Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
04/07/16, ore 11:59

Allora! Io sono un po' più grande e non sto affrontando nulla quindi mi sento un po' escluso XD

Diciamo che questo capitolo è un po' fluff, fra Marcello e Beatrice che vanno avanti con la loro storia e lui le chiede di sposarlo... però io ho una strana sensazione. Non so, forse è per il fatto che prima che Marcello si decidesse abbia parlato col padre, e lui tossisce, e parla di dimissioni e poi Marcello fa la proposta... insomma, non è che una volta fatta la proposta suo padre...?

Non mi fare questi scherzi T_T non credo di riuscire a sopportare la perdita di uno dei miei personaggi preferiti. Comunque sia, il capitolo è scritto benissimo e ho apprezzato anche la scena con Vittoria. Insomma tutto è rimasto tranquillo e la "trama" anche se non è andata "avanti" con le cose interessanti (XD) riesce comunque a farsi leggere e a definirsi "romantica", nonostante la pioggia ^^

Sei sempre bravissima Halley ^^ alla prossima!

Recensore Veterano
29/06/16, ore 18:59

Certo che sono proprio incorreggibile! Il 29 giugno io passo e ti lascio la recensione, ma almeno mi sono letta anche il nuovo capitolo!
Quest'occasione ha fatto in modo di poter recuperare una storia molto bella che avevo lasciato in sospeso. Ritrovare i personaggi che mi stanno più a cuore e finalmente vederli godersi la loro felicità, è stato bellissimo.

Mi ero fermata al post Navarra, quindi quando ormai le cose si erano più o meno sciolte.
Conosci il mio amore spassionato per Gerardo e sono stata felicissima quando è riuscito a mettersi assieme a Vittoria! Ed è fantastico averlo visto, adesso, così spigliato eppure ancora tanto timido! Il contrasto che creano loro due, è una delle cose che preferisco di questa storia.
Mi è dispiaciuto non sperimentare di nuovo la presenza dei due bambini, che sembrano un po' i topolini aiutanti di Cenerentola.

Ma arriviamo alla parte importante del capitolo!

La povera Beatrice deve ancora fare i conti con l'esame di maturità e ancora non ha finito di soffrire, a quanto pare! Purtroppo so cosa vuol dire avere degli insegnanti non solo severi, ma che non hanno intenzione di aiutare i loro studenti! E purtroppo il "razzismo" di cui sono vittima i privatisti, è una cosa che c'è anche adesso.

Ma finalmente Marcello ha chiesto a Beatrice di sposarlo!
Sono estremamente felice per loro due! Ed è una gioia vedere anche lui un po' meno abbottonato! Beatrice è riuscita a scongelare un pochino anche il suo cuore.

L'ambientazione, come sempre, è fantastica e le descrizioni sono bellissime. Sembra di vederla, Roma, per quanto è descritta bene!

Ottimo lavoro, insomma, come sempre!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!

Con affetto,
Feynman

Recensore Master
12/06/16, ore 00:08

Ciao Halley! Finalmente riesco a passare.
Come al solito commenterò scena per scena. Quella d'apertura è molto più lunga di quelle che fai solitamente, ma ben fatta. Sei riuscita a enfatizzare con poco ciò che caratterizza un'atmosfera natalizia: il freddo, le noiose messe, gli alberi di Natale... Vittoria coi bambini poi è proprio tenera! Una ragazza allegra come lei ce la vedo bene a interagire con loro – e perché no, sarebbe anche una perfetta madre. Adesso mi sto immaginando lei e Gerardo alle prese con degli eventuali figli!
Il paragone del gambero al vapore lo trovo geniale e azzeccatissimo per l'occasione, così come l'uso che hai fatto della parola défaillance – che prima di aprire questo capitolo, lo ammetto, mi era sconosciuta ma ha il suo fascino.
Maria Luisa è stata molto maleducata senza rendersene conto. È capitato anche a me di essere vicino a una persona che veniva invitata a una festa da un'altra persona che conoscevo, senza che venissi interpellata, come se non esistessi: non è affatto piacevole, per cui posso comprendere bene il fastidio di Gerardo – anche se probabilmente come a me non gli importava un bel niente di partecipare a quell'evento, è solo una questione di educazione. A proposito di Gerardo: la scena con Vittoria è stata di una disarmante tenerezza e finalmente il suo imbarazzo comincia a manifestarsi in modo più concreto di prima, quando si scambiavano solo sguardi e silenzi imbarazzati!
all’armadietto dei liquori, aprire l’anta di ciliegio istoriata e tirare fuori due bicchieri e una bottiglia di liquore, forse sambuca. - trovo che qui avresti potuto evitare di dire di nuovo liquore, calcolando che lo ripeti nella riga dopo.
Comunque sia, sei riuscita senza andare troppo nel dettaglio a descrivere l'orrore che Beatrice ha provato a essere toccata dalle mani di quell'orrido mostro, che è trasparito da ogni riga. Ci deve volere davvero una grande forza emotiva per sopportare qualcosa del genere. Forse dopo averlo sorpreso a fare del male a sua sorella, Guido si è reso conto almeno un po' che dovrebbe rivedere il suo piano e che la sta dando in pasto a un vero mostro… O almeno dalle sue parole sembrava preoccupato, ma d'altronde chi non lo sarebbe dopo aver visto una cosa del genere accadere alla propria sorella? Che, giustamente, ha rifiutato anche di essere toccata da lui – perché alla fine la colpa di tutto questo è sua, anche se era ovvio che non voleva che si arrivasse a quello, ma forse non ha compreso appieno la vera natura di Navarra e le sue reali intenzioni con Beatrice, la cui routine di studio è stata bruscamente interrotta per finire in un'esperienza orribile.
l’unica cosa che doveva augurarsi è che il suo pensiero piacesse davvero al ragazzo. - qui ci andrebbe il passato, era al posto di è.
Il lavoro è la miglior distrazione, perché devi immergertici completamente dimenticando tutti i problemi: anche a me una volta è capitato di essere reduce da una bruttissima giornata e lacrime, ma lavorando ho completamente dimenticato il tutto almeno per qualche ora. Come al solito al negozio di Sofia c'è una ventata d'allegria e mi ritrovo sempre a sperare che Beatrice le racconti della situazione che vive in modo da poter avere da lei un aiuto maggiore. Alessio e Valentina tornano in azione, bene! Ah, complimenti per l'accuratezza che hai avuto nel descrivere le novità del negozio (i bottoni dorati da esporre, i costumi di scena da confezionare, il colore preciso della stoffa...); contribuiscono a rendere tutto più reale.
Riguardo alla parte finale, fortunatamente i bambini hanno compiuto la loro missione anche stavolta, ma ho un po' paura che al rientro Gerardo e Marcello possano incrociare Guido mandando così in aria l'unico mezzo di comunicazione tra i due innamorati... Non conoscevo la carta copiativa: un metodo astuto e impensabile! Si vede che tu stessa hai studiato bene la cosa per renderla credibile, come al solito – ah, anche la descrizione dello studio era perfetta e accurata.
Credo di aver commentato tutto per questa volta e sono ansiosa di leggere il prossimo capitolo, per scoprire se Guido vedrà i due ragazzi oppure no (spero vivamente di no).
Ottimo lavoro anche stavolta e alla prossima!
-H.H.-

