Recensioni per
Vento dell’Ovest
di Halley Silver Comet

Questa storia ha ottenuto 230 recensioni.
Positive : 230
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/04/16, ore 01:17

Ciao, Halley! Nonostante l'orario, eccomi qui.
Più vado avanti a leggere e più mi convinco che le ricerche su nomi, luoghi, arredamento e quant'altro, devono essere state innumerevoli. Si vede che tieni molto a questa storia, perché non tutti avrebbero una simile dedizione.
Non mi aspettavo che si passasse al punto di vista, per così dire, di Beatrice; hai fatto una buona scelta, perché è bello conoscere le vite di entrambi quelli che ormai è sottinteso siano i protagonisti, o comunque entrare nella loro quotidianità. Da come Beatrice si era presentata nel capitolo precedente, non immaginavo che vivesse in simili condizioni. Ogni singolo dettaglio fa entrare nella vita di Beatrice, dal paravento, allo spazzolarsi i capelli, al lasciare che l'aria entri in quella piccola stanzetta. Il fatto che la sua stanza un tempo fosse un'angusta stireria fa intuire che la zia proprio non avesse la minima voglia di tenerli con sé. Anna Laura, per il suo comportamento da smorfiosetta isterica, mi ha ricordato molto le sorellastre di Cenerentola. XD
Ah, complimenti per la descrizione della stanza di Beatrice: è raro riuscire a descrivere in modo efficace, usando termini particolari ma corretti, il tutto in poche righe, questo è un altro sinonimo dell'impegno di cui questa storia è intrisa - o almeno dà l'impressione di esserlo. 
Guido per adesso m'ispira simpatia: sarà perché si comporta come un qualsiasi giovane irresponsabile dei nostri tempi e scommetto che saranno innumerevoli ad avere un fratello del genere, che ritorna a casa a notte tarda ubriaco. Questa è la prova che è sempre stato così, nonostante le buone maniere eccetera che regnavano in passato!
Anna Laura invece m'ispira tutto tranne che simpatia, ma d'altronde si comporta come una qualsiasi cugina un po' antipatica. Si prende la confidenza di raccontare pettegolezzi, prende le cose senza chiedere e fa commenti sui ragazzi. Il suo piano comunque era chiaro e ho tirato un sospiro di sollievo al leggere che Beatrice, fortunatamente, l'ha ingannata non rivelandole il luogo reale dell'appuntamento.
Tiberio mi fa un po' pena, perché passare la vita a compiacere un genitore egoista e tanto frivolo non dev'essere proprio il massimo. Questo però non giustifica il suo gesto meschino: è stato interessante leggere prima di Marcello che si sente superato dal fratello in qualsiasi cosa, poi del fratello che invece sente che i suoi sforzi - dato che le attenzioni della madre vanno sempre al minore - siano stati tutti inutili. Alla fine il modo per capire a fondo i personaggi è confrontarli e dare ad ognuno la caratterizzazione che merita e tu, finora, ci sei riuscita appieno!
Qualcosa mi fa presupporre che Vittoria finirà con Gerardo, ma spero comunque che i due amici facciano presto pace. Vittoria comunque è adorabile, dà un tocco di allegria e di vivacità in mezzo a quell'atmosfera molto formale in cui vivono i giovani. Infatti non mi si toglieva il sorriso dalle labbra, al leggere la parte dove fa un comunissimo sclero da migliore amica al sapere che c'è di mezzo una ragazza e cerca in tutti i modi di aiutarlo.
L'appuntamento di Marcello e Beatrice è stato molto tenero, all'insegna di una timidezza che pian piano è sfumata. Penso che sia un ottimo inizio per quella che sarà sicuramente una bella storia d'amore, ma ovviamente con le loro disastrose situazioni familiari - tra i due, non saprei dire chi se la passa peggio - prevedo molti guai.
Non ho trovato alcun errore, anche se al tuo posto avrei dosato un po' di più i soggetti e in certi punti usato sinonimi meno complessi e che rendessero più immediata la lettura. Comunque come ho già ribadito le descrizioni sono accurate e di una perfezione invidiabile e i personaggi sono caratterizzati così bene che non mi riesce affatto difficile credere che sia una storia vera ascoltata dal nostro caro amico vento.
Ti ho già detto più volte della tua bravura e precisione, per cui penso di aver concluso. Sono ansiosa di leggere il prossimo capitolo!
Alla prossima :)
-H.H.-

