Recensioni per
Goodnight Sweetheart
di Tetide

Questa storia ha ottenuto 415 recensioni.
Positive : 414
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
04/02/14, ore 06:57
Cap. 27:

Che belli Jean Jacques e Martha! Sono l'immagine della vita che rinasce dalle macerie della guerra! Lui le è accanto da amico, la sostiene e sprona a combattere senza cercare di auto-dotruggersi, le fa capire che nel suo futuro ci può essere ancora una luce, che accanto a lei forse, un giorno, troverà qualcuno disposto ad amarle ed a farla ancora amare. Lei lo percepisce, per un attimo si lascia andare a quella dolce sensazione, anche se subito la reprime come un qualcosa che il suo cuore in lutto non può ancora permettersi di vivere. Ma si avverte che hai riservato una chance per questa coppia ed il loro valore simbolico per tutta questa storia ora appare in una luce più chiara, complimenti!
Questo capitolo è ricco di tensione, in ogni riga c'è un senso di attesa, l'arrivo degli alleati incombe come una "liberazione" ma mette anche addosso un profondo senso di ansia, perchè arriveranno altri momenti difficili, è evidente,e qualche altro protagonista ci lascerà la pelle. Il mio caro Louis stavolta si è salvato per un pelo, meno male! Ora sposerà la sua Rosalie . Un'altra nota di speranza nel buio...

Recensore Junior
04/02/14, ore 06:43
Cap. 26:

Che stridore nel cuore quel "Buon anno" pronunciato a fine capitolo... E' la vita che va avanti anche nella guerra, anche tra le lacrime nel vuoto deflagrante delle assenze che già si fanno sentire dolorosamente  tra i nostri protagonisti, E' fuori luogo festeggiare, non c'è nulla da festeggiare, almeno non ancora e tutto quello sforzo di costruire un'atmosfera di "normale" festa, si colora e si appesantisce ancora di più di struggente malinconia, nella cellula partigiana come nel ricevimento allo Cheval Rouge...
In questo pezzo si vede tutta la difficoltà che ha ancora Oscar a lasciarsi andare con Andrè, anche se ormai la loro complicità è più che tangibile. Ma qui non è solo la donna soldato che si fa scrupoli a far venire fuori le sue debolezze, Oscar si sente tremendamente in colpa per il futuro e la gioia che la guerra ha strappato tanto crudelmente a Charlotte. Perchè dovrebbe lei ballare, provare a sorridere e ad andare avanti, quando quella dolce ed ingenua ragazza, poco più che una bambina, ha visto morire in modo brutale quelle stesse speranze senza possibilità di riscatto? Sarà un altro pesante fardello da sollevare dal suo cuore, dovrà capire invece che è proprio per Charlotte, per Aramis, per Lundi e per tutti quelli che già non ci sono più che dovrà andare avanti e affrontare il suo futuro non chiudendo la porta alla speranza. Ci riuscirà lo so, le hai messo un angelo accanto. Bravissima!


(Recensione modificata il 09/02/2014 - 08:31 am)

Recensore Junior
29/01/14, ore 06:59
Cap. 25:

Il pianto dopo il dolore acuto e la rabbia. E' difficile per tutti metabolizzare la morte. Per tutte le persone che piangono Charlotte ed Aramis e con loro tutte le vittime innocenti di questa maledetta guerra. Ma la parte più difficile sarà convivere con quel vuoto e trovare la forza di riprendere a guardare avanti. Oscar si è stretta forte alla sua "roccia", in quel "grazie" e nella sua risposta rassicurante c'è ormai una certezza che non si perderanno mai più. Luois e Rosalie si promettono una speranza, anche loro si abbracciano disperatamente per sopravvivere e trovare la forza. Perchè,come dice Antoinette ad Axel, la guerra distrugge tutto ma non può razionare i sogni.
Matilda, invece, trama vendetta come un cane rabbioso. Sai che in fondo mi fa un po' pena. Anche lei, a suo modo è una vittima della cecità umana.
Ti abbraccio!