Recensore Master
04/06/16, ore 21:34

I'm a woman of my word.
Ti chiedo scusa per il ritardo ma, come promesso, eccomi qui. Il tempo ce l'ho, la voglia pure, il letto con i cuscini è pronto e il bicchiere di acqua gelata sulla scrivania anche. Recensiamo, come sempre in diretta.
I sentimenti di Gerardo mi confondono sempre di più. Ricordo che fossi convinta che la dama che ha rapito il suo cuore è Vittoria e lo sono ancora, ma qui non c'è ancora nessuna prova certa di ciò. Se non avessi specificato che si tratta di una ragazza, avrei pensato persino a Marcello, ma queste sono pippe mentali mie. Non riesco a credere che un giovincello così puccioso, intelligente e simpatico come lui voglia sul serio buttare la sua vita e la sua coscienza al vento, massacrando i suoi sentimenti e gettandoli in pasto ai cani. Siamo seri, Maria Luisa? Quella Maria Luisa? Mi viene il vomito. Ma in un certo senso mi spiace anche tanto per lui, per questo stato di rassegnazione in cui si è confinato: sembra davvero certo che non c'è via d'uscita, che il cuore della tipa che gli piace ormai è già bello che conquistato. Spero di no, perché in fondo con Vittoria ce lo vedo. Poor Gerardo.
Per quanto riguarda invece la faccenda di Carter e Miller, Cristo Santo. Come si fa a essere così palesemente stronzi? Insomma, solo perché Marcello ha cacciato le palle — e così anche Gerardo —, mettendo bene in chiaro come sarebbero andate le cose, loro non solo li scartano, ma si permettono anche di prendersene gioco con chissà quale orribile sotterfugio. Adesso sono curiosa anche io di scoprire cosa hanno architettato ma, non so perché, punto sul semplice: credo si tratti, come ha detto Gerardo, di semplice corruzione, o della Stigliano oppure del notaio. Complimenti, anyway, per aver inserito perfettamente la parte burocratica in un contesto facile da comprendere per chiunque, persino in un'ignorante patentata in materia come moi.
Ok, ho appena finito la parte in casa di Beatrice. Non riesco proprio a sopportare Guido, Gesù. Mi viene una rabbia crescente che è quasi maggiore di quella di Bea. Non voglio usare parole per commentare questo pezzo (perché potrei risultare indiscreta) però sappi che mi è molto piaciuta la minaccia che Bea ha usato verso il fratello, lasciandolo a bocca aperta. A quanto pare, mettere in mezzo i suoi stupidi debiti e il terrificante nome di Navarra basta ad ammutolirlo.
Per la questione di Anna Laura, invece, ti risparmi cose che già sai (tipo quanto è ridicola) e passo a commentare il pezzo in sé: finalmente la stronza si è rivelata utile! In questo modo la nostra dolce ragazza ha potuto scoprire quand'è il compleanno di Marcello — anche se credo comunque che lanciarla per le scale sarebbe stata l'idea migliore. I pensieri che fa, la dolcezza e la tenerezza con cui compie ogni suo gesto pensando a Tornatore... hai trasformato il cliché di Cenerentola in qualcosa di molto più cazzuto e, allo stesso tempo, dolcibottoso. Well done!
Solo una cosa: ma sei sicura — per quanto confido che tu lo sia — che al tempo c'era già l'oroscopo? Magari è una domanda stupida (sicuramente) però mi è sorto il dubbio e quindi chiedo.
Pato con il dirti che il senso di impotenza che hai descritto nelle prime righe di questo nuovo paragrafo è stato reso molto bene e così anche la profonda irritazione che prova Marcello verso la madre. In un certo senso è stato bello il parallelismo creato, trattando prima delle questioni difficili nella vita di Beatrice e poi nelle sue. Se questi due si mettessero insieme potrebbero decisamente aiutarsi, riscoprirsi, svelare parti della loro esistenza che gli sono state negate — fanculo l'età.
OH MIO DIO. Non so bene che dire. Vittoria... che viene picchiata? Questa, lo ammetto, non me la aspettavo. Si prospettava un paragrafo calmo, rilassato, dolce e divertente come tutti quelli con questi due fratelli affettivi, con il gossip su Beatrice e i rossori di Marcello, poi c'è stata quella rivelazione e io ci sono rimasta di sasso. Ceh, l'avevo capito fin da quando lei si era un po' ammutolita, ma prima di questo capitolo non lo avrei mai nemmeno ipotizzato. Anyway, come sempre tratti benissimo questi due, rendendoli un vero e proprio emblema di friendship. Pensare che all'epoca anche gli amici parlassero così, con tutti questi paroloni e il tono cortese etc, fa un po' ridere se paragonato ai toni di oggi, ma allo stesso tempo ti immedesima ancora di più nel periodo storico.
No, no, no no, così non va mica! No, dai, ti prego, non puoi farmi salire la ship e poi distruggermela in mille pezzettini nel tempo di un paragrafo e mezzo. Questi due devono riuscire a parlarsi, a baciarsi, a— meglio che mi fermo. Io semplicemente li adoro: amo il fatto che lui si sia preoccupato per lei — a ragion veduta! — e amo anche il fatto che tutto ciò che lei vorrebbe è riuscire a parlare con lui, a stare con lui, a spiegarsi. Sono una coppia così intensa senza neanche aver bisogno di un vero e proprio contatto. Complimenti, hai creato una mia nuova OTP! Credo che scriverò Fan Fiction su di loro, una volta finita la Long, AHHAHAH.
Oh, finalmente una gioia! Adoro quella commessa e quei due bambini e soprattutto il fatto che lei finalmente possa godersi un po' di libertà, immersa nel fare ciò che più ama e desidera. Del resto, prima o poi le preghiere vengono ascoltate! E devo dire che l'immagine di tutti quei colori, anche solo l'idea di arrivare fino a settecento, mi ha immersa in questo enorme contenitore arcobaleno con tutte le tonalità del mondo e niente, anche se il cucito non mi piace, l'atmosfera era bellissima; sicuramente non ho reso l'idea, ma il punto è che mi è molto piaciuta la descrizione. E anche l'idea di dare i suoi soldi solo per un po' d'aria fresca e la riassunzione della domestica è stata una cosa tremendamente pura; adoro il personaggio di Beatrice, le auguro veramente il meglio.
In questo capitolo ho notato solo una cosa che, boh, mi ha lasciata un attimo bruh: "Marcello si stava proprio chiedendo quando Vittoria avrebbe tirato fuori il nome del loro amico, giacché, nel momento in cui era stato lui stesso a nominarlo, aveva visto la sua interlocutrice divenire piuttosto irrequieta". Allora, questo è un passato, giusto? Giusto. Però non è un passato rispetto all'azione passata, giusto? Credo di sì. Ciò che voglio dire è che è più un'azione che lui stava compiendo nel presente passato. Non dovrebbe andare qualcosa come "Marcello si era proprio chiesto quando Vittoria [...]". Non so se ho ben interpretato il senso della frase, però mi è sembrato giusto fartelo notare!
Detto questo, grazie mille di questa lettura: come sempre, sublime è dir poco!
Bye, Halley.

