Recensioni per
City Of Ice.
di Farawayx

Questa storia ha ottenuto 221 recensioni.
Positive : 221
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
15/09/14, ore 20:38
Cap. 1:

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
E' probabilmente la prima storia che segnalo tra le scelte, però penso che per questa ne valga veramente la pena.
Oltre a essere una storia scritta davvero bene, rispettando la cara grammatica, è una di quelle più belle che io abbia mai letto! E' avvincente, romantica, fantasy. L'autrice mixa tutti questi ingredienti in maniera sorprendente! Penso che chiunque dovrebbe leggere questa storia che ha il potere di incollarti alle sue pagine come un vero e proprio libro.

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:45
Cap. 21:

Io sono a lutto, nessuno mi parli perchè sto piangendo come una fontana. 
No, povera Sam, amore mio çç


Era un tocco così familiare che dovette chiudere gli occhi ma quando si voltò al suo fianco non c’era nessuno. Eppure lui l’aveva sentito. 
Fu allora capì. 
Lei sarebbe sempre stata con lui. 
Lei era lì con lui in quel momento, Sebastian lo sapeva, e stringendo con forza le dita immergendo le unghie nel palmo della mano, lasciò che il suo corpo diventasse cenere con una nuova consapevolezza. 
Lei non l’avrebbe abbandonato mai.
 

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:45

........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................Tu vuoi farmi piangere, vero? E' QUELLO CHE VOLEVI? 
Nononononononononononono e ancora nooo! La mia Sam t.t Il mio Sebastian t.t Non può morire, non può t.t

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:43
Cap. 19:

OH.MIO.DIO.
MI SENTITE URLARE?
Uno Sam è un Angelo, ossignorebeneddetto.
Due, lei e Sebastian sono ....sono...AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH, L'amore. 
Come non si può shipparli? t.t COME.

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:42
Cap. 18:

Come riesci a scrivere una storia come questa? Come? E'...è meravigliosa! Tu sei un puro genio, devi per forza scrivere un libro!! 