Recensore Junior
29/01/14, ore 06:47
Cap. 24:

Cara Tetide, scusami per questo intervallo nelle recensioni (la storia, lo sai, l'ho già letta tutta d'un fiato a Natale) ma ho avuto dei problemini all'occhio e mi sto imponendo di centellinare le mie notturne al portatile.
Pura poesia, cara! Questo capitolo è un pezzo di assoluta bravura! Meraviglioso e poetico nella sua immensa tragicità!
Mi ha messo i brividi la scena di Charlotte che corre veloce come una farfalla verso il richiamo della morte. Alla ricerca di una luce dopo l'assurda condanna al buio che ha subito con violenza il suo giovane corpo e la sua anima. Cerca la luce tra i bagliori della dustruzione,, come una bambina,, senza curarsi della realtà si fonde con quel dolore universale annullandosi in quella luce. E Aramis dimostra la sua purezza rincorrendola e unendosi a lei in questo gesto di immolazione. Non è morto per vendetta, come rischiava di fare, ma per essere con lei, vicini in un modo in cui il futuro non avrebbe più potuto concedere loro, mano nella mano, contro tutto l'odio e la brutalità. E mano nella mano li trovano, mano nella mano ho immaginato che si siano incamminati in un futuro senza più brutture e sofferenze. Un'immagine agghiacciate e bellissima nello stesso tempo!
E che dirti della scena finale? Hai scelto un modo anche qui davvero toccante per far cadere Oscar tra le braccia di Andrè. Hai ragione, non è desiderio, anche se i loro corpi si cercano e si sono sempre cercati, è qualcosa che va al di là, un desiderio di 'calore'. Oscar ha bisogno di sentirsi riscaldare l'aniima dall'unico che può comprendere fino in fondo il suo dolore e la sua rabbia, l'unico che la conosca davvero in profondità e che può lenire il sangue delle sue ferite. E' lei che lo cerca, è lei che spinge la sua mano. E lui è lì, è sempre lì per lei, per amarla, sostenerla, riempirla di sè e di quell'amore totale che solo riesce a far sentire due spiriri affini una cosa sola. Oscar e Andrè sono una forza insieme, è da qui, da questa loro fusione, che devono trovare lil coraggio di andare avanti, anche se il mondo intorno a loro sembra precipitare in un baratro di assurde lacrime. Per ritrovare una fiammella di speranza anche in quel buio che investe tutto senza mai chiedere scusa. Che follia la guerra!
Tesoro, scusami, mi sono lasciata andare, ma quello che scrivi mi emoziona davvero tanto e spero si senta! Un bacione!

Recensore Junior
21/01/14, ore 06:35
Cap. 23:

Un altro capitolo in cui si tocca con mano la disperazione. La rendi tangible, concreta, quasi visibile nei gesti nervosi, nei sussulti, nell'abbandono, nel rifiuto silente e ostinato di riaprire gli occhi. Quello di Charlotte e quello di Jeudi. Singolare che la disperazione ce la fa toccare con gli occhi delle donne martiri della guerra. Sono vive eppure morte, qualcosa dentro si è definitivamente spezzato per entrambe. Charlotte ha perso la sua innocenza e si rifiuta disperatamente di tornare a vivere appoggiandosi come una naufraga ad Aramis, l'unico che sembra ancora riuscire ad entrare in contatto con lei,  Jeudi ha perso la sua fanciullezza, i ricordi di un passato di risate e complicità che la guerra le ha strappato con violenza e teme che presto questo vuoto sarà destinato a farsi ancora più profondo perchè anche Leon è lì fuori a rischiare la vita come Lundi. Entrambe scoppiano e cedono. Charlotte tenta più volte di annientarsi trattenuta per i capelli da chi la ama. Jeudi cede a quel senso di vuoto ed alla sua debolezza ma per fortuna si ritrova accanto Gerard che la protegge e la rispetta (grand'uomo!). Per Jeudi vedo una speranza per la povera Charlotte invece l'abisso sembra molto più profondo. A volte il dolore trascina in basso come un'ancora troppo pesante da sollevare...
Anche questo capitolo è stato un bel pugno nello stomaco, cara Tetide, e questo vuol dire che sei molto ma molto brava!

