Recensioni per
Goodnight Sweetheart
di Tetide
Sei davvero una scheggia a scrivere e ciò è MOLTO bene!!! E così siamo arrivati al terribile 1943, anno infernale della guerra. Molto bella la prima parte con una Oscar tormentata dalla sua doppia vita di donna che vive come un uomo e che combatte contro se stessa e lo 'strano' e dolce sentimento che prova verso Andrè, sentimento che non è ancora riuscita bene a identificare. O meglio, sa cos'è nel suo sub-inconscio e lo rifugge... Ma mi auguro capitolerà presto. Bello anche come hai reso il rapporto con il padre, simile all'anime ma quì forse più dolce. |
No, no, forse non mi sono spiegata: tu mi rispondi "purtroppo" la storia di André e Oscar è un po' in ombra, e questo allora vuol dire che non mi sono spiegata bene...Per fortuna lo è, dico io! Perchè, appunto, qui non si tratta più della riscrittura di quello o di quell'altro anime, ma di un vero e proprio affresco prima di tutto storico dove ogni personaggio "è lui ma non è lui", nel senso che conserva molte delle sue caratteristiche peculiari pur essendo però contestualizzato perfettamente nel nuovo scenario narrativo. Perfetta, come sempre la documentazione storica: siamo nel 1943, anno cruciale. E danno i brividi le decsrizioni che fai, frutto evidente, come già ho detto, di un profondo e accuratissimo lavoro di ricerca. Bellissima l'idea della lettera del padre di Oscar, che apre su uno scenario più intimo e personale all'interno di quello più vasto della trattazione storica e narrativa. E anch'io confesso di essere stata colpita dall'apparizone di Leonhard, così vivido nella descrizione che quasi si aveva l'impressione non solo di poterlo veder ma addirittura "sentire" nel suo carisma e nella sua essenza...Ti rinnovo i miei complimenti, e ribadisco: è decisamente la tua opera migliore (bada bene che ho detto opera, e bada anche bene che ho apprezzato molto anche le altre...). |
Confesso che adesso mi é molto più agevole leggere questa tua storia,e non posso fare altro che apprezzarla sempre di più.Il periodo storico in cui hai deciso di ambientare le vicende dei tuoi numerosi personaggi non é certamente dei più semplici,e,ancora,non conosciuto a fondo.Ed é doveroso applaudire alla tua capacità di destreggiarti in queste tristi vicende senza scadere nel drammatico o,più semplicemente,nella registrazione come di un fatto di cronaca.Infine devo dire che mi piace molto come,nonostante tutto,i nostri beniamini lascino parlare i loro cuori,abbandonandosi a fantasie d'amore,segno che,nonostante le brutture della guerra cui devono fronteggiare quotidianamente,la vita continua e va vissuta attimo per attimo. |
Ciao Tetide!! Non mi aspettavo che aggiornassi così presto ma ne sono felicissima! |
Ciao! Sai che al nome Edith non avevo pensato! E' che Schwarz era il cognome di tante famiglie ebree (penso ad esempio al vero come di Tony Curtis, fra quelli famosi) che subito pensato a quello. Eh eh, sbagliando come sempre... : ), ma ormai, "prender granchi" per me è un hobby! |
....Sono io che nel fotografo Robert intravedo un personaggio veramente esistito, e grandioso, il famosissimo fotografo Robert Capa? Sono sempre più strabiliata dal sorprendente realismo che hai saputo raggiungere grazie alla ricerca storica dettagliatissima, tanto che - e bada bene che non è una critica, eh?? - la storia tra Oscar e André quasi passa in secondo piano davanti alla complessità della trama e dal suo incalzare assolutamente avvincente..Bellissima, davvero. Veramente credo che tu qui ti sia rivelata nella tua forma migliore, continua così. |
Bravissima!La tua storia di certo non é molto semplice,ma dimostri di saperti muovere con molta destrezza,pari ai tuoi citati maquis.Complimenti ancora e alla prossima. |
Ciao! Innanzitutto grazie per l'avviso sull'aggiornamento...ormai mi conosci bene, lo sia che ogni tanto mi perdo qualche pezzo, vero? Un altro bel capitolo, con tanti elementi di discussione e spunti di riflessione. La condizione dell'apoca è ben rappresentata da Jean e dal palazzo in cui vive, ma quel passaggio che tu descrivi con così tanta tristezza finisce con una nota di speranza rivolta al futuro, ed è una frase che mi ha emozionato tanto! I nostri due eroi preferiti si vedono poco, ma quel tanto che basta per rivelare che anche in André ci sono gli stessi turbamenti che agitano il cuore di Oscar. Seguo questa storia sempre con piacere, e soprattutto perchè mi affascina il tuo modo di raccontare quegli anni così difficili e controversi. Alla prossima! |
Come occhi vuoti di una persona che abbia visto tutto e il contrario di tutto della vita. La descrizione della casa del piccolo Jean è il ritratto di suo fratello e della condizione in cui si trova; nonostante le difficoltà, però, riesce comunque a preoccuparsi del piccolo. Da maschio, ovviamente, rimproverandolo per non essere andato a scuola. Constance, invece, se ne occupa quasi da madre, interessandosi che, come prima cosa, non gli manchi il cibo. Madre quasi anche nei confronti dell'uomo, nel modo in cui lo soccorre. Amante, nel modo in cui lo scruta. Questa, stavolta, la parte che maggiormente m'ha colpita. La voce di Victor, anche... quel fruscio di fronde mosse dal vento autunnale. Come sempre, mi sono calata completamente nell'atmosfera, grazie alla tua capacità descrittiva. Bravissima!!! |
ciao Tetide torni con questo nuovo capitolo!! |
Un altro ottimo capitolo, ormai non dovrei più stupirmi. |
Bella ff, distribuita in modo equilibrato e dalla linea determinata... Sembra quasi di veder un film. Unica cosa, l'unico elemento che non mi va giu e che si parla pochissimo dei miei eroi. Ma so bene che è colpa mia, la storia intreccia tre anime d é giusto che sia così. Aspetto cn ansia l tuo aggiornamento |
D'artagnan mi piace sempre di più! Il peso che si porta dentro lo opprime troppo.. magari Constance lo aiuterà ad uscire dall'incubo? Lundi ormai è un eroe e ha dimostrato tutto il suo valore. Se penso che poteva rimetterci Alain! |
Wow, sono la prima a recensire stavolta!!! E soprattutto, che splendido capitolo (tu puoi capire perchè mi piace tanto, vero? Ihih, viva d'Artagnan e Constance). Troppo contenta che si siano finalmente incontrati, ho letto il pezzo su loro due tutta gongolante. Lo aspettavo da tanto! D'artagnan, l'uomo buono ma perduto, risucchiato dalla miseria di quel periodo tanto drammatico, Constance, la ragazza dolce, gentile e generosa col prossimo, nonostante la miseria e la fame che la circonda. Constance, la donna che può salvare d'Artagnan. Bellissimo il loro incontro, con un d'Artagnan un pò scontroso all'inizio, ma poi... Credo che la scintilla fra i due sia lì lì per scoccare, le premesse ci son tutte! Ben descritto anche Jean. |
sono in pari!! |