Una appassionante storia d'Amore adolescenziale, dove si alternano sapientemente momenti di straziante solitudine, con ingenue, ma calde emozioni, capace di guidarci fin dentro le intricate vite dei nostri teenagers. L'età stessa dell'autrice (coetanea della protagonista) rende tutto il racconto molto vivido e realistico, facendoci immedesimare profondamente nelle dubbiose e al tempo stesso spensierate vite di tutti i giovani d'oggi e di domani. Sarà una piacevole lettura, gradita a tutta la famiglia, ricca di colpi di scena, suspance e passione.

Storia scritta per la Challenge Colori dal Giardino di Efp, dove bisognava prendere un colore e associarla a un prompt.
Colore: Viola;
Prompt: Abbracci.
Il riabbraccio tra Tea e sua figlia Serena, dopo averla salvata da Dark Beauty.
Versione alternativa di Sono nel tuo sogno di Sarah Shirabuki, tutti i personaggi tranne Serena appartengono a lei.

E tu resti sull'orlo di qualche altura distante, guardando imperi che crollano, respirando mondi che si sgretolano

Violaciocca come i tuoi capelli, // morbidi al tatto, dal fresco odore.

Una breve flash di rimpianti e ricordi di vecchi. Nulla di più.
*
Dedicata a ShadeFlash, che oggi fa gli anni: auguri! E grazie per avermi fatto conoscere la canzone da cui è partita questa flash :))

«Io sono Violante di Myrisias. Io sono figlia, moglie, madre di figli, principessa e regina. A me la vostra obbedienza. Ho amato, odiato, perduto e ottenuto. Ho pianto, riso, combattuto per un popolo ingrato. Io vi ho portati alla gloria e allo stesso modo adesso vi trascino nella disgrazia. » alzò le braccia al cielo. «Dio solo conosce i miei peccati e a Lui chiedo pietà per i vostri.»
Violante ha 18 anni quando viene promessa in sposa a un uomo che non conosce per placare una guerra che incombe sui Quattro Regni. Mentre il viso dolce di Tommaso e la speranza di potersi amare liberamente rimangono vivide nella sua memoria, la Principessa Violante decide di non permettere a nessun altro uomo di entrarle nel cuore. Fino a quando non conosce Ludovico.

Violante era la quarta.
La quarta sorella, l'ultima figlia. Nata il quarto giorno del quarto mese dell'anno. E, per una vecchia maledizione, non avrebbe mai compiuto diciotto anni: il suo Spirito imperfetto non l'avrebbe permesso.

Ambientata durante il settimo libro.
Un Draco violento con una forte attrazione per una Ginevra ignara di essere preda dello slighterin.

Vorrei morire.
E invece mi sento più viva che mai.
E' colpa del dolore.
Non è il dolore fisico.
Quello è una barzelletta in confronto.
E' quello che sento dentro.
Quello strazio che provo sapendomi rubata.
E' così che mi sento.
Rubata. O forse peggio
Flashfic scritta di getto su un argomento al quale tengo molto.
Sono i pensieri di una donna che, sebbene sia passato un po' di tempo dalla violenza subita, sente ogni sensazione viva in se come se il giorno maledetto fosse stato il precedente.

"Avrò Ginevra Weasley. L'avrò perché sono un bastardo. Perché Potter non sarà mai superiore a me. Perché la famiglia Weasley ha bisogno di rinfrescarsi la memoria su cosa voglia dire avere il sangue puro. Avrò Ginevra Weasley e nessuno, neanche lei, me lo impedirà."
Scritta in fretta e furia. Ho voluto provare qualcosa di nuovo per questo contest, ma forse avrei dovuto scegliere un argomento più semplice, avendo poco tempo per scrivere. Vabbeh, vedremo.
È stata scritta per il contest "One-shot a ore" di Mary Black.

Nella storia ci saranno scene di violenza fisica e mentale, se non vi piace il genere o se credete di essere mentalmente plagiabili, evitatela.
"...in poche parole, gli uomini sono luridi schifosi e le donne sono puttane..."

Una poesia dedicata a chi è vittima di stupro.

L'altro bambino con i capelli rossi lo guardò. - Che c'è ora? -
Kiyama si imbronciò. - 'Cosa c'è'? Hai violato le labbra di Midorikawa! - affermò.
[HiroMidoBanGaze. Nulla di sconcio, giusto per avvertire XD]

"Gli uomini lo ripugnavano, le donne lo guardavano con terrore, forse misto a sollievo, con ancora il pensiero che uno di quei corpi sotto le sue mani potesse essere stato il loro. Ma questo non sarebbe mai potuto succedere, a meno che non ci fosse stato quel particolare che legava tutte le sue vittime, capace di fargli provare dolore fisico e psicologico, che continuava a tornargli in mente anche solo posando lo sguardo su una ragazza innocente, passeggiando per strada."