Nuovo recensore
31/05/16, ore 16:18

Ciao!
Sappi innanzi tutto che con questo capitolo hai riempito di sentimenti una ordinaria e piovosa sera di maggio in cui le tue prodezze narrative mi hanno tenuto compagnia al posto di qualche superfluo talk show. So che il capitolo è stato pubblicato ormai da molti giorni, ma ammetto di averlo cancellato completamente dalla memoria e solo ieri sera mi sono accorta della svista. Di positivo c’è che ho potuto concentrarmi sulla lettura senza interruzioni, assaporando ogni goccia di emozione trasudata dal racconto che è stato senza dubbio coinvolgente, stuzzicante ed emotivamente carico.
L’intera storia mi piace molto, è accattivante, e non nego di trarne vari spunti sia come trama che come stesura per i miei lavori, perché credo che il tuo stile sia più maturo rispetto alle precedenti storie, nel senso di una tua maggiore consapevolezza artistica e stilistica.
Va bene, vengo al dunque: la forte impronta romantica di questo capitolo mi piace moltissimo (essendo una romanticona di carattere :3) e si inserisce molto bene in una vicenda complessivamente turbolenta e a tratti malinconica. Insomma, un po’ di dolcezza ci vuole dopo che i nostri eroi sono stati sballottati a destra e a manca fino ad ora, anche se il povero Marcello ancora non può avere la pace che meriterebbe.
Quel timidone di Gerardo è indubbiamente il mio personaggio preferito perché trovo molte affinità col mio carattere e anche perché spesso le persone meno appariscenti e un po’ schive sanno dare tutto quando ne hai bisogno, e, come hai detti tu, sono quelle che ti salvano la vita. Infatti anche in altre storie mi sono trovata a ragionare su personaggi che vengono presentati come secondari, un po’ bistrattati o messi da parte, in realtà “fanno il lavoro sporco” e se non ci fossero sarebbero guai per tutti.
Va da sé che Gerardo e Vittoria sono la mia coppia preferita, in cui si bilanciano sentimento e passione, tenerezza e sensualità. La descrizione della scena dello studio è stata molto accurata ed efficace, tant’è che ho potuto vedere la scena come se fossi con loro, e l’atmosfera che si crea è incredibile. Vittoria è bravissima, riesce passo dopo passo a far calare le difese del fidanzato facendo si che lui si più fiducioso e non tema più di essere impacciato o troppo inesperto. La consapevolezza di essere amati e accettati così come si è dal proprio partner infatti dona una serenità e tranquillità che permettono di superare le debolezze senza timore, e sono sicura che Gerardo sia sulla buona strada.
Povero Marcello, la notizia della malattia del padre è davvero terribile, soprattutto perché avviene in fretta e all’improvviso, ma lui ha un carattere molto forte e riesce a mantenere una buona lucidità nonostante lo sgretolio sotto i piedi. L’aiuto degli amici è fondamentale in questi casi e nonostante la proposta dei due di non lasciarlo da solo ad affrontare il momento, Marcello ha rifiutato, con mia grande sorpresa. Lo ammetto, credevo che avrebbe accettato anche se forse è più quello che avrei fatto io in questo caso, ma forse lui in cuor suo sapeva già che l’unica compagnia desiderata sarebbe stata quella di Beatrice.
Anche la loro coppia è bellissima e tutta la scena è deliziosa, dall’arrivo di Marcello che si arrampica sul balcone al bacio dolce e sospirato. L’idea di lui che l’aiuta a studiare è molto carina e crea un’atmosfera molto intima, anche se ammetto che appena lei gli ha chiesto a cosa le sarebbero servite tutte quelle formule di fisica ho pensato: “oh no, la solita domanda del cavolo!”. Per fortuna Marcello ha saputo darle un’ottima risposta, grazie al cielo, poiché anch’io ho sempre a che fare con i numeri.
Comunque pensavo che tra le braccia di Beatrice qualche lacrima gli sarebbe scesa, anche solo per la tensione, ma è anche vero che non sappiamo esattamente cosa sia successo mentre rimanevano abbracciati, perciò mi concedo il beneficio del dubbio ;)
Non ho altro da aggiungere per il momento, rinnovo i complimenti per la bella storia, sono davvero curiosa per come andrà a finire!
A presto!
Claudia

P.S.: sono contenta della micro apparizione del signor Lorenzo e famiglia! Sappiamo già che il piccolo Emiliano sarà un giovane promettente!

Recensore Veterano
28/05/16, ore 13:33

ciao ^-^
mi scuso ancora per l enorme ritardo nel passare, ma il mio viaggio a roma (coincidenze?) ha avuto la meglio su tutto il resto ^-^
ora comunque sono qui, e devo dire che è un piacere ;-)
allora, inizio dicendoti che la storia mi piace, è scritta bene, e soprattutto è scorrevole, si legge volentieri :-)
mi piace moltossimo il particolare del vento come narratore ♥
marcello vittoria e gerardo mi sembrano personaggi interessanti e ben costruiti, per non parlare di beatrice, che è quella che mi ha suscitato piu interesse...
ci sta anche il loro accento e il loro dialetto, che li rendono piu caratterizzati...
bene, in generale mi piace anche se non è il mio genere di storia, ma mi intrigava molto il titolo che mi ricordava via col vento (il mio film preferito) e devo dire che in alcune parti me l ha ricordato, forse proprio x marcello e beatrice, che sfuggono un po alla borghesia e alla nobiltà delle loro origini e della loro società, alla ricerca di qualcosa di diverso, qualcosa che possa realmente appartenere a loro...
al prossimo capitolo dunque, e ancora complimenti. 
vane

Recensore Veterano
27/05/16, ore 19:54

Ciao, eccomi qui per lo scambio!
Sì, so che mi avevi dato tempo bonus visto che la tua è una storia a più capitoli, ma è successo che ho iniziato a leggerla e mi ha presa così tanto che non l'ho più mollata fino a questo (per ora) ultimo capitolo... e niente, quindi il tempo bonus non è servito!
Scherzi a parte, passo a esprimere opinioni e impressioni su questa storia.
Praticamente da subito ho avuto l'impressione che Marcello e Beatrice, nonostante le differenze non piccole (non solo di età ma anche di carattere ed altro), fossero destinati a finire insieme, per Vittoria e Gerardo invece è stato diverso perché all'inizio non avrei mai pensato che fossero segretamente e reciprocamente innamorati, e sono stata egualmente contenta (sì, mi sono comportata proprio come una fangirl, battendo le mani e squittendo); da subito poi ho odiato personaggi come Navarra, la Matrona e la famiglia di Beatrice e amato personaggi come il signor Tornatore e, in verità, anche il professore Rossiglione (in tutta onestà ti dirò che mi ha ricordato tantissimo un caro professore, ormai non più vivo da qualche anno, caro amico di famiglia che mi ha dato ripetizioni di matematica).
Insomma, ho iniziato a leggere con curiosità, attratta anche dall'"anacronismo" dei personaggi che si ostinano a fare gli aristocratici quando ormai i titoli nobiliari sono solo un ricordo lontano, un tocco di leggera esagerazione comica pieno di ironia che ho molto apprezzato, e ora che l'ho letta tutta mi sento in qualche modo diversa.
Andando avanti con la lettura ho letto per caso le note e sono venuta a conoscenza del fatto che la storia, così come l'ho letta, è stata modificata per esigenze di stile e scorrevolezza, e anche non sapendo com'era scritta prima sento di affermare che lo stile con cui è scritta adesso è perfetto, non troppo semplice e neanche troppo barocco.
In conclusione ti faccio vivi complimenti e attendo il prossimo capitolo!
Un bacio :*