Recensore Junior
21/01/14, ore 00:27
Cap. 22:

Lo sapevo! Me lo aspettavo questo capitolo, era nell'aria dopo quella maledetta trappola per liberarsi di Aramis! Mi chiedo davvero come possa essere stata così ingenua fin dall'inizio Charlotte, E' stato forse il suo desiderio di diventare libera ed indipendente come le sorelle, una fretta di crescere che la divorava con ansia e che forse non le ha fatto capire con chi aveva a che fare. Cara Tetide, hai descritto un capitolo di una spietata intensità. E' il dolore della guerra e della brutalità che gridano gli occhi spenti di quel giovane fiore che ha perso la sua innocenza. L'immagine stessa della guerra che distrugge e annienta anche quando non toglie la vita. Perchè in quei casi, quando la sorte ti toglie anche la speranza di un dolce futuro, dei figlie che Charlotte non potrà più avere dal suo Aramis la vera condanna è davvero continuare a vivere giorno dopo giorno. E Aramis... ho immaginato (anche perchè tu l'hai descritto egregiamente)  la rabbia e la frustrazione per non essere riuscito a proteggere neanche la donna che ama. Un fallimento che si unisce ad un altro più antico e che l'hai iniziato a consumare dal di dentro silenziosamente. Oscar e Rosalie accanto a loro vivonon nuovamente l'impotenza . Ma in questo caso non avrebbero potuto fare più di tanto, Charlotte non le ha messe al corrente fino in fondo del pericolo che stava correndo, ha continuato fino all'ultimo a minimizzare per non allarmarle. Meno male che per Oscar ci sono sempre le spalle tenere e forti di Andrè ad accoglierla.
Bravissima!

Recensore Junior
14/01/14, ore 06:56
Cap. 21:

Il momento della dolorosa comuncazione del conte e di Leon alla povera Jeudi! Se la prende anche con lui alla fine, se la prende con tutto questo stramaledetto destino che le ha rubato il fratello con cui cui ha diviso la vita, le sembra di crollare, di non potere più andare avanti. Ci fai toccare con mano tutta la sua disperazione ed il suo senso di svuotamento, cara Tetide, sembra che anche gli affetti più cari nulla possano in questo momento contro questo sordo dolore che fa invaso la sua anima. Sei stata davvero efficace in questa parte, mi sembrava di vedere la scena davanti agli occhi (ma con te e questa storia, lo sai, non è una novità per me).
Teatralmente e sinistramente invece sembra si stia compiendo il designato destino per la feroce Matilda, Heinrich è davvero astuto oltre che coraggioso, sta giocando benissimo le sue carte per consegnare ai collaborazionisti il loro "caprio espiatorio", che reagisce sempre più come un cane rabbioso, Qui ne fa le spese anche il povero Jean che si fa consolare e curare da Constance; è molto bello il rapporto che il piccolo ha instaurato con Aramis ed il modo affettuoso in cui D'Artagnan li guarda, sono davvero riusciti a crearsi una famiglia, quella che a tutti e quattro è mancata così crudelmente.
Il capitolo si chiude con un nero presagio. Povera Charlotte ma perchè la voce della sua coscienza non le apre gli occhi?

Recensore Junior
14/01/14, ore 01:37
Cap. 20:

E qui ci è scappato il primo pianto, Tetiduccia!
Povero valoroso e coraggioso Lundi! Che strazio il suo colloquio con Leon! Gli affida la vita di sua sorella e la sua protezione perchè ora non sarà più lui a potersene occupare come ha sempre fatto da quando erano bambini. Questa sporca guerra sta cominciando ad insanguinare la scena come era inevitabile ma fa comunque stringere il cuore cominciare a dare un volto alle sue vittime... Ed ancora molte ce ne saranno. Inevitabilmente fino alla fine.
E' un capitolo che lascia un profondo senso di inquietudine anche per la rabbia cieca che traspare dal "rapace ferito" Matilda e dal viscido tentativo di De Guise di sfuggire al controllo di Aramis per adescare con violenza la povera e soprendentemente ingenua Charlotte. Si intuisce benissimo che errore farà questa ragazza cercando la sua autonomia come le sorelle.
Sorelle che intanto si parlano molto schiettamente. Alla fine del capitolo viene fuori tutta la generosità e la sensibilità di Oscar. Non si dà pace, si sente responsabile per la morte di Lundi, lei che avrebbe dovuto proteggere in tutti i modi i suoi uomini. Ma Rosalie la conforta dolcemente e le fa notare che almeno il "suo" Andrè è vivo, non può più chiudersi nella sua fortezza ignorando il richiamo dell'amore, ora che più che mai ogni precario istante va vissuto fino in fondo e non sprecato.