Sam distolse lo sguardo dal profilo di Sebastian, nonostante gli occhi ne fossero attratti come una calamita, tutti di lui le piaceva, perfino il modo in cui i capelli gli ricadevano sulla fronte in quel momento. Ma quello le sembrava soltanto un altro buco nell’acqua.
Sentiva una strana sensazione di angoscia alla bocca dello stomaco che la costrinse a voltarsi dall’altro lato in modo da poter uscire dalla visuale di Sebastian, chiuse gli occhi per un lungo momento prendendo dei lunghi respiri. Doveva smetterla di avere quelle reazioni da ragazzina alla prima infatuazione, doveva smetterla di sentirsi così angosciata per una cosa stupida come quella quando intorno a lei stava accadendo l’impossibile. 
Il contatto di una mano sulla sua spalla la fece sobbalzare riportandola alla realtà, si voltò appena e quando incrociò lo sguardo fermo del cacciatore, sentì quel disagio crescere maggiormente. 
-Samantha.- Sussurrò  e nella sua voce ci fu qualcosa che tradiva il suo sguardo gelido. C’era un tremore, il suo richiamo sembrava una supplica. Fu quello a far voltare Sam verso di lui e quando incontrò i suoi occhi si sentì inghiottire dal nero delle sue iridi che si distinguevano con la pupilla solo per una leggera linea del colore argento che le dividevano. 
E fu quello l’istante in cui smise di pensare. 
Spostò la mano che Sebastian aveva poggiato sulla sua spalla e senza dar modo al cacciatore di aggiungere altro si avvicinò al lui, portando entrambe le mani sulle sue guance e lasciò che le loro labbra combaciassero perfettamente. Sam aveva desiderato baciarlo dal primo istante in cui lo aveva rivisto, aveva desiderato risentire il sapore delle sue labbra e poter toccare nuovamente con le sue dita la mascella ben delineata del ragazzo. 
Sebastian le strinse istintivamente entrambe le mani dietro la schiena facendo peso su di lei con il proprio corpo, facendo così indietreggiare Sam di alcuni passi. Neanche lui poteva negare a se stesso quanto le fosse mancato il contatto del suo corpo contro il proprio e di come non avrebbe mai interrotto quel bacio. 
Il ragazzo lasciò scorrere entrambe le mani sul busto di lei, portandole così lungo i suoi fianchi, sollevando appena con le dita i bordi della maglia cercando con le punte di esse il contatto con la sua pelle ma quando la ragazza si ritrasse appena, per una fitta di dolore, capì di aver toccato uno dei punti in cui quel bastardo l’aveva colpita. 
Staccò le sue labbra da quelle di Sam e si chinò lentamente sulle ginocchia, verso il basso, portando così il viso all’altezza dello stomaco della ragazza. Sollevò con le mani entrambi i lati della maglietta fine che indossava scoprendole del tutto l’addome, non appena i suoi occhi si ritrovarono a contatto con quelle macchie violacee che imbrattavano la pelle di lei, Sebastian si sentì andare a fuoco per l’ira. 
Gli avrebbe spezzato ogni singolo osso del suo corpo. 
Sospirò per scacciare via quella sensazione e portò la testa in avanti così da toccare con le labbra ogni sua ferita, baciò ogni livido che Sam aveva sulla sua pancia, li accarezzava con le labbra o con la punta della lingua, usando una dolcezza che stupì perfino se stesso. Non riuscì a trattenere un sospiro quando la ragazza intrecciò le dita tra i suoi capelli, accarezzandoli e giocandoci, creando così delle piacevoli sensazioni dalle quali lui si sentì pervadere dalla testa ai piedi. 
Sam lo tirò verso l’alto, così da poter nuovamente baciare le sue labbra chinando poi il viso in modo da percorrere con esse la guancia di lui fino a giungere alla linea della mascella che percorse interamente, prima di ritornare sulle sue labbra. 
Sembrava un bacio disperato, un bacio che esprimeva tutto quello che i due non riuscivano a dire con le parole o tutto quello di cui avevano paura. 
Le loro figure si muovevano dolcemente e con apparente lentezza l’una contro l’altra, continuarono a baciarsi con ardore, mentre le mani di Sam andarono a sbottonare la camicia azzurra di Sebastian, scoprendo man mano il suo fisico muscoloso. Osservò per alcuni istanti il corpo di lui che sembrava fremere sotto il tocco delle sue dita così portò le mani lungo il petto, accarezzandogli i pettorali per poi scendere lungo gli addominali, soffermandosi su di essi. Il cacciatore, estasiato da quel tocco, si liberò dell’ingombro del tessuto gettandolo a terra, per poi afferrare il top della ragazza e sfilarglielo con forza  lasciandolo passare da sopra la testa.  
Sebastian strinse entrambe le mani intorno ai fianchi di Sam sollevandola verso l’alto e facendolo così avvolgere le gambe intorno la sua vita, mosse qualche passo un po’ alla cieca, completamente distratto dai continui baci che continuavano a scambiarsi, poggiandola poi contro una delle pareti e premendo il proprio corpo contro quello di lei. 
La schiena di Sam si scontrò con qualcosa che al primo impatto le sembrò gelida, ma poi si sentì il rumore dell’acqua ed entrambi furono invasi come da una pioggia. Sollevarono nello stesso momento la testa verso l’alto, così da costatare di essere finiti vicino al regolatore dell’acqua della doccia e mentre l’acqua li travolgeva, bagnandoli completamente, i due tornarono a guardarsi e Sam non riuscì a trattenere una risata.
-A quanto pare una forza superiore pensa che dobbiamo un po’ spegnere i bollenti spiriti. - Commentò Sebastian tenendo aperti con difficoltà gli occhi, per via dell’acqua che scorreva contro il suo viso. 
Sam non riuscì a trattenere un’altra risata e strinse maggiormente le braccia contro il collo di lui. –Oppure che sei più sexy tutto bagnato. - 
-Smettila di ridere. - l’ammonì lui per poi lasciare spazio a un ampio sorriso sulle sue labbra. 

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:40
Cap. 17:

A.I.U.T.O.
Come posso non shippare Sam e Sebastian all'infinito? Cooooome? 
Io li adoro, caso chiuso. Sono l'amore in persona, li guardo con gli occhi a cuoricino tutto il tempo t.t

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:38
Cap. 16:

-Tu cosa ci fai qui?!- Esclamò Alec stringendo con forza le dita contro un delle spade angeliche. 
Lo sguardo Jace si era incupito. –A quanto pare ripetere tante volte la cosa che più si desidera, funziona. Stavo proprio dicendo a me stesso “ fare a pezzi il bastardo”. –
-Jonathan.-  Sussurrò Jocelyn. 
-Non osare chiamarmi così.- Scattò Sebastian, per poi ricomporsi, scrutando con lo sguardo i presenti. – Vedo che ci siete tutti.. oh, manca Clary, strano Jace è qui quindi non sono dietro un albero ad appartarsi.- 
-Non osare nemmeno nominarla.- Scattò il cacciatore. 