Recensore Master
19/05/16, ore 00:24

Ciao! Cerco di mettermi subito in pari, anche perché questa storia è molto interessante e non vedevo l'ora di sapere come continuava.
Il tuo modo di scrivere in alcune frasi mi ricorda il mio di qualche anno fa, perché come te tendevo a usare moltissimi sinonimi di parole comuni senza preoccuparmi se “stonassero” o meno, o fossero eccessivamente complessi. Te lo faccio presente come un appunto, non è assolutamente una segnalazione d'errore, perché ognuno ha il suo modo di scrivere; però trovo che ogni tanto sia meglio la semplicità!
Riguardo alla prima parte, comunque, finalmente s'intravede una piccola possibilità che Gerardo e Vittoria chiariscano. Menomale che Marcello ha capito la situazione di Beatrice e non ha interpretato il suo come un rifiuto, altrimenti sarebbe stato un disastro.
Ooooh, alleluia, Marcello ha capito che Gerardo è innamorato! E, da migliore amico che si rispetti, ovviamente non manca di prenderlo scherzosamente in giro. Mi chiedo cosa farà quando scoprirà che il sentimento è corrisposto da Vittoria: magari farà il Cupido, aiutandoli a dichiararsi.
Il biondo sospirò, perchè conosceva bene il suo amico – hai messo per sbaglio l'accento errato su perché, qui.
Il clima che regna nel negozio dove lavora Beatrice è davvero vivace e gradevole, per sua fortuna. Mi trovo a sperare che Sofia scopra la vere condizioni in cui vive, perché ho la sensazione che potrebbe aiutarla molto. Beatrice comunque si dimostra molto umile oltre che disperata: al posto suo non darei un centesimo del mio lavoro ai miei parenti. L'infanzia di Alessio e Valentina sembra molto bella confronto a quella dei bambini di oggi: sono liberi di giocare nel quartiere con altri bambini e divertirsi, senza tecnologia e capricci viziati.
Beatrice ha avuto davvero un'idea geniale a mandarli da Marcello (cosa facilmente intuibile già da quando parla di un piccolo favore). Sono contenta che tu abbia dato ai due piccoletti una parte abbastanza rilevante (come ho già detto, amo i bambini con la loro innocenza).
Sofia si sta dimostrando un po' come una madre, molto flessibile e gentile con quella giovane, pur non sapendo tutte le sventure che le capitano.
Quando Beatrice racconta a Marcello delle stranezze della cugina, ammetto che sono quasi scoppiata a ridere: se l'è meritata! Spero davvero che lui trovi un modo per aiutarla, adesso che è conoscenza di tutta la verità e non rischieranno più fraintendimenti.
Anche la battuta di Valentina mi ha fatta decisamente sorridere: una bambina vivace e innocente in piena regola, che inconsciamente causa per questo imbarazzo negli adulti.
Mi sorprende che nonostante la lunga assenza Sofia non abbia battuto ciglio, ma meglio così!
Lo sfogo di Beatrice tra le braccia di Marcello, comunque, è stato molto dolce: un ulteriore momento romantico tra i due. Dici di non amare il romanticismo, ma lo sai scrivere molto bene, non c'è che dire! Mi aspettavo che spuntasse Guido da un momento all'altro rovinando tutto, ma per fortuna non è stato così, ahaha.
Anche in questo capitolo ho trovato la solita cura minuziosa dei dettagli e scoperto alcune parole nuove. Ciò dona alla storia un realismo che fa immergere nell'epoca molto raro da trovare in altre fanfiction “comuni” e ogni volta mi stupisce! Perciò non vedo l'ora di sapere come si evolverà la situazione.
Alla prossima!
-H.H.-