Recensore Master
13/04/16, ore 23:58

Ho pensato di recensire adesso perché in sostanza ho tempo, quindi mi rimetto in pari per i vari capitoli che avrei già dovuto recensire e non ho fatto. E non preoccuparti di ricambiare, ok? Lo sto facendo perché la storia mi piace, non perché sono forzata; anzi, mi è proprio venuta voglia di scoprire il seguito, quindi ricomincio con la recensione in diretta.
A parte che adoro il fatto che finalmente anche Gerardo è tornato in scena, poi mi aspettavo che mentre aspettavano il Lord distaminchia parlassero di quanto successo a causa di Maria Luisa, ma va beh: avranno altre occasioni. Poi, Carter? Lo sai che è il nome di uno dei personaggi di Legends of Tomorrow, un telefilm che amo? Non posso vederlo così cattivo e spocchioso, quando invece il mio Carter era un figo pazzesco. Ma andiamo avanti. OK, ADESSO MI METTI MILLER, come il cognome del mio idolo indiscusso, mi stai prendendo in giro? Anyway, quest'aria che ha l'inglese è particolarmente fastidiosa: reputare i due ragazzi meno importanti di un altro affare, dirglielo in faccia, rendere quasi palese che in sostanza il loro incontro è poca cosa rispetto a chissà quale bisness trattato in precedenza... tutti atteggiamenti particolarmente irritanti. Ora, oltre a essere irritante, è anche palesemente un uomo losco e sporco, che trama chissà quali affari: sempre più simpatico, insomma. Per quanto non voglio che i due amici finiscano nei guai, vorrei tanto che andassero in fondo a quella faccenda. Comunque, mi è piaciuto tantissimo il carattere che ha manenuto il caro Marcello di fronte a quel tipaccio: mostra nervi saldi e convinzione nei propri ideali. Lui e Vittoria, insieme, formano me medesima, quindi non posso non amarli(?).
Per quanto riguarda invece Gerardo, onestamente mi spiace molto per lui: sentirsi sempre inferiore a qualcuno, sapere di essere la seconda scelta, non è facile; se poi aggiungi che quella persona è il tuo migliore amico, che quindi è cresciuto con te e avete condiviso una vita insieme, la situazione diventa ancora peggiore. Difatti mi fa tanta pena, ma non per questo credo che il suo ragionamento sul prender moglie sia corretto: la tecnica del chiodo-scaccia-chiodo non mi è mai piaciuta. E chi cavolo è la tipa che gli piace? Ho pensato a Vittoria per la frecciatina "Perfino Vittoria, che ci conosce entrambi da tempo immemore, preferisce te a me", ma non ne sono sicura.
È adorabile il fatto che Marcello pensi a Beatrice guardando il libro di storia dell'arte, ancora di più che gli torni in mente il loro prossimo appuntamento e che decida proprio di acquistare il volume per la cara ragazza (). Non ho capito bene l'utilizzo del verbo languire, che io so significare "essere debole" o al massimo "scemare"; sicuramente è una mia mancanza, ti va di spiegarmi il tutto? 
Oh, pare che abbiamo aggiunto una specie di sosia meno violento di Conrado, il caro Colonna. Il loro dialogo è stato memorabile, le risposte di Marcello sono FJNDJNSDWEJNDW, ho mantenuto un gran sorriso per tutto il tempo! E la commessa, poi, povera illusa, ma un po' mi spiace per lei — non troppo.
Ci mancava davvero Anna Laura, eh; ma non la sopporto, ti giuro, non può finire sotto un treno perchéc'eranogiàitrenigiusto?? È insopportabile, ma la mia prediletta ovviamente non si lascia intimidire dal suo carattere e le tiene testa alla perfezione, facendole anche notare che dire un fottuto parere su un mazzo di fiori non è indice di maleducazione. È stato molto bello che Vittoria abbia riconosciuto Beatrice e che si siano conosciute così, in totale armonia, con un invito prossimamente (in un qualche ricevimento al quale, spero, parteciperà anche il caro Marcello). Ma questa gelosia dove te la ficchi? No, davvero, non lo accetto: questa è una delle cose che odio di questa società (e quando dico questa, non intendo quella da te descritta, ma quella odierna) e che a quanto pare era contenuta in ogni epoca è senza dubbio l'impossibilità di comprendere l'amicizia tra maschio e femmina; non ha assolutamente senso e la cosa mi fa imbestialire, così come sicuramente farebbe innervosire almeno un po' anche Vittoria — almeno credo. In più, anche questo fatto che lei è una delle poche donzelle che non si sia lasciata corteggiare da cento di loro, quanto invece da uno solo è notevole, anche se in realtà io voglio conoscere quel tipo perché, punto primo, devo capire se è degno di lei e, punto secondo, necessito di dare un'occhiata al loro rapporto e accertarmi del tutto che le insinuazioni fatte da Anna Laura restino false.
Rossiglioni è di una pucciosaggine che non ha limite, mi piace molto come personaggio e spero che gli darai modo di farsi più spazio all'inizio della storia. Il rapporto che lo lega e Beatrice è la chiara dimostrazione sia di quanto l'amicizia possa essere forte (dato che sta facendo il tutto anche in memoria del suo amico defunto) sia di quanto un rapporto familiare non debba necessariamente essere determinato dal sangue. Anzi, nel caso della ragazza lui è appunto l'unica figura che riesca a rivedere come un vero e proprio parente, perché le sta sempre vicina e la tratta come una figlia. Molto carina anche la frecciatina che egli le pone, rendendo chiaro che riconosce quel genere di testa tra le nuvole. 
La decisione di Bea di andare da Marcello è sicuramente molto audace, ma d'altra parte stava impazzendo, povera stella: possibile davvero che il ragazzo non si sia più fatto sentire? La cosa mi sconvolge! Cosa passa per la testa di quel giovincello proprio non lo so. Sicuramente deve esserci una spiegazione e sono curiosa al massimo di vedere come Marcello prenderà sia la notizia che lei e Vittoria si sono conosciute (oh cielo: e se li trova a casa insieme e si crede chissà cosa?) sia la sua entrata in scena più che inaspettata.
La scena della famiglia mi sembra alquanto inutile, ma bada bene: non è una critica a te, anzi, tu sei riuscita a renderla meravigliosamente, è per questo che mi risulta inutile; come in quei telefilm in cui a un certo punto la coppia che non sopporti/ti sta indifferente si prende cinque minuti interi di puntata (e tipo ce ne sono quaranta e devi aspettare una settimana per vedere quella dopo, cazz-). Quindi, non è colpa tua, è che trovo quella famiglia insopportabile. Il padre è tipo una boccata d'aria nel deserto, davvero amabile, e non so perché ma mi sono immaginata la piccola Claudia come un fagottino carino(?) che si calma in braccio a Marcello e per questo motivo è tremendamente adorabile. Per la moglie di Tiberio, invece, ha la mia più completa indifferenza, non fosse che capisco il suo fingere attacchi d'ansia pur di star lontano da Madama Claudia. Il rapporto tra la moglie di Tiberio e lui è strano, insomma: nonostante non l'abbia sposata per amore mi sembra piuttosto affezionato a lei — mi sta comunque sul cazzo, ma va beh.
Devo dire che Bea sia stata profondamente fortunata ad aver trovato lì l'amabile padre di Marcello e non la madre o il fratello, per cui che culo— no, ciò che volevo dire è che il modo in cui pensa a Marcello, arrossisce e lo guarda con un sorriso è tenerissimo. La scena in cui ci sono loro due è oddio bellissima: sia il modo in cui Marcello si sente profondamente a disagio e in colpa per non averla chiamata e non essersi nemmeno accorto del tempo che passa, sia il disappunto più che visibile della piccola Bea, ma anche la sua spontaneità alla vista della bambina, la gelosia per Vittoria che Marcello non comprende e la sincera gratitudine per il regalo appena ricevuto. Sono shippabili al mille per mille, davvero.
Poi, il riferimento al Vento è meraviglioso: non avevo avuto modo di dirtelo, ma già l'introduzione del primo capitolo è spettacolare, questa volta il caro vento prova persino a inviargli un messaggio e il modo in cui rendi la scena è sublime.
Cos'è, gli sta crescendo una coscienza? MI FA SCHIFO Guido, davvero, così come Conrado, sono tipo vomitevoli, preferisco non commentare quell'ultimo pezzo (descritto, comunque, benissimo). È un ottimo finale, calza a pennello, incalzante e incuriosisce il lettore a proseguire per vedere cosa l'animo del fratello di Bea gli dirà di fare.
Ti faccio notare gli errorini:
"tanto meno" Si scrive "tantomeno".
"«Sì, è vero. Li fa tutti, Ottavia»" Non ho capito l'utilità della virgola.
"«Sarei dovuto passare io, ma, conoscendo la situazione che c’è a casa di tua zia, non sapevo quando fosse il momento giusto per farlo»", "Ne prese una, ma, una volta alla cassa per pagare, notò che la cassiera era impegnata in tutt’altre faccende, infatti, stava gaiamente civettando con un giovane, mollemente appoggiato al bancone." in entrambi i casi la virgola prima di ma è errata, nel secondo dopo faccende metterei i due-punti e non la virgola.
"«Scommetto che, nemmeno durante il recente incontro tra Gorbačëv e Reagan, c’è stata tutta questa tensione»" Non essendo un vero e proprio inciso, le virgole non ci vanno.
"Ogni passo che l’avvicinava alla residenza dei Tornatore, le faceva venire in mente almeno dieci buoni motivi per i quali avrebbe dovuto fare dietro-front" La virgola dopo Tornatore è sbagliata, perché in pratica è come se stessi separando soggetto e verbo, ovvero ogni passo e faceva venire.
"Gli dispiaceva vedere la persona, che considerava al pari di un fratello, così affranta e, in certo senso, rassegnata." Anche in questo caso che considerava al pari di un fratello non è un inciso, perché in gli dispiaceva vedere la persona così affranta è chiaro che ci manca qualcosa nel mezzo. 
Ok, finito. Anche questo capitolo è scritto benissimo, ma ormai dovresti aver capito che adoro il tuo stile, con un sacco di paroloni che ho dovuto cercare (pof-pof) e che rendeno il testo elegante e curato. Tutto scandito alla perfezione, complimenti!
Bye, Halley.