Recensore Junior
11/01/14, ore 07:39
Cap. 19:

La vita. Nonostante la guerra e contro la guerra.Questo capitolo, cara Tetide, sintetizza molto bene il desiderio più che umano, descritto saggiamente dal gigante buono Porthos di non arrendersi all'illusione di potere ancora... vivere! Così, in questo clima sempre più teso, D’Agout e Nanny sono una splendida testimonianza del potere dell'amore che dà il coraggio di non arrendersi al dolore e di osare contrapporgli la speranza.. l'età è solo un piccolo ed insignificate dettaglio anagrafico (ma che forte questa nonna di Andrè però, buon sangue non mente!).
Ed è un esempio di questa pulsione esplosiva di vita che vibra tra le paure e le ansie opprimenti anche la "fuga" pericolosa dal mondo di Victor e Diane. Ha ragione Porthos, non è amore ma come biasimarli? Vogliono solo "fregare" quella dannatissima guerra che vorrebbe strappare loro quella vita dalle mani!
Martha è sempre più il simbolo dell'eroismo, uno dei personaggi più belli del racconto. E' distrutta dal suo lutto e si lancia in operazioni sempre più ardite con l'avventatezza spaventosa di chi non ha più nulla da perdere perchè ha già perso la cosa più importante. E' l'eroismo del dolore che muove oltre all'amore per la patria. Jan Jacques lo ha capito subito ma non può fare molto per lei. Non è pronta per amare un'altra volta anche se è molto, molto fortunata senza saperlo perchè non è da tutti poter contare su una seconda possibilità. Gli tocca così aspettare, cercando di controllare e difendere da lontano la sua incolumità in questo momento di debolezza, ma quello che si semina non è mai gettato al vento, Matha è in grado di capirlo e saprà capirlo quando sarà il momento giusto.
Infine Matilda. Mi fai disprezzare questa donna eppure provare quasi pena per lei. Il mostro ferito. In fondo è anche lei una vittima della storia.
Un bacione, bravissima!

Recensore Junior
06/01/14, ore 00:34
Cap. 18:

Ancora una volta hai mischiato efficacemente in questo capitolo vicende personali e descrizioni storiche inceccepibili di più ampio respiro del clima del "regime" nazista. Il quadretto delle collaborazioniste ha in sè una forza dirompente in quello squallore di valori che è anche apoteosi di opportunismo e per Matilda un rospo necessario e velenoso da ingoiare. Lo stesso regime che inneggia con inquietante orgoglio davanti a Martha è spaventosamente maschilista e lei se ne sente una pedina tutto sommato di poco conto anche se non può fare a meno di servirlo per sfogare la sua frustrazione malata.
Molto ben costruita è l'azione di guerriglia, uno splendido pathos, complimenti! Peccato che ci rimetta le penne il povero Hans gettando nello sconforto più totale Martha (che personalmente mi piace tantissimo). Sembra però che per la ragazza il destino stia prospettando una nuova opportunità per tornare ad amare quando avrà metabolizzato quel crudele lutto.
Intanto quella perdita scioccante mette Rosalie sulla difensiva. Ha paura di perdere il suo Louis allo stesso modo e comincia a capire che non può più restargli lontana pregando che esca illeso ad ogni battaglia.
Un ultimo doveroso accenno va alla colonna sonora di questo capitolo: fantastica!

Recensore Junior
06/01/14, ore 00:15
Cap. 17:

Cara Tetiduccia mia, come ti ho scritto, in queste vacanze non ho potuto connettermi con il portatile con calma per scriverti le mie recensioni ma mi sono letta la tua storia tutta d'un fiato senza riuscire a fermarmi! Ti lascio alla fine le mie impressioni sulla valanga di meravigliose e dolorose emozioni che mi hai lasciata perchè voglio continuare ad esprimerti le sensazioni che ho provato capitolo per capitolo.
L'inizio di questo diciassettesimo è stato davvero magistrale. Oscar e Andrè quando sono insieme sono sempre bellissimi. Qui viene fuori una sensualità travolgente ma anche una profonda e toccante complicità e comprensione "intima" fra loro. "Tu non vuoi essere donna perchè non vuoi amare!".... questo Andrè estremamente maschio ed estremamente sensibile lascia davvero senza fiato. In poche parole mette in crisi tutte le certezze di Oscar, la conosce benissimo ormai, lei non ha più scampo davanti al suo amore. E quasi per affronto gli si lancia incontro in una scena di pura passione che riproduce all'inverso il "mitico" strappo della camicia.. Questa volta è lei che lo spoglia brutalmente... Cosa vuole dimostrare? Che non teme l'amore, si chiede poi dopo avere visto dove si è spinta? No, hai ragione, questa è una dichiarazione d'amore a tutti gli effetti, contro qualunque ragione e qualunque istinto di difesa, è una resa incondizionata mia cara ed orgogliosa Oscar e tu hai ragione, mia bravissima scrittrice, da ora nulla potrà più essere lo stesso fra loro (finalmente!).
Martha è riuscita a carpire un altro segreto importante dall'odiosa Matilda. Si avverte subito che questa sarà una missione molto pericolosa e la parte successiva in cui Lundi chiede a Leon di prendersi cura della sua dolce Jeudi se dovesse accadergli qualcosa mi ha fatto accapponare la pelle quando l'ho letta. Sembra proprio che un presentimento oscuro stia invadendo la mente di quel coraggioso ragazzo. Povero Lundi!
Aramis e Charlotte si prendono invece una temporanea rivincita su quel viscido serpende di De Guise ma è evidente che lui da quel momento cercherà qualche scusa per liberarsi dell'odioso "spettatore" ed adescare la ragazza in qualche modo per trovarsi solo con lei e soddisfare le sue sudicie voglie. Se solo Charlotte si fidasse fino in fondo di Aramis...

Recensore Junior
28/12/13, ore 09:09
Cap. 16:

Che tristezza, povera Jeudi, un matrimonio di facciata per salvarsi la vita ma lei si sente come se stesse tradendo il suo amore. E' Leon a cui dovrebbe dire lo voglio, è accanto a lui che dovrebbe essere, a combattere e rischiare la vita come fa lui ogni giorno. Quanto dolore le costa quella recita e le lacrime non ce la fanno ad essere trattenute in petto. Tavernier è davvero un grand'uomo e fa di tutto per proteggerla e farle capire che non ha altra scelta, anche per il bene di Leon ma questa parte lascia davvero l'amaro in bocca.
Invece mi rincuora che Charlotte si sia confidata con Aramis che qui dimostra davvero la sua sensibilità nel comprendere fino in fondo i suoi turbamenti. Per fortuna ora ci sarà lui con lei durante quelle lezioni ed il viscido (ormai mi hai trasferito l'immagine del serpente nella testa) non oserà alzarle ancora addosso le sue manacce con lui presente. Ho l'impressione però che il partigiano non potrà sempre scortare la ragazza, sicuramente de Guise tenterà di sbarazzarsi di lui per rimanere solo con la sua "vittima designata".

Recensore Junior
28/12/13, ore 08:50
Cap. 15:

Cara Tetide, ho una difficoltà pazzesca a trovare una connessione decente per il portatile durante queste feste ma non ho abbandonato la tua avvincente storia!
Mi piace sempre di più il tuo sofferto d'Artagnan. Ora ha trovato una forma di riscatto morale dalla sua vita perduta e l'amore per Constance gli ha dato una nuova speranza anche se teme per il loro futuro, Aramis lo guarda ancora con sospetto ma lui lo so conquisterà prima o poi anche lui (magari gli salverà la vita, immagino una cosa del genere).
Oscar e Andrè continuano ad avvicinarsi ed a sfuggirsi. Andrè dovrà scoprire le intime ragioni della sua paura se vuole arrivare davvero a farla sbloccare con lui ma gli eventi concitati non danno loro il tempo di vivere ed approfondire il loro legame. Arrivano gli scontri e la prima vittima del gruppo, quel Rochefort che si immola per salvare la vita ed il ruolo importatne di Oscar per la cellula partigiana, il primo eroe. Andrè per un attimo ha un colpo al cuore credendo che la sua Oscar sia stata uccisa ma per fortuna almeno lei è salva.
Charlotte ha invece avuto il primo sentore delle vere intenzioni di quel viscido di de Guise ma le ha scambiate per una reazione all'alcool e forse non le ha considerate correttamente come delle avanches a lungo premeditate. Addirittura se ne vergogna e sceglie di non rivelare nulla ad Aramis che cerca da lei un amore puro, Questa ragazza mi inquieta nella sua ingenuità, mi sembra di aver capito che nonostante tutto tornerà nella tana del serpente e come dall'inizio non ho un buon presentimento per lei.
Bravissima come sempre. Colgo l'occasione di questa recensione per farti anche da qui gli auguri di buone feste!

