Recensioni per
Goodnight Sweetheart
di Tetide
Ciao,sono molto contenta che tu abbia ritrovato la voglia di proseguire questa bellissima e complicata storia;d'altra parte,é facile incorrere in dubbi e in "crisi d'ispirazione" proprio a causa di queste innegabili qualità .E poi,fatto non trascurabile,come avresti potuto abbandonare le tue fedelissime lettrici? Questo nuovo capitolo,anche se sarà stato frutto di un travaglio interiore,tuttavia é riuscito benissimo ed hai ancora una volta mantenuto un alto standard di qualità.Molto interessante il richiamo a Peyrac:anche se un po' magniloquenti,ho sempre apprezzato molto il ciclo dei film su Angelica.Il richiamo alla sua caparbietà per raggiungere e salvare il marito,in effetti,rispecchia molto il carattere e la forza di volontà dei nostri amati partigiani.Fra tutti,il plauso va proprio a Martha che ha saputo prendersi gioco di colei che la tratta con tanta sufficienza.Non vedo l'ora di leggere come la Troncan si discolperà.A presto. |
E' sei tornata con un altro bellissimo capitolo. |
Bentrovata mia cara! |
Ma come ho fatto a perderla finora?? Ho letto solo il primo capitolo ma abbiamo molta carne al fuoco! (e certi bonazzi da paura XD) |
Allora, prima di tutto sono io che devo ringraziare per le belle parole che hai speso per me e anche per mio marito....Ti ringrazia anche lui (e anche quell'altro, AdS, quello che bazzica altri luoghi fittizi, eheheh!), e ti assicuro che ogni singola virgola è stata detta e scritta con il cuore perchè te lo meriti. E poi, grazie anche e soprattutto per questo capitolo, che anche se ha avuto un parto difficile (al quale ho avuto l'onore di fare da ostetrica) devo dire che non risente affatto del travaglio: si legge che è una meraviglia, nel tuo classico stile sobrio e misurato, sempre impeccabile e mai scadente in fronzolume o volgarità....E riguardo alla trama, che dire? Anch'io penso che si tratti di un piccolo porto di quiete prima della tempesta...Raffinatissimo l'inserimento di un altro cross-over nel cross-over, che ancora una volta ci dimostra quanto la tua preparazione letteraria e culturale in genere sia in grado di spaziare, geniale la trovata di quella che a ragione è stata definita la "coppia senile"...una Nanny così inedita penso che l'abbiamo veramente vista di rado!!! Splendido anche lo sviluppo che stai facendo prendere alla storia di Matilda, che anche qui dimostra la tua abilità nel congegnare trame e nel far combaciare tutte le tessere del mosaico....In definitiva: anche stavolta la signora Aschembach non mi ha deluso, e aspetto con ansia di leggere il resto....Un grosso bacio con affetto |
Questo capitolo mi sa tanto di quiete lattiginosa prima della tempesta...come un preludio a ciò che si scatenerà nei prossimi ! |
Ciao Tetide!! Aspetto sempre l'aggiornamento di questa storia e lo sai..ho letto che non hai più ispirazione e son contenta che Livia ti ha spronato ad andare avanti e a continuarla!! |
Ancora una volta si é compiuto un piccolo miracolo,dal momento che hai saputo utilizzare tutta la tua abilità non solo di scrittrice,ma anche di regista ,per dispiegare sotto i nostri occhi questa nuova,e intensa,scena d'azione.Per un attimo mi é poarso di essere spettatrice,e non lettrice,attonita dinanzi alla rappresaglia.Ed ecco,inevitabilmente,le vittime e i feriti su entrambi i fronti;e,ancora una volta,la morte stende la sua coltre indifferentemente su "buoni" e "cattivi",lasciando dietro di sé lacrime e rimpianti.La morte di Hans,il dolore di Martha,il senso di perdita provato dai compagni,il timore di poter incorrere nella stessa sorte:tutto questo,e tanto altro,é magistralmente sotteso nel tuo racconto.A me non resta altro che rinnovarti i miei più sinceri complimenti,e,nello stesso tempo,porgo le più sentite scuse per il mio ,ormai consueto,ritardo.Però,prima di concludere,mi preme puntualizzare il mio dissenso su quanto hai affermato nell'incipit riguardo la scarsa stima della figura femminile da parte del Regime.Infatti,i Signori della Guerra erano ben consapevoli che,senza il supporto delle donne ,la Guerra non sarebbe durata a lungo:mentre gli uomini "abili" erano impegnati al Fronte,le donne si sostituirono ad essi nelle industrie belliche e nella cura dei campi,contribuendo ,con il loro sudore e i loro sacrifici,a tenere in piedi l'economia,,pressoché sfiancata, dei Paesi belligeranti.Come sempre,resto in attesa di ulteriori sviluppi.A presto. |