Recensore Master
13/04/16, ore 15:41

Allora, io sono pessima, ma proprio pessima, straordinariamente pessima— ok, hai capito. Il punto è che non so come giustificare questo ritardo — quando poi, ad aspettarmi, c'era un capitolo così bello e un'autrice così in gamba. Eviterò di tardare in così malo modo la prossima volta.
Partendo dall'inizio, la descrizione della condizione di vita di Beatrice mi ha inevitabilmente ricordato quella della bella Cenerentola, con la cugina (in quel caso la sorellastra) che rompeimaroni si crede tanto superiore e la infastidisce. Quando poi ho scoperto anche i legami che la legano a quella famiglia, mi sono messa una mano sulla fronte per lal povera ragazza: ma dico, è questo il modo di trattare una giovincella? A parte che non è di certo colpa sua se è più bella della figlia di quella pernacchia di Assunta. Ora, poverina, si ritrova senza genitori e con gli unici "cari" al mondo che non sono presenti abbastanza da garantirle affetto. È una cosa un po' triste e a tratti specchio di quanto un legame di sangue non garantisca sentimenti di affetto e amore. Menomale solo che esista il signor Rossiglione, sicuramente in lutto per il padre quanto lei e voglioso di dare il suo contributo (se te lo stai chiedendo, , sto recensendo mentre leggo, altrimenti dimentico le cose--).
Il fratello — che nel capitolo precedente mi era totalmente indifferente — mi sta palesemente antipatico, perché  invece di comprendere che tante delle disgrazie che stanno accadendo alla loro famiglia sono causa sua e che anche Beatrice ne sta pagando le conseguenze, se ne frega bellamente e se la spassa, cercando anche di convincere sua sorella a intrattenere qualche relazione con un qualsiasi Lord da quattro soldi. Non riesco a comprendere se è il suo modo di sfogare la rabbia, se dentro di sé sta solo cercando di preservare il futuro di sua sorella (consapevole di averglielo in parte danneggiato) et simila, ma di certo non è l'impressione che sta dando a Bea. 
La scena nella quale pensa a quanto successo con coso Conrado e quella in cui magicamente le viene in mente il caro (<3) Marcello sono adorabili e descritte molto bene: il lettore riesce a focalizzarsi sulla mentalità della fanciulla, sconvolta dal torto subito e piacevolmente sorpresa da quel giovane che la porta a essere più spigliata del solito. 
OK, HO APPENA FINITO IL PEZZO CON ANNA LAURA. L'invidia è una brutta bestia. Allora: innanzitutto all'inizio mi era quasi piaciuta, quando le ha chiesto se era stato Conrado a ridurre così il vestito e quando le ha detto di andare con lei la prossima volta, poi hanno continuato il dialogo e stavo quasi per ucciderla tramite computer. Hai senza dubbio fanno una versione ancora meno simpatica di Genoveffa, non so come hai fatto. Assurdo sia il modo in cui si pone con lei nonostante non sia brutta ma manco tanto bella (e comunque Bea è dieci volte più carina di lei), quell'aria di superiorità che ti dico io dove schiaffartela, ma poi il pezzo finale in cui prova a convincerla che Marcello sia un cattivo ragazzo etc solo perché è troppo gelosa della cugina e quindi non può sopportare che lei abbia un appuntamento con Marcello e lei (e le sue amiche oche, presumo) no. La scena finale, poi, in cui bacia il ritaglio di giornale (grande idea, comunque!) è patetico. Bah.
Ma stavamo proprio scarsi, devo dire. Ci mancava solo Tiberio distocazzo a complicare le cose nella vita di Marcello, che già per fatti suoi è più che complessa. Non riesco a provare neanche un po' di compassione per questo tizio, perché non è all'ammirazione della madre che avrebbe dovuto puntare nella sua esistenza ma nel realizzarsi personalmente — come tenta di fare Marcello. Beh, da questo pezzo mi sembra di capire che come Beatrice non sapeva tante cose su Marcello anche per lui è lo stesso, ma d'altra parte è proprio questa la cosa bella del loro rapporto: non ci sono pregiudizi, non sono partiti con un obiettivo specifico, ma semplicemente attratti dal carattere. E questo probabilmente Tiberio non lo capirà mai.
Ne approfitto per dirti che le descrizioni fatte con l'ometto(?) mi sono piaciute molto, mi sono immaginata perfettamente la scena nella mia mente, quindi tanto di cappello.
Devo dire che questo complotto tra il fratello maggiore e la madre brilla di luci diverse: per quanto possa sembrare strano, a differenza di Tiberio, Claudia mi sta leggeremente ma leggermente più simpatica. Diciamo che rilevo in lei un certo bene incondizionato e un'apprensione tipiche di qualsiasi madre che si rispetti, sebbene i pensieri all'antica offuschino il resto. Tiberio, invece, è sul mio Death Note.
IO. AMO. VITTORIA. Dalla risposta alla recensione dell'altra volta mi è sembrato di capire che per qualche strano motivo potrei cambiare idea su di lei (spero che non la farai cinguettare con Marcello perché altrimenti ti lincio, adoro la loro amicizia) ma io non credo affatto. Ho amato la battuta sulla Befana e in genere tutto il loro dialogo, sono carinissimi (come amici, ovviamente) e ho mantenuto un gran sorriso per tutto il tempo. Quando poi si è intromessa Claudia, mi aspettavo che Marcello difendesse Bea un po' di più (come lei ha fatto con Anna Laura), ma va beh, lui è flemmatico, quindi immagino ci voglia tempo; e poi ha detto la verità: del resto, l'ha solo riaccompagnata a casa. Molto carina anche la frecciatina al fratello, mi sembrava di essere lì con loro a godermi la discussione con tanto di pop-corn: ottimo lavoro!
"«Be, se le piace cucinare, puoi anche optare per un mazzo di cime di rapa»" AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH. A parte che sto amando l'intera scena, il modo in cui Marcello mi somiglia quando parlo dei fatti miei (molto eloquente, sì...) e la stessa cosa vale per Vittoria che è la mia copia sputata di quanto scopro che uno dei miei migliori amici ha una cotta per qualcuno. Quella battuta, poi, mi ha steso, sta piano piano emergendo tutta l'ignoranza del piccolo Marcello.
Ho appena scoperto cos'è la genziana e, cazzo, è bellissima! Solo che nella foto l'avevo vista di un bel blu di Prussia (non so nemmeno come sia ma capiscimi), invece nel brano dici che sono bianche... Sicuramente ti sarai documentata, quindi possono essere di colori diversi?
Oh mio Dio ma quanto sono dolci! Come avevo già predetto prima, nonostante il flemma di Marcello in questo genere di cose si sente adorabilmente in imbarazzo! Per Beatrice si era già capito, però va beh, è carinissima anche lei. E sì, Marcello, ringrazia Vittoria ogni volta che ne hai la possibilità, perché lei è mitica. Devo dire che ho molto apprezzato questo pezzo perché comunque è un po' come se i due giovani normalmente viaggiassero in un mondo che guardano in bianco e nero, del quale diffidano, ma scoprendosi l'un l'altro stanno venendo alla conclusione che persone come loro, persone fuori da quell'epoca, esistono e che ne hanno appena incontrata una. 
A parte che in realtà penso proprio che tu ti sia informata veramente tantissimo per scrivere questo capitolo e non posso non dedurre che la storia dell'arte sia anche una tua passione, perché il modo in cui mi hai fatto immaginare le opere e in generale con cui parlavi dei vari artisti è stato sublime. Poi il modo in cui i due interagiscono è bellissimo, aww, ed è stato fantastico che questa volta sia stato lo stesso Marcello a proporre un appuntamento! Quanto awww. E la scena del bacetto è molto dolce, specchio di quanto la loro relazione stia progredendo per gradi e che nessuno dei due abbia particolare fretta di accellerare le cose.
MA GESUCRISTO. QUESTO TIZIO NON STA BENE? MA IO SONO VERAMENTE INCAZZAT-- ok, un bel respiro, un due e tre. Sto cazzo. Dai, ma come si fa? Ammetto che non me l'ero aspettata, non adesso che le cose stavano andando tanto bene! Uffa. Hai presente quando ero indecisa se odiarlo o meno? Indovina: ho deciso.
Ok, ho definitivamente concluso questo bellissimo capitolo e ti faccio notare i pochi errori che ho notato:
"L’unico lusso che aveva era un paravento in seta persiana, decorato con motivi floreali, appartenuto alla contessa Elena, ed il solo oggetto fuori posto, una moderna macchina per cucire poggiata sul tavolo scheggiato, un regalo che risaliva al tempo in cui i Tolomei non erano ancora in bancarotta e costretti a chiedere asilo a parenti poco disposti ad offrirlo loro." Ho notato diversi errori di punteggiatura e in generale un qualcosa di molto strano: allora, dici che l'unico lusso che aveva avuto è un paravento di seta persiana, poi però dici che ha anche avuto l'unico oggetto fuori posto in quella stanza: la macchina per cucire; quindi, già unico non è più corretto. In generale, ti direi anche di modificare le virgole, perché messe in queste posizioni rendono tutto un po' confusionario.
"Fu indecisa se scendere o meno a preparare la colazione a Guido, ma, poi, decise di no: l’aveva sentito distintamente rientrare intorno alle quattro del mattino, ubriaco fradicio, che cantava una canzonaccia, perciò, certamente doveva star ancora dormendo come un sasso." La virgola prima di ma e quelle prima di perciò a mio dire andrebbero tolte (specialmente la prima).
"nell’ armadio" Hai lasciato erroneamente uno spazietto.
"-ma quanto mai giustificata-" Tra le parole dell'inciso e i trattini va sempre uno spazio (sia prima che dopo).
"affari». spiegò lui" Penso proprio che quel punto vada tolto, ma anche in caso contrario ci andrebbe la lettera grande.
"pensato:  «Beatrice... Ti piacerebbe visitare la Cappella Sistina?»" Tra i due-punti e le virgolette c'è uno spazio in più.
Ok, finito. Questo testo è stato scritto mostruosamente bene, le descrizioni sono meravigliose e i dialoghi incalzanti, inoltre sei riuscita a stendere un brano molto lungo senza che nessuna scena risulti di troppo, senza annoiare mai il lettore — o, almeno, me. Quindi, complimenti e a presto si spera!
Bye, Halley.

Recensore Master
10/04/16, ore 15:13

Ciao, Halley! Eccomi qua, come promesso.
Inizialmente sono rimasta un po' spiazzata dalla lunghezza di questo capitolo; ti dirò, non sono una grande amante delle long, perché mi annoio dopo poche pagine, perciò è raro che qualcosa mi prenda al posto da farmi continuare a leggere con piacere. Questo è uno di quei casi, perché la narrazione scorre in modo del tutto fluido, inoltre la storia che si racconta è interessante e mi spinge a voler continuare, ciò per dire che hai fatto un ottimo lavoro.
Soprattutto l'introduzione iniziale è intrigante, particolare, perché si personifica il vento in un modo molto carino; Ho potuto quasi immaginarlo come un distinto signore, silenzioso ascoltatore, che ama raccontare le storie che vede e sente nel corso dei suoi viaggi; un'immagine azzeccatissima, di cui mi stupisce soprattutto l'originalità.
Credo che tu abbia fatto tantissime ricerche per scrivere questa storia al meglio e si vede. Non ho trovato una sola ripetizione o un termine stonante, sembrano tutti ricercati con molta cura ed è questo a lasciarmi abbastanza stupita. Soprattutto nella ricerca dei nomi; nomi un po' inusuali, ma che all'epoca erano tremendamente comuni e infatti non stonano per niente.
Non conosco le usanze degli anni ottanta, comunque non mi riesce difficile immaginare l'esistenza di una famiglia di questo tipo. Marcello sembra il classico ragazzo un po' ribelle, che vorrebbe far fronte alle ingiustizie della sua epoca e non sopporta l'autorità della madre. Ciò fa capire come di sicuro doveva essere dura per i ragazzi del passato l'idea di dover sposare qualcuno che non si amava, soltanto per il volere dei genitori o per denaro. La madre poi si appiglia al fratello maggiore - questo lo fanno ancora oggi, ma non solo per i figli e lo sposarsi, anche per cosa più futili come ad esempio la scuola o il lavoro - per far leva sul minore, che però - fortunatamente e almeno per ora - non demorde. Non mi aspettavo che il padre fosse di carattere più buono e calmo, ma d'altronde ha un senso, perché spiega da dove Marcello ha preso il suo carattere completamente discostante da quello materno.
Fa molto sorridere che Marcello venga visto come un succulento pezzo di carne che un branco di felini osserva da lontano e sembra pronto a spolpare - non chiedermi da dove mi sia uscito questo paragone, ma lo trovo il più adatto -, a quel ricevimento. Vittoria mi ispira molta simpatia per via del suo carattere sfacciato e senza peli sulla lingua, infatti spero che succeda qualcosa tra lei e il protagonista - anche se è già fidanzata.
Lo scambio di battute tra Gerardo e Vittoria fa subito intuire che lui nutra dei sentimenti per Maria Luisa, anche se a primo impatto pensavo che anche lui come il suo migliore amico non nutrisse particolare interesse nell'amore. Gerardo dev'esserci rimasto davvero male quando quest'ultima ha deciso di portarsi via Marcello, peccato che lui non possa nemmeno immaginare di aver fatto soffrire il suo amico!
Mi sconvolge che esistessero già le discoteche, tuttavia immagino che tu ti sia documentata ben bene e perciò ci credo XD
Complimenti anche per l'accuratezza dei dialoghi, che mi sembrano sempre realistici. Non c'è una sola imprecisione, in questa storia! 
Le mie speranze che succeda qualcosa con Vittoria sono andate in fumo all'arrivo di Beatrice, che penso potrà essere comunque un degno amore per Marcello; sono quegli incontri che è destino accadano! I loro dialoghi sono molto teneri e fortunatamente lei ha preso l'iniziativa prima che fosse troppo tardi, quindi ci teneva a rivederlo. Sono curiosa di vedere come andrà il loro appuntamento!
Grammaticalmente e stilisticamente è tutto pressoché perfetto, tanto che mi sembrava di leggere un libro e non una fan fiction. Il tuo modo di scrivere è fantastico e accurato, non ho altri modi per descriverlo! La lunghezza del capitolo può essere un po' pesante a dire il vero, ma dato che la storia è interessante penso vada bene così.
Insomma, mi è piaciuta molto, perciò la metterò tra le seguite e leggerò presto il prossimo capitolo.
Alla prossima!
-H.H.-
(Recensione modificata il 10/04/2016 - 03:36 pm)

