Recensioni per
Goodnight Sweetheart
di Tetide

Questa storia ha ottenuto 415 recensioni.
Positive : 414
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
16/09/11, ore 10:42
Cap. 24:

capitolo davvero triste, che ti lascia sospeso fino alla fine. La fine di Charlotte, in una luce di pazzia e la decisione di Aramis di seguirla in tutto e per tutto anche sotto a un bombordamento. Il dolore di Rosalie è palpabile, ma anche quello di Oscar che a modo suo reagisce e si abbandona ad Andrè. Non è presto, è giusto. Giusto che si siano amati in silenzio, senza neanche guardarsi ma sentendo il calore dei loro corpi, perchè la guerra sta portando distruzione e le sue vittime aumentano sempre di più. L'unica cosa..ma Alain era nella stessa stanza? Chissà se si è divertito a sbirciare la scena XD

Recensore Junior
06/09/11, ore 16:58
Cap. 23:

Carissima, ti chiedo scusa per il ritardo con cui anch'io recensisco, ma quest'aggiornamento mi ha beccata mentre ero nella città più bella del mondo (almeno secondo me!!) e nonostante avessi avuto il pc con me confesso di essermici dedicata ben poco. Grazie, prima di tutto, per la "dedica" che anche stavolta mi hai voluto regalare, non nascondo che come al solito è un tipo di dedica che mi fa battere molto il cuore....Ma torniamo alla storia: è un capitolo duro, questo, da mandare giù, duro e difficile perchè ci fa vivere la devastazione subita da una donna violata, umiliata, offesa nel suo intimo, una devastazione che la spinge fino a tentare l'atto estremo, quello di togliersi la vita. Altra donna smembrata per sempre è Jeudi, che non può più sentirsi "ricomposta" dopo la perdita difficilissima che ha dovuto affrontare, e qui viene da dire che per tanti uomini che si comportano peggio delle bestie (cito spudoratamente Ninfea) esistono per fortuna anche veri gentiluomini come Tavernier. Un capitolo ancora una volta molto "femminile", a mio modo di vedere, che di nuovo ci fa comprendere la guerra "vista da lei": un capitolo che non può lasciarci indifferenti come donne, e che tu, con la tua scrittura senza sbavature, hai saputo condurre eccellentemente come sempre. Bravissima Tetide.




Recensore Veterano
05/09/11, ore 21:06
Cap. 23:

Carissima Tetide,ti chiedo umilmente perdono ma,credimi,ho portato il pc in vacanza con me,ma solo per fargli cambiare aria,così ho finito con l'ignorare sia l'aggiornamento sia il tuo prezioso avviso.Merito la frusta!In risposta alla tua,mi pare di sottolineare l'ovvio dicendoti che la rabbia va rivolta agli autori di violenze fisiche e psicologiche;a chi subisce offriamo tutto il sostegno possibile.In questo capitolo hai scritto che perdere i ricordi é come perdere parte di sé.Voglio svelarti un segreto:questo é uno dei cardini della "rimozione" ,specie nei soggetti più giovani(fanciulli e adolescenti).Ma leggo che anche tu,da donna,sai ben calarti nella tragedia di Charlotte,nel suo bisogno di sentirsi protetta da qualsiasi emozione.Eppure,nel suo gesto suicida,io voglio vedere lo scossone che riuscirà ,pian piano,a farla riemergere dal tunnel della cieca disperazione.Mi hai scritto che Gerard é solo un amico,e qui me ne hai dato conferma.Egli,ancora una volta,si rivela un uomo eccezionale:comprende che solo la disperazione,il vuoto spingono Jeudi nelle sue braccia,ma non ne approfitta.Dove sono queste perle rare?Come sempre un capitolo splendido.Al prossimo aggiornamento e ti chiedo perdono anticipatamente se non sarò puntuale con la recensione,ma la "pacchia" é finita:tra pochi giorni si ricomincia.