Innanzitutto scusa per il ritardo con cui recensisco, ma non ce l'ho davvero fatta a leggere prima di oggi! |
Ciao! Tra tanto male che portò la guerra, ci fu invece la scossa all'indipendenza femminile. Al di là del pensiero dei regimi, perfino gli Stati Uniti si trovarono a dover fare dei cambiamenti. Un esempio: Marilyn Monroe, come tante donne, si trovò a lavorare in fabbrica vista la penuria di braccia maschili, impegnate nel conflitto. A fine guerra, il tentativo di rimettere le signore nell'angolo del focolare, incontrò parecchi ostacoli. Ovviamente, questo cambiamento nel ruolo femminile è una vittoria solo se si è contente di sgobbare come muli, dovendo dimostrare il proprio valore anche nella cose più stupide, come di solito non viene richiesto agli uomini (ammetto che tra le seguenti possibilità agli antipodi tra loro: A, casalinga disperata e B, manager superimpegnata in carriera... voterei la C, megavincita al superenalotto!!!... sto divagando...). |
Ciao!....Com'è che SdS (Signora de Soisson) non è stata avvisata TEMPESTIVAMENTE dell'aggiornamento???? Non lo sai che io vado su EFP solo quando mi avvisano? Lo so, faccio schifo e in tal modo mi perdo un sacco di bellissime storie che altrimenti potrei leggere, ma il tempo come sai bene è sempre veramente poco per me, e allora per intanto sto in stand-by presentandomi qui quando le amiche mi avvisano degli aggiornamenti...in attesa di tempi migliori e di tante, tante, tante possibilità in più di lettura!!! Torniamo alla storia, che sarà meglio. Allora, direi che qui ciò che mi ha colpito di più è la difficoltà tecnica che hai dovuto affrontare, e che hai saputo giostrare egregiamente. Il capitolo è più breve rispetto ad altri e forse meno denso di "colpi di scena" nel senso stretto del termine, e forse è anche minore il numero die personaggi che qui entra in ballo...ma proprio in questoi risiede, direi, la difficoltà del capitolo e la tua abilità nella stesura: è il senso della fragilità della vita, della precarietà dell'esistenza umana che sottende e impregna tutta l'azione, e va a investire ogni singola riga e ogni singolo ensiero dei personaggi, perchè "vivono" questa realtà, una realtà di guerra e di difficoltà, e giocoforza il loro quotidiano e le loro azioni ne sono intrise, imbevute. Per questo anche eventi che potremmo definire "semplici" come il ferimento (e in qualche caso la morte) dei partigiani, l'assistenza da parte delle donne ai feriti stessi (bellissimo, a proposito, il tuo scorcio sul valore delle donne in guerra....ho apprezzato profondamente!!!), diventano maestose, imponenti, in qualche modo "orchestrali" nel loro far parte di una realtà più ampia, più grande, infinitamente più difficile. Brava, come sempre. |
Ciao! Ben ritrovata! Sei molto più veloce di me nell'aggiornare e io sicuramente non posso vantare una storia così complicata e problematica. |
Ciao!! Il capitolo è ricco di azione come piace a me, ma purtroppo ci sono anche delle vittime. Hans se lo sentiva che non sarebbe tornato da Martha, e infatti non ce l'ha fatta. E lei nonostante il dolore riesce a mantenere i nervi saldi.. non so come faccia! Comunque anche per lei mi pare di aver intravisto uno spiraglio di felicità.. |
Mi è piaciuto molto questo capitolo, anche se purtroppo Hans ci ha rimesso la vita, ma come giustamente fai notare tu stessa, qui si parla di guerra, ed ogni guerra, purtroppo, richiede il contributo in sangue delle sue vittime. |
Ciao!! Sono tornata giusto in tempo, e ho trovato tante novità, come la grafica nuova del sito, oltre al tuo aggiornamento. |