Recensore Master
06/04/16, ore 18:25

Ebbene, eccomi qui. So che avevo detto che avrei recensito più capitoli assieme, ma non avevo immaginato che sarebbe stato così corposo e ricco di bellissime cose da commentare. Bene, ho intenzione di prendermi tutto il tempo per farlo - sempre sperando che non verrà un papiello assurdo, come mio solito.
Partirei dall'impaginazione, se sei d'accordo - anche se non puoi rispondere, ma dopo questa storia mi hai attaccato un pizzico di galanteria -: credo proprio che tu sia riuscita a strutturare splendidamente il testo, con il titolo creato da te, il testo semplice ma molto curato - con quell'unica lettera maiuscola e colorata che fa tanto stile romanzo breve - e l'angolo autrice che nonostante usi lo stesso font della storia risulta ben separato dal resto. Insomma, un ottimo lavoro che sicuramente invoglia il lettore nella lettura.
Come sicuramente saprai, una delle caratteristiche più importanti di una storia Originale sono i personaggi e la trama (anzi, direi proprio le più importanti), quindi direi di commentare il tutto con calma e sangue freddo(?) - al solo scopo di risultare costruttiva e, comunque, premettendo che le mie sono solo opinioni espresse da una semplice ragazzina che si diletta e leggere e scrivere.
Non che io mi intenda particolarmente di storia - anzi, direi che il mio bagaglio culturale in questo senso è praticamente nullo -, però riesco tranquillamente a vedere i personaggi in quest'epoca di trent'anni fa, dove comunque ogni cosa era diversa rispetto a oggi. Quindi diciamo che le situazioni da te inscenate - i matrimoni combinati, la poca rilevanza del gentil sesso e questi fastidiosi galà - sono senza dubbio realistiche e immaginabili. Non per questo, però, spiccano per originalità. 
Stessa cosa vale per i personaggi, che dal canto mio mi piacciono molto, però diciamo che il solito terzetto raffigurato da un ragazzo semplice, uno più scaltro e/o figo/importante e una ragazza furba e divertente non sono esattamente la novità (vedesi Harry Potter, Pokémon, everything...). Questo non significa che io non abbia apprezzato la storia, al contrario: mi sono divertita molto nella lettura e poi mi trovo d'accordo con il tuo angolo autrice - in breve, non è detto che ogni lettura che si affronti debba essere impostata sull'antica filosofia del seicento(?), per intenderci.
Un personaggio che invece mi ha stupita non poco è Beatrice - la quale mi richiama Dante, ma questo non ti interessa. Diciamo che in genere nelle storie con il protagonista che non vuole darla vinta alla società del suo tempo e sposarsi con una delle tante oche che ci sono in giro, la ragazza di cui poi si innamora è una tipa spigliata, tutto l'opposto di quelle altre. Beatrice, invece, è interessante per il suo animo candido, sebbene quell'ultimo invito mi è sembrato molto audace - abbastanza dal nascondere qualcosa.
Ho comunque amato tutti gli scambi di battute tra i vari personaggi, specialmente quelli in dialetto romano (che tra l'altro erano dannatamente azzeccati!) che a mio dire sono risultati a dir poco figherrimi(?). Quel tizio stupido che ha tentato di violentare Bea (sorry, non rammento il nome al momento attuale) è un lurido(?), spero fosse solo una comparsa e che non rompa la minchia nel resto dei capitoli. In quanto ai genitori di Marcello: la madre la odio, perché è il solito cliché di matrigna brutta e cattiva che si interessa solo al bene del regno e non alle aspirazioni del figlio, ma sento che possa migliorare con il tempo; il padre, invece, trovo che sia piuttosto puccioso, emana un'atmosfera così candida e leggiadra da poter canticchiare lalala mentre se ne va / ignorami, plz.
Ah, penso sia palese - Marcello dovrebbe svegliarsi - che Gerardo si sia preso una bella cotta per quell'oca giuliva che ci ha provato con il nostro protagonista, che cariiino; è a dir poco la dolcezza, per intenderci. E invece per quanto riguarda Vittoria, sono curiosa di scoprire com'è il suo ragazzo, perché affianco a una fiamma come questa voglio come minimo un fuoco di pari dimensioni. 
La battuta che più mi è piaciuta è "«Ma davvero? E lei lo sa?»", può sembrare banale, però boh è molto nel mio stile AHAHAH.
A proposito di stile, tu scrivi veramente veramente bene. Trovo che il tuo lessico sia perfettamente adattato al periodo storico e che le descrizioni e i dialoghi incalzanti permettino di codersi al meglio anche una storia lunga come questa - ovvero non il mio genere. Ho notato solo qualche errorino, che mi appresto a segnalarti: "avr accettato" c'è un piccolo mistake di battitura, in quanto invece al secodo errore si tratta dei dialoghi, perché sicuramente saprai che quando parla la stessa persona i vari dialoghi (anche più di uno) vanno sullo stesso rigo e in alcuni casi (mi pare due o, al massimo, tre) sei andata a capo.
Detto questo rinnovo i complimenti e ti informo che la storia è tra le seguite; dovrei poter riuscire a recensire un capitolo ogni due giorni, chissà!
Bye, Halley.