Recensore Veterano
02/09/11, ore 20:37
Cap. 23:

Guteeeeen Abend!!!!!!
Ciaooooooooooooo Tetideeeeeeeeeeee!!!!!!!!!! :) :)
Ho letto gli aggiornamenti!!
Il fatto che mi ha colpito di più è stato quello di Charlotte..ma prima o poi doveva capitare era questione di quando sarebbe accaduto e non se sarebbe accaduto. Ho preferito che hai descritto la conseguenza e non l'accaduto perchè così siamo libere di immaginarci quel pervertito di De Guise che vorrei impiccarlo altro ché! Charlotte sta morendo..l'unica sua ancora di salvezza è Aramis..se lui non ce la fa, non ce la farà nessuno.
Oscar trova in Andrè un appoggio, però questa è la dimostrazione che questa guerra lascia vittime anche tra chi sopravvive..
Per Matilda mi spiace un po'..ma la guerra è la guerra..
Mentre Jeudi è un'altra vittima..la perdita di Lundi è stata troppo forte, una parte di lei che le è stata staccata con prepotenza..
Si legge la paura di Tavernier di essere scoperto..ed è più che normale!
Jeudi che si abbandona nei ricordi è molto dolce come scena, li immagino loro in Svizzera felici..o forse nella tua storia sono in Francia..ma poco importa..l'immagine è quella.
Il destino ha giocato in modo curioso e quasi con dovere nel rapporto tra Jeudi e Gerard..e complimenti per la razionalità e la sincerità di Gerard..non so quanti uomini l'avrebbero fermata..un affetto così forte, sincero e senza doppi fini è raro in tempo di guerra..e Jeudi è stata fortunata almeno in quello...
Complimenti Tetide! Sempre scorrevole, diretta e senza tanti giri di parole. Le immagini si vedono e si toccano, e si avverte l'angoscia dei protagonisti..
Starei qui a commentare per ore questa tua storia, la trovo un capolavoro e non smetterò mai di dirtelo..
Un bacio e scusa ancora se ti ho fatto preoccupare!
Tschius!

Recensore Master
01/09/11, ore 11:38
Cap. 23:

Questo è stato davvero un capitolo molto doloroso, visto attraverso la disperazione di Jeudi e Charlotte, due donne che per motivi diversi e diverse disgrazie sono morte dentro... Jeaudi, sprofondata nel dolore e che per dolore rischia di commetterre sciocchezze di cui si pentirebbe ma che per fortuna è circondata da amici e persone che le vogliono bene e le impediscono di fare stupidaggini.
Charlotte invece è devastata. Morta, un fantasma che respira e che ha un cuore che batte ma ciò è l'unica cosa che la rende 'viva'. Per il resto non c'è più, se n'è andata e non tornerà più purtroppo, credo... Triste vedere come si lascia morire pian piano, vedere che ha cercato in qualche modo di accelerare la fine... E' stata salvata più volte perchè qualcuno è sempre riuscito a bloccarla prima dell'inevibatile, ma fin quando sarà così? Solo Aramis sembra riuscire a trovare punti di contatto con lei ma boh... basterà a farle - forse - risalire un pò la china per darle comunque una spinta per andare avanti?
E con questi dubbi, ti rinnovo i miei complimenti e ti saluto al prossimo capitolo ;)

Recensore Master
30/08/11, ore 10:42
Cap. 23:

L'unica cosa che mi consola un poco, nella terribile situazione che sta vivendo Charlotte, è che ci hai rassicurate sul fatto che quell'orribile mostro che l'ha devastata in maniera così efferata non la passerà liscia, anche se ( concordo pienamente con Crissi ), questo non potrà comunque farla tornare la ragazza di prima.
Anche Jeudi sta passando veramente un brutto momento, la perdita di Lundi e la paura di perdere anche Leon a causa della guerra, la stanno portando, inevitabilmente, sull'orlo di un abisso nel quale rischia di sprofondare senza possibilità di uscirne. Fortunatamente accanto a lei c'è un uomo splendido come Gerard, che comprende il suo stato d'animo e cerca di sostenerla, rispettandola e spronandola a non cedere alla disperazione.
Stai portando avanti una fic tutt'altro che semplice con abilità, perizia, tatto e bravura, pertanto non posso che rinnovarti, per l'ennesima volta, i miei più sinceri complimenti.