Nuovo recensore
18/05/16, ore 01:19

17 Chapter Yay *^*
Eccomi qua.
Finalmente!
Devo dire che neanche questo capitolo mi ha delusa. Diciamo un capitolo un po’ struggente su alcuni punti… ma su altri *^* mamma miaaaa, e cavolo se ti prende questa storia.
Parte il capitolo con questo scenario un po’ cupo dello studio di Gerardo e Marcello e anche per la “scomparsa” di quest’ultimo. Lasciando i due ragazzi (Gerardo e Vittoria) con un grande punto interrogativo, ed una profonda preoccupazione, visto che l’amico è molto ligio nel suo lavoro, quindi un po’ straniti dal fatto di non averlo trovato li a lavorare. Ma purtroppo c’era una giustificazione più che valida per questa forzata assenza.
Però con la mancanza  di Marcello, Gerardo e Vittoria si sono concessi un momento di dolcezza e seduzione possiamo definirla così? Lei che è di suo una donna di carattere sicuramente sa come prendere un tipo come Gerardo che sicuramente non ha una buona autostima di se, basti solo vedere come tende a sminuirsi anche confrontandosi con l’amico per il lavoro, per fortuna ci pensa Vittoria a rimetterlo in riga XD, l’adoro. Poi vabbè non parliamo del momento intimoso (ebbene si la crusca dovrà introdurre anche questa nuova parola…altro che petaloso), lei sempre con una sicurezza accentuata, decisa… inizia a pretendere coccole dal povero Gerardo, povero perché messo al confronto con lei sembra un cucciolotto intimidito, da tanta abbondanza e da tanta sensualità, però.. lei astuta (chiamala fessa) si ingegna anche questa prova per cercare di diminuire l’imbarazzo e le difficoltà di approccio di Gerardo, rischiava quest’ultimo una morte prematura, ma alla fine ne è uscito vincitore, lei sicuramente XD lui pure ma più provato, ma sono tanto *^* aww aww
E comunque ci sta benissimo la nota di gelosia su una come Vittoria, vabbè che si sa.. che se si è innamorati si è gelosi al 100%...è una cosa che fa parte di tutto il pacchetto. Non esiste amore senza una buona dose di gelosia.
Purtroppo però mentre da una parte le cose vanno decisamente bene, dall’altra non vanno per nulla.
Marcello è veramente tanto triste per il signor Giancarlo, e anche io ammetto che ho pianto in più di un occasione per queste sue condizioni… sia per Marcello che per il signor Giancarlo ovviamente.
Però la grinta che dimostra quest’ultimo, questo voler tenere le persone a lui più care fuori da questa brutta cosa per proteggerle ovviamente, questa sua tenerezza.. me lo fa apprezzare parecchio. Mi piace!
Anche quando, nonostante tutto, pensa al futuro di Marcello, al futuro di Marcello con Beatrice e poi come futuro papà.. XD e lui nonno.
Tra l’altro Marcello per questo fatto (solo per questo? Macché -.-) è proprio tardo.. tu scendi dalle stelle proprio, vuol essere picchiato con un grosso randello sui denti per quanto sia estremamente irritante. Ma come si fa?
Adoro il fatto che preferisca Marcello, non dico che non voglia bene anche a Tiberio, ma con Marcello ha questa cosa in più, che è molto molto dolce, quasi una complicità, non so trovare una definizione adatta, ma spero si capisca cosa sto cercando di dire.
Tiberio poi non ne parliamo nemmeno, mi sta proprio antipatico.. ed ho trovato perfetta la definizione da te usata “Primadonna” forse un termine più preciso per lui non esisterebbe, infatti si comporta proprio come una prima donna, vuole stare al centro dell’attenzione, succede una cosa lui ha fatto tutto, lui era già li da un anno prima, lui vuole partire con calma perché hanno tempo, arrivando in anticipo…e poi? Come dice quel famoso detto? Ah si, chi si loda si imbroda!  lui lui lui.. solo ed esclusivamente lui ora capisco da chi ha preso Claudia, tutto inizia ad avere un senso…
La matrona, la solita… una dittatrice di vecchio stampo, che comanda, che giudica etc.. sempre con questa aura austera intorno a lei, che mette i brividi e non solo brrrrrrrrrrr…
E con la partenza del padre, Marcello rimane totalmente solo, ma non quella solitudine in cui ci si trova di solito senza che sia successo nulla di grave, ma una solitudine che ti porta innumerevoli difficoltà, la sensazione di incapacità di aiutare, o di affrontare con un’altra mentalità la situazione.. una solitudine che mette paura, e ti circonda di ombre e buio… una brutta bruttissima sensazione.
Per fortuna lui non è solo, ha Vittoria e Gerardo che sono sempre con lui, ed è una cosa bellissima e rara soprattutto coltivare per così tanti tanti anni un’amicizia così profonda.
E’ stato normale per loro recarsi a casa di Marcello per verificare cosa realmente stesse succedendo, ma ahimè mai si sarebbero potuti immaginare una realtà così dolorosa, le loro reazioni sono giustificate, dopotutto conoscevano molto bene il signor Giancarlo, ed è stato l’unico insieme a Marcello ovviamente ad averli accettati in casa e soprattutto come persone, non come aveva fatto la matrona e sicuramente anche Tiberio, dopotutto è figlio suo… per fortuna a prendere il lato della mamma è stato il figlio scemo..
Comunque ritornando a loro, si percepiva molto bene la sensazione di ansia e agitazione, nei due ragazzi.. la sensazione di voler sapere che ti lascia con il fiato sospeso, ma Marcello aveva le sue grandi difficoltà a dover spiegare loro cosa era successo, soprattutto perché come hai detto anche tu era un proteggersi da quella terribile realtà e a dirlo, a raccontarlo, non poteva più far finta di niente, che fosse un terribile incubo, ma doveva fare i conti con quella terribile situazione.
E nonostante questo accettano forse con qualche riserva, la volontà di Marcello nel voler rimanere solo…purtroppo quando capitano queste cose difficilmente vuoi persone intorno, non perché ti danno fastidio le altre persone, ma è proprio un esigenza il voler rimanere soli a pensare, riflettere su quello che sta accadendo, ma loro sono stati dei grandi a capire alla fine, ed anche il fatto che ribadiscano forse una cosa che Marcello saprà abbondantemente cioè  quella che lui potrà sempre contare su di loro, che ci saranno sempre al suo fianco, sono ancora più dei grandi… così come anche lui con loro ovviamente.
Mi commuove tanto questa cosa, è una cosa molto dolce.
Ma sappiamo tutti, compresi loro due, che Marcello ha bisogno di un’altra persona vicina, che è diversa da tutti gli altri ed è Beatrice.
Ed ora passiamo alla parte mia preferita, tributo al grandissimo e mio adoratissimo Shakespeare, con questa deliziosa e romantica scena dell’arrampicata sulla grata, tra l’altro da lei graditissima per il livello di dolcezza, lui invece proprio nada.. Marcello sta alla dolcezza come il sale sta allo zucchero… non c’entrano nulla l’uno con l’altro.. ma non avevo dubbi -.-
A parte questo non ho amato particolarmente questi sotterfugi di nascosto… cioè metti un amore che non poteva essere accettato allora il vedersi di nascosto ci stava… un po’ come è successo quando si trovava Beatrice dalla zia… li si, ma ora che potrebbero vivere il loro amore in libertà, c’è ancora questa cosa di stare nascosti, e giustamente lui ne ha le tasche piene, lei immagino idem, poi va bene che Beatrice sta a casa dei genitori di Vittoria, ma loro conoscono Marcello… però vabbè, alla fine riusciranno a stare insieme almeno spero.. T.T
Dolcissima lei quando gli chiede se può aiutarla con gli studi fino a quando non si presenterà a fare gli esami, che tenerezza.. non solo per lei ma anche per lui…vederlo così senza difese quando sta con lei boh, anche lui assume un certo fascino. E’ poi come ha detto anche lui, lei a lui l’ha aiutato a liberarsi la testa con la sua freschezza e la sua dolcezza, involontariamente, ora tocca a lui far qualcosa per lei, e per lei ora era più importante gli studi.. quindi perché non aiutarla per vederla felice?
Tra l’altro con la profonda sintonia che li unisce, per Beatrice capire che in Marcello qualcosa non andava è stato frazione di un attimo, e alla fine lui ha dovuto cedere e dirle tutto. Non per chissà che ragione, ma avendo lei già delle grandi preoccupazioni non voleva aggiungergliene di ulteriori… ma doveva farlo e le reazioni di lei erano normali, e come è successo per Gerardo e Vittoria anche Beatrice è stata accolta a braccia aperte dal signor Giancarlo, solo da lui.
E’ poi finalmente il bacio ma proprio l'intera scena sono stati bellissimi.
Ma il bacio, il bacio iniziale sembrava dubbioso, insicuro.. ma il suo corpo il suo cuore e la sua mente sapevano che non sarebbe bastato e subito dopo (sembra che passi tanto tempo ma è una cosa di pochi secondi) cerca le sue labbra e ne vuole ancora e ancora.. la pretende.. ha bisogno di lei.. e lei che non ha incertezze si concede.. accarezzandolo.. Baciandolo.. senza dare modo di pensare che abbia dubbi nel farlo.. si fa sentire.. lei lo vuole.. lei vuole farsi sentire. Deve fargli capire che può averla…che lei non ha problemi…lo vuole in quel momento...l'ha sempre voluto e lo vorrà  per sempre.
Poi lei è dolcissima, non ha avuto bisogno di parole, ma ha detto e ha fatto capire a lui tanto solo con i gesti, quell’abbraccio caldo, quelle carezze e quei baci sono stati più diretti di 1000 parole di conforto e amore. Peccato che alla sua proposta di voler far rimanere lui li con lei, a dormire con lei, non abbia accettato, peccato proprio anche perché neanche io ci vedevo nulla di brutto o di esagerato.
E a questo punto anche Marcello capisce finalmente, che non è più cosa andare avanti così, e sottolineerei...finalmente!
Ed ora la scena finale, che dopo la precedente è un pugno nello stomaco T.T … ma ahimè arriva il giorno delle prove di ammissione per la maturità, e purtroppo neanche qui Beatrice ha molta fortuna, si è trovata con due ragazzini che vabbè sono tali e diciamo che sono giustificati, su una sola cosa mi trovo d’accordo con loro ed è quella che danno a Beatrice della sfigata, bè non si può proprio dire niente su questo, è sfigata pure troppo. Ma quel coso del professore, ma da dove è uscito dall’uovo di Pasqua? , perché ce l’ha così tanto con Beatrice? Da quale parte del letto è sceso quella mattina?
E poi se lei ha avuto problemi per frequentare la scuola normalmente chi sei tu a giudicare in questa maniera, lui dei fare il professore e basta, non è tenuto ad investigare ulteriormente, poteva anche non aver voluto frequentare la scuola ed ora per chissà che motivo vuole terminare gli studi.. di certo non sono problemi di quel cretino.
Invece la professoressa Valenti è l’unica che incoraggia, o difende Beatrice, per il professore Tavelli invece, bah è come se non ci fosse in verità.. ma il professore idiota ha risentimenti evidentissimi anche con la professoressa Tavelli, quindi è uno che crea zizzania come se niente fosse. Un altro personaggio che finisce nella mia black list. Brava Beatrice ti voglio grintosa, fagliela vedere a quell’omuncolo di professore che non ti fai schiacciare dalle sue misere parole..
Che dire, un capitolone.. *^* con la scena del bacio ti sei superata alla grandissima.
Magnifico! Ora attenderò il 18, con la curiosità di sapere cosa succederà *^* spero grandi cose.
Bravissima come sempre sul serio, continua così…
Un abbraccione immenso ❤❤❤
Anto

Recensore Master
15/05/16, ore 17:14

Ciao Halley ^^ bene, ne deduco che questo sia solo un capitolo di passaggio perché ti sei "abbandonata" ala dolcezza e al romanticismo, prima fra Vittoria e Gerardo e poi fra Marcello e Beatrice XD del resto, se questa storia si trova nel "romantico" un motivo ci doveva pur essere XD ed ecco ritrovare i nostri protagonisti alle prese con i... sentimenti, non dimenticando mai però cosa stanno facendo e quali obiettivi hanno deciso di conseguire. Devo dire che l'esame di Beatrice interrotto così bruscamente mi fa venire voglia di chiederti di proseguirlo perché ho davvero apprezzato i professori e i due testimoni, che sono ottimi e Beatrice dovrà fare del suo meglio... anche se devo dire che con Marcello come prof andrà sicuramente benissimo ^^

Per il resto niente da dire, tutto procede (anche col patema del padre di Marcello... non facciamo scherzi!) e... complimenti vivissimi! Alla prossima!