Nuovo recensore
06/04/16, ore 16:35

Oh finalmente! Questo sedicesimo capitolo si è fatto attendere un pochino, ma alla fine eccolo qui. Pronta allora per questa nuova recensione.
Si apre la scena con Molinari che sta combattendo contro il suo io interiore per non cedere alla gola, quando c’è lui, anche se di fatto ricopre un ruolo serio e vigente, ritrovarselo in questi siparietti mi fa una tenerezza assurda, soprattutto quando ricorda le raccomandazioni della moglie XD.. tenerello.
Peccato che subito dopo l’atmosfera cambia radicalmente, si percepisce un fortissimo senso di ansia e agitazione, ma dopo quello che gli avevano riferito non poteva suscitare altro tipo di emozioni… anche perché l’unico testimone l’avevano fatto fuori, e il caso continuando di questo passo non avrebbe mai visto la fine.. ma sospettavo che l’avrebbero fatto fuori, sapeva troppo ed oramai era finito nelle mani della legge, avrebbe cantato sicuramente, e qui mi sa che si tratta di una cosa parecchio grande. Se si arriva a tali risoluzioni. Ovviamente ammazzando Martinez si è mandato anche un messaggio importante. Vedremo nei prossimi capitoli.. si fa sempre più intrigante la situazione.
La scena dopo non è stata meno densa di ansia, ritroviamo Beatrice al commissariato, di nuovo. Per fortuna questa volta accompagnata da Marcello che non la lascia sola un attimo, cosa bellissima e giustissima. Mi piace molto. Anche perché ti da proprio un senso di protezione in verità.. quindi in quel momento in particolare è una sensazione piacevole sentirlo vicino. A prescindere da quello che sia successo, ma Beatrice cosa può saperne? Cioè se inizialmente ha detto tutto quello che aveva visto, o sentito.. cosa potrebbe ancora dire? Capisco che sono cose importantissime e che comunque sono procedure standard, ma perché far ripiombare una persona di nuovo in un ricordo che si vuol dimenticare? Anche perché da come si vede anche Beatrice già a stare li è particolarmente turbata, perché farla stare di nuovo male? Comunque queste comunque rimangono mie opinioni.. ovviamente. Meno male comunque ce Saltarini le è venuta incontro mettendo fine a quell’inutile sofferenza, perché ovviamente non sapendo altro non poteva essere di nessun aiuto, quindi di fatto era solo inutile e faceva stare male Beatrice. W Saltarini.
Però dico una cosa XD Molinari con quelle sue reazioni e sospetti riguardanti il suo superiore ha messo in allerta anche me…
Ritroviamo anche Tonelli -.- .. bisogna riconoscergli la caparbietà a quel ragazzo.. su questo niente da dire, per il resto “Non l’hai mica capito che non c’è trippa per gatti?”.. Beatrice ha il suo Marcello, e non esiste nessun’altro agli occhi suoi, e poi è stato tanto bello vederlo rincuorato quando è uscita Beatrice.. e poi dolcissimo quando stava per dirle di andare a vivere insieme, però se non se la finisce con tutte quelle paranoie non prenderà mai coraggio con lei. E non c’è cosa più sbagliata secondo me, ma un po’ lo capisco non è facile, sono decisioni molto importanti da prendere, ma spero quanto prima che lo faccia *^*.
Invece per la signora Sofia e i due bambini sono molto più contenta di averli ritrovati XD.. la signora Sofia si è sempre dimostrata una squisita persona, alla mano e soprattutto intelligente, neanche questa volta ha creato problemi a Beatrice per la preparazione agli esami, si è dimostrata molto comprensiva, e le persone così sono più uniche che rare. Per le piccole pesti XP che dire ancora, sono rimaste le sagome che erano, beata la loro spensieratezza ed ingenuità.. è sempre un piacere immenso leggere di loro, sono sempre stati due piccoli angeli custodi per Beatrice.. quindi ho un bel ricordo di loro ogni volta.
Ma ovviamente questo senso di piacevole leggerezza scompare, con la scena successiva, dove per colpa di Ottavia mi stava per venire un infarto, va bene che la situazione è delicata.. ma non parli, le uniche cose che dice.. non ti danno modo neanche di pensare ad altre ipotesi che non siano estreme, troppo drammatica ed estremista (coff coff).. Immagino benissimo la paura e il senso di angoscia che sentiva Marcello in quel momento, cosa che non è minimamente scomparsa con il modo di fare del fratello, sempre molto delicato, ma pure io da un tipo come lui che mi aspetto?
Trovo fuori luogo questo sottolineare insistentemente che lui aveva fatto tutto, come trovo al quanto fastidioso mettere in mezzo Beatrice in questa situazione, cioè vabbè loro partono prevenuti già con lei, quindi per qualsiasi cosa le andrebbero contro ma:

1)Marcello non poteva mai sapere che il padre si fosse sentito male
2)Marcello ha il diritto di stare con chi vuole lui
Marcello ha tutto il pieno diritto di perdere le staffe, ma come si permettono madre e fratello che sono?
E comunque con quale autorità hanno il diritto di giudicare sempre quella povera ragazza? Ma non si vedono loro?
Ora ovviamente è molto più importante e primaria la condizione di salute del signor Giancarlo, che Dio lo benedica è sempre un signore, è l’unico che è rimasto sempre dalla parte di Marcello, così come ha accolto a braccia aperte Beatrice. E soprattutto bellissimo e anche triste a dire la verità quando gli dice che non aveva detto niente per non dare preoccupazioni, lo capisco tantissimo, ha un animo veramente buonissimo, ma per lui ovviamente non è per niente una bella cosa, lui soffre, affrontare questa cosa brutta da solo non è per niente facile anzi… ma preferisce non far soffrire i suoi cari e questo veramente gli rende onore, ma non si può non soffrire, che si sa prima o dopo.. non puoi non rattristarti o stare male per questo. Bellissima tutta questa parte, intensa...dolce…malinconica…saggia…stupenda, veramente tanto.
E nonostante questo il signor Giancarlo invita Marcello a considerare l’idea di chiedere in moglie Beatrice XD.. da un lato mi è venuto da ridere, dall’altro proprio tutta la conversazione che c’è stata mi ha lacerato veramente l’animo, è bello che gli dica di pensare al proprio futuro e non al suo anche perché lui oramai aveva vissuto, ora toccava a Marcello crearsi il proprio futuro con Beatrice.
Alla domanda che si era fatto tra se e se  “Come avrebbe fatto senza suo padre?” .. eh è una domanda al quale non si può dare nessun tipo di risposta, io ho perso mio padre quindi capisco benissimo la sofferenza che si possa provare, ed io ad una domanda simile non ho trovato ancora una risposta, l’unica cosa che si può fare è andare avanti.. andare avanti sempre e comunque e di non dimenticare mai.
Ed ora passiamo alla scena della prigione, della visita da parte di Beatrice al fratello Guido, allora qui io già avrei tanto da dire e mi limito semplicemente a dire che non ci sarei mai andata, con tutto che è mio fratello, ma dopo quello che mi ha fatto onestamente non si meriterebbe più nulla.
Anzi a sentire che si era ricordato di avere un fratello io mi sarei alzata e me ne sarei andata proprio, intanto lei sa di avere un fratello (un fratello idiota!), lui quando ha venduto la sorella per gioco si era ricordato di averla.. o pensava fosse un oggetto?
Tra l’altro quello che dice sull’avvocato d’ufficio.. ma che si pensa che è un gioco.. che ci doveva uscire?
Ma poi dirle che è brutta.. bah.. io sul serio l’avrei mandato a quel paese già da tempo immemore. Ma come si fa? E per non finire ha messo in mezzo anche Marcello.. com’è fino a poco tempo fa lo insultava come poteva e ora lo dovrebbe pure aiutare? Ma quando mai?. Anzi sicuramente per Beatrice farebbe questo ed altro, ma per lui proprio no.. l’aiuterà sicuramente per risolvere il problema della tenuta di villa Paolina, dove il fratello incompetente ha floppato alla grande. Ma non mi meraviglia per nulla la cosa.. effettivamente è un buono a nulla.. non sa fare nulla, tranne che la bella vita.
Le domande che si pone poi Beatrice nell’entrare in carcere.. bè se ci mettessimo a trovare ogni singolo espediente o ragione per chi viene arrestato staremmo proprio freschi.
Quando poi lei ritorna a villa dei salici per recuperare libro e soprabito mi ha dato una bella sensazione, tanto calore e nostalgia.. sono doni importantissimi a cui è particolarmente legata, a me onestamente non mi è dispiaciuto per nulla che quel capitolo della sua vita si era concluso, anzi sono felice per Beatrice che finalmente era uscito da quella casa mostruosa, anzi la casa purtroppo non c’entra nulla, purtroppo la colpa è di chi ci abitava, individui mostruosi, che anche quando sono andati via hanno fatto razzia di tutto quello che trovavano e che potevano rivendere, serpi schifose fino alla fine. Ha trovato anche Bettina che non aveva nulla contro Beatrice anzi, infatti la dolcezza dimostratale nel rivederla era una prova tangibile.
In conclusione bellissimo tutto il capitolo, un bel po’ triste ma perché tratta soprattutto un argomento parecchio pesante, ma anche tanto tanto dolce..
Come sempre gli scenari sono descritti in maniera impeccabile, dettagliati tanto da suscitarti vere e proprie emozioni come per il carcere, si percepiva proprio l’ambiente freddo e asettico…
Veramente un gran bel capitolo, spero il successivo non tardi molto ad arrivare.
Complimentissimi di cuore, bravissima… continua sempre a scrivere, non perdere mai la voglia di farlo..per nessuna ragione al mondo
Un abbraccione immenso ❤❤❤❤
Antonella

Recensore Veterano
29/12/15, ore 18:52

Ciao, questa recensione ha cominciato ad esistere già ad Agosto, quando facemmo quello scambio. E finalmente sono riuscita a concludere questa meraviglia.
(ti informo cheho fatto il possibile per riuscire a fare una recensione fluida e scorrevole, ma leggendo, ho fatto delle considerazioni su ogni capitolo, quindi è più come se fossero le recensioni capitolo per capitolo tutte insieme, visto che avevamo deciso di farne una unica... ho provato a sistemare qualche punto suddividendo per personaggi o per considerazioni personali ^^)
Non avendo mai letto – né tantomeno amato – più di tanto il genere “reale” e soprattutto ambientato in quest’epoca, non ti dirò una bugia, ma per i primi capitoli ho avuto davanti agli occhi delle scene che se gli avessi dovuto dare un ambientazione sarebbe stata un po’ ottocentesca (questo mi è capitato molto nella scena della festa organizzata per Marcello, e sull’ossessione di sua madre nel trovargli una moglie).
Il modo che hai di trattare argomenti delicati come il trattamento riservato alle donne è qualcosa di superbo… per non parlare poi delle informazioni “tecniche” dei vari lavori dei personaggi che sai spiegare al meglio, anche se io in generale non ne capisco molto di borse e quant’altro (l’unico film che ho visto a riguardo è stato il “The Wolf of Wall Street” e non l’ho neanche visto tutto, perché è proprio un argomento che mi stanca… non è nelle mie corde purtroppo)
In tutto il romanzo – perché come ti avevo anche già detto in chat qualche tempo fa, questo non può essere chiamato “storia”, ma ha tutte le caratteristiche al posto giusto per essere un romanzo da scaffale in libreria – si sente una conoscenza che va al di là delle semplici informazioni prese da libri o internet, in particolare per la città di Roma… i nomi e le descrizioni dei luoghi riescono a trasportarti lì in quel posto e in quel tempo!
Io studio beni culturali quindi leggere qualcosa di così accurato su artisti, opere e sculture, fa solo accrescere l’amore che provo per l’arte! 
Noto che ci sono tanti personaggi “positivi” contrapposti ai rispettivi personaggi “negativi”… ho notato questa cosa sì, ogni personaggio ha il suo rispettivo opposto, non so se sia una cosa voluta, ma io ho avuto questa sensazione
Fai un uso degli aggettivi che è impeccabile, per esempio la contrapposizione di Anna Laura con Beatrice è fra le mie scene preferite!