Recensore Veterano
29/08/11, ore 22:16
Cap. 23:

Il conte Tavernier è davvero un gentiluomo. Ha tutta la mia stima perchè non ha buttato all'aria l'amicizia con Leon e il rispetto di Jeudi. Forse qualcun altro ne avrebbe approfittato, anche perchè lui e Jeudi in fondo sono sposati. Ma poi? Per lei non significava niente, se non una valvola di sfogo in un periodo nero; avrebbe finito per odiarlo e acuito ancora di più la sua sofferenza. Soltanto un'altra persona si sarebbe fermato in tempo, e anche se non la cito immagino che tu abbia capito a chi mi riferisco.
Charlotte non smetterà di tentare in suicidio se continua su questa linea, ma d'altronde com darle torto? Arrivare a togliersi la vita è una consapevolezza che può raggiungere solo chi ha conosciuto il vero dolore e per quanto sia ingiusta, è la via d'uscita più semplice per molte persone. Per una fragile come lei poi, il trauma dello stupro non passerà mai, anche se ovviamente spero che in qualche modo lo riesca a superare. Aramis è sempre con lei, per non parlare delle sorelle. Ma de guise la dovrà pagare, per cui ho fiducia in te. Anche Alain adesso è in allerta per Diane, giustamente.
Complimenti e alla prossima!!

Recensore Veterano
29/08/11, ore 19:36
Cap. 23:

Ehhhh :) lo so, lo so! Ma sto Tavernier!!! ok, chiudo con l'apprezzamento totale e sbambolato di quest'uomo. : )
E invece no! Nella drammaticità di questa tua bella ed impegnativa storia, lasciami un poco dare i numeri e sbambolare! Sarà che il gelato alla nocciola fa parte del trio panna-nocciola-cioccolato che per anni mi ha schiavizzata, ma la capisco se cede alla tentazione di annebbiarsi con lui. : )
Perfino più "santo" di André, quest'uomo! :)
Ha comunque ragione a richiamarla al bisogno di sopravvire ed al fatto che la sua apatia può comprometterli tutti quanti.
Charlotte ... La vendetta su De Guise non le sarebbe comunque d'aiuto perchè un trauma di tale livello, con conseguenze fisiche oltre che psicologiche, ... mah, difficilmente la immagino recuperare la sua vitalità. Ma certamente, esseri simili vanno impossibilitati a far danno ulteriore (e mi contengo).
Ma davvero finchè c'è vita c'è speranza. Dobbiamo solo augurarci che la fiammella in lei trovi qualcosa con cui ardere ed infiammarsi.
Capisco perchè tu voglia definire certi atti "bestiali", per la volontà di dissociarsi, perchè pare impensabile che esseri raziocinanti possano arrivare a questo. Ma proprio nel fatto che esseri che dovrebbero essere dotati di un intelletto superiore a quello delle bestie sta l'orrore. Hai parlato anche di campi di sterminio? E' da bestie? Purtroppo no. E a tutti questi orrori vengono sempre trovate giustificazioni, che un animale di certo non elaborerebbe (che so, la gonna troppo corta, il trucco troppo pesante, voler fare la cantante ... solo qualche esempio per richiamare Charlotte). Per questo ho utilizzato il termine "mascolino" (perchè è un crimine umano e statisticamente a prevalenza maschile).
Una volta lessi una discussione in merito al fatto che nessuno cercò di annientare Oscar per mezzo della violenza sessuale, cosa che l'avrebbe certamente distrutta. Il fatto poi che André, il caro e buono André (comprendo la sua esasperazione e apprezzo il suo intelletto che lo ha fermato in tempo), ci andò vicino, fa capire quanto sia sottile il confine tra un brav'uomo ed un mostro.
Mi scuso per il bla bla bla :), è che l'argomento è ... beh, diciamo che preferisco parlar di gelato alla nocciola! : )
Ma certamente lo stai affrontando con coraggio in questa vicenda e, beh, complimenti sinceri. Ciaooo
ps scusa, avevo confuso il "verme" Germaine col "verme" De Guise ... senza offesa ai vermi, ovviamente! : )
(Recensione modificata il 29/08/2011 - 10:42 pm)