Non so come tu faccia a calarti così tanto nei personaggi, sembra che a scrivere sia la Clare, ti giuro!

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:36
Cap. 15:

Spero che gli esami ti siano andati bene, li ho fatti anche io! Mamma che ansia, volevo nascondere la testa sotto la sabbia, ma tu sei bravissima, quindi sarà venuto uno spettacolo ;)

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:32
Cap. 14:

MA CHE CAPPERO E' SUCCESSO????!!!!!!
MATT E' IMPAZZITO????!!!
No okay, mi calmo, ma questo resta idiota lo stesso! Come può fare una cosa così, io lo strangolo con le mie manine se sola osa toccare di nuovo Sam!

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:30
Cap. 13:

-Sebastian.- esitò Sam.
-Fidati di me.- la rassicurò lui e poi si voltò nuovamente verso il muro, unendo le linee in un disegno singolare.

Io ci andrei in capo al mondo con questo ragazzo, lo adoro! Non pensavo di potermici affezionare così tanto, te sei troppo ma troppo brava. *Clap clap*, meritatissimo <3

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:29
Cap. 12:

MALEC MAAAALEC MAAAAAAAAAAAAAAAAAAALEC. Non si vede che sono una fangirl in fase di esaurimento? I miei piccolini t.t
Dovresti scrivere un racconto su di loro, sarebbe perfetto, trooooppo t.t


Ritrovarsi a indossare una tuta era davvero un sollievo, pensò Alec mentre assorbiva l’acqua dei capelli appena lavati in un asciugamano. Non era passato molto da quando lui e Magnus erano ritornati dalla Londra del XIX secolo, gli sembrava tutto così irreale, eppure lui aveva combattuto con uno degli antenati di Jace, visto la Camille di cui Magnus era innamorato e conosciuto meglio una ragazza che agli occhi di tutti sembrava un vero enigma. Poi lei era sparita e lui e lo stregone avevano fatto ritorno a New York. 
Non sapeva il perché, ma una brutta sensazione lo seguiva da quando erano tornati, nonostante all’istituto tutti fossero in festa, lui sentiva che non era ancora il momento di abbassare la guardia. 
-Hai finito di prepararti, musone?- 
Al suo della voce di Jace, Alec si voltò verso l’amico facendo un leggero cenno con la testa. –Vorrei farmi una dormita, tra passeggiate nel tempo e demoni antichi, sono un po’ stanco. - 
Jace annuì appena, portando le braccia conserte al petto. –Mi sembra che tutti questi siano tanti buchi nell’acqua. –Fece una pausa per poi distendere le labbra in un sorriso. –Ma non importa, oggi possiamo segnare la fine di una era. - Annuì convinto per poi guardare nuovamente Alec.- Verrai ad Alicante con noi per l’esecuzione?- 
-Sì, dopo un sonnellino. - rispose prontamente lui. 
Jace scosse la testa esasperato. –Sei peggio della nonna dei Baby Looney Tunes.- borbottò uscendo dalla stanza. 
Alec lo osservò per alcuni istanti andare via, dopo aver visto Jem e Will combattere fianco a fianco in quel modo, si chiedeva se anche lui e Jace agli occhi degli altri comparissero così. Come due anime legate. 
Si lasciò ricadere a peso morto sul letto, chiudendo subito gli occhi, sentiva l’oscurità chiamarlo e lui voleva solo abbandonarsi a un sonno profondo… 
Twinkle, twinkle, little star…
Sentì una voce canticchiare allegra.
…How I wonder what you are.
Ma cosa… Alec aprì gli occhi di scatto voltando il viso verso l’altro lato del cuscino. Il suo sguardo incrociò da subito quello dello stregone che fischiettava allegro una canzoncina dei cartoni animati. 
- Up above the world so high…- Continuava lo stregone allegro. 
-Magnus ti prego. - Borbottò Alec imbarazzato. 
- Like a diamond in the sky.... - La mano di Alec arrivò sulle labbra dello stregone, impedendogli così di emettere alcun suono. 
-Non sei divertente. –Borbottò, lasciando ricadere poi la mano. 
Magnus sollevò l’angolo delle labbra in un sorriso, portandosi una mano sotto il mento. –Ma come, non ti piace che ti canti la ninna nanna?-. 
Alec lo guardò con uno sguardo severo e non riuscendo a mantenere a lungo quell’espressione, rilassò poco dopo i muscoli del viso. 
-Cosa c’è che ti preoccupa?- Gli chiese Magnus sollevando l’altra mano e spostando con la punta delle dita alcune ciocche di capelli che gli ricadevano lungo la fronte di Alec. 
-Ho una strana sensazione. - Ammise il cacciatore portando i suoi occhi azzurri in quelli luminosi di lui. 
-Goditi questo momento di allegria, Alexander, non lasciarti che la paura del domani t’impedisca di vivere appieno l’oggi. - disse sincero lo stregone. 
-Come siamo saggi. - Lo punzecchiò Alec. 
- Sai, ho una cosa come ottocento anni, lasciami almeno essere saggio. – 
-Potrei. - 
-Oh, potresti?- Un lampo di malizia percorse gli occhi verdi-gialli dello stregone che si sollevò appena, in modo da raggiungere con il viso quello di Alec. Il ragazzo restò immobile per alcuni istanti, sporgendosi poi in avanti così da catturare con le proprie labbra quelle di Magnus. 
Alec si lasciò sovrastare dal peso del corpo dello stregone che premeva contro di lui, riportandolo con la schiena contro il materasso, mentre le loro bocche si muovevano una contro l’altra, dando accesso alle loro lingue, che s’intrecciavano e univano, come in una danza. 