Marcello e Beatrice, almeno per quanto riguarda i primi capitoli, sono la mia OTP, lei la adoro, ha un carattere così diverso dalle altre ragazze dell’epoca, e poi tu hai la capacità di caratterizzare così bene e in maniera così diversa ogni personaggio, che io personalmente adoro, anche se andando avanti verso gli ultimi capitoli l’ho trovata un po’ troppo simile alle solite "Mary Sue"… ma rimane comunque un bel personaggio!

Claudia invece la immagino proprio con una faccia da topo che squittisce ad ogni rumore sospetto… non la vorrei mai come madre e anzi, stimo Marcello per come la tratta… Signore, non si può vivere con una persona del genere in casa! E il punto è questo tipo di persone esistevano sul serio… poveri figli, non vorrei essere al posto loro D:

Guido è un personaggio ambiguo… non lo riesco ad inquadrare, ma fossi stata in Beatrice non sarei stata così magnanima con lui, anzi, gli avrei detto tante di quelle cattiverie… nei capitoli successivi mi sono resa conto che è un viscido schifoso… non lo reggo, mi dispiace per lui che sia indebitato fino al collo, ma non può permettersi di trattare una ragazza in questo modo, venderla e fregarsene di quello che gli fa “l’uomo che potrebbe diventare socio in affari”. Bleah, mi rivolta, ma spero che dopo quello che Navarra gli ha detto, capisca che Beatrice è in serio pericolo e prenda dei seri provvedimenti. Sono sicura che c’è di più di quello che fin’ora ho letto.

E FINALMENTE BACIO FU. Niente da dire, ci sono voluti otto capitoli, ma il bacio fra Bea e Marcello finalmente c’è stato (beh, è andata meglio che in Harry Potter che ci sono voluti 7 libri, ahah)
Poi, così, un’altra curiosità… Inizialmente credevo che alcune lettere messe in corsivo nei dialoghi fosse un problema del mio pc o del mio tablet, ci sono arrivata con calma che era per accentuare la cadenza toscana di Beatrice ahah.

Gerardo finalmente ha rivelato il suo io intriore, e adoro la scena di quando prende in braccio Vittoria e la porta in camera… è stato così dolce, e io non so se avrei aspettato quanto lui per reagire in quel modo! Povera Vittoria…
E BACIO FU (2). Finalmente anche Vittoria e Gerardo si sono dati una svegliatina! Gerardo come perosnaggio mi piace molto, ha una psicologia molto interessante, forse non so mi piace anche più di Marcello!

Parliamo un po’ del ultimi capitoli!
Ecco che quando le cose sembrano cominciare ad andare per il verso giusto, ci vuole l’azione angst… povera Bea, ti piace martoriarla eh? xD Mo’ anche il rapimento… dai adesso ci sarà la folle corsa di Marcello per salvarla… infatti, tac. Comunque l’idea di Beatrice di minacciare Navarra col suicidio è una gran bella idea. Credo che potrebbe essere uno spunto interessante per farmi tornare l’ispirazione – che ultimamente è volata via.
Però alleluja Guido s’è svegliato (Meno male). 
Però tutto bene quel finisce bene, almeno… per ora, ma questo pranzo mi inquieta e mi incuriosisce allo stesso tempo… e sono d’accordo con Vittoria: Beatrice è una ragazza troppo in gamba per farsi mettere in difficoltà da Claudia… specialmente poi se Marcello la sosterrà! Sono sicura che andrà alla grande! Claudia si rivela essere sempre più insopportabile, mentre il papà di Marcello è così carino e dolce *^* però cos’è successo? S’è infervorata tutto un tratto, lol. Qui mi sa che quella ad ver bisogno di uno psicologo (ma magari di uno psicihiatra) è proprio lei… santo cielo, da sopprimere D:

Bene, sono arrivata alla fine, e finalmente ho saldato il mio debito, la storia come ho già detto mi è piaciuta, difficile da leggere perché ovviamente leggere un capitolo per volta è più semplice che leggere 15 capitoli insieme, e anche se ci ho messo tanto, la tua recensione è qui, per te <3
Se non l’ho ancora fatto, metterò la storia fra le seguite, perché a questo punto voglio sapere come andrà l’esame di maturità di Beatrice :D

Un bacio, Sappi~

Recensore Veterano
20/12/15, ore 19:38

Oh, eccomi finalmente qui a proseguire questa piacevolissima lettura. Sono trascorsi secoli, forse addirittura millenni, eppure appena ho letto le prime righe mi sono di nuovo sentita subito a casa.

Ho apprezzato davvero tanto la scena con il signor Giancarlo: i due giovani è vero che sono già adulti, uomini indipendenti, ma dinanzi a situazioni come questa e in presenza di personaggi come Navarra è bello che Marcello abbia chiesto aiuto a suo padre. Lo rende molto umano e vero – non che in precedenza abbia avuto una sensazione diversa comunque.

A proposito di Navarra, è veramente un mostro disgustoso. Solitamente non provo istinti omicidi verso i personaggi delle storie, per quanto possano essere cattivi, ma lui... Già solo per essersi permesso di rapire Beatrice meriterebbe una scarica di calci senza fine. Lo detesto sul serio, tanto più perché mi dà proprio l'idea di essere un depravato. Ah, magari finisse in prigione a vita! Oppure, chissà, magari ci libererà definitivamente della sua presenza passando a miglior vita.

Certo che pure la zia Assunta non scherza... Ma che razza di madre – anche se Beatrice non è sua figlia – può dire quelle cose? Chi si sognerebbe mai di dire "Non potevi mandarla via in un altro momento? Ci serviva ancora!"? E la cosa che mi mette più tristezza addosso è la consapevolezza che persone così esistono davvero purtroppo.
In quanto a Guido, se fino a qualche capitolo fa mi faceva rabbia, adesso provo soltanto pena per lui. Sul serio credeva che si trattasse di un gioco? Forse d'ora in avanti riuscirà a rendersi conto delle conseguenze delle sue azioni e, magari, la prossima volta ci penserà su due volte prima di prendere accordi con gente poco raccomandabile come Navarra. Nel frattempo spero che coglierà al volo l'occasione di salvare la vita a sua sorella, unica vittima in questa situazione.

Ed ora veniamo a Marcello.
Non mi ha per niente stupita che il suo autocontrollo abbia ceduto istantaneamente alla notizia del rapimento: l'amore e tutto ciò che gli ruota attorno non sono governati da razionalità. Quindi non mi passa neanche per l'anticamera del cervello di dirti che hai scritto una sciocchezza e sei uscita dal tuo personaggio, anzi, trovo che la tua coerenza sia impeccabile da questo punto di vista. Del resto stiamo parlando di esseri umani, non di automi.
Trovo molto appropriato anche il pessimismo del giovane: quando si tratta dell'altrui sofferenza tendiamo ad essere positivi e fiduciosi, per rassicurare un amico o un parente, ma quando tocca a noi siamo indicibilmente negativi, tutto appare più nero della notte e ci scoraggiamo in fretta, almeno all'inizio.
Per questo esistono gli amici. Ancora una volta trovo meraviglioso il legame tra Marcello, Gerardo – che in questo frangente, soprattutto all'inizio, si rivela un amico preziosissimo, il muro portante a cui fare appello durante un terremoto – e Vittoria, la saggia e indispendabile Vittoria. Senza il loro apporto affettivo, Marcello sarebbe caduto nella depressione più nera.

Infine, la nostra cara Beatrice.
Ho voluto lasciarla per ultima perché questo personaggio è di una forza sconcertante. Mai una volta che si sia lasciata sopraffare dalla vita, dagli eventi. Tentenna, barcolla, a volte inciampa, ma poi si tira su le maniche e riparte più forte di prima.
È stata rapita, drogata, legata e dinanzi a lei ha un futuro tutt'altro che roseo, eppure fronteggia Navarra come pochi altri saprebbero fare nelle sue stesse condizioni. È una donna che lotta, è una donna che non ci sta ai giochi prepotenti che a volte la vita ci obbliga ad affrontare. Io tifo per lei, sempre e comunque, e incrocio le dita affinché non le accada niente di troppo brutto.

Prima di chiudere ti segnalo una svista.
"che cosa potevano sapere i suoi due amici di cosa sta passando lui, dell’angoscia che lo asfissiava? Niente!", hai lasciato il tempo al presente.