Recensore Master
14/05/16, ore 00:08

Ciao, Halley! Finalmente ho un po' di tempo per leggere e commentare con un po' di serietà, per cui eccomi qui :)
Gerardo mi fa tenerezza: per usare un termine dei nostri tempi, pensa di essere già friendzonato a prescindere, quando invece gli basterebbe farsi un po' di coraggio e scommetto che Vittoria - sì, Gerardo, è abbastanza ovvio, o sarà l'intuito femminile che prevale - lascerebbe all'istante il suo ragazzo impegnato e che non la considera abbastanza. Comunque complimenti per la solita cura nei dettagli (cose che possono passare inosservate, ma non a me, come il lanciare fugaci occhiate alla lettera o il volere più zucchero nel caffè).
Beh, wow, devo ammettere che non mi aspettavo che la faccenda con Carter avesse un simile risvolto! Se c'è una cosa che mi infastidisce, è quando sul lavoro non si viene presi sul serio per via dell'età troppo giovane (a me accade spesso, sono pregiudizi davvero scomodi e sgradevoli). E qui sorge spontanea la curiosità di sapere, appunto, come caspita hanno fatto a spiare la loro offerta, ma non mi riesce difficile credere che a Carter non dispiacesse affatto.
E brava Beatrice! Finalmente ha capito come ricattare il fratello ad aiutarla un minimo, perché lui si sta convincendo che lei si sia rassegnata al suo destino, anche se non sarà così (penso che Marcello lotterà con tutte le sue forze per impedirlo). Mi fa un po' pena a pranzare da sola con roba di poco conto e ottima idea quella di farle passare ancora di più l'appetito pensando al suo presunto destino. Qui mi sono piaciute molto le descrizioni che hai usato :)
Grazie per avermi fatto scoprire cos'è la stricnina, a proposito.
Trovo che il paragone dell'albero di Natale ambulante calzi a pennello in questo caso, così come il resto dei particolari che esaltano la frivolezza di quella ragazza, che adesso avendo maggior controllo di prima sulla cugina (dato che è diventata la sua sguattera in sostanza) sembra davvero una principessa viziata, com'è che deve apparire d'altronde (ci stai riuscendo bene, ecco).
Ho apprezzato il riferimento a Cioè, dal momento che quando ero più piccola ne ho comprati alcuni e mia madre mi ha confermato l'antichità di questa rivista per ragazzi, che infatti leggeva anche lei da giovane.
La differenza di età tra Marcello e Beatrice mi ha sorpresa! Forse era stata già detta in precedenza, ma è un dettaglio che mi è sfuggito e ho assimilato solo adesso. Speriamo che Bea, comunque, capisca presto quanto si sbaglia: l'ego di Anna Laura è stato troppo avventato nel darle un'occasione d'oro per rivederlo, in quanto scommetto che non verrà calcolata minimamente. Buffo che abbia addirittura un dossier su di lui, quando si dice essere fissati...
La Matrona non si smentisce mai e la mia voglia di prenderla a schiaffi se potessi, con il passare dei capitoli, aumenta sempre di più.
Al contrario, Vittoria si dimostra sempre allegra e risolleva un po' il morale a tutti. Mi ha colpita il dialogo tra loro, dove fanno continui riferimenti a personaggi famosi dell'epoca: rende il tutto più reale, complimenti!
Povera Vittoria, non mi aspettavo che Bartolomeo fosse uno che alzava le mani. Ho la sensazione che lui e Gerardo si azzufferanno, o almeno è così che succede quando uno si permette di toccare la ragazza che piace a un altro, che sarebbe disposto a tutto per lei.
Aw, buona idea quella di far lavorare Beatrice, almeno ha una scusa per uscire e anche per poter vedere Marcello! Si vede che hai messo molta cura nelle descrizioni del negozio, con tutto ciò che lo compone. Finalmente una piccola fortuna per Bea e sono contenta dell'inserimento di due bambini, in quanto li adoro - e poi il maschietto ha il mio nome al maschile, ahaha.
Insomma, si può dire che questo capitolo ha un lieto fine, che spero vivamente non venga smentito con l'inizio del prossimo.
Già che ci sono volevo dirti che il banner è davvero grazioso, non so perché non l'ho commentato prima!
E non posso che rinnovare i soliti complimenti sulla tua bravura e la tua conoscenza lessicale, che mi stupisce ogni volta di più. Penso che questo potrebbe tranquillamente diventare un buon libro, perché è questa la sensazione che ho leggendo, di avere davanti un libro, non una fan fiction qualsiasi.
Beh, mi sono dilungata abbastanza e credo sia chiaro ormai che questa è una delle fan fiction più curate ed elaborate come trama che abbia mai letto, se non la migliore in assoluto.
Nient'altro da dire per questa volta.
Alla prossima!
-H.H.-
(Recensione modificata il 14/05/2016 - 12:11 am)