Recensore Master
28/08/11, ore 12:57
Cap. 23:

Povera Charlotte, come non capirla nelle sue reazioni?
Non è semplice immedesimarsi in una donna che subisce una cosa simile, ma credo davvero che tu abbia colto la realtà in tutta la sua durezza. E lo hai fatto con sensibilità e rispetto.

Mi permetto solo di dissentire su una cosa, che però non c'entra nulla con la tua storia: tu hai parlato di "atti bestiali", e lo sono certamente, ma pensare che l'uomo si riduca come una bestia non è del tutto esatto. Nel mondo animale non esiste nulla del genere, la violenza sulle donne è una prerogativa, un primato tutto umano (e che primato!), e un uomo (ma non è degno di questo nome) che fa una cosa simile è MOLTO PEGGIO, MOLTO INFERIORE AD UN ANIMALE. L'uomo è l'unico appartenente al regno animale che riesce davvero a essere un mostro, lo stiamo vedendo anche in questi giorni. Scusa se ho voluto gridare questa cosa, ma è un tema che mi prende moltissimo.

Tornando alla tua bellissima storia, quello che è accaduto a Charlotte è qualcosa che io trovo spaventoso; è così devastata dentro che più di una volta tenta il suicidio e ci sarebbe anche riuscita se non l'avessero fermata in tempo. Spero che non riesca mai nel suo intento, (anche se penso che sia meglio morire che subire una cosa simile) anche se non so quanto e come potrà risollevarsi. E poi c'è la povera Jeudi che porta un lutto pesante, ferita nell'animo, e disperata, tanto da non curarsi più di se stessa e di chi sta cercando di aiutarla; una disperazione che quasi la porta a gettarsi tra le braccia di Tavernier per soffocare il dolore, ma il marito è un vero signore e la capisce e non approfitta della sua fragilità del momento.
Sì, la storia e gli eventi si stanno facendo drammatici, ma penso che sia inevitabile, c'è la guerra, e le feste non possono del tutto soffocare l'atmosfera cupa che si sta vivendo.
Bravissima Tetide, un capitolo intensissimo che prende l'anima con la tua scrittura curata e perfetta.

Recensore Veterano
28/08/11, ore 07:32
Cap. 23:

Ciao bellissima!!!Scusa il ritardo ma ero in ferie..Allora, il capitolo mi è piaciuto molto anke se la povera Charlotte è caduta in un oblio spaventoso..Spero che nn voglia suicidarsi..X qaunto riguarda Oscar hai ragione, si è dimostrata più donna che mai e chissà magari ad Andrè stavolta andrà meglio...Non vedo l'ora di leggere il seguito...ti abbraccio fortissimo baci baci tantissimi

Recensore Master
26/08/11, ore 13:55
Cap. 22:

Con enorme ritardo, eccomi! Ero al mare e senza connessione, per questo ci ho messo tantissimo a leggere e a recensire, quando sono in ferie stacco da tutto ciò che di informatico ho e mi godo l'aria aperta e il sole :)
Ma appena torno...
Comunque, capitolo tristissimo, che destino crudele che hai riservato alla povera Charlotte... Violentata nel corpo e nella mente, fisicamente distrutta e con danni irreversibili... Per una donna non potere avere figli è una delle condanne più dure da sopportare, soprattutto quando questa condanna non te la da la natura ma un tuo simile... Spero di non trovarmi mai in una situazione del genere. Avevo il magone mentre leggevo di Charlotte anche se mi aspettavo qualcosa di simile, anche nell'anime in fondo Charlotte ha un destino tragico!
Mi ha fatto piacere ritrovare d'Artagnan e Constance in questo capitolo. Non romance, certo, un capitolo duro. Ma leggere di loro, anche se comprimari, mi fa sempre piacere!
Bene, ora son tornata e leggerò ovviamente in tempo reale i prossimi - spero imminenti - capitoli ;)

Recensore Junior
23/08/11, ore 15:11
Cap. 22:

Carissima,
no, non sono sparita e anche se spesso non riesco a farmi viva per troppi impegni, non ho alcuna intenzione di abbandonare la tua storia.
Che capitolo! Ho le lacrime agli occhi, davvero.
Ai tempi della guerra, assieme alle vittime cadute al fronte, era davvero necessario fare i conti con le vittime civili, colpite non solo sotto i bombardamenti o tramite il fuoco delle rappresaglie, ma anche dalla bestialità umana. Mi hai riportato alla mente il romanzo di Moravia, "La Ciociara", con l'aggressione a Charlotte. Ma il tema della violenza è ancora terribilmente attuale. E tu l'hai saputo rendere davvero molto bene, principalmente perchè ci vuole coraggio, inoltre perchè lo si deve fare senza retorica e senza strumentalizzarlo per strappare lacrime e consensi. Tu ci sei riuscita, in modo crudo e realistico come una denuncia, ma allo stesso tempo in maniera molto lirica e delicata, attraverso il gruppo di donne che si stringe delicatamente ma con forza e decisione, attorno alla piccola Charlotte. Quello che ne emerge è un vero e proprio spaccato senza tempo: parli di una storia di ieri che può essere una storia di oggi e immagino non sia stato semplice. E non so come reagirà Charlotte, adesso. Perchè, come dicevano un in un vecchio film, per queste cose non basta una tinozza d'acqua calda per lavare via tutto e dimenticare. Mi chiedo se continuerà a vivere, se si chiuderà in se stessa come impazzita o se desidererà lavare con il sangue il male subito.
Si percepisce l'influsso del viaggio in ex Jugoslavia, si sente in questa puntata una malinconia, un senso di lacerazione profondo. E' lo stesso che anch'io ho provato trovandomi a passare fra le case martoriate e le mattonelle con i nomi dei deportati nel quartiere ebraico di Berlino. E' agghiacciante. E, anche in questa tua storia, la guerra, con le sue atrocità, continua a mietere vittime innocenti, come è davvero stato.
A questo punto, mi domando cosa farà Aramis. Metterà a tacere il suo dolore misto all'onta per salvaguardare i piani dei compagni oppure aggiungerà altro sangue alla tragedia? Mi domando cosa farei io nei suoi panni e cosa farà lui. Ma non so darmi esattamente una risposta.
Attendo. E, intanto, i soliti, sinceri complimenti, questa volta triplicati per la scelta e la resa del tema.
Un bacione,
M.

Recensore Junior
23/08/11, ore 12:13
Cap. 6:

Dopo essermi ripresa dalle vacanze che, purtroppo, sono finite troppo presto, mi ritrovo qui, dalla tua splendida storia.

Leggere di D'Artagnan mi ha tretto lo stomaco, povero cocco! Costretto a giacere con Milady per sfamare il suo fratellino; hai reso benissimo il disgusto dell'uomo per la sua concubina e la cattiveria di lei che vuole un corpo senz'anima. Lo tratta come un burattino, e a dire il vero, egli la lascia fare, sia per soldi, sia perché non trova il coraggio di negarsi.