Forse è superfluo dirti quanto mi piaccia leggerti.
Questo scritto è la dimostrazione che non bisogna inventarsi una realtà strana e colma di insidie, pericoli e grandi guerre tra popoli per dar vita ad una storia avvincente.
Mi mancherà da morire quando la porterai a compimento e tendenzialmente preferirei ritardare all'infinito la lettura dei restanti capitoli a disposizione, ma spero ugualmente di riuscire a tornare qui quanto prima.
A presto!

Recensore Junior
20/11/15, ore 12:04

Ciao! Ed eccoci all'ultimo capitolo che purtroppo hai pubblicato.
Adesso attendere il prossimo sarà una vera tortura.
Io sono una che solitamente leggere storie già completate proprio per questo motivo: non ho per niente pazienza. Detesto aspettare.
Ma per la tua purtroppo dovrò mettermi una pietra sulla coscienza e attendere. È vero che tu ovviamente fai capitoli molto lunghi quindi ci vuole il tempo che ci vuole. È naturale.
Comunque, parlando di questo particolare capitolo devo dire che non ha deluso le mie aspettative.
Il pranzo è stato proprio come avevo immaginato.
La grande matrona si e comportata come al solito da stronza e soprattutto da maleducata.
Io ritengo che una persona può essere chiunque, anche il re, ma il rispetto è d'obbligo.
Non ho capito che cavolo l'ha invitata a fare. Insomma alla fine l'ha fatta solamente sentire a disagio e basta, non le ha praticamente rivolto la parola.
Inizialmente mi aspettavo che si sarebbe comportata molto peggio.
Ti spiego: magari con battutine per metterla in difficoltà o cose del genere.
Invece è stata proprio indifferente nei suoi confronti.
Che poi in realtà qualche insulto indiretto gliel'ha tirato.
Diciamocelo, insultando il figlio in realtà insultava lei.
Beatrice si è comportata in modo rispettoso. Probabilemte se fossi stata io, a un certo punto sarei esplosa e qualche battuti a sarcastica mi sarebbe uscita. Per poi scoppiare in una litigata.
Sono una persona molto impulsiva, quindi sarebbe potuto anche capitare.
Giancarlo invece si è comportato in un modo meraviglioso. E stato un padrone perfetto.
Adesso attenderemo come andrà avanti la situazione.
Non vedo l'ora di saperlo.
Aspetto con ansia il seguito.
Ti faccio come al solito i migliori complimenti per questa meravigliosa storia.
A presto spero!!

Mc

Recensore Veterano
18/11/15, ore 01:11

Con immenso piacere riesco finalmente stasera ad essere qui.
Scommetto che hai sentito il mio strillo di felicità mentre facevo capriole per tutta la stanza, saltellavo come un'adolescente dinanzi al poster del suo idolo e mi sentivo felice come se qualcuno mi avesse infine fatto il tanto atteso regalo. Non voglio togliere spazio al resto, ci mancherebbe, ma non posso davvero evitare di esordire così. Ho tanto sperato e tifato per Gerardo e Vittoria che non riesco a smettere di sorridere nel vederli finalmente privi delle fette di prosciutto che si erano imposti. Evviva! So che questo piccolo evento non assicura il lieto fine alla coppia, ma voglio godermi pienamente la sensazione di gioia.
A quanto pare lasciarli soli ha funzionato. Non mi stupisce che sia stato necessario l'intervento di Beatrice per arrivarci: Marcello, come lui stesso ammette, si sente troppo parte del trio per trarre questo tipo di conclusione, Vittoria è presa da altro e Gerardo... No, Gerardo non chiederebbe mai volontariamente a Marcello di lasciarlo solo con Vittoria, tanto più perché è convintissimo di non piacerle. Che tenero sciocco che è! Ma è anche un uomo deciso all'occorrenza. È già la seconda volta che ce lo dimostra platealmente lasciandoci intendere che il suo carattere pacato e controllato gli impedisce di reagire immediatamente come forse vorrebbe e dovrebbe fare, ma quando arriva al punto di rottura non si lascia fermare da nessuno. Avrebbe semplicemente potuto dichiararsi a Vittoria senza arrivare a perdere la testa, ma il punto è che aveva bisogno di perderla per dirle finalmente ogni cosa. Ah, che liberazione!
E sapere che anche Vittoria è invaghita di lui da molto tempo... Mi sono sciolta!
Mi piace il modo in cui affronti l'amore e tutto ciò che gravita attorno ad esso. Non sei mai smielata e non offri tutto e subito: il lettore ha modo di crescere insieme ai personaggi, passo dopo passo, guidato dagli eventi e da te che tutto conosci e sai indicarci le vie. Parlo al plurale perché non è mai scontato ciò che accadrà dopo un determinato evento. Ad esempio sapevamo che Navarra aveva intenzione di rapire Beatrice, ma non ci hai assicurato che ci sarebbe riuscito e tutt'ora in effetti non sappiamo con certezza come finirà. Abbiamo diversi percorsi possibili e soltanto seguendoti arriveremo a quello che percorreranno i nostri amici. Sì, ormai li considero amici.
Tornando all'amore, Beatrice e Marcello sono delicati nel vivere il loro. Ho avuto il sentore che Vittoria e Gerardo si incendino abbastanza in fretta - il che è in linea con il carattere di lei, senza ombra di dubbio, e sostanzialmente anche con quello di lui - mentre Beatrice e Marcello si nutrono di piccoli contatti, anche se questi iniziano a non bastare più.
È bello che ognuno di loro abbia una propria realtà e che le coppie non siano tutte uguali. Del resto hai sempre mostrato di tenere molto alla caratterizzazione dei personaggi, quindi non posso fare a meno di complimentarmi ancora una volta con te.
Mi rifaccio alle tue note per aggianciarmi alle prossime considerazioni: non sei noiosa, né pedante, né pesante. Il romanticismo fa bene alle storie, fa bene alla vita di ognuno di noi e per lo stesso principio è giusto inserire anche altro nelle vicende. Lavoro, imprevisti, incontri con altri personaggi, tradimenti, tiri mancini... il morto magari no, però dipende su chi si abbatterà la sentenza! Se toccasse a Navarra non mi dispiacerebbe molto, devo essere sincera.
Ad inizio capitolo mi ha fatto quasi male fisicamente sapere Vittoria così giù. È comprensibile, certo, e mi sarei stupita se non ce l'avessi mostrata così turbata e scoraggiata da ciò che le è accaduto, ma mi sono così abituata alla sua allegria contagiosa che mi sono intristita io stessa. Fortunatamente Gerardo è riuscito a tirarla su di morale nel migliore dei modi.
Ho molto apprezzato che lei abbia deciso di raccontare tutta la verità sul Carciofone (scusa, ormai lo chiamo così) anche a Gerardo: da amici fidati quali sono non possono mentirsi troppo a lungo anche se a volte piccole e innocenti bugie a fin di bene sono utili nei rapporti.
Sono stata molto felice di rivedere un pizzico della "vecchia" Vittoria nel momento clou: lei che prende l'iniziativa, lei che rassicura Gerardo, che lo invita attraverso piccoli gesti a smetterla di sentirsi sempre inadatto. L'ho trovata molto dolce. E lui tenerissimo, ma mi sa che sono un po' di parte ormai... Si può avere una cotta per un personaggio letterario? (La domanda è decisamente retorica).
In quanto a Beatrice: cesserà mai la vita di avercela con lei? Sembra un vero e proprio accanimento, povera piccola! Fortunatamente ha due angeli custodi in miniatura a guardarla. Mi ha fatto molto piacere che tra tutti tu abbia scelto proprio Valentina e Alessio per questo compito. Non mi resta che incrociare le dita per Beatrice e Marcello... Non oso immaginare come potrà prendere la notizia del rapimento.

Come sempre posso soltanto chiudere facendoti i miei complimenti. I capitoli sono sempre molto scorrevoli e se anche corposi non risultano per niente pesanti. Anzi, li si legge tutti d'un fiato.
Sono sempre più felice di averti trovata.
A presto!