 

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:26
Cap. 11:

Se il tuo desiderio era quello di farmi piangere, ci sei riuscita! 
E' così strano come la morte di Will possa sempre far soffrire, credo che sia la morte per cui ho più sofferto in un libro t.t


Sai continuò poi io ero l’unica persona da cui si era permesso di farsi volere bene, perché sapeva che stavo morendo. Scoprimmo di una fittizia maledizione di cui lui credeva di essere vittima: ogni persona che lo avrebbe amato, sarebbe morta. Ecco spiegato il suo caratteraccio. Nonostante il suo viso fosse coperto dal cappuccio della toga, Sam capì che stava sorridendo. Era il mio parabatai. Sussurrò la voce nella sua testa. Non insistere perché ti abbandoni e rinunci a seguirti, perché dove andrai tu andrò anch’io, e dove ti fermerai mi fermerò anche. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio. Dove morirai tu, morirò anch’io e vi sarò sepolto: l’Angelo faccia a me questo e anche di peggio se altra cosa che la morte mi separerà da te. Dopo quelle parole ci fu un lungo silenzio.Questo è il giuramento dei parabatai, ricordo ancora come ero riluttante all’idea di diventare il suo, sarei morto giovane e lui sarebbe rimasto solo. Ma poi è successo il contrario, lui è morto ed io sono qui da solo, senza il mio parabatai. Jem sorrise amaramente. Però lui vive con me, quando respiro, quando parlo, quando agisco, il mio primo pensiero è William. Sai, io credo nella reincarnazione, un giorno, lo rincontrerò perché lui mi sta aspettando dall’altra parte del fiume, siamo anime legate. Lui sarò sempre il terreno solido sotto i miei piedi. Sam avvertì un groppo salirle alla gola, mentre Jem continuava a parlare. Ma in un modo siamo ancora vicini, una volta l’anno, in ricorrenza della sua morte vado sulla sua lapide nella città Silente e suono il mio violino, suono per il mio fratello, per risentirlo con me. Per dirgli che nonostante non ci rivedremo io non lo dimenticherò mai e che un giorno, lo raggiungerò e lui mi accoglierà, riposando insieme. Per ora un grande vuoto mi accompagna, nel cuore ho tutto quello che mi resta di lui. Non tutto muore, in me rimarrà vivo in eterno.

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:23
Cap. 10:

Mamma mia, Matt poteva pure toglierli quei corpi, che fa? Li usa come macabro soprammobili? UGH
Ancora compliementi per questa storia, è meravigliosa, la leggerei tutto il giorno!
<3

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:21
Cap. 9:

Capisco perchè Sam abbia reagito così, lo capisco davvero. E' una brutta sensazioni quella di dover essere controllati sempre. Avere la propria vita nelle mani di qualcun altro, per quanto adori Magnus, qui patteggio per la nostra Sam.
-Ivelostmysoul

Nuovo recensore
01/09/14, ore 17:20
Cap. 8:

*Risata isterica* Sisonobaciati. Si.sono.baciati. SI.SONO.BACIATI. SISONOBACIATI.
AIUTOOOOO, STO FANGIRLANDO COME NON MAI. SI SONO BACIATIIII.
Tu donna, sei un genio!! 
 

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