Recensore Master
04/05/16, ore 15:17

Let's try this again.
Ho provato a inviarti la recensione, poco fa, ma proprio quando ero arrivata all'incirca a metà, il computer ha deciso di spegnersi. Per cui, eccomi di nuovo qui a scusarmi per il clamoroso ritardo: credo che i tuoi corposi capitoli richiedano tempo e pazienza, ma penso anche che non posso assolutamente farti aspettare troppo tempo, considerando che tu hai già una recensione avanti a me! Con questa, siamo pari e i sensi di colpa scenderanno per un po' di tempo. 
Detto questo, cominciamo con la vera e propria recensione, come sempre in diretta.
Il personaggio di Anna Laura è davvero il più negativo che fin'ora abbia mai incontrato nella lettura di questa Long, Carter e Navarra compresi. Lei non ha un sentimento avverso o del rancore per la cugina in generale, è così con il mondo, e il suo obiettivo è quello di sottrarre la felicità agli altri perché lei non può averla. Professa tanto il fatto che per lei andrebbe bene anche solo che Marcello stesse con una dama di una certa classe, ma la sola verità è che lo vorrebbe tutto per sé ed è pronta a mietere vittime per farlo. Difatti, il piano che ha escogitato è veramente subdolo e malefico. Spero solo che le sue cattiverie le si ritorcano contro.
Finalmente ecco un nuovo velo di dolcezza con il paragrafo dedicato a Marcello e Bea, che shippo come se non ci fosse un domani. Infatti, credo che siano veramente carini questi due che si stanno scoprendo insieme a poco a poco e che nello stesso tempo diventano sempre più sciolti: infatti, non credo che Beatrice ai primi tempi sarebbe stata così audace da uscirsene con quella battutina sarcastica (molto carina però) e il mignolino. Quest'ultimo è stato un gesto infinitamente tenero, così come il fatto che Marcello abbia ricambiato. Bello anche che la giovane sia arrossita e che avrebbe voluto qualche attenzione in più, in un certo senso, eppure è pronta ad aspettare. 
Per quanto riguarda il rientro in casa, non mi aspettavo che Anna Laura le facesse quella sparata: credevo che facesse la spia e basta, invece quella tr-/ censuriamo l'ha anche chiamata baldracca. Ma dico, come si permette?
Mi sembra che accennasti al fatto che la mia ipotesi non era quella giusta, ma io continuo a pensare che a Gerardo piace Vittoria! Ma non deve preoccuparsi, quel piccolo e dolce fagottino: lei non ama Marcello in quel senso, quindi non ha nessunissimo motivo per essere geloso di lui; e in quanto al vero fidanzato della ragazza... non saprei, ma a questo punto sono davvero curiosa di conoscerlo! Questo paragrafo è stato molto bello anche per le interazioni con Carter: insomma, io amo Marcello, ha davvero un carattere frizzante, non ha un pelo sulla lingua (probabilmente lo rivedo in me stessa per questo, lol) e sa farsi rispettare con l'arma più potente che ha, ovvero la conoscenza. Difatti, non ci ho capito un tubo di quanto detto da parte loro, sebbene abbia intuito qualcosa riguardo Chernobyl e le centrali nucleari; ma va beh, spero solo che la loro carriera vada a gonfie vele, anche se non me ne intendo! Ah, per quanto riguarda Miller: non è che Carter mi sia simpatico, ma lui mi sta molto più antipatico. Può darsi che sia a pelle, oppure perché di fronte alla splendida faccia tosta di Marcello reagisce con un'indifferenza irritante (come facevo io alle elementari, il che è tutto dire). Un'ultima cosa: ho notato che sei particolarmente ferrata nelle descrizioni, ma in particolare ho amato l'espressione "seguendo con il dito una venatura del tavolo particolarmente contorta", che prima o poi ti ruberò; il punto è che non sempre riusciamo a descrivere le cose così come le viviamo, piccole azioni che compiamo distrattamente, per cui leggere un qualcosa del genere fa sempre piacere (almeno a me).
Io davvero non riesco a capire come si possa essere così cattivi. Quella povera donna, Beatrice, persino la memoria di Elena, come si può ferire così tante cose e persone all'interno di una sola conversazione? Beh, del resto i mostri nascono solo da mostri più grandi e questa ne è evidentemente la prova. So io dove può schiaffarsi il suo yogurt magro.
Giuro che non avevo idea che ci fosse la metro, a quell'epoca! Anyway: adoro il rapporto che c'è tra Vittoria e Marcello. Lo avevo già detto nei capitoli precedenti e continuerò a dirlo fino all'ultimo (o almeno spero). Penso infatti che siano esattamente lo specchio del legame fraterno, sebbene non abbiano sangue in comune. Per quanto riguarda la vita di Vittoria, sembra molto più problematica del previsto: quella frecciatina sull'assistente del fidanzato era chiaramente uno scatto di gelosia, il che mi fa pensare che a lui ci tiene davvero, ma sono curiosa di capire meglio che tipo è; per Leandro (che nome carino!), invece, ho solo il suo punto di vista, ma penso che come fratello sia molto meglio Marcello che quello reale. In conclusione, la tua passione e/o cultura verso l'arte traspare anche in questo paragrafo!
Awwwww. Allora, partendo dal fatto che io amo le conversazioni tra migliori amici, dove ci si può confidare etc etc, ma ancora di più mi piace il fatto che siamo scesi sugli argomenti Beatrice e Gerardo: sì, ora shippo anche Vittoria e Gerardo, perché gli ultimi righi sul suo uomo e quell'interesse scattante su qualsiasi cosa Gerardo avesse potuto dire a Marcello la dicono lunga. Oddio, spero solo che Marcello riesca sul serio a fare qualcosa riguardo Beatrice, perché il fatto che non gli abbia risposto mi inquieta. 
L'ultimo pezzo è senza dubbio il più bello e profondo: in sintonia con Beatrice, anche io provo gli stessi identici sentimenti per il fratello. È come se in fondo ci tenesse davvero a lei, però boh, la sua vita è così incasinata e sa di averla resa incasinata che forse l'unico suo vero obiettivo è uscire dai guai il più presto possibile, a prescindere di chi ci andrà per sotto per far sì che ciò accada. Questa non è una bella cosa, anzi, però credo che il suo è un personaggio che evolverà nel corso del tempo — o, almeno, lo spero. Per Beatrice, beh, gli ultimi pensieri sono davvero tristi e malinconici, ma sono più che certa che con Marcello le cose andranno man mano per il meglio ♥.
Ti faccio notare un piccolo errorino che probabilmente ti è sfuggito: "Inoltre, si meravigliò anche del fatto che un sostenitore di prodotti originari dell’Inghilterra come Carter (la volta scorsa aveva vantato l’unico vino autoctono inglese), consumasse cibo di provenienza chiaramente francese." se togli l'inciso, noterai che hai separato il soggetto (un sostenitore) dal verbo (consumasse) con la virgola, cosa assolutamente da non fare. Se poi posso anche darti un suggerimento, l'espressione fare gli scherzi la modificherei in "fare scherzi", che risulta meno cacofonica.
Bellissimo capitolo anche questo, sono molto curiosa di vedere come evolveranno le cose!
Bye, Halley.

Recensore Master
26/04/16, ore 00:06

Salve, eccomi qua!
Partirò commentando ovviamente il pezzo iniziale: è stato carino vedere il punto di vista di Anna Laura, entrando nella sua testa un po' capricciosa, cosa che emerge da ogni più piccolo dettaglio e pensiero che esprime - prima le maledizioni a Beatrice per il mancato pranzo, poi il vestito (vede Beatrice come la sua schiava e non come una parente, a quanto sembra), infine il ricatto. Si mostra comunque una ragazzina frivola, per la sua attrazione morbosa verso Marcello.
Il dialogo tra Marcello e Beatrice rasenta come sempre la dolcezza, soprattutto il momento in cui lei si sente stupida per aver assunto un comportamento che poteva apparire troppo infantile e contrariamente alle sue aspettative viene assecondata. Ha vissuto davvero un bel momento, peccato che spunti Anna Laura dietro l'angolo a rovinare tutto con la sua perfidia... Ma d'altronde, un po' di cattivi ci vogliono, altrimenti non sarebbe una fanfiction come si deve.
La scena con Carter ti è riuscita bene come la prima, anche per questa è evidente dal linguaggio sicuro che hai usato che ci sono dietro tantissime ricerche, assieme a tutti quei "paroloni" che probabilmente nel linguaggio d'affari vengono realmente usati. L'affare con questo Carter continua a procedere e secondo me Marcello sbaglia: li immischieranno in qualche modo. Si fa di nuovo sentire, qui, la classica ingenuità maschile - che spesso a noi donne, o almeno a me, fa abbastanza sorridere - che non concepisce che tra due migliori amici uno possa essere innamorato dell'altro (ovviamente se non è lui ad essere innamorato, in quel caso il ragionamento cambia).
Grazie a te ho appena imparato la parola potpourri (che secondo Google però si scrive attaccato), prima o poi mi verrà utile XD 
Trovo che tu sia riuscita a rendere bene la differenza tra la vecchia casa di Beatrice, tutta bella e allegra in un certo senso, con quella spenta e monotona della zia (a cui di rendere più allegra la sua casa a quanto pare poco importa, tanto per rendere la nostra Cenerentola ancora più sfortunata).
Povera Beatrice, davvero, ho angoscia per lei. Spero vivamente che riesca a scappare da quella situazione familiare orribile, piena d'odio e d'ignoranza. Ti faccio i miei complimenti comunque per il paragone sembrava una bambina che aveva appena vinto il più bello dei giocattoli, perché rende appieno ciò che in quel momento Anna Laura sembra o forse davvero è. Il fatto della cameriera, comunque, mi ha spezzato il cuore... Avere tre figli e dover lavorare dal mattino alla sera senza poterli vedere già di per sé dev'essere straziante, poi un licenziamento immotivato è proprio orrendo. Ma almeno si è liberata di quella famiglia presuntuosa e pazza, come giustamente detto da Beatrice, chissà che non ne trovi una migliore.
Il fatto che Marcello preferisca stare in mezzo alla gente comune è un altro segno che anche lui è nato nella famiglia sbagliata: l'umiltà è uno dei pregi più belli che una persona possa avere, secondo me.
Leandro è davvero un bel nome, che sinceramente mi fa pensare al Leandro del Mondo di Patty, dato che non ne conosco altri. A quanto pare comunque nessuno qui è fortunato coi fratelli, visto quelli che si ritrovano Marcello, Beatrice e adesso anche Vittoria.
Il modo in cui Vittoria parla di Bartolomeo fa intendere che, forse, potrebbero lasciarsi - e lo spero vivamente per il povero Gerardo, che forse però avrebbe potuto essere un po' più coraggioso e prestantarsi all'incontro. La sua frase finale, comunque, è carica di dolcezza: a volte è proprio vero che nessuno ci conosce meglio dei migliori amici e lei è fortunata ad averne uno che la capisca così.
Dal dialogo al bar emerge una cosa che non mi aspettavo: ossia che l'amore nascosto di Gerardo a quanto pare è più ricambiato di quanto credessi.
È sempre un bene inserire piccoli accenni a personaggi secondari - Ascanio e le rose, in questo caso - perché aiuta a non dimenticarli e farli sentire parti integranti della storia, anche se magari hanno un ruolo minore. Non è affatto facile, ma tu ci riesci con facilità :D
"Sono anni che sogno di vederti frequentare una ragazza" AHAHAHAHA, amo Vittoria.
Ne approfitto per dirti, comunque, che anche "buon umore" può essere scritto attaccato in modo da diventare una parola unica!
La punizione di Beatrice dev'essere davvero dura e orribile, se non è riuscita a rispondere alla chiamata di Marcello... Speriamo che a lui venga presto a galla la verità, altrimenti potrebbe rischiare di lasciarla perdere D:
Qui ho trovato un'altra piccola svista: sarebbe "di tanto in tanto" credo, non "di tanto intanto".
Se avessi un fratello che mi chiama Cicci, gli avrei già mollato un bello schiaffone XD
L'ultima frase che Beatrice rivolge al fratello speriamo lo faccia ragionare, perché non poteva trovare parola più giuste. Comunque ha mantenuto abbastanza la calma, nonostante il destino funesto che sa che l'aspetta. Il paragone dei dipinti con la sua vita l'ho trovato davvero stupendo.
Bene, direi che ho finito il commento degli avvenimenti! Ribadisco i complimenti sul tuo modo di descrivere che mi sorprende ogni volta e la tua bravura nel diversificare i personaggi e dare phatos, se così possiamo chiamarlo, alla storia. Hai mai pensato di tramutarla in libro? Ne ha tutte le carte, secondo me!
In sintesi come al solito mi è piaciuto molto e non vedo l'ora di leggere il prossimo per sapere le nuove sventure della povera Beatrice (mai 'na gioia per adesso, ma speriamo che più avanti si risolva tutto).
Alla prossima!
-H.H.-