Ps. Ah dimenticavo... è molto poetica la sua riflessione sull'"altrove".
(Recensione modificata il 28/12/2013 - 08:53 am)

Recensore Junior
20/12/13, ore 07:13
Cap. 14:

Un altro capitolo intensissimo! Non te l'ho commentato subito perchè mi sono persa a guardare video (praticamente mi hai fatto "vedere" la scena dell'esibizione di Rosalie, Axel e Diane dal vivo in quel pezzo di Glenn Miller, sai che adoro quel tipo di suggestioni!) e mi sono appassionata a guardare i vestiti d'epoca in quella chicca di sito che hai scovato.
Cominciamo dai miei cari Oscar e Andrè che finalmente hanno un emozionante confronto diretto. Questo Andrè è meraviglioso, mi piace sempre di più. Valoroso, intelligente, pacato, gentile con tutti, sensibile, perspicace e, appunto, diretto. Glielo dice in faccia ad Oscar, senza mezzi termini: lei sta scappando da lui e da sè stessa. Per paura, perchè si sente destabilizzata in tutte le sue certezze di una vita, ma così si comporta da "vigliacca", per lei è più facile affrontare il pericolo in battaglia che i propri sentimenti. "Una rosa è sempre una rosa, non potrà mai diventare un lillà"... questa bellissima frase che richiama la storia originale dice davvero tutto e rappresenta in pieno il carattere e la delicatezza fuori dal comune di quest'uomo. Forza Oscar, splendida rosa che hai paura di sbocciare, ti ha detto a chiare lettere che ti ama, che aspetti a gettarti tra le sue braccia?
Molto d'effetto è la rappresentazione del brano di Miller sul palco in quell'atmosfera ostantatamente allegra che fa da contrasto come un pugno nello stomaco all'aria cupa che si respira ovunque fuori. Non te lo dico in ogni capitolo ma continuo ad apprezzare tantissimo i riferimenti storici ineccepibili ed i tocchi di costume con cui pennelli le tue scene. Rendono tutto estremamente vivido.
Era inevitabile che Rosalie cominciasse ad entrare in tensione anche se Louis non ha intenzione di rischiare inutilmente la sua vita ed Oscar stessa, dandogli la sua benedizione, glielo chiede. Sono contenta anche per D'Artagnan che si sta conquistando con coraggio la stima e l'affetto di "quasi" tutti i compagni partigiani. Sembra davvero rinato a nuova vita.
E' invece tristemente inquietante la posizione di Lundi costretta a sposare il conte pur di preservarsi dalle retate degli Ebrei. Ora Leon non potrà frequentarla come prima, sarà sempre più difficile per loro. Che tristezza, lei avrebbe avuto diritto a conservare quel giorno per loro...
Purtroppo però quella scelta è il minore dei mali, con i nazisti non si scherza. Lo prova il discorso finale di D'Artagnag ed Hans in cui aleggia lo spettro dei campi di concentramento. I partigiani all'epoca non ne potevano conoscere la vera barbarie ma già qualche voce delle torture e sevizie atroci che vi si effettuavano cominciava a circolare.
Intrecci baci appassionati con brividi freddi che gelano il cuore, cara Tetide, è una storia davvero complessa che sai gestire con grande bravura ed equilibrio. Bravissima!
(Recensione modificata il 20/12/2013 - 07:17 am)

Recensore Junior
15/12/13, ore 08:59
Cap. 13:

E quell'abbraccio divenne tutto il loro mondo.
Pura poesia, cara Tetiduccia, adoro questa storia! Questo disperato incontro d'anime è stato magnifico!
E la colonna sonora in sottofondo fa venire i brividi. Ancora un amore sospeso, che si alimenta con un'intensità sconvolgente di ogni attimo perchè ogni attimo potrebbe essere l'ultimo. E la paura ora  la fai venire anche a me. Spero che quel "per sempre" (che come avrai capito è un'espressione che mi piace molto...) sia da interpretare in maniera ottimistica. Ancora i miei complimenti!