "non sono antisociale, è che non sopporto le persone", che è praticamente la mia filosofia di vita. Le tue, insomma, sono fanfiction sulle quali scriverei (e leggerei, più che altro) fanfiction, ed è una cosa possibile solo per storie costruite bene, con personaggi realistici e soprattutto che ti entrano dentro e lì rimangono.
E poi il modo in cui sei intervenuta sul mondo della Rowling, come ci hai intrecciato la tecnologia babbana in modo così plausibile, così realistico che ti viene da chiederti come non ci abbia potuto pensare la Rowling stessa. Tutte le soluzioni, la tecnologia magico-babbana che hai tirato fuori, il fatto stesso che tu ti sia posta il problema della convivenza tra mondo magico e babbano, l'aver realizzato che certe tecnologie erano superiori alla magia ed era assurdo che le ignorassero. E, soprattutto, infiniti, enormi complimenti per tutte le ricerche che hai fatto, per ogni singola cosa: se c'è una cosa che disprezzo è la gente che scrive senza informarsi, sparando cose del tutto assurde; tu invece hai reso tutto perfettamente realistico, come neanche certi autori di libri pubblicati fanno, a prezzo (credo) di ricerche sugli argomenti più assurdi. Oltre, ovviamente, all'aver spulciato con accuratezza indecente tutte le enciclopedie sul potterverse esistenti, per rimanere sempre coerente all'universo della Rowling, molto più di quanto abbia fatto la Rowling stessa.
In sostanza, per farla breve (AHAHAH) grazie per aver scritto queste storie, che mi hanno accompagnata per tutta l'università e che probabilmente mi accompagneranno ancora per un bel pezzo (e che prima o poi stamperò, l'ho detto). Grazie per aver dato una voce a tutti questi splendidi personaggi, persino i cattivi (sì, sono una big fan di Sophia, il suo personaggio mi ispira enormemente). Grazie per aver continuato a scrivere nonostante gli impegni, il lavoro, la vita concreta, e per non aver abbandonato a se stessa questa storia. Grazie per aver dato un seguito degno di J.K. Rowling a tutti i suoi personaggi e al suo mondo. E grazie anche per i moltissimi consigli musicali che ho preso di peso da tutti i tuoi capitoli: tanto per farti capire l'entità del ringraziamento, devo a te la conoscenza dei Mumford. I Mumford! Grazie, davvero, per tutto. Di solito leggendo sono una piagnona per le scene tristi, la gente che muore e simili, ma mentre leggevo l'epilogo mi sono sentita molto Al, a fingere di avere i dotti lacrimali sensibili: vedere tutti i miei personaggi insieme e felici, dopo tutti i casini che hanno vissuto, è stato troppo anche per il mio cuore di pietra. E... ho già detto grazie? Penso di avertelo già detto: le tue storie sono degne di stare sullo scaffale di fianco ai libri della saga. Continua a scrivere (anche non di loro, eh, ahah), perché tutto questo talento non può rimanere in silenzio.
Perdona l'infinita lunghezza di questa recensione: dopo anni di lettura silenziosa sentivo di doverti un po' più di un "bella storia continua così". Davvero grazie, buona serata,
Bea |