Recensore Master
22/04/16, ore 23:10

Ciao, finalmente riesco a passare! Partirò con un commento diretto della storia, che ho scritto negli appunti man mano che leggevo, così da essere sicura di non tralasciare nulla :)
Questo signor Carter appare come un uomo molto importante, senza rispetto per la gente, già per il fatto di farsi desiderare tanto; anche il modello di macchina fa la sua bella figura, non penso ve ne fosse di più adatto per un uomo simile. Hai descritto bene l'ansia di Marcello e Gerardo nell'attenderlo, così come molto precisamente il suo aspetto fisico. Sono sorpresa che esistesse già Via col Vento XD
L'incontro tra i tre personaggi è stato dipinto perfettamente: per il linguaggio che usavano, sembrava davvero di sentire tre uomini discutere di affari importanti. Nel mentre sei riuscita a evidenziare l'antipatia che suscitava Carter e la delicatezza della situazione, o quantomeno di ciò che egli stava proponendo loro.
Come tutti i maschi, Marcello è molto ingenuo: sarà il mio buon intuito, ma era abbastanza ovvio che Gerardo parlasse di Vittoria come suo amore segreto. Però ahimè, è molto frequente anche nella realtà che i ragazzi a queste cose non ci arrivino senza qualche aiuto!
Il mio pensiero, al leggere del ragazzo in libreria, è corso subito a Guido: e invece si trattava di quel manigoldo di Ascanio! È proprio vero che le persone che ti stanno antipatiche te le ritrovi sempre ovunque, come il prezzemolo.
Hai reso molto bene l'atmosfera del mercato di paese e la meraviglia di Beatrice nell'osservare quell'insieme di colori e svariati oggetti. È piuttosto malinconico il pensiero che non possa neanche comprarsi una piantina da tenere in camera: un desiderio semplice, ma che per lei pare irrealizzabile... E ovviamente Anna Laura si riconferma una perfetta unione di Genoveffa/Anastasia. 
Qui ho notato una piccola svista: «Mastelli? Ma se ha chiuso per rinnovo dell negozio!» come avrai visto ora, c'è una l di troppo!
Tornando a commentare la trama, trovo molto divertente che ci sia questo intreccio che è andato a crearsi tra tutti i personaggi femminili - che secondo Anna Laura devono intraprendere una sanguinosa guerra. 
La poesia di Carducci mi ha fatto rivenire in mente la scuola media! Ricordo di aver studiato proprio quella, in terza: hai fatto bene a sceglierne una famosa (e deduco che lo sia, date le scarse conoscenze che ho io della letteratura).
Anche il ritorno a casa di Marcello rispecchia un quadretto di famiglia un po' buffo. Se Beatrice è Cenerentola, la Matrona è Crudelia Demon! E con questo non vuol dire assolutamente che si manchi di originalità: anzi, vuol dire che riesci a dare una caratterizzazione molto chiara e ben distinta a ciascuno. Poi ho apprezzato particolarmente l'allusione al fatto che, tra la Matrona e la bambina, non si capisse chi delle due urlasse più forte. Ma d'altronde chiunque piangerebbe, a essere tra le braccia di una persona così! I bambini sono molto sensibili, infatti ha capito subito che con Marcello non temeva nulla. Però il fatto che Ortensia se ne sia andata dimenticandosi della figlia mi sconvolge un po', ma ovviamente a quei tempi non c'era tutta l'attenzione di adesso.
L'incontro di Marcello e Beatrice è stato molto dolce: ha fatto bene ad andarci, non tutti ne avrebbero avuto la sfacciataggine. L'imbarazzo di Marcello per la frase innocente di Beatrice anche è stato davvero tenero, così come la sua commozione e gratitutine per un pensiero così semplice - forse perché le ha fatto capire che Marcello ha davvero pensato a lei in quel lasso di tempo di lontananza.
Ho notato quel "la" davanti a Vittoria che mi ha fatto molto piacere: sono del nord e capita spesso anche a me di usarlo, com'è risaputo XD
Un vento leggero cominciò a spirare, comea volergli dire qualcosa - anche qui c'è una piccola svista, come da staccare da a!
Riguardo alla fine, mi complimento per la precisione che hai avuto nel descrivere il luogo dove si sono incontrati Guido e Navarra: un postaccio, adatto per discutere di affari sporchi, per così dire. Ed è il segno che la storia si complica ancora di più e l'amore di Beatrice e Marcello non sarà tanto semplice, nonostante la tenerezza che hanno quando sono insieme!
Fine dell'analisi e beh, non ho nient'altro da dire: della lunghezza a mio parere un po' eccessiva ne abbiamo già parlato e come sai mi piace molto questa storia, perché si vede tutto l'impegno che ci metti e le ricerche che fai - e mi stupiscono ogni volta di più, perché mi chiedo come tu faccia a trovare così tante informazioni precise. Finalmente il nostro amico vento ha fatto la sua comparsa nuovamente, comunque!
Credo di aver detto davveo tutto, adesso. Quindi, alla prossima! :)
-H.H.-

Recensore Master
22/04/16, ore 10:00

Allora Halley, sono riuscito a passare ^^ dunque, sono molto contento di aver letto e di ricordarmi dove eravamo rimasti, perché è solo un tuo merito di poterti "permettere" anche mesi di fermo e ricominciare come se il tempo non fosse mai passato XD infatti, ho ricordato tutto via via che leggevo.

Dunque, la storia fra Beatrice e Marcello procede e gli esami incombono, l'indagine su Navarra si arricchisce di un nuovo mistero (Questore corrotto?) ma questo capitolo mi è più parso "fermo" sul solo personaggio di Beatrice stessa: va a trovare Sofia, il fratello, guarda la "prigione" in cui è stata trasformarsi in una pensione. Insomma, fa tutto parte della sua crescita personale e non posso che essere contento di questo.

E poi il padre di Marcello: dimmi che lo risparmi T_T altrimenti Marcello dovrà confrontarsi da solo con la Matrona e sarebbe brutto.

E poi niente, come al solito il tuo stile è estremamente riconoscibile e sono contento di aver ripreso a leggere ^^ alla prossima!