Lundi ha l'irruenza della sua giovane età; vuole partecipare attivamente e si ritrova sul sidecar! Beh, meglio che fare lavori di fatica, almeno si diverte un po'! Immagino la faccia di D'Agout, poveretto! Se guida Lundi, ne vedrà delle belle ;)

Bella la scena di Martha Edith e Jeudi: mi sono piaciute le loro descrizioni fisiche che rivelano i loro rispettivi caratteri! Le loro riflessioni sulla guerra, la paura e la preoccupazione per i loro uomini...ma hanno anche la voglia di svagarsi e di impegnare la mente in qualcosa di diverso dalla preoccupazione e l'ansia per il futuro. Penso che nei tempi di guerra l'unica cosa che le persone hanno davvero è solo il presente che tentano di vivere al meglio, allontanando il pensiero del futuro, della morte e della devastazione e si concentrano su quel unico momento che voglio vivere a pieno.

Personalemente, scrivere di guerra non mi è mai riuscito bene (e pensare che nella mia storia sta per arrivare ilo momento, mi sento male @_@) e come lo rendi tu, cavolo!, è ammaliante! Spero di imparare presto, dato che mi serve per essere convincente!

Bel capitolo!

A presto!

Recensore Master
22/08/11, ore 13:48
Cap. 22:

Povera Charlotte ! Che trauma orribile e devastane, e che violenza atroce ha subito da quel maledetto pervertito di De Guise !
Hai saputo descrivere in maniera veramente commovente e straziante la brutalità e l'orrore cui è stata sottoposta la ragazza.
Le ferite del corpo, ma soprattutto dell'animo - date anche le conseguenze devastanti di questa atroce violenza - di una giovane vita che aveva tutta la vitalità e l'entusiasmo ricco di aspettative dell'adolescenza, l'hanno irrimediabilmente spezzata dentro, lasciando una cicatrice profonda che difficilmente potrà rimarginarsi.
Spero proprio che Aramis riesca, prima o poi, a farla pagare con la vita a quell'orribile mostro.
Un capitolo davvero molto toccante ed intenso per la tematica delicata che affronta, e che tu hai saputo trattare, come sempre, con sensibilità e realismo impeccabili. Bravissima...complimenti davvero.

Recensore Master
19/08/11, ore 01:16
Cap. 22:

Un capitolo molto forte e drammatico perchè affronti un tema spinoso che tocca e scuote corde troppo profonde nell'animo di una donna. Ti dico subito che stilisticamente il capitolo è ineccepibile e non delude affatto; il modo in cui apri il capitolo è tagliente e efficace, nella descrizione che fai di questo "fantasma" lacero e sanguinante che si aggira tra le macerie polverose della città. Sembra di vederla e niente potrebbe esprimere meglio il dolore, l'annientamento di un individuo. E' un'immagine che da i brividi e genera orrore e sgomento, eppure tutto è descritto con un tocco delicato, con vero lirismo. E'come se avessi spersonalizzato questa poverina, tanto che inizialmente questo "fantasma" sembra non avere un nome, anche se si intuisce subito chi sia; in effetti una donna che subisce una violenza, perde se stessa e muore dentro. Dal momento che non tollero e non perdono in nessun caso la violenza sulle donne, io spero che De Guise muoia tra atroci sofferenze. Povera Charlotte; forse nella storia originale della Ikeda le era andata meglio. Certo, mi dispiace moltissimo, e non mi aspettavo un epilogo così triste per lei, ma la tua storia prevede delle vittime ed è naturale in tempi tanto oscuri.
Ottimo l'inserimento di Madame Noailles come ginecologa, direi che è perfetta, ed è comprensibile la reazione che hanno i vari personaggi di fronte alla tragedia di Charlotte; il senso di colpa di Rosalie, che si sente responsabile, la rabbia furiosa di Aramis (spero che avrà modo di vendicarsi) e il senso di impotenza e fragilità di Oscar.
Un ottimo capitolo che non delude affatto, ma che comunque colpisce al cuore chi legge.
Bravissima come sempre.