Nuovo recensore
14/11/15, ore 18:38

ciao cara, eccomi!
non ci speravi piu eh? ^_^
Allora, è chiara la tua propensione al linguaggio aulico. personalmente apprezzo la proprietà di linguaggio.
Per quanto riguarda la sintassi, beh direi che non c'è nulla da eccepire, vista anche la bravura della nostra comune amica.
I personaggi sono ben costruiti, la trama c'è.
l'unico problema che ho riscontrato è piuttosto comune: i capitoli sono troppo lunghi. Questo va spezzato a metà. Il pc non è l'ideale per i racconti lunghi, nè il tablet o il cellulare. Mentre un libro ha una fruizione diversa, il pc affatica troppo.
Ci rivediamo nei prossimi capitoli.
(Recensione modificata il 15/11/2015 - 10:31 pm)

Recensore Junior
12/11/15, ore 16:07

Ciao!
Povera Beatrice che mo deve anche affrontare la maturità. Mai un attimo di pace. Lo stress è un suo estenuante compagno.
E vabbè dai.. L'hanno passata tutti alla fine, ce la farà pure lei XD
Marcello è sempre più tenero e imbarazzato.
Ho capito la sua difficoltà nel dire/invitare Beatrice per la grande serata, ma il problema è che in ogni caso non può fare altrimenti.
Come ha detto lui, la madre non mancherebbe di parlare male della ragazza anche se penso che una serata in sua compagnia, non sia per niente un momento felice.
Sicuramente cercherà tutti i modi possibili per farla sentire a disagio e in imbarazzo, ma la nostra Beatrice deve mostrarsi forte è pronta ad affrontare anche questa avversità. Infondo il premio di tutto, è Marcello.
Tifo ovviamente per lei, e abbasso alla madre!
Giancarlo mi ha un po' preoccupato. Ho un pessimo presentimento per quanto lo riguarda, ma mi tengo la possibilità di non parlare a vanvera o dichiarare sentenze troppo presto.
Attenderò di andare avanti per questo.
Inoltre stanno venendo fuori sempre più notizie sulla Carter-Colonna. Vedremo come si evolverà anche questo.
Come al solito ti faccio i più sentiti complimenti per tutto.
A presto!
Mc

Recensore Junior
09/11/15, ore 17:00

Ciao! Eccomi di nuovo qui.
Povera Beatrice, le sue disgrazie non sono ancora terminate, adesso deve conoscere la futura suocera. Poraccia.
Il padre di Marcello mi piace sempre di più. Nonostante abbia una moglie che è una grande rompiballe oltre che una comandina, sembra che riesca a volte a far uscire le palle.
La madre è proprio una stronza comunque. Se fossi stato Marcello e avessi abuso i soldi che ha lui me ne sarei già andata da un pezzo.
Comunque, il capitolo è molto bello e in alcuni tratti l'ho trovato anche divertente.
Saverio mi ha fatto morire. Aveva dato già segnali ambigui verso Beatrice nel capitolo precedente e ora ha mostrato quale fosse il motivo di ciò.
Quando poi sviene perché ha visto un pochetto di sangue, fantastico.
E perché, Marcello che diventa tutto rosso a tavola ripensando a quel poco che ha fatto che Beatrice? Idolo indiscusso.
Neanche l'avesse messa incinta col pensiero.
Ma in fondo Marcello e questo che è, un pivellino ingenuo in fatti amorosi e lo adoriamo proprio per questo.
Per Guido un po' mi è dispiaciuto. Pensavo che avesse capito lo sbaglio enorme che ha fatto, invece ora che si è ripreso e la sorella e salva continua a dire che era l'unica possibilità che aveva. Non accettato proprio a pieno il suo errore.
E vabbè pazienza, gli daremo un altra chance.
Per il resto tutto perfetto.
A presto cara!

P.s. Curiosità mia personale: hai deciso di scrivere una storia Fiorentina perché sei Toscana?

Recensore Veterano
06/11/15, ore 21:26

Vengo a leggerti oggi per trovare un po' di pace da pensieri tutt'altro che piacevoli. Ho scommesso su questa storia che considero un piacevole ritrovo, un angolino di felicità e quiete, e mi rendo conto di aver fatto la scelta migliore per me stessa. Leggerti mi ha distratta, ma mi ha anche ricordato quanto sia meraviglioso dar voce alle storie che si hanno in testa, indipendentemente da tutto e tutti, quindi ti ringrazio per avermi regalato questo momento e migliorato definitivamente la serata.

Ma passiamo alle nostre vicende.
Ricordo ancora con emozione il precedente capitolo e posso dirti che questo non è stato da meno sebbene mi abbia fatto venire un colpo dietro l'altro. Non ricordo più le volte in cui ho trattenuto il fiato, quelle in cui ho inghiottito improperi e quelle in cui ho lanciato uno strillo, di quelli potenti però. A pensarci bene, agli acuti riesco a risalire, così da poterli condividere con te.
Il primo è arrivato alla rivelazione che Maria Luisa aspetta un bambino da quell'antipatico prepotente di Ascanio. Pensava sul serio di poter conquistare Marcello con questi presupposti facendo magari passare per suo il figlio di Colonna? Sul serio? Sono sconcertata dalla sua "ingenuità", per non dire altro.
Il secondo è esploso immediatamente dopo, quando il giovane ha ammesso di essere in combutta con Carter. Da non crederci! Mi chiedo come si muoveranno ora Marcello e Gerardo perché dubito che semplicemente lasceranno correre.
Il terzo è stato più un mugolio irritato accompagnato da un paio di insulti quando il carciofone non ha ringraziato Vittoria pubblicamente. Ma come si permette? Dopo tutto quello che ha fatto per lui. Ingrato.
Il quarto è invece identificabile con un'opposizione disgustata per l'ennesima mancanza di rispetto del carciofone verso Vittoria. Bravo, sposa la tua musa e lascia Vittoria a Gerardo, per piacere. Grazie e a mai più rivederci.
Il quinto è arrivato sul finale. Dimmi che Navarra non porterà davvero via Beatrice. Ti prego. Dimmi che suo fratello si farà venire un'idea o tirerà fuori gli attributi, per favore... Non potrei sopportare di vedere Marcello sofferente ora che Gerardo sembra aver trovato un equilibrio.
Scusami, mi sono lasciata prendere. Mi sono così affezionata ai personaggi che mi arrabbio quando vedo che altri personaggi li trattano come non merito. Comprendo sia tutto parte della trama e apprezzo moltissimo questi colpi di scena gestiti magistralmente.

Restiamo su Marcello e Gerardo.
Adoro il loro modo di essere amici vicendevolmente e con Vittoria. Per andare in soccorso ad un amico in difficoltà non temono l'altrui giudizio, non si fanno scrupoli ad intervenire.
Prima Marcello contro Ascanio.
Poi Gerardo contro il carciofone, davvero platealmente stupendo perfino Marcello oltre che tutti noi. Chi se lo aspettava? Ha fatto proprio bene a distruggergli l'opera d'arte. Opera d'arte poi!
Trovarle persone come loro! Sono amici esemplari.
Per restare su Gerardo mi è molto dispiaciuto vederlo ancora una volta abbattersi a causa del giudizio di uno stolto. Mi sono rivista molto in lui: succede anche a me di tanto in tanto di cedere al pessimismo nel ricevere un'immotivata critica o un'offesa gratuita, perciò lo capisco e sono felice che abbia Marcello e Vittoria al suo fianco. E sono contenta che lui abbia infine reagito con decisione per la sua Vittoria.
Inoltre mi fa piacere che i due si siano infine avvicinati, che abbiano mosso un primo passo verso la sincerità nei confronti di loro stessi innanzitutto.
Non oso neanche immaginare cosa deve aver provato Vittoria in quel frangente. Deve essere stato davvero orribile per lei.
In quanto a Marcello, è strano. Sono stata abituata a vederlo forte e sicuro di sé, ma comprendo i suoi timori, le sue incertezze che gli fanno onore dal momento che si preoccupa per Beatrice, più giovane di lui. È un vero gentiluomo e sono certa che la sofferenza patita da entrambi finirà prima o poi permettendo loro di amarsi. O almeno lo spero con tutto il cuore.

Come al solito mi sono concentrata prevalentemente sui personaggi, ma questo non significa che mettettendo da parte commenti sul tuo stile io non lo apprezzi. Tutt'altro. Se trovo questa storia tanto accattivante è proprio perché è scritta molto bene, perché usa vocaboli appropriati, perché non scade mai nel volgare pur descrivendo a volte personaggi che lo sono. È una narrazione, la tua, che coinvolge, stimola e incuriosisce il lettore, perciò è davvero piacevole leggerti.
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti e spero di tornare presto in questo posto felice.
Alla prossima!

Recensore Junior
05/11/15, ore 18:27

Ciao! Finalmente la nostra Beatrice è sana e salva!
E Navarra spero che ottenga tutto quello che merita. O come il sospetto che non finirà in trappola ma che in qualche modo riuscirà a fuggire, per poi ritornare a rompere di nuovo le balle.
Ma vedremo, potrei anche aver preso una cantonata e nel prossimo capitolo scopro che è stato ghigliottinato. (Speriamo 😝)
Comunque, i due quasi amanti forse a breve potranno riabbracciarsi. Voglio vedere la reazione che avrà Marcello appena scoprirà che lei è viva e vegeta. Come minimo voglio un bacio appassionato!
Ma scopriremo anche questo.
Gerardo e vittoria mi piacciono un sacco, anche se ovviamente in questo capitolo non è successo molto per quanto li riguarda.
A parte il fatto che a quanto pare dormono insieme. Che porcellini :)
Mi ha fatto molto pena la scena di quando Marcello li guarda con una certa tristezza, mischiata a invidia. È da capire ovviamente, non deve essere per niente una bella sensazione affrontare ciò che lui sta affrontando.
Anche se ovviamente il peggio lo ha affrontato Beatrice.
Vedere tutto il proprio futuro rovinato e non aver alcun potere per cambiarlo deve essere qualcosa di orribile.
In qualche modo spero, come per te, che ciò non ci accada mai.
Tralasciando i miei futuri apocalittici e deprimenti, ti faccio i complimenti per questo capitolo.
Sei riuscita a gestire al meglio le varie azioni che si sono susseguite, quindi brava.
Spero a presto!

P.s. Guido finalmente è più o meno rinsavito e il poliziotto, che si è avvicinato a Beatrice alla fine, è un Patato. Ciao!